Lefebvriani, il papa si difende

Il caso Williamson? “Una disavventura imprevedibile”. Così Benedetto XVI, in una lettera a tutti i vescovi cattolici pubblicata sul sito della Santa Sede. Il papa si è lamentato anche dei cattolici che l’hanno voluto colpire, invitando altresì i fedeli, sulla scia di Paolo di Tarso, a non “mordersi e divorarsi a vicenda”.

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29 commenti

daigoro

i tempi sono cambiati caro razi, è tempo di dare l’esempio, se tu critichi gli altri aspettati che prima o poi siano gli altri a criticare te quando sbagli.

ammettere i propri errori e porvi rimedio è umano, un capo deve saper ammettere i propri errori, se cerca di nasconderli non è un capo è solo un gregario spaventato.

continua così, che vai benissimo!

anteo

oh bella! ha cancellato il dogma dell’infallibilità papale

fdantastico!

Antonio

Caro papa, potevi riscomunicare il tizio. Con chi ha fatto abortire la bambina di 9 anni violentata in Brasile ci avete messo un attimo, perchè perder tempo ora con un negazionista? eh?

Anarcateo

ecco,la parola che cercavo è proprio imprevedibile…

vergona…

Bruno Gualerzi

Analogia con Veltroni: l’appello a non ‘mordersi e divorarsi a vicenda”, riferito ai cattolici in generale, ma pare (‘pare’, mica lo scrivono sull’Osservatore Romano) soprattutto ad una Curia che è sempre più malcontenta della sua linea.
Differenza con Veltroni: Veltroni si è diemesso…
Per fortuna – notizia dei giornali di stamattina – che a dimostrargli solidarietà ci sono stati i fratelli ebrei, che hanno bilanciato certe critiche arrivate dai cattolici stessi… in realtà dei ‘cattocomunisti’. Qui, l’analogia è con Berlusconi.
E a proposito dei giornali di stamattina (ressegna stampa TV) ho intravisto un titolo che, non vorrei sbagliarmi, ma suona come pieno di umana comprensione per questo martire della fede: “La solitudine del Papa”.

Guidus

Questo papa ne combina una e nel frattempo prepara la successiva. E’ uno show, fa quasi tenerezza. Lunga vita a Beppe 16, averne di papi così!

Silvia

Mordersi e divorarsi a vicenda…. Si si dai, continuate così, voglio godermi lo spettacolo!

Third Eye

L’esempio di Paolo di Tarso mi puzza tanto di omertà, analogamente a quella in uso presso alcuni business partner di Prada4x4…

Manlio Padovan

Ma quando dice o scrive quelle cose, è ispirato da Dio?
Non nego che, al proposito, non ci capisco nulla e sicuramente a motivo della mia limitata intelligenza: gradirei che menti superiori mi illuminassero al proposito.
Grazie a chiunque egli sia.

fab

Imprevedibile?
I lefevriani escono dalla chiesa perché non sono d’accordo con il II concilio vaticano;
il bavarese li riammette senza averne minimamente sondato gli umori o aver contrattato un ammorbidimento delle posizioni;
questi continuano a non essere d’accordo con il II concilio vaticano.
Che cosa c’è di imprevedibile?

Stefano Bottoni

“Mordersi e divorarsi a vicenda”…
La prima immagine che mi è venuta in mente è la sequenza animata di Gerard Scarfe nel film “Pink Floyd The Wall”, il pezzo è “Empty Spaces”.
Chi lo ha visto e se lo ricorda probabilmente sarà d’accordo. Chi non lo ha visto, credo che su internet si possa trovare.

Ernesto Di Lorenzo

Imprevedibile!!!! Così commenta b16.
Credo che la imprevedibiltà del vaticano sia fuori del mondo reale. Di Imprewvedibiltà come i preti pedofili sia cosa ormai giornaliera. Senza dimenticare la scomunica del vescovo brasiliano della diocesi che fù di Elder Camara. Avanti così, di imprevedibilità in imprevedibilità.

MetaLocX

Vorrebbero farci credere che non erano al corrente delle opinioni di Williamson?

Che non ci prendano in giro…

dysphoria_noctis

credo che il papa abbia già superato ampiamente il numero di autogol dell’indimenticabile Niccolai… qualcuno saprebbe ragguagliarmi in questa fantasmatica comparazione? 😀

Stefano Bottoni

@ dysphoria_noctis

Per gli anni ’70 direi Mozzini…
Oggi certamente Pratali…
Cichino ne ha fatto solo uno però spettacolare.

Cesare B

@Manlio Padovan scrive:
“Ma quando dice o scrive quelle cose, è ispirato da Dio?
Non nego che, al proposito, non ci capisco nulla e sicuramente a motivo della mia limitata intelligenza.”
Non e’ questione d’intelligenza, ma d’ energie mentali cher si sono dedicate nella vita a un certo argomento, a preferenza di altri.
L’infallibilita’ del Papa esiste (secondo i cattolici, ovviamente) soltanto quando egli stesso afferma che quanto sta insegnando e’, appunto, verita’ infallibile (“dogma”). Bisogna dire che fino ad ora la Chiesa (attraverso i Concili o i singoli Papi) si e’ avvalsa di tale “infallibilta'” soltanto per affermazioni non verificabili, ne’ falsificabili, empiricamente.
Tuttavia, fino a tempi recenti, si e’ “di fatto” parlato come se tutto cio’ che Papi e Concili avevano fatto o detto da S. Pietro in poi fosse esente da errore, innovando quando occorreva, ma senza rinvangare il passato. Con Giovanni Paolo II si e’ avuta la novita’ della condanna esplicita degli atti di alcuni suoi, pur remoti, predecessori. Benedetto XVI e’ il primo che sottopone pubblicamente a critica le sue stesse azioni.
Saluti.

Aurelio

Per quanto riguarda la scomunica per il caso della bambina brasiliana violentata, senza entrare nel merito del provvedimento, dovete capire che un cattolico serio non può essere favorevole all’aborto. Ve lo dimostro:
Quando l’arcangelo Gabriele apparve alla Madonna le annunciò anche che la cugina Elisabetta, era incinta “e questo è il sesto mese per lei che tutti dicevano sterile. Nulla è impossibile a Dio”.
Maria si recò quasi subito dalla cugina ritenendo nello stato in cui si trovava, data l’età, che potesse avere bisogno del suo aiuto. Appena giunta dalla cugina quest’ultima si espresse con queste parole:” A che debbo che la madre del mio Signore venga a me….”.
E’ scritto che Maria si è trattenuta lì tre mesi. Questo (6 + 3 = 9) conferma che la sua partenza da Nazareth per raggiungere la cugina era avvenuta abbastanza celermente, infatti presumibilmente è ritornata quindi a casa subito dopo la nascita di Giovanni (figlio di Elisabetta).
Ora, se Elisabetta l’ha chiamata “Madre” vuol dire che ciò che lei portava in grembo (un embrione di pochi giorni) era figlio e se era figlio vuol dire che l’embrione non è una cosa inanimata ma un essere vivente.
Voi potete ritenere che queste siano favole, liberissimi di farlo, ma pretendere che chi è credente sia favorevole e giustifichi l’aborto, questo non è possibile.
Che poi determinate situazioni facciano sì che anche il credente possa peccare, è un dato di fatto che non deve scandalizzare. Il cristiano non è migliore degli altri, solo riconosce le proprie colpe e quindi c’è maggiore possibilità che si emendi.
Tra coloro che fumano il cristiano è come colui che riconosce che il fumo fa male, il non cristiano invece come colui che fumando dice che il fumo non fa male, anzi che faccia bene. Secondo voi chi è più giustificabile?

Ernesto Di Lorenzo

Aurelio……
Quel ve lo dimostro…….. è una verità scientifica? O metematica? Il resto sono opinioni, liberissime e rispettabilissime opinioni. Ma dai, però, prendersela con una bambina di 9 anni, dico Ben 9 Anni, e perdipiù struprata? Non penso che questi avvenimenti rendano più credibile la chiesa cattolica, non credi?
Crescendo e ammettendo che ne abbia la possibilità, come credi che si senta quella bambina se avesse il desiderio di andare a messa e prendere i sacramenti? Rifletti, per favore, è lo stesso problema che porta le donne stuprate a non denunciare: ribaltare al contrario il senso di colpa, quando hanno bisogno di solidarietà.
Io fumo e so che fa male, ma non mi piace cancellare la mia colpa, se di colpa si tratta con un semplice tratto di penna che è la confessione. Mi assumo semplicemente la responsabilità e dico, per riprendere il tuo esempio: se qualcuno commette un reato, và (o dovrebbe andare) in galera, pure se confessa e si pente, oppure basta confessarsi e tutta la pena sono 3 pater, ave e gloria? Anzi, per quel che mi ricordo sulla mia persona da adolescente, mi è sembrato un atto di ipocrisia la confessione (e mi riferisco a masturbazione e parolacce dove era impossibile non ricaderci). Sull’ipocrisia degli altri non voglio pronunciarmi.

Massi

“Imprevedibile”… che ci sia stato chi abbia protestato e abbia voluto metter bocca… da ciò l’invito a “non mordersi e divorarsi a vicenda” (nel senso che solo lui puo “divorare” chi vuole).

Aurelio

per Ernesto
non sono voluto entrare di proposito nella decisione del vescovo di scomunicare la madre e il medico che ha fatto abortire la bambina perchè posso comprendere la difficoltà di sostenere una situazione del genere per chi la vive (bambina e genitori).
Ho solo voluto dimostrare – per chi crede in ciò che è scritto nei vangeli – che il vero cristiano non può essere favorevole all’aborto. Poichè però il cristiano è fatto di carne ed ossa come me e te e questo fa sì che spesso si agisca in modo contrario a ciò che si dovrebbe, occorre, se si è in buona fede, almeno riconoscere di aver sbagliato.
La confessione è un atto di grande valore psicologico (oltre naturalmente al valore sacramentale) perchè permette di superare quello stato di abbattimento che può impossessarsi di una persona quando si rende conto di aver fatto qualcosa che non riteneva giusto. Sentirsi dire che sei stato perdonato è una medicina per noi stessi (direi per la nostra anima, ma per chi non crede….).
Perchè tanta gente va a sedute psicoanalitiche oggigiorno? Perchè ha bisogno di rimuovere situazioni netaive che interferiscono con suo io, ebbene Gesù Cristo 2000 anni fa conosceva perfettamente la psiche umana ed ha introdotto questa pratica (sacramento). Non solo: l’ha affidata per primo a Pietro, colui che lo aveva rinnegato e non a Giovanni, che era il discepolo prediletto “esente da colpe gravi” per quanto ne sappiamo. Perchè questo? Perchè chi confessa non si senta superiore a nessuno e chi si confessa sappia di essere di fronte ad un peccatore come lui e quindi si disponga alla confessione in modo più sereno.
Ti dico poi francamente che anche io in gioventù ho ritenuto la Chiesa come un gendarme e il cristianesimo come qualcosa che privava l’uomo della sua libertà negandogli tanti “piaceri”.
Solo oggi, dopo tanti anni ed essendo genitore, capisco che la Chiesa è come un buon padre che dice al figlio di non fare determinate cose perchè gli arrecherebbero danno, o lo invita a fare cose che gli sono utili (studiare invece di giocare ecc). Il figlio sente questo come una limitazione alla sua libertà, ma non è così, come credo anche tu puoi convenire.
Esamina bene i peccati (che poi derivano tutti dall’egoismo): vogliamo avere di più e magari rubiamo, vogliamo i piaceri della carne e facciamo l’amore con chi capita, magari tradendo il/la propria moglie/marito, provocando divisioni con la sofferenza nostra e soprattutto dei figli, eccetera. Il guaio poi è che anche se abbiamo ottenuto non ci accontentiamo mai, siamo insoddisfatti e questo stato d’animo oltre alle preoccupazioni ed all’eventuale rimorso fanno sì che stiamo male.
Se invece ci accontentiamo di ciò che abbiamo, certo cercando nei limiti del possibile e onestamente di migliorarci, ben venga, se siamo fedeli al/alla nostro/a marito/moglie la nostra famiglia e soprattutto i figli cresceranno in un ambiente sereno, ecc.
Allora la Chiesa fa male a consigliare queste cose ed a condannare le altre?
Certo l’età della giovinezza è particolare. Le pulsioni specie sessuali sono forti (oggi poi con la pornografia dilagante non ne parliamo) ma cosa bisognerebbe dire? Masturbatevi quanto volete? Andate a prostitute? Hanno mai negato l’assoluzione i sacerdoti cui ti sei rivolto (se lo hai fatto)? Gesù stesso ha detto a Pietro di perdonare non sette volte (spesso) ma settanta volte sette (sempre) proprio perchè conosceva bene l’animo umano.
Ora , di una madre la Chiesa che consiglia cose ottime e che è dura con il peccato ma non con il peccatore, anche perchè essa stessa è fatta di peccatori, si può essere nemici?

Ernesto Di Lorenzo

@ Aurelio

In linea di principio il tuo discorso fila liscio come l’olio. Non ho alcun dubbio che tu sia come ti descrivi, ci mancherebbe altro. E lo rispetto in modo totale.
Quello che vorrei è che anche chi non ha un trascendente di riferimento ma crede in valori etici condivisibili abbia gli stessi diritti in una comunità di cittadini eterogenei che si chiama stato. Rispetto reciproco. E’ per me intollerabile che le gerarchie vaticane mi impongano di condividere valori che attengono alla sfera privata di ognuno di noi. Esemplificando nessuno di noi pensa che l’aborto o il caso Englaro non siano stuazioni drammatiche che nessuno si augura di vivere. Semplicemente pensiamo che ogni scelta sofferta abbia dignità di rappresentanza. Quì finisce il discorso sui principi.
Quando invece parliamo di religione, tu stesso condividerai con me che troppe persone si dicono credenti, ma non si comportano come tali. Prendo ad esempio il nostro capo del governo solo perchè è recente. Il caso della moglie che ha abortito al sesto mese. Mi ripeto che rispetto il dramma individuale, ma non può essere accettabile il fatto politico. E così tanti normali cittadini che si dichiarano credenti ma si aggiustano le regole come gli pare.
Ti ricordo che totò Riina viaggiava con i santini in tasca. Insomma, siamo seri!
Questa è la situazione reale e questo grosso problema di ipocrisia non può essere addebitato a quei quattro gatti di Atei. Io non posso sentirmi straniero in patria. A parte chi mi conosce, quando capita di dovermi dichiarare Ateo, la risposta è sempre quella: Come? Tu non credi a nulla? Come se fossi un appestato. E’ solo questo che rivendico non solo per me, ma per tutti i cittadini italiani. Diritti e doveri. Troppo spesso mi trovo a fare questa battuta: se vado all’inferno, vi ritrovo tutti; se vado in paradiso, credo che ne ritroverò molto pochi. E tutto questo nella massima comprensione del tuo pensiero che traspare molto partecipativo.
Chiosa finale: ma se esiste un dio trascendente, quale è quello giusto? Visto che in nome del proprio dio si combattono guerre. Senza polemica, Rifletti solo che se c’è, è uno solo ed ognuno può a ben diritto che quello vero è solo il suo, visto che il contrario è indimostrabile.
Preciso sulla tua chiusa: Io non sono nemico di nessuno, al contrario. Voglio poter essere del mio parere senza imporre nulla a nessuno e non volendo fare nessuna opera di proselitismo. Io ho 59 anni e ti posso assicurare che il mio percorso è stato sofferto intimamente, ma sono arrivato a credere vhe la religione non risolve nessun mio pronlema intimo, se non lo risolvo io. E sto molto meglio. Non mi appartengono aspetti consolatori delle religioni. Ma non per questo rivendico per nessuna superiorità Etico-Morale. Siamo tutti sulla stessa barca della vita, e non sono le proprie convinzioni Religiose a determinare una qualunque superiorità. Sono i fatti ed i comportamenti personali a parlare per noi. Un saluto.

andrea pessarelli

la chiesa può consigliare quello che vuole ma gesù non ha mai detto di non masturbarsi nè di non abortire

andrea pessarelli

probabilmente come tutti qualche volta si è masturbato pure lui

Alessandro S.

# anteo scrive:
12 Marzo 2009 alle 23:45

oh bella! ha cancellato il dogma dell’infallibilità papale

fdantastico!

Si, veramente: http://www.ilmanifesto.it/io-manifesto/lettere-e-filosofia/

LETTERE (E FILOSOFIA)
13/03/2009

* Dio e Internet da Franco Ajmar Genova
La Chiesa interviene spesso sulle vicende nazionali, anche al di là di quanto le sia riconosciuto come legittimo diritto di critica. E’ possibile ora reciprocare commentando, pacatamente e con un filo di ironia, le recenti disavventure del papato? Il cittadino che ingenuamente credeva che Dio in persona fornisse le istruzioni d’uso al Pontefice, per esempio per cannule e sondini, scopre che il Papa in persona riconosce che bastava “seguire con attenzione le notizie raggiungibili mediante internet per venire a conoscenza del problema” (il negazionismo di Williamson). Eppure un giorno sì e l’altro pure, la televisione ci fornisce le ricette di vita del pontefice: senza contraddittorio, perché quasi infallibili. Possiamo raccogliere fondi per regalargli un computer con collegamento internet? E suggerirgli di consultare il sito http://www.dio.par (per paradiso), se esiste, o di crearne uno.

Aurelio

Secondo me c’è un pregiudizio: il Vaticano non impone a nessuno di seguire determinati modi di pensare e di agire. Ricorda solo ai cattolici che ci sono determinati valori (come per esempio il rispetto della vita dal concepimento in poi) su cui non si può transigere.
E’ come se tu sei iscritto alla Lega Protezione Animali e vuoi votare una legge a favore della vivisezione. Certamente il presidente della Lega ti ammonirebbe, o sbaglio?
Poi se la maggioranza dei cittadini è favorevole ad una certa legge, contraria ai principi religiosi, ebbene che la votino i loro rappresentanti, ma non si può pretendere che chi è cattolico voti per dette leggi e che i rappresentanti della gerarchia non ammoniscano i cattolici su questo. Non esiste in Italia la legge sull’aborto? Non esiste la legge sul divorzio? Che sia così anche per le altre leggi su questioni etiche e noi le rispetteremo, certo, cercando di non servircene, a meno che la natura umana (la debolezza umana) non prenda il sopravvento per situazioni particolari. In quel caso riconosceremo di non essere stati capaci di essere coerenti, chiederemo perdono, sicuri di ottenerlo (parabola del figliol prodigo, al quale il padre non ha dato neanche il tempo di continuare a chiedere perdono, ma gli si è gettato al collo ed ha chiesto che si facesse festa per un figlio che era perso e che è stato ritrovato…).
Certo potresti pensare che è troppo facile peccare e poi chiedere perdono (e recitare 3 ave Maria). Il problema è che la richiesta di perdono deve essere sincera altrimenti la confessione non ha valore anzi aggrava la situazione. E per i peccati usuali da cui non si riesce a staccarsi? Nulla di gravissimo: basta riconoscere la difficoltà ad interrompere queste pratiche e chiedere con sincerità la forza di riuscirvi.
Ricorderai forse la parabola del fariseo e del pubblicano. Il primo nella sinagoga si faceva bello delle cose che aveva fatto, il secondo non aveva il coraggio di alzare gli occhi e chiedeva perdono per le proprie colpe: il secondo uscì giustificato, il primo no.
Per quanto riguarda poi la mancanza di coerenza, ebbene, cominciamo noi a cercare di esserlo. La colpa di tali cose non è nella religione cristiana ma nell’applicazione, uso ed abuso di essa da parte degli uomini.
Il fatto che ci siano genitori che maltrattano i figli non è motivo per dire che l’istituzione dei genitori sia una cosa sbagliata…o sbaglio?
Purtroppo ci hanno fatto vedere la religione (ripeto quanto detto nell’altra mail) come un insieme di precetti, come un’arcigna insegnante di lettere che ha la matita rossa e blu in mano pronta a colpire, pronta ad impedire la realizzazione di noi stessi, ma non è così.
Io fino a una quindicina di anni fa ero un cattolico superficiale, ho votato per il divorzio, mi accostavo ai sacramenti di tanto in tanto, spesso non andavo a messa la domenica, mi rivolgevo al Signore soprattutto quando ne avevo bisogno e mi arrabbiavo se non mi accontentava.
Un giorno in una situazione particolare ho voluto domandarmi se quello che mi avevano insegnato su Dio era vero oppure era solo per raggirarci. Ho cominciato ad approfondire ogni aspetto del problema, ho letto più volte i vangeli, gli atti degli apostoli, alcuni passi dell’antico testamento, ed ogni volta ho scoperto cose nuove, cose che mi hanno fatto aprire gli occhi. Ho letto esperienze di conversioni e tanto altro. Ho trovato una risposta convincente a tutte le domande che mi ero posto fin da ragazzo e che mi avevano fatto avere dubbi sulla verità di questa religione. D’altra parte data la mia formazione scientifica (sono stato insegnate di Chimica) non avrei mai accettato una religione senza avere delle prove della sua realtà.
E di prove ne ho trovate moltissime. L’unica condizione è di non essere prevenuti a priori, cosa che come uomo di scienza mi era facile: chi si occupa di scienza dovrebbe non rifiutare a priori nulla, esaminare il fatto e poi in base alle prove accettarlo o no. Mi farebbe piacere elencartele ma il discorso si farebbe troppo lungo. Se però vuoi posso scrivertene magari a parte.
La conclusione è questa: la religione cristiana dovrebbe essere inventata se non esistesse.
Una religione in cui la parola principe è l’amore, amore verso il prossimo, anche verso i propri nemici. Se fosse vissuta il mondo sarebbe già un paradiso qui. Certo i problemi non mancano a noi uomini, ma viverli in quello spirito fa sì che non ci opprimano e che anche nei momenti più bui non viene mai a mancare la serenità, che poi è l’unica cosa che è possibile avere sulla terra. La felicità infatti non esiste qui, la gioia sì, ma è di qualche momento, poi è tutta ordinarietà e croci più o meno dure.
Per quanto riguarda la posizione degli atei io devo dirti che preferisco questi ultimi a coloro che di cristiano hanno solo la facciata e che fanno più danni che altro, allontanando coloro che potrebbero avvicinarsi al cristianesimo se fossero più coerenti. Ripeto il cristiano non è un santo, spera di diventarlo, ma finchè è qui è come tutti gli altri uomini, soggetto all’errore, ma la coerenza o almeno il riconoscimento delle proprie colpe è indispensabile se si vuole essere credibili ( e qui il papa lo ha fatto…chi altri fra i potenti della Terra????? Ad est come ad ovest????)..
Per quanto riguarda le guerre ed altre cose negative compiute dai cristiani nell’antichità devo dire che io trovo alcune giustificazioni nel fatto che prima dell’arrivo dei mussulmani quelle terre erano abitate da cristiani ed ebrei e che quindi quei territori sono stati occupati dagli arabi i quali hanno imposto con le buone o con le cattive la loro religione. Mi sembra logico che qualcuno intervenisse a cercare di difendere quella gente. Se non sbaglio le potenze europee (Francia e Inghilterra) sono state accusate di non essere intervenute per tempo quando Hitler ha conquistato la Cecoslovacchia. Forse se lo avessero fermato allora l’Europa ( e il mondo) non avrebbe vissuto quella tragedia che è stata la seconda guerra mondiale.
Riguardo a coloro che hanno detto cose senza senso (eufemismo) cioè Pessarelli, aggiungo solo che è la legge dell’amore che fa sì che un atto sia buono o cattivo. La masturbazione se fosse cosa buona farebbe stare meglio, invece dopo poco si ha ancora voglia di esperienze sessuali, anche più di prima. Per quanto riguarda l’aborto ho già spiegato nell’altra mail perché un cristiano non può essere favorevole. Per l’’altra frase delle 1:33 dico solo che i ladri pensano che siano tutti come loro per darsi una giustificazione.
Non ho fatto in tempo ad approfondire la mail successiva. spero di poter darew un’occhiata adesso e di rispondere più tardi.
Un saluto comunque a tutti

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