Il capo del governo, Silvio Berlusconi, ha definito ieri Dario Franceschini, leader dell’opposizione, “un catto-comunista”. Franceschini ha replicato definendo Berlusconi “un clerico-fascista”.
E’ interessante constatare l’utilizzo, da parte di entrambi i contendenti, di sostantivi politici preceduti da prefissi religiosi: la funzione di questi ultimi, nelle due definizioni, sembra essere quella di smorzare la pesantezza della categoria politica, scelta apposta per alludere al totalitarismo dell’avversario. In tal modo, però, risulta evidente quanto i due poli appaiano facilmente etichettabili in base a un’identica vicinanza alla Chiesa romana.
Insulti politico-religiosi tra Berlusconi e Franceschini
57 commenti
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gli insulti a costoro dovrebbero arrivargli dai cittadini-elettori-popolobue…quotidianamente.
come già detto.. PDL = PD – L
Forse tutti e due colgono una verità : chi si intruppa nelle fila di una religione abramitica tende sempre al totalitarismo, e non potrà mai condividere i valori della democrazia.
Sembrano due parroci che si contendono il funerale di un cadavere in avanzato stato di putrefazione: l’Italia cattoclericalfascicomunista.
La commedia è finita.
Hanno ragione entrambi! Il problema è proprio questo.
In Italia non ci potrà mai essere democrazia sino a quando saremo sotto la sorveglianza di uno stato totalitario come la Chiesa.
A destra il più laico appare Fini, un politico coerente con le sue idee ed ottiene consensi, a sinistra: … nessuno. Se la sinistra vuole risorgere ed apparire credibile deve fare una politica laica con politici laici, quindi iniziare sin da subito ad estromettere tutti coloro che si dichiarino cattolici (o musulmani o altro). Non si può essere obiettivi ed equi ed al tempo stesso appartenere ad un potere religioso che non ammette deroghe dalla propria dottrina.
Non mi sembra proprio che la categoria religiosa sia stata aggiunta per smorzare quella politica; anzi, è un etichettatura ancora più esasperata ed è impiegata per aggiungere una connotazione di fanatismo.
Per completare il mio commento, in chiave religiosa, mai fu più azzeccato il versetto 24:28 del Vangelo di Matteo: ” Dovunque sarà il cadavere, ivi si raduneranno gli avvoltoi”.
Il cadavere è l’Italia, gli avvoltoi sono i politicanti.
“In tal modo, però, risulta evidente quanto i due appaiano facilemte etichettabili in base ad un’identca vicinanza alla Chiesa romana”
E’ vero, anche se i termini presi a sé – ‘catto-comunista’, ‘clerico-fascista’ – dovrebbero denunciare la rispettiva distanza – troppo a destra, troppo a sinistra – dei due dalla Chiesa… e questo certamente sta a indicare quanto siano in concorrenza per accattivarsi i favori del vaticano. Però a me, a prendere sempre più piede in questo paese, sembra piuttosto il clerico-fascismo. Colpa solo dei catto-comunisti?
I due serpenti che si mordono la coda.
Che spettacolo indegno….le reciproche definizioni dimostrano come i due siano uguali e asserviti all’ideologia di uno stato terzo….e a proposito di clericalismo berlusconiano leggete qua sotto:
http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/politica/cena-da-vespa/cena-da-vespa/cena-da-vespa.html
Beh, hanno ragione entrambi ed è proprio in questa verità la prova dell’impossibilità democratica e laica in Italia. La religione è proprio la negazione della democrazia, per i credenti gli uomini non sono tutti uguali, il clero ed il loro re sono i successori di pietro e i depositari della parola del loro amichetto immaginario.
L’utilizzo dei prefissi religiosi potrebbe essere interpretato anche come rafforzativo dell’insulto.
Ciao a tutti condivido pienamente quanto scritto da:”Lukokruco” , sarebbe il caso che a sinistra ci si facesse un esame di coscenza,se ce l’hanno, e che trovino un accordo per fare un partito laico ed antagonista anche all’attuale pseudo sinistra,per evitare un altra catastrofe alle prossime europee e locali.grazie
Hanno ragione entrambi
In compenso la chiesa si sta sfasciando dal di dentro:
http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/esteri/benedetto-xvi-31/fronda-curia/fronda-curia.html
Dopo lo scontro sui lefebvriani Ratzinger scrive una lettera in cui parla di “odio senza timore”
E a 4 anni dall’elezione alza il velo su una crisi cruciale all’interno della Curia
Il Papa e la guerra del Vaticano
“Ostilità pronte all’attacco”
di MARCO POLITI
Il Papa e la guerra del Vaticano “Ostilità pronte all’attacco”
CITTA DEL VATICANO – Una Curia allo sbando, un Papa chiuso nel suo palazzo e costretto a fronteggiare una bufera che l’Osservatore Romano definisce senza esempi in tempi recenti. E fughe di notizie che l’organo vaticano bolla come “miserande”. Quattro anni dopo la sua elezione Benedetto XVI sperimenta una crisi cruciale del suo pontificato. Ferito e solo, ha scritto parole amare ed aspre ai vescovi di tutto il mondo, lamentando che – per la vicenda della scomunica condonata ai quattro vescovi lefebvriani e specie per il caso Williamson – proprio ambienti cattolici gli abbiano mostrato un'”ostilità pronta all’attacco”. Persino arrivando a trattarlo, lui dice, con “odio senza timore e riserbo”.
C’è qualcosa che traballa nella gestione della Curia. Se ne avevano segnali da tempo, ma la rivolta di alcuni grandi episcopati – in Germania, Austria, Francia e Svizzera – contro la decisione papale di graziare i vescovi lefebvriani scomunicati senza ottenere preventivamente una loro leale adesione al concilio Vaticano II, ha messo in luce una disfunzione più generale.
(estratto)
Questi insulti alla “Don Camillo e Peppone” credo che si commentino da se’…
Siamo rovinati!
finalmente qualcuno ha risposto per le rime a berlusca… ma oltre questo rimane il solito quadro squallido di una classe politica allo sbando totale, oltre al fatto che uno è catto, l’altro è clerico e per noi non c’è spazio.
dimostrano solo di essere due stupidi superficiali. Se invece di fare politica passano il tempo a farsi sberleffi…
Io ho l’impressione che i prefissi religiosi fossero volti a rafforzare, non a smorzare, i reciproci complimenti.
Se non sbaglio, “cattocomunista” è termine dispregiativo che veniva rivolto ai cattolici politicamente a sinistra, per evidenziare l’incoerenza tra l’essere cattolico e lo stare con gli atei comunisti. “Clericofascista” è termine che a sinistra veniva riservato a chi, non pago del solo essere fascista, tendeva anche a far propri i valori “clericali”, poco importa se per fini strumentali o per sincero spirito reazionario.
E comunque è la prima volta, che io ricordi, che premier e capo dell’opposizione si ingiuriano utilizzando anche le loro, vere o esibite, appartenenze religiose. Spero che continuino; chissà che il bubbone non scoppi.
Segnalo questa iniziativa, forse puo’ interessare UAAR come espressione di una cultura alternativa:
Censimento web delle associazioni culturali che non mollano – per una resistenza contro i nuovi mostri
http://chiarelettere.ilcannocchiale.it/post/2190825.html
Algebricamente è: PDL – L = PD
lo sappiamo benissimo che i “politici” di destra e sx per accaparrarsi anche una manciata di voti si vendono andono anche l’anima che non hanno. In verità riconosco a Fini un’onestà intellettuale di tutto rispetto che lo differenzia e lo eleva a rango di “ottimo politico” Avrei preferito che un atteggiamento laico di questa limpidezza fosse patrimonio della sinistra, pazienza plauso a Fini
Estromettere da sinistra tutti coloro che si dichiarano cattolici, come qui molti sostengono? Non credo che così si vada molto lontano. D’accordo che chi si riconosce in una religione poi molto difficilmente – o al prezzo di una contraddizione che ritengo insanabile – può essere anche laico, ma personalmnete preferisco un cattolico problematico (ci sono, ci sono) ad un cattolico della domenica, quelli che costituiscono il gregge su cui può sempre contare Berlusconi.
Un conto sono le Binetti e soci, che andrebbero mandati a fare danni altrove, un altro è un elettorato cattolico di sinistra che, se si volesse estromettere solo perché cattolico, vedrebbe una sinistra antagonista a questo regime ridursi all’osso. Non sono tanto i catto-comunisti denunciati da Berlusconi la vera minaccia per la sinistra (quelli più ‘catto’ che ‘comunisti’ si sono già intruppati da tempo con il capetto di Arcore, per esempio il Bondi, la cui parabola ho potuto seguire in quache modo da vicino), quanto i catto-talebani alla Binetti, o gli ateo-devoti tra i quali purtroppo ultimamente c’è da annoverare anche Bertinotti.
(Mi scuso per questa inflazione di ‘etichette’ religioso-politiche… ma la l’istigazione è partita dalla notizia)
A volte i vostri commenti mi sembrano assolutamente superficiali..da atei e razionalisti cerchiamo di capire la differenza fra pd e pdl..il dibattito nasce da una proposta sacrosanta del segretario del PD,il fatto che sia cattolico non toglie il fatto che bisognerebbe apprezzare quanto lo stesso Franceschini ha detto circa la maggior tassazione per le persone con reddito elevato..mi stupisco poi del fatto che apprezziate fini;il politico più incoerente dell’era moderna capace di cambiare posizione nell’arco di 2 giorni e che stranamente da quando ricopre un ruolo istituzionale sembra aver rinnegato le sue posizioni da clericofascista che sono convinto rimangono in lui ben salde.
Cio non toglie che anche io preferirei che alla guida del maggior partito di opposizione un puro laico.
P.S. consiglierei ai militanti del PRC di non parlare visto che il loro segretario è un esponente di spicco della chiesa valdese.
@ Cronos
Ho appena scritto un commento in sintonia col tuo, compresa la critica a chi esalta Fini.
Per trovare un laico-socialista in grado di governarci dobbiamo clonare Zapatero?
@bruno
Anche io condivido il tuo precedente post.
Il problema non è la religione, ma il vaticano come unità politica ed economica incastrato dentro lo stato italiano. I “cattolici” non sono “seguaci” di una religione o semplicemente dei “credenti”, ma sono semplici agenti che tendono ad eseguire quello che comanda un prete o un vescovo. Se il vescovo dice che non bisogna più farsi le iniezioni sui glutei di domenica, ecco che noi avremo milioni di persone che non si fanno più pungere le chiappe di domenica. Che cosa c’entra la puntura sulla chiappa con la “religione” o con la “fede”? Cosa c’entra la legge 40 con la fede? Assolutamente niente! E’ il potere della chiesa come gruppo di governo, come governo occulto, governo ombra, stato nello stato, a costituire il problema. Essa spacca partiti e maggioranze infilandosi con vari pretesti definiti “etici” per dividere le persone e le formazioni politiche. Lo fa a sinistra e lo fa anche a destra. Solo che a destra sono molto più furbi (è una formazione creata dal principe dei furbi) e non si fanno facilmente fregare.
Finalmente il giusto e reciproco riconoscimento.
Prima o poi a qualcuno verrà qualche idea nuova.
Nel mentre questo è quello che abbiamo in Italia. (a pochi sembra non piacere!)
Buon riposo a tutti gli intellettuali e pensatori italiani.
è divertente vedere che nonostante siano tutti e due ruffiani della chiesa utilizzino gli aggettivi religiosi in maniera dispregiativa ! facciano pace con il loro cervello.
sarà mai possibile avere degli uomini politici coraggiosi, laici e che riescano a portare le loro idee anzichè quelle preconfezionate dalla religione?
sono veramente stanca di sapere ancor prima della posizione politica di una persona quale religione osserva, sembra il biglietto da visita per chi non ha nulla di proprio da dire.
la classe politica deve liberarsi dalle religioni, e soprattutto dal potere clericale, la religione non ha l’esclusiva del bene. ciao
#i.v.
dall’articolo da te inserito leggo cosa ha dichiarato Burlesconi
“Per strada ho deciso di non parlare più, di non rilasciare interviste sul marciapiede.
Ma questo è il marciapiede di Vespa… farò un’eccezione”.
Al Pappone ha praticamente dato della pros.titu.ta a vespa 😀
Algebricamente:
PDL / L = PD.
Ma a me sembra che siano come “i ladri di Pisa che di giorno litigano e di notte vanno
a rubare insieme”.
Meno male che c’e’ b16 che ci pensa da se ad attuare la per noi provvidenziale politica
del Tafazzi.
Le parole hanno significati diversi a seconda del contesto e del modo con cui vengono detti. Sulla bocca di Berlusconi sono chiaramente un insulto, tanto più che il termine fu coniato dai fascisti con intenti chiaramente dispregiativi. Quindi trovo che la reazione di Franceschini sia giusta e a tono. Io non ho nulla contro i cattolici che rispettano le idee altrui, mentre ho molto contro i cattolici che vogliono imporre il loro credo agli altri. Per come ha votato sulle questioni etiche, mi sembra che Franceschini appartenga alla prima categoria.
Franceschini avrà mille difetti politici, ma questa volta al berlusca gli ha risposto più che a tono.
innanzitutto occorre precisare che la gazzarra l’ha cominciata il nano recalcitrante ed ha usato un termine dispregiativo piuttosto dozzinale.
il Franceschini ha risposto con un termine che usava Pasolini. le parole possono somigliare ma hanno storie assai diverse.
comunque tra cattocomunista e clericofascista c’è di peggio. c’è il cattoclericale.
gli insult che Berlusconi e Franceschini si sono scambati sono un’ulteriore riprova che la politica sottostà al vaticano!!!!!!!!!!
gli insulti che Berlusconi e Franceschini si sono scambiati sono un’ulteriore riprova che la politica sottostà al vaticano!!!!!!!!!!
In un contesto puramente culturale il rapporto tra religione ed ateismo non è di tipo antagonista. L’ateismo appartiene allo sviluppo ed alla evoluzione di un processo di gestione di una sfera che appartiene al “religioso”. Se uno arriva a decidere che Dio non esiste è perché si è almeno posto il problema. Nietzsche era figlio di un pastore protestante ed aveva un ricordo affettuosissimo del padre, così come David Strauss, che per primo elaborò un sistema in cui il cristianesimo emergeva come semplice “mito” era un teologo. Quindi dobbiamo ribadire il fatto che non è il problema delle scelte relative al religioso che devono dividere le persone, bensì il fatto della gestione del religioso come occasione wannamarchista per creare degli imperi, delle banche, dei vaticani, dei califfati e dei sistemi di oppressione e di saccheggio della ricchezze della gente. Questo è il vero problema!
@ Otto Permille:
Non so se apprezzo i più i tuoi commenti quando sono così lucidi, o quando lanci le battute fulminanti! Complimenti.
-Cattocomunista!
-Clericofascista!
-Protassista!
-Evosorista!
-Antiprogressista!
-Veteronostalgista!
-Dittatorista!
-Pseudoperonista!
-Pauperista!
-Antiaziendista!
-Interista!
-Milanista!
-Senti… mi sono perso un po’…
-Pure io…
-Insomma, chi sono io e chi sei tu?
-Boh…
Otto!
Lucido è condivisibile al 100%. Spesso ripeto anch’io che le guerre di religione non appartengono alla nostra cultura. Ben altra cosa sono le intolleranze religiose soprattutto dei vertici clericali, quando vogliono imporre il loro pensiero a tutta la società civile.
@ Otto Permille
“In un contesto puramente culturale il rapporto tra religione ed ateismo non è di tipo antagonista. L’ateismo appartiene allo sviluppo ed alla evoluzione di un processo di gestione di una sfera che appartiene al ‘religioso'”.
Sono parzialmente d’accordo, in questo senso. Che l’ateismo – anche proprio stando al signifikato letterale del termine – sia uno sviluppo ed una evoluzione del ‘religioso’ è innegabile, ma io credo che, proprio per questo, l’antagonismo ad un certo punto sia inevitabile. E antagonismo non tanto in relazione al rapporto religioni storiche-ateismo (per questo sono più che eloquenti gli esempi che porti) ma proprio in relazione alla necessità di superare una mentalità magico-religiosa che, oltre ad aver prodotto le varie religioni, si riproduce in tante altre forme di alienazione, quanto meno nella stragrande maggioranza della popolazione mondiale. Non tanto perché il ‘religioso’, inteso come percezione e conseguente consapevolezza del ‘mistero’ dell’esistenza possa e debba essere eliminato (anzi, qui sta uno dei pericoli in cui può cadere l’ateismo), quanto perché non diventi, appunto, fonte di alienazione. Se non si pone mente a questo aspetto e non lo si combatte – da cui l’antagonismo – ‘lo sviluppo e l’evoluzione’ rischiano di essere solo una riproposizione sotto altre forme dell’alienazione..
Questo – concordo – ha poco a che fare con lo scontro in atto nel paese, anche se un sentimento del ‘religioso’ inteso come si diceva lo si può forse riscontrare, o comunque sperare, tra quelli che qui vengono indicati come catto-comunisti. Non certo nella destra.
a me sembrano entrambi dei religio-idioti…
Oh cacchio, sono un cattoagnostico. 🙁
@ Ernesto Di Lorenzo
Certo che le guerre di religione non appartengono alla nostra cultura… ma perché tutte le guerre sono state, e sono, ‘guerre di religione’. Basta leggerle con riferimento all’accettazione da parte dei belligeranti – senza troppo distinguere tra chi è nel giusto o nello sbagliato perchè ‘soggettivamente’ tutti sono nel giusto… soprattutto chi vince – di sacrifikare la sola vita che hanno per un fine che comunque come individui li trascende sempre.
Direi che entrambi sono dei catto-clerici…e come si vede dalla loro “politica”.
Non mi sembra una gran offesa… se si considera vicino al cattolicesimo e all’idea di sinistra…
ciò che è successo ieri in commissione sanità del senato denota una situazione politica orribile; una destra agguerrita, becera, ignorante e una sinistra molle, piegata sulle posizioni clericali e incapace di assumere una posizione chiara. Clerico-fascista vs catto-comunista? forse hanno ragione entrambi; avrei da osservare sul comunista; oggettivamente persino Beppone, quando Don Camillo oltrepssava il limite , tirava fuori le palle!!
un vescovo medioevale e un pretino di campagna, questa è l’immagine di questi 2 viscidi individui.
Due buoi che si danno del “Cornuto!” a vicenda.
@ Bruno Gualerzi
Come non essere d’accordo con te, come al solito, Tanto che i miei primi post ripetevo come un mantra Gott mit Uns per non arrivare al recente Bush. Ciao.
Mi è venuto ora in mente, ieri sera mentre fra una cosa è l’altra ero sintonizzato su annozero, ad un certo punto mi scappa una risata notevole. Bassolino parlava di un milione di ecoballe da smaltire, ed a me è venuto in mente che se si riferiva ai politici, erano molte di più. Ma le smaltiremo mai noi italiani le ecoballe che ci rifilano da sempre?
Mozione d’ordine: prima i clerico e poi i catto (prima il pastore e poi le greggi).
Tra le due non ho dubbi:
Meglio catto-comunista che clerico-fascista!
Meglio l’ateismo di stato che i concordati nazi-fascisti!
@laura frontaloni
“Avrei preferito che un atteggiamento laico di questa limpidezza fosse patrimonio della sinistra, pazienza plauso a Fini”
Io del centrodx…
😀
Berlusconi che dice CATTO-comunista?… Strano… 😀 Mah, spero significhi che si è rotto le palle pure lui di sto vaticano… 😀
Anche se temo mi stia illudendo troppo…
Berlusconi dà a Franceschini del catto-comunista.
Franceschini dà a Berlusconi del clerico-fascista.
Sbagliano entrambi.
Franceschini non è comunista.
Berlusconi non è clerico.
Stefano Bottoni…….
Berlusconi non è clerico. Giusto, giustissimo. Lui è……l’unto del signore.
O povera Italia, ma guarda quanto sono bravi questi due a risolvere i veri problemi! Mi sembra tutta una sceneggiata napoletana… 🙁