La Francia “scopre” le proprietà della Chiesa cattolica

Il paese laico per eccellenza “scopre” le ingenti proprietà immobiliari della Chiesa cattolica. Lo fa in seguito a un’inchiesta del quotidiano Le Parisien, che si domanda se la Chiesa dissimula le proprie ricchezze. “La Chiesa è povera”, ha replicato il segretario aggiunto della Conferenza episcopale francese. La Santa Sede è tuttavia risultata proprietaria di appartamenti di lusso affittati ad alte personalità della società francese, come il ministro degli esteri Bernard Kouchner e, in passato, François Mitterrand: gli affitti sono di favore. Ma tra i beni si trovano anche immobili d’impresa e hotel: non mancano nemmeno i grandi investimenti in corso, del valore di diverse decine di milioni di euro. Tuttavia. al dunque, anche Le Parisien ha dovuto arrendersi: è impossibile stimare il patrimonio della Chiesa cattolica.

AGGIORNAMENTO DEL 20/4: sulla vicenda (e non solo) segnaliamo l’articolo di Eleonora Gitto, Povera Chiesa, fra immobili di lusso, inquilini illustri e paradisi fiscali, pubblicato su Cronache Laiche.

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42 commenti

libero

La sorpresa non dovrebbe essere dei laici, ma dei cattolici che credono nel principio della chiesa “dare ai poveri”.

Roberto

Non mi meraviglio…Comunque, l’informazione francese si rivela sempre meno falsata rispetto alla nostra!

Sandra

Qui
http://www.leparisien.fr/societe/les-locataires-celebres-du-vatican-16-04-2009-480585.php
dice che l’affitto dei beni immobiliari del Vaticano nel mondo ha fruttato (tenendo conto che non sono affitti a prezzo di mercato, bensi’ a prezzi favorevoli per persone raccomandate da amici) 36 milioni di euro.
Dice anche che parte dei 66 milioni di euro valore attuale versati da Mussolini al Vaticano nell’ambito dei lateranensi come compensazione alla confisca di beni, fu investita in immobili in Svizzera, Francia e Inghilterra, per la gestione dei quali fu in seguito creata l’Apsa (Amministrazione del patrimonio della sede apostolica).

Qualche precisazione alla fonte si puo’ leggere qui ( http://212.77.1.245/news_services/bulletin/news/22401.php?index=22401&lang=it ).
E’ anche interessante vedere la ripartizione del peso economico dei tre paesi maggiori contribuenti, cioe’ Usa, Italia e Germania. Almeno in due paesi la chiesa cattolica sta perdendo consensi, e perdera’ di conseguenza molto denaro. Ecco perche’ non molleranno un centesimo da noi, di certo non l’8 per mille.

Luciano47

Cosa ne dicono i vari don Alberto, fra Pallini che circolano su nostri blog?

marco

“La Chiesa è povera” …. questa l’ho gia sentita troppe volte e non fa nemmeno più ridere.

Giovanna

Se è impossibile stimare il patrimonio della chiesa in Francia, figuriamoci in vatikalia…

Aldo

Post: “è impossibile stimare il patrimonio della Chiesa cattolica”

Questa mi sembra davvero un’affermazione non realistica. Non me la bevo.
Nel mondo occidentale TUTTO è registrato, catalogato, pianificato. Solo le attività clandestine sfuggono a questo stato di cose. Dal momento che si sta parlando di patrimoni immobiliari, dobbiamo dedurre che la Chiesa possiede immobili abusivi? Se anche fosse, sarebbero comunque facilmente stimabili tutti gli immobili regolarmente registrati, che ritengo siano la stragrande maggioranza del patrimonio.

La smettessero di prenderci per fessi, i numerosi fiancheggiatori di questo potere trasversale! E, tra quei fiancheggiatori, metterei anche tutti quelli che cercano di convincersi che il patrimonio (immobiliare) della Chiesa cattolica “non è stimabile”. Sempre che non si tratti semplicemente della scelta d’una terminologia infelice tesa piuttosto a rilevare che non si intende rendere pubbliche le stime del patrimonio (immobiliare) della Chiesa.

Piero3

A riprova della povertà della chiesa è sufficiente sapere che i gioielli della corona inglese, che pure annoverano i diamanti più grandi e famosi al mondo, fanno la figura dei pezzenti a paragone con il tesoro, o meglio i gioielli, di san Gennaro a Napoli.

Piero3

@Aldo.
Hai perfettamente ragione, non c’è la volontà di rendere pubblico il patrimonio della chiesa.
Ma poi, te l’immagini che futuro possa avere qualche responsabile che divulghi una notizia simile?
La sua carriera finirà nel bidone dell’immondizia.
Quello che invece è più difficile quantificare e tutto ciò che i gerarchi ecclesiastici arraffano sotto banco ed in sordina.
Personalmente ho avuto modo di vedere con i miei occhi di un lascito ingente, tra proprietà immobiliari e depositi, fatto alla diocesi di Torino da parte di un benestante senza discendenti diretti.
E’ ancora vivo e mi ha fatto leggere il testamento che ha già scritto.
La mia opera è quella di convincerlo a cambiarlo.
Meglio ai cani che alla chiesa.

Stefano Grassino

Non sò quanto sia vero ma a me è stato detto che dopo l’arrivo degli americani a Roma, questi tentarono di stimare gli averi della ccar. Smisero perchè non ci riuscirono e non per pressioni politiche (figurati se avevano problemi) ma perchè persero i conti da quanti erano i soldi tra beni immobiliari e contanti.

Markus

Che vergogna. Quei beni vanno nazionalizzati subito.
Offrire una reggia ad un politico per due soldi si chiama TANGENTE.

Otto Permille

E’ anche per questo che discutere di religione ha davvero poco senso. Il vero potere della chiesa è ed è stato sempre un potere politico ed economico. Hanno incominciato con l’impero romano (se lo sono mangiato tutto) e da allora hanno continuato ad accumulare in saecula saeculorum (amen). Quindi ormai chi li scalza più?

chiericoperduto

Le Parisien non ha voluto occultare il totale del patrimonio della chiesa, semplicemente si è arresa davanti ad una ricerca che stava diventando immane per dei poveri giornalisti ma che sarebbe fattibile se effettuata da enti come agenzia delle entrate, catasto, finanza, ecc..
E’ tutto registrato, i palazzi mica sono noccioline, il problema è sapere, oltre all’Italia, Francia, Spagna, USA, ecc.. in quali altri sperduti paesi bisognerebbe andare a fare ricerche. Poi se si parla di investimenti finanziari, di conti correnti esteri, di fondi neri, allora penso che sia impossibile rintracciarli e che neanchè il vaticano stesso abbia mai avuto il coraggio di tirare una somma.
In conclusione se la chiesa è povera io sono Berlusconi.

Rothko61

@ chiericoperduto

Non è così semplice come dici. Molti immobili non sono proprietà “diretta” del Vaticano o delle varie diocesi. Alcuni sono intestati a opere religiose, a enti camuffati da onlus, a società le cui azioni sono in mano alle diocesi.
E la quantità di beni è inimmaginabile. L’esempio di Bergamo per tutti: il solo valore del patrimonio immobiliare di quella Curia ammonta a sei miliardi di euro!!!
Se vuoi approfondire (e farti anche una risata per il contesto da cui uscì la notizia sul Corriere) leggi su http://www.corriere.it/cronache/08_agosto_12/bergamo_monsignor_manager_delFrate_547d6be2-6839-11dd-859b-00144f02aabc.shtml

ateopisano

E noi dobbiamo sorbirci alle principali pagine del Televideo che la ccar farà delle donazioni ai terremotati dell’Abruzzo ed il “buon Vespa” fa appello perché si ricostruiscano luoghi sacri
prima delle abitazioni…..

ISH

I soldi sono lo sterco del Diavolo, dallo sterco si fan nascere i fiori se ben utilizzato

Marco C.

la chiesa è povera in effetti… di spirito in teoria, di cervello in pratica.

Andrea

@ISH
I soldi sono lo sterco del Diavolo, dallo sterco si fan nascere i fiori se ben utilizzato.

Visto che non esiste Dio, non vedo perchè dovrebbe esistere il diavolo, il denaro è un’invenzione dell’uomo per avere un metodo di scambio più semplice, ed in questo senso lo stesso denaro è stata un’invenzione utilissima.
La chiesa è ricchissima, e solo alla caccia di soldi si interessa.
La cosa più vergognosa è che i componenti del clero hanno il coraggio di chiedere soldi e negare la verità ovvero che sono ricchissimi e quindi bugiardi come pochi.
Spesso poi ci sono cristiani che perorano la “causa” della chiesa e si ridicolizzano in modo grottesco, passando o per malfidati o per totali ignoranti nei confronti della causa che sostengono.

Ciao a tutti

Marco C.

Se in Italia ci fosse la pena del taglio della lingua per chi racconta balle grosse, senz’ altro gli esponenti del Vaticano non si sentirebbero più parlare per televisione.

cartman666

@Aldo, presumo che si riferisse ai valori mobiliari che vengono depositati nei forzieri dello Ior, e che sono impossibili da quantificare.

fresc ateo

dal romanzo del pastore povero ho del povero papa ???? mannaggia a i roghi vuoi vedere che se scavi in fondo trovi anche i denari dell’otto x 1000 italici che codesti ipocriti hanno investito x creare ancora ricchezze alla faccia dei poveri. e poi si potrebbero sempre scoprire i fondi del banco ambrosiano e del povero mercinkus …………..e sono sempre ad elemosinare malvagi ipocriti.

don alberto

Caro LUCIANO47, da quel che posso aver conosciuto, i beni della Chiesa sono tra i “peggio” amministrati al mondo.
Inoltre chi possiede appartamenti sa bene, tra tasse (*) e manutenzione, quanto resta alla fine.
E soprattutto bisogna vedere a cosa servono gli introiti.
(Ovviamente per chi ci ritiene “la più grande associazione a delinquere della storia”, anche a dare via tutto … “chissà cosa c’è sotto”!)
(*) E non tirate fuori la storia dell’ICI, perchè non basta certo mettere un altarino in un sottoscala per fare passare un condominio per un edifico di culto.

Marco C.

L’ esenzione dell’ ICI vale per tutti gli immobili della chiesa, non solo per gli edifici di culto…
E non venirmi a dire che hanno problemi a pagare le tasse, con oltre 1 miliardo di Euro che si pioppano ogni anno con l’ 8X1000, per non parlare dei 260 milioni di Euro regalati da questo governo per le scuole private cattoliche.

Marco C.

“la più grande associazione a delinquere della storia”

Chi è che ha detto questo, Adel Smith forse ?

No, non si preoccupi, per me è solamente una fra le tante.

don alberto

Caro MARCO C.,
1°: gli immobili non di culto l’ICI la pagano eccome (devo mandarti le mie ricevute?)
(certo che non ci sono problemi, con gli affitti ci si pagano anche l’ici, l’irpef, la bonifica, …: Poi resta quel che resta)
2°: forse è da poco che incroci da queste parti, ma qui c’è chi non perde una sola occasione per citare questa perla di saggezza del famoso giudice Luigi Tosti.

Angela

@ don Alberto

mi piacerebbe vedere queste ricevute dell’Ici che hai pagato perchè mi risulta che i beni del vaticano siano completamente esenti. Perciò ti prego di fornircele. Spero che, almeno, in Francia le tasse gliele facciano pagare…

don alberto

Cara ANGELA, i beni (commerciali) delle parrocchie non sono del Vaticano (un po’ meno di approssimazione non guasterebbe) e pagano (giustamente) le tasse allo Stato italiano.

Per quanto io sia un po’ imbranato dovrei riuscire, prima o poi, a scannerizzare le ricevute ICI (l’IRPEF invece viene pagata telematicamente dal commercialista).
Dove te le mando?

don alberto

PS: neanche i beni di culto e non commerciale sono del Vaticano …

Marco C.

“(devo mandarti le mie ricevute?)”
No, basta solo che mi dica di che tipo di immobile esattamente sta parlando. Le “sue ricevute”, presumo si tratti di beni immobiliari di cui è direttamente proprietario lei, io parlo dei beni a diretta gestione da parte della chiesa, come alberghi e appartamenti ed è difficile che la paghino, visto che ora l’ ICI non c’è più per la prima casa nemmeno per noi comuni mortali, chissà poi cosa abbiamo fatto per meritarci ciò, sporchi laici scristianizzati quali siamo. Ma, si sà, ogni tanto i miracoli accadono e Berlusconi in quanto a miracoli è uno che se ne intende parecchio, potreste adorarlo quale il nuovo Cristo giunto in terra come leone e non più come agnello.
Uno dei provvedimenti al termine dell’ ultima legislatura di centrodesta è stato comunque quello di confermare l’ esenzione dell’ ICI ai beni della chiesa anche non di culto, non può negarlo, è agli atti.

fresc ateo

PREGHIERA DELL’ATEO : SIG . se esisti libera il genere umano dai preti tutti, essi sono il male in terra ,essi sono la prepotenza, la tracottanza ,essi sono gli unici uomini e donne, che senza fare niente senza essere utili e produrre ;riescono a vivere alle spalle del genere umano .
ti prego signore liberaci da costoro affinche’ in terra venga la vera giustizia.

Angela

@ don Alberto

credo che queste ricevute siano di interesse generale, per cui ritengo che potresti mandarle all’Uaar. Da quello che dici, dunque, il vaticano non possiede nulla (poverino) e le parrocchie pagano le tasse. Chi è informato in merito è pregato di spiegarlo.

ISH

Don lascia stare NON C’E’ PEGGIOR CIECO DI CHI NON VUOL VEDERE!

Sandra

Dal sito del Vaticano:
Consuntivo consolidato 2007:
“Il settore immobiliare ha ottenuto un risultato positivo netto di 36,3 milioni di euro, superiore a quello registrato nel 2006 che si attestò a 32,3 milioni di euro. L’incremento in termini assoluti è di 4 milioni di euro, imputabile sia al maggior gettito delle locazioni, sia alle plusvalenze realizzate per la vendita di alcuni cespiti immobiliari. In aumento anche le spese dirette su immobili a reddito che da 15,4 milioni passano a 18,2 milioni di euro, con un aumento del 18%. In sostanza l’aumento globale dei ricavi ha permesso di sostenere gli oneri per la manutenzione e l’ammodernamento degli immobili a reddito.”
Consuntivo consolidato 2006:
“Il settore immobiliare ha ottenuto un risultato netto di 32,3 milioni di euro, superiore a quello registrato nel 2005 quando si attestò a circa 22,4 milioni. In sostanza l’aumento è dovuto alle plusvalenze realizzate per l’alienazione di alcuni immobili, mentre nel 2005 erano state realizzate plusvalenze per soli 1,3 milioni di euro. Nell’esercizio in esame i costi complessivi del settore sono stati circa 27 milioni di euro, mentre i ricavi hanno raggiunto i 59,3 milioni di euro.”
Consuntivo consolidato 2005:
“Il settore immobiliare ha ottenuto un risultato netto di 22,2 milioni di euro, inferiore a quello registrato nel 2004 quando si attestò a circa 24,9 milioni. In sostanza la flessione è dovuta al fatto che nel 2004 erano state realizzate plusvalenze per alienazioni immobili per 6 milioni di euro, mentre nel 2005 sono state realizzate plusvalenze per soli 1,3 milioni di euro. Nell’esercizio in esame i costi complessivi sono stati circa 28,9 milioni di euro, mentre i ricavi hanno raggiunto i 51 milioni di euro.”
Consuntivo consolidato 2004:
“Il settore immobiliare ha ottenuto un risultato netto di 24,9 milioni di euro, superiore a quello registrato nel 2003 quando si attestò a circa 22,4 milioni. In sostanza il buon risultato è dovuto a plusvalenze per alcune alienazioni d’immobili. Nell’esercizio in esame i costi complessivi sono stati circa 28,3 milioni di euro, mentre i ricavi hanno raggiunto i 53 milioni di euro.”
Consuntivo consolidato 2003:
“Il settore immobiliare nell’esercizio 2003 ha avuto costi complessivi per 27,1 milioni di euro e ricavi pari a 49,5 milioni di euro; pertanto il relativo conto di settore s’è chiuso con un avanzo di 22,4 milioni circa di euro, contro i 19,1 milioni di euro del 2002. In buona sostanza al risultato di settore ha contribuito soprattutto l’aumento dei ricavi per fitti cui si è contrapposto un aumento di oneri per manutenzione. Variazioni meno significative hanno avuto le altre voci di settore.
Consuntivo consolidato 2002:
“Il settore immobiliare nell’esercizio 2002 ha avuto costi complessivi per 24.966.000 euro e ricavi pari a 44.048.000 euro; pertanto il relativo conto di settore s’è chiuso con un avanzo di 19.082.000 euro, contro 12.883.000 euro del 2001. A differenza di quanto accaduto nel 2001, anno in cui rispetto all’esercizio precedente si erano registrati maggiori oneri per manutenzioni, questi ultimi sono considerevolmente diminuiti nel 2002, per oltre 6 milioni di euro.”
Sul sito sono disponibili i dati (anche per settore finanziario) fino al 1996. Mi sembra che anche per il vaticano il mattone sia sempre un investimento sicuro.

ISH

sandra con questo cosa si vorrebbe dimostrare? Siete voi che dite che la Chiesa non dovrebbe avere niente non laChiesa

Sandra

ISH,
era una replica alla dichiarazione “la chiesa e’ povera”. Parlando di stima di patrimonio immobiliare, una cifra che puo’ essere significativa, anche se sicuramente non esaustiva in quanto a valutazione, e’ quella che gli immobili apportano in termini di affitto, al netto di spese e lavori di manutenzione, una rendita media che risulta in forte crescita negli ultimi anni, e che oscilla dai venti fino ad arrivare ai trentasei milioni di euro di rendita netta. Non so quale sia il rapporto tra valore locativo e valore immobiliare, anche perche’ si parla di beni sparsi nel mondo, e spesso immagino si tratti di immobili storici, ma la cifra del valore locativo, quella al lordo delle spese per cui siamo sui 60 milioni di euro all’anno, puo’ essere un parametro iniziale nella valutazione dei beni immobili, con la ovvia limitazione di quelli che il vaticano affitta.

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