Costituito il circolo UAAR di Parma

Ieri pomeriggio si è costituito il circolo UAAR di Parma, alla presenza di 24 soci e di tre simpatizzanti che a fine riunione si sono iscritti.
Coordinatore è stato eletto Francesco Casalini, cassiere Roberto Biondini.

Per informazioni: parma@uaar.it

Archiviato in: Generale, UAAR

16 commenti

Bruno Gualerzi

Bella notizia. Anche perché scopro con sollievo che non sono solo io a storpiare le parole (circolo UAAR… di Pama). ^_^
Auguri vivissimi.

Stefano Grassino

Chissà se al vescovo di Parma stasera a cena, il prosciutto, gli è andato di traverso. Invece di sentirlo dolce gli è sembrato di sapore amaro ed il parmigiano con un forte sapore di pecorino.

Bruno Gualerzi

OT. Scusate, o io ho un difetto di vista (sotto il titolo avevo proprio letto Pama, invece di Parma) oppure l’avete corretto dopo. Non mi lasciate nel dubbio… anche se dovessi tornare dall’oculista.
Ancora auguri vivissimi ai parmigiani (o parmensi?)

Raffaele Carcano

@ Bruno
Tranquillo, l’ho corretto io, intanto che caricavo le notizie. Niente oculista a stretto giro di posta, quindi (e grazie per la tua partecipazione ieri!)

badreligion

Parmigiani= relativo a Parma città, parmense=relativo a tutta la provincia (capoluogo compreso), perciò: io che sono nato a 20 metri dal centro ombelicale della città sono entrambe le cose (parmigiano soprattutto ma anche parmense), oppure il Parma (la squadra non il torrente, che è la Parma) è una compagine parmigiana perché esprime un team della città (in provincia ogni paese, ovvio, ha la sua squadra) a strettissimo rigor di logica e grammattica, anche se l’errore è diffusissimo. Allo stesso modo Gene Gnocchi, nativo di Fidenza, è un parmense. Se poi volete sapere perchè il prosciutto e il formaggio hanno assunto l’aggettivo del capoluogo anziché quello generico della provincia (e naturalmente in città non si producono né l’uno né l’altro) la spiegazione è semplice: strapotere nomilastico della città sui legittimi diritti, usurpati, della provincia, null’altro.
P.S. A proposito del neocoordinatore Casalini: nessuno lo chiama Francesco, lui si fa chiamare Franco.

Maxos

Bravi! Mi spiace non esserci stato ma non stavo bene sabato, comunque darò una mano anch’io d’ora in poi!

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