Il nuovo Grinzane Cavour: “troppo laicista”

Autosospesosi il presidente del Consiglio di Amministrazione Giuliano Soria, accusato di maltrattamenti nei confronti di stagisti e collaboratori, la gestione culturale del premio Grinzane Cavour è stata assegnata a un comitato di garanti, composto da Cristina Comencini, Piergiorgio Odifreddi, Giulio Giorello, Dacia Maraini e Tahar Ben Jelloun. Un sesto garante sarà un docente universitario, proposto ma non ancora individuato dalla Regione Piemonte. La Regione intende nominare un esponente di area cattolica, ma i nomi di Giorello e Odifreddi sono già bastati per attirare accuse di “eccesso di laicismo”: il segretario PD Gianfranco Morgando avrebbe pubblicamente espresso il “disagio” del mondo cattolico; il vicecapogruppo PD in Consiglio regionale, Stefano Lepri, ha criticato la scelta di personaggi “conosciuti per la vena polemica”; il coordinatore regionale di Forza Italia, Enzo Ghigo, quella di un “matematico ateo”.

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42 commenti

Antonio

“eccesso di laicismo”

Cosa c’è di male in un eccesso di neutralità?

Alessandro Bruzzone

Ah, se non sono cattolici non va bene, capisco. Una volta si chiamava “discriminazione”, è bello vedere che ora è un’atteggiamento politico trasversale.

Alessandro Bruzzone

Poi mi fanno morire quelli che si sentono di esprimere non il loro disagio, bensì quello del loro intero “mondo”. Biechi propagandisti da operetta!

Ernesto Di Lorenzo

Senza entrare nel merito di questa polemica, ma L’associazione che gestisce il Premio Grinzane Cavour è da molti anni nel mirino delle polemiche come ente promotore di un premio “fasullo” creato per drenare soldi e sovvenzioni alle istituzioni. E’ su questo che rifletto e non sull’occupazione “politica” di poltrone.

enrico matacena

Questo è indice di una mentalità antidemocratica e autoritaria. Se fossero stati tutti dell’ opus dei nessuno avrebbe obbiettato

GIUSEPPE CARITA

ciò che è divertente è il fatto che finché non sono saltati fuori tutti i problemi che ora fanno scandalo andava tutto bene: niente controlli sulla laicità/cristianità, niente controlli sui conti “cristiani”….
Ora che saltano fuori tutti i buchi di “quella” gestione…. “CI VUOLE IL CATTOLICO A GARANTIRE” !!!!!
E garantire che cosa poi? che si opererà con più “carità cristiana”? con “più onestà”? ma se prima era tutto….”cattolico” !!!!!!!!!!!!!!!!!

alberto tadini

questo mio commento vale anche per un bel po’ di notizie precedenti:

da notare che chi fa queste dichiarazioni ( o prende le decisioni – per quanto riguarda le notizie precedenti) è del pd.

sono sempre più un ex elettore del pd

a questo punto è da sperare in una batosta elettorale, sia alle europee che alle amministrative, tanto a che serve il pd? fa la stessa politica di udc e pdl.

anche se continuo a pensare che sessanta e più anni fa molti sono morti per darci la possibilità di votare e decidere, questa volta me ne starò a casa, anzi, me ne vado in vacanza, anche se con tristezza…

mp

Ieri per strada c’era un matematico ateo, e giustamente tutte le mamme hanno coperto gli occhi ai bambini e gli anziani si sono allontanati. Per fortuna che c’erano dei giovani volenterosi e forti che lo hanno fermato in attesa che arrivasse la polizia. Ma io non so dove andremo a finire! Prima questa gentaglia non si vedeva in giro!!!

Andrea

Ma tra l’altro quel Giuliano Soria che si è autosospeso perchè accusato di maltrattamenti ho la forte senzazione che fosse un “buon cristiano”.

Aggiungo che avrei poca fiducia in un matematico credente.
Perchè per un credente la matematica può diventare un’opinione, questione di fede.

Ciao a tutti

Kaworu

il pd si sta giocando un sacco di voti.

il mio e quello della mia famiglia se li è sicuramente giocati.

spero svanisca questo inutile e viscido partito.

stefano

un eccesso di laicismo non va bene, bisogna riequilibrare il tutto con un eccesso di cattolicesimo bigotto ovvero la neutralità garantita dai laici sotituita dalla dogmatica di un branco di pecoroni.
povero Pd, mi raccomando ridategli il voto!

anteo

il coordinatore regionale di Forza Italia, Enzo Ghigo, parla di Odifreddi come di un “matematico ateo”.

domanda per Ghigo: In quale consesso civile i due titoli sono un insulto?

Donatella

Dobbiamo ripartire dall’abc della democrazia: la Costituzione. I politici citati ne sono lontanissimi e mi dispiace notare che due su tre sono del PD. Se siamo al punto che un politico usa l’espressione “matematico ateo” come fosse un insulto, vuol dire che l’Italia ha fatto troppi, troppi passi indietro.

Kaworu

@donatella

no no l’italia s’è proprio voltata e sta correndo in direzione opposta al resto del mondo.

gianfranco

Hanno paura che il matematico ateo controlli i loro conti?

Giovanna

Certo, per uno come Ghigo darebbe più garanzie un matematico baciapile! Ma si può arrivare a fare certi ragionamenti? Possibile che tutte le inziative culturali (o pseudo tali) devono avere la partecipazione dei cattolici?

Opus Mei

@alberto tadini
Capisco l’amarezza, ma io NON starò a casa nè andrò in vacanza e contemporaneamente NON darò il mio voto al PD (men che meno al centrodestra, ovviamente!).
Vedrò chi e come si presenterà alle europee (SD? RC? Radicali da soli? IDV?) e poi deciderò chi merita a sufficienza il mio voto laico e progressista.
Astenersi solamente, se c’è un minimo di alternativa (fregandosene del 4%, usiamo le europee per contarci!), vorrebbe dire dare un segnale confuso (e quindi poco utile) allo stesso PD.
Votare “il più laico possibile”, invece, darebbe un segnale molto più chiaro, anche in vista del prossimo congresso del PD.

Discorso diverso per le amministrative, dove purtroppo in certi casi sarà il PD ad essere il “meno peggio” e magari toccherà votarlo turandosi il naso …

MetaLocX

eccesso di laicismo

Il laicismo è una forma di tutela della libertà di pensiero, entro il rispetto
reciproco. Come si può esagerare in tal senso?

“conosciuti per la vena polemica”

Ovvero, chi non è allineato deve essere considerato un sovversivo.

Ivo Mezzena

La Chiesa e i cattolici sono ovunque e sempre presenti, basta un laico che si insorge. Mi sembra che i cattolici abbiano molta paura di affrontare la loro misera fede.

Claudio r.

Più che paura di affrontare la loro misera fede, hanno ingordigia di aumentare il loro mai troppo potere.

Roberto

I° “eccesso di laicismo”: Cosa significa quest’espressione? Laicista è per caso un insulto o è colui che commette un reato? No, il laicista è una persona che prende una determinata posizione come fanno molti altri, dov’è il problema?

II° il “disagio” del mondo cattolico: Le solite vittime…

III° il vicecapogruppo PD in Consiglio regionale, Stefano Lepri, ha criticato la scelta di personaggi “conosciuti per la vena polemica”; il coordinatore regionale di Forza Italia, Enzo Ghigo, quella di un “matematico ateo”. : I soliti fasci che negano la libertà di espressione.

Senzapaura

Che bello!!!!!!! PD e PDL insieme nella Santa Alleanza papo-fideista!!!!!!!!! Però, a vederci bene, a quel bischero di Oddifredi la cosa sta anche un pò bene visto il suo satellitare intorno ai bonzi del PD.

Otto Permille

Trattasi di un premio letterario, non di un premio teologico, e quindi la polemica è solo strumentale. A parte questo però anch’io non capisco che cosa ci facciano contemporaneamente un matematico e un filosofo della scienza in un concorso letterario. Fosse una gara di matematica!

Magar

No, no, io sono d’accordo, i matematici atei sono esseri pericolosissimi. Ne propongo la castrazione chimica.

Ora scusate, ma devo tornare a occuparmi di meccanica simplettica… 😀

P.S. Di personaggi “conosciuti per la vena polemica” lì ne vedo solo uno: è forse bandito dal Regno per lesa maestà (o santità)?

crebs

Scusate l’OT
Da dagospia
“Pare proprio che il Cavaliere del Cialis, nonostante il mantenimento delle preferenze per le elezioni europee, abbia trovato la soluzione per rendere le liste praticamente bloccate. L’idea infatti è di accorciarle sensibilmente, dimensionandole sul prevedibile numero di eletti in ciascun collegio arricchito da 4-5 candidature multiple di ministri e leader parlamentari da far dimettere secondo la bisogna per meglio controllare i seggi da ripartire. Oltre ovviamente alla sua candidatura come capolista in tutte le circoscrizioni per fare manbassa di voti.

In questo modo, di fatto, verrebbero candidati in lista solo i fortunati prescelti (e prescelte) i quali verrebbero eletti pressoché con certezza rendendo vana la corsa all’ultima preferenza. E la cosa divertente è che sembra che il Pd stia pensando di fare altrettanto…”

Se le cose stanno così è meglio non andare a votare.
Non facciamoci prendere in giro.
In queste condizioni il voto non serve a niente.
Controlliamo.

Toptone

Questa notizia è surreale. Ma siamo così caduti in basso in ‘sto cesso di Paese?????

Siamo alla lottizzazione tra credenti e non credenti, e tutto il resto non conta. Pazzesco.

gioled

il pd si sta comportando molto male
bisogna destinare il voto ad altre fonti ……………..

Opus Mei

@crebs
Se la cosa che riporti fosse confermata sarebbe gravissima, roba da scendere veramente tutti in piazza, da destra e da sinistra.
Però non è vero (o non necessariamente vero) che sarebbe meglio non andare a votare: si potrebbe votare per quei partiti che non si accodano a tale sporco giochetto, mettendo in lista un numero di candidati significativamente superiore a quella dei prevedibili seggi conquistati.
Comunque i partiti devono stare attenti a continuare su questa strada ed il PD ancora di più del PdL (in quest’ultimo, almeno, gran parte di chi lo vota sa già che vota per un “Duce”, nel PD non ancora, almeno credo …).

Massimo

Comunque alle Europee basta indicare la preferenza sulla scheda, se votiamo solo il simbolo il voto viene assegnato al capolista, mentre se indichiamo la preferenza il voto va al nome indicato.

Il problema è che molti mettono la croce sul simbolo senza indicare preferenza.

Come al solito siamo noi elettori che possiamo decidere chi mandare a Strasburgo, sfruttiamo questa possibilità (almeno finchè ci sarà…)

don alberto

per conoscenza:

GRINZANE,
UN FUTURO A SENSO UNICO?
ALESSANDRO ZACCURI
Con il dovuto rispetto e senza offesa per nessuno, ma così sembra una barzelletta di quelle con il francese, l’italiano, il tedesco e lo scozzese. Oppure una pagina strappata a qualche studio sul politicamente corretto, laddove si spiegava ( anni Novanta, secolo scorso, storia antichissima) il meccanismo delle ‘ quotas’, per cui in una commissione come si deve ogni comunità deve avere la sua rappresentanza, a prescindere. A dire il vero, la formazione del Comitato dei garanti chiamati a vegliare sulle sorti del premio Grinzane Cavour non sembra affatto prescindere dalle personali convinzioni dei garanti stessi, tutti meticolosamente reclutati nel territorio di una cultura dichiaratamente, serenamente ma non sempre pacatamente progressista.
Presidente l’arcimatematico Piergiorgio Odifreddi, tanto per dire, la cui presenza rischia di rendere pleonastica quella del filosofo Giulio Giorello ( magari, mormorano i maligni, Giorello ha la funzione di spiegare a Odifreddi quello che Odifreddi medesimo pensa di pensare). Viaggiano in coppia anche le donne, che sono la scrittrice Dacia Maraini e la regista­narratrice Cristina Comencini. Tutti nomi più che rassicuranti, a patto di non uscire dal cerchio incantato degli ospiti di ‘ Che tempo che fa’. Stesso discorso per il quinto garante, il marocchino Tahar Ben Jelloun, conosciutissimo per il suo impegno antirazzista. L’uomo giusto al posto giusto, verrebbe da dire, dato che il Grinzane Cavour è finito nella tempesta anche per le accuse di discriminazione – oltre che di cattiva amministrazione ( e peggio ancora) – piovute addosso al patron Giuliano Soria. Il premio, dunque, si schiera compattamente a sinistra, tanto a sinistra che, secondo le notizie diffuse in questi giorni, si sarebbe sentita la necessità di equilibrare la compagine con un sesto garante ‘ di area cattolica’. Ecco, l’effetto barzelletta scatta a questo punto. Un po’ perché non si capisce in che modo un solo intellettuale cattolico potrebbe influenzare le decisioni di un Comitato tutt’altrimenti indirizzato ( a meno che, complice il visionario anticlericalismo di Odifreddi, non si immagini una potenza di fuoco alla « Codice da Vinci » ).

Ma più che altro perché, a volerla mettere sul piano storico, il Grinzane Cavour nasce, per l’appunto, come manifestazione del mondo cattolico. Lo fonda, nel 1982, don Francesco Meotto, all’epoca direttore editoriale della torinese Sei. E cattolico – quindi ecumenico, dialogante, aperto alle più diverse suggestioni culturali ­il premio rimane a lungo.

Dopo di che subentra la gestione di Soria, l’origine non viene mai rinnegata, semplicemente i comunicati stampa la ricordano sempre meno spesso, qualcosa si dimentica e il Grinzane diventa la poderosa macchina da guerra che conosciamo. Che in tutto questo all’eventuale rappresentante di una non meglio definita ‘ area cattolica’ venga riservato nel Comitato un angolino da specie protetta risulta quanto meno bizzarro. Fosse una barzelletta, avrebbe il difetto di non far ridere.

(Avvenire, 3 marzo)

Ernesto Di Lorenzo

@ don alberto

Per onestà intellettuale concordo con te (o con l’articolo), a parte marginali distinguo

Ernesto Di Lorenzo

@ Sandra

Mi dispiace, ma quello che afferma Soria è tutta “fuffa” ed indirettamente da ragione all’avvenire. Quarda la storia di questo premio. Un’altra invenzione italiana per drenare soldi e non concludere “niente” di culturale. A parte, ovvio, gli addetti ai lavori che si autoreplicano e si spartiscono cariche, magari ben retribuite.
Con questo non è che gli altri premi letterari stanno molto meglio, dal punto di vista culturale, anzi….

ET

@ don Alberto
“Cattolico quindi ecumenico, dialogante, aperto alle più diverse suggestioni culturali ­il premio rimane a lungo.”

Questo è tutto da dimostrare!!!!

don alberto

@ ET
Bisognerebbe chiedere ad un addetto ai lavori.
(io non lo sono)

N2RT

anzichè “troppo laicista” bisognerebbe usare i termini giusti: “poco cattolico”.
C’è una bella differenza.

Sandra

Quello che sta dietro alla promozione culturale dei libri e’ marketing. I premi letterari siano trampolini di lancio sul mercato, e’ la promozione degli editori. Detto questo, da Grinzane Cavour sono usciti anche scrittori in seguito insigniti dal Nobel, tra cui gli atei Saramago e Grass.
Di certo ci sono dietro parecchi interessi e parecchia moneta sonante, e una notevole visibilita’. Mi da’ l’idea di qualcosa di poco chiaro: secondo Avvenire il fondatore e’ Meotto, secondo altre fonti solo Soria, secondo altri furono co-fondatori. Avvenire dice che nella gestione subentra Soria, ma non dice quando, e non indica in cosa furono visibili gli effetti del cambio.
Mi sembra un articolo poco preciso, con pochi fatti, pochi dati e molte parole, tra cui quella di far passare il premio come una manifestazione culturale cattolica, mi sembra davvero poco probabile. Leggere Saramago e Grass per credere.

Ernesto Di Lorenzo

Quelli di Saramago e Grass erano altri tempi mi vien da dire. Comunque non c’era certo bisogno del Grinzane per “conoscere” i suddetti. Erano già straconosciuti, almeno per chi si interessa di buone letture.Al solito, ogni tanto c’è qualche belletto e colpi di cipria per far vedere quanto siamo bravi ed intellettualmente avanzati. La fiera dell’ovvio. Sull’articolo avevo avanzato dei distinguo definiti “marginali” solo per evidenziare il valore centrale della discussione, cioè il valore zero dello stesso soria. Ma questa è l’italia e quando mi capitano certe notizie, perdo la brocca. Ultima provocazione: ma che ci sta a fare Gioriello la in mezzo?

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