Internet, il Vaticano cerca di controllare i domini religiosi

Una lettera è partita dal Vaticano per essere recapitata a Paul Twomey, presidente dell’Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), l’ente non profit che ha la responsabilità di assegnare gli indirizzi internet e i domini di primo livello. Monsignor Carlo Maria Polvani, riporta il notiziario informatico Zeus News, chiede che si presti particolare attenzione nell’assegnazione dei domini a carattere religioso, rivendicati da più confessioni cristiane.

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15 commenti

Leo55

Occorre sottolineare il fatto che il vaticano fuori dai confini di vaticalia, conta molto ma molto di meno, per non dire niente; per cui vedrei la cosa più sotto l’aspetto di una normale competizione tra imbonitori di intrugli miracolosi.

rododentro

Il Vaticano è una multinazionale che deve vendere e tutelare il suo prodotto ( il dio cristiano ) e lo fà in ogni modo, con ogni scorretttezza di cui solo lui è capace.

Stefania

il vaticano non controlla SOLO i domini religiosi, il vaticano controlla TUTTO
(perchè glielo lasciano fare…..)

dalla LASTAMPA
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200903articoli/41754girata.asp

Stretta della Cassazione nei confronti di tutti i nuovi mezzi di comunicazione

La Cassazione opera un giro di vite nei confronti dei blog, dei forum on line e di tutti i «nuovi mezzi di comunicazione del proprio pensiero» sottolineando che sono off limits tutte quelle manifestazioni contrarie al buon costume. Il motivo? «I messaggi lasciati su un forum di discussione che a seconda dei casi può essere aperto a tutti indistintamente -dice la Suprema Corte- sono equiparabili ai messaggi che possono essere lasciati in una bacheca e non entrano nel concetto di stampa, sia pure in senso ampio».

Applicando questo principio, la terza sezione penale (sentenza 10535) ha respinto il ricorso dell’associazione di consumatori Aduc contro la decisione del Tribunale del riesame di Catania che, lo scorso 30 giugno dopo aver revocato il sequestro di una parte del sito internet dell’Aduc aveva ordinato la rimozione delle espressioni e dei messaggi arrivati su un forum on line, inibendone l’ulteriore diffusione. Come ricostruisce la sentenza di Piazza Cavour, alcune delle frasi incriminate, oltre ad avere offeso la religione cattolica mediante il vilipendio dei suoi fedeli e dei suoi ministri «avevano travalicato limiti del buon costume alludendo espressamente a pratiche pedofile dei sacerdoti per diffondere il ’sacro seme del Cattolicesimo».

Domanda, magari la risposta è già stata scritta 1000 volte,.. (repetita juvant), ma il vilipendio non è riferito solo per le divinità?

Sara

Carini… si fanno concorrenza? tipo Vanna Marchi contro il mago Silvan? Bello…

Ulv

@ Sara

Giusto per informazione… 🙂

Il mago Silvan è – mi pare di ricordare – credente. Ma non ha mai sostenuto, contrariamente a Vanna Marchi, di possedere poteri paranormali. Ha anzi più volte ribadito che i suoi sono semplici (si fa per dire, dato che è un prestigiatore dotatissimo) trucchi di prestidigitazione. Insomma, riconosce di essere un uomo di spettacolo, non un “messia”. E’ giusto ricordarlo per capire che non tutti coloro che lambiscono il mondo dell’irrazionale sfruttano la credulità popolare, come fanno invece la Marchi e la Chiesa.

Dario

Ulv hai ragione, invece Jucas Casella che e’ un pessimo prestigiatore si dichiara mago!!
scusate l’OT

darik

# rododentro scrive:
10 Marzo 2009 alle 19:45

Il Vaticano è una multinazionale che deve vendere e tutelare il suo prodotto ( il dio cristiano ) e lo fà in ogni modo, con ogni scorretttezza di cui solo lui è capace.
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questa è veramente carina 😉 e il paragone della concorrenza commerciale andrebbe bene per ogni religione ke più o meno ricorre alla frode in commercio.

darik

chiericoperduto

prenderanno un sonoro calcio nei denti..all’estero non contano mica quanto in Italia.

Ivo Mezzena

La Santa Inquisizione è risorta!
Io comincio ad aver paura.

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