Congresso PDL: la laicità secondo Fini

Il presidente della Camera Gianfranco Fini è intervenuto oggi al congresso di costituzione del PDL. Nel suo discorso, un accenno al rapporto Stato-Chiesa: in attesa della pubblicazione del testo integrale, si riporta il passaggio così come ripreso da diversi organi di informazione: “Sono in minoranza, ma convinto che le istituzioni debbano essere laiche. Siamo sicuri che il testamento biologico approvato al Senato sia per davveo la laicità? Perchè quando si impone per legge un precetto si è più vicini a una concezione da Stato etico che non da Stato laico. Ma ne discutermo, so perfettamente che è una posizione minoritaria e che comunque va compresa per fare un partito non solo plurale, ma di contenuti e che perlomeno si interroga sui problemi del domani”.
Fini ha esplicitamente dichiarato di formulare questa dichiarazione “in cauda venenum”.

Archiviato in: Generale, UAAR

89 commenti

eridanus

Questa è la politica italiana corrente.
Partito Democratico o Popolo Della Libertà che siano, si tende a fare dei mega agglomerati dove infilare idee diverse e divergenti per tentare di raccogliere consensi da tutto e da tutti.
Praticamente una macedonia contro un minestrone di verdure.
Mi sa tanto che alle prossime elezioni sarà meglio che le urne le portino direttamente in spiaggia!

ateopisano

Anche questa volta, come già successo in occasione di Eluana Englaro,Fini ha fatto un discorso giusto.
Ho paura che a breve nella neonata PDL gli diano un calcio nel fondoschiena.

ettorw ercole tangorra

Ebbene, in Italia è così : noi laici e atei non avremo mai un “grande” partito per cui votare. Se si eccettuano i Radicali la sinistra mi ha deluso riguardo a temi come la sicurezza e l’immigrazione, ma anche in tema di disoccupazione o per la sua forte simpatia papista. Dall’altra parte i baciatonache di destra che parlano di “tardizione cristiana” senza sapere di che parlano e varano leggi vergognose e illiberali. Sono convinto comunque che non sia vero che siamo minoranza : ancora una volta solo l’enorme ignoranza e acquiescenza di noi italiani non fa emergere questa “maggioranza” di non-cattolici o di anti-cattolici come me. Provate a chiedere ai vostri conoscenti o parenti quanti siano davvero contro l’eutanasìa e lo vedrete. Provate a chiedere a chi si proclama cattolico se sa davvero di che diavolo parla e lo vedrete.

ettore ercole tangorra

Sono d’accordo con ateopisano: Fini prima o poi verrà se non epurato, magari fortemente emarginato nel PDL. D’altra parte lui temeva che senza il PDL una volta uscito di scena il cavaliere sarebbe stato spinto di nuovo nel ghetto da dove veniva. Forse qui Fini ha sbagliato. O forse no, perchè non sperare che dopo Berlusca sia proprio lui ad emergere?

Bruno Gualerzi

Non è che Fini abbia detto una cosa da niente, ma addirittura ha parlato di una legge che, così com’è, sarebbe espressione di uno stato etico (e lui se intende!) incompatibile con uno stato laico. Ora, delle due l’una: o davvero la legge verrà integralmente cambiata per diventare compatibile con uno stato laico, oppure si apporterà al massimo qualche marginale modifica per cui Fini, per coerenza, dovrebbe uscire dal partito. Siccome nessuna di queste due cose accadrà, siamo di fronte al solito gioco delle parti all’interno di un partito dove ormai ci si permette di dire tutto e il contrario di tutto, tanto avrà comunque la fiducia degli italiani.

Takeshi

Il discorso di Fini è apprezzabile, anche se intempestivo. Anche lui, separato dalla moglie e con una nuova compagna inizia a capire che un individuo può operare delle scelte personali anche senza l’autorizzazione della santa chiesa medioevale cattolica.

patrizia

Anche in occasione della legge sulla fecondazione assistita, Fini fu a favore del “si” e andò contro alla chiesa che consigliò ai fedeli di non andare a votare. Ha sicuramente un’apertura mentale maggiore della Binetti o altri catto-comunisti

libero

Fini guarda avanti e ha capito che il futuro sarà laico.
Per fortuna i laici non sono solo di sinistra !

Massi

In politica contano gli atti, non i discorsi.
E gli atti della politica si chiamano voti.

Manlio Padovan

Io, invece e con la cauda mia, dico semplicemente che è ora di finirla di essere “rappresentati” da gentaglia che cambia pensiero a seconda dei suoi interessi personali. Quali persone pensa di conquistare Fini o quali posizioni di rendita?

Opus Mei

Fini si sta costruendo la sua personale scalata alla Presidenza della Repubblica e per fare questo deve rendersi “accettabile” alla metà degli italiani che la pensano molto diversamente da lui su quasi tutto.

Quindi deve:
1) distinguersi da Berlusconi (e lo può fare bene, non avendo conflitti di interesse nè pendenze giudiziarie in corso nè passate prescrizioni)
2) tener conto che almeno metà degli italiani e la grande maggioranza di quelli “di sinistra” comincia ad averne abbastanza delle ingerenze spudorate della CCAR
3) tenere comunque un profilo “istituzionale” ed evitare di appoggiare battaglie clericali ed antilaiche che possano essere prossimamente cassate dalla Consulta. Un conto è se è Sacconi a fare e a dire scemenze filoclericali incostituzionali, altro se le dice il Presidente della Camera che aspira alla Presidenza della Repubblica …

Se si aggiunge che già in passato, comunque, ha preso posizioni a favore della laicità, una certa credibilità personale su questo piano ce l’ha.
Considerando però che è nella natura di Fini (e soprattutto nella natura dei suoi rapporti con Berlusconi) abbaiare e poi non mordere, non si può certo escludere che alla fine tutto si risolva nel mero gioco delle parti a cui ha accennato Bruno Gualerzi.
Anzi, non mi stupirei se ci fosse qualcuno nel PdL che sarebbe contento di “tenere duro” su quel DDL, così com’è fatto, anche per rimarcare l’isolamento di Fini.

Comunque, che sia diventato Fini uno dei principali e più ascoltati “difensori della laicità” in questo paese la dice tutta sulla situazione “malata” della nostra politica.
Non che chi è di destra non possa essere laico, anzi. Ma in generale dovrebbe essere la voce della sinistra a farsi sentire più forte delle altre su questo tema.

libero

La politica divide i laici e tra i due litiganti indovina un pò chi gode ?
La laicità e la sicurezza non possono essere temi di parte, non in un paese serio.
A volte vorrei essere nato in Francia.

Sergio I

Tutti hanno il diritto di sbagliare e cambiare opinione. Fini ha cambiato opinione su tante cose, tanto che addirittura sembra a volte di sinistra. E le cose che dice – per esempio oggi sul testamento biologico – sono in effetti apprezzabili e sorprendenti. Continua anche a smarcarsi dalla Chiesa, che è tutto dire in Italia. Sicuramente è un osservato speciale da parte del Vaticano.
Però ci ha messo troppo tempo per far scendere il suo santo patrono di un tempo, passato da più grande statista del Novecento a dittatorello. Diciamo che trovo questa conversione tardiva non proprio entusiasmante e degna di un leader, di un presidente del consiglio o della repubblica, cariche a cui sicuramente aspira e che forse otterrà pure (quando quello si metterà da parte).
Comunque non mi è per niente antipatico, anzi: è così compito e bravo ragazzo (al contrario di certa gente come La Russa e Gasparri, rancorosi e vendicativi!).

lishidoshys

seguo le vicende italiane dal Brasile, e vorrei essere ancora piú lontano. La mia impressione é che questo ddl messo in cantiere con urgenza sull’onda emotiva del caso Eluana sia per la maggioranza una pisciata controvento, perché devono per forza di cose produrre una legge incostituzionale e impopolare destinata comunque a danneggiarli. Se questa idea é corretta, é prevedibile che la faccenda vada a finire nel nulla, vuoi per procrastinamenti, vuoi per diatribe loro interne. La recente presa di posizione di Fini sembra confermare questa impressione

Giampiero

Certo che se dobbiamo applaudire il “compagno” Fini, siamo preso proprio male.

piero

Mi stupisce che, necessariamente, si abbina l’ateo alla sinistra ed il credente a destro. Il credere o no dovrebbe essere apolitico.
Personalmente ho sempre avuto molta simpatia per Fini….. non mi reputo affatto di sinistra (che tra le altre cose mi sembra inesistente in Italia) eppure sono ateo ed anticlericale convinto.
Sul mio posto di lavoro ci sono alcune persone che militano apertamente nella sinistra, ma puntualmente vanno in chiesa, sono credenti, praticanti e criticano aspramente il mio ateismo.
A questo punto, felice di essere ateo e di destra.

cartman666

certo che mi ha stupito questa metamorfosi di Fini. Mentre berlusconi, che me lo ricordavo piu’ laico, e’ diventato peggio della Binetti.

Otto Permille

Mi sembra che la legge che vogliono fare dovrà semplicemente impedire un secondo caso Eluana Englaro e sopratutto ridurre a carta straccia tutte le denunce e richieste danni che sono state presentate contro i vari Formigoni, Sacconi, associazioni cattoliche per i reati di calunnia ecc. Stabilito questo, alla fine non ci sarà più nessun testamento biologico. Qui c’è un equivoco da chiarire. Non è che la chiesa stia combattendo per impedire che uno scriva di non voler essere alimentato. No! La chiesa combatte perché nessuno deve scrivere niente! Già lo scrivere anche una sola riga in merito al destino della propria vita, per la chiesa è già un peccato gravissimo. Se l’uomo incomincia a disporre anche piccole cose di se stesso, chissà poi dove si andrà a finire. Già fare un testamento biologico è sùbito un peccato, a prescindere da ciò che uno ci scrive sopra.

Jean Meslier

Io ho ascoltato la parte finale del discorso di Fini su Repubblica TV, e francamente questa ripetizione ossessiva dell’idea di una “laicità positiva” (contrapposta a una presunta “negativa”) e l’insistenza sul fatto che l’Europa debba riconoscere le radici cristiane (che è una dichiarazione di intenti politici, ovviamente, altrimenti a che servirebbe metterlo nero su bianco) mi sembrano le stesse cose che i preti vanno ripetendo da anni.

Quanto allo stato etico, mi verrebbe da chiedere: e da quando Fini è contrario allo stato etico?

Opus Mei

@piero
Concordo con ciò che dici, però non puoi negare che storicamente è prevalentemente la destra ad essere filoclericale o comunque filo-religiosa e filo-confessionale.
Questo vale da sempre (la Vandea controrivoluzionaria, la “nobiltà nera” papalina, …) e dappertutto (in Italia come negli USA di George W. Bush).

Concordo comunque sul fatto che la laicità debba essere una battaglia trasversale (a proposito: spero che Della Vedova tenga duro …).
E se tu sei (giustamente) felice di essere ateo e di destra beh … io sono contento che esistano atei di destra.
Meglio ancora se felici! 😉

Fucsia

Perché Fini fa sempre tanto per rendersi simpatico e quando è il momento di agire non è mai presente? Lui sarebbe il volto simpatico del pdl… quando traspare una certa insofferenza dell popolazione, lo mandano davanti a un microfono.
E questo mi fa arrabbiare, perché (qui lo dico e qui lo nego) preferirei mille volte Fini a Franceschini o Veltroni come presidente del consiglio. E io sono di sinistra sia chiaro.

Vespillone

Mi fa piacere che qualche altro ateo o, comunque, anticlericale di destra salti fuori anche su questo sito. Se non fosse tardi (considero l’ ora legale) si potrebbe aprire un discorso.
Pr ora ricordiamoci che, sia sincero o no (lo conosco abbastanza) Fini esprime il disagio di tutti quegli eredi del Fascismo che considerano la religione nient’altro che un instrumentum regni. Non mi risulta sia mai stato cattolico. Berlusconi non ha mai nascosto di volere l’ ex elettorato DC. Ma qwuelli di sinistra, quanto lo hanno aiutato a lucrare sulla sua finta etica cattolica?

béal feirste

@ piero

nella terra dove ho passato parte della mia giovinezza (vedi nickname) la sinistra è confessionale…

nephylim

Meno male che fini c’è.
dovrebbero farla a lui la canzone, altrochè.
Al diavolo la dietrologia, la presidenza della repubblica eccetera. Fini e Della Vedova sono la speranza della destra laica e atea. Ce lo aggiungerei pure Capezzone, credetemi, ma in tivù lo vedo soltanto quando parla di berlusconi o dei meriti del governo berlusconi o degli ostacoli lasciati in eredità al governo berlusconi, ma quant’è bravo e bello berlusconi eccetera eccetera amen.
Di laicità, non parla. Di Eluana, idem, zero. E’ diventato un contabile del PDL, un burocrate di partito, cioè la segretaria di berlusconi.
Povera destra.

a piero
Bravo! concordo in pieno. Aiutiamo la destra italiana a uscire dal pantano clericale. Tanto la sinistra non sa fare di meglio, in tema di laicità facciamo pena tutti. Tranne i radicali, ovviamente.

Maybe

Ma c’è ancora qualcuno che crede nella politica? Bah O.o
Io mi sono reso conto che ogni cosa che fanno o dicono è per secondi Fini personali.
(bello il doppiosenso eh ^_*)

fab

@ ettore ercole tangorra

Non so come la sinistra ti possa aver deluso su sicurezza e immigrazione: non mi risulta che Rifondazione, i Comunisti italiani, i Verdi, il Partito comunista dei lavoratori abbiano ceduto alle paure dei destrorsi; l’unico ad avere ceduto è il PD, che spero non vorrai considerare sinistra. Sarebbe ora che le persone di sinistra votassero i partiti CHE SONO di sinistra, non che si dichiarano tali.
Anche perché, se si vuole avere una speranza di laicità, si può tranquillamente lasciar perdere la PDL, con buona pace di Piero: valori di destra e valori di chiesa sono sempre stati, e sono tuttora, per la maggioranza gli stessi.

Iilaiel

@fab
Come non quotarti al 100%. Hanno votato il pd, un partito che si sapeva essere costituito da un 40% di fanatici religiosi e da un 60% di poltronisti senza cervello, e poi si dicono “delusi dalla sinistra”.

Vedere i voti dati al pd e quelli dei delusi del berlusca ai veri partiti di sinistra sarebbe interessante. NOn dico che farebbero miracoli, ma vedere queste formazioni avere un maggior peso sarebbe interessante.

Bruno Gualerzi

Essere atei e riconoscersi nella ‘destra’, cioè, detto in ordine sparso:
in una cultura tendente a privilegiare ‘valori’ astratti, tipo ‘patria e famiglia’… sia pure senza ‘dio’; nella difesa di identità basate solo sulla tradizione; nel ritenere che per garantire sicurezza e stabilità occorra un potere forte rappresentato da un leader carismatico; in una concezione della democrazia basata sul populismo; in una meritocrazia i cui criteri li stabilisce chi comanda; in un liberalismo – come diceva il vecchio Marx mai veramente smentito – basato su una concorrenza senza regole di cui stiamo vedendo gli effetti; in una concezione della storia dove i grandi disegni vengono perseguiti usando gli individui come pedine e la raligione come ‘instrumentum regni; in un militarismo mai smentito… e altro che adesso non mi viene in mente,
beh, mi sembra voglia dire vivere in una cotraddizione continua.
Per non parlare di quegli atei che, o di fatto hanno favorito senza contropartita se non per garantirsi un potere assoluto, la chiesa (Mussolini), o si sono posti essi stessi a capo di una chiesa ‘laica’ (Stalin)… e per non parlare di tutte le dittaure espressamente ‘di destra’ ed spressamente sostenute dal potere religioso.
In quanto alla situazione politica e culturale italiana, il fatto che ci sia una sinistra dove il pensiero ateo fa capolino solo sporadicamente, che vive una laicità ambigua inquinata da una sudditanza alla chiesa che non sa superare, non giustifica in alcun modo il ritenere ‘questa’ destra più laica, o, non parliamone, più ‘atea’. Il che naturalmente non toglie che singolarmente ci siano atei convinti, i quali però, come dicevo, vivono in una continua contraddizione.
Fini? Come già da tanti qui sottolineato – ammesso che il suo approdo alla laicità sia sincero anche dopo essersi gettato alle spalle un pò troppo disinvoltamente un passato di ben altra natura – come sarà in grado contrastare un berlusconismo ormai così ben radicato non solo nel partito di cui lui è un leader, ma nella società italiana?

ignazio

Datemi pure dell’irriducibile d’atri tempi, ma alle parole di Fini non credo neppure se si strappasse gli attributi a morsi! Ha sicuramente secondi scopi.
Come si dice: dire a nuora per sentirlo suocera.
Fascista era e fascista rimane.

Giacomo Grippa

Per me tutti possono, approfondendo e riconoscendo tutte le concezioni politico-culturali, avere quei “superamenti di coscienza”, le c.d. maturazioni che ognuno consegue, attraverso esperienze significative.
E fra queste non è da escludere vicende personalissime.
Su alcune questioni reali e storiche Fini è cambiato o maturato, e accantono la considerazione che avevo di lui, come il migliore politico (confermato d statistica) che sapeva parlare bene, anche se non diceva nulla.
Destra – sinistra, andando oltre l’ovvietà dell’abito che non fa il monaco, vorrei far notare, in aggiunta alle valide analisi già presentate che Fini valuta anche la posizione da assumere nei confronti del Vaticano, senza aver bisogno di accodarsi ai baciapile.
Destra – sinistra, ma è mai possibile che dobbiamo pendere da dichiarazioni o accenni di verità, mentre la realtà degli interessi e compromessi ben intrecciati non viene mai intaccata, da parte dei politici di professione, il cui ruolo se dovesse essere intaccato, modificato, preteso da noi tutti, farebbe fare un passo avanti alla nostra democrazia, che se non è solo un fatto procedurale di scadenza elettorale, e deve “rimuovere gli ostacoli” che non rendono effettivi il riscatto, l’emancipazione delle persone, allora possono frmi capire anche la differenza tra destra e sinistra.

Bruno Gualerzi

@ Giacomo Grippa
D’accordo che ‘tutte le concezioni politico-culturali’ possono avere un ‘superamento di coscienza’ attraverso esperienze significative, comprese vicende personalissime…
ma quando si fa parte di uno schieramento politico di cui anzi si è un leader riconosciuto, questo ‘superamento’, a mio parere, può avere solo due sbocchi:
o un’azione interna al proprio schieramento poltico per orientarlo su nuove direzioni tutta demandabile ad un carisma personale che – mia personale concezione – può avere tutti i caratteri, meno quello della democrazia e del laicismo, perchè anche se riuscisse, il successo sarebbe solo… un far cambiare direzione al gregge;
oppure, coerentemente, l’abbandono di quello schieramento o per ritirarsi a vita privata o per dare vita ad un nuovo schieramento.
Penso che Fini nè sia in grado di operare quasta trasformazione interna (che comunque per me sarebbe sempre negativa), nè opterà per la seconda… nel qual caso, va da sé, sarebbe veramente il segno del suo cambiamento, oltre che una clamorosa anomalia – sono d’accrdo con te – nel panorama politico italiano.

c.j.

allora perchè nessuno crea un partito “razionalista” italiano PARI (PArtito Razionalista Italiano) dove per PARI s’intende anche pari diritti doveri dignità libertà? Per tutti. ???
Non sto scherzando, ma a quanto pare nessuno in Italia rappresenta il pensiero real-
mente laico, libero, razionale ed antidittatoriale (e non scherzo visto che per dittatura
io intendo proprio il Vaticano (Italia) i fascisti (Italia) la mafia (Italia) i furbi (Italia) le
famigghie (Italia). Se ci sono italiani realmente contro queste istituzioni delinquenziali,
non si limitino alle parole scritte sul blog dell’Uaar. Si dessero concretamente da fare.
Che ci vuole a riunirsi in un unico ventaglio di idee che ha come scopo principale ciò
che in Italia proprio non c’è, la vera laicità di stato. Atei, radicali, agnostici, omoses-
suali, razionalisti, lesbiche, laici, gay, NoVat, ci sono una marea di persone ed una mi-
riade di associazioni in Italia che se unite farebbero davvero la differenza, arrivando
addirittura a formare un bel 25-30% della popolazione. (Se ad un 10% di popolazione
atea agnostica razionalista si unisce un 10% di popolazione GLBT ed un restante 5-10%
di popolazione che vogliono vero cambiamento, non le cagate dei convegni di Berlus
coni e di questa cagata di PDL che in realtà non è altro che un covo di arrivisti, arram-
picatori sociali, furbi, fascisti, leccaculi, ipocriti, bugiardi, mafiosi e razzisti, omofobi,
misogini ed intolleranti… PARI per i pari diritti di tutti, per i pari doveri di tutti.

Sono serio… ma se le mie parole non sono convincenti e si preferisce scrivere su Uaar
nella speranza di cambiare qualcosa, magari i nosri commenti qui su questo sito dav-
vero cambieranno qualcosa. Però mi sa che in questo caso faremmo bene a scrivere:

“Ce la ridiamo e ce la cantiamo tra di noi” perché qui non legge nessuno che la pensi
diversamente da noi. Chi volete che legga questi commenti…? I Papaboys?

Ciao

odino

L’anno scorso, più o meno in questo periodo, il parlamento inglese ha respinto una richiesta di modifica della legge sull’interruzione di gravidanza (aborto permesso sino ad oltre la ventesima settimana…) in termini più restrittivi ed ha varato un’altra legge che permette e regola la ricerca sulle staminali, il tutto con larghissima maggioranza trasversale. In Italia non può succedere perchè l’unica maggioranza trasversale che esiste è assolutamente cattolica. Bravo Fini, belle parole, magari ti arriva qualche voto in più ma sei un ragazzo troppo intelligente per fare qualcosa di concreto o per pensare che le tue parole cambieranno realmente uno status quo che alla fine ti garba.

Jean Meslier

Secondo me fareste bene ad ascoltare il discorso di Fini e non limitarvi a giudicare in base all’ultima dichiarazione. Fini è contrario a questo obbrobrio di testamento biologico che contraddice pesantemente la libertà di cura sancita dalla Costituzione. Punto. Qualsiasi persona di buon senso lo sarebbe.

Tutto ciò che precede questa presa di posizione, invece, va nel solco del clericalismo democristiano della prima repubblica. “La Chiesa ha un ruolo importante nella società che va salvaguardato, la Chiesa deve essere un interlocutore privilegiato, dobbiamo far valere le radici cristiane dell’Europa…” ecc. Tutto cose che significano, di fatto, assoggettamento culturale e politico al Vaticano, con tutto ciò che ne consegue e che Fini, tutte le volte che è stato al governo con Berlusconi, non ha mai contrastato: fiumi di denaro nelle casse della CEI, esenzioni fiscali varie, finanziamento della scuola cattolica (ANTICOSTITUZIONALE, con contemporaneo taglio dei fondi per la scuola pubblica), accaparramento di strutture sanitarie…

Mi spiace, ma quando si insiste nel voler riconoscere ad una setta religiosa il ruolo di guida spirituale e morale di una nazione (in virtù delle sue “radici”) non ci si può lamentare poi, come fa Fini, che la sua influenza si manifesti anche nei palazzi della politica, detti le leggi che riguardano la vita personale e la salute dei cittadini e boicotti le iniziative che non le vanno a genio.

Il PDL è pieno di infiltrati ciellini e filoclericali di diverso tipo; per lo più per convenienza politica, d’accordo, ma che differenza fa? Quando si accetta di spalleggiare la Chiesa per ottenere il consenso popolare (facendo passare persino i confessionalisti di sinistra per dei mangiapreti) come si può pretendere poi di atteggiarsi a laici?

Senza contare che questa purezza morale tanto fieramente esibita da Fini stride fortemente con i 15 anni di alleanza con uno degli individui più spregevoli della politica italiana di sempre, un faccendiere politicamente incompetente, clientelista, corruttore, in odore di mafia, che fa politica solo per curare i propri interessi. Ma come, proprio colui che dovrebbe rappresentare quella destra che ha tra i suoi “valori” la legalità e il rispetto delle regole, confluisce all’interno del partito-azienda di Berlusconi? Ma per favore, ha meno credibilità di Topo Gigio…

crebs

@Maybe
Ma c’è ancora qualcuno che crede nella politica?
Sto diventando sempre più pessimista e concordo con Maybe.

Più in generale, destra e sinistra hanno ovviamente concezioni diverse su quasi tutti i temi.
Ma ritengo che le concezioni più “pure” (o dure) di destra e sinistra siano troppo ideologiche e quindi dogmatiche.
L’esperienza ha mostrato che su un tema fondamentale come l’economia la sinistra pura (marxista) ha fallito in tutte le varianti che ha tentato (Cina, Urss, paesi est europa, albania, eccetera). Evidentemente ci vogliono correttivi, che non ipotizzo, ad una economia di sinistra e finora sembra abbiano funzionate robuste iniezioni di capitalismo.
D’altra parte anche il sistema capitalita- liberista si sta avvitando in una crisi che sembra dare ragione a Marx (il capitalismo è un’ idra che mangerà se stessa) e le cui soluzioni finora ipotizzate sono iniezioni, molto robuste, di statalismo.
Quando andiamo a votare per lo più prendiamo in considerazione questi temi.
Sulla laicità di destra e sinistra concordo con Gualerzi “In quanto alla situazione politica e culturale italiana, il fatto che ci sia una sinistra dove il pensiero ateo fa capolino solo sporadicamente, che vive una laicità ambigua inquinata da una sudditanza alla chiesa che non sa superare, non giustifica in alcun modo il ritenere ‘questa’ destra più laica, o, non parliamone, più ‘atea’. Il che naturalmente non toglie che singolarmente ci siano atei convinti, i quali però, come dicevo, vivono in una continua contraddizione.”

Nei due partiti maggiori coesistono, sui temi dell’economia e della laicità, posizioni antitetiche; nella destra, per esempio fini e della vedova son incompatibili con sacconi e gasparri sulla laicità, ma anche su temi economici (vedi casi alitalia, mediaset, acqua, eccetera) le posizioni non sono uniformi.
Analogo ragionamento per il PD.
Per questo ho sempre sostenuto che le preferenze alla persona, nel voto, sono assolutamente necessarie.
Io vorrei sostenere una concezione, riguardante economia e laicità, ispirato all’esempio (che ritengo positivo) dei paesi nordici -Svezia, Norvegia…-, esempio per me di pragmatismo e laicità.
Senza preferenze non saprei per chi votare, con le preferenze forse qualche nome lo troverei..

Bruno Gualerzi

@ c.j.
“allora perché nessuno crea un partito ‘razionalista’ italiano PARI (…)”?
La risposta istintiva sarebbe: “E perché non lo fai tu?”
Più seriamente. In questo blog ci si confronta commentando le notizie che possono interessare gli aderenti a UAAR, ma non solo. Non serve a niente? Intanto non mi pare che tutti siano d’accordo su tutto, e in ogni caso si rende possibile stabilire un rapporto altrimenti difficile, per non dire impossibile, tra quanti – in genere quelli che tu ci fai conoscere ‘in percentuale’ – manifestano sensibilità per certi temi.
In quanto al partito ‘razionalista’, esiste un’associazione, UAAR, con un’identità che vuole essere non confondibile, con un’organizzazione e con iniziative che cercano di trovare una collocazione in questa società… ebbene non pensi che sia il caso di potenziare questa associazione collaborando ognuno come è in grado di fare, invece di ‘parlare’ (perché anche tu ‘ne parli’ e basta, vero?) di nuovi partiti come non ce ne fossero già anche troppi? E, oltre a quanto detto, scrivere su questo blog non contribuisce a definire sempre meglio questa identità in modo veramente democratico?
Ciao.

crebs

P. S.
Ma non c’è il cambio automatico dell’ora sul server???

Sol

ignazio scrive:
Datemi pure dell’irriducibile d’atri tempi, ma alle parole di Fini non credo neppure se si strappasse gli attributi a morsi! Ha sicuramente secondi scopi.
Come si dice: dire a nuora per sentirlo suocera.
Fascista era e fascista rimane.

sono PERFETTAMENTE d’accordo con Ignazio.

Andrea

Ultimamente Fini ha dato – stranamente – dei segnali positivi.
La sua frase mi sembra però abbastanza contradditoria: che vuolo dire “si è più vicini a una concezione da Stato etico che non da Stato laico”? Limitare la libertà individuale, oltre a non essere laico, non mi sembra affatto etico. Mi sarebbe suonato bene in caso di una legge sull’aborto: l’etica di difendere un’altra vita, innocente; ma sulla propria vita è l’individuo che deve avere l’ultima parola, chi altri altrimenti?

MicheleB.

Fini ipocrita arrampicatore e rufiano .
@TUTTI
Non cadete nell’inganno, vi scongiuro, non fatevi abbindolare da questa serpe fascista. Il PDL sta mostrando la propria autosufficenza politica attraverso questa vetrina di posizioni, tutte interne ma diverse. Ma è pur sempre una vetrina. A destra solo 3-4 personaggini si sono timidamente e brevissimamente pronunciati contro questa ennesima legge antidemocratica.
Il PDmenoL ha votato CONTRO, molto più compattamente di quanto ci si aspettasse; l’IDV idem e Dipietro si è espresso duramente contro tale legge.
Occhio ai numeri.

Woland

E’ il solito gioco delle parti per catturare i voti dei gonzi.
Perchè anche tra i laici ci sono i gonzi.

Sandra

D’accordo con MicheleB. Non a caso Fini ha parlato di venenum.
Riposto un brano iniziale del suo discorso di insediamento come presidente della Camera, meno di un anno fa. Da notare l’omaggio deferente al pontefice e il richiamo alla religione cristiana come fondamento e difesa dell’identita’ culturale italiana.
Oltre al veleno, i serpenti sono dotati di lingua biforcuta.

“Un deferente omaggio lo rivolgo al pontefice Benedetto XVI (Applausi), guida spirituale della larghissima maggioranza del popolo italiano e indiscussa autorità morale per il mondo intero, come dimostrato anche dal suo recente, mirabile discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
La laicità delle istituzioni è principio irrinunciabile della nostra come di ogni moderna democrazia parlamentare ed è proprio nel nome di tale principio che il Parlamento deve saper riconoscere il ruolo fondamentale che nell’arco dei secoli la religione cristiana ha avuto e ha tuttora nella formazione e nella difesa della identità culturale della nostra patria, della nazione italiana, nazione di cui è simbolo la bandiera tricolore esposta in quest’Aula e alla quale rendo omaggio. È in essa che si riconosce il nostro popolo, le donne e gli uomini che vivono all’interno dei confini della Repubblica, come i nostri connazionali residenti all’estero, che per la seconda volta hanno eletto i loro rappresentanti in Parlamento.”

Daniela

detto francamente fini non è che ha scarso seguito all’interno del partito, non ne ha proprio, al senato tutto il centrodestra ha votato per quella schifezza di legge sul “testamento biologico”, tutto. Sinceramente io non so se le sue siano parole sincere o meno, so che un uomo non fa un partito.

MicheleB.

@c.j.
Un altro partito? Ti paian pochini? Io punterei invece all’accorpamento dei preesistenti.
Per esempio: visto che si parla tanto di sinistra mentre questa NON è in parlamento ( e siamo l’unico stato europeo senza una sinistra in parlamento, che vergogna!), personalmente sto puntando sul progetto di unità dell’ex arcobaleno in un unico ente politico che sia libertario, laicista e svecchiato da simboli motti e colori del passato più passato.
So che si tratta di ardue utopie, MA se ogni elettore dovesse lavorare affinchè dentro al proprio schieramento “preferito” (puhà!) si radicasse un -nuovo o rinnovato- paradigma laicista, secondo me è molto meno utopico farlo in seno alla vera sinistra che presso i viscidi ipnotizzatori della destra.

c.j.

xBruno Gualerzi

Non ho mai scritto che scrivere su Uaar non serve a nulla, io scrivo e commento spesso

Ci sono una marea di partiti in italia, ma sono uno peggio dell’altro. La sinistra italiana è a destra, la destra è nel delirio, Pdl è un covo di stronzi, mentre il Pd non serve assolutamente a nulla.

Io ho scritto che non serve a niente “limitarsi” a scrivere, che non fa mai male, ma alla fine, se ci pensi bene, il sito viene letto da chi già la pensa così, stesso problema dei siti di azione giovani dove sono tutti fascisti e se la cantano da soli. Io parlo ai miei simili, tu parli ai tuoi simili… che si conclude??

Ci sono una marea di partiti, per cui non ne servirebbe un altro. Ebbene provo a farti questo esempio:

In un’intervista radiofonica una giornalista americana chiese a Richard Dawkins: Un suo libro The God Delusion sull’ateismo? E a che ci serve??? Come per dire e chi lo legge?

Dawkins rispose sbalordito… a cosa serve???? Come per dire, solo perché ci sono una marea di libri in giro non significa che non ce ne possa essere un altro, specie se finalmente un libro che parli chiaro dell’ateismo e delle religioni.

A che serve un altro partito se in Italia ce ne sono sin troppi? Serve invece, se finalmente un partito, per primo in Italia, prendesse finalmente e seriamente le distanza dalla fallimentare scena politica italiana fatta di vaticanosi lecchinaggi senza fine.

Che ti devo dire? Non ho criticato il sito Uaar. Ma serve qualcosa in Italia di serio, altrimenti non andate da nessuna parte. Il sito Uaar è certamente serio, ma da solo non può farcela. Io come sempre continuo e continuerò a scrivere sul sito Uaar, la mia era una proposta in realtà anche provocatoria. Ma ogni nuova proposta viene sempre bollata e scartata come non seria… cosa c’è di serio in Italia, Berlusconi? B16? Fini? La Mafia?

Non sarebbe meglio, davvero, non scherzo, un primo schieramento politico che si dica per la prima volta, seriamente ed una volta per tutte, laico al 100% per poi mantenere, al contrario del Pd, una linea contraria su tutti i fronti alle ingerenze clericali sul panorama politico e sociale italiano. E’ un’esagerazione la mia? Ma allora è finita in Italia, perché non c’è nulla di realmente concreto che possa opporsi allo strapotere religioso.

L’Uaar informa e fa bene. Io stesso spessissimo mi collego per leggere gli articoli Uaar. Ma oltre l’Uaar, che non è un partito, cosa c’è di realmente serio in Italia che si opponga in maniera chiara e ferma allo strapotere e alla prepotenza del vaticano, dei cattolici e dei religiosi in generale? La mia è davvero totalmente utopia? Allora non so che altro aggiungere, come scritto in un sondaggio stesso dell’Uaar, l’Italia è spacciata, non si può fare assolutamente nulla, a parte scrivere giustissimi commenti su un ottimo sito internet che informa correttamente, ma non rappresenta altro che una valvola di sfogo ed un ottimo spunto di riflessione.

Ciao e… l’immaginazione più fervida porta l’uomo sulla luna, bisogna osare. SE si parte già con il “Siamo seri, per favore”, abbiamo già fallito. Saluti

c.j.

xBruno Gualerzi

Non ho mai scritto che scrivere su Uaar non serve a nulla, io scrivo e commento spesso

Ci sono una marea di partiti in italia, ma sono uno peggio dell’altro. La sinistra italiana è a destra, la destra è nel delirio, Pdl è un covo di stronxi, mentre il Pd non serve assolutamente a nulla.

Io ho scritto che non serve a niente “limitarsi” a scrivere, che non fa mai male, ma alla fine, se ci pensi bene, il sito viene letto da chi già la pensa così, stesso problema dei siti di azione giovani dove sono tutti fascisti e se la cantano da soli. Io parlo ai miei simili, tu parli ai tuoi simili… che si conclude??

Ci sono una marea di partiti, per cui non ne servirebbe un altro. Ebbene provo a farti questo esempio:

In un’intervista radiofonica una giornalista americana chiese a Richard Dawkins: Un suo libro The God Delusion sull’ateismo? E a che ci serve??? Come per dire e chi lo legge?

Dawkins rispose sbalordito… a cosa serve???? Come per dire, solo perché ci sono una marea di libri in giro non significa che non ce ne possa essere un altro, specie se finalmente un libro che parli chiaro dell’ateismo e delle religioni.

A che serve un altro partito se in Italia ce ne sono sin troppi? Serve invece, se finalmente un partito, per primo in Italia, prendesse finalmente e seriamente le distanza dalla fallimentare scena politica italiana fatta di vaticanosi lecchinaggi senza fine.

Che ti devo dire? Non ho criticato il sito Uaar. Ma serve qualcosa in Italia di serio, altrimenti non andate da nessuna parte. Il sito Uaar è certamente serio, ma da solo non può farcela. Io come sempre continuo e continuerò a scrivere sul sito Uaar, la mia era una proposta in realtà anche provocatoria. Ma ogni nuova proposta viene sempre bollata e scartata come non seria… cosa c’è di serio in Italia, Berlusconi? B16? Fini? La Mafia?

Non sarebbe meglio, davvero, non scherzo, un primo schieramento politico che si dica per la prima volta, seriamente ed una volta per tutte, laico al 100% per poi mantenere, al contrario del Pd, una linea contraria su tutti i fronti alle ingerenze clericali sul panorama politico e sociale italiano. E’ un’esagerazione la mia? Ma allora è finita in Italia, perché non c’è nulla di realmente concreto che possa opporsi allo strapotere religioso.

L’Uaar informa e fa bene. Io stesso spessissimo mi collego per leggere gli articoli Uaar. Ma oltre l’Uaar, che non è un partito, cosa c’è di realmente serio in Italia che si opponga in maniera chiara e ferma allo strapotere e alla prepotenza del vaticano, dei cattolici e dei religiosi in generale? La mia è davvero totalmente utopia? Allora non so che altro aggiungere, come scritto in un sondaggio stesso dell’Uaar, l’Italia è spacciata, non si può fare assolutamente nulla, a parte scrivere giustissimi commenti su un ottimo sito internet che informa correttamente, ma non rappresenta altro che una valvola di sfogo ed un ottimo spunto di riflessione.

Ciao e… l’immaginazione più fervida porta l’uomo sulla luna, bisogna osare. SE si parte già con il “Siamo seri, per favore”, abbiamo già fallito. Saluti

libero

Non tutti laici sono di sinistra come non tutti i clericali sono di destra, anche se quest’ultima riesce un pò più opportunisticamente a sembrare religiosa.
In quanto ad opportunismo clericale non dimentichiamo che il “comunista” Togliatti ha votato per l’inserimento nella Costituzione dei patti clerico-fascisti del 1929 e che i primi finanziamenti alle scuole private religiose sono arrivati nel 1998 durante il primo governo di sinistra.
Se l’obiettivo è la laicità occorre unire tutte le forze e come diceva Mao, non importa di che colore è il gatto basta che prenda i topi.

c.j.

xMicheleB

allora sono con te al 100%

Però, ben venga, ma che venga subito. Non come succede sempre in Italia che sono solo parole e null’altro. Come scritto nel mio primo commento a questo articolo, ci sono milioni di italiani, giovani, atei, laici, omosessuali, agnostici, razionalisti, lesbiche, stranieri, razionalisti, NoVat ecc. che non hanno realmente voce politica, sono sparpagliati tra gruppetti vari che da soli non vanno e non andranno mai da nessuna parte. Siamo tutti differenti, ma abbiamo gli stessi obiettivi. Uno fra tutti la VERA LAICITA’, non sta cagata spaziale che c’è oggi in Italia. Che sia un nuovo partito o uno vecchio (ma se non andava forse non andrà) purché si faccia. Stiamo a guardare quel viscido di Fini spararsi le pose al congresso del Pdl, a sparlare di lui e sognare il pianoforte a coda che caschi dal 79° piano dell’Empire State Building. Aspetta e spera… intanto il mega-ex-fascista (sara’ stata forse un’altra fase X?? Come quella di Povia in cui era “momentaneamente gay??? Ma allora vanno di moda ste fasi X… ah però!) a noi non ci vede neppure. Io dico, facciamo come si fa in America, la svolta dev’essere totale. Chi l’avrebbe detto che un presidente nero Obama si sarebbe insediato a washington? Berlusconi disse che il mondo non era pronto per un presidente di colore. Bisogna osase, non spaventarsi. Ciao

Bruno Gualerzi

@ c.j.
Il ‘siamo seri’ era detto in risposta, più o meno ironica, alla tua ‘provocazione’, che come tale va presa invece certamente sul serio. Ma io non mi riferivo tanto, o solo, al sito UAAR, ma proprio a UAAR come associazione impegnata a svolgere una funzione che, nella situazione attuale, nessun partito è in grado di svolgere. Informazione, certo, ma per tenere viva una serie di istanze che un partito politico – per forza di cose in quanto partito politico impegnato a gestire una fetta di potere – difficilmente ce la farebbe a rappresentare senza essere coinvolto in un gioco perverso di cui stiamo scontando tutti le conseguenze. UAAR come associazione può muoversi con quelle mani libere che un ruolo direttamente politico non le permetterebbe di avere.
Personalmente poi resto sempre del parere che il campo principale di azione – che naturalmente non esclude gli altri – sia quello culturale. O si riesce a fare breccia in una mentalità dove ancora dominante è un pensiero magico-religioso, oppure ricompariranno sempre, pur cambiando forma, le solite contraddizioni. Utopia per utopia – alla quale poi ti rimetti anche tu – la meno ‘utopistica’ credo sia questa.

Vespillone

Il dibattito c’è stato stamani e molte cose dette mi fanno piacere.Berlusconi ha appena parlato di “libertà, la nostar religione laica”. E’ ovvio che sono parole, ma sono un segno che Fini ha colpito nel segno e che nel partitone ci sono laici che cominciano a vergognarsi o. almeno, a essere stanchi. Quello che invece mi preoccupa è che nessun marxista, ex o no, tra i presenti enl sito, si interroga sulle responsabilità della sinistra sua nell’ aver creato una situazione dove i cattolici si sono buttati a destra e i destri delle varie parrocchie si sentono in dovere di essere più papisti del Papa. Ma intanto un passo è stato fatto. L’ UAAR, per me, può diventare un buon movimento di opinione, senza diventare un partito. Deve porsi obiettivi politici e non aver paura di perdere la sua purezza:Parigi val bene una messa!

Fucsia

Molti di voi si lamentano del passato di Fini. Dite “fascista era e fascista rimane”.
Non so perché ma ho l’impressione che non concepiate alcuna destra che non sia fascista, e probabilmente è stata davvero l’ultima che abbiamo avuto in Italia.

In ogni caso voglio dirvi che ora come ora il semi-fascismo mi sembra meglio di Berlusconi.(cosa ho detto? Bè forse lo credo. Ma è sempre un discorso ipotetico perché nemmeno io investo più nella politica italiana).

Fabio

Fini e’ un esponente di una destra “normale”, moderna, abbastanza laica ed europea.
Che in Italia non c’e’. O Fini riesce a far diventare la destra italiana cosi’, o verra’ prima o poi buttato fuori (almeno dal percorso di possibile futuro leader e candidato premier dopo Berlusconi). Io, ovviamente, faccio il tifo per Fini.

Bruno Gualerzi

@ Vespillone
Non è per giocare con le parole (verso le quali per altro tutti, politici in testa, si scagliano al grido di ‘fatti non parole!’), ma l’affermazione di Berlusconi “libertà, la nostra religione laica” – proprio per dare un senso alle parole alla luce dei fatti – invece di confortare a me fa venire i brividi. Intanto una religione, per quanto ‘laica’, sempre religione è… ma questo potrebbe essere, appunto, un giocare con le parole, un dare peso eccessivo ad un semplice modo di dire… mentre il riferimento alla religione di Berlusconi è più concreto di quanto possa sembrare in quanto lo si è eletto, per acclamazione, a suo Pontefice Massimo. Cosa per altro che ha sempre perseguito puntando sulla vocazione al gregariato di tanta parte di questo paese.
In quanto a richiamare le responsabilità della sinistra, marxisti o non marxisti, mi pare che in questo blog più di una voce si sia alzata. Se mai il problema è definire bene di che responsabilità si tratta. Io credo che la principale sia, contrariamente a quanto affermi, una pratica nella sostanza religiosa, sia pure – riecco la frase famigerata – una ‘religione laica’.

Emilio Gargiulo

Fini è solo l’altra faccia del pdl. Studiata a tavolino per essere il contrario di berlusconi, per raccattare il consenso di chi odia berlusconi.
Ma resta sempre il clericofascista di sempre.

MicheleB.

Bruno, non vedo perchè una cosa escluda l’altra. Sono del “partito” del fare; sono iscritto all’UAAR e lo sostengo quando agisce, ma cerco anche di comunicare con le parti politiche che ritengo più vicine a me per scuoterle dal loro torpore. Nei miei post sono sempre stato chiaro su questo punto: non ci si deve concentrare sul metodo più incisivo o più realizzabile, bensì percorrere ogni strada visibile o anche solo avvertibile, attuando ogni tattica lecita per comunicare alla gente il pericolo che corriamo. Dai cortei NO-VAT, ai manifesti murali, al suggerire emendamenti sul sito della “Luca Coscioni”.
Ogni strumento ha i suoi pro e contro, le sue specifiche potenzialità ed aree d’intervento.
Ciascuno deve fare la propria perte-e che sia la massima parte fattibile.
La battaglia è culturale, certo, quindi è la più difficile da vincere, perchè ha così tanti fronti da sostenere che una associazione da sola non può neanche lontanamente sognare di poterli coprire tutti. Quindi tu e c.j. avete ragione entrambi, purchè l’uno non escluda le posizioni dell’altro. Viva le utopie perchè muovono il progresso.

Luciano47

A quelli che si dicono di sinistra più o meno radicale: continuate a non andare a votare e della sinistra si perderanno le odierne debolissime tracce.

Vespillone

Caro Bruno, è sempre un onore e un onere parlare con persone del tuo spessore. Bisogna spiegarsi perché non è facile capirsi quando non ci si conosce. Tu sei preoccupato molto della filosofia che c’è dietro alle azioni e alle parole. Io sono più preoccupato dei fatti, che spesso ci sfuggono di mano. Credo, in base a quella che è la mia “weltanschauung” che sia così prioprio perché io sono di destar e tu di sinistra. Torno quindi ai fatti: si è realizzata nel momento attuale un’ alleanza tra vasti settori politici e il Vaticano, a tutto vantaggio di quest’ ultimo. Li tiene uniti più la paura di un ipotetico nemico di sinistra che l’ affetto reciproco. Il risultato per il popolo italiano è una perdita oggettiva sia di libertà che di fiducia nelle proprie capacità di superare la crisi, per me nata non lo scorso anno, ma nel 1989, con la caduta del muro di Berlino. Il pericolo è una disgregazione dello Stato. Una guerra civile, la fine dell’ Italia, come l’ abbiamo conosciuta, come ci siamo nati. Da qui la necessità di perseguire obiettivi comuni e, soprattutto, di stimare gli avversari e cercare compiti comuni su cui lavorare insieme.

Sandra

Quindi, come diceva Fini nel maggio del 2008:
«Se non ci fosse stato l’esempio di Almirante, che ci insegnò a non odiare, non saremmo qui a parlare di una guerra civile strisciante ma di una guerra civile»

Ma Almirante, non era lo stesso che aveva firmato il “Manifesto della razza”, nel quale al punto 9 si asseriva che “gli ebrei non appartengono alla razza italiana”? Lo stesso che ha collaborato per due anni alla rivista “La difesa della razza”? Lo stesso Almirante che dichiarava “Noi vogliamo essere, e ci vantiamo di essere, cattolici e buoni cattolici”? Lo stesso Almirante che ha nominato Fini come successore?

Se si vuole parlare di stima, bisogna anche mettersi d’accordo su cosa si intenda, ed essere molto, ma molto trasparenti, sugli obiettivi.

Vespillone

Sandra, non so quanti anni hai, io ne ho 45, non si può a questa età essere prigionieri della Storia, quella di 70 anni fa. La Storia è maestra proprio perché ci insegna a liberarci delle inimicizie e delle affermazioni assolute, altrimenti diventa una prigione, un girone infernale dove tutto si ripete e si fanno sempre gli stessi errori. Quella storia è un elenco di errori da non ripetere.

pietro

l’incapacità della sinistra nell’affrontare qualsiasi tipo di problematica è endemica.
continuo a pensare che alla sinistra ci si aderisca solo per atto di fede e dopo aver trovato il satana in berlusconi, che non stimo.
Ma sono qui a ricordarvi come solo la destra sia riuscita nell’800 ad umiliare lo stato pontificio.

nephylim

a C.j

io non posso che essere d’accordo con te. Se è utopia, allora è una buona utopia.
Per questo non capisco l’opposizione di Gualerzi.
Un bel partito laico trasversale, razionalista, che non stia nè a destra nè a sinistra.
Una casa della laicità, come ha detto Carcano per Uaar.

A proposito, scusate la mia ignoranza. MA PERCHE’ NON SI CANDIDA UAAR?
PERCHE’ NON DIVENTIAMO PARTITO? E’ POSSIBILE?

Non storcete il naso però. Non venitevene fuori coi soliti discorsi, ma-così-diventiamo-una-setta-noi-siamo-diversi, la-politica-è-una-cosa-sporca-noi-siamo-puliti eccetera.
La politica sarà pura una cosa sporca, ma è l’unica possibilità di cambiare le cose. Per davvero però.
Sono troppo d’accordo con c.j. : così ce la cantiamo e ce la suoniamo da soli. Un nuovo soggetto politico sarebbe un saltone in avanti.
Ci saranno problemi tecnici poi, non lo so. Illuminatemi.

libero

Nel 3° millennio è sconfortante sentire discorsi da anni 70, bisogna prendere atto dei cambiamenti e portare il proprio contributo realizzabile.
L’Italia è già molto laica nelle abitudini, e i laici aumentano ogni anno, quindi più cooperazione e non vivere di vecchi rancori, il mondo cambia, verrà il giorno che il voto dei laici e delle copppie di fatto conterà più dei voti cattolici e i politici non potranno non tenerne conto.
Se invece ci si divide e si litiga, si rischia di fare la fine dei rivoluzionari di Spagna che passavano il tempo più a sparasi tra loro che ai franchisti e sappiamo come è andata a finire.

crebs

@Luciano47
Votare la sinistra? Quale?
Mi sembra che sulla laicità ci siano problemi almeno con una certa sinistra (e questi problemi ci sono ancor più con la destra).
Sull’economia mi sembra che ci siano problemi almeno con una parte della sinistra (e questi problemi ci sono ancor più con la destra).
Su altre problematiche (ecologia, meritocrazia, etc) ci sono incomprensioni con alcune parti della sinistra (e questi problemi ci sono ancor più con la destra).
Cosa rimane della sinistra? L’umanità che traspariva dalle opere di Marx? non la ritrovo (e non la trovo nemmeno a destra).
Da quando Marx ha detto”lavoratori di tutto il mondo unitevi” la sinistra non fa che scindersi in gruppuscoli.
Luciano47, il tuo invito è difficoltoso da raccogliere; votare a sinistra solo perchè la destra è peggio?.
Ci devo pensare.

Sandra

Vespillone,
per me un politico e’ una persona conscia e responsabile lungo tutto il proprio percorso per quello che dice (e che eventualmente fa), da cui mi aspetto continuita’ e coerenza. Noi italiani siamo noti all’estero per i cambi di campo, ed e’ una caratteristica che non e’ apprezzata. Nemmeno io l’apprezzo: da una persona che pretende di rappresentarmi mi aspetto una linea consistente e di principio, se la cambia, deve cambiare mestiere.
Che adesso Fini si proclami laico per me non ha alcun valore: ha accettato di essere il delfino di Almirante perche’ gli ha fatto comodo? Peggio per lui: se non gli va piu’ bene, doveva pensare prima all’eredita’ che si e’ goduta: non si sputa nel piatto dove si e’ mangiato, non e’ educato, e si rischia di non essere piu’ invitati.

Luca Alessandro Borchi

Il banale è male perchè accetta di ripetere acriticamente il gesto
arcaico che ha inaugurato la riflessione della metafisica, quel
taglio immedicabile ed autoreplicantesi, che ci ha tagliato fuori
dalla natura, quel taglio che prolifica e attraversa il nostro
corpo tagliandolo in anima e carne, la nostra specie tagliandola
in razze, la nostra società tagliandola in generi e classi: quel
taglio le cui “verità sono illusioni di cui si è dimenticata la natura
illusoria”. All’impavida luce di simili analisi, come possono mai
diventare le parole ad effetto di/e per un qualsiasi Fini/e, argomento
di discussione, quando l’appartenenza dello stesso e dei suoi sodali
(volendo stendere una spessa trapunta sul passato) è parte attiva di
una compagine governativa dove il non democraticamente pensabile
è pane legislativo quotidiano?

Angela

La Laicità non è nè di destra nè di sinistra ma riguarda tutti i cittadini e il vivere civile di uno Stato democratico. Fatta questa premessa io, che non sono di destra e non voterò mai a destra, ritengo molto apprezzabile il coraggio di Fini nel dire quello che ha detto (in un partito, tra l’altro, che è in maggior parte filoclericale). Ce lo avessero questo coraggio gli esponenti della cosiddetta sinistra…. Pertanto lo considero un segnale importantissimo nel quadro politico e culturale che si va delineando nel Paese, specie dopo l’attentato alla costituzione sferrato dalla maggioranza di governo con il ddl sul testamento biologico.

Opus Mei

Diciamo che Fini sarebbe più credibile se si potesse pensare ad una sua elaborazione culturale “disinteressata” e se non fosse abbastanza chiaro (almeno a me) il suo disegno personalistico indirizzato al Quirinale.
Cosa che peraltro ha un senso: dato che gli ultimi tre Presidenti sono stati di “centrosinistra” (e l’attuale “addirittura” ex-comunista), mi pare ovvio e non scandaloso che la destra richiederà per sè quella carica.
Allo stesso tempo, probabilmente Fini si sta rendendo conto che ben difficilmente verrà nominato da Berlusconi come suo successore (c’è già almeno Tremonti in pista, che ha l’appoggio della Lega) e che l’odio di metà degli italiani per il Cavaliere fa sì che invece ci sia ampio spazio per lui come candidato bi-partisan per il Colle (della serie: la sinistra potrebbe facilmente accettare Fini come “meno peggio”, tanto già ora vota sempre per il meno peggio …).

Quindi, mi pare chiaro che tutto ciò che Fini oggi fa e dice è orientato ad un … FINE!
Anche rimangiandosi clamorosamente precedenti prese di posizione (tipo “Mussolini, il più grande statista del secolo”).

Il pericolo qui è che a sinistra si dia a Fini un credito globale maggiore di quello che merita.

Del resto, dopo le delusioni di questi anni e a maggior ragione dopo la “cura” veltroniana, gli elettori di centrosinistra sono messi così male da aggrapparsi disperatamente al primo che passa e che dice qualcosa anche solo vagamente “di sinistra”, nonchè differente da quello che dicono di solito i dirigenti PD:
– un sondaggio ( http://www.demos.it/a00278.php ) dice che al popolo del PD sarebbero già bastate alcune più ficcanti frasette antiberlusconiane del grigio Franceschini a farlo balzare in testa alle preferenze di un elettore piddino sui tre come leader del partito!
– un democristiano come Matteo Renzi, semplicemente con qualche dichiarazione “fuori dai denti” contro “gli apparati”, riesce a vincere le primarie nella rossa Firenze
– e una veltroniana come tale Debora Serracchiani da Udine diventa “la donna del giorno”, quasi una “pasionaria”, per aver detto qualche ovvietà di fronte ai maggiorenti del partito. E ciò nonostante che la sua tesi di fondo (“il problema del PD è che i dirigenti devono parlare con una voce sola e non litigare”), che guarda caso riprende la patetica e falsa scusa veltroniana del “mi hanno remato contro” (in realtà fino alle elezioni sarde ha potuto fare letteralmente ciò che voleva nel e del PD …), sia completamente fuori asse rispetto al vero problema, che è quello della IDENTITA’ di quel partito (e se l’identità manca, è ovvio che poi si litiga all’interno …).

Tale è nel centrosinistra la voglia disperata di un “leader” che non mi stupisce che tanti guardino addirittura a Fini, basta che dica due cose a smentire Berlusconi.

Mi pare chiaro che se da una parte bisogna accettare positivamente certe sue prese di posizione, appoggiarle e lavorarci sopra, dall’altra non possiamo dimenticarci chi è.
Perchè sarebbe davvero il colmo che l’Italia “progressista” smettesse di cercare un leader al suo interno per “acquistare” un Fini, uomo di estrema destra “reimpacchettato e riconfezionato” ad uso “bipartisan” …

durruti51

Parigi val bene una messa Fini ha detto tante cose e poi fatto il contrario non si guasterà la carriera per così poco

libero

La discussione è intensa, però rischia di scivolare troppo in politica, dimenticando che l’obiettivo primario è la Laicità e la sua cultura che non può essere di parte.

MicheleB.

Ma non vi rendete conto che il PDL sta solo allargando la tattica DC di mostrare al proprio interno varie (fittizie) correnti che vadano a comprendere le principali posizioni presenti nel paese, in modo da mostrare autosufficenza politica e rappresentativa? Capite che sto dicendo?
Vogliono dimostrarci di poterci rappresentare senza bisogno di opposizione: tanto nel PDL c’è tutto. Ma com’è possibile che uno smaliziato blogger UAAR caschi nella trappola grossolana di quel subdolo ipocrita fascista di G.Fini?!
Opus Mei, certo che non possiamo dimenticarci chi sia: lo dimostra tutti i giorni! Qui qualcuno s’è scordato le mostruosità che portano il suo nome e le altre che hanno avuto il suo avallo!
La laicità sarà anche trasversale (lo dite voi: secondo me la storia italiana dice il contrario), ma non è l’unica emergenza in Italia. Guardate cosa stanno facendo CON LA SUA PARTECIPAZIONE!!!!!!!!!!!!

Luciano47

@ Pietro: la destra dell’800,però.Quella attuale non si può nemmeno definire destra. Sembra un’accozzaglia di clerico fascisti che non conoscono nemmeno il significato di laicità.

Luciano47

@ crebs: preferisco sempre il male minore. Ho votato e voterò sinistra magari tappandomi
per bene naso e anche bocca.

dr. who

Vorrei sapere quale politico avrà le palle di combattere a tutta forza contro l’8×1000.
(Da oggi nessuno ne parla, c’è il silenzio totale!).

Da lui/lei mi fiderò. Sarà una persona giusta che desidera un bene comune per l’ITALIA e ITALIANI.

pietro

@Luciano47: è vero luciano e mi dispiace. in effetti la destra è tutt’altra cosa.

rododentro

Fini non è uno stupido, ha capito l’ andazzo e ci tende le mani, segno che la nostra voce comincia a farsi sentire sempre i più.

Rothko61

Non so cosa baleni nella testa di Fini mentre molti di noi pare siano certi sulle sue strategie.
Sta di fatto che a destra non è facile, né popolare o demagogico, mettersi contro le posizioni vaticane.
Nella mia vita mi sono dovuto più volte ricredere su alcune persone e ne ho tratto la conclusione che i pregiudizi sono una brutta bestia.
Quindi, per ora mi limito a dire “bravo” a Fini e grido molto più scandalizzato contro la sinistra silenziosa e ginuflessa.

stefania

per C.J.
Avevo scritto una cosa simile alla tua riguardo un forum del 7 marzo su un articolo apparso su D di Repubblica. Vedo che non sono l’unica a pensare che i partiti attuali non ci possano rappresentare. Loro devono comunque pagare un dazio alla Chiesa per farsi votare perchè non hanno mai chiarito apertamente da che parte stanno visto che al loro interno hanno tante “anime”. Beh, noi questo dazio non lo dovremmo pagare.

stefania scrive:

8 Marzo 2009 alle 19:28
Forse non c’entra molto con questo argomento, ma io propongo di fondare un partito degli atei e degli agnostici. Gli argomenti che ci accomunano sono tanti, dalle coppie di fatto all’aborto, dalla fecondazione assistita all’eutanasia (sì eutanasia, non ipocritamente solo testamento biologico), crocifissi in luoghi pubblici, religione a scuola e sopra tutto il resto l’assoluta mancanza di un punto di riferimento certo per queste idee in un bipartitismo che per resistere deve per forza inchinarsi alla chiesa, sia a destra che a sinistra. Penso che ci siano molte più cose che uniscano noi atei di quelle di chi appartiene ai due schieramenti, ma soprattutto così facendo si potrebbe fare uscire allo scoperto tanta gente che non si riconosce più nei partiti di oggi e visto che siamo chiaramente, esplicitamente, contro i diktat della chiesa, non dovremmo nasconderci dietro a nessuno per portare avanti le nostre idee.
Idee soprattutto di libertà per tutti, anche per i credenti. Si stima che ci siano circa 7 milioni di atei e agnostici in Italia? Bene, io penso che sette milioni di persone non possano più riconoscersi in partiti che trasversalmente fanno in modo che in Italia non si possa più nascere (vedi legge 40) e non si possa più morire (vedi prossima legge su fine vita) in modo dignitoso, e che di fatto, per chi se lo potrà permettere, si dovrà andare all’estero non solo per lavoraro o studiare, ma anche per nascere e morire.
Quando vidi il bellissimo film di Tornatore “Nuovo cinema paradiso” mi colpì in particolare la frase della madre del protagonista che diceva al figlio giovane di partire, di andarsene da quel piccolo paese del Meridione. Mi sembrava una cosa assurda, contro natura, che una madre spingesse il figlio ad andarsene lontano da lei. Adesso che anche io sono madre di due figli adolescenti, sono arrivata anche io ad augurare loro di andarsene dall’Italia quando saranno grandi e farò tutto quanto mi sarà possibile con le mie poche disponibilità economiche per fare in modo che loro possano studiare, imparare bene una lingua straniera e avere la possibilità di scegliere una volta adulti se stare ancora in questo Paese che ormai odora di medioevo o cercare altrove un posto in cui vivere da cittadini e non da sudditi, nemmeno del proprio Stato ma della chiesa.
Forse è un po’ da vigliacchi volere andarsene ma io non vedo molte possibilità per l’Italia.
L’unica speranza che vedo è che noi persone libere ci stacchiamo davvero dagli altri partiti e che ne fondiamo uno nostro un po’ sui generis, tipo rifiutare 18.000,00 euro al mese di stipendio, liste bloccate e inciuci vari.
Capisco che forse andrebbe al di là delle nostre possibilità, ma perchè non provarci?

stefania scrive:

9 Marzo 2009 alle 17:34
forse il partito non dovrebbe essere solo degli atei e degli agnostici, ma più ampiamente dei laici, i veri laici che ormai non sono più rappresentati da nessuno. Un partito di soli atei forse sarebbe troppo ghettizzante e comunque a me non interessa che chi condivide con me l’appartenenza a questo partito non creda per niente in un Dio, qualunque nome a Esso si voglia dare, ma che sia fermamente convinto che il suo credere in qualcosa di trascendente non debba avere niente a che fare con il suo essere cittadino.

Commenti chiusi.