Il cardinale colombiano Dario Castrillon Hoyos, presidente della Pontificia commissione Ecclesia Dei, intervistato dal quotidiano locale El Tiempo ha dichiarato: ”Nessuno era a conoscenza delle affermazioni negazioniste di mons. Williamson, e per questo motivo non è stata chiesta una ritrattazione per togliere la scomunica”. Tuttavia, nulla sarebbe cambiato se queste affermazioni fossero state conosciute: ”non sarebbe stata chiesta una ritrattazione, perché si tratta di un problema storico e non morale”.
Cardinale: shoah “problema storico, non morale”
30 commenti
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A me sembra un problema morale eccome.
E il fatto che non l’abbiano scomunicato di nuovo una volta venuti a conoscenza delle sue idee fa capire che per la chiesa il negazionismo non è così importante.
Arecare offesa al papa o alle ostie consacrate invece si.
Ma certo, cosa c’entra la morale con qualche milione di morti ammazzati in nome di un’aberrante ideologia? Il vero problema è ‘storico’ nel senso che la colpa, se colpa è, è quella di aver eventualmente sbagliato un pò i conti, ma lo storico, si sa, non è tenuto a dare giudizi morali. Soprattutto se è un monsignore!
Insomma, mons Williamson, tutt’al più si è dimostrato un cattivo storico.
Io credo che queste bagarre interne della chiesa distolgano lo sguardo da quello che dovrebbe essere il ragionemaneto di fondo.
Dio avrebbe permesso l’olocausto se non lo avesse voluto.
Pensateci su, Dio si è prodigato con Mosè e quei quattro gatti, manifestandosi (inutilmente per un dio onnipotente) in mille modi, e non ha fatto niente per i milioni di figli suoi finiti nelle camere a gas per poi passare ai forni crematori.
Se Dio esistesse sarebbe lui il primo colpevole.
Poi chiaramente, si può anche entrare in merito al fatto che ci siano monsignori che hanno la sfrontatezza di negare quello che è successo, ma è davvero niente al confronto di quello che invece ha fatto Dio.
Questa è la reale riflessione da farsi su fatti quali l’olocausto (ma non solo).
Ciao a tutti
Certo, come no, tutto vero. Se non si comincia a incarcerare gente che fa discorsi del genere, come tutti i nazisti di casa nostra, qua finiamo male, e potremo solo scommettere su quale nuova categoria stavolta finirà nelle camere a gas. Veramente ho molta paura.
E’ un’affermazione che va vista all’interno della mentalita’ che guida da sempre l’atteggiamento inquisitoriale, anti ereticale, del cattolicesimo romano: un’azione e’ immorale o eretica se e quando il papa, direttamente o attraverso organismi preposti, stabilisce che lo e’. Se nella dottrina e nei dogmi del cattolicesimo romano non esiste la condanna formale come eresia di un atto o di un’affermazione, quell’atto o quell’affermazione non sono peccato, quindi sono legittimi.
La morale corrente della societa’ civile per i cattolici non esiste. La realta’ per un cattolico romano e’ quella che il papa plasma con dogmi ed encicliche. La societa’ civile come noi la intendiamo, la percezione di quello che e’ legittimo o morale per una comunita’ di persone che si sono accordate su principi di vita e di legalita’ comuni nell’ambito di una democrazia, accettando eventualmente forme di compromesso per tutelare le scelte di minoranze, non hanno alcun valore.
E’ questo il dramma. Il cattolico vive come se vedesse sempre e solo un mondo che esiste soltanto nella sua testa. La realta’ circostante e’ nemica. La vita e’ lotta e un continuo confronto con persone che, per il solo fatto di affermare o vivere in modo diverso da quanto previsto nella schema – ripeto solo mentale – del cattolicesimo sono sempre percepite come realta’ nemica. Situazioni tragiche di continuo scontro, di impossibilita’ a condurre insieme un’esistenza civile, come quelle del Libano o dell’Irlanda, nascono proprio da qui.
Siamo nel 2009. E’ ancora accettabile il perpetuarsi di situazioni e posizioni di questo genere ?
Bruno Gualerzi scrive:
20 Marzo 2009 alle 9:19
E il fatto che sia un “pastore di anime” stranamente non centrerebbe nulla, in questo caso. Ma ovviamente non è lecito parlare di relativismo etico, e no, non sia mai un tale pensiero blasfemo!
sandra.roma scrive:
20 Marzo 2009 alle 9:49
Per questo il vaticano ha sempre osteggiato ogni progresso civile tendente a definire, diffondere e proteggere un diverso concetto di moralità, sia personale che sociale, a partire dallo Statuto albertino in poi, fino ai dibattiti odierni in sede ONU. Quando la società laica si arroga il potere di decidere lei che cosia sia morale, decente e civile, il vaticano pensa solo che questo gli comporterà una perdita di potere e di presa sul popolo credente. Spero vivamente che la civiltà dei valori civili, umanisti e democratici superi trionfalmente questo periodo di recrudescenza totalitaria, è la miglior cosa che possa succedere in vista del bene comune di tutti i popoli.
beh,in fondo sono coerenti: se pensano di poter coprire i preti accusati di pedofilia,perchè dovrebbero scomunicare Williamson?
insomma,mica è una novità che si considerino al di là ed al di sopra delle leggi….
Quello che mi chiedo è cosa c’entra la revoca della scomunica con le affermazioni negazioniste.
Siamo tutti d’accordo nel riconoscere che Williamson poco informato sui fatti (diciamo così, per non essere offensivi).
Però non vedo perché la CCAR avrebbe dovuto revocare la scomunica agli altri 3 vescovi e non a lui, essendo o meno consapevole delle sue affermazioni.
In fin dei conti la scomunica vale per quello che vale (nulla per me, molto per altri), ma da quanto so riguarda soltanto il rapporto con l’autorità papale o l’accettazione del dogma. Alla luce di ciò trova un senso la scomunica dei medici che fanno abortire le bambine di 9 anni stuprate dai patrigni e la non-scomunica dei loro aguzzini.
Volevo dire che il disgusto non nasce dalla gestione delle scomuniche (che mi tocca tanto quanto quella delle canonizzazioni), bensì dalla scarsa propensione a rivolgersi alla giustizia ordinaria…
“I vescovi venuti dal Sudamerica”, prossimamente nei cinema…
Carità cristiana
Ciò dimostra che la in Colombia la droga è un problema urgente.
Come volevasi dimostrare: la morale dei vari gonelloni neri,rossi e bianchi è a senso unico.
Veramente la shoah non è un problema: né storico (è capitata) né morale (è un male).
Il vero problema è trattarla come un problema.
SI….. STORICO?? VA BENE MA MORALE ???DOMANDI AI SUOI PAPI :=
CHI TACQUE QUANDO IN ITALIA PROMULGARONO LE FAMIGERATE LEGGI RAZZIALI ??
PIO X12 CHE FECE URLOO???MONSIGNORE, COME DICEVA TOTO MA CI FACCIA IL PIACERE. TACCIA CHE FA PIU’ FIGURA.
SCUSATE MA TRALASCIAVO , E VERO LA STORIA INSEGNA :
CHI HA INVENTATO SIN DALLA NASCITA DEL CATTOLICESIMO I GHETTI?? CHI HA DERUBATO ,CONFISCATO, TORTURATO,UCCISO, ESILIATO GLI EBREI ??? PRIMA DELL’AVVENTO DEL NAZISMO???EMINENZA, CI RISPONDA ; IO CONOSCO LA MALEFICA STORIA CATTOLICA .MOLTI ANELANO DI COMPRENDERNE LA VERITA’ STORICA.
il preservativo è un problema morale,la shoa no…. vergogna!!!!
Il problema è storico, non morale? Ma questi fanno proprio schifo! E’ morale e come!
Ma come si fà a commentare ancora la più grande e raffinata fabbrica di specchi al mondo.
Cioè il vaticano.
..beh è giustificato..che può saperne un prete di moralità??
I “grandi fanno la Storia”.
Invece “la morale è per il popolo”.
In questa maniera non c’è partita:
i conti tornano sempre a favore di “chi fa la Storia”.
Alessandro Bruzzone
non c’entrano coca e mariagiovanna, questo è tonto di suo.
Io ci trovo molto poco di morale nella chiesa cattolica, secondo la mia morale.
In Austria uno storico che ha negato l’olocausto e i campi di sterminio è finito in carcere; a quando un po’ di anni di carcere per questo vescovo?
una parte consistente del cattolicesimo elitario è tuttora anti giudaico.
Williamson ha solo avuto il discutibile coraggio di dire come la pensa, ma per uno che lo ha fatto ce ne sono migliaia che tacciono continuando a considerare gli ebrei responsabili della morte del Cristo e per questo deicidi, facendosi complici di quel nazismo strisciante mai morto ne in Europa ne nel resto del mondo.
Anche i problemi di cui si occupa per lo più la chiesa sono di natura medica e/o ginecologica e non morale. Qualcuno può dimostrare quale alta considerazione teologico-morale può essere connessa all’uso di un preservativo?
Insisto: perché chiarire questo equivoco è importante per mandare a farsi f…… la Chiesa insieme allo “Stato etico”.
Secondo chi legge qual’è la distinzione tra “Storia” e “morale”?
.. e aggiungo: dal momento che “solo l’individuo compone tutta la società”
altro con un cervello da gallina …