L’Otto per Mille ai Valdesi cresce, e si presenta laicamente

La Tavola Valdese ha presentato ieri la campagna 2009 per la destinazione dell’Otto per Mille a suo favore. L’iniziativa, che si chiama Facciamo qualcosa di laico e promette stanziamenti a favore della ricerca scientifica, strizza visibilmente l’occhio ai contribuenti interessati alla separazione Stato-Chiese: non a caso, l’audio della conferenza è stato reso disponibile grazie alla collaborazione di Radio Radicale. I valdesi sottolineano come le firme espresse a loro favore siano costantemente aumentate negli ultimi anni, raggiungendo la cifra di 264.676 firme, pari all’1,6% dei contribuenti: il dato si riferirisce alle dichiarazioni 2005 ed è stato comunicato dal Ministero delle Finanze. L’informazione sembrerebbe pervenuta alle sole Chiese, visto che sul web non sembra essercene traccia: la stessa Chiesa valdese si è lamentata del fatto che “lo Stato non ci fornisce più i dati della distribuzione dell’otto per mille comune per comune. Abbiamo chiesto spiegazioni alla Presidenza del Consiglio e ci è stato risposto che ci sono motivi di privacy”. Valdesi e metodisti hanno raccolto un numero di firme dieci volte superiore al numero dei loro fedeli: merito, sostengono del “nostro modo di gestire i fondi che riceviamo, l’assoluta trasparenza dei rendiconti disponibili al dettaglio su vari siti web e pubblicati su alcune testate di rilievo nazionale. Sappiamo anche che firmano per noi molti cattolici impegnati e praticanti che condividono le nostre battaglie civili per la laicità”. I valdesi attendono da nove anni di poter essere ammessi alla ripartizione delle scelte inespresse: il provvedimento, che abbasserebbe le somme gestite dagli altri soggetti (tra cui, in primis, la Chiesa cattolica) deve essere approvato dal parlamento.

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77 commenti

enrico matacena

I valdesi è gente abbastanza seria ed affidabile. Magari ci fossero loro come religione maggioritaria in Italia al posto di quella cattolica ! Non avremmo intralci per contraccezione, PACS e testamento biologico !
E lo dico da ateo militante. Del resto do anch’io il mio 8 x 1000 a loro, perchè dello Stato, specialmente con berlusconi, non mi fido . Non mi meraviglierei se al ministero delle finanze deviassero qualche scelta espressa dai valdesi alla chiesa cattolica.

Toptone

E’ l’unica scelta possibile, visto che le altre confessioni cristiane sono impresentabili e lo Stato rigira i fondi ad esso assegnati alle chiese con un meccanismo redistributivo notoriamente truffaldino.

Almeno i Valdesi destinano il 100% dei proventi in opere di carità – non solo un misero 20% come la piovra cattolica – e non sono tutti i giorni in televisione a parlarsi addosso e autoincensarsi.

E’ veramente il male minore. MOLTO minore!

Lorenzo Galoppini

Non é certo un caso che siano una religione minoritaria.

rododentro

Al di là di essere credenti o meno, è importante essere brava gente e invocare la laicità, come i Valdesi che meritano tutta la nostra comprensione, in quanto vittime anche loro dei soliti noti.

Roberto

Sì, l’anno scorso, anch’io ho versato l’otto per mille ai Valdesi e quest’anno replicherò. Io sono agnostico, ma credo che la questione vada al di là della religione. E poi, sinceramente, mi ruga assai regalare i miei soldi al berlusca!

Brian di Nazareth

Essendo contrario a tutte le religioni, per anni e anni ho sempre dato l’8 x 1000 sempre allo Stato, ma da un paio di dichiarazioni la firma va ai Valdesi.

Perché questo incomprensibile cambiamento? Primo perché lo Stato ha utilizzato l’otto per mille per finanziare l’intervento in Irak (e non mi stupirei se lo facesse anche per ristrutturare qualche chiesa). Secondo, perche i Valdesi mostrano un grande impegno ad essere trasparenti nella gestione di questi fondi.

frank

Ho sempre firmato per lo stato,ma lo stato destina quei soldi per opere che hanno a che fare
con B16, quindi, scelgo la chiesa Valdese.

Claudio B.

Con tutto il rispetto, ma io a loro l’8 x 1000 non glielo do di certo, è facile parlare di laicità dello stato quando si fa parte di una religione nettamente minoritaria…

maurice

Sono diversi anni che anch’io dò il mio 8×1000 ai valdesi. Ho studiato un po’ anche la loro storia e sono andato a fare visita presso il loro museo a Pinerolo (ve lo consiglio … c’è molto da imparare).

Sto facendo anche pubblicità ed opera di convinzione a favore dei valdesi anche con amici e parenti.

Invito anche voi di fare pubblicità … Potremmo mandare a qualche amico il link di questo articolo …. che ne dite ?

Molta gente NON firma o firma per la chiesa solo per ignoranza e pigrizia.

Pino Curatolo

Non sono credente e da molti anni sono felice di dare il mio 8 per mille ai Valdesi, perchè non un solo cent va ad opere di culto e l’intero è destinato ad opere umanitarie.

Vi invito a scaricare da questo link http://www.apprezzo.ilbello.com/mille.htm il powerpoint che spiega chiaramente perchè persino un cattolico dovrebbe scegliere di dare il suo 8 x 1000 ai Valdesi !

Otto Permille

La chiesa valdese è un piccola cassaforte della libertà di pensiero in questo paese. Anch’io non firmo più per lo stato, da quanto lo stato ha usato i fondi dell’8 per mille per finanziare le missioni in Afghanistan e per rifinanziare la chiesa cattolica sotto forma di contributi per restauro del patrimonio edilizio ecclesiastico.

Antonio

@ Pino Curatolo

ho linkato il tuo powerpoint su facebook… spero riesca a girare il più possibile!

Billy Belial

Al diavolo i valdesi, io l’8×1000 voglio poterlo dare alla ricerca

dv64

Preferire i Valdesi a questo Stato finanziatore del Vaticano è stata anche quest’anno una scelta obbligata seppur paradossale.

eridanus

Macchè otto per mille ai valdesi…sono pur sempre una confessione cristiana, e per di piu evangelica…cioè gente che prende la Bibbia alla lettera e via di questo passo. No grazie…non voglio finire dalla padella alla brace!

Antonio

@ eridanus

almeno sono gli unici che non faranno proselitismo coi tuoi soldi

Megane

A me non interessa quello in cui credono, è un fatto loro intimo. Se me lo chiedono posso dare la mia opinione, ma certo non gli rompo le scatole e li rispetto. E i Valdesi mi sembra che rispettino chi non la pensa come loro, tentano a modo loro di fare del bene, sono chiari nella separazione fra Stato e Chiesa..insomma, i miei soldi vanno a loro.
Io non ho niente di personale contro la religione, che è un affare rispettabilissimo ed intimo di una persona. Ce l’ho solo con chi mi vuole imporre il suo punto di vista. I cattolici lo fanno, i valdesi no. La conseguenza è ovvia 🙂

Roberto Grendene

La scelta e’ difficile.
In genere io e mia moglie scegliamo valdesi e stato.
La scelta “stato” ha una sua valenza “politica”: dice chiaramente che le tasse dei cotribuenti devono rimanere allo stato, e le religioni devono autofinanziarsi. L’utilizzo che ne fa lo stato e’ discutibile, vero, occorre fare pressione perche’ venga utilizzato tutto per calamita’ naturali (anche prevenzione!) e scopi umanitari (non guerre preventive!)

stefano

nessuno può negare lo sterminio si cui questa minoranza religiosa, laboriosa intelligente e pacifica, fu oggetto nel medio evo da parte dei soliti noti…
sicuramente gente seria, laica, che crede ma non cerca di imporre la propria fede agli altri.

kundalini444

Anch’io sono non credente e do l’8xmille ai valdesi.
A parte una certa simpatia, e il riconoscimento di scelte condivisibili e serie, non è che mi facciano impazzire i valdesi in se… il fatto è che non è possibile destinare l’8xmille alla ricerca o al terremoto, e quindi, fra tutte le scelte possibili (non molte) questa mi pare la migliore. Anche e sopratutto perchè diventa una forma di PROTESTA contro il meccanismo dell’8xmille stesso, protesta nella quale non dobbiamo isolarci, ma dobbiamo stare uniti a chi può combattere la nostra stessa battaglia per cambiare il sistema TRUCCATO di ripartizione delle quote.

Sergio I

Sì, i valdesi sono rispettabili, anche se credono più o meno nelle stesse fesserie dei cattolici. La loro differenza sarà però dovuta all’esiguo numero e al fatto di essere una setta di perseguitati dal loro fratello maggiore, la setta vincente, la Chiesa cattolica (che li guarda tuttora con aria di superiorità e diffidenza, per non dire disprezzo – “sono quattro gatti, è vero, ma ci fanno lo stesso concorrenza, queste cimici”).

Io non verso soldi alle chiese. Nella dichiarazione dei redditi faccio la crocetta alla voce “esente dalla tassa di culto” (tassa piuttosto salata in Svizzera e Germania).

Il bello è che nell’escogitare il balzello dell’otto per mille i firmatari laici del nuovo concordato si sono ispirati al modello tedesco.

Luca

Io sono totalmente ateo e contro ogni religione.
MA sono cresciuto con una madre valdese e conosco dunque bene questa confessione religiosa.

Chi li paragona ai cattolici non ha la minima idea di cosa sta parlando.
Sono gruppi sobri, seri, spesso composti da persone intelligenti e colte.
Hanno una grandissima apertura mentale e sono SEMPRE a FAVORE della ricerca, della scienza e dello sviluppo.
Durante il referendum sulle staminali organizzavano incontri per spiegare quanto sono utili e perché si dovrebbero assolutamente usare.
NON prendono la Bibbia alla lettera, ognuno può leggera e capirla, interpretarla secondo la sua percezione.
NON hanno santini, madonnine, immagini sacre e chiese costose.

Questo ovviamente non vuole dire che siano una cosa buona, la religione dovrebbe sparire del tutto, ma non paragonateli all’ignoranza cattolica, che non hanno niente a che vedere con essa.
Con loro come religione di stato, tante cose sarebbero davvero differenti.

Quindi, date l’8×1000 a loro, piuttosto che mettere quei soldi nelle tasche di Berlusconi, che si paga il suo ponte sullo Stretto, fa regalini al Papa e corrompe qualche altro ministruccio in cambio di favori.

Sergio I

@ Luca

Un intervento interessante il tuo: sì, penso anch’io che i valdesi siamo migliori dei cattolici (io li conosco per sentito dire, tu da vicino). Però lo stesso credono anche loro in cose che tu – ateo dichiarato – non puoi proprio credere (il Dio uno e trino, l’incarnazione ecc.).

Per cui il tuo appello a versare l’otto per mille a loro è un po’ o molto contraddittorio.
Non sarebbe più logico e giusto abolire l’otto per mille?
Sì, lo so, oggi come oggi ciò è impossibile. Li sento già strillare come forsennati i cattolici, affermare che loro svolgono un compito di fondamentale importanza nella società italiana (surrogano infatti lo Stato – ma non vogliono farlo gratuitamente, si capisce).

Luca

@Sergio:

Sì, infatti sono d’accordo sul fatto che, purtroppo, per quanto “migliori” e aperti al progresso, basino poi la loro fede su un dio inesistente e dunque su una bugia.
Però questa bugia non impedisce loro di pensare con la propria testa, non si fanno “schiavizzare” mentalmente. Per loro la bibbia diventa più un libro di filosofia che di storia. E questo è apprezzabile.
Diciamo, nel brutto mare della religione, sono il meno peggio.

Certamente anche io preferirei dedicare l’8×1000 a scienza e ricerca o abolirlo proprio del tutto.
Purtroppo però la realtà in cui viviamo attualmente non lo consente e quindi, mentre lottiamo per cambiarla, il “meno peggio” è secondo me darlo ai valdesi, per ora, che sono sicuro lo utilizzino solo in attività di sviluppo e aiuto umanitario (in strutture laiche).

Marco

“I valdesi attendono da nove anni di poter essere ammessi alla ripartizione delle scelte inespresse: il provvedimento, che abbasserebbe le somme gestite dagli altri soggetti (tra cui, in primis, la Chiesa cattolica) deve essere approvato dal parlamento.”

La vedo dura, molto dura.
Presidente Fini ci pensa lei?

crebs

Darei volentieri l’8 x mille allo stato se questa quota fosse “blindata”, per esempio a favore dell’Abruzzo (come da proposta UAAR, destinazione prevista ma non blindata).
Senza garanzie preferisco dare l’8 x mille ai valdesi, per motivi di trasparenza (unico motivo per cui faccio l’eccezione con una chiesa)

Sol

anch’io, anche quest’anno, ho destinato alla Chiesa Valdese l’8×1000, visto che così almeno so che fine fanno, ed è di norma una fine valida ed utile.

SilviaB

Sono atea e preferisco dare l’8xmille ai valdesi.
Credono in cose in cui io non credo, ma ho letto i documenti che ha prodotto la loro commissione bioetica e mi hanno colpito per l’immensa concretezza e pietà. Sono centrati sulle persone, sulla realtà, non su principi astratti, rispettano la peculiarità della storia e dei bisogni di ognuno. Non c’è fumo nei loro scritti, li può capire chiunque.
Sono convinta che – fossero anche molti più di quelli che sono – non sarebbero un ostacolo per la vita civile, ma una risorsa.
Mi agurerei che tutte le persone che hanno bisogno di un dio in cui credere approfondissero la conoscenza delle comunità valdesi e che si convertissero, lasciando l’ipocrisia cattolica: meno potere ai prevaricatori, maggiore onestà nel paese, rispetto dei diritti religiosi di tutti.

San Gennaro

Ciò in cui credono i Valdesi (la maiuscola non è casuale) non ci deve interessare.
Cio che importa è altro:

1) perseguono (come l’UAAR) la laicità dello stato e detestano i crocifissi seminati ovunque
2) spiegano chiaramente la destinazione dell’8 x 1000 che ricevono
3) … n), … gli altri motivi sono stati già spiegati nei precedenti interventi

8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR

anna

forse i valdesi sono i veri eredi di cristo…

mi secca destinare tasse a una confessione religiosa, ma è certamente il male minore.

don alberto

Spiace, ma dire che l’8×1000 non viene destinato al culto è solo marketing (da qualche parte delle loro casse li prenderanno pure questi soldi).
E, francamente, spiace anche questo: “i nemici dei miei nemici, sono miei amici”
(ma tutti facciamo poi come possiamo, rassegnati a scegliere il male minore)

anna

il punto, don, è che i valdesi non hanno riti costosi e sfarzosi come la chiesa tua… badano alla sostanza!

ricordo, anni fa, che davo una mano a un gruppo di missionari… un giorno chiesero offerte per una missione in brasile, io guardai la “lista spesa”… “con 50.000 lire compriamo un sacco di sabbia, con tot lire un tot di mattoni… ecc… ecc… con 4.000.000 un altare”!!!!!

io dissi: “ma al posto dell’altare non si può usare un tavolo?”
no, non si poteva.
da me ebbero 0 lire.

don alberto

Carissima ANNA, sono d’accordo con te che ci debba essere una lista di priorità.
Ma ad un certo punto ci vorrà anche un altare decente.
(Almeno spero prima o poi di averlo anch’io, perchè dopo aver speso per tutto -cucine, fotocopiatrice ecc- continuo a celebrare i santi misteri su un ignobile baracchino …)
(Tieni anche presente che, tra i personaggi più ignobili che ci tocca di sopportare, ci sono i pavoni delle offerte: se si tratta di rifare un bagno per evitare le pestilenze non ti danno neanche 10 centesimi, mentre per un magari inutile orpello da mettere in chiesa, si svenano. Forse uno disposto ad offrire [unicamente] l’altare (con tanto di targa) sarebbe saltato fuori …)

mocipenso

Nonostante tanti miei amici mi dicano di votare per i Valdesi, continuerò a destinare il mio 8×1000 allo Stato perché mi pare fin troppo triste rilevare che lo Stato non sia capace di gestire i soldi che gli diamo.

Dovremmo, invece, pretendere chiarezza di intenti e rendicontazione dei risultati per questi soldi.

anna

il punto è questo: un altare è “decente” solo in marmo intarsiato?
per la chiesa cattolica sì

Luca

don alberto, hai detto una frase tristissima: “Ma ad un certo punto ci vorrà anche un altare decente. (continuo a celebrare i santi misteri su un ignobile baracchino …)

Se credi nella forza del tuo messaggio, dovresti poter celebrare anche in mezzo a un prato.

San Gennaro

@don Alberto,
spiace vedere un “don” così indispettito. I Valdesi praticanti (così come i cattolici praticanti) danno il proprio aiuto alla propria chiesa sotto forma di offerte liberali. L’8 X 1000 serve a finanziare altro, come si desume dai rendiconti che pubblicano.

Non ho trovato in alcun vangelo (nemmeno apocrifo) che l’ultima cena fosse consumata su un tavolo di particolare pregio, con calici d’oro, posate d’argento e porcellane di Sèvres.

8 x ecc.

Daniele

E’ triste vedere come molti non credenti si facciano abbindolare e come basti parlare di laicità dello stato per raccogliere consensi, sono d’accordo con Claudio B: è facile sostenere la laicità dello stato quando si fa parte di una religione nettamente minoritaria… e poi dubito seriamente che non utilizzino i soldi dell’ 8xmille anche per sovvenzionare i loro pastori o per costruire/mantenere le loro chiese.

Pino Curatolo

Signori,

qui non stiamo discutendo se convertirci o se simpatizzare o se approvare o … la Chiesa Valdese, ma stiamo cercando di EVITARE che il nostro 8 x 1000 vada a finire alla Chiesa Cattolica.

Sia chiaro per tutti che chi opta per lo STATO, in effetti FINANZIA LA CHIESA CATTOLICA, punto e basta.

Se non lo sapete o non ci credete scaritate il mio powerpoint da qui http://www.apprezzo.ilbello.com/mille.htm e capirete perchè, invece, destinarlo alla Chiesa Valdese è, ATTUALMENTE, l’unico modo perchè quei soldi vadano a finire ESCLUSIVAMENTE a fini umanitari e NEMMENO UN CENT VADA AL CULTO.

Invito a scaricarlo anche Don Alberto e a dirmi che ne pensa del fatto che, a fronte di quasi un miliardo di euro all’anno incassati dalla sua Chiesa Cattolica con l’8 x 1000 essa, con gran suono di grancassa mediatica, ha deciso di donarne 5 milioni all’Abruzzo!
Il mondo va all’incontrario: adesso è la Chiesa Cattolica che (coi soldi del contribuente italiano) fa … l’elemosina agli italiani !

don alberto

Caro SAN GENNARO, non sono affatto indispettito.
Tu dici: “I Valdesi praticanti danno il proprio aiuto alla propria chiesa sotto forma di offerte liberali. L’8 X 1000 serve a finanziare altro.”
Prendi i soldi da una cassetta o dall’altra, cosa cambia?
Che devolvere loro l’8×1000 fa sentire laici, ma è solo questione di etichetta sulle cassette delle offerte.

L’ultima cena era la Cena pasquale, sicuramente si mettevano le cose più belle.

don alberto

Cara ANNA, ci sono bellissimi altari in legno, in legno scolpito, in pietra grezza, …

don alberto

Carissimo LUCA, non vedo cosa ci sia di sbagliato nel desiderare (dopo 18 anni che sono parroco) di avere un bell’altare invece di un baracchino smontabile.

Poi si celebra dappertutto e su tutto: tavoli da cucine in sacrestia d’inverno, tavoli di stube in Altfasstal, massi dolomitici, panchine presso i rifugi della Valle Aurina, tavoli da picnic, …

don alberto

Caro PINO, ho letto, ma rimango della mia idea.
Ti fa piacere che i soldi che mi dai, vengano spesi in un certo modo?
Nessun problema.
Tanto per quello che non ti aggrada ne ho degli altri che mi tengo “intatti”, proprio perchè non debbo prelevarvi quello che non piace a te.
A me pare marketing, pubblicità neanche della miglior specie …
(poi magari cado in quella dietrologia, che anch’io condanno …)

Barbara

Secondo me bisogna ABOIRE l’8×1000 alle CONFESSIONI RELIGIOSE e destinarlo a ricerca ed opere pubbliche!!

Luca

don Alberto, il problema è che volere un altare più “bello” (e i bei vestiti della Pasqua), lo trovo assolutamente fuori luogo.
Se il messaggio di dio riguarda l’uomo, la sua anima, pensi davvero che a un dio onnipotente interesserebbe come sei vestito? Sono questioni secondarie, di scarsa importanza, se non nulla.

In ogni caso, tornando all’argomento principale, comprendo chi dice “ma anche i Valdesi sono una confessione religiosa”, e ripeto: attualmente queste son le scelte che abbiamo. Stato e Chiesa Cattolica (che sono la stessa cosa), o chi sappiamo per certo che li devolverà in opere non legate al culto.
Non è una scelta per il meglio, ma per il “meno peggio”, come ormai siamo costretti a fare in questa ridicola Italia.

Ah, e non paragoniamo le offerte, lo dico per don alberto, che ricevono le chiese valdesi rispetto a quelle cattoliche. Nel mio paesino c’è una chiesa valdese con 20 membri, ma in compenso abbiamo 2 duomi e 2 chiese grandi cattoliche. Direi che la sproporzione economica sia palese a chiunque.
Non per niente le casse valdesi sono sempre vuote, mentre quelle cattoliche straripano d’oro Vaticano.

anna

riformulo: un altare è “decente” solo se costa un’enormità?

don alberto

Caro LUCA, certo che “la vita vale più del cibo e il corpo più del vestito” (Matteo 6, 25b).
Ma di muri e vestiti tutti ne abbiamo bisogno.
Possiamo far sì che siano anche “belli”?
O ci si deve vestire bene solo se vai in discoteca, se no non si entra?
O i megaarchitetti debbono solo progettare uffici e fiere?
(Non avete sedi locali e una sede nazionale anche voi?
Cosa risponderesti a chi ti dicesse: “Se credeste davvero nei vostri ideali, potreste incontrarvi anche ai giardini pubblici”)

PS: le casse cattoliche non staripano certo d’oro e soprattutto quel che c’è non viene certo dal Vaticano.

don alberto

Carissima ANNA, certamente NO.
Poi ognuno ha i suoi gusti.
Le mie ampolline per l’acqua e il vino sono due bottigliette che mi piacevano, acquistate al “tutto a 99 cent”; come candele uso i cerini dell’Ikea, che nei loro portacerini di vetro (0,50) sono luccicosissimi; per l’altare fisso aspetto che mi venga un’idea che unisca il bello e il conveniente.
Certo altre cose costano, ma non ditemi che voi dormite nei sottoscala, vi vestite di roba smessa e viaggiate in panda usata.

don alberto

Mio buon GIOVANNI, che c’entra la Chiesa con la vanità dei governanti?
In una parrocchia dove sono stato un anno, un’industriale ha costruito, in memoria della miglie, l’asilo; ma non c’è stato verso di farglielo fare in modo che potesse servire anche alla parrocchia, che non aveva sale, per le proprie attività.
Si sono dovute fare altre opere. E non certo gratis.
Un’altra signora -non ricordo dove- ha voluto regalare alla parrocchia un organo da milioni (di lire) praticamente inutile, quando sarebbe egregiamente bastato un organetto elettronico.
A volte si può dire di no, a volte si prende e poi si vede.
(per non parlare di quadri orribili, che bisogna ingegnarsi a nascondere il più possibile, senza che il donatore si offenda)

Giovanni Bosticco

@don alberto
Alla consacrazione ha partecipato Paolo VI,
a patto che insieme si inaugurasse un ospedale.
In realtà si è avuta la “inagurazione” della prima
pietra, cui per 6 anni non ne è mai seguita una
seconda, poi non so, ed il papa ha partecipato.
Se però era levigata, siete già arrivati al
neolitico.

SilviaB

Quando vedo l’altare di Sant’Ambrogio mi si apre il cuore: è bellissimo, così come la chiesa omonima, come S.Lorenzo, come il Duomo… Sono opere d’arte che abbiamo “grazie” alla fede di uomini del passato. Come le cantate di Bach e il requiem di Mozart, sicuramente più economiche!
Se oggi costruissero chiese popolate da utenti (dove li troverebbero???) e belle, raccogliendosi i fondi in maniera aperta e corretta tra i propri fedeli, non avrei niente da ridire.
Non capisco però come un’organizzazione, che parla di “VERITA'” sempre con le maiuscole e come se ne avesse l’esclusiva, possa accaparrarsi con l’inganno e l’omertà una quota consistente di fondi pubblici, anche di gente ignara e che nulla vorrebbe destinarle.

Volete dei bellissimi altari? Non ho nulla in contrario, fatti vostri, ma raccoglietevi i soldi tra voi che li usate/volete/apprezzate!

Don Alberto: credo a quello che dice, ci sono molti preti comuni che vivono una vita normale, senza lussi, cercando di comportarsi in maniera decente (pensa un po’, ce ne sono persino alcuni che distribuiscono i preservativi…). Ma non vi rimorde la coscienza quando vedete le pubblicità che mandano per l’8xmille e poi quando leggete la rendicontazione delle attività effettivamente svolte???

Alessandro S.

# don alberto scrive:
22 Aprile 2009 alle 14:18

Caro SAN GENNARO, non sono affatto indispettito.
Tu dici: “I Valdesi praticanti danno il proprio aiuto alla propria chiesa sotto forma di offerte liberali. L’8 X 1000 serve a finanziare altro.”
Prendi i soldi da una cassetta o dall’altra, cosa cambia?
Che devolvere loro l’8×1000 fa sentire laici, ma è solo questione di etichetta sulle cassette delle offerte.

Cambiano i soldi che ci sono e a cosa si usano.
Ma visto che la tua testa, troppo abituata a pensare con la mente degli altri, non ci arriva, te lo spiego con qualche esempio facile facile, ridotto all’estremo per far capire anche quelli come te.
Caso 1: i Valdesi prendono solo i soldi della cassetta delle offerte domenicali. Mettiamo tali soldi siano 100.
Se vorranno e potranno destinarne una parte per opere di beneficenza, mettiamo 5, lo faranno. Con i restanti 95 soldi ci pagheranno le loro esigenze legate al culto e al mantenimento delle relative strutture e persone. Il primo come il secondo uso sono affari loro, e personalmente laudo il primo e non condanno il secondo.
Caso 2: oltre ai 100 soldi delle offerte domenicali ricevono 40 soldi dallo stato come parte dell’8 per mille (credo di dover sottolineare come il ragionamento valga anche nel caso quei 40 soldi siano in realtà 400 o qualsiasi altra cifra).
Loro li usano per opere di beneficenza, e danno pienamente conto di questo pubblicando i resoconti delle relative spese sostenute e dei finanziamenti di quali progetti sono stati finanziati con quei soldi. Anche si tenessero a questo punto tutti i 100 soldi delle offerte domenicali per loro, so che hanno usato 40 soldi per finanziare opere di beneficenza. Ma anche fossero quei soldi soltanto 5 soldi, fosse anche che invece di 95 soldi spendano per se stessi tutti i 100 soldi delle offerte domenicali e i 5 soldi dell’otto per mille per beneficenza: so che non hanno usato 104 soldi per se stessi e 1 soldo in opere benefiche (come fa il vaticano), ma che hanno usato tutti i 5 soldi dell’otto per mille per gli scopi che dicono e documentano.

È chiaro adesso perché la differenza c’è e si vede, a non essere bendati da una fede irrazionale e ottenebrante?

Un altro specchio riassuntivo facile facile da capire:

Valdesi: 5 soldi che vanno ai valdesi -> 5 soldi che sono spesi in opere di beneficenza. I 100 soldi delle offerte domenicali sono loro e sono affari loro come li usano, a prescindere. La tesi che «Prendi i soldi da una cassetta o dall’altra, cosa cambia?» si rivela vuota di sostanza ma piena di tronfio astio, bigotto pregiudizio e ignoranza,se non addirittura malafede.

Vaticano: i 100 soldi delle offerte domenicali (più quelli dei traffici dello IOR, e degli oneri di urbanizzazione, e degli affitti degli immobili esenti IVA, e dei generosi rimborsi in occasione delle prediche pubbliche del papa ecc. ecc.) se li tiene; dei 50 soldi dell’otto per mille ne spende 10 in opere di beneficenza. Dei primi come dei secondi non fornisce rendiconti né pubblica alcuna documentazione che provi il loro uso e destinazione.

Devo ancora spiegarti perché ha senso dare i soldi ai Valdesi e non ne ha alcuno darli al vaticano?

L’ultima cena era la Cena pasquale, sicuramente si mettevano le cose più belle.

E perché ti preoccupi tanto che non debba ricevere quello che più piace al tuo dio senza affannarti di sembrare bello spendendo tanto in cose futili? Non ha chiaramente detto di non preoccuparsi delle cose terrene, che darà all’operaio la sua giusta paga, che se gli uccelli e gli animali dei pascoli che non si danno tali pensieri ricevono tutto quello di cui hanno bisogno tanto di più riceverà chi ha fede? Quando mai gesù o i suoi apostoli si sono preoccupati di andare a comprarsi vertiti belli ed eleganti perché era prossimo un evento speciale agli occhi di dio?

# don alberto scrive:
22 Aprile 2009 alle 14:22

Cara ANNA, ci sono bellissimi altari in legno, in legno scolpito, in pietra grezza, …

Perché mai un altare dell’elemento più prezioso e indispensabile che esiste al mondo, l’aria, dev’essere ritenuto indegno dal tuo dio? Forse perché non può essere venduto per trenta monete d’argento?

Perché un altare di terra e di erba, ricca della vita spontanea che brulica ovunque, oppure della roccia naturale che si può trovare a disposizione in un qualche posto dappresso, deve fare tanto schifo al tuo dio? Forse che lui, invece che la tua sincera devozione, desidera oro e preziosi o beni che possano facilmente essere convertiti in tali preziosi? È proprio questo che interessa al tuo dio? Oppure no, a dio non interessa avere niente, né si lascia corrompere dall’oro e dai preziosi né si fa incantare dall’adorazione di un essere tanto imperfetto, ignoante e volgare rispetto a lui com’è l’uomo; un essere perfetto non ha bisogno di nulla, tanto meno di queste cose volgari. Ma la chiesa invece si, agli esseri umani tanto imperfetti, ignoranti e volgari come sono gli ecclesiastici e i credenti, invece fa certamente gola ammassare tante e tali ricchezze, altrimenti la loro fede non si sente appagata, altrimenti il loro credo soccombe di fronte alle ricchezze terrene che ostentano i miscredenti, altrimenti il loro dio non appare più tanto potente, buono (con loro) e misericordioso.
Ma non doveva essere il paradiso dopo la vita terrena la sola ricompensa degna di un credente, la sola meta cui deve mirare un buon cristiano?

don alberto

Cara SILVIAB, la pubblicità non è certo la cosa di cui vada più fiero (ma se rende? non lo so comunque).
Posso anche criticarla, ma farei il profeta a bassissimo prezzo.

“2000 miliardi” (l’8×1000), penso che facciano “effetto” a chi ha la mia età, …
Non me lo sono mai chiesto nè mi interessa la polemica: ma quanto vale l’Inter o la Juve? Si farebbe una squadra e un campionato con il principesco 8×1000 della cei?

Le entrate delle parrocchie non sono certo quelle.
Qualcosa arriva (a me sono arrivati, in tanti anni, 25.000.000 di lire ), qualcosa arriva dalle banche (se hai dei santi nel cda), qualche briciola dalla bucalossi, ma, come diceva un mio parroco: “La Chiesa realizza le sue opere con le idee dei ricchi e con i soldi dei poveri”.
(anche perchè la Chiesa dura, ha tempo, e quel che non fa oggi, lo farà domani, spicciolo dopo spicciolo).

Questo per quanto riguarda i muri, perché per la carità, le raccolte, le offerte, i mercatini, le bancarelle … per i bisognosi, è un torrente continuo.
(Non ho idea di quale potrebbe essere il ricavato di tutti questi rivoli di carità, che non si fermano certo nelle nostre tasche.)

E quanto costerebbero tutti quei catechisti e animatori che intrattengono i bimbi e i ragazzi per giornate, settimane e mesi i giorni festivi o l’estate?

don alberto

Dolcissimo Alessandro S., quando ti sei calmato, magari ne parliamo.

Alessandro S.

Dolcissimo Alessandro S., quando ti sei calmato, magari ne parliamo.

Per quanto possa aver scritto tanto, ho scritto cose calme.

# don alberto scrive:
22 Aprile 2009 alle 17:23

ALESSANDRO, mi hai letto alle 14:22 e alle 14:29?

Vediamo il primo:

# don alberto scrive:
22 Aprile 2009 alle 14:22

Cara ANNA, ci sono bellissimi altari in legno, in legno scolpito, in pietra grezza, …

L’avevo già citato nel mio primo messaggio, che era un commento anche a questo tuo, tanto l’avevo letto.
Vediamo il secondo:

don alberto scrive:
22 Aprile 2009 alle 14:29

Carissimo LUCA, non vedo cosa ci sia di sbagliato nel desiderare (dopo 18 anni che sono parroco) di avere un bell’altare invece di un baracchino smontabile.

Poi si celebra dappertutto e su tutto: tavoli da cucine in sacrestia d’inverno, tavoli di stube in Altfasstal, massi dolomitici, panchine presso i rifugi della Valle Aurina, tavoli da picnic, …

Si, l’ho letto. Ripeto le mie obiezioni già espresse: da quanto ricordo dalle mie letture catechistiche, Gesù non prometteva né richiedeva ricompense terrene, non ricordo né lui né i suoi discepoli abbiamo mai tirato fuori un soldo dalla tasca loro per comprarsi alcunché. Quando mai avevano bisogno di qualche cosa andavano e la prendevano, e se qualcuno gli diceva qualcosa a riguardo dovevano semplicemente rispondere: “È per il Signore, è per Lui che prendiamo ciò”. Tutto quello che invece i religiosi vedo che fanno e desiderano va nella direzione opposta. Comprano, vendono, fanno commercio, ammassano ricchezze, tengono segreti e ben custoditi i forzieri dove custodiscono i loro preziosi. Tutto ciò mi colpisce come palesemente anticristiano.
Lodevole come celebri anche su “tavoli da cucine in sacrestia d’inverno, tavoli di stube in Altfasstal, massi dolomitici, panchine presso i rifugi della Valle Aurina, tavoli da picnic”, ma trovo lo stgesso reprensibile quanto scritto prima, il desiderio di un altare “bello”, come se gli altri non lo siano, e trovo obiettabile la sensazione che traspare dall’insieme che i secondi altari siano un ripiego, una sistemazione d’emergenza in assenza di un altare “bello”, mentre dovrebbero essere la norma. Sarebbero quello che dio t’ha dato, quando ti serviva e dove ti serviva, come facevano Gesù e gli apostoli. Non quello che il commercio e il denaro t’hanno dato. Come la gran massa dei credenti, più che a dio e alla sua provvidenza tu ti fidi del denaro, del guadagno e del tuo conto in banca.

Alessandro S.

don alberto, ho un commento in moderazione inviato alle 17:51. Non ho il tempo di spulciarlo degli eventuali “fica” o chissà cos’altro ha offeso la sensibilità del pudico server.
Magari tornerò di tarda stasera a vedere se sarà passato o a tentarne una “automoderazione”.

peppe

@Tutti
Ma ancora non vi siete tolti il vizio di battibeccare con i vari don, fra, cip e ciop?

E’ inutile ragionare con questa gente: campando a spese dello Stato, che siano pochi o molti, stanno sempre a piangere miseria e a rivendicare le loro “opere” basate sulla carità del prossimo.

Vagli a spiegare che la chiesa dovrebbe autofinanziarsi con le tasse dei suoi fedeli, come accade nella più civile Germania… altro che i pochi spiccioli (!) dell’8×1000… che comunque, per quanto spiccioli, se le arraffano tutti gli anni, anticipati, che è un piacere. Mentre le confessioni minoritarie, TdG, islamici, e tutti gli altri esclusi per motivi di ovvia convenienza per la CEI, restano al palo. Che disgustosa ipocrisia.

Pino Curatolo

@ Don Alberto

In effetti, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire …!

Nessuno, e meno che mai un LAICO, un agnostico, un ateo, un razionalista, ha alcun interesse se alla chiesa cattolica i SUOI fedeli diano liberamente ciò che vogliono e la chiesa ne faccia ciò che crede.

Qui si discute della vera e propria TRUFFA DI STATO dell’ 8 x mille, prelevato a TUTTI e fagocitato quasi al 90 % dalla Chiesa Cattolica.

Certo, se un folle un bel giorno decidesse di regalare a me oltre un miliardo di euro all’anno io me li terrei e ne farei ciò che piace a me, ma certamente NON andrei a dire che è giusto che sia così e che tale “graziosa consuetudine” non si deve cambiare.

La legge dell’8 x 1000 stabilisce che le quote delle chiese siano così utilizzate:

* interventi assistenziali, umanitari o caritativi (tutte);
* interventi sociali e culturali (tutte);
* finalità religiose ed esigenze di culto (solo la Chiesa cattolica);
* sostentamento del clero (Chiesa cattolica e Chiesa luterana);
* tutela degli interessi religiosi degli Ebrei in Italia, tutela delle minoranze contro il razzismo e l’antisemitismo (solo l’UCEI).

La legge non stabilisce percentuali, ma mentre la Chiesa Valdese destina il 100 % di quella miseria che incassa solo alle prime due voci, la chiesa Cattolica a queste due voci destina solo il 20 % .
E’ sulla base di ciò che noi laici riteniamo razionale, equo, giusto, destinare l’8 x 1000 ai Valdesi.

Perchè sappiamo (e con dettagliati rendiconti !) esattamente dove vanno a finire TUTTI i nostri soldi e siamo lieti che servano ad aiutare poveri, disagiati e altre persone davvero bisognose.

Poi, che ci siano fedeli che liberamente regalino alla chiesa (cattolica o valdese o qualechevuoi) il loro obolo e che con questo obolo tali chiese si mantengano, comprino altari e quant’altro è affare delle chiese e dei loro fedeli.

Certo però risalta il fatto che i Valdesi mantengano se stessi esclusivamente con le offerte dei loro fedeli, mentre le immensamente maggiori offerte dei fedeli cattolici alla chiesa cattolica non bastino mai!
E, particolarmente in questo periodo di grande crisi, mantenere migliaia di insegnanti di religione (pagati da tutti e nominati a piacere dei vescovi), sovvenzionare le scuole cattoliche, non far pagare tasse a qualsiasi cosa appartenga alla chiesa cattolica, credo che urli vendetta ai giusti!

Poi che Lei magari sia un uomo onesto, che magari non metta in tasca le offerte e anzi prenda dalle SUE tasche qualcosa per aiutare chi ha bisogno, questo attiene alla sua PERSONA, non alla sua chiesa.
Se invece, come alcuni parroci che tutti conosciamo, lei dalla chiesa prende e non dà, viaggia in BMW anzichè in utilitaria (nessun problema, se non si dicesse seguace di Cristo), va a scopare di quà e di là (nessun problema, se non si è fatto voto di castità e non si predica contro i rapporti extramatrimoniali), … attiene non solo alla sua persona, ma anche alla Chiesa Cattolica della quale porta le insegne…

stefano

x don alberto

ma il vostro gesù dove celebrava i sacri rituali? su un altare in marmo o in legno o sulla nuda pietra o addirittura nei deserti?! alla faccia della coerenza…

Stefano Bottoni

Grande Giovanni Bosticco!
E anche grosso!
E ormai dovrebbe essere pensionato (è l’unico che conosca di persona).
E ora, lo so, mi manderà a farmi stendere sotto un TIR…
E’ che non riesco a trattenermi…

bruno dei

Sono ateo, ma ho per i valdesi un grande rispetto. Sono religiosi, qualche volta un po’ naif, ma è un piacere, umanamente, avere a che fare con loro.
Il mio 8X1000 va a loro. Non certo a Berlusconi.

gioled

per fare la conta delle firme, i valdesi, potrebbero ricevere dai firmatari copia del foglio
rilasciato dai vari enti preposti in cui sono espresse le scelte dell’ottoxmille
comunicare indirizzo…………………

alex

Ho guardato la presentazione: mi sembra che ci sia un po’ di confusione….
E’ vero che la Chiesa prende quasi il triplo rispetto alle firme vere e proprie ma….anche tutti gli altri! Ma anche quando si va a votare succede così: molta gente non vota e il suo “peso politico” viene ridistribuito tra i partiti in proporzione alle scelte di chi ha fatto una scelta andando a votare.
Se non ci piace la chiesa cattolica diamo pure la firma ai valdesi ma non mi sembra così scandaloso il meccanismo in sè.

stefano

valdesi o stato poco importa, è importantissimo invece non permettere che i rapaci corvacci mettano la mani sui nostri soldi.

michele

Domando scusa,
tanto i Cristiani quanto noi laici ci definiamo seguaci di un Maestro finito appeso a due pali per aver rotto le scatole al Potere (non sono un prete travestito, sto citando fonti insospettabili come Augias e De Andrè). Di cosa stiamo parlando? Guardiamo i dati ufficiali: l’8 per mille, ripartito tra Stato e Chiesa “pescando” anche tra i fondi di chi non devolve nulla, va per la maggior parte nelle casse del Vaticano, mentre alle opere caritative è devoluto il 10-20% del totale.
Ed ecco iValdesi: nati a fine Duecento da un mercante lionese che aveva devoluto tutti i suoi beni ai poveri, si ritrovano, nei secoli successivi, perseguitati nelle guerre di religione, immuni alla pazza follia che trascinerà l’Europa nella Guerra dei Trent’Anni. Protagonisti anche della Resistenza (brigata Marcellin in Val Chisone), hanno tuttora vivissimo il senso della partecipazione civile alla vita del Paese (l’attuale segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, è di confessione valdese).
Qui nessuno è “contro” le religioni: si tratta semplicemente di tenere distinti gli ambiti. Attenzione, però: devolvere ai Valdesi è giusto, a patto che non si trasformi in un’altra forma di “supplenza” dell’esercizio civico, pari a quella di chi devolve alla Chiesa cattolica.

Giovanni Bosticco

@Alex
Anch’io, per ora, preferirei un meccanismo
così, perchè soldi dati allo Stato sono come
dati alla Chiesa e ad altri parassiti vari.
Però, a rigor di logica, le imposte sono devolute
allo Stato, e viene data la possibilità di dirottarne
8/1000 ad altre associazioni. Chi non ne sceglie
nessuna non usufruisce di questa possibilità, e le
sue imposte vanno date totalmente allo Stato.

Giovanni Bosticco

@Stefano Bottoni
Neanch’io posso trattenermi, anche
perché da legare sono un po’ vasto.
Non importa se sarà un TIR o una bici,
l’essenziale è che voglio vedermi un
funerale senza preti, per cui ardo
dall’impazienza di partecipare al tuo.

don alberto

Caro ALESSANDRO S. dalla tua ironia mi pare di capire (ammetto di avercene messo!) che, per te, l’unica chiesa decente è quella che non c’è.
Sono d’accordo (e il fatto che in quasi vent’anni non mi sono PER NULLA preoccupato di avere un altare “fisso”, o che a volte facciamo catechismo seduti per terra pur tra tavoli e sedie, mi parrebbe la riprova).
Ti confermo
con Giovanni 4: Il Padre non va adorato nè sul Garizim, nè nel Tempio, ma in spirito e verità.
Con Teilhard de Chardin: “Poiché ancora una volta, o Signore, non più nelle foreste dell’Aisne ma nelle steppe dell’Asia, sono senza pane, senza vino, senza altare, mi eleverò al di sopra dei simboli sino alla pura maestà del Reale; e Ti offrirò, io, Tuo sacerdote, sull’altare della Terra totale, il lavoro e la pena del Mondo…” (La Messa sul mondo. On line c’è; leggila)
Con mons Van Thuan: “Con tre gocce di vino e una goccia d’acqua nel palmo della mano, celebro la mia messa … nel campo di rieducazione fabbrichiamo pacchettini con la carta dei pacchetti di sigarette per conservare il Santissimo Sacramento”

Postille:
-Giuda era il cassiere del gruppo, quindi una cassa comune c’era (e Giovanni 13, 29 conferma che quanto era necessario veniva comperato); Luca 8, 3 presenta le donne che mantengono Gesù e i 12.
-Cercherò nelle mie canoniche “i ben custoditi i forzieri” dei miei predecessori ….(finora ho trovato solo debiti)
-“tu ti fidi del denaro, del guadagno e del tuo conto in banca”.
Questo si chiama “giudizio temerario”.
A volte ci si prende, a volte no.

don alberto

Caro STEFANO, il mio Gesù ha celebrato il suo massimo rituale nudo in croce.
Ma io nudo non sono affatto bello, perciò è meglio che stia vestito.

Stefano Bottoni

@ Giovanni Bosticco

Non ti conviene ardere al mio funerale, visto che intendo farmi cremare e quindi ad ardere dovrei essere io…
Donerò comunque gli organi, ma le chitarre no, quelle non se ne parla.
Suvvia, vecchio mio, una risata è sempre la miglior medicina!

Alessandro S.

peppe scrive:
22 Aprile 2009 alle 18:35

@Tutti
Ma ancora non vi siete tolti il vizio di battibeccare con i vari don, fra, cip e ciop?

Io no. Anzi, lo ritengo un sano e bell’esercizio di dialogo, discussione, dibattito, scambio e persino scontro dialettico, con numerosi lati positivi che per me prevaricano quelli negativi. Se tu ritieni ciò una perdita di tempo, se tu ritieni di non poter o non voler sostenere un tale dibattito, se tu ritieni la controparte degna solo d’essere ignorata, se a te disturba l’esporre in maniera sensata, comprensibile e razionale il tuo pensiero agnostico o ateo o comunque non religioso, bene: non intervenire. Ma trovo fuori luogo il tuo invito a che nessuno lo faccia.

Alessandro S.

don alberto scrive:
23 Aprile 2009 alle 14:30

Caro ALESSANDRO S. dalla tua ironia mi pare di capire (ammetto di avercene messo!) che, per te, l’unica chiesa decente è quella che non c’è.

A questa domanda direi che possa rispondere la tua risposta a questa domanda: mentre Gesù Cristo insegnava ai suoi discepoli, la chiesa esisteva e in cosa consisteva?

Grazie per le tue citazioni dottrinali. Mi risparmio ogni commento sul cosa ha portato a fare Giuda l’attitudine alla gestione dei soldi OPPS! no, non l’ho fatto, scusami.

Riguardo «le donne che mantengono Gesù», ma questo è proprio come dovrebbe essere, i laici credenti tirano fuori di tasca loro quello di cui ha bisogno il clero della loro religione. Ma non è quello che si vede fa il vaticano.

Alessandro S.

alex scrive:
22 Aprile 2009 alle 23:41

Ho guardato la presentazione: mi sembra che ci sia un po’ di confusione….
E’ vero che la Chiesa prende quasi il triplo rispetto alle firme vere e proprie ma….anche tutti gli altri!

Falso, ci sono religioni che prendono solamente i soldi che gli sono stati esplicitamente attribuiti dai contribuenti, rifiutando quelli risultanti dalla spartizione di quelli non attribuiti a nessuno. Un esempio per tutti: i valdesi.

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