Rotterdam, a teatro posti separati per donne

Il teatro Zuidplein di Rotterdam è finanziato dal Comune e dallo Stato. Ciononostante, su richiesta del protagonista dello spettacolo (un immigrato marocchino fervente islamico, in una città il cui sindaco è pure di origine marocchina), è stato deciso che un’intera balconata fosse per l’occasione riservata alle sole donne. Lo racconta l’agenzia Adnkronos, precisando che l’iniziativa ha avuto comunque scarso successo. Come prevedibile, sono state invece intense le polemiche: il ministro dell’interno Eberhard van der Laan ha definito la decisione “inaccettabile”: gli immigrati devono “abituarsi al principio di eguaglianza tra uomini e donne”.

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42 commenti

don alberto

Chiedo scusa per l’OT
caro MARCO C., gli appartamenti per cui pago ici (di cui ho inviato alla Moderazione le ricevute del 2006, in quanto dagli anni successivi paga direttamente il commercialista; ma se vuoi cerco e mando gli estratti conto) e irpef non sono miei, ma della parrocchia.
(non “credere” troppo facilmente a certe favole)

popkorn

@don albert holl
in ritardo auguri buona pasqua —-ciao
scusate per l’ot

don alberto

Caro POPKORN, grazie e buona festa di primavera

Caro ETHAN, grazie (ma l’effetto non sempre dura a lungo)

Third Eye

Vabbè, torno IT io: in Olanda il pubblico ha castigato questa caSSata, da noi come sarebbe andata?

Già mi vedo la stampa a ridicchiarci e farne caso di moda…

Daniela

un’iniziativa davvero sciocca e stupida, la povertà intellettuale di questi ferventi religiosi è imbarazzante, però mi ha fatto piacere che l’iniziativa non sia stata presa inconsiderazione dalle donne.

chris

Lo sanno tutti che a teatro le balconate non si dividono tra “maschi” e “femmine” , ma tra “ricchi” e “poveri” ….
Dove andremo a finire …

agnese l'apostata

società multirazziale sto c@@@ idiozia che verrà sfruttata per mandare a ramengo i diritti delle donne e civili anche dagli amici fascisti e cristiani usando sti impresentabili fessi come pretesto apripista
e che c’entrano le origini del sindaco?solo un imbecille con tanto di consiglio comunale al seguito può approvare simili castronerie

GMF

In anteprima le dichiarazioni dell’italico schieramento (pseudo)progressista-laico e liberaldemocratico se da noi dovesse verificarsi un fatto delgenere: siamo un paese multiculturale, dobbiamo rispettare le altre culture, anche la chiesa un tempo ( mica ora!) discriminava le donne, questo non è il vero islam, dobbiamo dialogare con l’islam mooderato e via cogl**nando !

Ultimora Il PD candida l’attore devotamente islamico alle europee

Markus

Vabbeh… hanno provato a fare il folklore e non gli hanno dato retta… spero solo che poi non ci vada più nessuno a vedere roba del genere…

Andrea Cardin

Salve a tutti,
sono rimasto sbigottito dalla notizia che trovo qui riportata, e quindi sono andato a leggermi l’articolo dell’agenzia: mi sembra di capire, anche se non viene detto, che i posti riservati avrebbero dovuto servire per permettere a quelle donne di religione mussulmana che avessero trovato imbarazzante sedersi vicino a degli uomini, di potersi comunque recare a teatro a vedere lo spettacolo. La questione quindi diventa: queste donne hanno il diritto di potersi sedere in un posto loro riservato?

Sara

@Satana
E che c’entrano le razze? Non è che siccome i religiosi hanno la mente obnubilata, anche gli atei debbano fare lo stesso.
Qua si tratta di scemenza e arretratezza, e l’Europa deve essere meno lassista in questo senso, deve avere più rispetto delle persone e molto meno rispetto delle religioni, se queste pretendono di riscrivere le giuste conquiste europee dall’Illuminismo in poi. E questo deve valere per TUTTE le religioni.

Claudio B.

Razzisti! Xenofobi! SenzaDio! Non rispettate la sensibilità religiosa dei poveri musulmani e come i vecchi colonizzatori volete occidentalizzarli imponendo loro l’uguaglianza uomo-donna, dove andremo mai a finire, in Gran Bretagna nessuno si sarebbe scandalizzato, W il multiculturalismo!

Magar

Qualcuno dovrebbe riprendere in mano il vocabolario, e imparare che il contrario di “società multirazziale” (anziché “multiculturale”!) è esattamente “società razzista”. Che gli unici contrari alla società multirazziale sono i neonazisti e gli xenofobi di ultradestra. E forse qualcuno lo sa benissimo…

San Gennaro

Nell’azienda dove lavoro ci sono locali igienici per maschietti e locali igienici (fisicamente separati dai primi) per femminucce.
Non so se esiste ancora, ma ricordo la pubblicità di “Spiaggia Serena”, riservata a tutte le donne, nonché ai maschietti under 12.
Nei vagoni letto di Trenitalia (precisamente nei compartimenti a due posti), quando si prenota il posto esiste la possibilità di evitare a un uomo di capitare insieme a una donna.
Un conto è escludere le donne dalla moschea, dal management, dal governo o da quello che si vuole; altro conto è riservare un territorio all’uno o all’altro sesso che preferisce autosegregarsi. Much ado about nothing diceva quel tale.

8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR

Chiericoperduto

Anch’io in Iran, in quanto occidentale, ho preteso di sedere sul bus accanto ad una bella ragazza. Risultato: 15 frustate ciascuno.
Sto scherzando, comunque quando ero in Iran dovevo sottostare alle loro regole ed io non mi sognavo di violarle in base ai miei principi ovviamente diversi. Ovviamente questa accettazione da parte mia era ricambiata da estrema cortesia.
Io accettavo (si badi bene, non approvavo), in quanto cresciuto in una cultura democratica che mi ha abituato al rispetto delle idee diverse ma certe persone, cresciute in stati non democratici e più o meno teisti, che vivono in Europa hanno il mio stesso grado di adattabilità? pare di no, e questa è una evidente colpa delle religioni.

Sandra

Islamizzazione dell’occidente vs occidentalizzazione dell’islam

A Andrea che si chiede se non si tratti di un semplice diritto di riservare i posti:
dove metti poi il limite a questo diritto? A livello di posti nei luoghi pubblici, puoi spaziare dal settore riservato alle donne sugli autobus, o scompartimenti per sole donne in treno. Al cinema, al ristorante. Ammettere questa necessita’ e’ una discriminazione, e’ aberrante.

E’ molto difficile far convivere mentalita’ cosi’ differenti. In alcuni paesi i matrimoni combinati dalle famiglie sono parte della cultura, da noi sono violazioni della liberta’ individuale: come si deve comportare lo stato di fronte a quello che e’ un reato su suolo occidentale se commesso da persone provenienti da paesi dove e’ prassi comune?

jeeezuz

allora pongo il problema su un altro piano: perche’ i maschi (pardon: gli uomini) non hanno diritto a posti riservati? Se vogliamo essere coerenti, si faccia una sezione mista, una per sole donne e una per soli uomini. E i transessuali dove li mettiamo pero’?

anna

per me è difficile dare una valutazione.
sono contraria a ogni discriminazione, ma se non riservare il palco avesse significato privare alcune donne della possibilità di vedere quello spettacolo?
credo che avrei valutato sia il contenuto dello spettacolo (conteneva messaggi a favore o contro le donne?) sia le motivazioni della richiesta. trattandosi di uno spettacolo midogino, ed essendo la motivazione puramente di rispetto di precetti religiosi, l’avrei negato. se invece lo spettacolo fosse stato a favore delle donne e il palco richiesto per non impedire ad alcune di andarci, forse l’avrei concesso… ma penso che si debba davvero lavorare molto per l’integrazione e per l’autodeterminazione delle persone.

Andrea77

Fortuna che il pubblico ha ripagato come si deve un’ignobile iniziativa di questo tipo.
Chissà cosa può succedere un domani se non è più il sindaco, ma il capo di un governo ad accordare iniziative simili…

Rocco

“E i transessuali dove li mettiamo pero?”
Non sarà un problema, tanto nel paese dei burqa possono travestirsi molto bene
e con minimo sforzo 🙂

rododentro

In Italia, siamo noi che ci adattiamo sempre alle culture degli altri, perchè chi tiene al guinzaglio i nostri politici, vuole imporre la cultura cristiana, peccato che i nostri bersaglieri il 20 settembre 1870, non abbiano fatto uno sforzo in più e spinto il Papa ed i suoi legionari sino al mare di Ostia, penso che se avrebbero potuto imaginare come siamo messi ora, lo avrebbero fatto senza pensarci due volte.

Daniele

@Magar: Occhio però a non confondere la società multirazziale con quella multiculturale, i cui principi applicati spesso portano proprio a situazioni simili a quella accennata in questo topic (basta solo pensare a ciò che accade in Gran Bretagna)

Daniele

@San Gennaro: perchè sono proprio le donne a volte ad autosegregarsi o ad accettare per esempio di portare il velo?
Forse perchè sono imbevute di quella cultura islamica profondamente maschilista che porta a considerare le donne che mostrano i capelli o che hanno diverse amicizie e frequentazioni maschili come delle mezze-puttane?

SilviaB

I bagni e gli spogliatoi separati servono perché a molte donne non piace che qualche uomo (non tutti, per fortuna) approfitti della situazione per sbirciate, profferte e violenze.
Le spiagge per donne e bambini sono fatte perché una donna sola in spiaggia ha talmente calabroni in torno che non riesce a stare tranquilla.
Gli scompartimenti separati mi sono sempre sembrati una fesseria finché non mi sono trovata una notte da sola in un treno semi deserto con uno che ha incominciato a toccarsi. Se lo scompartimento fosse stato pieno, il problema non si sarebbe posto.
Al teatro che cosa rischi? Che uno allunghi una mano? Bah, in effetti potrebbe farlo anche una lesbica nel gineceo. Però alla lesbica invadente non puoi tirare una manata sui gioiellini per farla stare ferma…

don alberto

Cari TUTTI, abbiamo fede nell’ARTE!
In conclusione del concerto del mattino si radiotre è stato letto il seguente sms:
“Io sono atea, ma queste cose avvicinano a Dio”.
“Non si può non essere d’accordo”, è stato il commento del conduttore.
(E’ noto che radiotre è un covo di lefebvriani)

Stefano Bottoni

Da una donna di colore che si rifiutò di andare nei posti posteriori riservati ai “negri” nacque il movimento per i diritti civili negli USA.
Se c’è qualcuno che vuole tornare a quei tempi… beh, sappia che il mondo si è evoluto, ed è LUI (o LEI, se così indottrinata) a doversi adeguare, non il contrario!!!
Sempre contro ogni tipo di discriminazione! Anche se mascherata da “rispetto delle culture altrui”!!!

Andrea Cardin

Risalve a tutti,
visti i commenti successivi al mio, ho la presunzione di aver smosso un po’ le acque.
A Sandra:
forse è bene che chiarisca la mia posizione: leggendo la notizia come riportata dall’Adnkronos mi sono fatto l’idea che i posti riservati alle sole donne siano stati richiesti dall’attore non tanto per non offendere il proprio senso religioso (se così fosse avrebbe chiesto metà teatro per i maschi e metà per le donne, e non 50 posti su 590), cosa che sarebbe veramente esecrabile, ma per consentire alle donne islamiche alle quali la vicinanza maschile in pubblico stride con il loro senso religioso di poter comunque assistere allo spettacolo. Così interpretata divverrebbero comprensibili anche le difese del amministrazione comunale e del teatro, ed il fondamentalismo centrerebbe ben poco.
Ho notato con piacere che Anna ha colto quello che volevo dire (e del resto concludevo con una domanda che non voleva essere affatto retorica).
Lancio altri due sassi:
1) ma tutti quelli che hanno postato qui un commento si sono dati la briga di leggere il lancio d’agenzia?
2) il lancio d’agenzia, così come formulato, con la sua ambiguità, non è tendenzioso?
Andrea il logorroico.

Daniele

@Magar: Occhio però a non confondere la società multirazziale con quella multiculturale, i cui principi applicati spesso portano proprio a situazioni simili a quella accennata in questo topic (basta solo pensare a ciò che accade in Gran Bretagna).

Daniele

@San Gennaro: secondo te perchè sono proprio le donne a volte ad autosegregarsi o ad accettare per esempio di portare il velo?
Forse perchè sono imbevute di quella cultura islamica profondamente maschilista che porta a considerare le donne che mostrano i capelli o che hanno diverse amicizie e frequentazioni maschili come delle mezze-puttane?

Sandra

Andrea,
1) prima di rispondere mi sono presa la briga di leggere qualcosa in olandese per evitare di dipendere solo dall’agenzia, il che risponde anche al punto 2) – le agenzie in generale o i titoli dei giornali peccano spesso nell’esagerare, per attirare il cliente! diffidare sempre.

Ho letto questo:
http://www.leefbaarrotterdam.nl/index.php/weblog/comments/aparte_stoelen_voor_streng_islamitische_vrouwen_leefbaar_laat_het_er_niet_b/
http://www.ad.nl/rotterdam/stad/3034038/Moslimvrouwen_en_mannen_apart_in_theater.html
http://vvdrotterdam.nl/index.php?option=com_content&view=article&id=441:zuidplein-theater-in-strijd-met-de-wet&catid=17:newsrotator&Itemid=131

Hai capito giusto, i posti sono stati riservati per permettere alle donne che vivono l’islam in modo piu’ “forte” di andare a teatro, possibilita’ che diversamente a loro e’ preclusa. Ma e’ proprio questa pretesa che va contro il vivere senza discriminazioni. Nessuno impedisce a un gruppo di privati di affittare una sala teatrale o una piscina o un autobus o qualsiasi altro posto pubblico per permettere alle donne musulmane di fare qualcosa che e’ assolutamente normale in occidente. Quello che stona e’ che avvenga in uno slot pubblico, pagato col denaro di tutti i contribuenti. Per di piu’ introdurre facilitazioni per questo tipo di segregazione va contro l’integrazione di queste donne. Ci sono donne islamiche che lavorano normalmente e vanno a teatro: non credo si debba andare incontro a persone che perseguono l’ideale della sottomissione femminile, facilitando anziche’ condannare certi costumi. Se una donna velata per strada si sentira’ male, cosa fara’ un occidentale, la potra’ caricare in macchina per portarla in ospedale sapendo che potrebbe violare la legge islamica (e subirne le conseguenze per mano dei parenti maschi)?

Cosa diresti se un attore olandese riservasse 50 posti per gli olandesi eterosessuali che non si sentono a loro agio seduti accanto agli omosessuali? O gli olandesi biondi che non vogliono stare seduti vicini agli stranieri bruni? Se a un gruppo di olandesi “leghisti” (e ci sono) non va di mescolarsi con gli altri, lo possono fare a loro spese, nessuno lo impedisce, ma non e’ una richiesta che puo’ andare d’accordo in una manifestazione pubblica.

Io penso che ognuno abbia diritto a riservare il proprio posto. Se e’ proprio indispensabile per n persone non essere a contatto fisico con esponenti di una categoria tabu’ c’e’ solo un modo: acquistare n biglietti + 2 alle estremita’. Bastava questo, una scelta non polemica, e non volta a creare un caso. Chi l’ha creato ha forse in mente qualcosa?

CelestinoV°

Che tristezza vedere un paese come l’Olanda che fino a qualche tempo fa era il più aperto,il più tollerante paese europeo cadere tra le fauci di questi fanatici per di più giustificati in nome di un idiota multiculturalismo.C’è stata la morte di Theo Van Gogh, la morte del politico Fortuyn,la vicenda di Hayaan Hirsi Ali (leggetevi L’INFEDELE ediz.Rizzzoli- molto istruttivo), tutta gente che voleva esprimersi liberamente e per questo ha trovato la morte o è stata boicottata dalle istituzione e costretta ad emigrare come la Ali.Adesso ci mancava il matroneo in teatro.Avanti così !! Poveri noi.

iononcistopiù

e da quando in qua “…un protagonista dello spettacolo fervente islamico…” decide dove si deve sedere la gente…i calci andrebbero dati invece a chi accorda il permesso o il nulla osta a certe pagliacciate!

GMF

Faccio parte di una confessione religiosa alla quale ripudia stare vicino agli ebrei.Se gli altri vogliono sedersi a fianco a loro in teatro facciano pure ma io chiedo venga riservata un’ala del teatro per soli ariani. In questo modo si verrebbe incontro alle persone che come mè che non vogliono correre il rischio di sedersi vicino a questi elementi giudaici. Se non venissero riservati questi posti sarebbe impedito a un gruppo di persone che hanno tutto il diritto di detestare gli ebrei, di vedere lo spettacolo, quindi con un’odiosa discriminazione.

Firmato

Adolf.

kefos93

Non ci posso credere!!
In questo sito si dialoga ancora con i don, i fra’, che fanno propaganda di una religione inventata per motivi politici da Costantino !!
Non solo, questi personaggi continuano a fare, perlomeno, i fiancheggiatori de ” La più grande aaociazione per delinquere della storia ” ( Giudice Luigi Tosti, sì quello dei crocefissi, assolto dalla Cassazione ).
Io, come altri, più qualificati di me, hanno già fatto, sfido questi ciarlatani, imbonitori ecc. ad invitarmi sui loro blog per discuterne.
Precisazione: nei siti cristicoli o la pensi come loro, o ti bannano!!
Se li tolleriamo, loro se ne approfittano!!
Qualcuno, di cui non ricordo il nome, disse: ” Se io sono tollerante nei tuoi confronti significa che io e te non siamo più uguali “!!!
Come non dargli ragione ?

La Francia, già da qualche anno, ha stipulato un accordo con OPTENET ( proprietà dell’Opus Dei ) che fornisce software di parental control, peccato che il software sia un concentrato del ” Piccolo Cattolico Integralista ” come già dimostrato dal giornalista investigativo di ” Le Monde ” Bruno Fay, sin dal 2005:
http://investigation.blog.lemonde.fr/2005/01/17/2005_01_lordre_moral_la/
In Francese.
Tale software è ormai stato distribuito a livello mondiale!!!
Ovvero, come tenere a bada le proprie pecore e non farle USCIRE DAL GREGGE !!!!
Bye,bye

@ Ethan
Il don …… ti sta fottendo…. non t’avrà messo mica la mano sulla spalla ????

Aribye, bye.

kefos93

Io sono un ” Trans ” ( scherzo ) dove cavolo mi mettono ?
Pur pagando !!!

Magar

@Daniele
Occhio a leggere bene gli interventi altrui, ché la differenza tra “multirazziale” e “multiculturale” era proprio il centro del mio commento!

Per il resto, sottoscrivo le parole di Sandra. Anzi, per quanto mi riguarda, di fatto, quelle donne a cui la decisione era rivolta compiono (malgrado sembri il contrario) una discriminazione contro i loro concittadini maschi, che rimangono esclusi da una parte di un luogo pubblico. Ergo, la cosa non è accettabile.

San Gennaro

@Daniele
mia moglie non è imbevuta di quella cultura islamica, eppure prima di andare in spiaggia si depila diligentemente anche le ascelle, nonostante a me piacciano non depilate (per motivi chiaramente erotici).
Dal canto mio mi rado regolarmente, ma non so se per praticità o per condizionamento culturale. Esempi del genere se ne potrebbero elencare a centinaia. Tutte le culture esercitano condizionamenti pesantissimi, pesanti, meno pesanti, lievi e talmente lievi che è difficile avvertirli come tali, finché non ci si confronta con altre culture.
L’uso massiccio di shamppo, saponette e deodoranti, ad es., risponde a reali esigenze igienic-sanitarie o al martellamento pubblicitario? La risposta dipende dalla cultura (nel senso della costumanza) dell’interlocutore.

8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR

MicheleB.

Una volta si diceva “Paese che vai, usanze che trovi”. Credo che sia di una saggezza ed una civiltà talmente alte da valere per tutti i viaggiatori del mondo.

NonTeLoDico

Sandra: “Se e’ proprio indispensabile per n persone non essere a contatto fisico con esponenti di una categoria tabu’ […]”

E’ un po’ come qui da noi trovi certe file di posti riservati alle autorità. E’ proprio indispensabile che siano tutte insieme nelle prime file? Perché segregarle, non sarebbe meglio mescolare democraticamente le autorità e tutti gli altri? Il Presidente del Consiglio seduto tra una cassiera precaria e un tramviere, il Ministro dell’Economia tra un cassintegrato e un pensionato al minimo, il Ministro delle Pari Opportunità tra un transessuale e un rom e così via, rigorosamente at random, senza distinzione di rango alcuna, anche per rendere più probabile la conoscenza reciproca e la preziosa mobilità sociale verticale (uno dei baluardi teorici del nostro Stato) che potrebbe derivare dalla scoperta di talenti inattesi ed inespressi a causa dello svantaggio sociale. Eppure, che strano, non accade. Posti riservati. Non solo i preti predicano bene e razzolano male.

L’apartheid è già fra noi, anche se per ora è ben mascherato.

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