Un terremoto che, all’inizio della Settimana Santa, ha colpito una regione più devota di altre, distruggendo più chiese ed edifici religiosi che costruzioni di altro tipo. Vite spezzate, molte delle quali di bambini inermi. La tragedia dell’Abruzzo ripropone le sempiterne domande sull’esistenza di un Dio onnipotente, onnisciente, sommamente giusto e benevolente. La Chiesa cattolica ne è cosciente, e affida la risposta a uno dei più noti teologi italiani, mons. Bruno Forte, arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto. Intervistato da Radio Vaticana, ha dichiarato:
“Se c’è un messaggio che il Vangelo ci dona come centro e cuore della nostra fede, è proprio che Dio non è lontano da chi soffre, anzi, ha fatto sua la sofferenza del mondo. Certo, la grande domanda “perché Dio permette questo?” tornerà, tornerà nelle nostre preghiere, nelle nostre riflessioni. Ma tornerà anche la certezza che Dio non abbandona il suo popolo nell’ora della prova e che Dio accoglie nelle sue braccia di misericordia quanti sono stati vittime di questo cataclisma naturale. Non dimentichiamo che l’ateismo moderno da molti viene fatto nascere con il terremoto di Lisbona del 1755, le riflessioni del poema di Voltaire su quel terremoto che, appunto, ragionavano dicendo: “Se c’è Dio ed è onnipotente, perché non è anche buono ed impedisce quello che sta succedendo?”. Ma questo è troppo facile a dirsi, perché il Dio di cui noi siamo testimoni è ben altro dal Grande Burattinaio del mondo: è un Dio che ha fatto sua la croce e la sofferenza, anche la croce delle nostre incapacità a prevedere, a conoscere. Come dire: un Dio che ci chiama all’umiltà. Ma credo che anche una scienza seria, rigorosa, non possa che sentirsi profondamente chiamata all’umiltà davanti a questi danni che essa non riesce a prevedere e a controllare”.
AGGIORNAMENTO. Secondo don Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, “il Signore ha voluto che in questa Settimana Santa anche loro [gli abitanti abruzzesi, NDR] partecipassero alla sofferenza della sua passione. La legge dei misteri di Dio è sempre molto difficile, ma anche in questa tragedia vogliamo vedere qualcosa di positivo”.
Il terremoto e la teodicea
226 commenti
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sbaglio o si tratta di aria fritta??
tradotto: “mistero della fede”, dobbiamo essere umili ed accettarlo
Non c’era bisogno di scomodare ‘uno dei più noti teologi’ per ripetere queste assurdità fatte passare per riflessioni profonde che, chi non ha la fede, non può capire. E così ancora una volta viene scomodato Voltaire e il terremoto di Lisbona per dire che la sua semplice considerazione, che chiunque può fare, ‘era troppo facile’. E se la facessero loro una buona volta questa considerazione ‘troppo facile’? Se non facessero finta di niente di fronte alla semplice constatazione che il ‘mistero’ del dio che ‘si fa uomo’ e si fa carico della sofferenza del mondo altro non è che il maldestro tentativo di rendere più accettabile un dio troppo lontano e avvcinarlo così alla condizione umana? In sostanza si modella – come non possono che fare tutte le religioni – il dio in base ai bisogni umani, ma con l”originalità’, da parte del cristianesimo di ‘farlo morire’ per poi risorgere in modo da prospettare per l’uomio un destino di salvezza che non può che passare attraverso il dolore. Che in questo modo, non solo va accettato, ma addiritura sublimato.
Gran Burattinaio? Per carità! I soli veri grandi burattinai sono quegli individui che da sempre fanno fare i burattini al prossimo in nome di un amico immaginario.
il farsi uomo del dio ha evitato il terremoto? No? Allora è inutile.
Tutto il resto sono fregnacce.
Non ho parole. Vorrei dirgliene quattro a questo spudorato,senza vergogna,a lui e al suo dio tanto buono e misericordioso.
Intanto ieri sera,un’altro esimio prelato ha annunciato,come grande intervento della chiesa,che faranno una colletta nelle parrochie, pro terremotati. Non che la chiesa darà un suo cotributo,ma che si farà bella coi soldi dei fedeli. Come al solito, vedi aiuto ai prossimi disoccupati ed indigenti.
NON CONOSCONO LA VERGOGNA!!!!!!
“Ma credo che anche una scienza seria, rigorosa, non possa che sentirsi profondamente chiamata all’umiltà davanti a questi danni che essa non riesce a prevedere e a controllare”.
Figuriamoci se non coglievano la palla al balzo per richiamare all’umiltà gli scienziati e sminuire il loro ruolo davanti ad eventi di questo tipo.
Dice il forte teologo Forte: “credo che anche una scienza seria, rigorosa, non possa che sentirsi profondamente chiamata all’umiltà davanti a questi danni che essa non riesce a prevedere e a controllare”.
Ora, se scrivo quello che penso del Forte, il mio post resterà in attesa di approvazione per l’eternità.
Cosa c’è di più umile della scienza, le cui affermazioni si basano sull’osservazione sperimentale, che non parla di bene e male, che ribadisce di continuo i propri limiti?
Magari se la chiesa si toglie dalle scatole la scienza progredirà più velocemente…
Solito sciocchezzaio cattolicista.
Invece che portare gli idoli in processione, pensassero a fare le case antisismiche, senza rubare su TUTTO, cemento compreso. Così crollerebbero solo gli edifici antichi, non pure le case moderne.
Però è sempre colpa della scienza che (ancora) non riesce a spiegare e prevedere tutto, no? Perchè, la loro religione cosa spiega? Che il terremoto è una maledizione del cielo?
Invece costoro fanno Vie Crucis, e la risposta del loro amico immaginario non tarda ad arrivare: terremoto.
Avessero fatto le danze della pioggia e avesse piovuto, griderebbero al miracolo.
Invece, ora che il loro idolo gli ha mandato morte e distruzione, eccoli a berciare vanamente le loro ‘giustificazioni’, tirando in ballo pure l’ateismo.
Excusatio non petita, accusatio manifesta.
“Ma credo che anche una scienza etc.”.
Caratteristica della scienza – seria o no – è di porsi o essere comunque sottoposta a verifica per quanto via via afferma; conseguentemente si evolve e quanto non concorda con le verifiche viene corretto, abbandonato, respinto. Pochi credono adesso a spiegazioni scientifiche di secoli fa, anche se queste – all’epoca – possono aver contribuito allo sviluppo del pensiero scientifico. Mi pare che in questo sia insito un principio di umiltà che forse manca ai teologhi che non sono in grado di dimostrare le loro tesi nè si preoccupano di spiegare perchè – data l’universalità dei principi esposti da ciascuno di loro – i principi esposti da ciascuno siano SEMPRE in contraddizione con quelli di tutti gli altri.
“Come dire: un Dio che ci chiama all’umiltà.”
Umiltà? Chi crede che ci sia qualcosa che sta sopra e qualcosa che sta sotto e, in qualche modo, lui e la sua origine ha a che fare con ciò che sta sopra, può veramente diventare umile?
La fede nel soprannaturale non costituisce impedimento?
Ezio
Oh, usano qualunque occasione, anche la più tragica, pur di degradare la scienza! Incredibile!
E meno male che non hanno ancora detto che il terremoto è stato mandato da dio per mettere alla prova la nostra fede, per lavare i nostri peccati, per lanciare un monito a questa società sempre più secolarizzata…
Che differenza c’è all’atto pratico (e in teoria, aggiungo) tra un dio come quello descritto dal nostro grande teologo e un dio inesistente?
@Stefano: quello inesistente ci fa una più bella figura. (by Stefano Benni).
Ecco chi professa l’amore cristiano:
http://www.gentedisardegna.it/topic.asp?rand=5334240&whichpage=1&TOPIC_ID=11634񑸤
E miliardi di persone crederebbero in roba simile? Ma che altra prova serve della nostra parentela con gli altri primati? Perlomeno i gorilla non impongono agli altri la loro incapacità di pensieri astratti.
“La divinità o vuol togliere i mali e non può, oppure può e non vuole o anche non vuole né può o infine vuole e può. Se vuole e non può, è impotente; se può e non vuole, è invidiosa; se non vuole e non può, è invidiosa e impotente; se vuole e può, donde viene l’esistenza dei mali e perché non li toglie?” (Epicuro, 341-270 a.C.)
Tutto qui quello che avete da dire sul terremoto? Non fate appelli, non rilanciate raccolte di fondi, non trasmettete n. di conti correnti per dare una mano?
Be’ lo faccio io:
– Gli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, d’intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, hanno attivato la numerazione solidale 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell’Abruzzo gravemente colpita dal terremoto. Ogni Sms inviato contribuira’ con 1 euro, che sara’ interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l’assistenza
-ASSOCIAZIONE BANCO ALIMENTARE ABRUZZO – ONLUS
VIA CELESTINO V 4 65129 PESCARA
TEL.085-43.13.975
mail : segreteria@abruzzo.bancoalimentare.it
CONTO CORRENTE POSTALE N° 28748200
Intestato a: Fondazione Banco Alimentare onlus
Causale: Emergenza terremoto Abruzzo
CONTO CORRENTE BANCARIO
Banca Prossima
IBAN IT52L0335901600100000003514
Intestato a: Fondazione Banco Alimentare onlus
Causale: Emergenza terremoto Abruzzo
– si possono inviare offerte a Caritas Italiana (causale “TERREMOTO ABRUZZO”) tramite C/C POSTALE N. 347013 o tramite UNICREDIT BANCA DI ROMA S.P.A. IBAN IT38 K03002 05206 000401120727 Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui: • Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma – Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012 • Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma – Iban: IT
– La Confederazione delle Misericordie ha avviato una raccolta di fondi con un conto corrente appositamente aperto presso il Monte dei Paschi di Siena, agenzia 6 di Firenze. Il codice Iban per effettuare il versamento è IT03 Y010 3002 8060 0000 5000 036.
Intesa-San Paolo, ABI 3069, CAB 05061, conto corrente n. 1000/144, intestato a: “Un aiuto subito – Terremoto dell’Abruzzo”. Cod. IBAN: IT 03 B 03069 05061 100000000144.
Banca TERCAS SPA “Raccolta fondi pro terremotati d’Abruzzo” Codice Iban: IT 48 L 06060 15300 CC 090 005 35 65.
– Donazioni alla Croce Rossa Italiana. Per effettuare donazioni alla Croce Rossa Italiana si possono utilizzare: il Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati – Tesoreria – via San Nicola da Tolentino 67 – Roma, intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 – 00187 Roma, codice Iban IT66 – C010 0503 3820 0000 0218020, causale pro terremoto Abruzzo; il Conto corrente postale n. 300004 intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 – 00187 Roma, codice Iban IT24 – X076 0103 2000 0000 0300 004, causale pro terremoto Abruzzo. E’ anche possibile effettuare dei versamenti online, attraverso il sito web della Cri.
-Versamenti con le carte di credito. Per le persone che volessero contribuire con le proprie carte di credito (CartaSì, MasterCard, Visa, American Express) possono chiamare al numero verde di Cartasì: 800 317800 dall’Italia e 02 34980235 dall’estero, e poi tenere la carta di credito a portata di mano e seguire le istruzioni del sistema.
-Per contribuire all’azione di soccorso a favore delle comunità terremotate, il gestore telefonico PosteMobile ha attivato il numero di solidarietà 377.2048580. Tutti i clienti PosteMobile possono donare 1 euro inviando un sms a questo numero speciale. I clienti che hanno associato alla propria sim Poste Mobile un conto corrente Bancoposta o una carta prepagata Postepay possono donare qualunque importo accedendo ai servizi Semplifica tramite il menù della propria scheda sim, selezionando lo strumento di pagamento associato (Conto Corrente o PostePay) ed effettuando un postagiro al conto corrente postale numero 10 40 0000, oppure effettuando una ricarica sul numero speciale 377.2048580.
– Sindacati uniti per l’Abruzzo. Cgil, Cisl e Uil hanno aperto il conto corrente bancario n. 12.000 intestato “CGIL CISL UIL terremoto Abruzzo 2009” presso UGF Banca, filiale 157 Roma , con codice IBAN IT23WW0312705011CC1570012000
– La raccolta di Sky. Tutti i telespettatori e gli utenti del sito SKY.it sono invitati a dare il loro aiuto concreto versando il loro contributo sul numero speciale di conto corrente denominato Sky per l’Abruzzo: Codice Iban: IT 22 O 03226 01606 000500074972.
mica li ha costruiti dio gli edifici crollati , li hanno costruiti gli uomini
quindi invece di indagare le imperscutabili logiche divine (gli auruspici non erano peggio dei monsignori) ci si occupi delle umanissime miserie che sono all’origine di molti crolli : speculazione edilizia, mancanza di pianificazione e controlli, condoni edilizi e demenziali piani casa, e poi anche indecente pressapochismo di chi doveva operare secondo il principio di precauzione, cioè censire tutti gli stabili ed operare di conseguenza.
Almeno non replicare l’errore.
“I devoti, incapaci di accusare Dio di malvagità, si abituano a considerare i più duri colpi della sorte come prove indubbie della bontà celeste. Se sono immersi nel dolore, si ordina loro di credere che Dio li ama, che Dio li protegge, che Dio vuol metterli alla prova. Così la religione è arrivata a mutare il male in bene! Un incredulo diceva giustamente: «Se il buon Dio tratta così quelli che ama, lo prego con tutto il cuore di non pensare a me» (Paul Thiry d’Holbach, «Il buon senso», 1772).
@Alex: mi rifiuto di donare soldi per la ricostruzione. Noi cittadini i soldi già li paghiamo con le tasse. Invece di costruire il ponte sullo stretto di Messina, ricostruiscano l’Abruzzo. Perché i soldi ci sono, basterebbe non sprecarli.
@Anteo: non si discute delle imperscrutabili logiche divine (e gli aruspici al momento non sono in giro per l’Italia a dire fandonie), ma si discute del ragionamento contorto che viene ogni volta tirato in ballo dai teologi per giustificare le sofferenze umane. In questo caso la discussione sulle cause della catastrofe non è l’argomento principale.
bla, bla, bla, qui gli unici davvero impotenti, inutili e tremendamente scontati sono proprio i teologi in particolare ed i preti in generale.
Davvero non capisco qual’è il contributo che questa gente da all’umanità? E non mi si risponda che ciò che donano è il conforto, perchè le parole di questo teologo non mi hanno per nulla confortato.
@ Alex
Su questo blog non credo ce ne fosse bisogno. Le informazioni si trovano facilmente e io il mio bonifico l’ho già fatto (come molti altri atei, stanne certo).
@ anteo
Non puoi accostare la logica al divino: sono termini ossimorici.
Noi atei sappiamo benissimo che gli edifici non li ha costruiti un dio inesistente. Li hanno costruiti gli uomini, comprese quelle inutili chiese, anch’esse crollate.
@ Emilio Gargiulo
🙂
““Se c’è Dio ed è onnipotente, perché non è anche buono ed impedisce quello che sta succedendo?”. Ma questo è troppo facile a dirsi…”
che a farsi…
“perché il Dio di cui noi siamo testimoni è ben altro dal Grande Burattinaio del mondo”
ma non disdegna di far piangere le statue, moltiplicare pani e pesci e trasformare l’acqua in vino…
“è un Dio che ha fatto sua la croce e la sofferenza, anche la croce delle nostre incapacità a prevedere, a conoscere”
beh, anche fosse non farebbe altro che rimediare ai guai che ha combinato…
“Come dire: un Dio che ci chiama all’umiltà”
che contraddistingue anche il papa, lui non è onnipotente, solo infallibile…
“Ma credo che anche una scienza seria, rigorosa, non possa che sentirsi profondamente chiamata all’umiltà davanti a questi danni che essa non riesce a prevedere e a controllare”
Che c’entra?
E comunque in Giappone è un pò meno umile…
@ Rothko61
“E meno male che non hanno ancora detto che il terremoto è stato mandato da dio per mettere alla prova la nostra fede, per lavare i nostri peccati, per lanciare un monito a questa società sempre più secolarizzata”
Ammesso che non l’abbiano ancora detto in questi termini, di fatto è come se l’avessero detto, e comunque, come diceva quel comico, “Se non l’hanno ancora detto… lo diranno!”
esemplare, divertente, efficacissimo (e definitivo!) il commento di Grayskull!
——————
Grayskull scrive:
7 Aprile 2009 alle 16:37
sbaglio o si tratta di aria fritta??
Tra parentesi: l’unico riferimento solidaristico su siti “umanisti” che ho trovato è stato quello di “Mondo Senza Guerre Sesto Fiorentino e Mugello” … e invitano a finanziare Il Banco Alimentare (…ops ciellini) e Rifondazione Comunista Abruzzo.
Forza copiate i preti: organizzatevi, rimboccatevi le maniche, impolveratevi le scarpe e …. sganciate quattrini!
Quante vedove da consolare signori avvoltoi? Quanti orfani da accudire? Si sono perfido perchè cresciuto in parrocchia….fino all’età della ragione.
a Grassino
Vai tu a consolarli e ad accudirli, signor mammoletta?
Il vescovo dice che il suo Dio si occupa di ben altro che di terremoti.
invece un altro prete, P. Livio Fanzaga dice tutto il contrario (misteri della teologia), ossia che “Il Signore ha voluto in questa settimana santa che in qualche modo anche loro (n. i teremotati) partecipassero al mistero della sua passione”. E aggiunge: “Vogliamo vedere qualcosa di positivo. In fondo il Signore quando vuol farci partecipare delle sue sofferenze vuol farci anche partecipare della gloria della sua resurrezione”:
Fonte: http://www.youtube.com/watch?v=obKwqICewQA&hl=it
Il Dio del vescovo benaltrista non si occupa delle catastrofi naturali, quindi le permette (Dio, per loro definizione sarebbe onnipotente).
Il Dio di P. Livio invece addirittura si scaglia contro vittime innocenti allo scopo di farle soffrire con lui.
In ogni caso ne esce fuori il ritratto di un Dio che vuole il dolore delle sue creature per non si sa quale motivo.
@ Rothko61
“E meno male che non hanno ancora detto che il terremoto è stato mandato da dio per mettere alla prova la nostra fede…”
Stai pur certo che qualcuno prima o poi si presenterà con questa “ideona originale”.
Magari dando la colpa all’UAAR e agli ateobus…
Ad ogni modo era prevedibile che la macchina degli sciacalli di ogni ordine e grado (e non mi riferisco qui a quei disgraziati che saccheggiano le case incustodite!) si mettesse presto all’opera quasi in contemporanea a quella dei soccorsi.
http://italianimbecilli.blogspot.com/2009/04/dove-ce-berlusconi-ce-casa-e-anche.html#comment-form
http://www.danielemartinelli.it/2009/04/06/sciacallaggio-mediatico-in-abruzzo/#comments
Tanto vale ritenere che il terremoto sia un ulteriore effetto della pluripotenza jetto-sfighifera dei vari governi Berlusconi, visto che statisticamente sono sempre stati seguiti da varie catastrofi – allagamento Piemonte (1994), caduta Torri Gemelle (2001), crollo dell’economia mondiale (2008). Secondo questa Berluscodicea l’ultima sventura potrebbe essere un effetto sfighico alle cerimonie di glorificazione berlusconiana per la nascita del popolo della libertà.
Pensa se il terremoto avesse avuto epicentro a Udine… vi immaginate la conclusione che ne avrebbe tratto gente del calibro di padre Livio Gonzaga?
Alex 7 Aprile 17:47
scrive: Non fate appelli, raccolta fondi?
Ed elenca numeri ccp, iniziative di compagnie telefoniche ecc.
Purtroppo, questo è un altro lato di questa tragedia:
lo sciacallaggio legalizzato.
Infatti le raccolte fondi si moltiplicano a vista d’occhio e mi sorge un dubbio:”I fondi arriveranno a giusta destinazione, oppure, solo una piccola percentuale?”.
@ alex
Sarò duro, sarò gretto, sarò egoista, ma pazienza.
Io non sgancio un centesimo.
In uno stato moderno, organizzato su basi SCIENTIF ICHE, non servono i contributi volontaristici, c’è la protezione civile e la spesa pubblica.
In uno stato premoderno, organizzato su basi tribali, i contributi vanno soltanto a chi domina; quindi anche questa volta, come è sempre successo, i primi edifici ricostruiti saranno le chiese. PAGATEVELE VOI.
E da ultimo le consolazioni non servono mai a nulla, anzi quando danno false speranze sono sale sulla ferita.
@ alex
Mi sfugge totalmente il nesso tra copiare i preti e sganciare quattrini … Tra i preti ci saranno pur quelli (pochissimi, comunque) che si rimboccano le maniche e si impolverano le scarpe, ma che sganciano quattrini di tasca loro …
@ Rothko61
Padre Livio Fanzaga (R. Maria) ha detto proprio che il terremoto è stato voluto da Dio. La ragione sarebbe di far partecipare i terremotati al dolore dell sua passione perché siamo in periodo pasquale.
@ Otto Permille
Infatti a me e a mio marito è venuta l’idea di cominciare a dire in giro che il nano ridens porta rogna, proprio sulla base degli eventi da te ricordati. Tanto in questo italicume di babbei superstiziosi basterebbe un attimo e magari risuciremmo a nell’intento di levarcelo dai piedi senza andarci di mezzo …
Condivido e apprezzo vivamente ciò che è stato detto dal Mons. Bruno Forte.Comunque per chi non lo sa,c’è la Caritas che raccoglie fondi e porta aiuti,Caritas che è un organismo pastorale della CEI…non so se avete capito…
@ alex
Tutto qui quello che hai da dire sul terremoto? Guarda che di conti correnti ce n’è un tale diluvio che credo non esista associazione in questo paese – sempre solidale dopo i disastri che non ha saputo prevenire – di qualsiasi natura, comprese le bocciofile e le squadre di calcio, che non si sia mobilita per mandare contributi ai terremotati. Quindi non c’era proprio bisogno delle tue segnalazioni. Chi vuol contribuire ha solo l’imbarazzo della scelta.
Se non sai cosa dire in merito alla teodicea di cui parla il post, inutile che ripieghi su questo appello che più scontato non si può.
a marieus
Hai ragione: della Vodafone e Tim non c’è da fidarsi. Meglio la Caritas o il Banco Alimentare!
a Giovanna:
Conferenza episcopale italiana (Cei) ha annunciato uno stanziamento di 3 mln di euro, dai fondi derivanti dall’otto per mille. Per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali di chi e’ stato colpito da questa calamita’, la Presidenza della Cei – informa un comunicato – ha disposto lo stanziamento previsto per iniziative di carita’ di rilievo nazionale. La somma sara’ erogata tramite la Caritas Italiana. Fonte:Ansa.it
I soldi che molti Italiani hanno dato “ai preti”, i preti li sganciano per i terremotati…
a fab
“Io non sgancio un centesimo.” Bravo.
Se c’è una certezza a questo mondo è che quando quando parlano quelli del Vaticano ti fanno sempre girare le palle
Ecco cosa dice fanzaga:
http://www.youtube.com/watch?v=obKwqICewQA
Terremoto in Abruzzo voluto dal Signore – Radio Maria
Ma V@F…fanzaga!
@ alex
No ci pensate voi che avete bisogno del dolore altrui per poter dire “allora io servo” allora “ho diritto all’ 8×1000”. La vera preghiera dei sacerdoti è quella che rivolgono a dio chiedendo le disgrazie per poter sopravviovere facendo opera di sciacallaggio: “siamo venuti a portarvi la parola del signore, preghiamo insieme e chiediamo il suo perdono, anche per questo peccatore di due mesi”…….ma padre……eh…mistero della fede.
@ Mdp
Guarda che tutti sappiamo chi è e cosa fa la Caritas… piuttosto tu che condividi e apprezzi ciò che ha detto Mons. Bruno Forte perchè non provi a ribattere alle accuse che qui gli vengono mosse?
Non dò nulla. Non voglio arricchire mafiosi, politicanti, furbetti ed intrallazzatori come in tutte le passate tragedie di questo paese. Con me, tutti questi signori hanno chiuso. Mi dispiace per chi soffre perchè sono cosciente che potevo essere al loro posto ma dare un aiuto vuol dire solo ingrassare la malavita, clero compreso. W l’italia (la i minuscola è voluta).
Ammesso e non concesso che la Caritas e le altre organizzazioni cattoliche siano in grado di far fronte all’emergenza molto meglio di qualunque altra organizzazione, è comunque un errore argomentativo considerarla una risposta ai problemi di giustizia divina che avvenimenti come questo sollevano. Anzi, rispondere in tal modo significa scendere su un piano esclusivamente terreno, evidenziando ancor di più l’impossibilità di una risposta teologica plausibile.
“Padre Livio Fanzaga (R. Maria) ha detto proprio che il terremoto è stato voluto da Dio. La ragione sarebbe di far partecipare i terremotati al dolore dell sua passione perché siamo in periodo pasquale”
Quindi i soccorritori gli stanno rompendo le uova nel paniere…
In parole povere Dio non ha colpe perchè ci manda per sua scelta i terremoti che sterminano bambini, invece la scienza ha tutte le colpe perchè non sa ancora prevedere e non riesce a proteggere dai danni di Dio.
Interessante
Tra un po’ uscirà anche questo piccola considerazione
l’epicentro è tra la nuova sede UAAR di Terni e le numerose iniziative UAAR a Pescara
Così da scagliare la colpa sugli atei
Sinceramente lascio queste disquisizioni ai preti.
Parlare dell’esistenza di dio partendo dal fatto che centinaia di persone sono rimaste schiacciate sotto il solaio della propria abitazione proprio non mi sfiora nemmeno.
Piuttosto sarà bene, che chi di dovere, si accerti sui materiali e sulle tecniche costruttive utilizzate! Non vorrei, che come in altri casi, la causa fosse la mancanza di un po’ di ferro nel solaio.
Allora si che si dovrebbe parlare di dio … il dio denaro, e purtroppo credenti e atei sanno bene che quello esiste per davvero (e come se esiste!).
@ Bruno Gualerzi
Ho scritto riguardo alla Caritas,perchè c’è stato uno che ha detto riguardo l’intervento di Mons. Forte “Non fate appelli, non rilanciate raccolte di fondi, non trasmettete n. di conti correnti per dare una mano?”…per dire che c’è già la Caritas per questo e in molti stanno incitando a raccogliere fondi…Comunque,che voi non condividete ciò che il Mons. Forte dice,sono problemi vostri,non miei,io le condivido le cose che l’Arcivescovo dice…!
Sono perfettamente ‘accordo con tutti gli interventi.Anche se volevo mandare il mio modesto contributo NON LO FARO’ per i motivi che voi tutti sapete. VERGOGNA CCAR!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
@ ignazio
Non sarebbe il caso di fare una raccolta fondi e comprare materiale per ufficio ( fax, fotocopiatrici, penne etc.) con cui aiutare la magistratura che andrà ad indagare, fra non molto, sui famosi solai e sui soldi che al 95% spariranno nei mille rivoli del malaffare? Credo sia l’unico sistema per aiutare quella povera gente come noi stessi ed i futuri disastrati. In un paese dove non c’è paura della legge, mettere sabbia al posto del cemento diventa un giuoco da ragazzi.
Secondo don Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, “il Signore ha voluto che in questa Settimana Santa anche loro [gli abitanti abruzzesi, NDR] partecipassero alla sofferenza della sua passione.
MA NON ESISTE IL REATO DI SADISMO?
10 Anni di manicomio criminale è il minimo!
Spero proprio che questa frase non sia mai stata detta.
Ma nel caso fosse confermnata, manifesto il massimo disprezzo per questo essere indegno di vivere in una società civile!
“Il Dio di cui noi siamo testimoni è ben altro dal Grande Burattinaio del mondo”.
Bene, allora, riepiloghiamo il messaggio cristiano:
«Esiste un Dio onnipotente, onnisciente e buono, che dal nulla ha creato il mondo. Lo ha riempito anche di uomini e di animali dotati di denti ed unghie, i quali devono combattere ogni giorno per conquistare il proprio pasto rosso di sangue. Mentre le sue creature predilette devono far fronte a catastrofi naturali, paure terribili, malattie e miserie varie, ad un certo momento Dio comunica per via misteriosa ad alcune di queste sue creature (non meno pericolose e deprecabili di altre), di averle elette per implementare un piano di salvezza degli uomini.
Tuttavia, dopo che questi esseri cocciuti lo hanno profondamente disgustato, Dio manda sulla terra il proprio Figlio (ossia se stesso in sembianze umane), il quale viene al mondo nel grembo di una vergine, compie una serie incredibile di miracoli, ma, ciò nonostante, non viene riconosciuto come loro Salvatore e viene inchiodato sulla croce.
Con questo sacrificio – nel quale il Creatore del cielo e della terra, come un agnello, si lascia condurre al macello – Dio comunque si riconcilia con gli uomini e l’umanità è salva.
Ma il culmine di questa farsa sta nel fatto che Dio promette la salvezza e la beatitudine eterna solo a quei miserabili che credono ciecamente in questa storia, che si lasciano battezzare e che, ogni tanto, mangiano anche un boccone della carne del figlio di Dio, mentre altri bevono pure un goccio del suo sangue.
Chi rifiuta di farsi battezzare e di partecipare a questo macabro banchetto può comunque scegliere, come alternativa, la maledizione eterna ed affrontare le torture perpetue dell’inferno. “Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato”.
Tenendo conto del mucchio di macerie delle fallite teodicee, il vero problema dei teologi (conclude Streminger) non è dimostrare la bontà di Dio (ammesso che esista), bensì confutare con argomenti plausibili la tesi della sua abissale malvagità».
Be’ certo che con l’argomento del mistero del volere e dell’agire divino si possono spiegare e magari giustificare anche le più grandi sciagure, sia per cataclismi naturali che per efferratezze umane e tutte le imposture, depravazioni e uccisioni, alcune delle quali anche ben documentate nell’antico testamento.
Ma che dio è questo che i credenti adorano? Buono, onniscente, onnipotente?
Io credo che dio esista, come esiste anche don Abbondio dei ‘Promessi Sposi’, che con la sua caricatura descrive un tipo umano o don Chisciotte, cioè come prodotto della fantasia di una parte dell’umanità.
Se lo sono creato a loro immagine e somiglianza, cioè cattivo, non onniscente, assurdo e impotente.
Solo che don Abbondio e don Chisciotte sono simpatici e fanno ridere, nel senso buono della parola, il dio delle religioni fa semplicemente piangere e non solo metaforicamente!
Insomma un profilo dell’immondizia intellettuale, come già sottolineato da B. Russel.
Nella teodicea cattolica, origine del male è l’Uomo (nell’archetipo di Adamo ed Eva) con la sua disobbedienza. Dio è onnipotente, ma l’uomo ha scelto di fare a meno di lui. In questa visione, il Cristo è sceso sulla terra non per eliminare il male terreno, frutto del peccato originale, ma per farsi carico delle sofferenze umane (con il Sacrificio della Croce) e per mostrare che il dolore e la morte non hanno l’ultima parola nella storia umana, ma preludono alla Resurrezione della carne e alla vita eterna. Checché ne dica padre Fanzaga, la maggior parte dei teologi ritiene che Dio non abbia voluto privare l’uomo della libertà che egli ha preteso al prezzo dell’Eden, ma – nella persona del suo Figlio morto crocifisso e risorto – ha aperto la via per il superamento dell’umana condizione: una via che passa per la fede, il sacrificio e la carità tra fratelli.
@ alex
la Chiesa darà 3 mln dall’8per mille.
In sostanza la Chiesa darà meno di un millesimo dei 4 mld. che ogni anno prende dalle tasche di noi cittadini, volenti e nolenti, e se ne vanta pure?!
Solo la campagna per raccogliere l’8 per mille (ci) costa il triplo! 9 mln. l’anno!
Ridicolo.
@ Alex
Cerco di spiegarti cortesemente e in sintesi perché gli umanisti/atei/agnostici/quellochevuoi non fanno grandi cose (se poi non ci arrivi a capirlo e vuoi ANCORA convincerti che la beneficienza la facciano solo i religiosi, no so che farci). Comunque, i suddetti umanisti/atei/agnostici/quellochevuoi:
-non sono costituiti in grandi “multinazionali” radicate sul territorio da secoli
-non hanno magazzini e stabili in cui ammassare la roba
-non hanno soldi o tesori
-non gestiscono banche
-non hanno un appoggio mediatico
-non hanno individui pagati per non fare nulla tutto il giorno (come i preti) che possono magari perdere due giornate di “lavoro” per aiutare il prossimo
-non godono di agevolazioni fiscali
devo continuare?
E’ da fessi bullarsi che la CEI ha promesso (e chissà se manterrà) di versare 3 milioni di euro quando ogni anno la chiesa ne incassa da 1 a 10 miliardi (stimati) per via diretta e indiretta.
È così ridicolo che avrebbe fatto meglio a dire che il terremoto l’ha mandato il Maligno…uuuuuuh! -_-‘
dio in tutta la sua onnipotenza se ne è lavato le mani come è sua abitudine: è morta brutalmente un sacco di gente, migliaia gli sfollati che non vedranno una casa per molto tempo. Ma non è mia intenzione speculare sulle ragioni di questa situazione, anche perchè la cosa dovrebbe essere evidente. Vedo però che dall’altra parte non se ne fanno una remora.
Hanno pure il coraggio di sputare sulla scienza e richiamarla all’umiltà quando proprio su questo sentimento essa afferma che “ad ora” non è possibile prevedere i terremoti. Questa controversia sulla prevedibilità poi non è dissimile da una situazione nella quale un malato muore mentre è in atto una sperimentazione(professionale o amatoriale che sia) su una possibile cura della sua malattia.
Le resposabilità sono da attribuire ai soli stolti che si sono resi, in buona o mala fede, complici della strage edificando in modo inadeguato su una zona fortemente sismica.
Quante ancora ne diranno?
Trovo che sia superluo e offensivo per qualunque abbruzzese trattare di todicea e dio in questo momento sono solo CHIACCHIERE!
Peró quello che stamani ha detto una suora mi ha fatto accaponare la pelle:
Ha detto:miracolo la statua di santa lucia la nostra fondatrice é rimasta in piedi.MIRACOLO!ma come si puó dire ció!MISERIA DEL CRISTIANESIMO……….l’UNICO MIRACOLO PRESENTE ERANO I VIGILI DEL FUOCO
Alla peggio diranno che il terremonto è opera del diavolo e che grazie al volontariato cattolico bla bla bla…io non mando neanche un centesimo…finiranno per ricostruirci chiese e cappelle con la scusa del patrimonio culturale!
Chissa cosa fuma questo don Livio…
Ma rinchiudere Don Livio, in modo che l’azienda non possa più sfruttare così un povero vecchio malato di mente?
E magari farlo anche smettere di delirare ed offendere categorie varie (divorziati, omosessuali, etc)…
evito di commentare le fesserie sul dio che ha portato la croce e che quindi, evidentemente, vuole che la porti anche l’uomo (per ragioni imperscrutabili, ovviamente, mica perchè è cattivo)
foglio soffermarmi invece sulla pericolosità di queste parole
proprio di fronte a questi disastri gli unici strumenti previsionali utili a limitare i danni ce li può dare la scienza. la scienza ci può dire come costruire le case in modo che stiano il più possibile in piedi. la scienza può studiare i fenomeni sismici cercando di giungere a modelli predittivi il più possibile funzionanti. la scienza può studiare come gestire piani di evacuazione sensati.
la scienza è già umile, sa di non essere onnipotente (a differenza di altri), però è opportuno che faccia del suo meglio e non si fermi.
in questi casi, per arginare i danni, si può solo dire che occorre più scienza e meno religione.
e invece questi avvoltoi, in tali circostanze, se ne escono sempre con la solita frase: “vedete? la scienza è impotente. venite, venite fra le nostre braccia”
padre livio sta sclerando perche la radio sta fallendo, ogni tanto la sento e stanno delle mezz’ore per dare tutti i numeri di conto corrente su cui versare soldi…
ciao
@ Tafano
Non ti sfiora il dubbio (domanda retorica) che porre un dio il quale manda il figlio a morire per riscattare l’uomo da una colpa alla quale lui, onnipotente, ha assistito impotente, non sia solo un èscamotage per cercare di avvicinare il dio terribile e disumano del vecchio testamento ad una condizione umana che non si sa accettare? E incuranti della contraddizione che circola per tutto questo castello costruito sulla paura si è deciso di tacitarla col ricorso alla fede, cioè alla accettazione dell’assurdo come giustificazione di tutto (‘credo quia absurdum’)?
MA FANZAGA STATTI ZITTO!
tutto il bene da dio e tutto il male dall’uomo?facile salvarsi il giochino filosofico in questa maniera! mia madre non darà nulla perchè sa che tanto la quasi totalità dei soldi finirà nelle mani dei mafiosi. quanto ha ragione!
Un Dio che ha permesso che fosse sterminato il suo popolo eletto, nei campi nazisti, vi sorprende per un terremoto che uccide un po’ di gente che non si sa nemmeno che appartenenza abbia… oppure “uccideteli tutti, Dio saprà scegliere i suoi!”
Le parole di Livio Fanzaga, sulla passione sono orripilanti.
Meglio rinfrancarsi un po’:
“Guarda come la gente corre a ringraziare il buon Dio che le manda carestia guerra e pestilenza!”, disse A. Schopenhauer nel 1860, vedendo la gente andare in chiesa.
Ora per Fanzaga va ringraziato anche per il terremoto, è stato davvero gentile.
@ Anthony Logan
bella la citazione, mi pare risalga allo sterminio dei catari…
Luigi
In questi giorni si sprecano tra i politici gli appelli all’unità e per evitare polemiche. Il segretario del PD si è complimentato con Berlusconi perché si è recato subito sul posto del disastro… il quale Berlusconi (a proposito dei profittatori di disgrazie) non aspettava altro per sfruttare la situazione, cominciando a farsi annunciare ore prima e a comparire appena possibile, con faccia di circostanza, sui teleschermi. Avrei voluto adeguarmi a questo clima improntato al comune impegno e soffocare in me ogni malizioso commento, ma poi poco fa, su Blob, è stato ripreso quanto avvenuto nel Porta a Porta speciale di Bruno Vespa, che in parte avevo seguito salvo cambiare canale quando è intervenuto telefonicamente Berlusconi intenzionato, con l’aiuto di Vespa, a non ceder il mazzo per un bel pò. E così mi sono perso questa scenetta ripresa da Blob, che non posso non segnalare.
Dunque, Berlusconi chiede gentilmente al conduttore se per caso lì da lui ci sono i ministri Maroni e un altro che adesso non ricordo perchè ha un messaggio urgente da inviare. Informato che erano in diretta, si è raccomandato di fare il possibile perchè dopo tanto lavoro i dipendenti della protezione civile fossero sostituiti stabilendo dei turni. Che fossero stanchi, lui lo aveva ricavato dal suo impegno a seguire minuto per minuto l’andamento dei soccorsi, ed evidentemente non riteneva i due ministri in grado di arrivarci da soli…
ma ciò che più è incredibile è che in questa circostanza, con tutti i sistemi di comunicazione che ci sono oggi, ci sia stato il bisogno di ricorrere ad un PROGRAMMA TELEVISIVO IN DIRETTA per avvisare i due ministri!
Devo constatare, ovviamente senza apprezzarla, la coerenza del pio Livio Fanzaga…
Cosa ci si doveva aspettare da uno che anni fa sbraitava frasi su “ammonimenti divini” e “castighi” in occasione del tremendo tsunami?
http://www.youtube.com/watch?v=6A1BawevSxQ
Leggo spesso i commenti su questo sito che trovo intelligente e libero,io vivo in Abruzzo e anche se la mia zona non è stata colpita dal sisma ho comunque sentito tutte le volte la mia
casa tremare,è un’esperienza davvero brutta e credo che in questi casi le parole non servano
a molto,vi faccio solo una piccola proposta:destinare una parte dei fondi per la campagna ateobus a favore delle persone che hanno perso tutto
“…ma anche in questa tragedia vogliamo vedere qualcosa di positivo”
..e con questa bella frase di Livio Fanzaga, amici miei, possiamo andare a nanna…
(cercherò durante il sonno di capire cosa ci sia di positivo in un terremoto da 6,3 Richter)
@ Mpd e p.c. ai tuoi amichetti Bruno Forte al super esaltato Fanzaga :”dio vuole prevenire il male,ma non ne è capace? Allora è impotente. Ne è capace ma non vuole? Allora è malvagio. Ne è capace e lo vuole? E allora da dove proviene il male?” ( David Hume).
Rispondi, se ne sei capace.
Un tempo, quando il cristianesimo era ancora una religione viva (che incuteva cioè il terrore, come l’islam oggi) la gente accettava davvero guerre, pestilenze, terremoti, carestie, disgrazie come manifestazioni dell’ira divina per i peccati dell’umanità.
Ma il cristianesimo è morto da tanto tempo (almeno dal Rinascimento) per cui non si capisce come la gente possa ancora credere colossali scemenze come quelle propinate dai Forte, Fanzaga, Ratzinger. C’è un terremoto che porta distruzione e morte e il papa dice di esser triste e di pregare Dio. Ma che cosa invoca da Dio, per che cosa lo prega? Intanto il suo Dio che caritas est manda altre scosse che sconvolgono ulteriormente la povera gente già così provata. Forse Ratzinger non ce la mette tutta, è svogliato, non lo invoca bene, non calibra bene le mosse col turibolo quando fa i suffumigi intorno all’altare?
La verità è che i terremoti e le onde anomale sono una necessità e ineluttabili. Senza l’attività vulcanica non ci sarebbe probabilmente nemmeno la vita su questa terra. Quest’attività ha anche risvolti poco piacevoli, ma così è, piaccia o non piaccia. Dio non c’entra niente.
Dobbiamo accettare il nostro stato misero e frale, farcene una ragione e cercare di migliorarlo per quanto possibile sfruttando le nostre conoscenze. Aspettarsi qualcosa dal Dio di Ratzinger o dai preti è tempo perso.
Eppure questi tromboni di preti stanno ancora lì a dire cose illogiche, incomprensibili, assurde, ridicole.
Senza l’appoggio del potere civile e della polizia la Chiesa non resisterebbe più nemmeno vent’anni.
Ma ci rendiamo conto che un Dio non centra e che sono solo nostre immaginazioni e volontà?
Se noi fossimo più onesti e più seri, non accadrebbero certe cose. Mettiamo sempre in mezzo un Dio che non c’è e immaginiamo, con nostre parole e a nostro comodo, cio che Dio pensa.
Vogliamo renderci conto della realtà?
solo banalità condite da aria fritta.
se mai qualcuno potrà evitare simili sciagure è un l’uomo libero di lanciare la ricerca scientifica verso traguardi per ora solo immaginabili, frenati dalle religioni e da uomini di potere senza scrupoli.
la citazione del “dizionario filosofico” di Voltaire poi è assurda; al lemma ateismo che Voltaire disprezzava si legge “le finte penne di angelo cadute dal cielo su noi uomini per volere del dio dei potenti e dei ricchi hanno creato in passato alcune religioni (ebraismo cristianesimo islam) crudeli veros l’uomo, di una caducità e immoralità immensa, che hanno reso gli uomini atei; se l’ateismo, quest’infame dottrina, si sta radicando nel nostro animo la colpa per paradosso ricade su quelli che lo hanno sempre avversato”.
Non mi sembra abbia dato un’effettiva risposta alla domanda.
In ogni caso, da quel che ricordo, mi pare che Voltaire criticasse più che altro Leibniz che sosteneva essere questo il migliore dei mondi possibili, facendogli appunto notare le catastrofi naturali, ad esempio.
L’arcivescovo ha scaricato le responsabilità sulla scienza, ma quando questa propone soluzioni progredite per la guarigione dalle malattie, la chiesa prepara i roghi.
Le dichiarazioni dell’arcivescovo rafforzano ancor di più le mie convinzioni: cerchiamo di vivere al meglio possibile, lontano dalla cattiveria di certi personaggi e di certi ambienti.
scusate quella di Don LF non l’avevo letta; credo che quest’uomo faccia ribrezzo anche a se stesso e il suo nome nel nostro blog non dovrebbe mai apparire, al massimo le iniziali…
alex scrive:
7 Aprile 2009 alle 18:36
”Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”. Fonte: Vangelo [ Matteo 6:1/2/3/4]
per raccogliere i soldi per gli aiuti si potrebbe fare una campagna al buon cuore di qualche evasore fiscale toccato dall’evento.
O.T.
Cerco Fra Pallino.
Se è in lettura lo invito a questo indirizzo.
Per correttezza, lo avverto che si tratta di un sito ateo razionalista e radicalmente anticlericale, come del resto il suo curatore.
Nel caso non sia stato ancora detto (non ho letto tutti i commenti, sorry): per ovvi motivi architettonici in caso di terremoto conviene di gran lunga NON essere in una chiesa, l’edificio probabilmente peggio costruito per resistere durante simili tragici eventi. Evitate le chiese in zone sismiche, e’ un consiglio razionale da amico.
allora qualcuno no nsa che la protezione civile si serve di persone volontarie d iassociazioni onlus quali croce bianca associazion idi radiomaatori cinofili fuoristradisti sommozzatori alpini eccecc ecc x cui… e meglio che stia zitto…. anche il servizi osanitari onazionale si serve di volontari delle pubbliche assistenze oltre che della croce rossa..quindi stia zitto due volte… personalmente sono vicino a quelle persone che stanno vivendo questa tragedia anche se credo che… visto il susseguirsi delel scosse chi ha piu buon senso ha pensato benedi andarsene priam di essere preso sotto dalle macerie e i oavrei fattoaltrettanto di certo non me nesarei andatoa dormire in quella tremenda notte… quanto agl iamministratori local ie ai costruttori abruzzesi VOTO SOTTOZERO perchedopo vari terremoti non hann oancoracapito come si costruiscono le case in modo antisismico e cio’ E IMPERDONABILE!!!!! almeno i nquesto caso lasciam oda parte la religione l’uom ocontro la forza della natura puo solo leccarsi le ferite eBASTA!
Uff.. ma per quanto dovremo ascoltare ancora queste bischerate?? ” come si dice dalle mie parti”
Costa così troppo la decenza del silenzio?
Basta!
notizia ANSA
ROMA – “Se gli Stati Uniti vorranno dare un segno tangibile della loro vicinanza all’Italia potranno prendersi la responsabilità della ricostruzione dei beni culturali e delle chiese”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi durante una visita alla tendopoli di San Demetrio, sottolineando che proprio mentre era in corso la visita ha ricevuto “una lunga telefonata” dal presidente Usa Barack Obama.
non credo che a mr Obaaaama!! glie ne freghi nulla di ricostruire le chiese. A me sembra che mr berlusconi stia tentando di mettere in cattiva luce (ai cattobigotti) il presidente americano attribuendogli oneri per lavarsene le mani. Già la questione del “la crisi l’avete prodotta voi, ora tirateci fuori dai guai” era quantomeno uno scrollarsi di dosso le responsabilità.
DELIRIO RELIGIOSO AL 100% CHE RISULTA DEL TUTTO COMPATIBILE CON LE PAROLE DELL’ALTRETTANTO DELIRANTE SACERDOTE PRESENTE AL CONVEGNO DEI NEO-NAZI-FASCISTI A MILANO DOMENICA 5 APRILE 2009!
Ah, che fortuna!
Il Signore ci ha voluto rendere partecipi della sua passione! Gloria e Lodi a Dio!
Le parole del gonnellone sono ottime per far smettere di credere a qualche pecorella con ancora un minimo di luce nel cervello.
Stasera tutti i telegiornali sono stati un quarto d ora a mostrare le immagini di una chiesa aquilana decrepita che si sgretolava ad ogni scossa.
Non ho goduto ( poteva essere una bella metafora) ma mi sono incazzato. Come se quattro mura marce valessero piu non solo delle vite umane e di povere case piene di storie umane quotidiane, ma anche di qualcosa di appena piu utile come ospedali o sedi istituzionali e scuole…
E tra le interviste a pompieri e volontari non sono ovviamente mancate copiose quelle a preti e suore…siamo proprio in Vaticalia!
Due considerazioni di tipo teologico, benchè non sia proprio la mia materia ;-). Tragedie di vasta portata ed impatto emotivo come questa non di rado danno lo spunto per mettere in questione l’esistenza di dio: ovvero, ma se dio é così buono, onnipotente, ecc. perchè ha permesso tutto questo? Vero senza dubbio, ma io credo che, in teoria, un dio in sè potrebbe anche esistere, solo che, se esistesse, di sicuro non sarebbe così buono, giusto, onnipotente eccetera, ma sarebbe tutt’altro. Quindi, voglio dire, se andiamo a vedere, quello della bontà e dell’onnipotenza non é l’argomento principale per metterne in discussione l’esistenza, secondo me: come dicevo, potrebbe anche esistere un dio, solo che sarebbe sicuramente ben diverso da come ce lo hanno finora raccontato. Delle due l’una: o non sarebbe onnipotente o non sarebbe buono e giusto, parafrasando Hume.
Quello che invece ci permette quantomeno di dubitare fortemente della sua esistenza é semplicemente il fatto che non ci sia alcuna evidenza scientifica al riguardo. E che non ci sia alcun bisogno di postularne l’esistenza per spiegare come é nato l’universo e perchè. Senza contare, ovviamente, tutte le conoscenze scientifiche che vanno in tutt’altra direzione. Dire che il Big Bang é opera di dio é solo un “di più” assolutamente non provato nè necessario. Quindi, in conclusione, a mio avviso con certi eventi catastrofici si mette in discussione più l’idea di dio che ci hanno tramandato da millenni che non la sua stessa esistenza, che é una questione più squisitamente di prove scientifiche.
Guardate che Dio à causato catastrofi ben peggiori di questo terremotino, pensate al diluvio universale, alla distruzione di Sodoma e Gomorra e gli egiziani morti sommersi dalle acque del mar rosso durante l’inseguimento degli ebrei e tutto questo per salvare il suo popolo prediletto. Se è successo tutto ciò un motivo c’è, perciò voi gente di poca fede state zitti.
Siete veramente squallidi, capaci di recriminare, insultare, blaterare anche davanti a questa tragedia. Se questo è ateismo e razionalismo, be, cari miei è ora che cominciate a vergognarvi. A leggere quanto avete scritto mi avete fatto ribrezzo, mi avete sconvolto e mi vergogno che in Italia ci siano italiani come voi. Vergognatevi…
x lorenzo galoppini.. io credo possa esistere un Dio .. ma credo che se abbia creato l’universo.. abbia poi lasciato il libero arbitrio agl iabitanti dell’universo nel nostro caso a noi terrestri nel bene e nel male…. quantoa terremoti tzunami e altre catastrofi naturali non sono altro che le conseguenze delal forza della natura che si scatena in presenza di determiante circostanze e pu oessere anche x il cattivo sfruttamento dell’ uomo a spese del proprio pianeta… poi.. c’e anche chi puo leggerle come ira o castigo divino…. anche se… uno potrebbe domandarsi..che hanno fatto di male i bambini??? personalmente credo chje no nsia Dio a governare le forze della natura ma nemmen oche certi fenomeni siano esclusivamente casuali…semmai u n Dio esiste…sara’ sicuramente molto incazzato per come gli uomini sanno gestire cio che lui ci ha dato… quello sicuramente si.. ma non ci vedo l’ira di Dio nei terremoti e nelel catastrofi naturali. poi… ognuno pensi ci oche gli pare..come diceva …non ricordo chi…. nel bene o nel male ogni testa un piccolo mondo e mai detto e’ piu vero di questo.
A Padre Livio puzza l’alito. Non si dicono impunemente delle strxnzxtx.
Anche a Davide.
una cosa concreta che dovrebbe fare il Governo: destinare l’8×1000 a gestione statale interamente per la ricostruzione con criteri antisismici di ospedali, scuole, ponti, ecc. in Abruzzo.
E dovrebbe anche fare pubblicita’ di questa scelta.
E dovrebbe lasciare la ricostruzione di luoghi di culto all’8×1000 a gestione confessionale
@Davide
la vergogna è anche e soprattutto di chi in situazioni simili continua a blaterare oscenità e assurdità.
@Davide
perchè tu cosa stai facendo? ma che rintronato.
@Davide
mmmmmmh…
se certa gente evitasse di fare gratuite ed aberranti affermazioni approfittando di una tragedia per fare “propaganda” alla propria teologia (una tra le tante), allora molti non avrebbero nulla da dire..
Io sono convinto che tu sia un bravo cristiano che conosche la solidarietà, quindi ti dico: se è cosi dissociati da quanto detto dal teologo e da fanzaga… se hai cuore…
@Davide
aggiungo che almeno noi qualche parola l’abbiamo messa insieme. tu hai messo insieme solo insulti
Ancora insistete? Ma vergognatevi, arroganti. Ma chi credete di essere? Quattro mocciosi che credono di sapere tutto. Una città sta morendo e loro qui a tirare in ballo cretinate da masturb… mentali. Certo che così in basso non pensavo ci fosse gente che ci arrivasse, povera intelligenza, povera ragione. Che tristezza! E poi si parla di dignità, di rispetto, di libertà, di solidarietà, di … se l’Italia ha un cancro questa stasera l’ho diagnosticato. BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
@ Lorenzo Galoppini
Sono sempre del parere che il modo più efficare per confutare l’esistenza di dio senza pretendere dimostrazioni che non possono dimostrare nulla, e senza ricorrere alla scienza (é vero che il Big Bang o chi per esso rimanda sempre a qualcosa di inverificabile che deve ‘venir prima’, ma è proprio qui che si dà una possibilità al creazionismo), sia indagare cosa può aver spinto l’uomo a ‘creare dio’, sulla base di quali esigenze è disposto a rifugiarsi nella fede, accettare le contraddizioni per esempio della teodicea. Svelare, in altre parole, l’origine dei ‘misteri’ di cui è intessuta la fede, dandone una spiegazione connessa con la condizione umana. Far riflettere su questo.
La mia domanda non è perchè o se Dio abbia PERMESSO tutto questo, o se ci (vi?) sia vicino in questi giorni di dolore e tragedia.
Io mi domando perchè mai Dio abbia CAUSATO tutto questo, e se non potesse esserci (esservi?) vicino senza dovervi uccidere, distruggere la casa e rovinare la vita!
Sarò troppo razionale, ma proprio non riesco a capire per quale motivo una creatura che ci ama dovrebbe farci questo! Ecco perchè, in questi momenti, essere ateo mi da una sensazione di serenità unica, se fossi credente la mia ansia salirebbe moltissimo al solo pensiero che l’essere che io ritengo fonte di inesauribile amore e di ogni cosa, abbia NON PERMESSO ma PROVOCATO una tale tragedia.
propongo padre fanzaga come successore di razzingher, e’ la volta buona che i topolini scappano tutti
Luigi
Premetto che mi sarei aspettato che qualcuno prendesse le distanze dal tono con cui è stata data questa notizia. Voleva essere ironico? A me è sembrato semplicemente imbarazzante.
> Un terremoto che, all’inizio della Settimana Santa, ha colpito una regione più devota di altre, distruggendo più chiese ed edifici religiosi che costruzioni di altro tipo. Vite spezzate, molte delle quali di bambini inermi.
Forse il razionalista che ha avuto il coraggio di scrivere una simile stupidaggine pensa che la natura sappia che siamo nella Settimana Santa, pensa che i terremoti colpiscano le regioni in base al loro grado di devozione, e pensa che le scosse fossero scosse intelligenti, dirette solo verso le chiese? Qualcuno gli spieghi che sono morte persone nelle loro case, non in chiesa. E per favore, basta con questa storia dei bambini inermi: forse che quando muore un vecchio la cosa è meno grave? Sarà meglio che questo razionalista lasci l’ironia a chi la sa maneggiare.
Rothko61 cita Epicuro. Bella frase, peccato che Luciano47 la attribuisca a Hume. Solito problema delle citazioni, non sai mai se ti puoi fidare. E comunque, spero sia di Epicuro perché se fosse di Hume vorrebbe dire che il grande filosofo non aveva capito granché del cristianesimo. Il dio dei cristiani dona all’uomo la libertà (Israele fatto uscire dall’Egitto = Dio dà all’uomo la libertà) che naturalmente comprende la possibilità che l’uomo rifiuti Dio stesso. Tra le varie cose, Dio crea le leggi della natura, diciamo che sono le regole del gioco, e siccome Dio non è un relativista, le leggi della natura sono immutabili. L’uomo, con la sua testolina, riesce a capire queste leggi proprio perché sono immutabili, ovvero perché sono prevedibili.
Solo chi non conosce questi semplici concetti (che a me credo siano stati spiegati in prima liceo, ora di religione, tanto per dire…) crede che abbia un senso la domanda: perché Dio non fa qualcosa? La risposta è ovvia: perché se Dio facesse qualcosa dovrebbe infrangere le leggi della natura; in teoria potrebbe, ma cos’ facendo toglierebbe all’uomo la libertà.
Per qualcuno il fatto che Dio non intervenga per evitare le catastrofi naturali è una prova della sua inesistenza. Io ci vedo una prova della miseria dell’uomo e delle sue “magnifiche sorti e progressive” (Leopardi che cita un altro, e sono sicuro). Questione di punti di vista.
Vedo poi che qualcuno ha posto la questione: che si fa, si fa una colletta? Molti hanno detto che non se ne parla, che ci deve pensare lo stato; altri hanno addotto altri argomenti per declinare l’invito. Tutto bene, ma il risultato è che si raccolgono i soldi per appendere i manifesti e non si sgancia un euro per i terremotati. E si vuole anche aver ragione.
Poi, a parole, nessuno nega che la carità non sia esclusiva delle organizzazioni religiose…
Le parole di Bruno Forte sono in larga parte incomprensibili anche per me, lo ammetto. Peccato che nessuno col dono della chiarezza sia intervenuto finora per dare una senso a questo evento. Spero che a breve il mio collega Odifreddi colmi questo vuoto di senso, anche se posso immaginare quello che potrebbe dire: “Le catastrofi naturali sono funzionali alla vita dell’uomo. Quando gli uomini sono troppi e le risorse cominciano a scarseggiare, un bel terremoto, una bella inondazione, un bello tsunami rimette le cose a posto, e si ricomincia. Oggi è toccato a loro, domani potrebbe toccare a voi. Buonanotte cretini”.
Chiudo con una breve osservazione linguistica. Ho letto una recente discussione riguardo il termine “ateo”, discussione tutta interna e dalla quale mi sono ben guardato dall’intervenire. In sostanza, molti ritengono il termine “ateo” inadeguato perché presuppone una mancanza. Si vorrebbe un termine che definisse l’ateismo non in relazione alla religiosità assente, ma sulla base di altri valori. Richiesta legittima che vi incoraggio a perseguire.
Vi faccio però osservare una cosa: per leggere una notizia su questo sito relativa al terremoto si è dovuto aspettare che ci fossero delle dichiarazioni da parte della chiesa. Rileggetevi i titoli del 6 aprile e riflettete. Ne avete di strada da fare.
Con questo vi saluto
Ma come diavolo fate a visualizzare graficamente le citazioni?
Partire da Dio e cercare di spiegare ogni cosa di questo mondo, ecco l’errore peggiore delle religioni.
C’è il terremoto: Dio lo voleva perché … bla bla bla bla
C’è una epidemia: Dio la voleva perché…. ” ” ” ”
C’è crisi…. guerra… morte…
Dio è vicino alla gente che soffre…. ergo, viva la gente che soffre ! quindi, facciamo soffrire la gente !
Logiche folli, tipiche di gente folle.
Se questo qui, il Davide, ha aspettato a leggere questo post per diagnosticare il ‘cancro dell’Italia’, ne deve proprio essere rimasto colpito. Si vede che fino ad ora più in là del catechismo non è mai andato, e il trauma deve essere stato davvero forte.
Però ha ragione, dovremmo vergognarci a replicare ad una simile sfilza di pensieri profondi. Io per primo… ma in fondo un diversivo ci voleva.
Mons. Bruno Forte fa quello che i rappresentanti delle religioni hanno fatto sempre, fin dall’alba della civiltà, cioè di trovare giustificazioni all’Inesistente. Ma i loro ragionamenti sono assurdi, come era assurdo l’invenzione del peccato originale. L’uomo è terribilmente solo e può solo confidare in se stesso, nella propria intelligenza. L’esistenza di una consistente fascia di elettorato cattolico è di ostacolo ad una evoluzione che ponga il nostro paese al livello dei paesi europei più avanzati.
Il danno prodotto dai terremoti è causato dalla sovrappopolazione, dall’intensità abitativa, dall’urbanesimo. E’ frutto della miopia delle religioni che hanno visto sempre di buon occhio il moltiplicarsi dei feleli. L’aumento esponenziale delle popolazioni del terzo mondo è stato per la religione cattolica una gran fortuna, una specie di orgia di potere. Ora però l’America Latina sta voltando le spalle alla Chiesa. E’ iniziata l’inversione di tendenza.
Va’, Fanzaga!
Per precariatoassicurato.
Non ho capito cosa ci devi fare con un simile Dio. Che senso ha pregarlo, se ha un senso dedicargli chiese, se ha un senso pensare che ti ha preparato un paradiso che non obbedisce alle leggi di natura. Se ha un senso concepire la sua esistenza al di fuori della natura.
@ precariatoassicurato
Un intervento civile il tuo (contrariamente a quello di Davide che, Bruno, non meritava risposta). Ma il dialogo è impossibile. Come tra il cattolicesimo e l’islam – ha recentemente affermato lo stesso Ratzinger (faranno un’alleanza, anzi l’hanno già fatta per combattere non già la diffamazione, ma la critica delle religioni, cioè il libero pensiero, la libertà di espressione, insomma la libertà tout court).
Lo stesso, visto che sei così civile, mi permetto due osservazioni.
Dite sempre che Dio ci ha dato la libertà – di riconoscerlo e adorarlo o di negarlo. Che libertà è mai se ci punisce se ne facciamo uso? Insomma, questa libertà di cui si blatera da millenni è assurda, ma poi anche inesistente. L’uomo non è affatto libero. Tutto è concatenato e causato: non c’è un solo fenomeno, azione, pensiero che non sia la sintesi delle premesse, una sintesi necessaria. La libertà non esiste (qui credo che Bruno G. non sia d’accordo, ma credo che con lui sarebbe possibile intendersi).
La Chiesa stessa riconosce che certi condizionamenti limitano la libertà dell’uomo (come la giustizia terrena riconosce le attenuanti). Ma la Chiesa naturalmente non può negare completamente la libertà perché se no i premi e i castighi divini non avrebbero senso. E con ciò la Chiesa stessa non avrebbe senso.
Mi dirai: ma non difendete voi stessi la libertà di pensiero e di espressione? Quindi la libertà esiste. Certo, vogliamo essere liberi di pensare ed esprimerci e non sottostare alle vostre imposizioni. Ma sia la tua fede che la mia miscredenza sono sintesi dei nostri vissuti e di tanti altri accidenti che ignoriamo.
Negare la libertà non significa affatto togliere dignità all’uomo. Anche se so che in ultima analisi la libertà è una chimera, la bellezza e il piacere e la ricerca esistono e possono bastare.
Ieri ho visto forse per la prima volta un picchio rosso minore (Dendrocopos minor): ero contento, mi ha fatto piacere (anche se non sono in ultima analisi libero).
Non ti sembra assurdo che un Dio ente perfettissimo – a cui dunque non può essere tolto e aggiunto assolutamente niente – possa desiderare (ma è dunque imperfetto – gli manca qualcosa perbacco!) che le formichine umane gli facciano la riverenza (lo adorino nel vostro linguaggio) ? E s’incavoli di brutto se non gliela fanno (come un qualsiasi umanoide) ?
Quando vedo i preti celebrare la messa – osserva Ratzinger per esempio – mi chiedo: ma davvero questi credono che Dio provi piacere, si senta lusingato quando questi fanno tutti quei gesti inchini e genuflessioni intorno all’altare? Povero Dio che ha bisogno di questi strani riti.
Pace e bene.
P.S. “Chi ha scienza e arte ha una religione. Chi non ha scienza e arte ha bisogno di una religione.” (Goethe)
@Sergio I: Libertà non è fare dire e pensare quel che ci pare, ma realizzare la nostra natura. Così come il leone non è libero di volare e il passero non libero di artigliare l’ antilope, l’ uomo non è libero di essere come Dio. E, soprattutto, non è libero di danneggiare irreparabilmente il Pianeta che Dio gli ha dato in leasing. Quando l’ uso che facciamo della vita nostra e altrui mette in pericolo l’ intero pianeta e tende a trasformare la nostra natura angelica in natura demoniaca, Dio ci toglie la libertà, per il nostro bene. E’ qui la Sua bontà infinita. Sarebbe cattivo se ci lasciasse fare. Lui castiga e uccide i nostri corpi, l’ anima no. Quella, in piena libertà, ce la possiamo uccidere da da soli. Questa libertà è una grande nave per navigare in sicurezza nel mare della vita materiale. Ma possiamo affondarla
e perire stupidamente con lei.
@ Sergio I
“La libertà non esiste (qui credo che Bruno G. non sia d’accordo, ma credo che con lui sarebbe possibile intendersi)”
Infatti non è difficile intendersi. La libertà, come qualsiasi altro cosiddetto ‘valore’ ha la sua origine dall’esperienza di un bisogno. La nostra esistenza non dipende da noi come individui, non l’abbiamo chiesta, non l’abbiamo scelta, non possiamo condizionarla fino al punto di poter impedire la sua fine. Senza contare la necessità di darsi continuamente da fare per rendere vivibile la nostra vita. Tutto ciò lo sentiamo come coercizione, come, appunto, impossibilità di essere – con buona pace di tutti gli umanesimi – ‘artefici del proprio destino’. Ma proprio per questo, sulla base di questa consapevolezza, è la vita stessa che, per affermare comunque se stessa attraverso di noi, che ci impone di ribellarci, di ‘cercare la libertà’.
Ora, è sulla base di questa consapevolezza che si può reagire in due modi:
non accettare questa condizione ed appellarsi a qualcosa o qualcuno che ce ne liberi (e sappiamo a cosa mi riferisco) rimettendo completamente nelle sue mani quel destino che non possiamo condizionare andando così inevitabilmente incontro ad un’ulteriore sudditanza…
oppure fare in modo, entro questi limiti invalicabili, di non aggiungere sudditanza a sudditanza, dominio di uomini su altri uomini, di non creare bisogni ulteriori a quelli che non possiamo evitare, ricorrendo all’esercizio della facoltà razionale per rendere il più possibile vivibile l’unica vita che ci troviamo a vivere entro l’arco di tempo in cui la si vive.
Si tratta di una libertà condizionata? Certamente, ma una libertà non condizionata sarebbe solo un autolesionistico consegnarci ad una ulteriore sudditanza.
@ viano di vagli
In leasing? ma cavolo! ad Adamo ed Eva questa importante condizione non è stata detta! (ho cercato la parola leasing nella genesi ma non vi è traccia).
“Lui castiga e uccide i nostri corpi”.. e meno male che la sua bontà è infinita…difatti sentito che bastonata in Abruzzo?
Comunque con la vita mia ci faccio quello che mi pare, tu se vuoi vivi pure costritto.
Una riflessione: ma tutti questi troll che stanno proliferando su questo sito, dove trovano roba così buona da fumare???
@ Viano di Vagl
“Così come il leone non è libero di volare e il passero non libero di artigliare l’antilope, l’uomo non è libero di essere come Dio”
Perché, cosa significherebbe ‘essere libero come Dio’? Vorrebbbe dire uscire da quei limiti che la condizione umana ci impone e che soffriamo cercando con tutto noi stessi di trascenderli, di liberarcene, ontologizzando questo desiderio col prospettare l’esistenza di un’altra dimensione in cui in quache modo trasferirci. E allora cosa ha fatto e continua a fare gran parte dell’umanità? Si inventa dio e vi si affida rimettendo completamente a lui il proprio destino… ma poi, siccome gli uomini non possono non rendersi conto che comunque bisogna darsi da fare di propria iniziativa per vivere intanto in questa dimensione, ecco che alune religioni – per conciliare le due cose – inventano il peccato originale e il libero arbitrio.
@ Viano di Vagli
qualsiasi, dico qualsiasi sia la conseguenza dell’esercizio maldestro della libertà, secondo la vostra visione del mondo, è stata comunque decisa da Dio. Quindi, in ultima istanza, lui ne è il responsabile.
Poiché potrebbe aver fatto derivare dalla disubbidienza (?) conseguenze meno spiacevoli e non l’ha fatto, il responsabile è lui.
Senza contare che, come ho ripetuto più volte, avrebbe potuto predisporre l’esercizio del libero arbitrio in modo tale che nella maggior parte dei casi (99% ?) l’uomo scegliesse il bene.
Situazione peraltro implicita nell’esistenza del paradiso.
Perché delle due l’una, o lì non cè libertà e allora non si tratta di bene così prezioso, visto che è possibile vivere in modo migliore senza di essa, o c’è, ma con l’impossibilità di scegliere male.
Vedi un pò tu cosa preferisci…
In qualsiasi caso l’operato di Dio sarebbe criticabile. Per me ulteriore prova di inesistenza, ma anche volendo ammettere il contario, motivo di non giustificazione della sua adorazione.
Per essere adorabile… bisogna esserlo!
Intanto il vescovo dell’Aquila, nel bel mezzo dei soccorsi, con gente sotto le macerie, vuole andare a far visita al duomo ridotto in macerie, ostacolando il lavoro dei soccorritori.
Fortunatamente è stato cacciato. Fonte wallstreetitalia
Che accozzaglia di puttanate.
Questo dio ha un’idea strana per dimostrare l’amore ai suoi figli.
nascondersi dietro il nome di dio anche in questi casi è ancora una volta ver-go-gno-so. come li mandarei a scavare tra le macerie Fanzaga & Co …
A proposito di sciacalli, il terremoto e l’informazione:
http://www.youtube.com/user/BlogRobertoCorradi
@Stefano: Le anime che arrivano in Paradiso hanno realizzato, per libera scelta e con fatica, la loro natura divina e non possono più fare il male non per costrizione, ma perché la loro natura non è più capace di farlo. Allo stesso modo le anime che vanno all’ Inferno hanno realizzato, per libera scelta e con la fatica enorme di uccidere la loro coscienza, la natura demoniaca. Sono diventate incapaci di concepire il Bene e l Amore. Soffrono terribilmente a contatto con gli Angeli. Non sono lì per costrizione, ma perché ormai la loro essenza è diventata quella. Come un pesce non può sopravvivere su un albero, un’ anima demoniaca non può vivere in Paradiso. E viceversa.
Sciacallaggio giornalistico. Il filtro blocca il link al tubo, ho sostituito con YT, spero che vada.
http://www.YT.com/watch?v=yMWnFjd9FsM
@ Bruno
Scrivi:
Ora, è sulla base di questa consapevolezza che si può reagire in due modi:
……………………….
… ricorrendo all’esercizio della facoltà razionale per rendere il più possibile vivibile [aggiungo io, sono sicurissimo che sei d’accordo; “a noi e agli altri”] l’unica vita che ci troviamo a vivere entro l’arco di tempo in cui la si vive.
Si tratta di una libertà condizionata? Certamente, ma una libertà non condizionata sarebbe solo un autolesionistico consegnarci ad una ulteriore sudditanza.
Ma certo, questo è l’unico vero piano o programma, degno di esseri razionali, che ci possiamo dare: rendere la nostra vita più bella, grata e piacevole possibile facendo il meno male possibile (agli altri, comprese le altre creature non umane che soffrono in modo simile a noi). Vedo che intendiamo, come so’ contento (Pavese: “Si può discutere solo con chi la pensa come noi.”)
Però, scusa, che c’entra la libertà (condizionata o meno)? Il ribellarsi a uno stato inaccettabile, al dolore, ai soprusi ecc. non avviene in nome di una cosiddetta libertà: è un moto spontaneo, direi che è dettato dall’istinto di sopravvivenza.
Ma anche il voler semplicemente cambiare un’esistenza di per sé già soddisfacente è qualcosa di possibile e perseguibile che con il concetto di libertà non c’entra.
Noi intendiamo libertà come libertà dalle imposizioni degli altri (nel nostro caso della Chiesa o dei fondamentalisti). Ma una libertà assoluta non può esistere tutto essendo legato. Questo non lo nega nemmeno la Chiesa. Infatti solo Dio è o sarebbe assolutamente libero (di agire però secondo la sua natura che è o sarebbe bontà – l’islam invece toglie anche questa limitazione asserendo che Dio è anche libero di mentire).
Il gran parlare che si fa di questa benedetta libertà non tiene conto della necessità di ogni fenomeno (mi sembra che Severino ragioni così). Anche il voler cambiare lo stato attuale – e averne la possibilità – non implica la cosiddetta libertà. Infatti il desiderio di cambiare è a sua volta necessitato.
Sì, il mio è un determinismo assoluto (credo anche qui sostenuto dall’odioso-amato Severino). Le scelte che facciamo sono in realtà già … prescelte. O come diceva il mio insegnante di filosofia, il buon don Sustar (un croato): “Quando prendiamo una decisione in realtà avevamo già preso prima una decisione, la “Vorentscheidung”. O come diceva Montini a una mamma che chiedeva la benedizione perché potesse educare bene suo figlio: l’educazione di suo figlio dipende dalla sua educazione cominciata decenni fa. Perfetto: Sustar e Montini la pensano come me. Purtroppo “ils n’ont pas de suite dans les idées”. Cioè partendo da premesse giuste non ragionano fino in fondo (e si capisce: se no dovevano buttare la tonaca).
Ringraziamo Dio anche in questo momento difficile e di sofferenza!
Cerchiamo di cogliere quello che c’è di buono e di positivo in questa tragedia :
Dio ha concesso agli abitanti abruzzesi di poter partecipare con Lui alla sofferenza della Sua Passione durante la Settimana Santa.
Dio dobbiamo solo ringraziarlo!!
Per tutte le persone che ha miracolato salvandole da questa e da altre catastrofi..per tutti gli aiuti che stà mandando per le povere persone che non hanno più la loro abitazione..e per le centinaia di volontari che esausti continuano incessantemente a scavare sotto alle macerie!!!
E bisogna ringraziarlo perchè lui dà sempre la forza all’uomo per andare avanti e superare le avversità della vita!!
Maria P.
Scusa Sergio, ma io ho proprio parlato di libertà in relazione a ciò che tu chiami istinto di sopravvivenza. Cos’è l’istinto di sopravvivenza se non l’impulso a fare di tutto per eliminare gli ostacoli che si oppongono alla nostra esistenza? Possiamo anche dare a tutto ciò un altro nome, ma se si parla di libertà intesa come eliminazione, per quanto possibile (naturalmente non ha senso parlare di libertà assoluta… saremmo come dio, cioè ciò che vorremmo essere), degli impedimenti che ci costringono a sottostare ai bisogni connaturati alla condizione umana, istinto di sopravvivenza e ricerca della libertà sono la stessa cosa.
Libertà ed istinto di sopravvivienza non sono la stessa cosa altrimenti non sarebbero due parole distinte. L’Isitno è una cosa, la libertà è altro: l’istinto nasce da una necessità incontrollata, la libertà è una decisione che passa tramite la ragione. Se istinto e libertà coincidessero la ragione viene tagliata fuori, quindi la libertà non sarebbe razionale. La libertà invece è razionale.
Don Livio…
non ho parole. Dio ha voluto che altri partecipassero al suo dolore? che …
(autocensura)
Di fronte a certe cose, non bastano gli insulti.
@ Viano di Vagli
Scusa, ma tu come dimostri quello che dici? io non ho mai visto né un’anima, né l’inferno né il paradiso, a parte situazioni paragonabili qua in terra. E che c’entra tutto ciò con le placche tettoniche che collidono sotto i nostri piedi?
Stamattina c’era un Meluzzi da pelle d’oca su LA7. Ha citato Massimiliano Kolbe che rispose così quando gli venne chiesto dov’era il suo Dio intanto che dei ragazzi venivano impiccati dai nazisti: “Il mio Dio è su quelle forche con loro”. “Ecco” dice Meluzzi “Dio è con quelle persone che hanno perso casa e cari”.
Che beffa: avere un Dio onnipotente, che invece di riparare alle disgrazie (o impedirle) fa la fine della vittima ogni volta che ne ha l’occasione. Ma d’altro il messaggio della Cristianità, prima ancora di “sarai salvato” è “sei peccatore e devi soffrire”.
Emma replica bene a Bruno e scrive:
“… la libertà è una decisione che passa tramite la ragione.”
Noi parliamo solitamente di libertà quando siamo posti davanti a varie opportunità e abbiamo la possibilità di scegliere, di optare per una delle opportunità. Di solito, specie se la scelta ci sembra importante, riflettiamo, ponderiamo il pro e il contro, e poi ci decidiamo.
Ma non siamo veramente e pienamente liberi perché la nostra decisione non può tenere conto di tutti i fattori, alcuni ignoti, inconsci. Si dice che la pubblicità vende sogni, non prodotti. Ci presenta un prodotto suggerendoci che ne abbiamo bisogno per essere soddisfatti e felici e abbocchiamo spesso senza rendercene conto (anche i dritti ci cascano almeno ogni tanto).
La morale cattolica invece dice: sei libero, Dio ti concede la libertà di scegliere tra il bene e il male. Guai a te però se scegli male (già questa è una bella limitazione della libertà).
Ma la scelta, ancora una volta, è condizionata da tanti fattori. Perché la maggior parte degli uomini ha praticato in un momento della propria vita l’autoerotismo, colpa gravissima secondo la Chiesa (atto disordinato, immorale, che poteva significare l’inferno)? Davvero sceglieva in tutta libertà e facendo uso della ragione, tanto da meritare poi una punizione, e anche così spropositata? Cosa tanto assurda che oggi la stessa Chiesa propende a scusare quel peccato, a essere più tollerante (dei preti mi hanno detto di non far caso a queste scemenze).
Ripeto (mi scuso): la libertà non esiste, ma davanti a noi si aprono molte possibilità e cercheremo di scegliere la migliore, per il nostro e l’altrui bene se abbiamo senso di responsabilità (che è un’ulteriore restrizione al nostro agire ).
Ho costatato che negare la libertà dà fastidio. Forse perché sentirsi assolutamente condizionato può risultare soffocante.
Bruno
mi meraviglio di te.
Esiste la libertà di agire,
ma non la libertà di volere.
La decisione, che precede ed è parte integrante della azione,
dipende dai motivi (esterni) e dal carattere (interno).
Nelle medesime circostanze, compresa la conoscenza delle circostanze stesse,
ognuno agisce sempre nello stesso modo .
Sei prof di filosofia e dovresti aver letto Schopenhauer.
Certo, siamo responsabili delle nostre azioni.
Ma la nostra libertà non sta nel volere (il libero arbitrio non esiste)
sta altrove (in cio’ che siamo).
Ma quanti esperti di Cristianità ci sono tra gli atei!
molto più che dei cattolico-romani sicuro!
Ma se il terremoto i cattolici lo spiegano con un segno divino per spiegare chissa’ che etc……………ma allora perche’ anche le scosse di assestamento e il maltempo?????????
@ Emma
L’istinto di sopravvivenza e libertà sono la stessa cosa (a parte i nomi distinti che non vorrebbero dire niente) nel senso che non si parlerebbe nemmeno di libertà, non ne avremmo nemmeno la nozione, se non ci fosse l’esigenza, dettata dall’istinto, di far fronte ad una necessità, a dei bisogni, di cui per altro siamo consapevoli. Se non fossimo in alcun modo condizionati, che bisogno ci sarebbe della libertà, cioè di liberazione da qualsiasi vincolo? Certo, poi questa esigenza trova il modo migliore per essere affrontata usando quella facoltà razionale di cui l’evoluzione ha dotato l’uomo. In un certo senso gli animali, almeno per quel che è dato saperne, sono ‘liberi’ in quanto l’istinto condiziona integralmente i loro comportamenti non vivendoli – sempre per quel che è dato saperne – come necessità di cui non sono consapevoli.
@ piccolo-uomo
“Ma quanti esperti di Cristianità ci sono tra gli atei!”
Certo, se sentiamo l’esigenza di liberarci dalla cristianità – come da qualsiasi altra religione – è proprio perchè la conosciamo bene!
Paranoie, solo paranoie.
@ Viano di Vagli
No, non ci siamo.
Riesci a capire che qualsiasi sia la “struttura”, il “funzionamento”, “il divenire” e lo “stato finale” del progetto, il tutto, secondo la vostra visione delle cose, è stato progettato da zero da Dio?
Riesci a capire che sto valutando il progetto e che, siccome è logicamente possibile individuarne di migliori, senza le conseguenze negative di quello attualizzato, questo è da giudicare negativamente? Perciò, o si dimostra l’inesistenza di Dio, o se ne può immaginare uno migliore, senz’altro più degno di adorazione di quello descritto.
Invece di progettare l’uomo in modo che questi, dopo le terrene vicissitudini, finisse, con la natura che tu descrivi, in paradiso o all’inferno, è possibile progettarlo direttamente con la natura da “paradiso”. Se è concepibile una natura che renda impossibile fare il male, senza impedimento per il libero arbitrio, ebbene tale natura doveva essere implementata sin dal principio.
Se progetto qualcosa che ha un’alta possibilità di essere difettosa non posso scaricare la colpa su di lei…
Ricordati che Dio partiva da zero e aveva carta bianca. E pare che l’uomo non sia l’unica cosa che gli è venuta male. Anche con gli angeli non ha fatto un buon lavoro. Poca cosa per un onnipotente. Io o te, con meno superpoteri, riusciamo a concepire di meglio…
Ma se il terremoto i cattolici lo spiegano con un segno divino per spiegare chissa’ che etc……………ma allora perche’ anche le scosse di assestamento e il maltempo?????????
@Stefano: Ti sei risposto da solo: gli uomini sono sordi, non vogliono capire. Bisogna quindi ripetere loro continuamente le stesse cose. Vediamo se ci stanchiamo prima noi di non capire Dio o se si stanca prima Lui di spiegarci le cose.
Sempre per Stefano: (riesci a capire…ecc) sei tu che non vuoi capire che Dio non ha creato delle marionette e non sa che farsene di un amore da marionetta. Anche Lucifero era libero.Egli uomini sono liberi di dar retta all’ Uno o all’ altro.
@ Viano di Vagli
“Ti sei risposto da solo: gli uomini sono sordi, non vogliono capire. Bisogna quindi ripetere loro continuamente le stesse cose. Vediamo se ci stanchiamo prima noi di non capire Dio o se si stanca prima Lui di spiegarci le cose”
Chi usasse tali metodi educativi sarebbe, giustamente, considerato da tutti i tribunali un criminale.
Dio non è esente.
@ Viano di Vagli
“non sa che farsene di un amore da marionetta”
E’ quello che avrà in paradiso, non ne esci.
La scienza ha l’ arduo compito di difendere gli uomini dalle catastrofi che Dio ci manda.
Chi è il cattivo?
@ Viano di Vagli: “….allo stesso modo le anime che vanno all’inferno…”.Non ho mai capito come si possa conciliare l’infinita bontà di dio con l’esistenza dell’inferno. Mi sembra una delle vostre solite contraddizioni. E poi “….soffrono terribilmente a contatto con gli angeli..”.
Ci sei stato? Li hai visti soffrire? Sarei curioso di sapere come hai fatto.
Il fatto è che più vi sento parlare e più mi convinco delle mie posiszioni.
@ rolling stone
Ma ha letto bene cosa ho scritto, libero poi ovviamente di non essere d’accordo? Se faccio coincidere l’istinto di sopravvivenza con la libertà (come mi viene rimproverato) nel senso che non esisterebbe l’una senza l’altro, da dove deduci che la libertà di cui parlo non sia proprio la libertà di agire con gli strumenti di cui disponiamo, prima di tutto la ragione, entro dei limiti che ci condizionano e che come tali non dipendono certo dalla nostra volontà?
Se non riconosci neanche l’esistenza di una libertà entro questi limiti, che senso ha tutto ciò che qui stiamo discutendo, compreso il tuo giudizio? Che, guarda caso, sei ‘libero’ di esprimere, di ribadire, di cambiare?
@ Viano di Vagli
Che differenza c’è tra Hitler che ha sterminato chi non si confaceva al suo ideale di razza e Dio che fa soffrire all’inferno chi non si confà al suo ideale di uomo (da lui progettato, peraltro)?
Con Hitler si soffre di meno.
Luciano 47: L’ Inferno e il Paradiso descritti dalla Chiesa Dio li ha fatti vedere, così come il Purgatorio, a profeti scelti. Lo stesso fa anche oggi. Ad altri, di epoca in epoca, dà le spiegazioni. Ecco come ho fatto e, se solo lo vuoi, lo puoi fare anche tu.
Come si concilia la Sua infinita bontà con l’ Inferno? Dio è infinito da tutte le parti. Nella bontà come nella giustizia. Sta a noi scegliere. Ci dice che conviene vederne il lato buono e cercare di essere buoni come Lui.Ci ha dato l’ esempio in prima persona, incarnandosi come Gesù. Se poi noi preferiamo il dolore, la morte, la giustizia, ce ne dà finché ne vogliamo.
Che fine ha fatto “alex”?
I cattolici oltre ad essere IPOCRITI sono anche CODARDI. Ma questo lo sappiamo già: giusto per qualcuno di passaggio.
@ Sergio I
Ho letto solo ora la tua ultima replica. Per replicare a mia volta ti rimando a ciò che ho scritto indirizzandomi a Emma e a rolling stone.
Adesso però, spinto dall’istinto, sento il bisogno di prapararmi il pranzo, e siccome oggi sono solo, devo arrangiarmi. Spero in modo razionale.^_^
Un saluto e un ringrziameto a tutti gli amici che hanno animato questo dibattito, nato purtroppo per cercare di dare un senso ad un evento catastrofico che è stato pagato con la vita da tanti nostri simili.
Ma insomma, non possiamo evitare certe notizie? E’ proprio necessario stare a rimbeccare ogni cosa che dicono le toghe nere? Facciamo piuttosto un pò di silenzio: certi avvenimenti, dove muoiono tante persone, non possono essere sviliti così!
@ Stefano: Chi usasse tali metodi educativi sarebbe, giustamente, considerato da tutti i tribunali un criminale.
Dio non è esente.
R:Lui ha a che fare con esseri immortali. Sa che, qualunque cosa ci faccia, non moriamo.Si comporta sempre in modo da preservare sia l’ amore che prova per noi, sia la necessità di salvaguardare la Creazione. Cosa difficile da capire per chi crede che questa vita sia tutto.
“non sa che farsene di un amore da marionetta”
E’ quello che avrà in paradiso, non ne esci.
R:Speriamo che tu capisca almeno l’ esempio: se dici a un pesce: nell’ acqua muori, perché è inquinata. Se segui le mie regole diventerai un uccello e non avrai più voglia e necessità di vivere in acqua…Spero di essere stato chiaro, ma l’ uomo tende a non capire ciò che non gli conviene. E’ come quando il radiologo ci mostra la lastra dove si vede bene la macchia del tumore al polmone. Noi corriamo subito a farci fare un’ altra lastra da un’ altra parte.
L’ Inferno e il Paradiso descritti dalla Chiesa Dio li ha fatti vedere, così come il Purgatorio, a profeti scelti.
chissà quanta ayahuasca avranno usato…!
@ Viano di Vagli
Quali sono le condizioni che invalidano ciò che dici?
Se l’esistenza di una pena infinita a fronte di peccati finiti non invalida la possibilità di un Dio misericordioso, cosa è necessario?
O è misericordioso a prescindere?
In tal caso la misericordia è priva di ogni significato.
Come dicono gli inglesi non puoi mangiare il dolce e allo stesso tempo tenertelo…
@Stefano: c’è un piccolo problema; noi siamo finiti nel corpo ma infiniti nell’ anima. Se l’ anima si inquina fino a diventare demone, è una condizione di per sé immutabile. Quando compiamo determinate azioni le compiamo sia con l’ anima che col corpo. Quando moriamo entriamo in una dimensione dove il tempo non esiste, semplicemente. E’ assurdo, all’ Inferno e in Paradiso, parlare di durata del premio o della punizione. Al Purgatorio, invece, si fa un percorso evolutivo che ci porta in Paradiso. Ma anche lì è fuori luogo parlare di durata con in mano il nostro calendario. Senza scomodare i profeti, Einstein c’era andato molto vicino.
Non è assolutamente vero che la scienza non è stata capace di prevedere il terremoto; magari non è stata capace di localizzarlo esattamente (e come si potrebbe), ma le scosse iniziali sono state avvertite ben prima di quelle catastrofiche, almeno alcune ore prima.
In un paese serio, come il Giappone, abituato a convivere con questi fenomeni, la gente sarebbe stata subito fatta evacuare; ma in Italia non c’è questa cultura e non si investe sulla formazione e sull’ informazione e si agisce quando ormai è troppo tardi, è nel nostro DNA.
Più che impotente, direi che la scienza in Italia è ignorata e disattesa.
Quanto al dubbio di Voltaire, la sua non è una domanda semplice, anzi, è una domanda scomoda e difficilissima a cui la chiesa non ha mai saputo dare una risposta precisa e puntuale senza girare intorno al problema.
Dio non è un burattinaio dice il teologo, ma se è onnipotente, se è il proprietario delle nostre vite, come fa a non esserlo ? Rispondete anche a questo, se ne siete capaci.
Il continuo appellarsi della chiesa al dogma e al mistero è indice della sua incapacità a fornire risposte sul senso della vita… la chiesa ha l’ arroganza di definirsi depositaria della verità e necessaria perchè secondo lei il cattolicesimo dà un senso alla vita e al mondo, ma, come tutte le altre religioni, fallisce miseramente il suo compito quando si trova difronte a quesiti di per sè ingenui ma micidiali.
Al di là di Dio non Dio ecc. ciò che la chiesa dovrebbe fare, adesso, è tuonare (scomunicare, perché no?) contro quei maledetti costruttori che in nome del dio-profitto, hanno costruito male gli edifici più recenti e quei stramaledetti politici che non hanno messo in sicurezza i vecchi edifici, ma solamente i loro capitali. I commenti pseudo teologici sono una grande mancanza di rispetto per i morti e i diseredati (in tutti i sensi) di questo terremoto.
Dunque Dio non sa che farsene dell’amore di marionette – vuole, desidera, esige che la creatura da lui voluta libera lo ami. E se non lo ama l’ammazza o la manda all’inferno per omnia saecula saeculorum…
Qui non ci siamo né con la logica né con l’esperienza. Se io ammazzo qualcuno perché non mi ama o mi fa le corna mi becco, giustamente, almeno vent’anni di galera. E tutti sappiamo per esperienza e per istinto che non possiamo forzare nessuno ad amarci. Che amore mai sarebbe se gli puntiamo la pistola addosso? È quello che farebbe questo fantomatico Dio.
Non ci siamo nemmeno con la logica perché un ente perfettissimo non ha bisogno di nulla: non gli può togliere e aggiungere niente, è perfetto. Se ha bisogno dell’amore dell’uomo è un Dio difettoso, deficiente (nel senso che gli manca qualcosa).
Noto che i cattolici non rispondono mai alle domande decisive che poniamo. Per esempio appunto questa: come può un Dio onnipotente pretendere l’amore della sua creatura? L’amore, secondo l’esperienza umana, non si può pretendere.
Assurdità, una più grande dell’altra.
Chissà poi come definiscono l’amore i cattolici. Sicuramente tireranno in ballo il dovere, il sacrificio, il dono di sé e altre amenità.
Dio non è un burattinaio dice il teologo, ma se è onnipotente, se è il proprietario delle nostre vite, come fa a non esserlo ? Rispondete anche a questo, se ne siete capaci.
R: Dando alle marionette la capacità di vivere da sole, senza il burattinaio. Lui è comunque proprietario del teatro e se le marionette gli danno fuoco, spegne l’ incendio e gli lega le mani.
Marco, siamo capacissimi di rispondere a qualunque domanda. Voi potete dire che la risposta non vi soddisfa, ma non che non esiste.
E’ evidente il superiore livello di analisi di noi “uaarini”, però non si può sempre farsi trascinare dall’ignoranza: un terremoto è un evento fisico…..cosa c’entrano gli dei?
Naturalmente, ed amaramente, è vero che le farneticazioni alla Fanzaga si propalano a tonnellate sull’etere e che la nostra è una voce nel deserto: e magari proprio per questo ci si sente dire “che mentre una città sta morendo” (cito la Davida) qua si farnetica….e meno male che si farnetica qui.
dio, perdona i tuoi dipendenti perchè non sanno quello che dicono.
La scienza, la tecnologia, il sapere, possono contribuire a fare scoperte, ad inventare soluzioni per favorire il benessere dell’uomo; ma è troppo semplice contrastare tutto cio’ per poi appellarsi, in tragici eventi come questo, a pelose argomentazioni su sofferenza e piagnistei.
In merito all’impegno dello stato ci mancherebbe anche che non ci fosse….
“In un paese serio, come il Giappone, abituato a convivere con questi fenomeni, la gente sarebbe stata subito fatta evacuare”
KOBE Giappone, 1995: 6500 morti 300.000 senzatetto 7,2 Richter.
Non capisco cosa c’entrino queste affermazioni con il tema della responsabilità divina sugli eventi catastrofici. Io che non credo ovviamente in una responsbilità di un dio che non esiste, non credo nemmeno che si possano evitare delle catastrofi che fanno parte anch’esse della nostra esistenza, e quando siamo morti non ci si pensa più.
@precariatoassicurato
Il tuo ragionamento su dio che non viola le leggi della natura non sta iin piedi.
Cito dal dizionario Garzanti:
MIRACOLO:
1 (teol.) fatto sensibile, ma estraneo all’ordinario corso naturale, che Dio compie, anche per intercessione della Madonna o dei santi, al fine di rivelare il suo potere e confermare l’uomo nella fede.
Visto che sostenete che dio violi QUOTIDIANAMENTE le leggi naturali con stimmate, madonnine che piangono, visioni, ecc… il tuo ragionamento cade.
Dio viola quotidianamente le leggi del gioco che ha creato per fare giochi da baroccone, però quando si tratta di evitare un sisma oppure di fare uscire tutti miracolosamente illesi da un sisma non lo fà. Si ritorna al punto per cui o vuole ma non può farlo (ergo non è onnipotente) oppure può ma non vuole farlo (e quindi non è buono, visto l’estemo sadismo).
@TUTTI GLI ALTRI
Sapete se c’è qualche associazione che si occupi di portare in loco beni di prima necessità? A dare soldi ho paura anch’io che finiscano in mano alla malavita, ma cibo, vestiti e mediine penso abbiano buone probabilità di arrivare agli sfollati.
Viano di Vagli, sai qual’è la differenza tra te ( e la tua premiata ditta) e Wanna Marchi?
Che quest’ultima è nella patrie galere, tu (e tutti quelli della tua premiata ditta) circolate liberamente. Ma è vicino il giorno in cui anche voi sarete ospitati al fresco. Però bisognerà varare un “piano carceri”, siete così tanti che sarà necessario costruirne un bel pò di nuovi. Ah scusa, approfitto del tuo cotanto sapere teologico; tu parli di Paradiso e di Inferno, ma il Purgatorio che fine ha fatto?? Perchè è stato chiuso?? Lo stanno ristrutturando con nuovi criteri antisismici?? Era poco frequentato?? I costi di gestione erano esagerati?? Non era a norma di legge?? E’ un rompicapo che non mi fa dormire la notte 🙁 Ora non fare che sparisci, rispondimi per favore. Ci conto!!!!
Mi piacerebbe che qualcuno dei vari credenti che postano qui rispondesse a questa semplice domanda. Dato che:
– il piano di dio non e’ conoscibile (lo dite voi);
– come direbbe una famosa maglietta: “s.h.i.t. happens”, cioe’ accadono le disgrazie (e questo lo vedono tutti);
*all’atto pratico, e limitatamente alla vita terrena* (per esempio, al verificarsi dei terremoti), che differenza fa:
– che dio sia buono o meno
– che dio sia onnipotente o meno
– in ultimo, che dio esista o meno
a parte l’effetto antidepressivo (o come vi va di chiamarlo, accettazione della sofferenza, consolazione, etc.), effetto che puo’ essere indotto tramite farmaci?
Peraltro, ai fini di quest’effetto, non e’ necessario che dio esista, ma basta che uno ci creda.
Per favore, non rispondete tirando in ballo l’anima, il paradiso e l’inferno. Voi ci credete (senza prova, bonta’ vostra), io no.
ma perché costruire una complicata e fragile impalcatura per spiegare qualche cosa di per se semplicissimo da spiegare?
Che bisogno c’è di tutte queste sovrastrutture quando la realtà sta in piedi da sola?
e con molta più coerenza?
il piano di dio non e’ conoscibile (lo dite voi);
Caro Gano, il piano di Dio non è conoscibile per quanto riguarda il prossimo terremoto, non sul perché permette e orienta e conduce i terremoti e gli altri cataclismi naturali. Dio non vuole farci conoscere il giorno della morte perché noi siamo sempre pronti a raggiungerLo.
Ma il suo piano su ciascuno di noi, te compreso, l’ha sempre detto: portarci alla felicità eterna assieme a Lui. E’ questo il PIANO veramente importante. Come si fa a risponderti senza tirar fuori queste cose? Sarebbe come petendere che io ti dimostri che i lupi sono tornati in Appennino senza parlare di ululati, pecore sgozzate, orme e impronte. Quindi il PIANO di Dio è conosciutissimo e dichiarato, per questo è importante sapere se esiste sul serio o ce lo siamo inventati noi.
El Condor: Non è che Ti sbagli col Limbo? Il Purgatorio non è mai sparito dal Catechismo e io ne ho parlato un’ora fa e mi è stato cortesemente pubblicato.
Ecco i soldi per la ricostruzione: 1)Eliminazione del progetto del ponte sullo stretto di Messina (zona con altissimo rischio sismico); 2)Eliminazione delle devastanti opere di trafori montani (TAV); 3)Eliminazione spese militari… aggiungete pure…
# Viano di Vagli scrive:
8 Aprile 2009 alle 11:59
noi siamo finiti nel corpo ma infiniti nell’ anima. Se l’ anima si inquina fino a diventare demone, è una condizione di per sé immutabile.
Quando moriamo entriamo in una dimensione dove il tempo non esiste, semplicemente.
E’ assurdo, all’ Inferno e in Paradiso, parlare di durata del premio o della punizione.
Al Purgatorio, invece, si fa un percorso evolutivo che ci porta in Paradiso. Ma anche lì è fuori luogo parlare di durata con in mano il nostro calendario. Senza scomodare i profeti, Einstein c’era andato molto vicino.
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Incredibile!
Non mi capaciterò mai della potenza delle superstizioni sulla mente umana.
Gente che non ha mai visto un’anima, mai visto un paradiso o un inferno, che non SA se esistono ma lo CREDE (spera) sa spiegare perfettamente tutto, compreso il funzionamento dell’universo.
Gente che non ha mai visto un dio ma crede (spera) esista, e subito sa perfettamente cos’é, dov’é, cosa vuole, cosa gli fa piacere, cosa non gli piace, quali esseri più o meno soprannaturali lo circondano, ecc ecc…
E ogniuno a seconda della religione in cui gli hanno insegnato a credere accetta regole, dogmi, dottrine, cerimoniali, risposte, pretendendo siano le sole vere giuste e assolute.
Incredibile. 🙁
non ho letto tutti i commenti, ma il signor teologo Bruno Forte perchè usa la sua dialettica per sciorinare vacuità che non sono altro che minestra riscaldata? Caro teologo, ammetti che la morte di bimbi sotto un terremoto rappresenta il più forte argomento contro l’esistenza del tuo buon…! dio.
@Marco
Allora non capisci… hanno visto il paradiso e l’inferno, persone speciali “i profeti”
se prendi un po’ di ayahuasca li vedi anche tu…!
@Marco: anche se io personalmente non ho mai visto i Nuovissimi, le prove scientifiche, oggi in particolar modo ci sono, seppur indirettamente: Dio si manifesta e si spiega tramite i profeti, li certifica con miracoli e non a caso quello di cui si sono sempre preoccupati gli atei è di negare i miracoli, così come i nemici degli ebrei negano l’ Olocausto.
Allo stesso modo non mi è mai riuscito di vedere un lupo in Maremma, nonostante tutti i miei tentativi, ma che siano tornati da almeno 20 anni è provato. Solo che anche i lupi sono molto restii a fermarsi, farsi guardare, fotografare. E ora chiedo scusa a tutti, ma devo proprio uscire.Fino a stasera non rientro.
Viano di Vagli scrive:
8 Aprile 2009 alle 13:19
Già è vero! Ho sbagliato con il Limbo. Certo che con tante residenze ultraterrene uno può anche confondersi. Chiedo venia….. Comprerò un navigatore celestiale.
A questo punto ti chiedo: perchè il Limbo lo hanno chiuso??
Viano,
non mi stai rispondendo. Secondo voialtri credenti, il MIO concetto di bene non necessariamente corrisponde al piano di dio, che e’ inconoscibile (almeno nei dettagli osservabili, come mi hai appena ribadito). Tanto e’ vero che succedono cose che per me bene non sono (tipo il terremoto), ma non possono (per chi ci crede) non essere nel piano di dio. Allora, ripeto la domanda: in cosa il vostro dio (esistente, onnipotente, buono) si distingue ALL’ATTO PRATICO da un dio che non esiste (o non puo’ essere giudicato buono secondo i miei parametri, o e’ un po’ imbranato)?
Dimmi, se ci riesci, che cosa si puo’ OSSERVARE NELLA REALTA’ che consente di discriminare inequivocabilmente il primo dal secondo.
Poi ognuno tira le conseguenze che gli pare, te da credente, io da non credente. Pero’, per piacere, rispondi a questo.
Andrea scrive:
8 Aprile 2009 alle 10:24
Stamattina c’era un Meluzzi da pelle d’oca su LA7.
Il PROF Meluzzi è presente in tutti i programmi televisivi, è come il prezzemolo.
sarebbe interessante sapere quanto incassa questo signore con le sue comparse televisive provaticane. Insomma un pio uomo.
Tale Don Gelmini, rinviato a giudizio ( mai tg si son guardati bene di diffondere la notizia), è la sua “guida spirituale”.
«Processate don Gelmini»Il pm parla di una rete politica….
http://www.corriere.it/cronache/08_marzo_26/gelimini_berlusconi_imposimato_cc2d6d46-fafb-11dc-a46e-00144f486ba6.shtml?fr=box_primopiano
@ Bruno Gualerzi
Argomento un po’ banale. Replica altrettanto banale: potrebbe valere anche il discorso contrario! Ovvero: “se vi volete allontanare dalla Cristianità è perché non l’avete capita bene”
Ma un dialogo di questo tipo non porta da nessuna parte.
“Viano di Vagli scrive:
E ora chiedo scusa a tutti, ma devo proprio uscire.Fino a stasera non rientro.”
Questo si che è un miracolo, pur se limitato nel tempo.
Se stai andando in Maremma salutami il lupo.
Dovremmo convogliare l’8 per mille per intero ai terremotati. La chiesa cattolica farebbe un bel gesto a rinucnaire a quella donazione per chi ha perso davvero tutto.
Diffondete l’idea di dare l’8 per mille ai terremoetati su tutti i blog che conoscete. Se l’idea arriverà alle televisioni (ci credo poco) forse avremmo davvero fatto qualcosa per la collettività!
Alberto
@ Viano di Vagli
A prescindere dalla (il)logica delle tue argomentazioni, vorrei, per inciso, farti notare la differenza tra le nostre semplici, dirette obiezioni e le tue circonvoulute risposte, piene di enti e concetti inutili e non provati. Uno dei vostri (Occam) ha inventato un rasoio…
Una cosa è da riconoscervi, come anguille siete imbattibili…
“Quando moriamo entriamo in una dimensione dove il tempo non esiste, semplicemente. E’ assurdo, all’ Inferno e in Paradiso, parlare di durata del premio o della punizione”
Senti, che significato ha “eterna” in vita eterna?
E ora impegnati in un altro gioco delle tre carte…
Sai che blu si riferisce ad una certa frequenza della luce (circa 440-490 nm).
Per quella ha senso parlare di blu, per altre frequenze no.
Le parole hanno un campo semantico di applicazione, che definisce quando sono appropriate e quando no. Non è corretto parlare di rettile per un bulldog.
A meno che uno sia credente, allora va tutto bene…
“Ma il suo piano su ciascuno di noi, te compreso, l’ha sempre detto: portarci alla felicità eterna assieme a Lui”
Un essere onnipotente non ha bisogno di “portarci”, poteva semplicemente crearci con la felicità eterna.
Prima di parlare di un piano di Dio, occore stabilire se questi esiste, altrimenti di piani non si può parlare.
Se anche dal piano volessimo risalire a Dio, il primo perlomeno dovrebbe essere talmente perfetto ed ammirevole da non suscitare critiche sensate e ragionevoli.
Se così non è, è possibile immaginare l’esistenza di un piano e quindi di un Dio migliore, con la conseguenza che si scopre che state adorando la divinità sbagliata…
Riguardo ad Einstein, lo tirate fuori sempre a sproposito: esiste corrispondenza che dimostra come egli non credesse all’esistenza di un Dio personale e anzi, considerasse infantile il concetto.
Caro Bruno, per definizione gli animali NON sono liberi ma sono determinati dall’istinto. Non potrai mai dire che un animale è libero ma è sempre determinao, condizionato dall’istinto (ciò è per definizione delle scienze naturali). L’uomo, essere razionale, conosce la libertà che non può essere istinto perchè l’istinto determina. Non si può confondere i due campi. Il fatto poi che i due nomi si sovrappongono è un’associazione errata: se dicono la stessa cosa non capisco perchè hanno usato due termini.
La differenza tra istinto e libertà è già stata catalogata dalla psicologia, quindi attenzione alla confusione.
Caro Rudy aggiornati, ti trovo indietro più della Chiesa che contesti.
@ Emma
forse ti sfugge che anche l’uomo è un animale.
Forse tu non mangi, non bevi, non vai in bagno, ecc.?
Anche il mio cane è razionale. Meno intelligente, certo, ma in quello che capisce è del tutto razionale. Quando c’è il sole e ha voglia di prenderlo, va verso il balcone, se trova chiuso viene da me e mi indica di aprirgli così può fare ciò che desidera. Probabilmente pensa che si mi da determinati stimoli io faccio ciò che lui vuole.
@ Stefano
Una considerazione.
Einstein è come un jolly circa la fede, lo si può citare come si vuole…
Ad esempio, se volessi usarlo contro l’ateismo:
il tipo d’ordine che, per esempio, è stato creato dalla teoria della gravitazione di Newton è di carattere completamente diverso: anche se gli assiomi della teoria sono posti dall’uomo, il succe5so di una tale impresa presuppone un alto grado d’ordine nel mondo oggettivo, che non era affatto giustif1cato prevedere a priori. È qui che compare il sentimento del “miracoloso”, che cresce sempre più con lo sviluppo della nostra conoscenza. E qui sta il punto debole dei positivisti e degli atei di professione, che si sentono paghi per la coscienza di avere con successo non solo liberato il mondo da Dio, ma persino di averlo privato dei miracoli.
Perciò io eviterei sempre le citazione delle posizioni personali.
In generale è più elegante e utile citare le idee, non i singoli giudizi altrui, magari evocandoli in maniera strumentale data l’autorevolezza di chi li ha espressi.
Ovviamente non mi sto riferendo a nessuno in particolare.
@ Viano di Vagli e C.
Lui non avrebbe dovuto dare ascolto a niente e a nessuno
perchè tutto quello che avrebbe potuto sentire sarebbe stata sola
e soltanto mera propaganda del nemico per costringerlo alla resa.
Lui solo (il suo superiore) gli avrebbe, a tempo debito, comunicato
la verità.
Su quell’isola delle Filippine (nonostante i comunicati via radio e
i volantini lanciati periodicamente dagli aerei) il tenente giapponese
Hiroo Onoda, ci rimase fino al 1974. La guerra era finita da trent’anni.
Il delirante si crea un mondo fantastico in cui tutto quello che potrebbe
rivelarne la falsità viene ribaltato, digerito e usato come puntello proprio
per quel suo mondo.
@Precariatoassicurato
se intendi la citazione come ho fatto io adesso,
devi incollare il testo da citare fra gli operatori apertura e chiusura del blockquote
in questo modo:
(blockquote)testo da citare(/blockquote)
al posto delle parentesi tonda () però devi usare i simboli di maggiore minore
E’ curioso constatare che chi si etichetta come ateo non trovi di meglio da fare che parlare di Dio..
Addirittura cercate di dimostrare con sillogismi che Dio esiste o che non esiste..
Mah…
Una riflessione atea e razionalista dovrebbe vertere sulla possibilità di prevedere i terremoti in futuro e magari sull’ineluttabilità della morte..Avete mai fatto caso che l’unica cosa sicura per chi nasce è che morirà?
Certo che Dio è proprio strano..ah!è vero..Dio non esiste..che ne parlate a fare allora?
@ piccolo uomo
“”I believe in Spinoza’s God who reveals himself in the orderly harmony of what exists, not in a God who concerns himself with fates and actions of human beings.” Upon being asked if he believed in God by Rabbi Herbert Goldstein of the Institutional Synagogue, New York, April 24, 1921, Einstein: The Life and Times, Ronald W. Clark, Page 502″
“”It was, of course, a lie what you read about my religious convictions, a lie which is being systematically repeated. I do not believe in a personal God and I have never denied this but have expressed it clearly. If something is in me which can be called religious then it is the unbounded admiration for the structure of the world so far as our science can reveal it.” – Albert Einstein in Albert Einstein: The Human Side, edited by Helen Dukas (Einstein’s secretary) and Banesh Hoffman, and published by Princeton University Press”
“About God, I cannot accept any concept based on the authority of the Church. As long as I can remember, I have resented mass indocrination. I do not believe in the fear of life, in the fear of death, in blind faith. I cannot prove to you that there is no personal God, but if I were to speak of him, I would be a liar. I do not believe in the God of theology who rewards good and punishes evil. My God created laws that take care of that. His universe is not ruled by wishful thinking, but by immutable laws.
—W. Hermanns, Einstein and the Poet—In Search of the Cosmic Man (Branden Press, Brookline Village, Mass., 1983), p.132, quoted in Jammer, p.123”
“”Our situation on this earth seems strange. Every one of us appears here involuntary and uninvited for a short stay, without knowing the whys and the wherefore. In our daily lives we only feel that man is here for the sake of others, for those whom we love and for many other beings whose fate is connected with our own.” … “The most beautiful and deepest experience a man can have is the sense of the mysterious. It is the underlying principle of religion as well as all serious endeavour in art and science. He who never had this experience seems to me, if not dead, then at least blind. To sense that behind anything that can be experienced there is a something that our mind cannot grasp and whose beauty and sublimity reaches us only indirectly and as a feeble reflection, this is religiousness. In this sense I am religious. To me it suffices to wonder at these secrets and to attempt humbly to grasp with my mind a mere image of the lofty structure of all that there is.” Einstein’s speech ‘My Credo’ to the German League of Human Rights, Berlin, autumn 1932, Einstein: A Life in Science, Michael White and John Gribbin, Page 262″
” am a deeply religious nonbeliever…. This is a somewhat new kind of religion.
— Letter to Hans Muehsam March 30, 1954; Einstein Archive 38-434
”
Basta?
Non credo che a voi interessi molto il Dio di Spinoza…
Cara Emma, nessuna confusione. Capisco che è difficile separare la libertà dalla possibilità di scegliere, ma se parti dal presupposto, come io parto, che la libertà reca sempre con sé il suo rovescio, che poi è la sua ragione d’essere (già l’antico Eraclito diceva: “esisterebbe il giorno se non esistesse la notte, e viceversa”?), l’assenza di questo suo rovescio – cioè la non-libertà, cioè ciò che ci condiziona – non renderebbe nemmeno concepibile la libertà. Ora, partiamo pure dalla libertà assoluta, quella cui l’uomo aspira (e che tra l’altro ha portato a ‘creare’ dio come proiezione di questa aspirazione), in cosa consisterebbe? Nell’essere ‘causa sui’, cioè nel dipendere per la propria stessa esistenza solo da se stessi, ciò che appunto i credenti attribuiscono solo a dio, che non è soggeto al bisogno, che non soffre (se non con un triplo salto mortale logico nella concezione cristiana). Ma, appunto, a questa libertà possiamo solo aspirare, però perché evidentemente fa parte della condizione umana, e, a sua volta, perché? Perchè la condizione umana comporta dei limiti di cui per altro l’evoluzione (adesso non posso qui sviluppare questo tema, che ho provato a fare altrove, sul mio sito) ci ha reso consapevoli dotandoci di una coscienza. In questo quadro, in che senso gli animali, che sarebbero integralmente determinati dall’istinto (almeno allo stato attuale delle nostre conoscenze) sarebbero ”liberi? Nel senso che, non avendo consapevolezza dei limiti non li subirebbero, vivrebbero proprio come se fossero ‘causa sui’. I bisogni, la sofferenza, che evidentemente condiziona anche loro, la vivrebbero ‘con naturalezza’, non cercherebbero la ‘causa’ dei limti cui sono costretti. Come dio. Come l’uomo – secondo il racconto biblico- nell’Eden prima del peccato originale (prima di essersi nutrito all’albero della conoscenza). Come noi quando, vivendo in simbiosi totale con la madre mentre siamo nel grembo materno prima della nascita in senso proprio, come individui non abbiamo bisogno di niente: è quando nasciamo che, attraverso il taglio del cordone ombelicale, veniamo scagliati nel mondo del bisogno, della sofferenza. Bisogno, sofferenza, che non conoscevamo prima della nascita (e che ha fatto immaginare, appunto, l’Eden) ‘liberi’ come eravamo da ogni bisogno perchè ad esso provvedeva integralmente la madre, il suo corpo. Quindi quel ‘per definizione gli animali NON sono liberi ma sono determinati dall’istinto’ potrebbe essere rovesciato in ‘gli animali, proprio perchè totalmente determinati, cioè non potendo scegliere se non per istinto, vivono come esseri totalmente ‘lberi’ in quanto non hanno possibilità di scegliere”.
Io spero che tutto il tempo che perdete a discutere con questi infanti serva a qualcosa. Ai bambini si insegna facilmente che babbo natale non esiste. Per insegnare a questi che dio non esiste sono necessari i salti mortali per far fronte a tutte le loro invenzioni e contraddizioni che tirano fuori per giustificare la trasmutazione di un loro sogno in religiosità.
@ picolo-uomo
Infatti, concordo con te che potrebbe valere anche il contrario (altrimenti voi non vi riterreste cristiani). Ma il contrario – l’hai appena affermato tu stesso – vale allo stesso modo di ciò di cui è il contrario. Io, sia pure polemicamente (banalmente) come polemica (banale) era la tua considerazione, ho detto perchè siamo esperti di religioni.
@ Bruno Gualerzi
🙂
Quindi mi parrebbe una giusta conclusione la seguente: entrambi possiamo ritenerci (ed anche esserlo) intelligenti, colti, razionali pur partendo, circa l’esistenza di Dio, da ipotesi differenti.
Questa sorta di rispetto e di onestà intellettuale ahimé la vedo raramente nei commenti qui.
@ Stefano
Vedo che ha colto in pieno il mio messaggio.
* I soldi che BERLUSCONI si appresta ad estorcere a noi cittadini per il PONTE DI MESSINA li converta >>>>>sulle sfortunate popolazioni dell’ ABRUZZO !
** Il VATICANO anzichè accontentarsi delle esigue elemosine dei fedeli che dia parte delle sue notevoli RICCHEZZE>>>>ai terremotati dell’ABRUZZO.
@ piccolo uomo
I miei argomenti (leggi i post precedenti) non tiravano in ballo nessuno.
Viano da Vagli ha tirato fuori Einstein.
Gli ho risposto che non era il caso.
Intervieni tu con una citazione, invitando a non farne (ma intanto l’hai scritta ed è apparentemente a tuo favore).
Rispondo riportandone altre che appoggiano la mia affermazione.
Einstein non c’entra niente con le mie argomentazioni e le citazioni sono solo a smentita di quanto Viano e tu lasciavate intendere.
Quindi l’obiezione che non ho colto il tuo messaggio è fuori luogo.
@ piccolo uomo
“entrambi possiamo ritenerci (ed anche esserlo) intelligenti, colti”
e fin qui non posso far altro che concordare, dimostri senz’altro molta intelligenza e cultura
“…, razionali”
qui meno, senz’altro in campi diversi, con la religione si apre una falla 🙂
A proposito di terremoto:
* Perchè il VATICANO, anzichè accontentarsi delle misere elemosine dei fedeli, non devolve una cospicua parte delle sue immense ricchezze alle sfortunate popolazioni d’ABRUZZO dimostrando così la sua generosa cristianità?
** Perchè il BERLUSCONI non rinuncia definitivamente al PONTE DI MESSINA e utlizzi i denari – che dovremo sborsare comunque un giorno noi cittadini !- ai poveri terremoati d’ABRUZZO?
Dimmi, se ci riesci, che cosa si puo’ OSSERVARE NELLA REALTA’ che consente di discriminare inequivocabilmente il primo dal secondo.
Risposta a Gano: i miracoli sono un fatto estremamente materiale e documentabile con TAC,PET,parametri biochimici. In Vaticano ce ne sono archiviati circa 36.000. Basta non voler per forza chiudere la bocca a Dio per capire e per vedere. Ma c’è una cosa ancor più eclatante che fa vedere un Dio esistente: il fatto che l’ uomo, tutte le volte che sta per autodistruggersi, viene fermato. E anche questa volta verrà fermato.
Senti, che significato ha “eterna” in vita eterna?
Risposta a Stefano: senza limiti di tempo.
Su Einstein: l’ ho tirato fuori proprio per il concetto di tempo, non per le sue idee religiose. Lui ha capito che è una dimensione tipica del nostro mondo, come la larghezza, la lunghezza, l’ altezza. Anche Hawking ha capito che prima del Big Bang, o dentro i buchi neri, il tempo non esiste. Ma Einstein si è avvicinato moltissimo a Dio. Voleva entrare nei suoi pensieri. E Dio, che sa scherzare meglio di noi, gli ha messo in mano un indizio determinante: E=mc2. La formula abbreviata della Relatività mette in relazione la Luce, l’ Energia, la Materia. Einstein ha avuto in mano l’ Equazione di Dio e non se ne è accorto. E voi ve ne siete accorti?
Ora mi sento in dovere di ringraziare i moderatori del blog per non avermi mai censurato oggi. Altre volte lo avete fatto, specie quando parlo in versi, ma devo ammettere che pochi blog sono così liberi. Se però, ora, si apre un link anche su Einstein non la finiamo più. Chiedo scusa anche a chi mi ha fatto altre domande, non è che non voglia rispondere, ma dovrei monopolizzare la discussione. Affrontiamo un argomento alla volta, quando se ne presenta l’ occasione. Tanto, nei prossimi mesi, se resteremo in vita, ne vedremo delle belle.Altrimenti le vedremo da un altro punto di vista e non ce ne fregherà più nulla di discuterne qui.
@ Sergio I
(.. e tutti coloro che sono interessati a comprendere -UNA VOLTA PER TUTTE- una parola chiave
– UMILTÀ- del vocabolario cristiano in maniera tale da mostrale questa dottrina per quello che è.)
Questo è un estratto da un testo straordinario che ho avuto la fortuna di studiare all’università (M. FOUCAULT “Sicurezza, territorio, popolazione”). Chiedo SCUSA per la lunghezza MA ne vale davvero la pena.
‘Breve’ DISTINZIONE tra PASTORATO EBRAICO, CRISTIANO e APATHEIA GRECA
Il Dio degli ebrei è un dio-pastore, ma non esistevano pastori all’interno del regime politico e sociale degli ebrei. Invece nel cristianesimo il pastorato sviluppa una rete istituzionale densa, complicata, fitta, che aspirava a diventare coestensiva, come in effetti è stata, la Chiesa.
Il pastorato nel cristianesimo ha dato luogo ad un’arte del condurre, dell’accompagnare, del guidare, del prendere per mano, del manipolare gli uomini, del seguirli passo passo, un’arte che ha la funzione di farsi carico degli uomini per tutto il corso della loro vita e in ogni momento della loro esistenza.
E’ un’arte di “governare gli uomini”. (ndr. il tema del PASTORATO è molto più complesso di questa estrema sintesi).
DIFFERENZA tra l’APATHEIA GRECA e CRISTIANA
Detto in termini molto generici, in maniera schematica e caricaturale, si potrebbe sostenere che il cittadino greco – il cittadino ovviamente, non lo schiavo, ecc – si lasci dirigere e, in fondo, accetti di farsi dirigere soltanto da 2 cose: dalla legge e dalla persuasione, cioè dagli ordini della città o dalla retorica degli uomini.
Sempre in maniera approssimativa, si può dire che presso i greci la categoria generale dell’obbedienza NON esista; rispettare le leggi o farsi persuadere da qualcuno: legge o retorica.
Il pastorato cristiano ha invece organizzato, qualcosa di completamente diverso ed estraneo alla pratica greca. Potremmo chiamarla l’istanza dell'”OBBEDIENZA PURA”: l’obbedienza come tipo di condotta unitaria, altamente valorizzata, che trova in se stessa la sua ragion d’essere.
Il pastore non sarà pertanto l’uomo della legge, né il suo rappresentante; la sua azione sarà’ sempre congiunturale e individuale. Basti considerare il caso dei LAPSI, coloro che hanno rinnegato Dio. Come dice san Cipriano, non bisogna trattarli tutti allo stesso modo, ogni caso va tratto singolarmente. Ancora una volta non siamo molto lontani dai temi che troviamo presso gli eb.re.i, benché la religione ebraica sia essenzialmente una religione della legge.
Ma accanto a questo tema, che individua nel pastore più che l’uomo della legge, colui che si fa carico di ogni singolo caso, esiste nel PASTORATO CRISTIANO un altro elemento specifico, non rintracciabile altrove: cioè il fatto che il rapporto della pecora con chi la dirige è di dipendenza integrale.
DIPENDENZA INTEGRALE significa 3 cose:
1′ rapporto di sottomissione, non a una legge, a un principio di ordine, a un’ingiunzione ragionevole o a qualche principio ragionevole. Si tratta della sottomissione di un individuo ad un altro individuo.
Il cristiano si rimette al pastore per le cose spirituali, ma anche per quelle materiali e per la VITA QUOTIDIANA. A questo proposito, i testi cristiani fanno continuamente riferimento a un passo dei Salmi che recita “Chi non è diretto cade come una foglia morta”: ecco il caso che traduce praticamente il principio fondamentale secondo il quale obbedire, per un cristiano, non significa obbedire ad una legge o ad un principio basato su un elemento di razionalità, ma significa mettersi interamente alla dipendenza di qualcuno in quanto tale.
Questo principio è illustrato da quelle che si potrebbero definire le prove di buona obbedienza, che sono prove di IRRIFLESSIONE e IMMEDIATEZZA. Troviamo così una serie di storie riportate da Cassiano nelle “Istituzioni cenobitiche” e nella “Storia lausiaca.”
Come esempio di virtù di obbedienza, Cassiano cita un novizio nell’atto di ricopiare un testo delle Sacre Scritture, che interrompe la sua trascrizione non alla fine di un paragrafo o di una frase e neppure a metà di una parola, ma a metà di una lettera, lasciandola in sospeso, per obbedire a un ordine che non potrebbe essere più che insignificante (andare ad innaffiare un arbusto nel deserto).
E’ anche la prova dell’assurdità: l’OBBEDIENZA perfetta consiste nell’obbedire ad un ORDINE, non perché sia ragionevole o perché assegni un compito importante, al contrario, proprio perché è assurdo.
L’obbedienza cristiana, della pecora al suo pastore, è pertanto un’obbedienza integrale di un individuo ad un altro. Si tratta di un rapporto di servitù integrale.
Nell’obbedienza greca, o in ogni caso quando un greco si sottomette alla volontà o agli ordini di qualcuno, vi è sempre un OGGETTO o un FINE – la salute, la virtù, la verità -, perciò si arriva al momento in cui il rapporto di obbedienza terminerà, e addirittura si rovescerà (maestro-discepolo).
Invece nell’obbedienza cristiana non c’è un fine, è un’obbedienza FINE a SE STESSA: si obbedisce per poter essere obbedienti e giungere ad uno stato di obbedienza. Questa nozione di “STATO di OBBEDIENZA” è qualcosa di veramente nuovo e specifico.
La pratica dell’obbedienza tende a ciò che si definisce UMILTÀ’: sentirsi l’ultimo degli uomini, ricevendo ordini da chiunque, e soprattutto rinunciando alla PROPRIA VOLONTÀ’. Essere umile significa sapere che la propria volontà come tale è MALVAGIA.
Il fine dell’obbedienza consiste nel mortificare la propria volontà. E’ in questa prospettiva che per definire l’essenza del buon monaco, san Benedetto, nel capitolo V della sua “Regola”, afferma: “Non vivono più del loro libero arbitrio, “ambulantes alieno judicio et imperio [..]”
Da qui si comincia a capire anche la differenza di senso che in seguito è stata attribuita al termine APATHEIA, che costituisce “il” fine dell’obbedienza.
Quando un discepolo greco va a trovare un maestro di filosofia e si mette sotto la sua direzione e il suo governo, lo fa per raggiungere qualcosa che si chiama apatheia, assenza di pathè, cioè di passioni.
Ma che significa e in cosa consiste l’assenza di passioni?
Non avere passioni vuol dire liberarsi della passività, eliminare cioè da se stessi i movimenti, le forze, il turbinio che sfuggono al controllo e che perciò espongono al pericolo di essere schiavi sia di ciò che accade dentro di sé, o nel proprio corpo, sia eventualmente di ciò che accade nel mondo, l’apatheia greca garantisce la PADRONANZA di sé.
Si obbedisce e si rinuncia a un certo numero di cose, anche ai piaceri della carne e del corpo, pur di assicurare l’apatheia: “per divenire maestri occorre rinunciare.”
MENTRE
La parola apatheia, trasmessa al cristianesimo dai moralisti greci e greco-romani, acquisterà un senso completamente diverso; la rinuncia ai piaceri del corpo, ai piaceri sessuali, ai desideri della carne avrà un effetto del tutto diverso nel cristianesimo.
Che significa, infatti, per il cristianesimo assenza di pathè, cioè assenza di passioni?
Vuol dire essenzialmente rinunciare al proprio egoismo, alla propria VOLONTÀ’ individuale. Il rimprovero principale che verrà mosso ai piaceri della carne non è il fatto di ridurre alla passività – tema stoico ed epicureo -, ma al contrario, il fatto di provocare un’attività individuale, personale ed egoista, in cui il proprio io è direttamente interessato e forsennatamente coinvolto nella propria affermazione.
Dunque, il pathos che si vuole scongiurare con le pratiche cristiane NON è la passione, ma la volontà, (orientata verso se stessi), mentre l’assenza di passioni, Yapatheia, è la volontà che ha rinunciato a se stessa e non smette di rinuncia a se stessa.
Saluti
Quindi, se ho capito bene le sagge parole di questo teologo:
Dio non ci manda il terremoto per farci porre delle domande sul senso del terremoto. Eh no, le domande che ci facciamo sono troppo facili, quindi escludiamo che Dio lo faccia per comunicare con gli uomini.
Lo farà per se stesso? Però siccome poi gli uomini, Voltaire e compagnia, si pongono delle domande sul terremoto, queste diventano addirittura l’atto fondante dell’ateismo. Un po’ un autogoal per questo Dio. Sarà allora un masochista, che ama alienarsi le sue creature? O magari è depresso, annoiato, arrabbiato, incosciente, giocherellone, bambinello, malefico, cinico? Ma di che blaterano questi teologi?
E poi Dio ci chiama all’umiltà?? E per chiamare all’umiltà una persona la si spiaccica sotto tonnellate di mattoni? Perché questi teologi non chiamano se stessi all’umiltà e al rispetto, standosene un po’ zitti, almeno in queste circostanze, invece di offendere la memoria dei morti e l’intelligenza dei vivi?
sto dio dove era’ la notte del terremoto??mah !!!!!forse in discoteca,in paradiso???
E’ disgustoso constatare la faccia tosta con cui la chiesa e il potere politico strumentalizzano una vera tragedia come il terremoto. Ho visitato alcuni siti cristicoli e ho trovato come leit motiv la parola mistero (spesso scritta con la lettera maiuscola. Chissa perchè? mistero.) Il terremoto non è affatto un mistero. Si sa benissimo perchè avviene. La soluzione non consiste nel genuflettersi e pregare, ma nel costruire case antisismiche. In nessun sito cristicolo questo veniva detto. Si diceva soltanto che di fronte a simili eventi si avverte il proprio nulla e inevitabilmente la necessità di dare una risposta che non può venire se non da…e avanti con il solito bla bla bla.
Ho visto in tv anche il nano in una landa deserta con l’elmetto da pompiere in testa. Il massimo rischio che correva era che un piccione gli cagasse sul trapianto.
Il papetto ha detto che andrà dai terremotati dopo pasqua. Adesso ha un sacco di lavoro.
Fanno finta di piangere, ma per certa gente il terremoto è una pacchia. Non vedo molta differenza tra loro e quegli sciacalli che avevano fatto un bottino di 80.000 euro.
vorrei portare una testimonianza modesta di come funziona il meccanismo della fede;avevo uno zio, una bravissima persona padre di famiglia e lavoratore infaticabile, cattolicissimo vedeva nel papa quasi un secondo padre, si rifiutava di mangiare carne per la pentecoste questo per 57 anni della sua vita…poi 🙁 la svolta, la crudeltà del caso, della vita; 3 anni fa gli venne diagnosticato un cancro in metastasi, un anno di cure e terribili sofferenze lo iondussero a rivedere la sua fede; non credette più, fece togliere addirittura il crocifisso dal muro dalle stanze di casa (ne aveva uno in ogni stanza) e morì tranquillo consapevole che il suo dio era solo una favola per bambini ed il sedicente vicario romano in terra e tutto il suo codazzo di corvi lo avevano imbrogliato.
preferì morire da ateo.
qualcuno ribatterà che molti atei si sono convertiti in punto di morte bhè io non ne conosco nemmeno uno…
@ cesare
“Fanno finta di piangere, ma per certa gente il terremoto è una pacchia. Non vedo molta differenza tra loro e quegli sciacalli che avevano fatto un bottino da 80.000 euro”
Ben detto! Anzi, aggiungerei che gli sciacalli, per ignobili che siano, che sono, di sicuro sono meno ipocriti.
Caro Bruno ma la questione della libertà sta proprio nella possibilità di decidere. Qui risiede la gravità di questa possibilità che l’uomo ha e che invece non hanno gli animali. Perchè noi lottiamo per difendere la nostra libertà? Perchè la riconosciamo come una bene grande, l’animale non ha questa consapevolezza.
Il problema si colloca nel concetto di libertà. A mio parere non può essere l’assenza di responsabilità, l’assenza di regole, l’assenza di… ma la possibilità razionale di decidere per una responsabilità, per una regola, per… AMARE. Ci si dimentica sempre che l’essenza dell’uomo è AMARE. E’ libero chi può amare (dono di sè a). Chi invece non può non è libero. Quindi: io decido di assumermi una responsabilità per amare…, io decido di fissare una regola per amare… et… Solo chi ama è veramente libero.
@ Viano da Vagli,
riguardo alle “guarigioni miracolose” dai un’occhiata al link sotto se ti va…
http://whywontgodhealamputees.com/important.htm
@ Sergio I
Ho usato gli stessi tuoi argomenti qualche tempo fa per mettere in dubbio il diritto all’autodeterminazione. Naturalmente la mia idea di libertà è un po’ diversa dalla tua. Seguendo il tuo ragionamento una persona messa in carcere è priva di libertà; eppure io voglio continuare a credere che gente come Gramsci, come Mandela, come… ah, sì, come Campanella fossero liberi. Liberi nel senso spiegato da Viano di Vagli nel post successivo al tuo.
Il problema è che tu parti dall’idea che il dio dei cristiani sia un dio che punisce chi non fa la sua volontà. Ma questo è il dio dell’Antico Testamento. Il dio del Nuovo Testamento è un dio padre, un padre che non si arrabbia quando il figliol prodigo se ne va a far la bella vita ma che lo accoglie a braccia aperte quando ritorna. Tolta questa tua premessa sbagliata, cadono anche le altre obiezioni.
Tra l’altro ho notato che non sei l’unico a porre la questione della “punizione divina”. Ma dal medioevo ad oggi molte cose sono cambiate e nessun papa che io ricordi, tanto meno il terribile Benedetto XVI, ha mai parlato in questi termini in occasione di tragedie naturali.
@ Asatan
Nemmeno il tuo ragionamento è solido: se ti dicessi che i miracoli sono l’eccezione che conferma la regola? Sì, lo so, nessuno ha mai capito come fa l’eccezione a confermare la regola… Allora mettiamola così: i miracoli sono cose che non si spiegano con le conoscenze attuali ma che potrebbero essere spiegati grazie al progresso della scienza. Nessuna infrazione alle regole, il fatto è che il gioco è complicato e le regole sono difficili da capire.
@ Paolina
Uno con una fede più solida della mia ti direbbe: sei sulla buona strada per trovare la risposta.
@ Il Filosofo Bottiglione
sì, intendevo proprio questo, grazie!
Scusa Emma, o confuti le premesse in base alle quali ho sviluppato il tema della libertà – premesse ovviamente opinabili e quindi confutabili – oppure il nostro sarà un dialogo tra sordi. Io naturalmente a queste premesse credo, quindi non posso che trarne, cercando di essere coerente, le conseguenze che ne ho tratto.
La solita patetica espressione di quel sostanziale ateismo che i preti non sono capaci di ammettere. Dio non ha potere sui fatti naturali, non può evitare un terremoto, anzi non può fare a meno di creare il terremoto = Dio non esiste. Questa è l’unica spiegazione veramente semplice, per inficiare la quale c’è bisogno di pippe come l’incomprensibilità (sfido!) del disegno (ipotetico) di Dio (inoperante).
@precariatoassicurato
“i miracoli sono l’eccezione che conferma la regola? Sì, lo so, nessuno ha mai capito come fa l’eccezione a confermare la regola… ”
Scientificamente parlando le regole (cioe’le leggi della natura) si possono individuare solo quando si osserva una deviazione da tali regole. Se non esistono deviazioni non vuol dire che non esistono le regole, solo che noi non riusciamo a rilevarle con gli strumenti a nostra disposizione. Faccio un esempio molto semplice. Se tutte le persone al mondo avessero la pelle scura nessuno noterebbe che il colore della pelle e’una caratteristica dell’essere umano. Invece esistono delle eccezioni, delle persone che hanno un colore della pelle diverso. A questo punto salta subito agli occhi che esiste una regola che controlla il colore della pelle.
“Allora mettiamola così: i miracoli sono cose che non si spiegano con le conoscenze attuali ma che potrebbero essere spiegati grazie al progresso della scienza. Nessuna infrazione alle regole, il fatto è che il gioco è complicato e le regole sono difficili da capire.”
Allora non e’un miracolo e tu, o il tuo dio, o la tua chiesa, stai barando:
Si definisce miracolo (dal latino «miraculum», cosa meravigliosa) un evento paranormale ed attribuito ad un intervento soprannaturale o divino, durante il quale le leggi naturali appaiono sospese. Nel linguaggio comune, per estensione, il temine miracolo indica anche un evento che ha dell’incredibile, che desta meraviglia. (da Wikipedia)
@Viano
O questa? ti ho chiesto cosa c’è di OSSERVABILE che consente di DISCRIMINARE un dio che esiste ed è fatto come pensate voi da un dio che non esiste o non è fatto come pensate voi.
a) I miracoli sono qualcosa che non sai (*ANCORA*) spiegare. La storia della scienza degli ultimi 2-300 anni è piena di ex-miracoli. Converrai che dire “io non lo so, ma lo sa mio cuggino e quindi è quasi come se lo sapessi io” non è una spiegazione. Sai quante cose non riesce *ANCORA* a spiegare la scienza, altro che 36000… E soprattutto, senza tirare in ballo la scienza, quelli che te chiami miracoli potrebbero benissimo accadere perché un dio capricciosissimo ogni tanto li fa e ogni tanto no (per spregio), oppure ci prova sempre ma non gli riesce quasi mai (perché è imbranato).
b) L’uomo e l’autodistruzione: questo è come dire che, siccome casa tua non è crollata (e non c’è stato nessun terremoto), qualcuno ha impedito che crollasse. E chi l’ha detto che doveva crollare? Chi l’ha detto che l’uomo (inteso come razza umana) ha provato ad autodistruggersi, e soprattutto *che qualcuno o qualcosa l’abbia fermato*? Tanto per cominciare, attribuire una volontà collettiva alla razza umana è assolutamente privo di senso (lo faceva, ad esempio – ma senza volontà polemica – Hitler con gli ebrei). Secondo, nessuno ha provato a fare nulla. Chiunque abbia fatto guerre o causato catastrofi, non aveva l’intenzione di distruggere la razza umana, ma solo i propri nemici. Quidi nessuno può aver fermato un’azione che nessuno ha intrapreso. Forse che qualcuno ha tirato un’atomica sul pianeta terra ed è apparsa una manona dal cielo per deviarla verso Marte?
Continuo a ripetere che non c’è NIENTE di osservabile nella realtà che consenta di individuare una divinità, men che mai buona e onnipotente. Poi te pensala pure come ti pare.
Non saprei se questa gente è da ricoverare o condannare, ma come ragionano? Questi esaltano il dolore e la sofferenza in nome di un Dio ( cioè del nulla ) sadomasochisti legalizzati.
“# Dalida scrive:
8 Aprile 2009 alle 15:02
Caro Rudy aggiornati, ti trovo indietro più della Chiesa che contesti.”
Una constatazione ben argomentata, ma l’importante è che mi trovi.
Ad ogni modo, dio consente di dire tutto senza esigenze di prova nè di verosimiglianza (il che forse è ancor peggio) e tutte le “opinioni” a tal riguardo, per il solo fatto di essere espresse, si accumulano, come inutili ma coprenti macigni, certe di non poter essere rimosse nella loro aleatorietà.
Tutto è ammesso: Luce, Energia e via Così tutto naturalmente con la maiscuola; Einstein che maneggia una (o la) equazione di dio; la mano sflangiata e scarpalizzata che ferma l’uomo sull’orlo dell’autodistruzione; la Tac dei miracoli; insomma: fede e carità, imperscrutabilità e cristallizzazione scritturale, relativismo e folklore, cip e ciop.
Ah, il plasmar il mondo sul preconcetto!
Amen.
Io vi consiglierei di dare un’occhiata all’ultimo libro di Don Livio, non ricordo il titolo ma c’è il classico capro in copertina. Io lo sto leggendo un pò alla volta ed è MERAVIGLIOSO, una roba che non può davvero mancare.
Chiuso il siparietto comico…ammetto che sulla teodicea ci sto ancora ragionando. Voglio dire, ponendo l’ipotesi che Dio esista e sia quello cristiano; Non ho mai pensato che egli debba intervenire nelle faccende umane, perchè altrimenti infrangerebbe quelle regole che lui stesso ha creato, no? Voglio dire, nel caso specifico, il terremoto l’ha creato lui. Se non vuoi che la gente muoia, potrebbe fare in modo che non vengano proprio, e risolvere il problema alla radice. Detto questo, ho sempre trovato il ragionamento “perchè Dio non fa questo e quello” un pò infantile, non so.
Allo stesso modo non vedo perchè debba intervenire per fermare strupri, omicidi, violenze di vario genere, poichè alla fine siamo noi a volerlo, abbiamo la libertà di scegliere, se fare o non fare una certa cosa, e ne dovremmo accettare le conseguenze. Se un Superman sovrannaturale intervenisse ogni volta, in che modo l’umanità potrebbe mai maturare? Presumo che si maturi attraverso l’esperienza dell’errore.
Ma a questo punto….a che serve Dio? A darci delle linee guida, della serie “ecco, io vi ho detto qual’è il modo migliore per vivere, adesso sta a voi”?. Ci ha dato i manuali del buon vivere, e poi è andato in vacanza a tempo indeterminato? Mah. Senza considerare milioni di altri aspetti, ovviamente, ad esempio il fatto che non sempre le religioni ci indicano la via dell’amore e della tolleranza, ma anzi spesso sono un ulteriore motivo di discriminazione, ecc ecc.
Tutto questo posto che esista un simile Dio antropomorfo, ma io penso che noi esseri umani quando immaginiamo tale essere tendiamo a sopravvalutarci un pò, visto che siamo soltanto una pagliuzza di polvere nell’universo, che se ne frega altamente di noi 🙂
Megane
prova a fare un giro in un qualsiasi ospedale, reparto oncologia infantile,
e poi spiegami per favore a cosa serve tutta questa sofferenza ingiustificata.
E’ chiaro che con o senza Dio queste cose esistono ed esisteranno sempre.
Il problema sta nel fatto che molti “esperti in cose divine” su questa sofferenza ci mangiano sopra, offrendo in cambio acqua e sale.
Riguardo alla libertà, poter scegliere cosa fare non equivale a decidere cosa fare.
Il libero arbitrio, ossia poter fare indifferentemente una cosa oppure addirittura il suo opposto, non esiste.
Anche su questo punto il problema sta negli esperti in cose divine che con la favoletta del libero arbitrio ci mangiano sopra.
Eppure senza Dio siamo responsabili delle nostre azioni, ma per un altro motivo.
Al contrario, se Dio esistesse, il responsabile sarebbe lui, perchè lui avrebbe creato la natura (il carattere) di ogni uomo.
Oggi non ho voglia di filosofeggiare, per cui mi limito a osservare che livio fanzaga forse apprezzerebbe di essere reso a sua volte partecipe della passione di Cristo, magari a suon di calci nel didietro.
Arrivo solo ora, ma ci tengo a dire la mia.
LO STATO DEVE PROVVEDERE, ED IO PAGO LE TASSE PER QUESTO (PER CUI CATTOLICI EVASORI FISCALI, FATEVENE UNA RAGIONE, DA NON EVASORE, LA MIA SOLIDARIETA’ C’E’ ED E’ AUTOMATICA… SI TRATTA DI PARTE DI QUEI SOLDI SVENTAGLIATI DAL PdC…) INOLTRE SONO SICURO CHE MI AUMENTERANNO LE TASSE E MI FARANNO CONTRIBUIRE DI NUOVO ANCHE SE FOSSI CONTRARIO…
LA SOLIDARIETA’ ULTERIORE,LIBERA E VOLONTARIA E’ UN GESTO NOBILISSIMO, IMPORTANTE, UTILE, MA ASSOLUTAMENTE PRIVATO, PERSONALE E INSINDACABILE. CHI VUOLE LA FA… ALLA ASSOCIAZIONE DI CUI SI FIDA (SENZA COMMENTI SUGLI ALTRI, PLEASE)
L’UAAR, IMO, NON DOVREBBE FARE PROPRIO NULLA PERCHE’ E’ FUORI DAI SUOI OGGETTI SOCIALI.
Aperto Gruppo FaceBook La CEI destini l'”8 x 1000 – 2008″ ai terremotati d’Abruzzo.
Un Saluto a tutti
“il Signore ha voluto che in questa Settimana Santa anche loro [gli abitanti abruzzesi, NDR] partecipassero alla sofferenza della sua passione. La legge dei misteri di Dio è sempre molto difficile, ma anche in questa tragedia vogliamo vedere qualcosa di positivo”.
e bravo il prelato, insomma dio è così buono che ha deciso che gli abitanti de L’Aquila, e solo loro, avessero il privilegio,non richiesto immagino, di soffrire come il suo caro gesù? ma che hanno fatto di così importante gli aquilani per meritarsi questo trattamento speciale? sono così speciali? perchè loro sì mentre la stessa gioia non è stata donata agli abitanti, solo loro ovvio, di vaticansiti? eppure sono così devoti!!!
“Oh, usano qualunque occasione, anche la più tragica, pur di degradare la scienza! Incredibile!”
Vero, ma a me sembra che molti di voi stiano usando una occasione tragica per degradare la religione, non è la stessa cosa?
Personalmente non degrado la religione in sè, che può essere un bisogno comprensibile insomma in tante persone, ma piuttosto i prelati che dicono immani cretinate, come Don Livio scacciadiavoli di cui sopra.
Rolling Stone, grazie della precisazione sul libero arbitrio, che è faccenda molto interessante. Non ho capito una cosa, o meglio non benissimo. Quando dici che il libero arbitrio, ossia poter fare una cosa o il suo opposto non esiste..in che senso?
Che poi la sofferenza e le malattie sempre esisteranno, è palese, e non c’è Dio che tenga. Al massimo noi uomini possiamo combatterle con la medicina, con la prevenzione, ma non scompariranno mai, e i bambini continueranno a morire. E’ la vita.
CHI GESTISCE I SOLDI ??’ QUALE ENTE?? VISTO IL PASSATO ? CI SONO ANCORA TERREMOTATI ANCORA NELLE BARACCHE , COSA CI DOBBIAMO ASPETTARE ???? CHI SI ARRICCHIRA’ ANCORA ALLE SPALLE DEI POVERI TERREMOTATI??? IN CIRCOLAZIONE CI SONO ANCORA I CHIESA QUELLI DELL’ARBERGO TIBURZIO MILANESE QUELLO CHE GRAXI DEFINI MARIUOLO OIBOH ???
IL PERICOLO E’ CHE SI FREGHINO I DENARI, ESISTE???? DIO ILL’UMINACI SU CIO’ ;ISTO CHE NON
HAI AVVISATO NESSUNO CHE FACEVI COME A SODOMA E GOMORRA.NON ‘E’ CHE SEI INCAVOLATO X IL PROSSIMO ESEMPIO DI CRICIFISSIONE VEDI ??????? ;;;DOMANI. OVVIA DIO AVVISACI QUANDO MANDI I TERREMOTI , MANNAGGIA AI ROGHI INVECE DI DELEGARE POI I FUNERALI DEI POVERI MORTI A USO E CONSUMO DI PUBBLICITA’ AL CARDINALOTTO DI TURNO.
@ Giulia
Secondo me no.
io degrado la superstizione, faccio salve le credenze individuali di tutti, purchè restino un fenomeno privato.
Certo che per onestà mentale trovo poco conciliabile un dio superpotente che permette queste cose… altri invece si continuano ad arrampicare sugli specchi… sì, c’è, è buono, ma poi il terremoto c’è pure, allora o dio è impotente o il terremoto è un bene… questo lo trovo risibile e siccome voglio bene agli altri esseri umani, vorrei che fossero più sereni, più coerenti e meno in conflitto con se stessi ed una serie di idee strampalate …
PER ESEMPIO, IL PAPA CREDE IN DIO O NO ?
SE CI CREDE, PERCHE’ NON VA SUBITO NELLE ZONE DEL TERREMOTO ?
DICE CHE HA DA FARE… MA COSA DEVE FARE ?
Ecco, per me B16 si comporta come un ateo prudente.
@ Giulia
Siccome praticamente ci stai dando degli sciacalli, precisiamo bene una cosa. Il fatto che la scienza sia degradata nei termini in cui la degrada il Mons. Teologo (che non credo parlasse solo a titolo personale) è particolarmente rilevante, e grave, in un momento in cui – almeno, abbi pazienza, per i non credenti – solo la scienza avrebbe potuto, e potrà, se non eliminare, attenuare notevolmente le conseguenze tragiche di questi fenomeni… per cui come poteva passare sotto silenzio? Quindi non si tratta di approfittare di niente, ma di denunciare chi, seguendo i dettami della sua fede, di fatto contribuisce a screditare il solo vero argine (sempre per noi atei, ma questo siamo) contro questi cataclismi.
E, sempre da parte di atei, come si poteva rimanere indifferenti di fronte alla strumentalizzazione – questa sì – di una tragedia ‘giustificandola’ pretendendo di presentarla come facente parte di un imperscrutabile disegno divino? Non avremmo dovuto – sempre da parte di noi atei, lo dico per l’ultima volta – indignarci per tanta insensatezza.? Che certamente si è palesata in modo così clamoroso in questa tragica occasione, ma che proprio per questo diventa più intollerabile. Oppure – come spesso si sente dire anche su questo blog, non ho mai capito in base a che logica – essendo atei non dovremmo interessarci di dio, della religione, del clero?
Non vedo cosa ci sia di degradante in questa affermazione. Mi sembra che la scienza non possa che essere umile e riconoscere i suoi limiti; in caso contrario non potrebbe progredire e forse non sarebbe nemmeno scienza.
Inoltre non trovo alcuna frase che “giustifica” la tragedia. Altro è cercare di “spiegarla”, come fa Fanzaga.
Infine tenete presente che le parole di Bruno Forte sono dirette ai terremotati, sono parole di conforto. Voi atei cosa avreste da dire ai terremotati? Se le vostre parole sarebbero quelle che ho letto finora forse non è un male che ci siano, tra queste, anche le parole della chiesa.