Lo sbattezzo, ovvero il diritto a non essere più considerato membro della Chiesa cattolica (ottenuto dieci anni fa dall’UAAR), dopo essere stato oggetto prima di un libro, poi di un documentario, è ora diventato anche un fumetto: ulteriore testimonianza di un fenomeno ormai non più di nicchia. Il volume si intitola Quasi quasi mi sbattezzo, esce per Becco Giallo (14 euro, 128 pagine), è stato disegnato da Alessandro Lise e Alberto Talami ed è arricchito da una prefazione di Sergio Staino. Sarà in libreria dal 18 marzo, ma sarà presentato in anteprima a Bil Bol Bul, il festival internazionale di fumetto che si terrà a Bologna dal 5 al 7 marzo. Gli autori saranno presenti per delle dedicaces in Sala Borsa (piazza del Nettuno).
Lo sbattezzo è ora anche un fumetto
19 commenti
Commenti chiusi.
che bello, lo comprerò sicuramente. Io adoro i fumetti di Becco Giallo
Io ho spedito la domanda di sbattezzo 10 gg fa. Qual’è la prossima mossa se non mi rispondono? mi pare l’UUAR suggerisca di aspettare un mese prima di riscrivere al parroco …
Dove si svolgerà il Festival? la sala borsa (piazza del Nettuno) è al centro?
Gli autori quando di preciso saranno presenti?
Grazie
@ Giacomo
sul sito di Bil Bol Bul c’e’ quest nr. di telefono
tel 051 233401
Essere cattolici è come leggere l’oroscopo la mattina sul giornale, andare da un cartomante, credere negli UFO. Non c’è differenza tra leggere la bibbia o leggere Pinocchio. Se invece che dai bambini partissero dagli adulti con il catechismo sai che grasse risate, è più facile manipolare le menti piccole, ben venga il fumetto, tutte le religione potrebbero rientrare in una collana di Dylan Dog
FACCIO una gentile richiesta all’uaar , si potrebbe chiedere alla CCAR. tramite i canali ufficiali, e dietro richiesta da parte mia di sicuro che tutti quelli iscritti uaar che lo desiderano di ESSERE SCOMUNICATI CON UNA BELLA BOLLA PAPALE?? SI PUO’ IO CI STAREI SUBITO E SAREBBE UN ONORE, SE SI PUO’ FARE GRAZIE .DARE PURE IL MIO NOME E IL MIO NUMERO DI TESSERA COSI CALERANNO SICURAMENTE I CATTOLICI ISCRITTI , E POI VIA SAREBBE UN BEL COLPO PUBBLICITARIO X UAAR.W LA LIBERTA’ E IL LIBERO PENSIERO.
Di quelle tavole che ho appena letto sul soro sito posso dire che sembra veramente fatto bene.
Un esame di coscienza, un ripercorrere le tappe fin da bambino da parte dell’autore, e sono molto attirato anche da come ne parla Staino nella sua prefazione.
Mio!
Basta battesimi ai bambini… bisognerebbe dare valore legale al battesimo solo previo consenso del fedele a 21 anni.
Sono d’accordo con Danglator.
Cercherò di comprarlo… =(
Ciao!
Grazie a tutti per l’interesse verso il nostro fumetto.
Sala Borsa, a Bologna, è in pieno centro: venendo dalla stazione si percorre tutta via indipendenza fino alla piazza con la statua di nettuno: sala borsa è là.
Noi saremo presenti da venerdì a domenica, ma le dedicaces le faremo sabato pomeriggio dalle 16.30 in poi.
Alessandro
@ TaKeshi
Io ho spedito la domanda il 25/10/2008 dopo tre mesi ho spedito un sollecito e dopo 40 giorni ancora niente sotto le stelle. Tra un pò mi muoverò con l’ufficio legale dell’uaar così il prete andrà nelle peste con la legge e si troverà a pagare dei bei soldini al tribunale. Porta pazienza ancora un pò e poi fatti vivo a soslaicita@uaar.it Ciao Stefano.
N.B. laicita senza l’accento sulla a.
Premesso che non ho niente di personale contro la richiesta a nome dell’UAAR
(di cui sono socio da due anni), ma essendo venuto, anni fa, a conoscenza di
questo diritto acquisito tramite volantinaggio a una manifestazione milanese
da parte di “Apostasie”, scaricai il loro modulo e feci quello che burocraticamente
si deve fare.
Ebbi la risposta dello sbattezzo avvenuto prima dei dieci giorni. Così è stato per tutti
quelli a cui ho consegnato detto modulo per simile richiesta.
Sarà perchè detto modulo è privo di copyright a differenza del made UAAR che potrebbe
far sorgere orticaie e ottuse resistenze a parrocchie e diocesi, per cui il ritardo e il
conseguente richiamo è più comune? Non ho risposta certa in merito, però nella mia
limitata e artigianale indagine è quasi una conferma a questa estemporanea ipotesi.
http://WWW.apostasie.com
@ Stefano Grassino
Grazie del consiglio Stefano 😉
@ logos-politico
guarda che il modulo di sbattezzo uaar non e’ affatto coperto da copyright (infatti lo usano anche altri)
inoltre si capisce che proviene dall’uaar solo per una piccola scritta in basso, quindi escluderei la ripicca da parte del parroco specifica per l’uaar (la ripicca ,mi sembra indipendente dal luogo in cui in mittente ha prelevato il modulo, mi viene da dire)
certe parrocchie rispondono rapidamente anche al modulo UAAR
Eccolo:
http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/sbattezzo-modulo-per-parroco.pdf
Quello dell’associazione che tu citi mi sembra abbia tratto spunto dal nostro, e per noi non e’ un problema
Sbattezzato da circa cinque anni mi sento libero come un uccellino senza patria nè regno!
Adolf XI° te saluto…tesa…
@ logos-politico
Veramente è il modulo del sito che indichi (l’indirizzo comunque è sbagliato) che sembra copiare quello dell’Uaar (tieni presente che la decisione del Garante da cui parte il tutto è dovuta al ricorso di un socio Uaar).
Nella pagina sbattezzo del sito Uaar si trova anche il formato modificabile!
A titolo informativo, io ho cancellato la piccola scritta in basso UAAR, ma non per nascondere il fatto che avevo scaricato il modulo da questo sito, quanto perchè capissero che la mia richiesta è prima di tutto una scelta personale. Se non mi rispondono posso riscrivere al parroco usando un modulo con la scritta in basso uaar, la qual cosa non non cambia la sostanza della mia richiesta. Spero solo che si sbrighino perchè non sopporto di far parte anche se solo formalmente della loro sgangherata combriccola autoritaria.
@ logos-politico
non solo il modulo non ha il copy, ma chiunque lo può personalizzare, come avevo fatto io a suo tempo, perchè conoscevo il parroco e non volevo fare una cosa troppo formale; poi lo sbattezzo non è riservato ai soci uaar, si sbattezzano anche i testimoni di geova, per esempio; ne conosco uno che non lo sapeva e si è affrettato a farlo 🙂
è pur sempre un meno nella ccar
Probabilmente non avete letto attentamente il mio post, o con
maggiore probabilità mi sono espresso male. Non negavo ne
la progenitura UAAR, tantomeno muovevo alla suddetta una
pur velata critica; riassumevo soltanto il personale percorso
e quello dei soggetti contattati che stessa prassi hanno seguito.
Non era, e non voleva essere la mia una metamorfosi di
associazione, ma un semplice suggerimento per coloro che
incontrano difficoltà nell’avere una confermativa risposta nei
tempi richiesti alla domanda, visto che il modulo spedito e
conseguenzialmente suggerito non ha al momento incontrato
nessuna difficoltà esplicativa da parte di parrocchie e diocesi.