UAAR a “Fahrenheit”

Il segretario UAAR Raffaele Carcano è intervenuto nella puntata odierna del programma di Radiotre Fahrenheit, condotto da Marino Sinibaldi. Carcano ha partecipato a un confronto con il sociologo delle religioni, docente di sociologia dei processi
culturali e comunicativi (e preside della facoltà di scienze politiche) presso l’università di Torino ed editorialista de La Stampa Franco Garelli.
La registrazione della puntata è disponibile sul sito del circolo UAAR di Padova.

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20 commenti

maxalber

Per evitare di ascoltare tutta la trasmissione, ci dici a che ora è stato l’intervento?
Così si potrà recuperarlo nel podcast di rai3.

Mastro Titta

A che ora la differita domani?
@antonietta: come è stato l’intervento?

enrico matacena

Verrà il giorno in cui tutte le domeniche su RADIO RAI 1 alle ore 12 ascolteremo qualcosa di laico invece del papa !
Nonostante tutto , la voce dell’ UAAR sta cominciando a farsi sentire.

Stefano Grassino

Carcano è alto, onesto, ha i capelli ed è anticlericale. Abbiamo trovato l’anti S.B.

unbeliever

Che bello, me lo sono proprio goduto. Tre persone in gamba che parlano seriamente e intelligentemente del tema in discussione. Una rarità!

bardhi

ho sentito tutta l’intervista, bravo Raffaele, speriamo che in futuro si sente di più la voce di chi lo pensa come noi

luigi

oggi pensavo ad una cosa un po’ assurda, non si potrebbe chiedere in rai un spazio di 5-10 minuti alla settimana per esporre le nostre idee? in fondo c’e’ un programma per gli ebrei e uno per i protestanti, ed anche la chiesa cattolica ha qualche spazio… ops scusate siamo in italia forse e’ un po’ troppo assurda come richiesta
Luigi

bardhi

@ luigi

Sarei felice che la rai facesse come la BBC con i Monty Python, tolsero una trasmissione religiosa che non lo guardava nessuno e misero loro. assurda pure questa vero?

luigi

@ bardhi

io invece sarei curioso di sapere quanti quardano le trasmissioni cattoliche e se l’ascolto giustifica la messa in onda
l’ultima del giorno e’ questa, il vaticano appoggia il neonato pdl: adesso gli anticlericali non hanno piu’ scuse e devono smettere di votare il nano
Luigi

Chiericoperduto

Triste però che quando viene concesso uno spazio mediatico all’UAAR ci deve essere sempre un clericale a controbattere, vien messo così per “controbilanciare”, per non passare da Tv o radio atea.
Pensiamo a tutte le ore mediatiche a disposizione riservata di preti, suore, clericali, ecc..

Dario

@Luigi
esiste uno spazio radiofonico rai dedicato ad associazioni non a fine di lucro i PROGRAMMI DELL’ACCESSO, questo almeno a livello regionale. Mi informero sull iter da seguire e lo comunichero alla segreteria uaar

luigi

mi fa piacere aver provato a smuovere qualcosa, a volte si hanno tante idee simpatiche ma rimangono sempre li dove sono nate

tomaraya

@ Stefano Grassino
essere onesti in italia potrebbe essere un grosso handicap per fare politica in italia.

Paolo Bizzarri

A me non e’ piaciuto affatto come si e’ mosso Carcano…. Il tizio di Fahreneit ha per tutto il tempo sostenuto in maniera diretta che
1) I veri Atei sono per forza quelli che hanno avuto un educazione religiosa, solo quelli che sono stati in qualche modo toccati dalla melassa cattolica possono ambire a capire il significato profondo dello “sbattezzo”.
2) le nostre iniziative sono di aiuto alla parte avversa.

Il sociologo poi rincarava dicendo che aumenta l’ateismo perche’ aumenta lo “sradicamento” ma in fondo “Italiani brava gente” dunque siamo tolleranti e sono una frangia di estremisti si confronta su queste tematiche.
Ora mi aspetto che da un presidente UAAR ci siano argomenti assai piu’ incisivi per affermare il significato delle nostre azioni e che dopo tanti Dennet ci siano argomenti piu’ scientifici da usare a proposito dell’argomento “nati per credere”.
Raffaele mi e’ invece sembrato un po troppo “morbido”.

Stefano Grassino

@ tomaraya

Hai ragione. Questa è vera: un giorno, prima di uscire di casa per andare ad una manifestazione contro il nano, presi il libro delle poesie del Belli e la pagina si aprì casualmente su questa poesia che ti riporto qua sotto. Ti giuro che è accaduto realmente e non mi scorderò mai più, in vita mia, questo episodio.

Chi ha cquadrini è una scima de dottore,
Senza manco sapé sscrive né llègge:
Pò sparà indove vò rròtti e scorregge,
E ggnisuno da lui sente er rimore.
Pò avé in culo li ggiudisci, la lègge,
L’occhio der monno, la vertù, e l’onore:
Pò ffà mmagaraddio, lo sgrassatore,
E ‘r Governo sta zzitto e lo protegge.
Pò ingravidà oggni donna a-la-sicura,
Perché er Papa a l’udienza der giardino
Je bbenedisce poi panza e ccratura.
Nun c’è ssoverchiaria, nun c’è rripicco,
Che nun passa coll’arma der zecchino.
Viva la faccia de quann’-uno-è-rricco!
11 marzo 1834

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