La legge non consente benedizioni religiose in orario scolastico (cfr. la scheda presente sul nostro sito): c’è chi ci prova comunque, ma c’è anche chi risponde di no. A Coriano, in provincia di Rimini, l’ha fatto Pietro Rinaldi, preside del locale Istituto Comprensivo, suscitando le ire del consigliere regionale PDL Marco Lombardi, che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione in Regione. Per la cronaca, Rinaldi, che si dichiara “cattolico praticante”, ha invitato il parroco a passare di pomeriggio.
Coriano (RN): salta la benedizione pasquale, protesta il PDL
20 commenti
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il mondo è strano e il nostro paese non fa eccezione.
Perchè chi rispetta le leggi deve essere additato quasi come fosse un criminale?
ma provvedimenti disciplinari a carico del preside? richieste di spiegazioni?
@andrea
Perchè a carico del preside? Non ti ho capito.
@MicheleB
E’ ironico…….nevvero Pessarelli?
ho letto in fretta e avevo capito che il preside avesse invitato il parroco a benedire la scuola (“la legge non cosente… c’è chi ci prova comunque”)
Bene! Anche nelle nostre zone si fa avanti una idea laica della scuola! Ce ne rallegriamo.
il preside doveva dire al parrocco di andare a lavorare e lasciare in pace gli studenti. Fosse che fosse la volta buona di mandarli tutti a fare qualcosa di utile.
amaramente ridicolo, cosa pensa di ottenere se non di sollevare un po’ di inutile e dannosa polvere?
pensa che la Regione abbia competenza in materia religiosa?
spero che i “capoccia” si rendano conto che rispettare le regole o leggi , non è reato
e quindi che lascino in pace il Preside, che ha fatto solo il suo mestiere.
Il problema, Vinicio, è che in Italia è reato rispettare le leggi e la Costituzione. Di mestiere faccio il “Guardia Parco”, il mio lavoro è far rispettare delle norme e ti assicuro che avvolte è frustrante.
@ Vinicio
No caro Vinicio, sbagli ed alla grande. Pensa un pò che risate se lo denunciassero: sai che risate in tribunale? La battaglia per la laicità ne avrebbe solo da guadagnare. E’ la mancanza di senno e di buon senso che possono aiutarci. Lunga vita a questi consiglieri ed al loro amico B 16.
Se la benedizione è una benedizione degli ambienti, il parroco può passare benissimo negli orari in cui si fanno le pulizie. Su questo credo che anche l’associazione UAAR possa essere d’accordo.
un pò OT : cercate su facebook il gruppo U.A.A.P.D
Il problema, in Italia, è che la legge sull’ora di religione è finta: è stata fatta per accontentare qualcuno, ben sapendo che pochi l’avrebbero messa in pratica. Qui è scontato essere cattolici e gli altri (gli auto-pensanti) si arrangino.
Non vedete che a natale e pasqua le chiese sono piene? Così si fanno notare da tutti gli altri, tanto due ore di falsità in più nelle loro vite non li smuove molto. Il disappunto nasce quando qualcuno OSA mettere in atto una legge che esiste, sì, ma solo sulla carta. Tanto, è più comodo e conveniente seguire il gregge che azionare il proprio cervello…
@ Loredana
Quando il cervello c’è, cosa della quale comincio a dubitare vedendo il livello culturale di questo paese.
C’ è sempre più gente nellle istituzioni, come Fini e Rinaldi, che ha il senso dello Stato laico ed agisce di conseguenza sfidando le ire di Acquasanta e Company, indipendentemente da l’essere credenti o meno, è gente che pensa ed è da rispettare.
Non vorrei passare per misogeno ma gran parte del problema della falsità descritto da Loredana (una delle poche pecorelle nere…) è dovuto alle ragazze che “obbligano” i ragazzi rispettivi ragazzi-mariti ad essere presenti a messa. Vi posso assicurare che al 90 % degli uomini non gliene può fregar di meno di andare a messa a pasqua-natale, meglio una Birra al Pub.
Tutta la mia solidarieta’ al preside Pietro Rinaldi, se dovesse esserci un provvedimento disciplinare nei suoi confronti dovremmo mobilitarci tutti noi che vogliamo per i nostri figli una scuola laica.
@MaxM
Quella che descrivi mi sembra una realtà assai limitata ai paesini di campagna, una realtà un po’ burina e caciarona (scusa, dovevo dirlo)…e poi dimmi per quale motivo una donna dovrebbe essere maggiormente credente e baciapile di un uomo (quando in realtà l’ateismo più puro dovrebbe, per logica, “scatenarsi” fra le donne, da sempre creature discriminate dalle religioni motoneiste).
Non passi per misogino ma la situazione descritta la dice lunga su un certo tipo di donne (le in-castratrici di uomini) e non su TUTTE le donne.
…meno preti a scuola, meno pedofili vicino ai bambini….