Otto per mille, circoli UAAR in piazza

L’impegno dei circolo UAAR per informare la cittadinanza sul funzionamento del meccanismo dell’Otto per Mille sta entrand a pieno regime. Oggi saranno ben sei le città in cui sarà attivo un banchetto o uno stand dell’associazione: Bologna, Domodossola, Mestre, Ravenna, Rimini, Saronno; domani sarà il turno di Pescara.
Sull’argomento, di cui si sta finalmente cominciando a parlare un po’ di più grazie (indirettamente) al problema del finanziamento della ricostruzione in Abruzzo, è intervenuto anche il giudice Guido Salvini. Il quotidiano E-Polis ha pubblicato l’altro ieri un suo articolo dal titolo L’8 per mille, la partita truccata: “Nessuno avverte i contribuenti del sottile inganno dell’8 per mille e milioni credendo di pagare le tasse ne cedono seza accorgersi una parte al Vaticano. […] Nessuna legislazione europea prevede che i fedeli possano destinare alla Chiesa le tasse altrui, trasformando ciascuno in contribuente inconsapevole del Vaticano per centinaia di euro l’anno. C’è solo un modo per pagare le tasse solo allo Stato, sbarrare appunto la sconosciuta casella “Stato” ma, guarda caso, l’informazione pubblica non lo spiega mai”.

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28 commenti

Uruz7

non ci sarebbe modo di avere uno stand informativo anche a Latina o provincia? qui ce ne sarebbe molto bisogno; solo una persona oltre me nella mia cerchia di conoscenti sapeva di questo inganno (e non abita a Latina!), diciamo che la campagna della chiesa funziona benissimo…….

chiericoperduto

Errore: anche barrando la casella “Stato” un mare di soldi finiscono indirettamente a santa madre chiesa.

oz

E Salvini non è neanche completamente corretto: non è vero che firmando per lo Stato il proprio 8×1000 sarà devoluto solo allo Stato. Sarà invece ripartito secondo le scelte espresse, che grazie al nostro “voto” vedranno lo Stato leggermente più favorito di prima.

Sailor-Sun

Ma il link rimanda al giornale di oggi… voglio quell’articolooo!

gul

Se vogliamo essere precisi fino in fondo, non al Vaticano ma alla Cei che sono due cose totalmente indipendenti.

Brian di Nazareth

come già detto da Sailor-Sun: come si fa ad avere quel’articolo?

Luca - UAAR Modena

Segnalo che questo pomeriggio sotto il Portico del Collegio a Modena faremo un banchetto UAAR sull’8×1000. Ne sono stati fatti già altri 2: sabato 28 marzo e sabato 11 (purtroppo sabato 4 ha piovuto). Probabile che ne faremo altri il 2 e il 9 maggio.

Paris

Nonostante i vostri squittii, i cittadini continueranno a larga maggioranza a sottoscrivere la casella della chiesa cattolica, decisamente più affidabile dello Stato sprecone e delle varie sette. A proposito, la saccente Bonino che spara a zero contro l’8 per mille perchè non rinuncia lei per prima al finanziamento pubblico della ammorbante radio radicale?

Luka

La prima cosa che ho fatto quando mi hanno dato il CUD è stato barrare la casella Stato e firmarla.
Sarebbe bello vedere qualche spot informativo anche in tv su sta cosa, SIA di come vengono ripartiti i nostri soldi, SIA di come la CCAR li utilizzi… ma credo che sia improponibile 🙂

Marco C.

“Nonostante i vostri squittii, i cittadini continueranno a larga maggioranza”

Citasi fonte per la grande maggioranza, prego…

Simona

cari amici dello UAAR, sono valdese ma non voglio fare proselitismo per la firma per il nostro OPM (che peraltro, come forse sapete, noi NON utilizziamo per le nostre attività di culto – ma solo per iniziative sociali e culturali). Voglio però dirvi che lo Stato italiano
da anni ormai lo utilizza malissimo – ma c’è stato un record negativo l’anno scorso, quando di ca. 80-90 milioni, solo 3.5 sono stati destinati correttamente (calamità) mentre tutto il resto è servito per ripianare le finanziarie lasciate sempre più scoperte dall’evasione fiscale e dal mancato introito per il “regalo elettorale” dell’attuale Presidente del Consiglio sull’ICI.
Qui trovate alcune note recenti uscite su VITA, giornale sul No Profit (peraltro, se non sbaglio, vicino a CL ecc quindi sicuramente più filogovernativo anzichè no…) che ne fa una critica severa: http://beta.vita.it/news/view/85329/

Volevo però anche invitarvi a informarsi su come impiegano l’otto per mille i sette enti che per ora vi accedono – stato, CEI/cattolici, luterani, valdesi, ebrei, avventisti e pentecostali/ADI – attraverso una fonte assolutamente “super Partes”, l’ADUC – associazione utenti e consumatori – a questo indirizzo: http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/indiceottopermille.html dove troverete un sacco di documentazione interessante… scoprirete ad esempio che lo Stato, in passato, con il suo otto per mille ha finanziato anche le missioni NATO in Kossovo e in Iraq, e – quello che avanzava – è spesso andato (udite, udite…!) ancora ad associazioni ed oratori cattolici, che possono fare richiesta (ad esempio per il restauro di opere e locali) allo Stato, anzichè al proprio referente naturale, che odvrebbe essere la cheisa cattolica/CEI; v. ad es. qui: http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=211995
Spero di essere stata utile, perchè tutti, da cittadini laici, lottiamo per un impiego DAVVERO laico e trasparente anche da parte dello Stato! (Nell’attesa però, se proprio volete vedere come lo utilizziamo noi valdesi :-), andate a http://www.ottopermillevaldese.org -nemmeno un euro per le nostre chiese e i nostri pastori e pastore, che ci paghiamo rigorosamente da soli!) ciao, Simona (cittadina laica E cristiana, protestante/valdese)

Marco C.

“perchè non rinuncia lei per prima al finanziamento pubblico della ammorbante radio radicale?”

Penso che comunque ci sia un bel pò di differenza tra Radio Radicale e Radio Maria, Avvenire, Famiglia Cristiana e compagnia bella (anzi, brutta).
La prima non fa altro che servizio pubblico, in quanto trasmette le dirette dei dibattitti in senato e parlamento, i secondi non fanno altro che fare propaganda becera da 4 soldi, con i soldi dei contribuenti tutti.

Simona

…e mi spiace che ci siano ancora persone disinformate che ritengono che i cristiani non cattolici siano tutti appartenenti a “sette”: vorrei dire a Paris che battisti, metodisti, valdesi e luterani, ad esempio – sono chiese cristiane (protestanti) a tutti gli effetti, a dispetto di quanto dice papa Ratzinger… se poi non gli si vuole dare la firma Otto Per Mille, liberissimi – ma sappiate che alcuni di noi lo adoperano in modo laico (nemmeno un euro alle attività di culto, stipendi di pastori e pastore ecc – che ci finanziamo, rigorosamente, da soli) e trasparente – rendendone conto fino all’ultimo centesimo e dando modo a tutti di presentare un progetto culturale o umanitario per ricevere fondi – come ad esempio la chiesa valdese… se volete saperne di più http://www.ottopermillevaldese.org
PS e…beh, attenti all’utilizzo dello stato: visitate il sito ADUC (Associazione Utenti e Consumatori) che spiega come lo Stato ultimamente abbia disatteso le finalità della legge, dedicando il suo OPM al ripianamento delle Finanziarie, colpite dai mancati introiti dell’ICI ecc (l’ultimo anno di 90 milioni ricevuti, solo 3.5 alle calamità naturali, tutto il resto alle finanze…) Sperando di essere stata minimanete utile, ciao da Simona (credente valdese/cristiana, ma cittadina laica)

Paris

Simona
Una setta con poche miglia di adepti non può far testo in un Paese dove piaccia o non piaccia oltre il 90% dei cittadini aderisce alla religione storica dell’Italia che è quella cattolica.
D’altra parte se i valdesi non impiegano i fondi per il culto, perchè hanno messo la loro casella nella dichiarazione dei redditi? A questo punto i seguaci della setta avrebbero potuto sottoscrivere la casella dello Stato.Perchè sostituirsi ad esso?

Marco C.

“oltre il 90% dei cittadini aderisce alla religione storica dell’Italia”
Non senza una certa ipocrisia, data la assoluta maggioranza che non condivide le posizioni della chiesa su divorzio, aborto, preservativi, testamento biologico, ecc…
Ergo, anche se il folclore è cosa in apparenza gaia e fa tendenza, la maggioranza ufficialmente si dichiarerà anche cattolica ma nei fatti (ahitè) è laica, prova ne è anche il fatto che le effettive dichiarazioni sull’ 8X1000 a favore della CCAR, calcolando la grande maggioranza di chi non sceglie nessuna delle alternative, ne escono fortemente ridimensionate dal conteggio totale.

Per la setta, questo termine è molto più adatto ai clericalisti come te, razza pseudosatanica ormai in via di estinzione.

roanzel

Certo che questo tal PARIS apre bocca solo per dar fiato alla sua insuperabile arroganza e ignoranza!!! Insiste nel chiamare i valdesi una setta!! perchè? perchè sono numericamente pochi in italia? Ovvio….LI AVETE UCCISI QUASI TUTTI nei secoli passati!!!!! E la domada che fa è quanto di più insulso si possa immaginare…forse lui non sa che i Valdesi usano la quasi totalità del loro ottopermille per aiuti umanitari di vario tipo….può dire altrettanto della sua ammorabnte chiesa cattolica?

Maybe

SARONNO?!?!

O______________O

Mi spiace non averlo saputo prima sarei venuto volentieri a dare una mano abito a due passi 🙁

Paris

I Valdesi sia prima che dopo la Riforma sono stati sempre un’infima minoranza limitata alle Valli di Pinerolo. Come si fa ad affermare che sono pochi perchè sono stati sterminati? Riguardo al termine setta, non vedo perchè il termine susciti tanto sacro furore.

roanzel

che siano stati sempre minoranza non ci piove, ma che siano stati perseguitati, rinchiusi, condannati, è un fatto!! Sarà forse per queste persecuzioni che sono rimasti ” minoranza “?
Dunque se io ti considero adepto alla SETTA cattolica tu non ti fai prendere da ” sacro furore “?
o a qualsiasi altra SETTA tu appartenga……

Paris

Setta non può certo essere definita una Chiesa, come quella cattolica, i cui seguaci assommano ad oltre un miliardo e che ha una continuità storica e dottrinale di duemila anni. Come pure non possono essere definite sette le Chiese ortodosse, pure di fondazione apostolica e con una struttura gerarchica ben definita. Sette sono piuttosto quelle congreghe che non sono Chiese perchè carenti una continuità storica, non di fondazione apostolica e senza una struttura gerarchica ben definita. Sorte in gran parte dalla Riforma, non hanno un’unità dottrinale e si contraddicono l’una con l’altra: valdesi, pentecostali, calvinisti, presbiteriani, anabattisti, santi dell’ultimo giorno, mormoni, esercito della salvezza ecc ecc. La loro stessa frammentazione li condanna ad essere delle sette e nulla più.

roanzel

…dunque per te essere setta è principalmente una questione di numeri……. ed in ogni caso tu si sei ” autorizzato ” a esternare furore sacro se ti si taccia di settario!!! Bello comodo……
diciamoci la verità, la definizione di setta è inevitabilmente negativa e da buon cattolico ” chi non è con te è contro di te” dunque, al di là delle seghe mentali su strutture gerarchiche, continuità storiche, numero di adepti, etc… non fai altro che applicare dei principi millenari del cattolicesimo, la discriminazione, l’offesa, lo scarto!! vedi dunque che la tua domanda sul furore sacro era sciocca e fuori luogo…tu ti scaldi se ti si dice appartenere ad una setta, ma gli altri non si devono offendere perchè TU dai la definizione di setta che più di fa comodo…..
tipo cattolico!!!!

Magdalene

….a proposito di sette, settine e Settebello (guanto d’augurio ai prelati incontinenti, che il Signore li abbia in gloria trallalà!)…possiamo ben affermare che la Chiesa cattolica è la più grande setta mai esistita sul pianeta: oltre ad essere società segretissima (quanti omicidi in Vaticano, Banco Ambrosiano, i bei soldini dello IOR….tanto per dire un pò) esercita la manipolazione mentale di massa utilizzando gli ordinamenti statali e TV….”una Legge Finanziaria per il Giubileo quant’è beoooo oh Maria quant’è beooooooo e c’è pure Bruno Vespa con sacre reliquie e mutande in testaaaaaaa..trallaliuliulà”

El condor pasa

Paris scrive:
18 Aprile 2009 alle 21:28

Setta non può certo essere definita una Chiesa, come quella cattolica, i cui seguaci assommano ad oltre un miliardo

Vorrai dire un miliardo (?) di inconsapevoli battezzati.
In Italia, per esempio, i cattolici, tra “praticanti” e “non praticanti” se arrivano a 500 mila son pure troppi! Vedi voti della lista di giuliano ferrara, tanto per intenderci

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