L’ipotesi di una moratoria nella discussione della nuova legge sul testamento biologico, sostenuta da parlamentari bipartisan, ha ottenuto un primo risultato: il presidente del Senato Renato Schifani, infatti, ha comunicato che l’esame del ddl Calabrò, appoggiato dalla maggioranza di governo e previsto in aula per giovedì prossimo, potrebbe slittare. Secondo Schifani, “se si tratta di dover lavorare qualche settimana in più in commissione per garantire ampiezza di dibattito e di confronto per l’elaborazione di un testo il più largamente condiviso, che approdi in aula con il relatore, sarà fatto un bel lavoro”. Il presidente del Senato ha inoltre dichiarato che, alla base della decisione, ci sarebbero anche le notizie provenienti da Udine, con l’inserimento di Beppino Englaro nel registro degli indagati.
Tempi più lunghi per la legge sul testamento biologico
14 commenti
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E se il testo non sarà ‘ampiamente condiviso’ cosa si fa, si rinuncia alla legge? E’ solo un sogno irrealizzabile, lo so… ma per tornare alla realtà, qualcuno pensa che ci sarà una qualche differenza sostanziale tra un testo largamente condiviso e uno votato solo da una ristretta maggioranza?
solo un modo per spostare il dibattito a dopo le europee dove c’è ancora la preferenza…………….
“largamente condiviso” vuol dire condiviso anche dai confessionalisti, e loro lo condivideranno solo se sarà come dicono loro.
penso che senza dirlo apertamente vogliano farlo slittare a dopo le elezioni per vedere che aria tira
No.
Vogliono farlo slittare a dopo le elezioni
per fare quel cock che vogliono senza pagar dazio in voti.
condividiamo di mandarli a casa!
Avete preso nota di chi nei due schieramenti, è su posizioni di sano laicismo? (ma i nomi dei candidati non sono ancora noti)
Alle elezioni europee è prevista la preferenza.
Utilizziamola.
Di Pietro: è necessario uscire dall’ambiguità.
Mentre il copro di Eluana era ancora in funzione si era quasi arrivati al decreto d’urgenza, adesso si rimanda tutto, speriamo che il tempo serva a fare una legge veramente democratica.
Segnalo l’iniziativa “Senatore per due ore” dell’Associazione Luca Coscioni:
http://www.lucacoscioni.it/senatoreperdueore
su questo sito è possibile leggere il testo del ddl Calabrò e proporre degli emendamenti.
Gli emendamenti proposti saranno poi presentati in aula dai senatori radicali Perduca e Poretti.
Cris, non è una cosa semplicissima ma credo che ci proverò. Sarà stimolante e costruttivo.
A Destra ci sono parecchi che stanno cominciando a frenare sul testo Calabrò. E’ di oggi la dichiarazione di Rotondi: “E’ materia che abbisogna della massima condivisione possibile perche’ le crociate su temi come questo di certo non aiutano”.
Secondo me intendeva dire: “non aiutano il centrodestra” … 😀
Infatti l’unica spiegazione di queste almeno parziali retromarcie secondo me è che si stanno rendendo conto che stanno perdendo consensi con la loro posizione sui “temi etici”, in primo luogo il testamento biologico, e con loro la stessa Chiesa Cattolica (che già, per mano dello stesso pastore tedesco, sta perdendo credibilità anche per altri motivi, vedi il caso lefevriani/olocausto).
Sono ottimi segni per noi laici, anche se non è affatto detto che i catto-talebani ritornino poi davvero a più miti consigli (conoscendo la loro arroganza, è più probabile che cerchino di andare fino in fondo).
D’accordo con Opus Mei.
Avevo un ottimo professore di storia e filosofia al liceo di “preti” che ringrazio per avermi fatto vedere la luce, che mi ha insegnato a farsi sempre una domanda “Cui prodest ?” et in secundis, individuare lo schema del “do ut des”.
Secondo me, vogliono adoperare l’elezioni europee per verificare quale candidato ha acquistato o perso certe preferenze per la sua posizione riguardo al decreto e regolare poi la situazione tra di loro. Ovviamente all’interno del centro destra che ha la maggioranza ovunque.
Se qualcuno potrebbe votare contro (chi?), i numeri permettono di farne a meno ed eventualmente il decreto troverà i suoi validi supporti nell’opposizione favorevole e … passerà.
E come disse Leonida Montanari prima di essere decapitato davanti alla ghigliottina del santo padre – “Buonanotte popolo! “-
Faccio il medico, e vi allego un’analisi personale del contenuto della legge commentata punto a punto
ALIMENTAZIONE OBBLIGATORIA: UN’ANALISI CRITICA DEL PROGETTO DI LEGGE IN DISCUSSIONE SUL “TESTAMENTO BIOLOGICO”
Il progetto di legge in discussione in parlamento sul “testamento biologico” rappresenta un attacco a diritti fondamentali e costituzionalmente garantiti del paziente. Spiegherò perché a partire dall’analisi dei punti più controversi del testo.
Le parti di testo sono copincollate dal sito di Micromega cui rimando chi voglia leggersi il testo in versione integrale. In stampatello i commenti di chi scrive.
Dall’introduzione:
In ossequio a quanto sancito nella Costituzione italiana che riconosce al principio di autodeterminazione del paziente il valore di diritto fondamentale, si vuole riconoscere al cittadino siffatto potere decisionale anche per il momento in cui dovrebbe eventualmente trovarsi privo della capacità di intendere e di volere, attraverso le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento. Ma come già avviene nella stesura del consenso informato, quando il soggetto decide in piena scienza, si ritiene che anche nella redazione delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento, debba in qualche forma sussistere quel rapporto di fiducia tra medico e paziente, che determina una vera e propria alleanza terapeutica tra i due……
GIA’ LA PARTENZA E’ DISCUTIBILE PER CHI ABBIA UN MINIMO DI COSCIENZA CRITICA. SI TIRA IN BALLO UN PRINCIPIO TROPPO SPESSO DIMENTICATO E DI GRANDE VALORE MEDICO (L’ALLEANZA TERAPEUTICA) PER TEORIZZARE CHE QUESTA ALLEANZA DEBBA SUSSISTERE ANCHE QUANDO IL PAZIENTE SAPPIA BENISSIMO COME VUOLE ESSERE TRATTATO. UN PO’ COME DIRE: SOLO PARLANDO CON IL MEDICO PUOI CAPIRE QUAL E’ IL TUO BENE.
CHE UNO STRETTO RAPPORTO CON IL MEDICO DI FIDUCIA SIA DESIDERABILE E’ FUORI DISCUSSIONE, CHE SI POSSA IMPORRE A NORMA DI LEGGE E’ TUTT’ALTRA COSA.
In tal modo quel rapporto di fiducia che fin dalla nascita lega direttamente o indirettamente il paziente al medico, continua anche davanti all’impossibilità del malato di interagire, concretizzandosi nel dovere del medico di prestare tutte le cure di fine vita, agendo sempre nell’interesse esclusivo del bene del paziente.
QUI IL LEGISLATORE CALA LA MASCHERA, TEORIZZANDO IL DOVERE DEL MEDICO DI AGIRE NELL’INTERESSE DEL PAZIENTE E DUNQUE SOTTINTENDENDO IL DOVERE DI TUTELARE IL PAZIENTE DA SE STESSO NEL CASO DI DIVERSE OPINIONI. SI APRE LA STRADA ALL’ESPROPRIO DELLA PERSONA DA PARTE DELLA FIGURA DEL MEDICO.
DETTO FUORI DAI DENTI: IL LEGISLATORE LASCIA CAPIRE CHE SOLO IL MEDICO SA COSA E’ BENE PER IL PAZIENTE. E’ UN PRINCIPIO ABNORME, CONTRARIO ALL’ARTICOLO 32 DELLA COSTITUZIONE, CONTRARIO AL CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA, CHE ESIGE IL RISPETTO DELLA VOLONTA’ DEL PAZIENTE. MA NON BASTA: SI CONTRADDICONO CLAMOROSAMENTE LE PREMESSE AFFERMATE POC’ANZI. NEL PARAGRAFO PRECEDENTE SI PARLAVA DI ALLENAZA TERAPEUTICA. MA CHE ALLEANZA E’ POSSIBILE FRA CHI E’ SOGGETTO DI CAPACITA’ ILLIMITATA DI DECIDERE DELLA VITA DI UN ALTRO, SIA PURE AFFERMANDO CHE TUTTO CIO’ DEBBA AVVENIRE NEL RISPETTO DELL’INTERESSE DELLA PERSONA, E CHI NE E’ PRIVATO?
UN’ALLEANZA E’ POSSIBILE SOLO FRA PERSONE DI PARI DIGNITA’ CHE SI RISPETTINO RECIPROCAMENTE. E SOPRATTUTTO UN’ALLEANZA E’ POSSIBILE SE IO MALATO SONO LIBERO DI COSTRUIRLA. SENZA QUESTA LIBERTA’ NON POSSO CHE DIFFIDARE DI CHI POSSA AUTIOPROCLAMARSI GARANTE DEL MIO INTERESSE.
CHE QUANTO DICO NON SIA UN’INTERPRETAZIONE ESAGERATA E FUORVIANTE E’ CONFERMATO DA QUANTO SI LEGGE OLTRE:
Né va tralasciato che dal momento della redazione delle DAT (dichiarazioni anticipate di trattamento, ndr), possono essere nel frattempo intervenuti nuovi progressi scientifici che renderebbero inattuali i desideri precedentemente manifestati dal paziente. Per queste ragioni, il CNB ha sottolineato che il carattere non assolutamente vincolante, ma non per questo meramente orientativo delle dichiarazioni, non viola in nessun modo l’autonomia del soggetto, presumendo che nessun paziente si priverebbe della possibilità di beneficiare di quei trattamenti che si rendessero disponibili in un periodo successivo alla manifestazione della sua volontà
IN SOSTANZA, NESSUNO PUO’ SOTTRARSI A QUANTO LA TECNOLOGIA METTE A DISPOSIZIONE. SE IO SCELGO IL CONTRARIO NON HO CAPITO NIENTE E DUNQUE IL MEDICO MI DEVE TUTELARE DA ME STESSO. E’ LO STESSO TRATTAMENTO RISERVATO NELLA VECCHIA UNIONE SOVIETICA AI DISSIDENTI CHE NON APPREZZANDO IL SISTEMA POLITICO DOVEVANO PER FORZA ESSERE PAZZI E DUNQUE DOVEVANO ESSERE RINCHIUSI PER ESSERE CURATI.
INVITO A RIFLETTERE SUL DISPREZZO PER LE (IMPERFETTE QUANTO SI VUOLE) VOLONTA’ DEL PAZIENTE E SULLA ESALTAZIONE ACRITICA CHE LA LEGGE FA DEL PROGRESSO TECNOLOGICO, CUI TUTTI NOI DOVREMMO SOTTOSTARE.
INVITO INOLTRE A CONSIDERARE LA FRASE “CARATTERE NON ASSOLUTAMENTE VINCOLANTE, MA NON PER QUESTO MERAMENTE ORIENTATIVO”: DI FRONTE A QUESTO GERGO RIDICOLO PER AFFERMARE UNA COSA E AL CONTEMPO IL SUO CONTRARIO SEMBRANO UN CAPOLAVORO DI ASSERTIVITA’ LE “CONVERGENZE PARALLELE” DI FANFANIANA MEMORIA.
Ed è esattamente in questo ambito che deve essere inquadrato il ruolo del medico, che non deve limitarsi a eseguire meccanicamente, come un burocrate, i desideri del paziente, ma ha l’obbligo morale di valutarne l’attualità in relazione alla situazione clinica e ai nuovi sviluppi scientifici
ULTERIORE CONFERMA DI QUANTO SOPRA. GIUSTISSIMO AFFERMARE CHE IL MEDICO NON ABBIA FUNZIONE DI SEMPLICE NOTAIO. MA IN CASO DI PERDURANTE CONTRASTO DI OPINIONI CHI E’ IL TITOLARE DELLA MIA VITA: IO STESSO O IL MIO MEDICO?
CHI SCRIVE QUESTE RIGHE E’ UN MEDICO CHE FA SUBITO SAPERE DI NON AVERE INTENZIONE DI IMPORRE ALCUNA IDEOLOGIA A CHICCHESSIA E MENCHEMENO ACCETTA DI DELEGARE LE SUE RESPONSABILITA’ A QUALUNQUE COLLEGA.
PER INCISO, TUTTI I CRIMINALI NAZISTI A NORIMBERGA (GOERING ESCLUSO) SI GIUSTIFICARONO DICENDO DI AVERE ESEGUITO DEGLI ORDINI, E COSI’ FECE ADOLF EICHMANN QUANDO FU SCOVATO 15 ANNI DOPO. SAREBBE IL MOMENTO DI ASSUMERSI LA RESPONSABILITA’ DI RIFIUTARE GLI ORDINI CHE SIANO IN CONTRASTO CON IL CODICE DEONTOLOGICO, LA COSCIENZA E L’ETICA.
DA NOTARE CHE PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA ASSISISTIAMO A UN ATTACCO COSI’ SCOMPOSTO AI PRINCIPI DELLA BUONA PRATICA MEDICA. MAI, NEMMENO PRIMA DELLA RIFORMA DEL 1978, ERA STATO AFFERMATO ESPLICITAMENTE IL DIRITTO DI VITA E DI MORTE DEL MEDICO SUL PROPRIO PAZIENTE.
NON CI CREDETE? ESAGERO? ALLORA LEGGETE OLTRE:
Si stabilisce inoltre che nel caso di controversia tra il fiduciario ed il medico curante, la questione sia sottoposta alla valutazione di un collegio di medici: medico legale, neurofisiologo, neuroradiologo, medico curante e medico specialista della patologia, designati dalla direzione sanitaria della struttura di ricovero. Tale parere non è vincolante per il medico curante, il quale non sarà tenuto a porre in essere personalmente prestazioni contrarie alle sue convinzioni di carattere scientifico e deontologico.
IN PRATICA, DOPO LA BURLETTA DELLA COMMISSIONE (IMMAGINATE VOI NELLA PRATICA QUANTI SIANO GLI OSPEDALI CHE POTRANNO NOMINARE UNA SIMILE COMMISSIONE, IN UN MOMENTO IN CUI PER MANCANZA DI FONDI SPESSO VANNO IN CRISI ANCHE LE ATTIVITA’ DI PRIMA NECESSITA’), IL MEDICO E’ LIBERO DI FARE COME GLI PARE. ALLA FACCIA DELLA VOLONTA’ DEL PAZIENTE E DELL’ARTICOLO 32 DELLA COSTITUZIONE.
OVVIAMENTE, DATO CHE GLI IMBECILLI NON VANNO PRESI DI PETTO QUEL “NON SARA’ TENUTO A PORRE IN ESSERE” POTREBBE RAPPRESENTARE UN APPIGLIO PER IL MEDICO CHE VOGLIA MANTENERSI TALE. APPIGLIO CHE TEMO CONTRARIO, AHIME’, ALLE INTENZIONI DEL LEGISLATORE.
Ciò a cui si deve mirare è un’alleanza terapeutica tra medico e paziente, in cui il malato sia considerato come un attore attivo e responsabile del trattamento terapeutico, rispettando la sua libertà decisionale, senza dimenticare i rischi insiti nell’esaltazione acritica dell’autonomia dell’individuo
IN PERFETTO STILE RATZINGERIANO SI TIRA IL SASSO E SI NASCONDE LA MANO.
IL MOTIVO PER CUI NON DISPONIAMO DI NOI STESSI E’ PER EVITARE I “RISCHI INSITI NELL’ESALTAZIONE ACRITICA DELL’AUTONOMIA DELL’INDIVIDUO”. OVVIAMENTE NON SI DICE QUALI SIANO QUESTI RISCHI. ANCHE PERCHE’ NON CI SONO, TRANNE FORSE QUELLO CHE QUALCUNO PRENDA COSCIENZA DEL CARATTERE INTERESSATO E MANIPOLATORIO DEI PRINCIPI CHE LA CHIESA AFFERMA (TRA L’ALTRO RINNEGANDO SE STESSA; MA NON HA SEMPRE FATTO COSI’ NEL CORSO DI TUTTA LA STORIA?).
LA MIA AFFERMAZIONE CHE I RISCHI INSITI NELL’AUTONOMIA DELL’INDIVIDUO NON ESISTANO PUO’ SEMBRARE AFFRETTATA. MA NON LO E’. NESSUN MEDICO CHE SIA TALE EVITERA’ DI CONTRASTARE IL COMPORTAMENTO SUICIDIARIO DI UN DEPRESSO O IL RIFIUTO DI TERAPIE SALVAVITA DA PARTE DI CHI PRESUMIBILMENTE NON NE CAPISCA IL VALORE.
MA QUI SI TRATTA DI ALTRO, E PRECISAMENTE DI DECISIONI DI FINE VITA. SI PARLA DI TERRENO SU CUI E’ IMPOSSIBILE TROVARE UNA DEFINIZIONE CONDIVISA DI COSA SIA BENE E COSA SIA MALE. DUNQUE, NON RIMANGANO CHE DUE STRADE: O L’AFFERMAZIONE DELL’AUTONOMIA DELL’INDIVIDUO CON LA RESPONSABILITA’ CHE QUESTO COMPORTA, O LA NEGAZIONE DELL’AUTONOMIA DELL’INDIVIDUO, CHE EQUIVALE ALL’ESPROPRIO DI UN DIRITTO COSTITUZIONALMENTE GARANTITO.
SU QUESTO TEMA SI SONO SPESI FIUMI DI INCHIOSTRO. MA LA COMPLESSITA’ E’ SOLO APPARENTE, E DERIVA DAI TENTATIVI DI CONCILIARE PRINCIPI INCONCILIABILI. IN REALTA’ I PRINCIPI BIOETICI SONO SOLO DUE: O SI AFFERMA L’AUTONOMIA DELL’INDIVIDUO, CON IL SUO SACROSANTO DIRITTO DI SBAGLIARE E LA SUA SOLITUDINE DI FRONTE ALLA PROPRIA COSCIENZA E, PER CHI CI CREDE, DI FRONTE AL DIVINO, OPPURE SI AFFERMA L’INDISPONIBILITA’ DELLA VITA E LA SUA SUBORDINAZIONE A PRINCIPI SUPERIORI DI ORDINE RELIGIOSO E SOCIALE.
NELLA PRATICA QUESTA SECONDA POSIZIONE PRENDE CORPO ATTRAVERSO IL DIVIETO DI DISPONIBILITA’ DI SE STESSI. SICCOME QUALCUNO DEVE PUR PRENDERE DELLE DECISIONI (FOSSE PURE LA DECISIONE DI NON DECIDERE) AFFERMARE CHE NON HO DISPONIBILITA’ DELLA MIA VITA SIGNIFICA CHE QUALCUN ALTRO DEVE AVERLA IN GRADO MAGGIORE DI ME. E QUESTO QUALCUN ALTRO PUO’ ESSERE DI VOLTA IN VOLTA LA CHIESA, LO STATO, IL PARTITO, LA COMMISSIONE BIOETICA, IL MEDICO DI BASE, IL NOTAIO, BERLUSCONI, L’ESPERTO DELLA TELEVISIONE. O CHIUNQUE SIA LEGITTIMATO DAL POTERE A SOSTITUIRSI ALL’INDIVIDUO.
ESAMINATE LE PREMESSE, ANDIAMO ORA A VEDERE GLI ASPETTI PIU’ CONTROVERSI DEL CONTENUTO DEGLI ARTICOLI.
ART.2, comma 2
L’attività medica, in quanto esclusivamente finalizzata alla tutela della vita e della salute, nonché all’alleviamento della sofferenza non può in nessun caso essere orientata al prodursi o consentirsi della morte del paziente, attraverso la non attivazione o disattivazione di trattamenti sanitari ordinari e proporzionati alla salvaguardia della sua vita o della sua salute, da cui in scienza e coscienza si possa fondatamente attendere un beneficio per il paziente.
ART 3,1
Soprattutto in condizioni di morte prevista come imminente, il medico deve astenersi da trattamenti sanitari straordinari, non proporzionati, non efficaci o non tecnicamente adeguati rispetto alle condizioni cliniche del paziente o agli obiettivi di cura e/o di sostegno vitale del medesimo.
SU UN CAMPO DI TALE DELICATEZZA IL LEGISLATORE ENTRA COME UN ELEFANTE UBRIACO DICENDO PRIMA CHE SI HA L’OBBLIGO DI NON SOSPENDERE ALCUNCHE’, E SUBITO DOPO CHE SI HA L’OBBLIGO DI FARLO SE QUESTO CONFIGURA ACCANIMENTO. OVVIAMENTE NON SPIEGA, NE’ PUO’ SPIEGARE, DATA LA COMPLESSITA’ DELLA MATERIA QUALI SIANO I LIMITI FRA LA PERSEGUIBILITA’ PER ECCESSO E LA PERSEGUIBILITA’ PER DIFETTO.
PROPRIO MENTRE SI AFFERMA L’ONNIPOTENZA DEL MEDICO, SI PIAZZANO 2 ARTICOLINI COSI’ AMBIGUI DA RENDERE DISCUTIBILE E POTENZIALMENTE ILLEGALE QUALUNQUE COMPORTAMENTO DI CURA.
IL MEDICO PERTANTO, BLANDITO ED ESALTATO COME UNICO DEPOSITARIO DEL BENE E DEL MALE, BEN AL DI LA’ DELLE SUE POSSIBILITA’ E DELLE SUE COMPETENZE, DIVENTA NEI FATTI ESTREMAMENTE RICATTABILE. SI METTE IN CRISI LA POSSIBILITA’ CONCRETA DI UNA VERA ALLEANZA MEDICO-PAZIENTE PROPRIO NEL MOMENTO IN CUI SI DICE DI VOLERLA CONSIDERARE CENTRALE.
ART.4, comma 6 e 7
Qualora vi sia un amministratore di sostegno ai sensi dell’articolo 404 del codice civile e il decreto di nomina preveda l’assistenza in ordine alle situazioni di carattere sanitario, il consenso è prestato dall’amministratore di sostegno. La decisione di tali soggetti è adottata avendo come scopo esclusivo la salvaguardia della salute dell’incapace e non può pertanto riguardare trattamenti sanitari in pregiudizio della vita dell’incapace stesso.
Il consenso al trattamento medico del minore è accordato o rifiutato dagli esercenti la potestà parentale o la tutela; la decisione di tali soggetti è adottata avendo come scopo esclusivo la salvaguardia della salute psico-fisica del minore e non può pertanto riguardare trattamenti sanitari in pregiudizio della vita del minore.
QUI IL LEGISLATORE SI SUPERA ANDANDO CONTRO ADDIRITTURA ALL’ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE, CONSIDERANDO I DIRITTI DI CHI SIA INABILITATO O MINORE NON SOSTITUIBILI IN PIENO DALLE FIGURE DI RIFERIMENTO. TRADUZIONE PRATICA: SE SEI INABILITATO O MINORENNE SEI IN BALIA DELLO STATO E DELLE SUE ISTITUZIONI; GENITORI E /O TUTORE NON TI POSSONO RAPPRESENTARE FINO IN FONDO.
ART 5, comma 6
Alimentazione ed idratazione, nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente, sono forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze e non possono formare oggetto di Dichiarazione Anticipata di Trattamento.
ALIMENTAZIONE FORZATA OBBLIGATORIA: L’ITALIA SAREBBE L’UNICO PAESE AL MONDO, DA QUANTO NE SO. OLTRE ALLA TRACOTANZA DELLA LEGGE, PALESEMENTE IN CONTRASTO CON L’ARTICOLO 32 DELLA COSTITUZIONE (LE ECCEZIONI PREVISTE DALLA LEGGE ALL’ARTICOLO 32 FINORA HANNO RIGUARDATO SITUZIONI IN CUI LA VOLONTA’ DEL PAZIENTE NON POTEVA ESSERE RISPETTATA PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE, NON CERTO CHE FOSSE CONSIDERATA UN MAE IN SE’ COME SAREBBE A DETTA DEL LEGISLATORE IL RIFIUTO DELL’ALIMENTAZIONE), EMERGE LA COLOSSALE IGNORANZA (O MALA FEDE?) DEL LEGISLATORE.
PERCHE’ NON E’ AFFATTO VERO CHE CIBO E ACQUA ALLEVINO LE SOFFERENZE DEL SOGGETTO; NELLA FASE TERMINALE LE AGGRAVANO, COME SA CHIUNQUE ABBIA ASSISTITO MALATI TERMINALI.
FINALMENTE, ALLA FINE CAPIAMO CHE ANCHE LE DICHIARAZIONI DI PRINCIPIO SULLA VOLONTA’ DEL PAZIENTE E SUL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI COSTUITUZIONALI SONO IN REALTA’ CARTA STRACCIA. AL COMMA 1 DELL’ART. 6 SI LEGGE:
Le Dichiarazioni Anticipate di trattamento (DAT) non sono obbligatorie né vincolanti.
DUNQUE, BISOGNA ANDARE DAL NOTAIO OGNI 3 ANNI (E’ SCRITTO NEL PROSEGUIO) , POSSIBILMENTE CON IL MEDICO, PER QUESTIONI SECONDARIE CHE NON TOCCANO ASPETTI CENTRALI COME PER ESEMPIO IL RIFIUTO DELL’ALIMENTAZIONE FORZATA, PER PRODURRE UN DOCUMENTO CHE NON HA ALCUN VALORE. COME DEL RESTO SI ERA GIA’ CAPITO.
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE.
IL TESTO DI LEGGE IN DISCUSSIONE AL PARLAMENTO RAPPRESENTA EVIDENTEMENTE UN OBBROBRIO DAL PUNTO DI VISTA GIURIDICO E MORALE. ALCUNI PASSI SONO COSI’ PALESEMENTE CONTRARI AL DETTATO COSTITUZIONALE CHE IMMAGINO ESISTANO AMPI MARGINI PER UNA BOCCIATURA DA PARTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE.
COMUNQUE VADANO LE COSE, E QUALUNQUE SIA IL GRADO DI APPLICAZIONE PRATICA DELLA LEGGE, L’ATTACCO SIMBOLICO A NOSTRI DIRITTI FONDAMENTALI E’ CERTAMENTE IMPORTANTE.
ALLARGANDO IL DISCORSO TENTO UN’INTERPRETAZIONE DEL QUADRO SOCIALE ENTRO IL QUALE QUESTO ATTACCO VIENE SFERRATO.
NEGLI ULTIMI ANNI LA CHIESA CATTOLICA HA RIGUADAGNATO TERRENO, DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO. LE FINANZE DISSESTATE DELLA GESTIONE PAOLO SESTO SI SONO FORTEMENTE RIMPINGUATE DOPO LA GESTIONE WOYTILA, CHE SI E’ GIOVATA DEL CONTRIBUTO DEL CONTERRANEO DI AL CAPONE CARD. MARCINKUS, NONCHE’ DELL’8 PER MILLE E DI TUTTI I PICCOLI E MENO PICCOLI PRIVILEGI CONCESSI DALLA STATO ITALIANO DAL SECONDO CONCORDATO IN POI, NELLA RIEDIZIONE POST MODERNA DELL’ALLEANZA TRONO-ALTARE DI MEDIEVALE MEMORIA. IL CONTRIBUTO DECISIVO DI MARCINKUS RIMANE PERALTRO DAI CONTORNI INDEFINITI, DATA L’IMPOSSIBILITA’ DELLA MAGISTRATURA ITALIANA A INDAGARE SUI MOVIMENTI DI UNO STATO STRANIERO QUALE E’ IL VATICANO.
FATTO STA CHE LA CHIESA CATTOLICA E’ ATTUALMENTE PIU’ POTENTE RISPETTO AD ALCUNI DECENNI FA. ORA, CON LE CASSE PIENE E IL TERRITORIO NEMICO DEVASTATO DALLE ARTIGLIERIE PESANTI DELLA DISINFORMAZIONE TELEVISIVA, LA CHIESA CATTOLICA PREPARA L’OFFENSIVA VIA TERRA. IL NEMICO DELLA CHIESA E’ QUELLO DI SEMPRE: L’AUTONOMIA DELL’INDIVIDUO. GLI ERETICI TORTURATI, SQUARTATI, MESSI AL ROGO E OVVIAMENTE DEPREDATI DEI BENI DAI TRIBUNALI DELL’INQUISIZIONE NON ERANO ALTRO CHE RESISTENTI ALL’UNIFICAZIONE DEL PENSIERO E DEL COMPORTAMENTO ATTORNO AGLI INTERESSI ECONOMICI E POLITICI DELLA CHIESA.
OGGI NON ESISTE IL ROGO MA ESISTE LA POSSIBILITA’ DI RIGUADAGNARE TERRENO OSTACOLANDO ANCHE LEGALMENTE PER INTERPOSTO PARLAMENTO TUTTO CIO’ CHE POSSA FAVORIRE LA FIDUCIA DELLA PERSONA NEL SUO DIRITTO PIENO ALLA DIGNITA’ E ALLA PROPRIETA’ DELLA SUA VITA.
LIBERTA’ E RESPONSABILITA’ SONO I PRINCIPI SU CUI SI FONDA UNO STATO LAICO, E SONO ANCHE I PRINCIPI DELLA NOSTRA COSTITUZIONE. TUTELA E COSTRIZIONE IN CAMBIO DI INTERESSATA BENEVOLENZA SONO I PRINCIPI CHE HANNO SEMPRE GUIDATO L’ETICA DELLA CHIESA CATTOLICA.
MA CI VOLEVA UN PARLAMENTO COME QUELLO ATTUALE, COMPOSTO PERLOPIU’ DI INTRALLAZZONI, YES-MEN, TROIE E DELINQUENTI ABITUALI PER ACCETTARE DI INTACCARE UNA LINEA DI DIVISIONE CHE ALMENO DAL PUNTO DI VISTA DI PRINCIPIO SE NON DAL PUNTO DI VISTA PRATICO REGGEVA DAI TEMPI DELLA PRESA DI PORTA PIA.
SE IL COMMENTO SEMBRA ECCESSIVAMENTE ENFATICO, CIASCUNO SOSPENDA IL GIUDIZIO E IMMAGINI DI TROVARSI IN UNA SITUAZIONE DI SOFFERENZA ESTREMA PER LA VICINANZA CON LA MORTE E DI RICEVERE PER OBBLIGO DI LEGGE LA CONDANNA A ULTERIORI SOFFERENZE SENZA AVERE ALCUN POTERE SUL PROPRIO CORPO E SULLA PROPRIA VITA.
SE IL LEGISLATORE SI SPINGE FINO A QUESTO PUNTO, VUOL DIRE CHE QUALCOSA DI MOLTO GROSSO STA ACCADENDO SUL PIANO SIMBOLICO. E’ IL MOMENTO DI PRENDERE COSCIENZA DI QUESTO E IMPARARE A RESISTERE.
QUALUNQUE ESSERE PENSANTE DOVRA’ CONSIDERARE ATTENTAMENTE IL PREZZO DA PAGARE PRIMA DI VARCARE LA SOGLIA DI UN OSPEDALE, E SOCIETA’ SEGRETE DI MUTUO SOCCORSO POTREBBERO ESSERE ORGANIZZATE. SI APRE LA STRADA A QUELLA CLANDESTINITA’ CULTURALE CHE PROLIFERA IN OGNI STATO DALL’IMPRONTA TOTALITARIA O PERLOMENO ETICA.
NEI “FRATELLI KARAMAZOV” DI DOSTOJEVSKY IL GRANDE INQUISITORE DI FRONTE AL RITORNO DI CRISTO SI VANTA DI AVERE DIFESO GLI UOMINI DALLA LIBERTA’. IL GRANDE INQUISITORE SCACCIA CRISTO E CRISTO RISPONDE CON UN BACIO.
ANCHE LA CHIESA CATTOLICA, COME HA SEMPRE FATTO, CONTINUA A SCACCIARE CRISTO. IL NOSTRO BACIO DOVRA’ ESSERE SEMPLICEMENTE CAPIRE COSA STA SUCCEDENDO, E CONTINUARE A STARE CON CRISTO NELLA NOSTRA VITA QUOTIDIANA.
Ogni volta che sento nominare il testamento biologico, ricordo che Rutelli fu Verde e Radicale… guardate dov’e’ adesso… ad annusare avido l’odore della sua poltrona in pelle.