SABATO 7 MARZO – ORE 16.00
c/o CENTRO SOCIO CULTURALE DI VIA AMINALE 22 – TERNI
Dopo la sospensione per un mese dall’insegnamento di un docente “reo” di aver tolto il crocefisso in un’aula scolastica i COBAS
organizzano una CONFERENZA STAMPA- DIBATTITO
con la partecipazione di:
· PIERO BERNOCCHI, portavoce nazionale dei Cobas
· FRANCO COPPOLI, docente sospeso dall’insegnamento per aver tolto il crocefisso dall’aula
· Rappresentanti dell’UAAR di Perugia e Terni
7 marzo, Terni, iniziativa con il prof. Coppoli
12 commenti
Commenti chiusi.
Ottimo! In bocca al lupo per il successo dell’iniziativa!
Ragazzi, questi umbri come corrono forte. Congratulazioni vivissime.
Occhio all’antidoping però!
Ma non siamo forse uno stato di diritto………. della chiesa?
Ottimo. Auguri di pieno successo.
Mi raccomando: appoggiatelo…e forza UAAR!
piena solidarietà a Franco Coppoli 🙂
Fateci sapere quanta gente è venuta. Spero l’interesse suscitato in città sia molto, perchè è importante che se ne parli.
Non posso esserci, sono lontano, concordo con MicheleB, fateci sapere il numero, grazie.
Non è fuori luogo ricordare qui una recente sentenza della CEDU:
http://www.olir.it/ricerca/index.php?Form_Document=4879
La sentenza riguarda il velo a scuola e vi si afferma fra l’altro:
“In una società democratica ove coesistono molteplici comunità religiose, può rivelarsi necessario limitare la libertà di religione di alcuni gruppi al fine di conciliare gli interessi dei vari orientamenti religiosi. Nel caso di specie, inoltre, la restrizione della libertà di religione non era dettata esclusivamente da motivi di sicurezza e di salute, ma anche dallo scopo di preservare la neutralità e la laicità dell’ambiente scolastico pubblico. A tal proposito, la Corte ricorda che in Francia il principio di laicità è uno dei principi fondamentali e che la Corte deve lasciare un cospicuo margine d’apprezzamento alle autorità statali in materia di relazioni tra Stato e confessioni religiose.”
Sembra un altro pianeta eh?
Ormai le nostre speranze sono riposte nell’Europa. Chissà…
Ottima iniziativa!
Maxalber scrive e cita bene. Per questo signor Coppoli però varrebbe la pena di sollevare la questione in modo drastico perchè non esiste che sia stato sospeso per motivi ideologici. Tecnicamente non so come si faccia ma un buon avvocato dovrebbe impugnare il provvedimento, la Uarr potrebbe costituirsi forse parte civile, al fine preciso di far fuori il preside per mobbing a stalking. Il preside: che si scrive con la p minuscola come italia.
Consiglierei l’intervento di un dirigente dell’Uaar all’incontro.