Iraq, assolto Tareq Aziz

Tareq Aziz era l’unico ministro cristiano nel governo di Saddam Hussein; Tareq Aziz è l’unico leader iraqeno assolto dall’accusa di un massacro nei confronti degli sciiti avvenuto nel 1999. Beninteso: lo attendono ancora altri sei processi. Ma sono forse un po’ fuori luogo i commenti entusiastici del procuratore caldeo presso la Santa Sede, mons. Philip Najim (“questa decisione rivela l’indipendenza del tribunale ed è un segno di fiducia per il popolo”) e di mons. Shlemon Warduni, vicario patriarcale di Baghdad (“andiamo verso uno Stato di diritto”). Il rischio è che nell’opinione pubblica si faccia strada l’idea che, perdurante la presenza di truppe di un paese “cristiano”, solo gli imputati “cristiani” possano farla franca. Con tutte le immaginabili conseguenze del caso.

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20 commenti

Ferdinando

Salve ho sentito e letto della sentenza,premesso che sono comunque contrario alla pena di morte verso chiunque ed emessa da chiunque,penso che questo personaggio (secondo me cristiano per opportunismo forse Saddam gli aveva detto che era meglio così) sia stato il meno coinvolto in omicidi e vessazioni varie durante il regime di Saddam.Ricordo bene quando venne a Roma(da ministro iracheno) che si rivolse con arroganza ad una domanda di un giornalista ebreo che si rivolgeva a lui!Forse un cattolico illuminato,ma ce ne sono?,sarebbe stato almeno,se non più gentile,indifferente.Grazie

Cris

Aziz è sempre stato il volto rassicurante (per i paesi stranieri) del regime di Saddam, e probabilmente è stato abbastanza furbo da evitare di sporcarsi le mani di sangue.

In questo senso effettivamente la sua assoluzione da quella specifica accusa può essere vista come una prova di indipendenza del tribunale, che non lo ha condannato solo perché faceva parte della classe dirigente del regime di Saddam.

Che senso ha speculare sulle potenziali conseguenze della sentenza sull’opinione pubblica?
Avrebbero forse dovuto condannarlo per par condicio rispetto ai musulmani?
Allora sarebbe stato più conveniente istruire i processi e giustiziare sistematicamente tutti gli ex collaboratori di Saddam: l’opinione pubblica sarebbe senz’altro stata entusiasta.

Cris

errata corrige:
Allora sarebbe stato più conveniente NON istruire i processi

Francesco

Associare l’assoluzione di Aziz al “rischio è che nell’opinione pubblica si faccia strada l’idea che, perdurante la presenza di truppe di un paese “cristiano”, solo gli imputati “cristiani” possano farla franca…Con tutte le immaginabili conseguenze del caso” e’ davvero una bassa forma di manipolazione dell’informazione…

Poi i due rappresentanti religiosi possono dire quello che vogliono…

Un abbraccio, Francesco

MetaLocX

Ricordo male o Tareq Aziz era il numero due del governo iracheno?
E’ possibile che realmente non abbia delle responsabilità?
Vista la posizione che ricopriva ho i miei dubbi

MicheleB.

La penso esattamente come Ferdinando: anche secondo me Aziz è stato il meno coinvolto ed il meno criminale di quella dittatura.

San Gennaro

”andiamo verso uno Stato di diritto”
senti chi parla. Lo stato Città del Vaticano è forse uno stato di diritto? No, è una monarchia assoluta (lèggi: dittatura) il cui rais, eletto da un collegio oligarchico, si chiama come sappiamo.

8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR

Bruno Gualerzi

Tarek Aziz non sarà responsabile per questa specifika accusa, ma considerarlo, visto la carica che occupava – cristiano o mussulmano che sia – meno responsabile di altri per le efferatezze del regime di Saddam mi sembra perfino insultante. Non credo che possa credibilmente dire – come certi gerarchi nazisti – che ‘non sapeva’.
Detto questo, personalmente sono assolutamente contrario alla pena di morte, Saddam compreso.

Sandra

Non si puo’ essere contemporaneamente ai vertici di un regime sanguinario e essere meno coinvolti! Saddam e Haziz lavoravano in tandem, ognuno nel proprio settore di competenza. Un po’ come Hitler e Goebbels.”
Sicuramente Aziz era il volto “presentabile” del regime, e infatti era lui il delegato del regime ad interfacciarsi al di fuori come ministro dell’estero: in casa invece dove c’era da sporcarsi le mani Saddam metteva parenti o uomini del suo villaggio, persone del suo clan.
Tra i vari contatti “civili” avuti da Aziz ci fu anche quello con Formigoni, emersi durante l’inchiesta ONU relativa allo scandalo su oil for food. Forse questo puo’ spiegare l’ondata per l’assoluzione del socio in affari.
In questo particolare processo accertata il suo non coivolgimento la sentenza e’ giusta. Da qui a una riabilitazione su tutta la linea pero’ la strada e’ molto lunga. Almeno spero.

Sandra

Non si puo’ essere contemporaneamente ai vertici di un regime sanguinario e essere meno coinvolti! Saddam e Haziz lavoravano in tandem, ognuno nel proprio settore di competenza. Un po’ come Hitler e Goebbels.
Sicuramente Aziz era il volto “presentabile” del regime, e infatti era lui il delegato del regime ad interfacciarsi al di fuori come ministro dell’estero: in casa invece dove c’era da sporcarsi le mani Saddam metteva parenti o uomini del suo villaggio, persone del suo clan.
Tra i vari contatti “civili” avuti da Aziz ci fu anche quello con Formigoni, emersi durante l’inchiesta ONU relativa allo scandalo su oil for food. Forse questo puo’ spiegare l’ondata di gioia per l’assoluzione del socio in affari.
In questo particolare processo che ha accertato il suo non coivolgimento in un singolo episodio la sentenza e’ giusta. Da qui a una riabilitazione su tutta la linea pero’ la strada e’ molto lunga. Almeno spero.

Sandra

Scusate, ma quali sono le regole dietro al Filtro? E’ un ente misterioso, del quale dobbiamo rispettare un piano di salvezza pregando di non esserne esclusi…No, perche’ prima di schiacciare l’invio ho sempre questa sensazione di incertezza, poi ci si chiede dove ho sbagliato, a parte le dimenticanze delle quattro lettere mistiche che rimano con mica, uno si chiede in cosa ha peccato, ops, mancato. Insomma, c’e’ un purgatorio per i messaggi, e se si’, quali sono i peccati che ce li spediscono? Oppure sono io….e’ terribile, e’ come dietro al confessionale….che brutti ricordi.

Ernesto Di Lorenzo

Cara Sandra

Sembra paradossale ma è così. E molto difficile, anche quando ne hai preso coscienza, rimuovere quell’odioso senso di colpa instillato dal cattolicesimo, ma anche da una struttura statale di matrice borbonica, dove i sudditi hanno colpa a prescindere (mi scusi Totò).

MicheleB.

Eh si, il senso di colpa è un’arma vincente del Potere. Però si può superarlo con la razionalità e la logica. Quando dico che qualcuno è meno responsabile, non dico che sia più innocente, dico solo: a lui meno frustate, per non sminuire la forza della punizione dell’altro.

Sandra

Ma…ecco..cioe’…scherzavo….non ho alcun senso di colpa! Era, o voleva essere, ironico. Mi dimentico sempre le faccine, acc. 🙂 😉

Ernesto Di Lorenzo

@ Sandra

Brutta antipatica!!!! Comunque sempre lo spunto per una piccola riflessione. O no?.

Bruno Gualerzi

Messaggio (se non è interesse privato in atto pubblico) per Ernesto. Non appena chi mi assiste nell’uso del computer (mia figlia) mi darà una mano, ti risponderò con piacere.
Ciao

Andrea

L’ennesima dimostrazione di quanto la Chiesa non abbia imparato niente dal proprio passato, e continui imperterrita a sporcarsi le mani.
Tanto meglio: quando capirà di essersi tirata la zappa sui piedi, sarà ormai troppo tardi

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