Villafranca (VR): più di un milione agli asili parrocchiali

Regione e comuni non hanno alcuna programmazione per la scuola dell’infanzia, un servizio essenziale per i genitori, e continuano a distribuire soldi agli asili parrocchiali, che hanno la funzione primaria di reclutamento infantile per la chiesa cattolica. Recentemente il consiglio comunale di Villafranca ha approvato uno stanziamento di un milione e 50 mila euro a favore degli asili cattolici: San Giuseppe, Maria Bambina, Zoccatelli, Mariotto, Maria Goretti, San Gaetano, Don Cordioli e Franchini. In modo particolare si sente la mancanza di un asilo pubblico in centro, dove i genitori sono costretti a lunghe code notturne per l’iscrizione dei figli alle due scuole private. Stessa situazione nel confinante comune di Mozzecane dove non c’è nessun asilo pubblico. I tre esistenti sono tutti cattolici, con grave disagio per i genitori atei e diversamente credenti.

Dalla newsletter del circolo UAAR di Verona (verona@uaar.it)

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19 commenti

Dario

La Storia della Scuola Italiana è segnata da questa spartizione

Scuola dell’Infanzia: Chiesa
Scuola elementare: Stato

Peccato che si voglia continuare così.

Trovo sia molto più grave (solo perché cosa nuova) la presenza di sempre più capillare di corsi universitari e master presso università confessionali.

MicheleB.

Ma in Veneto non erano tutti così bravi ed efficenti, lavoratori indefessi ed instancabili, organizzati e lungimiranti, l’Italia che produce, il miracolo del nord-est… e poi mancano completamente gli asili comunali? Non hanno una programmazione sulla scuola per l’infanzia? Come in Burkina Faso? Sembra impossibile.

alby

Ne più ne meno delle scuole coraniche….. ammaestrare i bambini all’odio religioso e verso il prossimo velato dall’ipocrisia della vita parrocchiale…

luigi

ma alternative laiche ce ne sono, anche agli oratori per esempio?
una volta c’erano le case del popolo, esistono ancora da qualche parte?
ciao a tutti
Luigi

Kaworu

@luigi

dalle mie parti c’è un centro aggregazione giovani, organizzano anche le vacanze estive.

Barbara

E’, una vergogna che lo stato italiano non provveda a scuole PUBBLICHE e LAICHE.Lampnte il fatto che cè un accordo tra stato e chiesa:do ut des!!!!!!!

Ivo Mezzena

Vietare la religione ai minorenni come si vieta la pornografia!

Giacomo Grippa

Il finanziamento di sezioni di scuole per l’infanzia (ex-scuole materne) dovrebbe essere erogato dalle regioni, nell’ambito delle leggi sul diritto allo studio.
A quale titolo avviene ora questo esborso comunale?
Se è una contribuzione per l’invio di infanti che non trovano posto in asili o scuole comunali, occorrerebbe verificare se viene eluso l’obbligo della gara (come si fa per la refezione affidata a ditta ), se viene eluso, anche da parte dell’autorità scolastica che non istituisce altre sezioni di scuola per l’infanzia.
Occorrerebbe verificare se in tali lunghe omissioni non si sostanzi un favore a strutture private, confessionali, tenendo presente che il voto di scambio è reato penalmente perseguibile.

Giona sbattezzato

Mettere in produzione nuovi credenti e’ molto grave per il paese.
Lo stato finanzia la creazione di futuri oppositori dello uaar, fanatici ed invasati vari.
Questa dell’educazione infantile e’ una battaglia fondamentale, le religioni si impossessano dei nostri figli prestissimo, poi quando arrivano a conoscere una nozione scientifica spesso e’ troppo tardi per toglierli dalla testa le fiabe sceme dei credenti.
Inculcare l’idea di un dio e’ un crimine.

chiericoperduto

Anche nel mio comune, non tanto piccolo, vi è un solo asilo, è comunale ma è un ex asilo cattolico. Tre vecchie suore ci sono ancora (cosa ci fanno se è comunale ora?), dettano di fatto la linea educativa ed anche se c’è la facoltà di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica, insegnano preghierine e canzoncine religiose a tutti, riempono corridoi e giardini di statue di madonne, si occupano della recita natalizia che, pur avendo una saletta-teatro viene svolta in chiesa.
Il vizio dunque è duro a morire, specie se a livello politico non frega niente. La triste realtà è che l’Italia non può essere un paese veramente laico poichè ha di fatto appaltato alla chiesa l’istruzione all’infanzia, l’assistenza agli anziani, handicappati, ecc..

Sandra

Dove c’e’ monopolio la qualita’ del servizio finisce per diminuire, in questo caso a scapito dei bambini. In piu’ lo stato preferisce rinunciare a fornire un servizio, a garantire il diritto dei genitori di scegliere una scuola non religiosa (potrebbe starci anche una violazione dei diritti dei bambini e/o dei consumatori), e non da ultimo alla possibilita’ di creare impiego.

crebs

@Dario
Non mi preoccuperei per la presenza sempre più capillare di corsi universitari e master presso università confessionali, se non vengono finanziati dallo stato.
Ti posso assicurare che non servono a niente e coloro che li frequentano lo sanno bene.
Mi hanno raccontato (ma non so fino a che punto è vero) che a Roma gli studi e gli uffici legali rifiutano i laureati in legge presso la L.U.M.S.A.(libera università maria santissima assunta, legata all’opus dei) anche con master.
Questo ovviamente se lo studio legale non è del padre, zio o simili del laureato.

MicheleB.

@Sandra
Ci sta tutto quello che dici. Il problema è che simili rivendicazioni devono partire dai residenti, cioè dall’utenza. Se succedesse da me ti assicuro che troverei un sacco di gente per muovere proteste legittime, soprattutto a favore della libertà di scelta. Ignoro se e quanto spazio di manovra possa avere una simile protesta in Veneto. Senza offesa per i veneti, ma è una regione perbenista e bacchettona, dove in passato cittadini arrabbiati che hanno sbattuto i pugni sul tavolo negli uffici pubblici sono stati rinchiusi alla neuro (giuro che è vero, anche se adesso non ricordo date e luoghi).

AndreaB

rimanendo nell’ambito geografico… il comune di Verona ha gli asili comunali ma a presto li privatizzerà tutti. bello no?
ogni popolo ha il governo che merita.

Lapalisse

Stato, regioni, province, comuni, tutti a regalare soldi PUBBLICI ai preti, in questo caso è doppiamente grave, perchè si danno soldi ad un’organizzazione che copre, i suoi membri implicati in casi di pedofilia. Se i preti fossero così benvoluti come affermano, perchè non vivono dei soldi delle donazioni private… è una domanda retorica, senza i soldi pubblici, confidando solo delle donazioni dei fedeli la chiesa cattolica sarebbe già scomparsa da cent’anni.

don alberto

“Vietare la religione ai minorenni come si vieta la pornografia!”

Ottimo mezzo per diffonderla.

Pier

Proviamo per una quindicina d’anni, poi trarremo le nostre consulsioni…

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