La rivista “Lancet” attacca il papa

L’autorevole rivista scientifica inglese The Lancet si è unita alle critiche nei confronti delle dichiarazioni di Benedetto XVI sull’uso dei condom, ritenuti una soluzione non adatta al problema dell’AIDS. Le parole di Lancet sono particolarmente dure: il papa avrebbe commesso un grave errore, non si sa se “dovuto a ignoranza o a un tentativo deliberato di manipolare la scienza per sostenere la dottrina cattolica”. Benedetto XVI, ha chiesto la rivista, “deve ritrattare o correggere la dichiarazione”.

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46 commenti

Markus

B16 è il pierino della Cristianità, chiede l’appoggio dei Vescovi e poi ne spara una che mette a repentaglio la vita di milioni di persone… penso che l’unico che non si è fatto correre un brivido lungo la schiena alle dichiarazioni del papa in Africa sia stato
Bagnasco.

andrea pessarelli

questa presa di posizione così autorevole e così esplicita è quanto mai opportuna e significativa: all’inizio di marzo si è svolto, presso il parlameto europeo a bruxelles, la seconda sessione del congresso mondiale permanente per la libertà di ricerca scientifica, al quale hanno partecipato (oltre a ministri della sanità di 3 paesi europei) uomini di scienza di altissimo livello (fra cui ad esempio stephen minger autore dei famigerati “embrioni chimera”); in quella occasione praticamente tutti gli oratori hanno preso posizione contro l’intrusione nociva della chiesa cattolica. ora the lancet in termini addirittura spazientiti. questa presa di coscienza, da parte degli scienziati e dei ricercatori, che la questione va affontata perchè rischia seriamente di compromettere il futuro della ricerca, è una novità che può risultare decisiva per contrastare lo strapotere clericale. lancet non può essere liquidato da un bagnasco qualunque.

c.j.

caro Markus ti sbagli parecchio. La faccia del papa sarebbe ottima sul pacchetto… farebbe passare la voglia anche a Rocco Siffredi, dunque niente sesso niente contagio…

VISTO CHE IL PAPA SCONFIGGE L’AIDS?

Io propongo di mettere le foto giganti di papa b4x4 ovunque, in ogni stanza, palazzo, garage, anche negli angoli più remoti. Solo così riusciremo a spazzare via questo terribile virus. Bettina poi, col suo sorriso, sa convincerti a desistere… no?

Magari leggendoti la bibbia…

…zzzZZZzzz…

Tazio da Velletri

L’inquisizione, facendo discorsi vaghi sulla sessualità e dando precetti pericolosi sulla funzione del preservativo, con il supporto di teorie e dati falsi, vuole di fatto massimizzare il contagio da HIV perché ha interesse a farlo.
Ha interesse a farlo perché è nella sofferenza altrui che riesce ad aumentare la propria influenza ed i consensi, perché gestisce ospedali religiosi che dispensano cure e la cui importanza, anche dal punto di vista economico, dipende dal numero di pazienti, e perché gestire le paure umane, così come le fasi salienti della vita, la nascita, la sessualità, la morte, è sempre stato il suo strumento di dominio.

rododentro

Anche se ritrattasse, ormai di danni ne ha già fatti abastanza, poi Acquasnta è meglio che non parli perchè al101% farebbe l’ ennesima sparata ad effetto devastante, meglio che se ne stia a cuccia.

Danielenogod

Voglio proprio vedere se Famiglia Cristiana o Avvenire avranno il coraggio anche solo di nominare Lancet che è uno degli organi di informazione scientifica più autorevoli e importanti al mondo… Dovrebbero sommessamente mettersi, come si suol dire, la lingua in c..o, e flagellarsi come sono soliti fare.

Marco C.

“Voglio proprio vedere se Famiglia Cristiana o Avvenire avranno il coraggio anche solo di nominare Lancet”

Secondo me, nel nome del papa avrebbero il coraggio di fare qualsiasi cosa; già ora si adoperano con ogni mezzo per nascondere lo scandalo della pedofilia dentro la chiesa.

Flavio

Perché dire che lo attacca e non che lo critica, smentisce, confuta?

L’attacco può essere simmetrico, qua piuttosto abbiamo uno che dice stupidaggini e il resto del mondo libero che gli risponde coi fatti…

Viano di Vagli

“Il preservativo è una ragnatela contro il pericolo e una corazza contro il piacere”
Paolo Mantegazza, vostro amico.
Se il direttivo UAAR e il CdA di The Lancet credono davvero che un profilattico li salvi dal contagio, si esibiscano pubblicamente in un rapporto “protetto” con donne sieropositive (per par condicio accetto un test anche con omosessuali, se lo sono).

odino

Ecco il nostro faro luminoso, unico custode della verità, fulgido esempio di etica e di morale per i nostri governanti… E’ ora che si ritorni alla cintura di castità, all’incoronazione dei monarchi per diritto divino, alla reintroduzone della schiavitù come diritto naturale, alla santa inquisizione e alle conversioni forzate…
E intanto sempre più cattolici si allontanano da questo assurdo baraccone. Cerchiamoli, insegnamogli a pensare con la loro testa, apriamo loro gli occhi. Regalare preservativi è già fare qualcosa anche se lo fanno i giovani democratici.
Se questa è una lotta essa va condotta tra la gente comune, i credenti per tradizione e per abitudine, sono loro il supporto e la radice inconsapevole della mala pianta, sono anche le prime vittime, vite castrate. Discutiamone, ogni volta che se ne presenta l’occasione, con chiunque, senza acredine con calma. Non è il credente il problema ma chi usa la creduloneria per accumulare il potere… Wanna Marchi=B16,Formigoni,Buttiglione….

IHS & HIV

IHS: quante volte ho letto questo acronimo sulle tovaglie delle chiese o sulle ostie; forse un po’ oscuro: qualche pia donna di parrocchia di campagna ha talvolta cucito al contrario il pizzo sulla tovaglia trovando più plausibile un SHI che un IHS. Originariamente, dal greco, stava per il nome di Gesù; in latino significa Iesus Hominum Salvator: Gesù, il Salvatore degli uomini.

HIV: ben più terribile acronimo; sta per Human Immunodeficiency Virus, virus dell’immunodeficienza umana, il terribile virus che porta l’AIDS. Lo conosciamo bene.

Nei giorni scorsi è sembrato che quasi ci fosse una sovrapposizione – e non una contrapposizione – tra i due acronimi: nel caos urlato dei media è sembrato che seguire Gesù fosse diffondere l’HIV. Fa anche rima! In realtà è esattamente il contrario, ma non si può dire. Gesù, il Salvatore, salva anche dall’AIDS chi gli dà retta. E il nostro povero Papa, il Santo (è proprio il caso di dirlo) Padre Benedetto XVI si è trovato sulla croce perché ha detto ciò che non bisogna dire. Anche se è vero. Benedetto mondo! A chi stiamo andando dietro?

Devo confessare che in questi giorni ho un po’ assecondato il mio istinto politicamente scorretto, provocando a man bassa su questo tema. E i risultati sono stati interessanti anche tra noi cattolici, che brilliamo per essere pesantemente asserviti, come somari, ai dogmi della cultura di oggi, ben meno sensati (ma difesi con ben più veemenza) dei cari vecchi dogmi della Chiesa Cattolica… Mi sono divertito a fare qualche “sparata” e domanda, tipo: “Certo che il Papa fa proprio di tutto per andarsi a infilare nei pasticci, ma quando imparerà a stare zitto? Questa storia dei preservativi è terribile… Ma… [e qui inizia il contrattacco…] Qualcuno sa quanto è l’indice Pearl di un preservativo? (Silenzio) Qualcuno sa cos’è l’indice Pearl? (Silenzio) Beh, l’indice Pearl serve a dare una valutazione per i metodi contraccettivi: ci dice, su cento coppie che usano per un anno intero per i loro rapporti sessuali un determinato tipo di contraccettivo, quante donne rimangono incinte. Allora, lo volete sapere l’indice Pearl di un preservativo? È tra 6 e 12”. Poi ho scoperto che viene per lo più indicato tra 10 e 14. Ciò significa che su cento donne che per un anno hanno rapporti con il preservativo mediamente una dozzina di esse rimangono incinte. È una percentuale agghiacciante che demolisce il mito della sicurezza del preservativo. Noi preti lo sappiamo senza bisogno dell’indice Pearl: riceviamo le confessioni sacramentali… E quale può essere la sicurezza del preservativo nel caso del virus HIV, 450 volte più piccolo dello spermatozoo? La domanda sorge soprattutto quando consideriamo che quando il preservativo fallisce non è mica detto che la donna sia fertile! (Se il preservativo fallisce in un momento non fertile il fallimento non viene registrato dall’indice Pearl che misura solo le gravidanze). L’HIV non ha bisogno dell’ovulo da fecondare: può farne a meno.

A questo punto si possono fare tante altre considerazioni. Ne aggiungo solo una, telegrafica. È solo una citazione di una riflessione del Card. Alfonso López Trujillo, allora Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, risalente al 2003 sul tema “I valori della famiglia e il cosiddetto sesso sicuro”:

“In Tailandia e nelle Filippine, i primi casi di HIV/AIDS vennero riportati nel 1984; fino al 1987, la Tailandia ebbe 112 casi, mentre le Filippine ne ebbero di più, 135 casi. Oggi, nell’anno 2003, ci sono circa 750.000 casi in Tailandia, dove ha avuto relativamente grande successo il «100% Condom Use Program». Invece, ci sono solo 1.935 casi nelle Filippine – e questo, considerando che la popolazione delle Filippine è di circa il 30% più numerosa che quella della Tailandia! I tassi relativamente bassi di uso del condom da parte della popolazione in generale, e la incrollabile opposizione della Chiesa e di un buon numero di leaders governativi contro il programma del condom e la promiscuità sessuale, sono fatti ben conosciuti nelle Filippine”.

Beh, forse questi dati cambiano un po’ i punti di vista e mi auguro che possano servirvi ad avere voglia di una VERA informazione. Qui sotto c’è il link:

http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/family/documents/rc_pc_family_doc_20031201_family-values-safe-sex-trujillo_it.html

In ogni caso fareste bene a tenere un po’ d’occhio il sito vaticano, sui temi sensibili: merita. E poi è una fonte su quello che dice il Papa. Oggettiva. Non come i giornali e le TV.

Buona informazione!

andrea pessarelli

il fatto è che per ratzinger la malattia è una punizione di dio, e quidi è una cosa buona, mentre il piacere è una tentazione del demonio, quindi è cattiva. quindi chi devia dalla strada maestra della morale cattolica non può sottrarsi al castigo di dio.

Sailor-Sun

@ mocipenso: la notizia è apparsa tra le notizie secondarie (quelle che scorrono in basso) nel tg la7

Andrea

@Viano di Vagli
“Il preservativo è una ragnatela contro il pericolo e una corazza contro il piacere”
Paolo Mantegazza, vostro amico.
Se il direttivo UAAR e il CdA di The Lancet credono davvero che un profilattico li salvi dal contagio, si esibiscano pubblicamente in un rapporto “protetto” con donne sieropositive (per par condicio accetto un test anche con omosessuali, se lo sono).

Purchè non siano cristiani, che è una malattia pure peggiore.

Ciao a tutti

Davide

Per andrea passerelli: ciò che hai scritto:

“il fatto è che per ratzinger la malattia è una punizione di dio, e quidi è una cosa buona, mentre il piacere è una tentazione del demonio, quindi è cattiva. quindi chi devia dalla strada maestra della morale cattolica non può sottrarsi al castigo di dio.”

mi ha sorpreso, pensavo ad un interlocutore ragionevole ed informato, pazienza.

Kanna Shirakawa

@Viano di Vagli

e` sintomatico il tuo intervento: la scienza non ha nessuno bisogno (ne` desiderio) di “credere”, non si basa su atti di fede, ma su osservazioni sistematiche e verificabili della realta`

sinceramente mi sembra piu` sensato dare credito ad anni di verifiche sul campo, di semplici, banali ed inequivocabili nonche` innumerevoli registrazioni di casistiche, piuttosto che di uno spettacolo da circo quale tu proponi, casomai con i commenti in diretta di bruno vespa e con un cardinale a garante che il coito venga fatto secondo il diritto canonico

inoltre e` veramente offensivo cio` che sottende alle tue parole: perche` una donna sieropositiva? non esisono uomini sieropositivi?

ah gia .. la donna e` figlia del diavolo e non ha l’anima

Viano di Vagli

@ Andrea Pessarelli : Grazie per la letteratura. Leggiti anche questi. Se fossero troppo lunghi e difficili per la tua cultura, prova a immaginarti un rapporto sessuale durante il quale vieni a contatto col partner solo nella parte coperta dal preservativo e, forse, lo capisci da solo. A proposito: il tuo cognome è uno scherzo o la corrispondenza col pessario è una simpatica coincidenza?
(1) J. TRUSSEL – K. KOST, Contraceptive Failure in the United States: a Critical Review of the Literature, in «Studies of Family» 18 (1987), pp. 237-283.
(2) FDA, Letter to U.S. Condom Manufacturers, 7 aprile 1987.
(3) JOHN HOPKINS UNIVERSITY, «Population Reports», vol. XVIII, n. 3, serie H, n. 8, 1990; «American Journal of Nursing», ottobre 1987, p. 1306.
(4) G.B. DAVIS – L.W. SCHROEDER, in «Journal of Testing and Evaluation», 18 (1990) 352.
(5) R.F. CAREY e altri, Sexually transmitted Diseases, 19 (1992), p. 230.
(6) C.M. ROLAND, The Barrier Performance of Latex Rubber, in «Rubber World», giugno 1993, p. 15.
(7) «Washington Post», 39 (1992), 3 luglio, p. 22.
(8) M. STEINER e altri, Contracception, 1992. pp. 46,279.
(9) SUSAN C. WELLER, A Meta-Analysis of Condom Effectiveness in reducing sexually transmitted Hiv, in «Soc. Sci. Med.», vol. 36 (1993), n. 12, pp. 1635-1644.
(10) EUROPEAN STUDY GROUP, Risk Factors for Male to Female Transmission of Hiv, in «British Medical Journal», 298 (1989), pp.411-415.

Kanna Shirakawa

scusa Andrea se mi intrometto … caro Viano, sorvolando sul puerile tentativo di sminuire il valore della discussione insultando il tuo interlocutore (“troppo lunghi e difficili per la tua cultura” .. sic), com’e` che nei testi da te citati il piu` recente risale addirittura ad 15 anni fa?

ovvero quando, giustamente, il mondo scientifico si interrogava con mere ipotesi da verificare sulla reale efficacia di un fenomeno epidemiologico ancora da valutare?

e` proprio del metodo scientifico dubitare, sempre e comunque

e` proprio del metodo religioso portare solo testimonianze a proprio favore, e ignorare sistematicamente quelle a sfavore

MicheleB.

E’ dimostrato scientificamente che i cattolici contraggono l’AIDS anche col gommino, mentre gli altri no. Era scritto su autorevoli riviste scientifiche come Avvenire e Famiglia Cristiana.
Il test definitivo è stato condotto su 666 preti ed altrettanti minorenni sieropositivi.

nasoblu5

>Purchè non siano cristiani, che è una malattia pure peggiore.

Purtroppo viano è un acclarato sieropositivo.

Attenzione è una malattia infettiva celebralmente trasmissibile….

Antidoto consigliato: elevato senso critico, indipendenza mentale,istruzione superiore, studi scientifici se possibile, (non indispensabile ma aiuta), efficace nell’ 80% dei casi.

In caso di infezione le percentuali di guarigione sono molto basse ma sembra che un’assidua frequentazione per decine di anni con infetti riconoscibili alla vista perchè vestiti di nero possa portare ad alcune remissioni….

fab

Sostanzialmente d’accordo con Flavio, ma ancor più incisivo sarebbe un verbo come riprende o bacchetta o rimprovera. Questo per chiarire nettamente qual è l’autorità fra il bavarese e Lancet.

andrea pessarelli

@Davide
“mi ha sorpreso, pensavo ad un interlocutore ragionevole ed informato”
più o meno quello che ha detto lancet del papa

andrea pessarelli

@Viano
“prova a immaginarti un rapporto sessuale durante il quale vieni a contatto col partner solo nella parte coperta dal preservativo e, forse, lo capisci da solo.”
ottimo esercizio tu magari prova a immaginare tutti gli africani che smettono di scopare perchè lo dice il papa

Takeshi

Viano èl’ennesimo catto-troll sfaccendato che viene qui solo a provocare. E’ inutile perderci tempo.

IHS & HIV

IHS: quante volte ho letto questo acronimo sulle tovaglie delle chiese o sulle ostie; forse un po’ oscuro: qualche pia donna di parrocchia di campagna ha talvolta cucito al contrario il pizzo sulla tovaglia trovando più plausibile un SHI che un IHS. Originariamente, dal greco, stava per il nome di Gesù; in latino significa Iesus Hominum Salvator: Gesù, il Salvatore degli uomini.

HIV: ben più terribile acronimo; sta per Human Immunodeficiency Virus, virus dell’immunodeficienza umana, il terribile virus che porta l’AIDS. Lo conosciamo bene.

Nei giorni scorsi è sembrato che quasi ci fosse una sovrapposizione – e non una contrapposizione – tra i due acronimi: nel caos urlato dei media è sembrato che seguire Gesù fosse diffondere l’HIV. Fa anche rima! In realtà è esattamente il contrario, ma non si può dire. Gesù, il Salvatore, salva anche dall’AIDS chi gli dà retta. E il nostro povero Papa, il Santo (è proprio il caso di dirlo) Padre Benedetto XVI si è trovato sulla croce perché ha detto ciò che non bisogna dire. Anche se è vero. Benedetto mondo! A chi stiamo andando dietro?

Devo confessare che in questi giorni ho un po’ assecondato il mio istinto politicamente scorretto, provocando a man bassa su questo tema. E i risultati sono stati interessanti anche tra noi cattolici, che brilliamo per essere pesantemente asserviti, come somari, ai dogmi della cultura di oggi, ben meno sensati (ma difesi con ben più veemenza) dei cari vecchi dogmi della Chiesa Cattolica… Mi sono divertito a fare qualche “sparata” e domanda, tipo: “Certo che il Papa fa proprio di tutto per andarsi a infilare nei pasticci, ma quando imparerà a stare zitto? Questa storia dei preservativi è terribile… Ma… [e qui inizia il contrattacco…] Qualcuno sa quanto è l’indice Pearl di un preservativo? (Silenzio) Qualcuno sa cos’è l’indice Pearl? (Silenzio) Beh, l’indice Pearl serve a dare una valutazione per i metodi contraccettivi: ci dice, su cento coppie che usano per un anno intero per i loro rapporti sessuali un determinato tipo di contraccettivo, quante donne rimangono incinte. Allora, lo volete sapere l’indice Pearl di un preservativo? È tra 6 e 12″. Poi ho scoperto che viene per lo più indicato tra 10 e 14. Ciò significa che su cento donne che per un anno hanno rapporti con il preservativo mediamente una dozzina di esse rimangono incinte. È una percentuale agghiacciante che demolisce il mito della sicurezza del preservativo. Noi preti lo sappiamo senza bisogno dell’indice Pearl: riceviamo le confessioni sacramentali… E quale può essere la sicurezza del preservativo nel caso del virus HIV, 450 volte più piccolo dello spermatozoo? La domanda sorge soprattutto quando consideriamo che quando il preservativo fallisce non è mica detto che la donna sia fertile! (Se il preservativo fallisce in un momento non fertile il fallimento non viene registrato dall’indice Pearl che misura solo le gravidanze). L’HIV non ha bisogno dell’ovulo da fecondare: può farne a meno.

A questo punto si possono fare tante altre considerazioni. Ne aggiungo solo una, telegrafica. È solo una citazione di una riflessione del Card. Alfonso López Trujillo, allora Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, risalente al 2003 sul tema “I valori della famiglia e il cosiddetto sesso sicuro”:

“In Tailandia e nelle Filippine, i primi casi di HIV/AIDS vennero riportati nel 1984; fino al 1987, la Tailandia ebbe 112 casi, mentre le Filippine ne ebbero di più, 135 casi. Oggi, nell’anno 2003, ci sono circa 750.000 casi in Tailandia, dove ha avuto relativamente grande successo il «100% Condom Use Program». Invece, ci sono solo 1.935 casi nelle Filippine – e questo, considerando che la popolazione delle Filippine è di circa il 30% più numerosa che quella della Tailandia! I tassi relativamente bassi di uso del condom da parte della popolazione in generale, e la incrollabile opposizione della Chiesa e di un buon numero di leaders governativi contro il programma del condom e la promiscuità sessuale, sono fatti ben conosciuti nelle Filippine”.

Beh, forse questi dati cambiano un po’ i punti di vista e mi auguro che possano servirvi ad avere voglia di una VERA informazione. Qui sotto c’è il link:

http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/family/documents/rc_pc_family_doc_20031201_family-values-safe-sex-trujillo_it.html

In ogni caso fareste bene a tenere un po’ d’occhio il sito vaticano, sui temi sensibili: merita. E poi è una fonte su quello che dice il Papa. Oggettiva. Non come i giornali e le TV.

Buona informazione!

Magar

Ho scritto una risposta a “IHS & HIV”, con due link, è in attesa.

MicheleB.

@don sapientone
Quindi non dobbiamo più usare il preservativo perchè non funziona al 100%?
E’ questo che vuoi dire? Perchè il papa ha detto questo (e non negarlo perchè cosa ha detto lo possiamo leggere in rete in moltissimi siti).
L’indice Pearl è uno strumento di calcolo vecchio ed attualmente ritenuto piuttosto fallace perchè, come quasi tutti gli indici storici, è troppo selettivo nella scielta dei fattori.
Non sono un biologo e non so dirti quali siano gli strumenti statistici più attuali nè come si calcolino; però non vedo come si possa rinunciare ad un sistema di difesa quanto meno molto valido mentre è in atto una strage devastante che non ha altri argini (apparte l’astinenza).
Qui, caro professore, di incursori cattolici che ci danno degli ignoranti ne abbiamo veramente piene le tasche. Se vuoi erudire una massa di ignoranti, continua a rivolgerti ai tuoi parrocchiani, magari chiedilo a loro se sanno cosa sia l’indice di Pearl.
Anzi: prova a chieder loro cosa sia un indice statistico.
La boria e l’arroganza con cui ci redarguite così spesso, non sono solo peccati (per voi) ma anche atteggiamenti irritanti ed anti dialogici.

AlbertoB

@IHS & HIV:

anche se ripeti 50 volte le stesse disinformazioni la sostanza non migliora.
L’indice PEARL è vecchio, molto criticato per la metodologia e non adatto a misurare la protezione offerta contro le STD (malattie sessualmente trasmissibili).
Ti segnalo uno studio relativamente recente che indica, per il preservativo, l’85% di *riduzione* del rischio: http://www3.niaid.nih.gov/about/organization/dmid/PDF/condomReport.pdf
Come ogni medicina o vaccino il preservativo non può avere il 100% di successo ma negarlo come ausilio per questo motivo è assurdo.
Toglieresti agli africani la Clorochina e gli altri antimalarici perché non hanno il 100% di efficacia?
Se i preservativi contribuissero per un misero 1% (unopercento) alla riduzione dei contagi nel mondo sarebbero comunque migliaia di vite risparmiate. Le vuoi davvero sacrificare sui vostri altari?

Quello che tu esponi è il solito fumo pseudo scientifico per sostenere una visione etico-morale.
Nessuno nega la validità dell’istruzione o dei comportamenti responsabili per arginare le infezioni sessuali, sebbene molto difficili da mettere in pratica ma devono fare parte di una strategia complessiva.

Sono convinto che molte missioni confessionali in Africa facciano un gran bene ma i loro operatori certamente non vivono con il paraocchi e non rifiutano a priori nessun aiuto.

Daniela

povero papa, adesso i vescovi e cardinali indiranno un’altra conferenza stampa nella quale diranno: “non accettiamo lezioni scientifiche da autorevoli riviste scientifiche, noi non lo peremetteremo… diciamo al governo italiano basta divorzio”

Mickey

Se fossi capace di creare in laboratorio un virus che stermini immediatamente tutti i cattolici e/o analfabeti dell’intero pianeta, mi considererei un benefattore dell’umanità.

Mi accontenterei se alla suddetta gentaglia non permettessero di votare né di acquistare computer per navigare in internet (se non dopo aver superato un test di cultura generale).

Fri

nemmeno the lancet li ferma, però sono un po’ sciocchini. Nell’articolo indicato da Giovanna si cita l’Unaid “Un fatto che è stato riconosciuto anche dall’UnAids (l’organismo delle Nazioni Unite che si occupa della lotta a questa epidemia) che infatti dal 1999 ha voluto siglare un memorandum d’intesa con Caritas Internationalis – tuttora in vigore –, rico­noscendo l’efficacia del lavoro della Chiesa nel «promuovere la consapevo­lezza del problema, soprattutto tra i gio­vani, nella prevenzione di nuove infe­zioni, sostenere i diritti di coloro che so­no malati, promuovere l’accesso all’as­sistenza e alle terapie, eliminare le di­scriminazioni contro i malati a tutti i li­velli della società».” Peccato che nella pagina principale dell’Unaid c’è la foto di un bel preservativo colorato in cui si dice “Condom use is a critical element in a comprehensive, effective and sustainable approach to HIV prevention and treatment. (l’uso del preservativo è un elemento critico per un approccio completo, efficace e sostenibile alla prevenzione e al trattamento dell’HIV)” e continua di questo passo. E’ un articolo molto interessa che consiglio a tutti di leggere (www.unaids.org)

Fri

In più vorrei far notare che i paesi con il più alto tasso di malati di AIDS (botswana, lesotho, swaziland, sud africa, zambia, zimbabwe e namibia) sono quelli a maggioranza cristiana (intorno all’80% della popolazione; sono quasi tutti prevalentemente protestanti, anche se la chiesa cattolica di solito ha una diffusione piuttosto ampia in questi paesi). Nei paesi del nord africa, a prevalenza musulmana, secondo le stime di usaid, la percentuale dei malati di AIDS è decisamente più bassa.

c.d.

carissimo don cippirimerlo,

se anche il preservativo fosse efficace al 100% si potrebbe usarlo? ma certo che no, perche come prescrive l’humanae vitae non e’ possibile disgiungere l’atto unitivo dall’atto procreativo e bla bla bla

quindi per quale assurdo motivo state li a cincischiare con numeri addomesticati, a falsificare rapporti scientifici, a citare fuori dal contesto (proprio come fa il non compianto lopez trujllo nel testo che hai tirato in ballo)? ditelo chiaro e tondo come stanno le cose: non si puo usare il preservativo perche gesu non vuole. punto.

béal feirste

E’ evidente che la guida in stato di ebbrezza causa più facilmente incidenti mortali. Come fare quindi per ridurre gli incidenti?

Soluzione razionale: impedire agli ubriachi di mettersi al volante.

Soluzione vaticana:
(1) utilizzare i mezzi di informazione per sostenere che gli incidenti mortali si possono eliminare soltanto impedendo a tutti di guidare, e che la soluzione di non far guidare gli ubriachi è una facile scappatoia;
(2) criticare i mezzi di informazione perché hanno frainteso quanto è stato detto.

Iilaiel

@Fri

La brutale verità? Musulmani e animisti non hanno nessun problema ad usare contraccettivi. Se parli poi del nord africa parli comunque di realtà decisamente più vicine alla modernità delle culture tribali africane.

gabriel

Per IHS & HIV
Il fatto che tu citi come fonte autorevole il sito http://www.vatican.vat la dice lunga sulla lucidità, inteligenza e imparzialità delle tue fonti. Tu dici a noi di informarsi?? Fallo tu ma su siti e testi veramenti autorevoli. ( LA BIBBIA NON VALE NE’!!!)

Sandra

Bambini,
non lavatevi piu’ i denti! Dietro all’igiene orale che vi propinano, ci sono le potentissime lobbies di spazzolini e dentifrici, che si arricchiscono alle vostre spalle. E i dentisti sono complici, e veicolano un’informazione falsa ai vostri genitori che cosi’ vi lasciano mangiare dolciumi, convinti che basti lavarsi i denti per combattere la carie! Non e’ vero!! Il vero problema sono i dolciumi! Quello che ci vuole e’ l’umanizzazione del dessert….

durruti51

Il profilattico, potrebbe non esser sempre efficace, perchè i poveracci che vivono in Africa o posti equivalenti magari li rivendono o perchè lo ritengono fastidioso,etc.. Credo che l’uso e la diffusione di questo mezzo sia comunque un aiuto.
Bisogna però chiedersi da dove derivala diffusione di questo male proprio fra i più poveri, il motivo sono la migrazione biblica di lavoratori da un capo all’altro dell’Africa in cerca di lavori saltuari, la distruzione dell’economia di villaggio con il diffondersi della prostituzione etc., uomini lontano dalle loro famiglie che diventano diffusori del virus.
Non capisco come il papa possa pensare seriamente che in una situazione del genere possa funzionare una prassi basata sulla castità.
A volte penso che L’aids sia considerata da alcuni come il cacio sui maccheroni per imporre la loro morale sessuofobica, il giorno che si potesse battere l’aids come il raffreddore molta gente si mangerebbe le mani come il conte Ugolino

vico

@IHS & HIV
“in ogni caso fareste bene a tenere un po’ d’occhio il sito vaticano, sui temi sensibili: merita. E poi è una fonte su quello che dice il Papa. Oggettiva. Non come i giornali e le TV”

come dire che la pravda era oggettiva su stalin, il giornale su berlusconi…..

ovviamente l’Avvenire è più oggettivo di Lancet su Lancet visto che pubblica la notizia che Lancet trova pericoloso l’uso del profilattico prima che l’autorevole rivista inglese ne dica un tot sul pontefice

sulle Filippine
http://news.kataweb.it/item/468235/aids-aduc-vescovi-filippine-favorevoli-al-preservativo

lo spiega lei ai vescovi che il profilattico non serve o ci manda il collega romano?

Su tutta la faccenda vaticana se credenti potremmo rispondere con un Perdona loro xchè non sanno quello che dicono

Giovanna

@ vico

“…Perdona loro xchè non sanno quello che dicono”

Beh ti posso assicurare che proprio questa è la frase più ripetuta dalla maggior parte dei cattolici “evoluti” che conosco, quando si trovano a dover minimizzare le sparate di b4x4.

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