Manifesti atei a Genova

Don Silvio Grilli, direttore del settimanale cattolico genovese Il Cittadino, ha nettamente criticato l’affissione dei manifesti “atei” curata dall’UAAR, sostenendo che non servirà a niente. Intervistato dall’AGI, ha infatti dichiarato: “Se dovessimo prenderla come una cosa seria, dovremmo dire che non mi sembra un’alta espressione di pensiero, se invece dobbiamo prenderla come una provocazione, potrei dire che hanno del tempo e dei soldi da buttar via”. Secondo don Grilli, più che di una manifestazione di laicità si dovrebbe parlare “di una manifestazione”. Il sacerdote ha concluso dichiarando che “ognuno è libero di dire ciò che vuole, nel rispetto della sensibilità altrui, naturalmente. Poi, quelli che leggeranno, giudicheranno se è una cosa intelligente, se è una cosa rispettosa, se vale la pena di prenderla in considerazione”. Don Grilli, lo ricordiamo, era intervenuto nel gennaio scorso chiedendo all’azienda di trasporti genovese di non far circolare autobus con lo stesso slogan affisso oggi: le sue parole furono definite da Corrado Augias “il ricorso ad un’allusione che ricorda da vicino l’ambiguo linguaggio della mafia”.
AGGIORNAMENTO: nel telegiornale di TeleNord un servizio sui manifesti atei, con interviste a Isabella Cazzoli (UAAR) e don Silvio Grilli (che ha rilasciato le dichiarazioni di cui sopra).

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30 commenti

alberto tadini

da queste parole traspare in parte un poco di paura che le persone possano mettersi a pensare. però sento anche un desiderio di censura che sprizza da ogni vocale e consonante della dichiarazione di grilli.
strano che i manifesti siano passati. forse perchè è stato fatto tutto senza preannunci e così si sono trovati il fatto compiuto.
d’altra parte loro possono dire ciò che vogliono (tipo il cardinale barragan che sostiene che il povero Beppino Englaro è un assassino) e naturalmente no, loro no, non sono tenuti a rispettare la sensibilità delle persone. loro possono tutto.

Viano di Vagli

Dio non esiste. E l’ Olocausto non c’è mai stato. E Andreotti non è mai stato colluso con la Mafia. E Di Pietro parla l’ Italiano senza alcun accento. E Marina Ripa di Meana è illibata.

Maybe

@Viano di Vagli.

Tutte si possono dimostrare che sono false tranne le prima.
Tuttavia non si può dimostrare nemmeno che sia vera ^^

bardhi

Motivazioni proposte per i troll:

* Ricerca di attenzione: il troll cerca di dominare la discussione corrente incitando l’astio e dirottando efficacemente l’argomento in oggetto.
* Divertimento: divertirsi alle spalle di chi riesce ad arrabbiarsi per le parole di un totale sconosciuto.
* e altri 100 motivazioni da sfigati

il miglior modo per mandarli via e di non rispinderli.

credo che sapete a chi mi riferisco

Paul

@ Viano

Siccome io in realtà penso che tu sia più intelligente rispetto a quanto facciano intendere post come questi, ti rispondo molto volentieri:

Le frasi dalla 2 alla 5 che hai scritto sono negazioni di fatti ampiamente provati, la cui evidenza è alla portata si tutti, quindi per sostenere il contrario si deve fare un bel lavoro di confutazione delle prove, esauriente ed oggettivamente convincente per tutti.

La farse numero uno nega una realtà ritenuta tale da talune fasce di persone nonostante l’assenza di prove concrete, oggettive, valide per ogni abitante della terra.

Ergo si può tranquillamente negare qualcosa la cui veridicità non sia stata inequivocabilmente dimostrata.

Se davvero pensi che la negazione di dio sia equivalente agli altri fatti da te citati è evidente che il dialogo diventa impossibile, per cui limitiamoci a sostenere ciascuno i propri valori senza imporli agli altri, che è poi quello che chiediamo.

grazie e ciao

bright77

Al cappellano chiederei se é cosi spregevole vi fa uscire gli occhi dalle orbite?Paura?

bright77

@a viano di vagli

vorrei risponderti ma perchè sprecare il mio tempo?

Fri

@ tutti tranne Viano di Vagli

certo mettere sullo stesso piano dio, andreotti, e la ripa di meana la dice lunga sulla fede del signor viano! e poi dice a noi di non bestemmiare!

Giona sbattezzato

“quelli che leggeranno, giudicheranno se è una cosa intelligente, se è una cosa rispettosa, se vale la pena di prenderla in considerazione”

I venditori di fiabe che credono a serpenti parlanti e a gente che moltiplica pagnotte e pesce, ci parlano di intelligenza, rispetto e cose da prendere in considerazione.

Neoalfa

Però! Ne spreca di fiato per criticare un’iniziativa che tanto non servirà a niente.
Si ostinano a non capire che il torto peggiore che potrebbero farci è non rispondere alle nostre iniziative. Invece si gettano contro di noi a testa bassa gridando a squarciagola la loro indignazione, beneficandoci così di una visibilità insperata.
Continui così Sig. Grilli.

Nicola Morgantini

Mi sembra incredibile che in questa associazione ci sia ancora gente che pensa che la chiesa possa essere messa in difficoltà dall’affissione di manifesti del genere. Come se la partita tra noi e loro (per loro mi riferisco al Vaticano) si giocasse sulla dicotomia “dio c’è, dio non c’è”.
Ma voi pensate davvero che al Vaticano importi qualcosa delle nostre carnevalate? No, perché se c’è ancora qualcuno che crede che i gerarchi si possano trovare in difficoltà di fronte ai manifesti atei (tra l’altro con un clamoroso errore di punteggiatura), farebbe bene a darsi una svegliata.
È sui quattrini che bisogna puntare! Possibile non capire che il vile denaro e il suo circolo virtuoso (o vizioso) col potere è la sola e unica cosa che preme a quell’agenzia di delinquenti? Vogliamo pubblicizzare qualcosa? Bene, pubblicizziamo quanto ci costa la chiesa. Pubblicizziamo i suoi privilegi, i suoi legami con la finanza internazionale e con la peggiore gentaglia del pianeta terra. Altro che “dio c’è, dio non c’è”.

rododentro

Sarà dura combattere queste forme di vita biologicamente deviate…ops, se dicevo credenti facevo prima, scusate.

Chiericoperduto

L’argomento del post sono i manifesti di genova, lasciate cadere i troll!

Dalila

Della non-esistenza di dio siamo tutti più o meno coscienti, sta piuttosto agli altri dimostrare il contrario.
Le reazioni riguardo all’ateobus e ai manifesti stanno dimostrando cio’ che ho sempre pensato: c’è gente che teme moltissimo le ripercussioni psicologiche di un messaggio di facile presa che pure non mi sembra offensivo bensi’ ottimista e pulito.
C’è gente che NON si è mai posta alcuna domanda su dio, religione/i, sacramenti, clero e tutto il resto. Ha solo e sempre accettato senza chiedere troppo senza comprendere nulla con piena fiducia nella chiesa e nei suoi vicari.
Un messaggio neppur tanto provocatiorio crea scompiglio: nel 2009 l’Italia dichiara guerra al libero pensiero rivendicando il proprio posto nel pieno Medioevo.

Ulv

Il sacerdote ha concluso dichiarando che “ognuno è libero di dire ciò che vuole, NEL RISPETTO DELLA SENSIBILITA’ ALTRUI, naturalmente”.

Mi piacerebbe sapere se il sacerdote la pensa allo stesso modo a riguardo di tutte quelle uscite papali che dipingono gli atei come satanassi e gli omosessuali come inguaribili pervertiti. A meno che non creda che essi, proprio in quanto satanassi e pervertiti, non si divertano a sentirsi vituperati.

tomaraya

@Viano di Vaglio
e soprattutto la madonna è vergine e un mammifero nullafacente passeggiava sulle acque..

Stefano

Dite quello che volete, ma l’idea di venire nel nulla e finire nel nulla mi atterrisce ed intristisce. Tanto vale buttarmi dal balcone del settimo pinao oggi pomeriggio, tanto ora o tra 30 anni, che cambia ?

Alberto Majorana

@ Stefano:
Cambia quello che farai nei prossimi trent’anni. Puoi non fare nulla (e non è tanto diverso dal morire) o puoi migliorare il mondo circostante per lasciarlo ai posteri migliore di come lo hai trovato.

Inoltre il fatto che le idee di dio e di eternità possano essere per alcuni (tra cui mi sembra di capire tu) gratifikanti e felici non le rende assolutamente più vere.

Ps: scusate la “k”, ma spero di evitare così i filtri.

Alessandro S.

Dite quello che volete, ma l’idea di essere una pecora, di venire dal fango e di finire nella cenere per il capriccio di un dio annoiato e psicotico mi atterrisce e intristisce. Tanto vale buttarmi nel cesso del settimo piano oggi pomeriggio, tanto ora o tra 30 anni, che cambia?

Sottoscrivo.

Stefano

Alessandro se dopo (ovvio che non lo crediamo) ci aspetta un dio bisbetico è sempre meglio andarci il più tardi possibile. Ci sarebbe comunque un motivo per andarci il più tardi possibile. (perché dio sarebbe annoiato poi?).
Alberto: chi mi impedisce di rendere il mondo migliore? ratzinger? e chi se ne fr….
Sul fatto di lasciarlo meglio ai posteri: se dopo c’è il nulla, mettere al mondo qualcuno mi sembra una cattiveria assurda ed inutile.
Avere orrore del nulla NON rende meno eistente dio, come ripetersi che non esiste e sentirsene sicuri NOB lo rende meno esistente agli occhi dei credenti.
lavorare 12 ore al giorno ( compresi il viaggio di andata e ritorno) dormire, pensare alla casa e la famiglia avere giusto di che campare…..dove lo trovi il tempo per migliorare il mondo ?
A questa persona toglili la speranza dell’ ald di là, ed il parapetto della finestra si avvicina.
Questo discorso non lo faccio solo io.

yarlaim

[…]se invece dobbiamo prenderla come una provocazione, potrei dire che hanno del tempo e dei soldi da buttar via

Certo non quanti soldi hanno lorsignori. Considerando che lo stato italiano (cioè noi), nelle persone di politici sgranarosari, stanno erodendo risorse per i servizi pubblici, mentre le tasche dei preti si riempiono a dismisura.

Roberto Grendene

@Nicola Morgantini

guarda che quella della battaglia per la liberta’ di dire nello spazio pubblico (a pagamento!) che pensiamo che gli dei non esistano non e’ l’unica battaglia dell’UAAR
Per te sarà una carnevalata, per tanti soci e simpatizzanti e’ una battaglia civile.

Sulle discriminazioni su base religiosa (soldi e altri privilegi) ci impegnamo da 20 anni.
In questi giorni sono partiti i tavoli informativi sull’8×1000.
A Bologna ne abbiamo gia’ fatti due, 21 e 22 marzo. Ritorneremo in strada il 5 e il 18 aprile

Ulv

@ Stefano

La logica, questa sconosciuta…

“chi mi impedisce di rendere il mondo migliore?” Nessuno te lo impedisce (o forse, sì, hai ragione: Ratzinger ci prova e sembra riuscirci benino…). Alberto ti diceva che quello è un motivo per vivere anche se si è atei, non che chi non è ateo non può farne una ragione di vita. Comprendi la differenza?

“se dopo c’è il nulla, mettere al mondo qualcuno mi sembra una cattiveria assurda ed inutile”. E creare il mondo solo per divertirsi – per noia – e ammazzare il tempo facendo soffrire poveri esseri umani destinandone alcuni alla dannazione eterna, non ti sembra una cattiveria assurda e inutile? Noi atei mettiamo al mondo dei figli perché SAPPIAMO che la vita può essere bella, mentre voi credenti IGNORATE i motivi per cui dio vi mette al mondo, tanto che ripetete continuamente che il suo volere è impescrutabile.

“Avere orrore del nulla NON rende meno eistente dio, come ripetersi che non esiste e sentirsene sicuri NOB lo rende meno esistente agli occhi dei credenti.” Come ripetuto milioni di volte su questo sito, l’onere della prova sta a voi. E il sentirsi soli non è una prova, ma solo la base per un wishful thinking.

“lavorare 12 ore al giorno ( compresi il viaggio di andata e ritorno) dormire, pensare alla casa e la famiglia avere giusto di che campare…..dove lo trovi il tempo per migliorare il mondo ?” Chiedilo a dio, che ha creato un mondo non propriamente perfetto e, allo stesso tempo, degli uomini che non hanno il tempo per perfezionarlo… Chissà, magari a te risponde. 🙂

Alessandro S.

Stefano scrive:
31 Marzo 2009 alle 20:50

Alessandro se dopo (ovvio che non lo crediamo) ci aspetta un dio bisbetico è sempre meglio andarci il più tardi possibile.

Illogico. Cosa ti fa pensare che dopo sarà meno bisbetico, bestiale e disumano di come è stato da quando è stata scritta la bibbia? E soprattutto, cosa ti fa pensare che, bisbetico o no, ci sia? 🙂

Ci sarebbe comunque un motivo per andarci il più tardi possibile.

Chi trovasse dei motivi per farlo, ben viva la sua vita. Chi non ne trovasse, altrettanto. Ai primi come ai secondi auguro indistintamente anche una buona morte, che venga presto o tardi, che sia stata ricercata oppure no.
Il tutto senza darmi alcun pensiero su alcun dio, che non vedo ne sento, ne ne provo alcun bisogno.

(perché dio sarebbe annoiato poi?).

Perché altrimenti, dopo un’eternità passata a grattarsi le palle da solo, avrebbe creato una creatura così imperfetta e inferiore da tormentare con tale raccapricciante sadismo?

Paul

i discorsi di stefano in fondo li conosciamo…. la religione continua a vivere per quelli come te… e per quelli come noi, beh, la natura ci ha dato abbastanza istinto di conservazione da permettere ai nostri geni di diffondersi….

un brutto quadro è un brutto quadro anche con una bellissima cornuce… 🙂

Bruno Rapallo, Genova

per N. Morgantini
qualcuno nella mia città ha capito benissimo che, dietro l’apparente futilità di una diatriba pseudo-filosofica a colpi di slogan pubblicitari affissi sui muri, si cela in realtà un colossale problema di “… vile denaro e del suo circolo vizioso col potere …” (a sua volta strettamente connesso con il basilare principio democratico della laicità dello Stato).
Infatti, passando in fondo a via Cantore in prossimità del mare all’incrocio con via Milano, ho potuto constatare che sotto il manifesto dell’UAAR con la scritta “La cattiva notizia (n.d.a.: cattiva per i “creduloni”) è che dio non esiste … ecc.”, qualche “buontempone” ha aggiunto con un pennarello nero sullo spazio bianco sottostante di un precedente manifesto la seguente frase: “… e anche il papa lo sa, ma preferisce continuare a rubarci quattro miliardi di euro l’anno con l’8×1000, ecc…”
Servirà a poco e non so quanti lo leggeranno, ma a chi legga qualche sano dubbio potrebbe nascere e forse anche la curiosità d’approfondire l’argomento.

Nicola Morgantini

A Bruno Rapallo:

“qualcuno nella mia città ha capito benissimo…”
Qualcuno, appunto. Forse uno solo. Apprezzabile anche il condizionale nell’ultimo rigo: “potrebbe nascere…”.
Sarebbe stato mille volte, anzi otto per mille volte più efficace sottolineare quanto ci costa il concordato con quei ladroni, e lasciar perdere dio, del quale, credimi, a loro importa tanto quanto a noi.

A Roberto Grendene:

le battaglie dell’Uaar le conosco bene, dato che sono anche le mie. L’affissione di questi manifesti rimane però una carnevalata. E se qualcuno la scambia per una battaglia di civiltà ha un’idea un po’ fumosa del concetto di civiltà, che non si misura certo con la liceità di affissione di slogan stupidi e sgrammaticati, come appunto quello su dio o su Zeus. Ti dirò di più: sono assolutamente convinto che i gerarchi vaticani siano favorelissimi a che noi ci si batta per la “libera affissione in libero stato”. Fa loro molto comodo che ci si concentri su questioni del genere, piuttosto che sul resto. Ma noi facciamo anche il resto, dirai tu. Bene, allora concentriamoci solo su quello. Non sprechiamo tempo né soldi, che è meglio.

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