La costruzione del suo nuovo polo educativo, una scuola paritaria cattolica del costo di 6,5 milioni di euro, comporterebbe il pagamento di 300 mila euro di oneri di urbanizzazione, ma la diocesi di Albenga (SV) non ci sta: come le scuole statali, a suo dire si tratterebbe di un “immobile adibito a servizio pubblico”, e pertanto esente dal pagamento di tributi. Il Comune insiste e l’economo della diocesi, don Tonino Suetta, minaccia il ricorso al TAR: la pretesa dell’amministrazione sarebbe motivata da “ragioni puramente ideologiche. La giudico gratuita e insulsa miopia”. “La scuola diocesana – conclude don Suetta – è come la vita: bella, libera e vera”.
Albenga (SV): la diocesi non vuole pagare gli oneri di urbanizzazione
30 commenti
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Bisogna capirli, loro sono bravi solo a incassarla la bucalossi, non a versarla. 😈
Anche se li pagasse, sarebbero comunque soldi nostri, di che si lamenta dunque? Cosa? la cupidigia è un peccato che riguarda solo gli altri e non loro? Furbe le volpi!
Secondo voi è più facile togliere un dente, senza anestesia e da sveglia, ad una tigre, o togliere i soldi ad un prete?
Anche un supermercato, uno studio medico, uno studio di ingegnere, un gabinetto di estetista, un bar, un ristorante, una sala biliardo, una pizzeria …… sono “immobili adibiti a servizio pubblico”:
ergo se non paga il prete NON paghi più nessuno!
Caro il prete … ricorri al TAR … vincendo faresti un favore ad un sacco di gente!
I preti mostramno in questo caso come sempre , assoluto dispregio delle leggi dello Stato. Invocano LA LIBERTA’ DI FARE QUELLO CHE VOGLIONO. Emigrassero a città del vaticano se non gli piacciono le leggi italiane !
La diocesi può dire quello che dice perchè c’è il governo che c’è. E avrebbe potuto dirlo anche prima, perchè c’era il governo che c’era.
Il giorno in cui (vorrei vivere abbastanza a lungo per vederlo) andrà al governo uno Zapatero italiano… ci sarà da ridere.
Anzi, mi auguro di morire dal ridere vedendo le facce di lorsignori monsignori quando un presidente del consiglio farà ciò che dovrebbe fare ogni presidente del consiglio di un normale stato laico. Dovessi pure entrare nel Guinness dei primati come il primo uomo a raggiungere l’età di 200 anni…
@ Stefano Bottoni
LI QUADRINI PUBBRICHI
Ggià sse sa, ppe nnoi poveri affamati
A sta macchia che cqua nnun ce se penza:
E chi aricurre a la Bbonifiscenza
Sempre se sente a ddì:
Vedo intanto però ttutti li frati,
C’ortre la loro bbrava possidenza,
Pe inzeppà la cantina e la dispenza
Hanno sempre bbon’ ordini pagati.
Disce:
E accusì, mmentre er zecolaro abbozza,
Er fratiscello, co li su fetenti
Voti de povertà, mmarcia in carrozza.
Di questo passo chiederanno loro pure l’ICI, poverini <_<…
E poi qualcuno osa dirmi che i religiosi non sono pericolosi per la società…
Come fa un cattolico a dire che la vita è libera? Libera di seguire l’opinione di uno che se afferma una cosa ed anche il suo contrario ha comunque ragione?
scommetto che però non rinuncia al sette % degli U2 (oneri secondari di urbanizzazione).
Se non devono pagare gli oneri, allora non paghino luce, acqua, tassa rifiuti, però gli alunni frequentino la loro scuola senza pagare nulla.
“una scuola paritaria cattolica”
Ha pure il senso dell’ umorismo.
“La scuola diocesana – conclude don Suetta – è come la vita: bella, libera e vera”.
Però si tratta di humor nero.
“ma la diocesi di Albenga (SV) non ci sta”
Eccoli, i soliti taccagni morti di fame.
grande il sindaco di Albenga ce lo prestate a forlì ?
Cazzarola, è proprio vero che non c’è più religione nè le stagioni di una volta?
Essì, est proprio così…e non ci piove!
Preghiamo!
a seconda dei comuni una percentuale degl’oneri di urbanizzazione va alla chiesa cattolica, dunque la madrassa cattolica potrebbe addirittura essere stata finanziata con i soldi dell’urbanizzazione, come molte chiese d’altronde, magari i comuni non urbanizzano le aree, cioè non ci sono lampioni, strade asfaltate, fogne etc. ma le chiese, chiesette et cappelle, quelle non mancano mai…
Per essere un servizio pubblico, la struttura dovrebbe essere donata allo stato. La chiesa cattolica vive su questa credenza per cui essendo istituzione divina, non sarebbe soggetta ad alcuna legge umana. Anzi, gli uomini dovrebbero pagare la chiesa in quanto detentrice ddelle chiavi del regno dei cieli. E’ l’obolo di Caronte. In pratica le attività religiose sono “servizi pubblici” solo per modo di dire. Chi non è cattolico passa in fondo alla graduatoria o quanto meno si sente dire: “Ma lei… non l’ho mai visto in chiesa!”
“Chi non è cattolico passa in fondo alla graduatoria”
Più che chi non è cattolico, chi non paga cifre elevate passa infondo alla graduatoria.
…mi fanno schifo e basta…come sempre
Le scuole paritarie mica sorgono anche e soprattutto per il loro volere? Beh, che paghino visto che l’Italia non è di loro proprietà! Sì, sono gli unici “immigrati” che non accetto!
A proposito: grazie a Roberto mi si è accesa una lampadina. I leghisti che odiano gli extra comunitari perchè non chiedono di cacciare i preti invece di difenderli? Non sono anche loro fuori dall’Europa come i mussulmani? Questo rigirare la frittata a proprio piacimento mi da proprio fastidio.
@Stefano Grassino
ho sempre pensato e scritto che i leghisti vivono una tremenda contraddizione, pregano un dio extracomunitario 🙂
I romani diedero la cittadinanza a Pietro.. pensate che se al posto di Nerone ci fosse stato Borghezio avremmo ancora un Giove libertino e una Venere di facili costumi 🙂
Volete mettere?
ho scritto borghezio e il post è in attesa di essere approvato)
che sia una parolaccia?
@ vico
Quel nome è una offesa che il computer si rifiuta di decodificare.
ma non si potrebbere promuovere un boicottaggio nei confronti del vaticano? cos’e’ che esporta il vaticano? i pretacci, quindi anche solo appendere sulle porte delle chiese (dentro non ci entro di sicuro) un bel “TORNATE IN VATICANO!!!!”
ciao
Luigi
No, scusate, non vorrei aver scatenato reazioni “pretofobiche pseudo-leghiste” la mia era solo una provocazione :)! Poveretti, anche loro hanno diritto di vivere altrimenti noi con chi ci scontreremo, ha,ha!!
Scontreremmo. Non ho digitato l’altra m.
Una scuole privata cattolica, servizio pubblico? Sbaglio o ci si devono pagare fior di rette più la bustarella “promozione garantita”?
quella non mi risulta… purtroppo mi sono stati inflitti 10 anni di scuole di suore ma quando mi dovevano cannare, cannato mi hanno. O forse i miei non hanno voluto scucire…? 🙂