Aggiornamenti sul caso Coppoli

Dopo la sospensione, il 18 marzo il prof. Franco Coppoli ha ripreso l’attività didattica. Ha anche ripreso la sua pratica di laicizzazione del contesto educativo, rimuovendo il crocifisso durante le sue lezioni, senza (per ora) alcun nuovo intervento del dirigente scolastico. Il professore, con il supporto dei Cobas, ha presentato ricorso avverso il provvedimento disciplinare, mentre con la collaborazione dell’UAAR ha presentato ricorso al tribunale di Terni per discriminazione nel posto di lavoro. Il ricorso verrà discusso (salvo opposizione dell’avvocatura dello stato) il prossimo 26 maggio. Dichiara il prof. Coppoli: “Nonostante l’anacronistico provvedimento disciplinare che ho subito la battaglia per la laicità della scuola ha a mio avviso segnato punti importanti: la solidarietà espressa in Italia ed in Europa, la possibilità di sviluppare dibattito e approfondire tematiche bloccate dalla cappa di piombo del silenzio sui tanti privilegi della chiesa cattolica nel nostro paese”.

Archiviato in: Generale, UAAR

93 commenti

simone

perdonatemi, ma io non capisco il perché avete in odio il crocifisso…se siete rispettosi della democrazia, dovete accettare la maggioranza…o meglio se pensate che ognuno può pensare quello che vuole, perché imporre il vostro modo di vedere, quando la stragrande maggioranza vuole il crocifisso nelle scuole?

claudio285

Simone.

E’ l’opposto. La “maggioranza” ha un qualche legame con la fede proprio perchè i suoi simboli sono arbitrariamente mantenuti ovunque.

La maggioranza dei nordcoreani vedrebbe come una cosa stranissima la rimozione delle immagini del Caro Leader dalle aule scolastiche. Questo perchè la maggioranza dei nord coreani sarebbe favorevole alla dittatura politica peggiore esistente al mondo?
No, perchè le iconografie onnipresenti, insieme allo strabiliante martellamento mediatico mantengono le masse attaccate al potere dittatoriale.
Alo stesso modo in italia sono il favore assoluto mediatico alla Chiesa, la sua incritcabilità, la sua intoccabilità a mantenere questa supposta “maggioranza” di semicredenti in vita.

Le venissero tagliati i fondi, ridimensionata la presenza massmediatica ecc. allora i crocefissi dalle aule scolastiche comincerebbero a venir giù da sè.

simone

Non sono d’accordo con te, anche perché la stragrande maggioranza ha sempre difeso il crocefisso e la Chiesa…voglia o non voglia tu lo devi accettare…non capisco quale problema a te possa creare…forse ti scuote la coscienza?
inoltre i fatti dimostrano cmq che la Chiesa opera del bene nel mondo al contrario di tanti uomini politici che promettono e non mantengono…
o sbaglio..?

anna

sostegno al prof. coppoli!

simone, il problema è sempre lo stesso: le religioni sono personali, i simboli religiosi stiano sulle persone, non sui muri!

che fastidio dà A VOI non avere il crocifisso sul muro, chiedo?

Gianni Politi

@Simone

Anche Hitler nel ’33 ha ottenuto la maggioranza ….

Alessandro Bruzzone

@ Simone

Quella di cui parli è dittatura della maggioranza, non democrazia. Torna a studiare va.

maxalber

La maggioranza della popolazione NON è portatrice di handicap.
Io potrei dire che mi dà fastidio che i posti auto migliori siano riservati a una minoranza, che le spese di costruzioni degli edifici siano più alte per eliminare le barriere architettoniche e così via.
Siamo la maggioranza e come tali diciamo basta con queste pretese da parte dei portatori di handicap.

Questo è il tuo ragionamento Simone.
Tu confondi democrazia con prepotenza della maggioranza.
La democrazia è invece rispetto delle minoranze.
E voi questo lo ribadite sempre con forza laddove siete minoranza.
Due pesi e due misure.

claudio r.

Che la chiesa, in quanto istituzione, faccia del bene è cosa altamente opinabile, casomai
alcuni appartenenti alla chiesa fanno del bene, se proprio vogliamo essere caritatevoli.

«Quando i missionari vennero in Africa loro avevano la Bibbia e noi avevamo la terra. Dissero: “Preghiamo”. Chiudemmo i nostri occhi. Quando li riaprimmo, noi avevamo la Bibbia e loro avevano la terra.»

Desmond Tutu
(vescovo anglicano abbastanza al di fuori dagli schemi gretti della religione)

andrea pessarelli

@ simone: “se siete rispettosi della democrazia, dovete accettare la maggioranza”
la maggioranza in sè c’entra con la democrazia quanto un mattone c’entra con una casa; la democrazia a sua volta non c’entra nulla con le religioni, cattolicesimo compreso; le religioni, in ultimo, non c’entrano nulla con l’arredo delle scuole. in ogni caso la maggior parte degli italiani legge l’oroscopo tutte le mattine, ma ciò non comporta l’opportunità di esporre lo zodiaco nelle aule.
“i fatti dimostrano cmq che la Chiesa opera del bene nel mondo”
su questo ci sarebbe da discutere un bel po’, ma anche ammesso e non concesso che sia vero quello che dici, secondo il tuo criterio bisognerebbe appendere nelle aule anche lo stemma della croce rossa, quello di amnesty international, quello dei vigili del fuoco, quello della professione medica, quello dei panificatori, il ritratto di einstein, quello di mozart e tutto ciò di cui si possa ritenere che faccia o abbia fatto del bene del mondo. ma a questo punto non ci sarebbe più posto per i banchi.

rik

Certi cattolici hanno una strana concezione della democrazia. In nome dei loro valori pretendono di schiacciare qualsiasi altra libertà e di imporre a tutti a martellate in testa i loro simboli, come il crocifisso.

Lo stesso concetto di maggioranza è discutibile, giacché si presupporrebbe tale dall’iniziativa di alcuni studenti. C ome se chi tace dovese per ciò stesso acconsentire alle loro prepotenze.

Inutile sottolineare che il principio di maggioranza è la negazione della democrazia, che presuppone il rispetto delle libertà fondamentali, tra le quali quella religiosa, che è anche libertà di non essere religiosi.

Ma qui è soprattutto il principio di laità ad essere violentato in nome dello stato confessionale che impone a martellate in testa i propri imboli.

Dalila

@ simone

“voglia o non lo voglia tu lo devi accettare”

mascheri con una scarsa parvenza di diplomazia il piccolo dittatore prepotente che esiste in ogni cattolico?
Come la splendida frase di ieri sulla libertà di parola?

Questo modo di pensare mi preoccupa sempre di più…

Kaworu

@rik

dimentichi di dire che dove poi sono in minoranza, frignano se la maggioranza si comporta esattamente come altrove si comportano loro.

bambini, niente altro che bambini.

andrea pessarelli

@ simone: ”
“i fatti dimostrano cmq che la Chiesa opera del bene nel mondo”
“se siete rispettosi della democrazia, dovete accettare la maggioranza”

ma se la chiesa – cioè la comunità dei fedeli – fa del bene nel mondo, e se in italia la maggioranza dei cittadini appartiene a questa categoria di virtuosi che operano il bene nel mondo, come si spiega un tasso di criminalità così elevato come in italia? e come si spiega che i mafiosi siano in grande maggiornza cttolici devoti? e come si spiega il dilagare – da decenni e in tutto il mondo – della criminalità pedofila operata dai preti?

mariaeus

@ Simone alle 8:42
un insegnante viene sospeso per aver rimosso il crocifisso appeso in classe.
In Francia è vietato entrare nelle scuole e università con simboli e indumenti che indicano la tua appartenenza religiosa (scelta giusta per evitare scontri ideologici).
Qui, invece, si sospende l’insegnante.
Nelle vere democrazie la cosidetta stragande maggioranza non ha il potere/diritto di imporre il proprio pensiero o credo.

Kaworu

@andrea
è perfettamente inutile far notare le incoerenze a delle persone che hanno fatto dell’incoerenza la loro bandiera.
ti direbbero “eeeeh ma esiste il libero arbitrio” o “eeeeh ma non sono veri cristiani”.

insomma, fatta la legge, gabbato lo santo (come dicono loro, tra le altre cose).

Dalila

E ognuno ha la sua croce,
ma certe croci sono enormi
ognuno ha la sua croce
ma certe croci vanno in fiamme
ti divorano le spalle
e ti spezzano le gambe
e ognuno è un falegname
e costruisce nuove croci
e le butta sulla gente.
E c’è chi da questo orrendo costruire
ne esce pure vincitore
vincitore sulle spalle
di chi piano piano muore…
Roba da spaccargli un palo in mezzo agli occhi
o da perdonarli
da baciare la terra coi ginocchi
e rimanere… così…
disarmati sotto il cielo
come una lampadina ancora accesa
nonostante sia mattina…

(A. Bonomo)

Andrea

@simone
Mi auguro che tu stia scherzando.
Dalle mie parti la maggioranza vorrebbe picchiare tutti quelli che si chiamano Simone: se tu capitassi dalle mie parti sarebbe giusto che tu venissi picchiato solo perchè la maggioranza così vuole?

Per tornare all’oggetto vedo in modo molto positivo il fatto.
Speriamo che vada tutto a rigor di legge italiana, e non a rigor di legge vaticaliana.
In ogni modo, al di là del risultato, è importante notare quanti di questi fatti cominciano a manifestarsi.
Presto o tardi le religioni si ritroveranno ad essere seguite solo dai fanatici, e probabilmente spariranno come sono sparite tutte le precedenti.

Solidarietà al prof.

Ciao a tutti

claudio

@simone

evviva la libertà di pensiero!!!

ma voi cattolici non sapete nemmeno cos’è la libertà, sopratutto quella di chi non la pensa come voi….

esempi? dai roghi alle crociate, agli attacchi mediatici del vostro buon pastore…
Se avete paura di uno che stacca un crocifisso dal muro, la vostra fede non ha poi tutte ‘ste certezze che andate predicando!

Andrea

@Fausto
Appunto, se entri in una sinagoga non deve darti fastidio la menorah, e se io vado in una chiesa non deve darmi fastidio il crocifisso.
Ma quello che ti è sfuggito, è che qui si parla di luoghi pubblici, in particolare una scuola.
E nella scuola non ci devono essere appesi simboli di nessun tipo, che siano religiosi, politici, bugs bunny, o quant’altro.
Inoltre la tiritera delle radici profondamente cristiane è solo una bufala, la religione cristiana è sempre solo stata imposta con la forza, e anche se così non fosse stato, adesso c’è chi da quei simboli è infastidito, quindi te li attacchi in casa tua o nel tuo luogo di culto.

Ciao a tutti

claudio285

simone
La stragrande maggioranza ha difeso il crocefisso? E chi lo dice?

Ci sono paesi a maggioranza cristiana che praticano ben più di noi nei quali i crocefissi (come altri simboli religiosi) sono proibiti nelle scuole pubbliche.

La chiesa cattolica ha fatto il “bene” secondo il suo concetto di bene, il quale è opinabile. Anzi, secondo me il concetto di bene della chiesa cattolica è spesso immorale.

denis

la cultura cristicola è stata modificata di continuo negli ultimi 2000 anni, a partire dalla sovrapposizione della nascita di Cristo con il solstizio d’inverno etc…
Le radici culturali italiane sono latine, semmai! Guarda solo il nostro diritto pubblico e privato, tanto per citare.

Kaworu

@fausto

a proposito della domenica….

Il riposo domenicale non ha un’origine cristiana ma pagana. Il 7 marzo 321 l’imperatore Costantino (che allora era un adepto del Sol Invictus) stabilì che il primo giorno della settimana (il giorno del Sole, dies Solis) doveva essere dedicato al riposo.

La religione del Sol Invictus restò in auge fino al celebre editto di Tessalonica di Teodosio I del 27 febbraio 380, in cui l’imperatore stabilì che l’unica religione di stato era il Cristianesimo, bandendo e perseguitando ogni altro culto.

Per tale ragione, il 3 novembre 383 il dies Solis venne rinominato dies dominicus e in tale forma è giunto fino a noi.

(fonte: wiki)

i cristiani hanno semplicemente assimilato tradizioni altrui quando non sono riusciti a distruggerle, fedeli al motto “se non puoi batterli, fatteli amici” (o meglio, assimilali e spacciali come tuoi).

marco

@simone
“i fatti dimostrano cmq che la Chiesa opera del bene nel mondo” (i fatti?????)
vallo a dire in Orissa agli induisti o a Calcutta…..

@fausto
forse dimentichi 500 anni di inquisizione, forse dimentichi che ancor oggi MINORENNI vengono messi in GINOCCHIO davanti a una croce miserabile, forse dimentichi troppe cosette

Thomas

Cari cattolici,
siete perfettamente liberi di appendere crocifissi nelle vostre case, nei luoghi di culto e in ogni spazio privato a vostra disposizione.
La scuola e le istituzioni pubbliche DEVONO invece essere laiche e neutrali riguardo alla religione, in modo da non discriminare chicchessia.
Più semplice di così? Quale è la parte che non avete capito?

don alberto

Cara ANNA e THOMAS, avete perfettamente ragione.
Almeno finchè -a differenza della Francia- ci è permesso, se uno è cattolico, non dovrebbe vergognarsi di portare un simbolo della propria fede sulla propria persona (o di posizionarlo sul proprio “spazio” di lavoro: banco, scrivania …).

PS: a proposito della paranoica legislazione francese, meriterebbe di essere ridicolizzata: i mussulmani potrebbero portare delle croci (che per lo non sarebbero ovviamente segni religiosi, ma gingilli), i cristiani magari la kippà (naturalmente per proteggere il capo dal freddo), e gli ebrei (ebree) il velo (magari per motivi estetici).

Luciano47

@ Maxalber: parlare di democrazia ai cattointegralisti è non solo tempo perso, è inutile.

senzaluce

@ fausto. infatti io da bambino andavo in una scuola cattolica privata dalle suore in Australia (eravamo una famiglia di emigranti) e ho ancora il ricordo del terzo grado che veniva fatto a noi bambini per sapere se la domenica precedente eravamo andati a messa. certo uno poteva benissimo mentire ma sicuramente la paura del peccato di dire una bugia era molto oppressiva insieme a tutte le fantasmagorie di inferni e diavoli vari. Un medium americano ora defunto ( sono un appassionato di libri di esoterismo e cultura varia ma non sono inquadrato in nessuna fede) dicevo un medium amercano aveva scritto a tal proposito anche per spiegare l ateismo e l indifferenza spirituale che la paura non attrae ma respinge. d altronde si domandava questo medium perchè stare ad occuparesi di una vita ultraterrena se questa sarà così spiacevole ? non mi sembra una domanda da poco.

andrea pessarelli

@ senzaluce: perchè occuparsi di una vita ultraterrena se è un concetto senza senso?

Giovanni Bosticco

@Simone
Maggioranza calcolata come?
Chiamando “cattolico” chiunque abbia
subito da loro il battesimo mentre era
nel mondo dei sogni?
Sarebbe come dire:
se una muore nel dare un figlio alla luce,
quello è un assassino nato, da indiziarsi
in qualunque indagine su fatti di sangue.
Immaginiamo un referendum, dove si
possa votare SI o NO alla domanda:
Ritieni il papa di Roma rappresentante
indiscutibile di Cristo figlio di Dio?
Pensi che i SI su schede valide raggiunge-
rebbero metà degli Italiani maggiorenni?
Conta che non risulterebbero cattolici
dimostrati tutti quanti non vanno a votare,
e quanti votano scheda nulla o bianca.

Rudy

Resta una lucida considerazione: le religioni, in quanto fregnacce, probabilmente utili ma fregnacce, possono solo dar luogo ad argomentazioni fregnacce.

kefos93

@ Claudio r

Veramente la frase è stata pronunciata da Jomo Kenyatta, primo presidente del Kenya.
Dubito che un vescovo possa pronunciarla!!

gnofle

@ Ruby:

Magari. Il problema è che i politici, rappresentanti le gerarchie cattoliche, legiferano con la bibbia in mano. Altro che fregnacce…

Giovanni Bosticco

@Kaworu
Se dies lunae è diventatu lunedì, dies Martis martedì, etc.,
perché non chiamiamo “soledì” la domenica?
Non è una domanda, è una proposta.

claudio285

Fausto@

Se ci fossero immagini di bugs bunny ovunque, e non si potesse criticare bugs bunny, e ad esso venissero dedicati intere reti televisive, ed happening continui, e vi fossero dedicati fondi ingenti pubblici, e anche intere leggi che ne proteggano i dettami allora cominceremmo tutti a pensare che in bugs bunny c’è qualcosa di misteriosamente attraente e “divino”.

anna

fausto, ma i genocidi di interi popoli che sono stati convertiti a forza te li sei dimenticati?
nessuno ancora mi costringe ad andare a messa, ma intanto non posso morire come voglio, perchè secondo la chiesa cattolica io, atea, non posso disporre della mia vita (vedasi testamento biologico).

Stefano.Pgn

L’idea di Giovanni Bosticco (e cioè indire un referendum per stabilire una volta per tutte se si è credenti o meno) non è mica da buttare.
Non si potrebbe fare realmente? Magari una bella domenica di luglio.
Dai… ora mi sveglio e vado al lavoro.

prionace85

@simone
Una democrazia può definirsi tale solamente se è in grado di tutelare le minoranze, diversamente avremo una dittatura della maggioranza.

zioCostituente

@ simone :

la maggioranza non ha ancora cambiato la Costituzione, in base all aquale le istituzioni sono laiche e, pur rispettandole, non privilegiano alcuna confessione religiosa.
L’esibizione di un simbolo religioso come la croce è un privilegio.

La maggioranza, dunque, deve rispettare la costituzione o cambiarla.

German

Scusate ma perchè se in una classe intera siamo tutti Cattolici perchè non dobbiamo avere il simbolo che ci rappresenta solo perchè c’è il Musulmano di un’altra scuola non gli va a genio ?

Lorenzo A.

il crocefisso è simbolo di ignoranza, pretendere di esporlo nelle aule scolastiche è in contrasto con l’istruzione.

Thomas

Don Alberto:

Ribadisco, nel privato ognuno si pratichi i culti che preferisce, si metta addosso i simboli che preferisce, li appenda dove vuole, faccia quel bel cavolo che gli pare, ci mancherebbe.
Nel pubblico no.
La legge francese è fondalmentalmente giusta, ovviamente ha dei limiti ma il concetto alla base è corretto: libero di essere religioso, ma non a scuola.
Aggiungo una mia considerazione personale:
a me il cadaverino appeso in croce fa impressione: ci vedo uno dei tanti poveracci che hanno dovuto subire questo supplizio e non vedo perché me lo devo ritrovare appeso ai muri.
Che i cattolici lo abbiano eletto a simbolo della propria religione, a me sa di macabro.
Potrebbero allo stesso modo pretendere di metterci un impalato, un decapitato, uno sul rogo… 🙁 Cose di cattivo gusto.

Corrado Luciani

La croce rappresenta il sacrificio di un uomo, che qualche credente crede sia Dio, ma anche i laici possono vedere comunque come un grande uomo con grandi ideali. Preferirei che il posto il Prof. Coppoli lo rischiasse per cose più nobili. Mi definerei un “cristiano olistico” nel senso che sono contrario a certi dogmi religiosi ma certi valori vanno condivisi universalmente. L’UAAR dovrebbe imparare molto dalla filosofia Taoista e dalla tolleranza del Buddhismo, religione peraltro molto vicina alla scienza in quanto la fede viene coltivata attraverso delle tecniche meditative che permettono di avere determinate esperienze.

Marco C.

“PS: a proposito della paranoica legislazione francese”

Paranoico e mistificatore mi sembra però lei, Don Alberto. La legge in Francia è stata introdotta appositamnete per gli istituti scolastici pubblici, in seguito al verificarsi di situazioni inostenibili, dovute soprattutto a studentesse musulmane che addirittura si recavano a scuola completamente coperte e irriconoscibili, per non parlare delle proteste degli studenti contro il simbolo matematico “+”, a loro detta inacettabile perchè simboleggiava la croce di Cristo.
E’ stato quindi necessario porre un freno a tutto questo estremismo e fanatismo. Nelle scuole pubbliche si va per ricevere un’ istruzione laica da parte di uno stato laico, non per ostentare simboli religiosi e creare fenomeni di intolleranza e non accettazione dell’ altro. Per manifestare la propria fede ci sono ben altre sedi e la la laicità e lo stato (purtroppo) non possono mai interferire con queste, dove spesso si compiono atti contro la legge vigente, in quanto in nome della legge divina si giustifica tutto.

Marco C.

“ma certi valori vanno condivisi universalmente. L’UAAR dovrebbe imparare molto dalla filosofia Taoista e dalla tolleranza del Buddhismo”

Non si può parlare di valori universali (ammesso che veramente esistano in ambito cattolico) che a tua detta dovrebbero essere condivisi da tutti e a prescindere e subito dopo parlare di tolleranza.
La questione è molto semplice, o si è tolleranti, o non lo si è. E una religione arrogante come quella cattolica che si ritiene depositaria della verità e che vuole imporre la sua visione del mondo a tutti, è tutto tranne che tollerante.

stefano

x Simone

perdonami ma su questo blog siete voi credenti quelli in minoranza quindi lasciaci sviluppare le nostre tematiche senza frignare e per favore molla con questa fandonia della maggioranza, le minoranze hanno gli stessi diritti tuoi di dire ciò che pensano, l’epoca dei roghi per fortuna è finita (per ora).

stefano

ma poi che c’entrano buddismo e taoismo col cattolicesimo? come al solito quando i don e i frà non sanno che rispondere la buttano sul vago; vorrei ricordarvi che il buddismo è stato considerato una religione idolatrica quasi una sorta di religione negativa dai preti almeno fino alla metà del 1800, riguardo il Tao è lontano anni luce, per i suoi concetti molto astratti e spesso incomprensibili per l’occidente e per l’assenza del concetto di divinità, da tutti i dogmatismi monoteisti occidentali.

Corrado Luciani

Quel che volevo sottolineare è che quando si fanno battaglie per togliere crocifissi dalle scuole, si arriva a forme di fanatismo non troppo diverse da quelle di certi “talebani” cattolici. Non era mia intenzione difendere ad oltranza i crocifissi, ma il mio era un auspicio affinché l’UAAR facesse battaglie più sulla sostanza che sulla forma e sopratutto evitasse posizione troppo estreme. In questo senso il Taoismo avrebbe molto da insegnarvi.

Stefania

io penso che se i cattolici e non solo di questa religione ..fossero in buona “fede”, e cioè mantenere il loro credo come un fatto privatissimo, senza spaccar le @@ al prossimo, non avrebbero bisogno
di inculcare e indottrinare alcuno, soprattutto i bambini..
Io da atea non mi sognerei mai di indottrinare nessuno…..

Date un’occhiata a questo Progetto dedicato ai bambini: annunziare la Parola di Dio con immagini video e cartoni
http://www.youtube.com/view_play_list?p=EFD5DF109F864C06

e in edicola a 4,90 eurI si puo’ trovare “La mia prima Bibbia” con tanto di santi e madonne da colorare e video ..
Questo ad esempio è un cartone della crocefissione di cristo , e sul finale anche ben visibile il soldato romano che lo trafigge con la spada e relativo sfiotto di sangue dal costato
http://www.youtube.com/watch?v=zJOEFjCKYZM

io non voglio neppure commentare oltre perchè sarei scorretta e maleducata…..per i mezzi cui ricorrono per indottrinare menti che sono spugne ‘sti pezzi di …………………..biiiiiiiiiiiiiiiippppp…

stefano

a me non sembrano battaglie “atee integraliste “…se vai in francia non ti sarebbe permesso appendere un crecifisso in un luogo pubblico ne altri simboli religiosi e poi non capisco l’essenza di certi discorsi, se la fede è tua e solo tua perchè ostentarla con un simbolo religioso in bella mostra? per me nessun simbolo religioso dovrebbe essere presente in nessun luogo pubblico e non ci vedo nessun integralismo in questo tra l’altro la parola integralismo accostata ad ateismo è totalmente un non senso.

Kaworu

@giovanni

ah guarda per me è uguale 😉

un nome non cambia la sostanza delle cose e alla fine i giorni sono convenzioni.

domenica da dominus suppongo. ma in diverse altre lingue è rimasto il richiamo al sole. sunday, sonndag…

Michele

Credo molto semplicemente che si debba ragionare per SFERE. Le sfere pubbliche per DEFINIZIONE devono essere NEUTRE. Le sfere private possono avere l’orientamento più consono all’ideologia di chi le sostiene, nel rispetto della legge e della libertà altrui. La società odierna non fa NULLA per sensibilizzare alla neutralità la sfera pubblica, spesso intervenendo con troppa invadenza nelle scelte riguardanti diritti PERSONALISSIMI quali decidere di abbandonare una “vita” di sofferenze nel modo che si ritiene più dignitoso. L’invadenza dello Stato (e soprattutto della Chiesa Cattolica) in questo campo è imbarazzante.
Troppe volte mi sento dire che i cattolici DEVONO poter influenzare le scelte politiche. Ma io credo che nelle scelte politiche NON ESISTANO cattolici, ma cittadini. I cattolici sono una comunità che in separata sede decide di percorrere una proposta di vita alternativa a quella della altre religioni e dei non credenti. MAI E POI MAI DEVONO PRENDERE PIEDE SCELTE POLITICHE BASATE SU UNA CONFESSIONE RELIGIOSA ANCORCHE’ MAGGIORITARIA.
La religione è qualcosa di personale e interiore. E personale e interiore deve rimanere nell’animo dei religiosi. Si deve prendere coscienza di questa individualità e battersi affinché il pluralismo venga tutelato nella maniera più eguale possibile. E’ semplicemente importante.

Mulligan

Mi sembra evidente che tutta questa eterna discussione con i “cattolici” o è mal posta o è in mala fede.
Lo Stato Moderno nasce dalla Rivoluzione Francese che ha proclamato l’uguaglianza di tutti i cittadini in via di principio, CONTRO la situazione esistente fino a quel momento di netta prevalenza dalla Gerarchia Ecclesiastica Cattolica che aveva imperato fin dal tempo di Costantino Imperatore.
Prevedibili dunque tutti questi tentativi di ricostituire, con qualunque mezzo, lecito o anche illecito, se del caso, la situazione precedente. (Concordati ecc.)
L’obiettivo è la (ri)costituzione di uno stato CLERICALE di fatto, con la scusa della democrazia e del buon diritto anche dei Cattolici e bla bla bla.
Non si tratta di una questione di PRINCIPIO ma di una quastione pratica di PRIVILEGI CLERICALI da ricostituire.
Che nostalgia per i bei tempi in cui il Papa poteva scomunicare i riottosi…
E’ proprio difficile farsene una ragione…
Sembra impossibile, dopo tanti secoli beati con l’Inquisizione, e i Tribunali Ecclesiastici, e la Simonie così ben gestite…ecc. ecc.
Questa è la situazione cari cattolici… vedete di farvene una ragione…i vostri bei tempi clericali così antistorici non torneranno più…
Oggi la gente sa leggere e scrivere e pensa sempre più con la propria testa…

Filippo

Sono d’accordo sul rendere neutri gli ambienti pubblici privandoli di ogni riferimento ideologico o confessionale. Mi trovo però in disaccordo con chi dice che occorra privare anche la persona dei simboli che vuole rendere manifesti alle altre persone.
La legge francese, pur risolvendo di fatto una situazione di disordine dovuta al fanatimo religioso, invade a mio avviso la libertà di espressione del singolo.
Avrei preferito che venissero date motivazioni pratiche al divieto di portare il velo (ovvero la riconoscibilità della persona) o qualsiasi altro simbolo o indumento che comprometta l’interazione sociale.
Sono d’accordo con una legge che non imponga alla gente come vestirsi o cosa comunicare col proprio corpo ma che vieti i comportamenti dannosi allo stare in società a prescindere dalla sfera da cui derivano (vestirsi da comunista 🙂 , da battona, con un crocefisso ecc).
Ritengo che privare le persone delle proprie peculiarità, e il vestirsi è uno dei modi di comunicare il proprio modo di essere, rappresenti un impoverimento della società, che rischia di essere “sterilizzata” dai tratti caratteristici che ogni individuo porta inevitabilmente con se in ogni contesto.
La scuola deve essere anche “contaminazione” e palestra della società, il luogo dove cozzano e trovano sintesi diversità e divegenze.

Roberto

@simone
Non si tratta di odiare il crocifisso, non siamo neppure iconoclasti. A noi sta a cuore la laicità dello stato che implica relativismo che implica democrazia, quindi nessun simbolo religioso nelle scuole, altrimenti, oggi come oggi, dovremmo riempire le pareti della scuola con simboli religiosi data la “promiscuità” degli alunni nelle classi se proprio non vogliamo peccare d’incoerenza. I tempi cambiano e mantere il crocisso appeso è un’imposizione perciò è un comportamento antidemocratico. Sono quasi sicuro che nessuno “vuole” realmente quel simbolo è solo questione di abitudine: è sempre stato lì quindi deve rimanere (ragionamento vuoto e ipocrita). Dopotutto è il frutto dei patti lateranensi, altrimenti, molto probabilmente, non ci sarebbe.

Andrea

# Fausto scrive:
17 Aprile 2009 alle 10:51

@Andrea
“…religione cristiana è sempre solo stata imposta con la forza…”

Infatti la Domenica mattina viene a prelevarmi un maggiore dei carabinieri, mi punta l’M16 alla tempia e mi ordina di andare a Messa…….

Ma ci sei, ci fai, o ci sei e ci fai?

Ciao a tutti

Luciano47

@ Lorenzo A : crocefisso simbolo di ignoranza e simbolo di violenza brutale.

Andrea

Non ho capito che gli brucia a questi buoni cristiani.
Forse cominciano a rendersi conto di essere dei poveri illusi e non vogliono farsene una ragtione, venendosela a prendere con noi solo perchè stiamo dando loro la luce dopo il buio ricevuto dal loro dio inventato da qualche furbo di tre cotte del passato.
Dovrebbero ringraziarci, altro che venire a fare i troll.

Ciao a tutti

Andrea

@Corrado Luciani
Se foste voi buoni cristiani a rendervi conto di molestare il prossimo con il crocifisso e lo toglieste usando il buon senso, non si arriverebbe a dover fare lotte.
Basterebbe solo che i cristiani usassero il buon senso, o quanto meno il rispetto per gli altri.
Ma come vedi il cristiano non usa nè l’uno nè l’altro.

Ciao a tutti

Cosimo Ancora

@don Alberto
“Almeno finchè -a differenza della Francia- ci è permesso, se uno è cattolico, non dovrebbe vergognarsi di portare un simbolo della propria fede sulla propria persona (o di posizionarlo sul proprio “spazio” di lavoro: banco, scrivania …).”

Ovviamente ognuno deve avere la libertà di portare addosso o porre sul proprio banco i suoi simboli religiosi.
Ti ricordo che il Vaticano (Stato Straniero) gode di grandi favori da parte della laica (per Costituzione) Repubblica Italiana, che si traducono in un fiume di denaro. Per non parlare della ingerenza vaticana nella politica italiana
Quindi questa tua paura francamente non la capisco.

Il Filosofo Bottiglione

il crocifisso nei luoghi pubblici è propaganda religiosa surrettizia.

Coppoli sta conducendo la sua battaglia in modo estremamente rispettoso verso tutti, sono stupefatto dell’accanimento che l’istituzione ha avuto nei suoi confronti, così come sono convinto che avrà vinto il ricorso.

Riccardo

Grande stima per il coraggio mostrato e un augurio di buon lavoro al Prof. Coppoli che probabilmente ha ritenuto troppo pesante l’onere di dover “insegnare” con una croce alle spalle.

precariatoassicurato

Spero che il prof. Coppoli non debba mai salire su un’ambulanza… il peso di quella croce rossa (o verde, o d’oro…) potrebbe schiacciarlo.

don alberto

Caro THOMAS, sul “[Cristo] crocifisso” sono d’accordo con te.
-All’inizio fu la “croce gloriosa” (senza corpo) ad essere esposta, come segno di vittoria sulla morte,
-poi fu applicato il Cristo trionfante (morto, ma sereno e regale, con gli occhi aperti; magari coronato o riccamente vestito), ancora il Crocifisso di san Damiano (quello che NON ha parlato a Francesco) è così.
-Poi, per vari motivi, è prevalso l’attuale Cristo patiens.
Grazie al Cielo, ora sta tornando in auge il Cristo trionfante, che, a mio parere, coniuga ottimamente i due versanti della Pasqua: morte e resurrezione.

PS: e poi, anche a non metterci niente sul muro, chi mi impedirebbe di vederci ciò che resta (niente appunto) di un ebreo cremato ad Auschwitz?

don alberto

Caro MARCO C., lascio la mia “difesa” al post del 17 Aprile 2009 alle 21:29

Andrea

@precariatoassicurato
Spero che il prof. Coppoli non debba mai salire su un’ambulanza… il peso di quella croce rossa (o verde, o d’oro…) potrebbe schiacciarlo.

In effetti, il tuo ragionamento ha i suo fondamento, visto il comportamento della Croce Rossa ai tempi della fuga dei nazisti; infatti aiutò non poco il Vaticano a far fuggire i gerarchi nazisti all’estero.
In un certo modo salire su un’ambulanza della Croce Rossa dovrebbe far riflettere. Bisogna però anche ammettere che probabilmente i volontari nemmeno lo sanno di come si sia comportata la loro associazione in passato, al contrario il Vaticano lo sa eccome, non per niente tenta di fare continuamente revisionismo storico.

Ciao a tutti

Stefano Bottoni

@ precariatoassicurato

Il simbolo della Croce Rossa non è altro che la bandiera svizzera con i colori invertiti. Fu scelto proprio per la storica neutralità elvetica e la sede si trova appunto in Svizzera. Nessun riferimento religioso, dunque, se non lontanissimo.
Piuttosto… tu conosci l’origine del tricolore italiano (inizialmente della Repubblica Cisalpina)? A un cattolico dovrebbe venire l’orticaria…

Marco C.

“Caro MARCO C., lascio la mia “difesa” al post”

E’ insufficiente, Don Alberto, meglio se chiami Perry Mason.

don alberto

Caro MARCO C, sarà insufficiente, ma vuol dire che anche lì c’è qualcuno che batte a segno.
E, in fondo, di ciò intendo rallegrarmi.

Red Passion

@ Simone
Democrazia non vuol affatto dire dittatura della maggioranza!
Proverò a spiegarmi con degli esempi, nella speranza (mai invana) che tu e tutti quelli come te possano capire una volta per tutte!
Poniamo che fra 10 anni, a causa delle immigrazioni dal mondo a fede musulmana (immigrazioni che, a differenza di quanto immaginano i legaioli, non potranno essere bloccate, ma nella miglior delle ipotesi regolamentate), la maggioranza di fedeli in Italia diventi di religione islamica. Secondo la tua idea di democrazia, questi potranno fare ciò che vorranno, ad es. togliere l’ora di cattolicesimo dalle scuole per sostittirla con quella del corano, ecc.. E magari sostituire il tuo bel crocifisso con qualcos’altro. Saresti contento? Questa forma di comportamento, come vedi non è democrazia, ma prepotenza della maggioranza. Infatti nel nostro paese non sono assolutamente negati i luoghi di culto e di catechismo e non si vede quindi perchè i fanatici religiosi debbano uscire da questi luoghi a loro garantiti per invadere spazi comuni a tutti come scuole, tribunali, ospedali. E’ solo una manifestazione di bullismo.
Il fatto che in democrazia viga anche la regola della maggioranza, questa vale solo per le scelte di governo (dallo Stato al condomio). Di fronte ad una pletora di scelte possibili ma rispettose dei diritti di ciascuno, si chiede ad una platea autorizzata di esprimere col voto il proprio parere. Punto!
Poi ci sono le leggi democratiche che servono per garantire la minoranza dallo strapotere della maggioranza o del gruppo più forte. Ebbene sì. In democrazia ci si deve preoccupare di garantire le minoranze, altrimenti non può essere considerata una LIBERA democrazia.
Il crocifisso checchè tu ne dica è l’emblema della prepotenza e dello strapotere della chiesa cattolica che si arroga il diritto di piazzarlo dove lei vuole, al di fuori degli spazi di culto legittimati ad ospitarli ed imponendolo OBBLIGATORIAMENTE ai bambini, che non hanno certo mezzi leciti o illeciti per difendersi da tale abuso. Questa non è la regola della maggioranza ma è la legge del branco! E contro tale inciviltà noi atei non resteremo mai a guardare!
Sono stato chiaro?

kefos93

Veramente sembra i romani non usassero la croce, bensì il “patibulum” un palo sovrapposto a sue coppie di pali incrociati più corti …e poi spezzavano le gambe al condannato!

Peccato che 30/40 storici contemporanei ed anche compaesani ( Giusto da Tiberiade, Filone Alessandrino ) ignorino l’esistenza di GC, dei fatti miracolosi da lui compiuti o degli eventi terrificanti accaduti,
L’unico che lo cita è Flavio Giuseppe, peccato si sia scoperto che c’é lo zampino di Falsario, pardon, Eusebio da Cesarea ( III° sec. ).
Se ul famigerato passo ( Testimonium Flavianum ) fosse stato autentico il padre della Chiesa Origene nel suo ” Contro Celso ” ( sì, quello che ha scritto ” Colui al quale avete dato nome Gesù non è altri ecc. ecc. ” lo avrebbe sicuramente usato come un randello!!

Comunque leggiti le opere degli autori citati.
Eminentissimi e remuneratissimi ” teologi ” o non accettano il cofronto, oppure se la danno a gambe levate!!
Comunque prova a visitare il sito:
http://www.yeshua.it ( solo per citarne uno ) del Dott. Giancarlo Tranfo, già cattolicissimo.
Bye, bye

don alberto

Caro STEFANO Bottoni, considerata l’origine della bandiera europea, facciamo così:
un po’ di orticaria per uno
non fa male a nessuno.
PS: io non conosco il signifiçato originale del tricolore. Qual’è?

don alberto

Caro XXXXX93, di quali “eventi terrifiçanti” (come mai che non sai ancora scrivere su questo blog?) parli?
Di quelle espressioni che corrispondono a precisi “generi letterari” e che, se lette “letteralmente” (non so se riesco a spiegarmi) non hanno nessuna corrispondenza concreta nella realtà fattuale?

don alberto

Caro KEFOS93, di quali “eventi terrifiçanti” (come mai che non sai ancora scrivere su questo blog?) parli?
Di quelle espressioni che corrispondono a precisi “generi letterari” e che, se lette “letteralmente” (non so se riesco a spiegarmi) non hanno nessuna corrispondenza concreta nella realtà fattuale?

Marco C.

“signifiçato”

Cos’è quello strano “cornioletto” che mette ogni tanto sotto la lettera C ?

Stefano Bottoni

@ don alberto

Il tricolore cisalpino (originariamente cispadano… ma qui per fortuna Bossi non c’entra) deriva direttamente dal tricolore francese post-rivoluzionario e anti-clericale; fu cambiato il blu con il verde per distinguerlo.

don alberto

Caro MARCO C., come forse non sai il filtro di questo blog è molto pudico.
E, avendo anche una vista molto lunga, vede la “fi ca” ovunque si annidi.
Pertanto, se non si vuole finire in attesa per nulla (non che quella cosa là sia proprio “nulla”, comunque …), bisogna rassegnarsi a taroccare la “c” (es: “signifikato” o “scientifiha”) o usare la “ç” (c con la cediglia, o come si chiama) o ricorrere ad altri espedienti (es: “verifi ca”).
Non ho ancora sperimentato la correttezza anatomica, ma mi parrebbe ridicolo scrivere una cosa del genere: “Affermazione scientivagina”.
(Come vedi, prima o poi si finisce sempre a scuola dai preti)

don alberto

Caro STEFANO, pensavo a qualcosa di più intrigante, del genere:
[al] Verde: così bisognava ridurre la Chiesa
bianco: le inutili tovaglie degli altari distrutti
rosso: il sangue dei religiosi sacrifiçati sull’ara della dea Ragione.

Adesso sono più tranquillo.

eridanus

@ claudio r.

«Quando i missionari vennero in Africa loro avevano la Bibbia e noi avevamo la terra. Dissero: “Preghiamo”. Chiudemmo i nostri occhi. Quando li riaprimmo, noi avevamo la Bibbia e loro avevano la terra.»

Credo fossero parole non di un arcivescovo sudafricano ma piuttosto di un politico kenyota o di un capo tribu pellerossa…oppure vogliamo lasciare ai preti anche il diritto di autoironizzarsi?

Aldo

Così come i cani marchiano il territorio con un getto i urina, così la santa madre chiesa marchia muri delle nostre scuole e dei nostri tribunali con il crocefisso.

Questo è un gesto di arroganza non soltanto nei confronti di un eventuale mussulmano (o nel caso della scuola, di un figlio di mussulmano) ma soppratutto nei confronti di cittadini atei, agnostici e anche cattolici laici, che per fortuna sono probabilmente più numerosi dei cattolici fodamentalisti.

Alessandro Di Prospero

Caro Simone, rispetto la tua idea ed il tuo pensiero. Personalmente però non condivido il tuo “assunto” sulla cosiddetta “Stragrande maggioranza”. Con umiltà vorrei significarti qual’e’ e quale è sempre stato il meccanismo produttore di questa stragrande maggioranza. Ebbene cerco di fartelo capire subito. Un bambino appena nato, privo assolutamente della capacità di intendere e di volere, viene portato in Chiesa per essere BATTEZZATO. Questo fatto o per usanza, consuetudine, etc, ed anche perchè i suoi genitori
compresi nonni e nonne e via di seguito…(anche loro battezzati allo steso modo), senza alcun mandato , procura, nulla osta, etc , del battesimante, si “eleggono” pieni rappresentatnti di questo stesso (Peraltro assente ancora di qualsiasi capacità ) e ,con la complicità del Sacerdote che ha INTERESSE, lo battesimano e lo registrano come CRISTIANO. E’ possibile questo ?? Secondo me,NO. Bisognerebbe aspettare che il nascituro si faccia grande e ,una volta raggiunta l’età della RAGIONE, allora SI se volesse potrebbe coscientemente farsi battesimare. Questo e’ successo a me , sicuramente anche te e a tanti altri milioni e milioni di persone vive o morte anche da millenni. Non credi che ciò che ho scritto sia suffragato anche da Leggi di molti Stati ?
Riguardo poi al Crocefisso nei locali pubblici, principalmente quelli dello STATO LAICO, non comprendo perchè te la prendi così tanto. L’importante che la FEDE che professi sia ben custodita dentro di te e nei tuoi ambienti. Ciao.

Thomas

per Don Alberto.

Sul muro bianco potresti vederci la cenere di un ebreo bruciato ad Auschwiz. 😐

Presti il fianco così facilmente?

Commenti chiusi.