L’on. Manuela Ghizzoni (PD) ha presentato oggi un’interrogazione al ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini per sapere come sarà assicurata la presenza dei docenti nelle ore di attività didattica alternative all’insegnamento della religione cattolica. “I tagli”, sostiene Ghizzoni, “non permetteranno alle scuole di svolgere le attività didattiche, formative, di studio e di ricerca con assistenza di personale docente”. Il provvedimento rappresenterebbe dunque “un grave impoverimento per la scuola pubblica”, perché “gli studenti delle scuole elementari e delle scuole medie che non partecipano all’ora di religione bighelloneranno nelle scuole”.
Ghizzoni (PD): “ora alternativa sempre più a rischio”
29 commenti
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beh…da un governo clericale non c’era da aspettarsi altro…bisogna insistere affinchè il docente di religione rimanga in classe da solo!
Salvo sporadiche eccezioni, non c’è mai stata un’ora alternativa.
Dispiace, ma non meraviglia, che la politica a sinistra (?) scopra ora ed in seguito a tagli finanziari il problema dell’ora alternativa.
@ manlio padovan
Non so come mai ma a sinistra è solo quando si è all’opposizione che ci si ricorda di certe cose
Avevo subito capito quale potevano essere gli effetti DEVASTANTI di questo SFASCIO di pseudoriforma gelminiana , tremontiana e vaticaliana!!!!!!!
Già, in orario con le contemoraneità è a rischio, FIGURIAMOCI il PROSSIMO ANNO!!!!!:-(
@ manlio e davide
ora il pd presenta un’ interrogazione parlamentare, ma io mi chiedo: dov’era quando era al governoooo?
pensate che avevo posto la questione alla vice ministro dell’istruzione bastico, consegnandole personalmente un plico contenente le proteste dei genitori di alunni non avvalentesi, ma nulla!!!
che dite, ora si risolvera’ qualcosa?????? mah!
guarda I.V., se i docenti di religione si ritrovassero in classe da soli, molto semplicemente la renderebbero materia obbligatoria.
governanti ciechi…
@ rosalba sgroia
Ha ragione Grillo (almeno sulla laicità) PD è PDL-L
Citta’ del Vaticano, 2 apr. (Adnkronos) – La Santa Sede ha denunciato questa mattina la repressione delle autorita’ cinesi contro la Chiesa cattolica, in particolare contro vescovi e pastori che operano nel grande Paese asiatico. E’ quanto si legge nel comunicato conclusivo della riunione della commissione istituita da Benedetto XVI sulla situazione della Chiesa in Cina. Nel comunicato conclusivo sono state messe in luce le ”problematiche complesse della attuale situazione ecclesiale in Cina, che derivano non solamente dalle difficolta’ all’interno della Chiesa ma anche dai rapporti non facili con le autorita’ civili”.
(Scusate il fuori tema, ma volevo far notare come, ancora una volta, i corvacci vaticani sbraitano contro una dittatura repressiva SOLO quando questa va a toccare i loro amici e dipendenti. E pensare che il papa si è rifiutato di incontrare il Dalai Lama per non urtare la “sensibilità” del governo cinese…)
Come avevo fatto notare in un precedente post, il problema c’è ed è serio. Nel mio caso personale, la soluzione del preside è quella di inserire i non-avvalentisi in altre classi. Ma volendo ampliare lo sguardo e misurare i più vasti danni prodotti da Maria Locusta Gelmini, con la compressione degli orari e del tempo-scuola, non sarà nemmeno più possibile per tutte le classi usare la palestra, per cui molti i ragazzi, come nel primo dopoguerra, faranno ginnastica tra i banchi.
Avevo commentato un articolo passato de il Manifesto che riferiva di una inchiesta, svolta dalla CGIL in tre regioni (Piemonte, Puglia e Basilicata) che invitavo a controllare l’operato dei dirigenti scolastici regionali e le stesse strutture sindacali Scuola perifiche.
Lo riporto, dato il mancato inserimento fra le Ultimissime e, per l’occasione, per suggerire che anche da parte nostra, come circoli Uaar e come Uaar nazionale, possiamo investire i dirigenti scolastici regionali, il ministero, le forse politiche, i mezzi di informazione, i genitori e gli studenti per denunciare e documentare questa estesa, grave omissione.
perchè c’è mai stata un’ora alternativa? due anni fa ero alle superiori, e io durante l’ora di religione venivo lasciata allo sbaraglio totale…
e come me tutti gli alunni, chiaro(non che fossero tanti, nella mia zona, comunque)
Dal mio punto di osservazione lombardo ricordo che la riforma regionale del sistema di istruzione voluta da Formigoni (che la Gelmini ha poi ripreso quasi integralmente) passò con l’astensione benevola del PD.
x Rosalba Sgroia
appunto, hai colto nel segno.
dov’era il pd? semplice la pensava prima e la pensa ora come la pdl sua sorella maggiore.
sono uguali in tutto.
Se non viene garantita l’ora alternativa, allora non dovrebbe nemmeno avere valore il voto (aihmè) espresso dall’insegnante di religione. Paese talebano del cavolfiore … E poi, l’insegnante di religione non dovrebbe essere ammesso durante gli scrutini riguardanti alunni che non si avvalgono dell’ora di religione.
Il primo anno di superiori, noi che non facevamo religione eravamo abbandonati in un corridoio con dei banchi e delle sedie sparsi. Dall’anno dopo abbiamo risolto segnando tutti l’opzione di poter uscire da scuola durante l’ora di religione, che passavamo tutti insieme al bar. Alla fine, l’anno scorso, in quinta, c’erano cinque persone su venticinque che facevano religione.
In ogni caso, di ora alternativa nemmeno a parlarne (non che a noi dispiacesse stare al bar a chiacchierare, per carità, ma è una questione di principio: la possibilità va data, poi ognuno deciderà se sfruttarla).
@ Giacomo Grippa
Ero presente quando si è discusso di quella ricerca, gli organizzatori si sono ripromessi di ricontattarmi come rappresentante del progetto UAAR, ma ancora nulla:
http://www.uaar.it/news/2009/02/13/febbraio-convegno-cgil-sulla-laicita-nella-scuola-pubblica/
17 febbraio, convegno CGIL sulla laicità nella scuola pubblica
Roma, 17 febbraio 2009 ore 10.30-13.30
CGIL Corso d’Italia, 25 (sala S. Weil)
Quale Laicità nella scuola pubblica? – Incontro seminariale
Atteggiamenti e comportamenti di genitori non cattolici di fronte alla scelta di usufruire o no dell’insegnamento nella scuola pubblica della religione cattolica per i loro figli.
Nel 2007-2008 è stata condotta una ricerca in Puglia, Basilicata e in Liguria e Basso Piemonte raccogliendo testimonianze di genitori non cattolici riguardanti il loro rapporto con “l’ora di religione” nella scuola pubblica. Oggi, in piena fase di
iscrizioni a scuola e di scelte da effettuarsi da parte dei genitori, vengono presentati gli esiti di questa indagine che è stata condotta dal dott. Leonardo Palmisano.( segue)
il primo anno di superiori anche noi non aderenti all’ora di religione eravamo continuamente msballottati dalla palestra a qualche aula vuota.
eravamo pochi (in una classe di 21 ragazzi solo 5 non accettammo) e come tutte le minoranze eravamo trattati con amorevole cristiana tolleranza 🙂 ricordo che il preside ci fece un bel pistolotto specie a quelli del primo anno sull’importanza della religione “che forma bravi cittadini” e di come a solo 14 anni non si potevano fare simili scelte 🙂 non è cambiato nulla a distanza di oltre un ventennio.
l’italia è immobile ma il mondo cammina veloce.
Io negli anni ’80 mi ritrovai ad essere una delle 2 insegnanti su 36 a non essere disponibile all’insegnamento della religione cattolica…venni definita dalla Direttrice Didattica ” una serpe in seno” . Il parroco del piccolo paese dell’ Appennino dove insegnavo anche scienze mi screditò pubblicamente durante la predica domenicale perchè avevo presentato l’evoluzione e Darwin, ed avevo traviato i miei piccoli alunni portando “addirittura” dei fossili… Ora i miei figli , entrambi al Liceo , possono andare in biblioteca per un’ora di studio individuale, ma la suora addetta all’ indottrinamento ha già comunicato ad uno di loro che esiste per lui la possibilità di cambiare idea senza che io lo sappia, e lo ha rassicurato sul fatto che, anche se non battezzato, c’è comunque un simil-paradiso che lo aspetta…
MA NON FINISCE MAI… NON MOLLANO MAI !!!!
Brava Alessandra Ferrari! la sua storia è interessante, grazie per la testimonianza! Assurdo ciò che poteva succedere solo 30 anni fa…
“Il provvedimento rappresenterebbe dunque “un grave impoverimento per la scuola pubblica”, perché “gli studenti delle scuole elementari e delle scuole medie che non partecipano all’ora di religione bighelloneranno nelle scuole”.”
Pura demagogia…gli studenti lo hanno sempre fatto e sono sempre stati felici di farlo…ed ai genitori non e’ che importasse piu’ di tanto. Sono credente non cattolico. Non ho mai frequentanto l’ora di religione. L’avrei fatto se si fosse affrontato un programma didattico che affrontasse la storia e le diverse culture religiose.
Ad ogni modo…nell’ora “alternativa” delle mie superiori (dal 1991 al 1996) non mi e’ MAI stato proposto nulla di alternativo. Non e’ la riforma Gelmini il problema…o la destra clericale o l’ingerenza cattolica…le risorse non ci sono mai state e nessun governo ha ai avuto la seria intenzione di fare qualcosa.
Perchè non eliminare il problema alla radice, eliminando del tutto l’ora di religione, non è compito della scuola insegnare la religione.
Se insegnassero veramente la storia della religione cattolica, leggessero in classe la bibbia, i ragazzi diverrebbero tutti atei in un quadrimestre.
@ Ivo Mezzena
Secondo me non e’ compito della scuola insegnare UNA religione.
Essendo un aspetto importante di molte culture, insegnare LE religioni dal punto di vista storico, accennando le dottrine fondamentali, credo sia opportuno, anzi doveroso dal punto di vista della completezza dell’insegnamento.
Cosi’ come si copre il razionalismo in filosofia e l’evoluzione in scienze.
Tra alunni:” E’ finita la 3a ora. Chi viene adesso?”-“Il prof. di religione.”-“Bene, allora ho qui un mazzo di carte: ci facciamo una partita, quanto ci giochiamo?”
Sembra una barzelletta, ma sono solo ricordi di vita vissuta.
@Francesco
Compresa l’astrologia? E la pranoterapia? E l’alchimia? E …. ?
Io sono convinto che, come già detto da altri, a scuola le scenze, nei luoghi di culto le religioni.
Ciao a tutti
Non capisco perché andare a cercare
in Antartide una suluzione che é davanti
a noi.
Hanno chiese e parrocchie, conventi e
oratori, dove fare tutta l’ora di religione
che vogliono.
Perchè a scuola, con i problemi dell’ora
alternativa?
Giovanni Bosticco ha colto nel segno: c’è bisogno dell’ora di religione nella scuola quando già c’è il catechismo?
@ Macklaus71
Eh eh… quando facevo il liceo durante l’ora di religione facevamo i tornei di calcetto con palla di carta due contro due (l’aula era abbastanza grande), senza disdegnare le più clamorose esultanze quando si segnava un gol (vinceva chi arrivava a 5)
Al quarto anno fu introdotta l’ora alternativa. Io fui uno dei pochi che ne approfittò, ma eravamo comunque una decina essendo stati raggruppati tutti, con una intera classe a nostra disposizione. Il vantaggio fu enorme: in caso di interrogazione o compito in classe nelle ore successive avevo un’ora per ripassare la materia. Altrimenti… Torneo di calcetto!!!
mi aspetto che la Gelmini risponda:
“state sollevando un problema inutile. la religione cattolica è fondamento delle nostre radici cristiane e tutti gli italiani desiderano che i loro figli siano educati ai sani valori che hanno fatto grande la nostra storia. per quanto riguarda gli stranieri, le validissime politiche di integrazione messe in atto dal nostro Governo faranno sì che tutti gli immigrati saranno ansiosi di conoscere la storia di Gesù bambino, dei miracoli e delle stupende parabole. quindi si prevede che la richiesta di attività alternativa sarà pari a zero”