Non farà probabilmente scalpore come quella del Time dell’8 aprile 1966 (Is God dead?, “Dio è morto?”), ma la copertina dell’ultimo numero di Newsweek manda come comunque un messaggio molto forte, e questa volta senza punto interrogativo: The Decline and Fall of Christian America (Declino e caduta dell’America cristiana). L’articolo di punta, scritto da Jon Meacham, ha un titolo ancora più esplicito: The End of Christian America (“La fine dell’America cristiana”). Il reportage trae spunto dalle inchieste sociologiche che evidenziano la crescita del numero di coloro che dichiarano di non appartenere ad alcuna confessione religiosa per tentare di capire le trasformazioni in corso e come sarà l’America “post-cristiana”.
“Newsweek”: “La fine dell’America cristiana”
40 commenti
Commenti chiusi.
notizia ke contribuisce a rendere più piacevole la domenica….
darik
che belle notizie 🙂
Evvai!
PS: se vi interessa, il 19 aprile a Roma sarà in esposizione il libro delle favole in versione illustrata.
Ulteriori info qui:
http://www.06blog.it/post/5025/dopo-mille-anni-esposta-a-roma-la-bibbia-carolingia
😀
Si,però si parla di America… a quando in Italia????
Manitù will arise!
Io non ci vedrei nulla da esultare, perchè a me non interessa un fico secco di quello in cui crede la gente, ognuno è libero di credere in ciò che vuole, basta che non rompa le scatole a me. Ma si sa, visto l’andazzo dei credenti, per non esser rotto le scatole, non mi rimane che sperare ed esultare che essi diminuiscano.
sono d’accordo con darik,la domenica stavolta è più piacevole!
Mi mette in sospetto quella copertina di Time del 1966, cioè di ben 43 anni fa. Sia pure in modo interrogativo si parlava della morte di Dio, che presumo abbia fatto scalpore, come qui si dice, in America. Da allora quante volte sarà morto dio da quelle parti? La mia impressione è che sia risuscitato tante volte quanto è morto (come del resto qui da noi), sia pure presentando sempre un nuovo look. Non vorrei che anche questa ‘Fine dell’America cristiana’ preludesse ad una nuova rinascita. Il fatto di non appartenere ad alcuna confessione religiosa di per sé non è garanzia di mancanza di superstizione, e un’America post-cristiana non significa un’America davvero più laica.
(Mi sono dato il compito di vedere quanto di illusorio ci possa essere in queste notizie che si succedono sempre più frequenti e che danno qua è là per moribonde le religioni. E se poi mi sbaglio, tanto meglio.)
Dopo una domenica passata tra parenti cattolicissimi, non posso che leggere con gioia una notizia così.
Quoto in pieno Bruno.
beh, già si potrebbe compiere un piccolo-grande passo abolendo il giuramento sulla bibbia…
@ Bruno Gualerzi
“Il fatto di non appartenere ad alcuna confessione religiosa di per sé non è garanzia di mancanza di superstizione…”
Ma chi non appartiene ad alcuna confessione religiosa…che superstizioni ha? Quelle del gatto nero che attraversa la strada, del sale versato o dello specchio rotto? Ma chi crede a queste cose di solito é religioso o no? (me lo chiedo perchè in effetti la cosa mi incuriosisce)
SEMPRE PIU’ IN ALTOOO! GRAPPA ATEISMO!
@ Lorenzo Galoppini
Premetto che spero con tutto il cuore che il non appartenere ad alcuna confessione religiosa voglia dire anche la liberazione da ogni superstizione. Che però non sono tanto il gatto nero, il sale versato, lo specchio rotto (magari anche questo, se è indice di ben altre superstizioni), e nemmeno – anche se qui siamo già sulla buona strada – il credere nell’oroscopo… quanto il sostituire il culto del divino con il culto di qualsiasi altra cosa, un’ideologia, un personaggio dello spettacolo, della politica ecc., sui quali si riversa tutta la propria esigenza di nutrire comunque una fede, e che si è disposti a seguire più o meno fanaticamente, in modo non meno alienante, e pericoloso, del professare una fede religiosa in senso proprio.
@ Bruno Gualerzi
Morto un papa se ne fà un’altro. Morto un dio pure. Credo che l’umanità abbia bisogno di vivere nella illusione, di autoconvincersi dell’eternità della vita. L’ateismo e l’agnosticismo sono sentimenti per pochi coraggiosi capaci di intendere e di volere.
x stefano grassino
se come dici l’umanità ha bisogno di credere in qualcosa; ke ci creda pure!
il brutto è ke i teoutilizzatori hanno la sciagurata necessità di convincere altri alla
loro ideologia perniciosa.
ritengo ke se un credente si limitasse a coltivare la propria fede
come io coltivo il mio orticello non sarebbe un gran male.
lo sarebbe invece se io entrassi in quello del vicino pretendendo
di disporre dei cavoli suoi…;-)
darik
Stasera mi sento profondamene ottimista, e quindi voglio accogliere questa notizia come un preannuncio di autentica laicizzazione del nostro occidente.
Come la fine non solo della credenza religiosa, madre di tutte le superstizioni, ma di un atteggiamento umano regressivo ed impaurito che forse ha fatto il suo tempo.
Sì, lo so, le cose non sono così semplici, sbatti un dio fuori della porta e te ne si presenta un altro, abilmente mascherato, che vendendoti saponette ti abbindola con scritture sacre a cui non puoi proprio evitare di prestare fede. E naturalmente dietro a lui tutta una sfilza di ‘portatori del sacro’ che ti vendono acqua santa e riti cretini da ripetere tre volte al dì, prima dei pasti.
Ma stasera non la vedo così. No. Il mondo sta mutando rapidamente e radicalmente, poche sacche di resistenza di una religione malata inutilmente si oppongono ad un processo incontenibile di laicizzazione, in cui il pluralismo e il relativismo la fanno da padroni, e l’uomo si libera di quei riti cretini, di quelle acque sante inquinate.
Un mondo nuovo sta nascendo, voglio andare a letto con questa convinzione. Poi domani è lunedì e forse le cose mi appariranno diverse, ma non stasera: stasera ho bisogno di una buona notizia, e questa è ottima.
Sogni d’oro a tutti gli amici dell’Uaar.
A prescindere da considerazioni storiche, il fatto che ci sia una crisi delle vocazioni e che l’integralismo cristiano si rafforzi non fa che dimostrare che una crisi c’è.
E credo che, anche storicamente, una crisi simile non ci sia mai stata.
L’importanza dei rimborsi chiesti per i danni alla gioventù (per così dire) in America, testimonia che il sipario ha cominciato a strapparsi.
Dobbiamo avere fede (e mi fa specie dire questa parola, ma è così) che la situazione migliorerà. Sta accadendo. Per fortuna… Anche se ci vorrà tanto tempo, succederà.
Al futuro!
(non avrò esagerato con l’ottimismo?)
@Bruno Gualerzi:
vi insegno il superuomo!
;D
-NONSENSE WILL GO WHEN POEPLE WON’T NEED IT ANYMORE-
I say: This is NOT the right time for Christianity to go. This is the right time for NONSENSE to go. If we fight Christianity we will not win. We must fight selfish Capitalism, blind Religions, Hysteria that we can find everywhere today. If you fight nonsense just in Christianity you will end up finding it in other religions. If you fight nonsense only in religion, you will end up finding it in Astrology, or the economy. Rationalism teaches that reason must prevail on nonsense in all fields. Reason must dominate in our minds, so that our minds can dominate all different types of nonsense.
I’m waiting for an article like “End of Nonsense on Earth”, that would be truly great.
Clinton Jason Giannolo
Quando l’uomo si libererà dela cancro della religione, inizierà una nuova era di benessere sociale e personale, dove tutti gli individui si adopereranno per la felicità di tutti.
Siamo agli albori di questo futuro senza religione.
ragazzi e ‘ normale che facciano fuori dalle loro menti i cattocredenti, specie dopo le migliaia di fatti di preti pedofili . infondo per gli usa sarebbe auspicabile tornare alla religione dei nativi .
al posto dei crocefissi(i totem) al posto dei santi (il bisonte bianco) al posto delle messe (le danze propiziatorie) al posto dei preti( i grandi stregoni )w sitting bull: toro seduto faceva meno danni lui
di tutta la cosidetta cei.
Non voglio tormentarvi con la solita tiritera, ma non voglio che qualcuno se la dimentichi 🙂
Rimarranno soltanto i fanatici, questo è poco ma sicuro.
L’istruzione distruggerà tutto ciò che è basato sulle menzogne.
Ci vorranno probabilmente alcune generazioni, ma la strada è ormai imboccata.
Lo stesso succederà anche con le altre religioni, benchè forse solo successivamente, in quanto radicate in paesi culturalmente più indietro rispetto all’occidente.
Ciao a tutti
il problema non è l’america, ma l’italia che ha la serpe in seno….
@Darik
Vedi se riesci in questo difficile esercizio. Càlati nel più profondo della tua anima ed esplora come, se e quanto tu trovi impellente e necessario per la tua realizzazione personale, per l’elevazione della tuo livello di autostima a livello meramente e banalmente umano continuare ad usare ed infliggerci quel tuo stravagante ed insopportabile vezzo di usare il “k” invece del più dipendioso ed italico “che”. Se il tuo spirito giovanilmente insopportabile sopravvive all’ipotesi di questo allineamento alle consuetudini del mondo che da secoli si adatta a questa convenzione linguistica che viene correntemente denominata “lingua italiana” allora, per favore PIANTALA con questo tic demenziale.
Un caro saluto.
@frescateo
però non dimenticare che negli stati uniti la religione cattolica è si influente, ma non è certo l’unica e, soprattutto, non è fra le più integraliste. Ci sono confessioni religiose molto più rigide e violente. Oltretutto nell’articolo linkato si parla di nordovest (san francisco e seattle, per intenderci) e nordest (New York e Bosto) americano, tradizionalmente più vivaci da un punto di vista intellettuale e culturale di tutto il resto degli stati uniti.
Fra l’altro vorrei ricordare che negli stati uniti va molto di modo non mandare i propri figli a scuola ma educarli a casa per evitare che entrino in contatto con la degenerazione del mondo contemporaneo e inculcare loro i “sani” principi dell’integralismo religioso. C’era stato anche un po’ di uaar su questo argomento se non ricordo male.
Insomma credo che, nonostante il titolo sensazionalista della rivista, l’america sia ben lontana dall’ateismo e dal laicismo che, a parte l’italia, si vive in europa.
Di recente mi e’ capitato di leggere il testo della legge con cui uno degli autori della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti, Thomas Jefferson, ottenne nel 1786 dallo Stato della Virginia la soppressione della religione di Stato.
http://www.lva.virginia.gov/whatwedo/k12/bor/vsrftext.htm
L’idea centrale della legge e’ che se uno Stato e’ una democrazia, ed esiste il riconoscimento legale della liberta’ di opinione, nessuna opinione puo’ prevalere per legge, neanche l’opinione di singoli o sette in materia di religione.
Sulla base di questo assunto, lo Stato della Virginia soppresse il riconoscimento di religione di Stato di cui godeva la Chiesa Anglicana, e non lo concesse piu’ ad alcuna istituzione religiosa ..
@Fri
Anche in Francia sta aumentando il numero di famiglie che preferisce l’istruzione a casa. La legge prevede che si possa studiare a casa, sostenendo poi gli esami dello stato.
http://www.cahiers-pedagogiques.com/article.php3?id_article=3837
E’ dai tempi di Nietzche che dio è morto…..ma poi gli trovano sempre qualche altra forma comunque non si puo’ negare che dai tempi di Nietzche si siano fatti passi avanti,io semplicemente penso che chi non esiste non possa morire.Quindi il problema resta nella religione,questo è il reale cancro.Probabilmente gli Stati Unitensi reagiscono a trent’anni di politiche basate su prediche incendiarie di fantomatici Savonarola del nostro tempo e su un pensiero unico economico nel quale arricchirsi alle spese di altri era un segno di grazia divina.Non è un caso secondo me che i preti del mercato e i preti di qualunque culto abbiano seminato lo stesso campo e abbiano preparato il mondo all’avvento dei preti di wall srett,bibbia cilicio e Milton Friedman.Quello che mi da da pensare in maniera positiva è che come è stata sconfitta la magia(7500 anni ci son voluti)nata contemporaneamente alla religione organizzata con la sedentarietà umana(invenzione agricoltura)prima o poi ci riusciremo anche con la religione nel frattempo ogni notizia del genere è di buon auspicio.
@SULLA SUPERSTIZIONE
Credo che oltre a gatti neri,sale ecc..possa considerarsi tale ancheconsiderrare un albero sotto le fattezze di un santo o i riti iniziatici dedicati a madre natura di cui si sta contaminando ultimamente una parte dell’ecologismo
Trovo che tenere i figli a casa e farli studiare li sia un danno incalcolabile a prescindere dalle posizioni religiose perchè priva i bambini del rapporto con gli altri bambini e della relazione col mondo di fuori che nulla ha a che vedere con il mondo incantato della propria famiglia
Meno preti, vescovi e cardinali ci sono e più il tesoro ecclesiastico può essere diviso tra poche persone. Il cattolicesimo finirà con una sola persona che scapperà con una cassa che ci vorranno centinaia di TIR per trasportarla.
@Sandra
il fatto che anche in Francia l’homeschool sia in aumento non vuole necessariamente dire che sia una cosa positiva. Dipende anche da chi sono i genitori. Conosco una ragazza americana che non e’ andata a scuola, ma i genitori erano hyppie e vivevano in una comune per cui lei e suo fratello sono cresciuti in una comunita’ molto aperta e progressista e hanno viaggiato moltissimo soprattutto in sudamerica. In questi termini mi puo’ anche andare bene. Ma il rischio e’ molto grande perche’ la maggior parte di questi bambini viene cresciuta in un ambiente profondamente religioso ed istruita all’obbedienza alle gerarchie ecclesiastiche, all’odio nei confronti delle altre religioni (e degli atei in particolare), molti di loro imparano a leggere sulla Bibbia che rimane praticamente l’unico libro che leggono. Semplicemente quello che voglio dire e’ che il titolo di questa rivista e’ fuorviante e non rispecchia la situazione dell’america intera, ma solo di piccolissime enclave particolarmente progredite. Da questo punto di vista la situazione europea e’ paradossalmente mille anni piu’ avanti (sempre escludendo l’italia…).
Una domanda. Quanti sono gli atei in italia? cioe’ c’e’ una qualche statistica, qualche dato sugli atei dichiarati? qualcosa da confrontare coi numeri riportati su newsweek?
fri ; ok ma voi mettere i pellerossa ::::poveretti,massacrati dai credenti (cattolici)( protestanti )
mormoni, quacqueri, e altre amenita’ religiose. sono loro i veri religiosi sono quelli che amano la natura e rispettavano gli animali . cosa che nessun religioso che dice di credere in DIO rispetta.
quindi fin da piccolo i miei eroi erano loro i vari ;cochis ,cavallo pazzo , toro seduto,nuvola rossa, capo giuseppe,aquila nera, ecc ecc veri eroi che si opposero alla conquista dei falsi dei.
@ Fri
Al riguardo ho lanciato un primo sasso nello stagno con il penultimo commento sotto “Italia: sbattezzi in aumento” fornendo dati precisi sulla situazione della mia famiglia (due sbattezzi – due figlie non battezzate; praticamente zona devaticanizzata!) e chiedendo all’Uaar di aprire uno spazio per tali generi di comunicazioni da parte di tutti gli interessati. Anche se macchinoso, tale sistema può essere un indice inequivocabile del numero degli sbattezzati, ovviamente per difetto e quindi maggiormente difendibile.
Saluti
@ darik
Se la tua economia si basa sulle fabbriche d’armi, prima o poi una guerra la devi fare.
Se esiste una religione e diventa di massa, per forza non può vivere nel suo orticello ma deve espandersi.
Il tuo è un discorso per me ottimo perchè pervaso di rispetto per il prossimo, ma ti risulta che i credenti lo abbiano mai avuto?
@ Fri
numeri certi non ce ne sono.
se vuoi, puoi dare un’occhiata alla scheda elaborata dal Cesnur di Torino:
http://www.cesnur.org/religioni_italia/a/appendice2_01.htm
@Fri
Infatti non penso che sia una cosa positiva in generale, poi dipende. Avevo letto l’articolo mesi fa, in cui si parlava di questo trend francese, dovuto si’ a fattori religiosi, ma anche a una perdita di fiducia nella scuola pubblica, in relazione a fatti di violenza nei quartieri a rischio.
Si diceva, se ricordo bene, che ogni anno i bambini scolarizzati a casa devono superare gli esami statali, quindi e’ un’istruzione parificata domestica. Certo con tutte le perplessita’ del caso. E’ anche vero che spesso, ascoltando i discorsi dei genitori, si sente dire “e’ stato fortunato, e’ una buona classe, ci sono bravi insegnanti”, fortuna che non e’ sempre garantita. Nell’edizione on-line manca il riferimento alla Francia, ma se ti interessa recuperarlo era l’edizione di settembre di Monde diplomatique.
Sono d’accordo che questo tipo di educazione cosi’ religiosa sia negativa, del resto gli stupidi ci sono, e hanno diritto di riprodursi, e le sacche di ignoranza dell’america profonda resteranno a lungo. Sembra pero’ che l’homeschooling sia piu’ efficace per quanto riguarda i test di apprendimento, ma e’ tutto opinabile. http://en.wikipedia.org/wiki/Homeschooling#United_States
Per tornare in patria, credo che i figli dei ciellini, tra ambiente familiare e scuola privata cattolica, non stiano molto meglio, pero’ c’e’ sempre la speranza che crescendo qualcuno di loro riesca ad aprirsi ad altre idee, quando incontrera’ persone che pensano altrimenti.
Il titolo della rivista fa da grancassa per vendere di piu’, pero’ a un certo punto l’autore scrive “Christianity is not depleted or dying; it remains a vibrant force in the lives of billions. Only a fool or an ideologue would say otherwise.” , quindi non si fa molte illusioni. C’e’ qualcosa che si muove, pero’, e questo e’ positivo, per quanto debole sia il segnale.
@ Lorenzo Galoppini
ti faccio notare che non esiste alcuna differenza tra credere in un dio trascendente e nella sfortuna di incontrare un gatto nero. Sono entrambe superstizioni, solo che la prima è stata istituzionalizzata e dunque riconosciuta come “verità rivelata” mentre la seconda no.