Lettera UAAR al direttore della Fiera del Libro di Torino

Al direttore editoriale della Fiera del Libro di Torino, Ernesto Ferrero

Gentile dott. Ferrero,
diversi organi di stampa hanno riportato la notizia che lei, nell’illustrare il tema conduttore della Fiera 2009 (Io, gli altri), ha dichiarato che viviamo “in un momento in cui sembra prevalere l’edonismo, l’egoismo e una sorta di ateismo sociale”.
Citare a sproposito l’ateismo e denigrarlo è diventato ormai una specie di passatempo della classe dirigente del paese, non a caso in caduta libera nella considerazione internazionale. Spiace dover constatare che anche un così alto rappresentante della cultura italiana abbia voluto dedicarvisi.
Quale segretario dell’associazione italiana che unisce gli atei e gli agnostici mi tocca dunque ricordarle che i non credenti ritengono che una società coesa non possa e non debba basarsi sull’imposizione (egoistica) a tutti gli individui di opinioni, scelte e interessi di una sola parte. Le rammento inoltre che, secondo tutte le inchieste sociologiche, non solo italiane, sono proprio i non credenti a manifestare tolleranza nei confronti dell’Altro (chiunque sia l’Altro) e a leggere libri molto più frequentemente di quanto facciano i credenti. E sono tanti i libri che raccontano dei danni prodotti, nel passato e nel presente, da quel “fideismo sociale” così solerte nel demonizzare l’Altro.
Con le sue dichiarazioni ha finito paradossalmente per negare proprio quei valori che la scelta del tema avrebbe invece voluto affermare. Ci auguriamo che si sia trattato di un mero incidente di percorso: saremmo pertanto lieti di ricevere e diffondere le sue considerazioni in merito.
Cordiali saluti
Raffaele Carcano, segretario UAAR

Archiviato in: Generale, UAAR

26 commenti

Manlio Padovan

Grazie a Carcano, ottima lettera.
Dispiace molto che il traduttore di “Viaggio al termine della notte” di Céline sia caduto così in basso; ma siamo proprio pireni di insospettabili individui inqualificabili (ma io la qualifica cel’ho!) qui in Italia. L’unica cosa che mi è concessa di dire è: che si vergogni!

Ma cosa aspettarsi dopo la cappella fatta l’anno scorso con Israele?

Daniela

ottima lettera, io e gli altri, e il mio rappporto tra me e gli altri dovrebbe essere danneggiato dall’ateismo? Perchè la credenza dovrebbe migliorare i raporti sociali? La credenza fossilizza i rapporti, la credenza produce un mondo fatto di rapporti gerarchici e subordinati.

Stefano Grassino

Sò di dire una cosa brutta ma, arrivati a questo punto, viene voglia di pensare a quello che faresti ad un figlio che non ne vuole sapere di studiare: “due sani ceffoni ci stanno sempre bene” come dicevano i nostri vecchi prima dell’avvento della pestilenza “buonista veltronian-pannelliana.

Ulv

Complimenti a Raffaele e alla sua ormai consueta puntualità nel rispondere alle anime belle del nostro paese malato di religionismo. Solo un suggerimento (“postumo…”): perché non consigliare al buon Ernesto Ferrero qualche buon titolo di letteratura (in senso lato) atea, dimodoché possa inserirlo nel catalogo della Fiera, e magari pure in uno stand dedicato a noi atei? Spiace vedere che questi massimi esperti di Céline e Flaubert, e di Gadda e la Romano siano immersi nello stesso mondo di fantasia di cui si credono arguti critici. La realtà è un’altra, e spetta a noi fargliela presente.

rosalba sgroia

Anche io ho scritto in modo semplicissimo 🙂 ma spero incisivo.
La lettera di Raf è perfetta!
Ros

>
> Gentile dott. Ferrero,
Lei ha dichiarato che viviamo “in un momento in cui sembra prevalere
l’edonismo, l’egoismo e una sorta di ateismo sociale”.
> Sono molto dispiaciuta per questa sua definizione relativa all’ateismo
> considerandolo, a torto, in modo denigratorio. Io sono atea e sono
> orgogliosa di esserlo, sono solidale e altruista e aiuto gli altri senza
> pensare al tornaconto personale. Mi auguro che Lei voglia rettificare
> pubblicamente quello che ha detto.
> Ins. Rosalba Sgroia
> Roma

don alberto

… forse “ateismo” è usato semplicemente nel senso di “negare” l’importanza che la socialità dovrebbe avere.
Senza altre implicazioni.

Marco C.

Forse sarebbe la volta buona che la smettiate di proferire a sbaffo stupidaggini senza alcun senso logico.

Marco C.

“ateismo sociale””

Il socialismo è nato in ambito laico e illuminista.
La Chiesa, per conto suo, si è sempre opposta alla democrazia e all’ interesse del popolo, quando di mezzo c’erano i suoi di interessi da tutelare.

Luciano47

@ Raffaele Carcano: grazie Raffaele. La tua risposta a quel signore non poteva essere più efficace.

alice

@don alberto

…forse sarebbe opportuno e doveroso non utilizzare con superficialità alcuni termini specie quando questi rivestono un’ importante funzione nell’identificazione di una posizione soggettiva!!
bravo raffaele…sempre elegente e puntuale!

don alberto

Cara ALICE, sono d’accordo con te.
Ma questi commenti mi sembrano OT: quando si definisce un partito come una “Chiesa”, mica il Vaticano protesta.

don alberto

Caro MARCO C., francamente non si capisce bene a chi ti riferisci.
(Mi pare si dica: a sbafo, non: a sbaffo)

alice

@don alberto
…non protesta no!! visto il potere politico che ha!!

Marco C.

Mi riferisco a lei, Don Alberto.
Ateismo sociale è una definizione che non ha un significato logico, intesa come disimpegno dal sociale.

Maurizio D'Ulivo

L’interpretazione data da Don Alberto, se si rivelasse corrispondente al pensiero di Ernesto Ferrero, sarebbe forse una via d’uscita accettabile per motivare il vero pensiero di quest’ultimo, anche se non toglierebbe niente all’infelicità dell’espressione.

Mi auguro che Ernesto Ferrero possa fornire una risposta altrettanto adeguata e più che convincente: diversamente, sarebbe la sua stessa figura ad uscire fortemente ridimensionata da questa vicenda.

Molto efficace e molto ben scritta la lettera di Raffaele Carcano.

bruno dei

Mi unisco alla protesta di Carcano.
Ho inviato anch’io una lettera alla direzione fiera.
“Egregio Dr. Ferrero, spero vorrà riconoscere la natura infelice della sua espressione ‘ateismo sociale’ che,

don alberto

Caro MARCO C., penso (sempre che ci abbia preso …) che “ateismo socilae” sia un’espressione di quelle che si chiamano “brachilogiche”.
Cioè condensare un intero periodo in due o tre parole.

Ovvii gli equivoci che ne conseguono.

bruno dei

Mi unisco alla protesta di Carcano.
Ho inviato anch’io una lettera alla direzione fiera.
“Egregio Dr. Ferrero,
spero vorrà riconoscere la natura infelice della sua espressione ‘ateismo sociale’ che, volendo stigmatizzare l’egoismo predominante nel nostro ambiente sociale, finisce per avvicinarlo concettualmente e praticamente alla scelta consapevole di ateismo che moltissimi cittadini italiani fanno, come scelta di vita niente affatto egoistica nè banalmente edonistica. ‘Ateismo’ è purtroppo un termine ancora all’indice nel nostro paese gretto e fondato su un fideismo spesso acritico e irriflesso. Nella realtà si tratta di un modo luminoso e responsabile di esercitare il proprio diritto al pensiero critico e a non cedere passivamente ad una lettura irriflessa del mondo e del vivere sociale.”

alice

@don alberto
… la metta un pò come le pare!!… resta il fatto che il Dott. ferrero ha utilizzato impropriamente e in senso negativo un termine che ha ben altro significato. questo è l’unico dato di fatto oggettivo che ha dato motivo d’esistere alla replica di carcano. per il resto non stiamo qui a fare il processo alle intenzioni…e a costruire ipotesi d’interpretazione! credo che solo il dott. ferrero possa offrirci delucidazioni riguardo al senso delle sue affermazioni!
grazie

Marco C.

“credo che solo il dott. ferrero possa offrirci delucidazioni riguardo al senso delle sue affermazioni!”

Non saprei, secondo me neanche lui potrebbe riuscirci, in quanto, quando parlano, sono così presi dal loro furore ideologico che nemmeno si rendono conto se quello che dicono abbia o meno un significato compiuto.

Bertrando Russell

@ Stefano Grassino:

“L’avvento della pestilenza buonista veltronian-pannelliana”?
Stai sbagliando di grosso: Pannella, battendosi per la promozione del liberalismo, è tutt’altro che buonista! Il principio del merito proprio del liberalismo è volto alla responsabilizzazione dell’individuo, non al lassismo buonista!

Nicla

Mi trovo a concordare al 100% con questa affermazione:
“Quale segretario dell’associazione italiana che unisce gli atei e gli agnostici mi tocca dunque ricordarle che i non credenti ritengono che una società coesa non possa e non debba basarsi sull’imposizione (egoistica) a tutti gli individui di opinioni, scelte e interessi di una sola parte.”
Sebbene io non sia atea nè agnostica, ritengo questa imposizione un atto di prepotenza intollerabile, così come la “presunzione di cattolicità” che vuole tutti gli italiani cattolici.

bright77

L’anno scorso si parlò di boicottaggio per un motivo imbecille confondere la storia della cultura ebraica con lo stato di israele.Quest’anno il motivo per boicottare la fiera è molto piu’ serio.Propongo di boicottare il salone in nome del diritto degli atei di non essere insultati da dei bigotti che devono sempre baciare i piedi ai sacerdoti

don alberto

Chiedo scusa per l’OT
caro MARCO C., gli appartamenti per cui pago ici (di cui ho inviato alla Moderazione le ricevute del 2006, in quanto dagli anni successivi paga direttamente il commercialista; ma se vuoi cerco e mando gli estratti conto) e irpef non sono miei, ma della parrocchia.
Se poi tu “credi” alle favole della Repubblica, sei messo peggio di me.

Commenti chiusi.