USA: calano i cattolici, chiudono parrocchie

Tutte le ultime inchieste sulla religiosità degli Stati Uniti forniscono dati convergenti: cresce il numero di chi non crede (tanto da spingere qualche commentatore a parlare dell’ateismo come di “un nuovo potere“); tra i credenti, cresce il numero di chi crede senza appartenere ad alcuna Chiesa; tra le Chiese, quella cattolica è l’organizzazione che subisce le perdite più pesanti, tamponate per ora dall’afflusso di immigrati di origine ispanica (provenienti da nazioni in cui, peraltro, il proselitismo evangelico si fa di giorno in giorno più aggressivo). Un articolo pubblicato sul sito della CNN illustra le conseguenze pratiche di tale disaffezione: negli stati in cui il cattolicesimo era tradizionalmente radicato si cominciano a chiudere molte parrocchie. La diocesi di Cleveland (Ohio), ad esempio, ne ha soppresse 29, mentre altre 41 saranno oggetto di fusione. Lo scandalo dei preti pedofili non è ovviamente estraneo al fenomeno in corso.

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30 commenti

Markus

I fedeli sono clienti.

In Italia invece dovremmo sbrigarci a vietare agli enti Religiosi di beneficare dei lasciti ereditari o almeno impedire che siano fatti per testamento olografo (quello fatto a mano dal vecchietto in punto di morte, per capirci)

Se vuoi, doni da vivo e per atto pubblico, poi più niente.

Altrimenti finisce che se sei cattolico ti benedicono e si prendono l’eredità, se sei ateo ti attaccano al sondino. 🙁

andrea pessarelli

i loro argomenti sono così convincenti che sono costretti a importare fedeli. ovviamente si riforniscono presso i gruppi caratterizzati da minore istruzione e maggiore arretratezza culturale. il fallimento di ogni missione diversa da quella di continuare ad esistere è nei fatti. alla società in evoluzione non hanno nulla di interessante nè di utile da proporre.

Andrea77

I cattolici staranno emigrando in massa in Italia, il feudo vaticano.

fresc ateo

non PIU’ Parrocchie???non piu’ party….per preti pedofili.

rododentro

Anche se un giorno tutta l’ umanità si renderà conto dell’inesistenza di Dio, la chiesa resterà comunque diversificando la sua attività come qualunque multinazionale che quando un prodotto non va più, si mette a produrne un’ altro…non ce la leveremo mai dalle p…e!

Bruno Gualerzi

Credo (temo) che molto dipenderà dalle dimensioni e dalla durata della crisi in atto. Non so se il popolo americano, nato e vissuto con la bibbia, rinuncerà davvero a cercare pur sempre conforto tra le sue pagine.
E purtroppo il discorso, essendo la crisi planetaria, potrebbe estendersi al resto del pianeta. Le religioni, vecchie e nuova, non mancano certo.

Sol

mi perdonate un attimo di sfogo tamarro?
ALEEEE’ ALE’ ALE’ ALEEEE’, ALEEEE’, ALEEEE’!

ok, mi ricompongo…. 🙂

Andrea

Da noi la situazione sarebbe forse anche peggio, se non fosse per il fatto che la chiesa parassita alla grande sulla nostra schiena. Il giorno che il clero dovesse vivere solo sul proprio lavoro o comunque sulla beneficenza dei soli cristiani ne vedremmo parecchie anche noi di chiese chiuse. Le chiese italiane sono deserte peggio del Sahara, cominciano a scarseggiare ormai persino le vecchiette.
Sebbene adesso la chiesa possa ancora contare sui paesi più poveri quali quelli sudamericani ed il terzo mondo, anche lì progresso e cultura stanno facendo il loro lavoro.
Purtroppo per le religioni (ma buon per l’umanità) la civiltà e il progresso sono il loro nemico e sono una forza dirompente.
Tra le loro fila rimarranno solo i fanatici.

Ciao a tutti

Alberto

Scusate la mia diffidenza, …ma non sarà la solita lagna pubblicitaria che serve ad attirare l’attenzione! Anche gli ebrei ci “tengono costantemente sulla corda” rammentandoci a ogni piè sospinto il loro olocausto quando vogliono ottenere qualche cosa! (Non sono per niente razzista, ho anzi degli amici ebbrei e ci vado benissimo d’accordo).
Se non fosse così sono felice che anche negli USA l’intelligenza si sta facendo strada in mezzo alla superstizione, … nel senso che dio è superstizione e le chiese sono mercati, come diceva mio nonno.

andrea pessarelli

no negli usa passeranno da una chiesa a un’altra. c’è il libero mercato delle anime. difficile che rinsaviscano tutti d’un colpo

Lorenzo Galoppini

Negli Usa, come ho sempre sostenuto, la religione é sempre stata ancora peggiore e più influente che da noi che abbiamo il vaticano in casa. Forse sarà per questo che stanno arrivando al livello di saturazione. Accadesse anche da noi, prima o poi…

MicheleB.

Gli atei un nuovo potere? Negli USA? Da quale considerazione devo iniziare a ridere?

rik

In realtà di recente c’è stata in USA una lieve inversione di tendenza nelle vocazioni, ma il calo si è avvertito in maniera impressionante negli ultimi 40 anni e farà sentire i suoi effetti ancora per decenni sul numero totale dei preti.

Seminaristi in USA:

http://www.clerus.org/clerus/dati/2008-12/05-6/totalseminaristes08.htm

1920: 8944
1930: 16300
1940: 17087
1945: 21523
1950: 25622
1955: 32394
1960: 39896
1969: 16742
1970: 12749
1971: 11703
1972: 10049
1973: 11004
1974: 9586
1975: 9368
1976: 9275
1977: 9088
1978: 8639
1979: 8036
1980: 7488
1981: 7351
1982: 7180
1983: 7290
1984: 7227
1985: 7131
1986: 6915
1987: 6408
1988: 6094
1989: 5883
1990: 5552
1991: 5487
1992: 5380
1993: 5123
1994: 5100
1995: 4831
1996: 4785
1997: 4729
1998: 4830
1999: 5024
2000: 5109
2001: 5080
2002: 4923
2003: 4676
2004: 4576
2005: 4736
2006: 4922

Domixio

La maggiornaza degli Americani e’ di religione e/o cultura religiosa protestante. La classe dirigente è in maggioranza WASP (White Anglo-Saxon Protestant) con forti tradizioni anti-cattoliche. Quindi non vedo cosa ci sia da esultare se diminuisce la diffusione di una religione tutto sommato minoritaria.

Otto Permille

Il problema religioso è anche un problema di atteggiamento verso le disgrazie della vit

Otto Permille

Il problema religioso è anche un problema di atteggiamento verso le disgrazie della vita. Un tempo la famiglia pregava sopratutto per implorare il Signore che tenesse lontano dalla casa gli incendi, le sventure, gli esattori delle tasse, le malattie. Oggi ci sono altri mezzi di tutela, anche se abbiamo visto persone pregare davanti alle pompe di benzina quando il petrolio era schizzato ai sette cieli, oppure persone che hanno acceso le candeline della Madonna davanti ai titoli tossici sperando che la Madonna impedisse il crollo di borsa. In fondo la religione popolare è questa e non si è mai modificata nei millenni. Con la crisi economica è probabile che aumenti un pochino.

eridanus

@ domixio

Si è vero che gli USA sono in prevalenza protestanti ma è anche vero che mentre con il termine cattolico ci si riferisce ad un monolite dottrinale ben poco differenziato ( al massimo è questione di parte della liturgia a modificarsi) di un miliardo e passa di SUPPOSTI aderenti con il termine protestante si definiscono qualcosa come almeno quattrocento denominazioni cristiane diverse, spesso con caratteri completamente divergenti tra di loro, e che vanno ad esempio ( tanto per restare in Nord America) dagli ultra rigorosi Amish ( quelli che ancora oggi rifiutano la corrente elettrica e vestono solo di nero) a certe tendenze evangeliche americane progressiste urbane che ammettono il matrimonio gay e l’aborto.

Ernesto Di Lorenzo

Il fatto è che negli Usa la chiesa cattolica non ha alcun monopolio religioso come da noi.
E gli scandali degli ultimi anni li pagano duramente. Per il resto la penso come Bruno G.
Una religione sostituirà l’altra, purtroppo. Anche se vivere in uno stato laico è una gran bella cosa.

Otto Permille

Riprendo il post “partito”… in modo maldestro, ahimè! Il problema religioso è dunque anche un problema di atteggiamento verso le disgrazie della vita. Ci si riunisce e si prega per chiedere protezione, per implorare aiuto in casi disperati, per sentirsi tutelati contro la mala sorte. E’ vero che non è così al 100% per la maggioranza vive la religione in questo modo. Con la crisi del petrolio le persone pregavano davanti alle pompe di benzina e non è da escludere che molti cattolici mettano i titoli sotto la statua della madonna affiché faccia salire la borsa. E’ una reazione psicologica antichissima e forse nemmeno contrastabile con “l’uso della ragione”. In fondo si da il caso di alcuni che, di fronte a tali riti o scongiuri, dicono: “Io non ci credo, però lo faccio lo stesso…” L’irrazionale non può insomma essere estirpato perché si alimenta di meccanismi di difesa automatici che stanno nella testa. Ma il problema non è l’irrazionale, ma chi lo sfrutta per soggiocare le gente e cavare dei soldi.

béal feirste

L’ateismo un nuovo potere? Sarebbe bello se esistesse una forma di potere che consentisse alla gente di pensare, senza fargli trovare il boccone già pronto in gola. Ma temo che questo non accadrà mai…
Il potere è l’immondizia della storia degli umani – Guccini

El condor pasa

Tra qualche anno chiuderanno tutte le chiese e sulla porta d’ingresso troveremo il cartello: “Attività chiusa per fallimento“.

Alessandro S.

# Domixio scrive:
28 Marzo 2009 alle 15:12

La maggiornaza degli Americani e’ di religione e/o cultura religiosa protestante. La classe dirigente è in maggioranza WASP (White Anglo-Saxon Protestant) con forti tradizioni anti-cattoliche. Quindi non vedo cosa ci sia da esultare se diminuisce la diffusione di una religione tutto sommato minoritaria.

Sarà una religione minoritaria del paese, ma con il 23,9% sono la seconda religione del paese, e tra quelle minoritarie di gran lunga la più numericamente preponderante (terzi sono elencati i mormoni con il 1,7%). In più è vero quanto ha scritto eridanus; si stilasse una classifica che tenesse conto delle numerose denominazioni protestanti, la chiesa cattolica sarebbe probabilmente la prima religione di quel paese con la maggioranza relativa dei credenti. Così infatti hanno scritto su wiki.answers.com/Q/What_percentage_of_people_are_Protestant , che la chiesa cattolica è la più grande singola denominazione cristiana del paese.

Domixio

Questa viginetta (tratta Wikipedia), mi sembra sitnetizzi la tradizionale ostilità degli Americani verso la chiesa cattolica.

.

“The American River Ganges (Harper’s, 1876), vignetta in cui le gerarchie vaticane vengono raffigurate come famelici coccodrilli.”

In ogni caso basta fare un salto in Svizzera e Germania per toccare con mano l’antipapismo.

Domixio

Questa viginetta (tratta Wikipedia), mi sembra sitnetizzi la tradizionale ostilità degli Americani verso la chiesa cattolica.

“The American River Ganges (Harper’s, 1876), vignetta in cui le gerarchie vaticane vengono raffigurate come famelici coccodrilli.”

In ogni caso basta fare un salto in Svizzera e Germania per toccare con mano l’antipapismo.

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