Scontro UE-Iran alla conferenza di Ginevra sul razzismo

Alla conferenza ONU sul razzismo, apertasi ieri a Ginevra, il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha definito Israele “uno stato razzista”. I 23 delegati dell’Unione Europea presenti (oltre agli USA, anche paesi come l’Italia, la Germania e l’Olanda avevano deciso di non partecipare al summit per principio, essendo contari alla bozza del documento) hanno immediatamente lasciato l’assemblea, cosa che non ha fatto il rappresentante della Santa Sede. Il nunzio, mons. Silvano Tomasi, ha dichiarato che “la libertà di espressione vale per tutti”. In seguito il portavoce della Sala Stampa della Santa Sede, mons. Lombardi, ha dichiarato che le dichiarazioni del leader iraniano sono “inaccettabili”. Resta tuttavia il giudizio positivo sul documento da parte del Vaticano: “la bozza combatte ogni forma di antisemitismo, di islamofobia e di cristianofobia”.

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59 commenti

alberto tadini

la libertà di espressione vale per tutti
poi però appena qualcuno critica la chiesa parlano di intimidazione
ma per favore, un poco di coerenza….

Manlio Padovan

Mi dispiace che il presidente iraniano non abbia approfittato dell’occasione per un discorso sì duro nei confronti di Israele, che non merita alcuna considerazione positiva sul piane etico e storico, ma senza offese palesi ( ancorché meritate) e dimostrando la buona sua volontà (se c’è) ad addivenire ad un accordo duraturo e giusto per i palestinesi.

MaTTiA

Si puo condividere o no le parole del presidente Iraniano, resta il fatto che i delegati europei che hanno lasciato l’assemblea hanno fatto proprio una pessima figura.
A parole di Ahmadinejad si poteva controbattere con argomentazioni serie, invece hanno preferito scappare, facendo capire che non ci sono argomenti validi per controbattere certe affermazioni.
Da quest’episodio (oltre che dalla mancata presenza di dlegati di molti altri paesi) si capisce solo che nessun paese ha voglia di affrontare seriamente il problema del razzismo.
Mi dispiace ma la brutta figura non l’ha fatta di certo Ahmadinejad.

rododentro

Premesso che i comportamenti equivoci della chiesa sono ormai noti a tutti, compreso il giochetto di dissociare o nò, il Vaticano, dalle dichiarazioni di ogni singolo prelato a seconda della convenienza, il problema Ahmadinejad, è forte, abbiamo già avuto un personaggio, che per sterminare gli ebrei, ha provocato una guerra mondiale, bisogna fermarlo finchè si è in tempo, perchè Hitler aveva i V2, ma Ahmadinejad, ha od avrà a breve l’ atomica, rammentate Hiroshima e Nagasaki……, tutti abbiamo diritto a vivere fino al normale termine del ciclo vitale e non morire prima per colpa del pazzo del terzo millennio.

Lino

Questo è esattamente il problema più grave: vogliono equiparare all’antisemitismo (che è razzismo), la critica della religione (a malapena nascosta sotto le parole-trufffa “islamofobia” e “cristianofobia”).

L’attacco ad Israele che è l’unica cosa di cui i media italiani parlano è solo un obiettivo minore, per lo più fumo negli occhi.

Ciò che vogliono Vaticano e paesi musulmani è rendere illegale criticare una religione.

mariaeus

Concordo con Mattia.
Le conferenze servono per confrontarsi, dibattere altre tesi e non ascoltare solo quello che è gradito ascoltare.
Un’occasione persa, ma credo che sia stata un’operazione diplomatica “il lasciare l’aula”.
Comunque, la dichiarazione di Ahmadinejad, a parer mio, è condivisa da molti ma nel silenzio tomba (si pensa ma non si dice).

Laverdure

Correggetemi se sbaglio.
In IRAN le donne,vale a dire circa la meta della popolazione sono sottoposte
ad uno stato di inferiorita che per alcuni versi e’ peggiore dell’apharteid in uso un
tempo in Sudafrica.
Infatti il regime di allora non aveva interesse a comminare la pena di morte ai danni
dei negri per motivi futili,per non fornire stimoli alla ribellione,che alla lunga naturalmente ha prevalso ugualmente.
In Iran una donna puo essere lapidata per accuse di adulterio,e il caro presidente iraniano si arroga il diritto morale di accusare gli altri di razzismo ?
Ma vammagna’ sapone!

ateismo

ho sentito ieri sera questa notizia e mi sembra francamente assurdo e anche ridicolo.

mi pare che il fare due pesi e due misure sia stato esplicitato a chiare lettere da chi se n’è scappato a gambe levato non appena un personaggio discutibile come Ahmadinejad ha iniziato un discorso che non suona nemmeno come una novità da lui… lungi da me qualsiasi forma di antisemitismo, se ci fosse bisogno di dirlo, ma tutto sommato la migliore figura l’ha fatta lui.

Bisogna riconoscere che c’è una mancanza di argomenti sconcertante…

Pierluigi

l’Iran accusa Israele di essere razzista… il bue che disse cornuto all’asino. Come si possono prendere sul serio queste conferenze?

Sandra

E l’omofobia? e l’ateofobia? E chi-la-pensa-diversamente-da-noi-fobia?

Non vedo come si sarebbe potuto replicare al momento, nel mezzo di un discorso, non e’ mica ballaro’. L’unica protesta era andarsene, le dichiarazioni hanno seguito. E’ gia’ discutibile che conoscendo, il personaggio lo si sia lasciato inaugurare la conferenza: basta leggere un po’ delle sue dichiarazioni, non era proprio il tipo giusto per aprire, e sembra che l’un sia diventato al servizio di dittature variamente dogmatiche.

Era lecito criticare la politica di Israele, ma non in quel modo, e non coinvolgendo l’europa.

daigoro

premesso che il comportamento di israele nei confronti dei palestinesi è sproporzionatamente violento e repressivo, degno dei peggiori despoti della storia, deve essere condannato come è atresi avvenuto molte volte nel passato.

ciononostante è grottesco sentir parlare di razzismo degli stati come l’iran o il vaticano, che sistematicamente applicano l’apartheid delle donne, la persecuzione degli omosessuali, e che da sempre sono ostili agli ebrei per impliciti motivi razziali.

Gérard

Se non mi sbaglio, la presidenza della conferenza era libica, vice-presidenza iraniana e poi abbiamo Cuba anche nel gruppo direttivo…
La banda dei dittatori e razzisti dunque …
Una stupida riunione che alla fine centralizza il dibatito soltanto su Israele…

Ma una domanda : credevo aver sentito da qualche parte che la bozza sulle discriminazioni delle religione era stato eliminato ?? Qualcuno può informarmi se questo verrà discusso a questa ” riunione ” ??

andrea pessarelli

“il popolo eletto”, “il dio degli eserciti” non mi sembrano invenzioni dei laici

El topo

Insomma cosa rimane? In sostanza la conferenza si è trasformata in un summit tra due teocrazie. Data l’apertura mentale del presidente del vaticano non mi stupirebbe se l’obiettivo reale della conferenza fosse un’alleanza islamico-cristiana contro il secolarismo avanzante…

Otto Permille

Dopo queste conferenze tutto rimane come prima se non peggio di prima. Non si capisce che cosa le facciano a fare.

Andrea

Beh, ma Israele E’ uno stato razzista. Che poi lo sia anche l’Iran è un altro paio di maniche.

stefano

“se la pensate come noi siete amici, se la pensate diversamente siete nemici e noi vi combatteremo fino alla morte” questa è l’essenza delle religioni.

Stefano Bottoni

@ Sandra

“Non vedo come si sarebbe potuto replicare al momento, nel mezzo di un discorso”

Vedi, il punto è che non c’era alcun dubbio, anzi era matematicamente certo, che Ahmadinejad si sarebbe lanciato nella sua solita retorica anti-Israele. Certezza aumentata dal fatto che a giugno ci saranno le elezioni presidenziali in Iran, e dunque ne avrebbe approfittato per farsi auto-propaganda ad uso interno.
Sapendo questo, c’è da scandalizzarsi per il fatto che l’Unione Europea non abbia preventivamente preparato un documento con cui replicare. Sono anni che Ahmadinejad dice le stesse cose senza cambiare una virgola, dunque la cosa sarebbe stata perfettamente possibile. Invece niente. L’unica replica è stata una “ritirata sull’Aventino”, che la storia insegna non essere mai servita a nulla.
Devo dar ragione a Mattia: non è Ahmadinejad ad essere uscito peggio. Personalmente lo disprezzo, ma ha beccato due piccioni con una fava. Ha fatto fare una figuraccia all’Europa, e ha messo alle strette Obama che gli aveva appena teso una mano.
Cosa farà adesso the president of the United States?
1) Inghiottirà il rospo (improbabile)
2) Ritirerà la mano tesa (impraticabile)
3) Lascerà l’aviazione israeliana a fare il lavoro sporco, con eventuale appoggio logistico (terribile, ma alla fine la più probabile).

Maybe

Sono un po’ urtato da certi commenti e quoto rododentro.
Ricordate cosa fecero 60 anni fa per l’antisemitismo…

Sandra

(AGI) – Roma, 21 apr. – Il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, e’ stato accolto trionfalmente al suo rientro dalla Conferenza sul razzismo di Ginevra, dove aveva sferrato un attacco contro Israele, il cui governo aveva definito “totalmente razzista”. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna, ad Ahmadinejad e’ stato tributato un vero e proprio trionfo, del tipo di quelli accordati agli eroi nazionali. L’agenzia scrive che “pochi minuti dopo aver lasciato l’aeroporto di Teheran l’auto con a bordo Ahmadinejad e’ stata bloccata e circondata da una folla di cittadini che lo acclamava – in gran parte studenti universitari – e che aveva raggiunto la zona alle prime luci dell’alba”. Gli studenti – molti dei quali sventolavano bandiere della Palestina e di Hezbollah – hanno salutato il presidente al grido di “Ahmadinejad, speranza dei popoli del mondo” e “Ahmadinejad, ti sosteniamo”. Secondo la fonte, inoltre, il “numero uno” di Teheran e’ stato esaltato anche come “figlio valoroso del popolo iraniano” e come “ricordo dei leoni, speranza degli oppressi” che ha “trasformato Ginevra in Teheran”. Tra le bandiere non mancavano cartelloni con scritte come “morte agli Usa” e “morte a Israele”. Secondo la fonte, il trionfo del presidente iraniano si e’ concluso con un suo breve discorso, prounciato dal tetto dell’automobile. La conferenza sul razzismo di Ginevra – promossa dalle Nazioni unite – era stata disertata da Italia, Stati Uniti, Australia, Canada, Olanda, Polonia, Nuova Zelanda e Germania. Nel suo intervento, il presidente iraniano aveva affermato che dopo la secondo guerra mondiale furono inviati “migranti dall’Europa e dagli Stati uniti per creare un governo razzista nella Palestina occupata, il regime piu’ crudele e razzista del mondo”.

rego

mi sembra che non ci siano le condizioni per questa conferenza… soprattutto quando subito il presidente iraniano ha detto frasi dure, e poi a questo aggiungiamo l’arretratezza di paesi che lapidano le donne e i NON CREDENTI, gli indifesi ed innocenti omosessuali… se continua così fra 20 anni questi tipi comanderanno l’europa!
Io dico, a casa loro, finchè non si comporteranno meglio anche al loro interno!
Europa libera dal razzismo e soprattutto dall’oscurantismo Islamico ancor prima che cattolico.

sunrise

Forse il presidente iraniano non è la persona giusta per dichiarare certe cose, forse dovrebbe prima fare autocritica, ma è anche vero che nel mondo nessuno osa dire una parola contro Israele, anche se è l’unico stato “moderno” che fonda la sua esistenza su razza e religione! I cittadini israeliani non ebrei (ad esempio gli arabi israeliani) hanno molti meno diritti degli israeliani ebrei, non possono accedere a cariche pubbliche di rilievo, non possono fondare partiti politici, hanno problemi ad essere accettati nelle scuole pubbliche, vivono in ghetti trattati come da noi i clandestini… andate a Tel Aviv, fatevi un giro nei ghetti arabi e poi mi dite… da questo punto di vista, Israele è come il Sudafrica di 20 anni fa

fab

In sintesi: sia Israele sia l’Iran sono stati incivili, l’Iran perché è fermo a un medioevo da incubo, Israele perché sta metodicamente annientando i palestinesi (la meta è lontana, ma la direzione chiara).

Non erano i delegati europei che dovevano andarsene, erano quelli di questi stati (e altri) che dovevano essere sbatacchiati fuori dagli usceri in scarponi da roccia.

stefano

x fab

in una parola uno scontro fra monoteismi dunque? in ogni caso alsarsi e fare spallucce abbandonando l’assemblea è stato un grosso errore.

MicheleB.

Dittatori teocratici che blaterano di razzismo, censori vaticani disposti a dialogarci in nome della libertà di parola, le “grandi democrazie” dell’ Occidente che mettono il muso perchè si tocca la vacca sacra israeliana… ma che razza di grottesco teatrino degli orrori hanno inscenato!?!

ethan

ahmadinejad nuovo hitler…certo sembra un tipo pericoloso . ma perchè sono sempre le potenze occidentali a scegliere i nuovi mostri delll’umanità? anche saddam era IL problema del mondo arabo, con le sue armi chimiche e di strerminio di massa ( che poi non c’erano)…spero di sbagliarmi ma qualcuno sta lavorando ad una nuova guerra preventiva

MicheleB.

Non tutte le dittature sono potenze nucleari, ma tutti i regimi che hanno la Bomba sono dittature. Non esiste democrazia per chi vive nell’era atomica-militare o “civile” che sia.

Lino

Vorrei invitare tutti a non prendere troppo sul serio le affermazioni di Ahmadinejad.

Fermo restando che il tipo è un criminale, i suoi discorsi non sono rivolti all’occidente o ad Israele, sono interamente ad uso interno: in Iran tra poco ci sono le elezioni (a giugno, credo) e lui fino a qualche tempo fa aveva pessimi sondaggi.

Molti politici di estrema destra guadagnano voti quando gli elettori pensano che ci sia qualche nemico esterno, quindi quando il nemico non c’è loro se lo inventano. Nonostante le apparenze Ahmadinejad e Bush erano i rispettivi migliori alleati perché le dichiarazioni guerraiole di ognuno dei due aiutava l’altro a guadagnare consensi in patria.

Per contro l’apertura al dialogo di Obama è stata un duro colpo alla carriera politica di Ahmadinejad.

Inoltre l’Iran non ha una bomba atomica, non è in grado di realizzarla e non lo sarà ancora per parecchi anni, come minimo. Del resto neanche la Corea del Nord ha una bomba utile e funzionante (nel senso di poterla usare contro un nemico), nonostante l’esplosione di prova che ha avuto “successo” e nonostante quello che si sente sui media.

Tenetene conto, i leader dei paesi autoritari (vedi anche Cina, Russia, ecc.) quando fanno sparate aggressive in realtà spesso si rivolgono esclusivamente ai propri connazionali.

MicheleB.

Lino, sono perfettamente d’accordo con te: soprattutto con la destinazione “interna” delle varie esternazioni del fascista iraniano.

Rocco

“Israele, anche se è l’unico stato “moderno” che fonda la sua esistenza su razza e religione! I cittadini israeliani non ebrei (ad esempio gli arabi israeliani) hanno molti meno diritti degli israeliani ebrei, non possono accedere a cariche pubbliche di rilievo,”

Si ma si può fare la stessa critica dei paesi arabi e dell’Iran! Per questo sono ridicoli quando criticano l’Israele per razzismo. Nei paesi musulmani, anche quelli “moderati” e “moderni” come il Marocco non si può acquistare la cittadinanza se no si è musulmani, e per il codice civile un uomo musulmano si può sposare con una donna cristiana o ebrea, ma non si può sposare con una donna che appartiene a una religione politeista o cmq non monoteista (indù, cinese etc.) Invece se un uomo vuole sposarsi con una donna di uno di quei paesi, lo Stato ne richiede la conversione all’Islam. Immagina se l’Italia chiedeva la prova di conversione al cattolicesimo per autorizzare il matrimonio di uno straniero!

Gli arabi hanno sostenuto il genocidio degli africani animisti in Darfur soltanto per motivi etnici e religiosi

Molti paesi asiatici (Cina, Giappone, Korea) ecc. hanno dei criteri proprio etnici per la cittadinanza. Se sei bianco o nero, non puoi diventare cinese. Quando Hong Kong è tornata alla Cina il governo cinese ha preferito lasciare apolidi le decine di migliaia di cittadini non etnicamente cinesi

Quindi c’è un doppio standard, perché c’è molto più gusto ad attaccare gli ebrei

Falloppio

Sul razzismo hanno questa posizione, sull’ omofobia la loro posizione e’ opposta.
Certo che la coerenza non e’ proprio di questo mondo.

MicheleB.

Rocco, attaccare Israele non è attaccare gli ebrei. L’operato del regime israeliano non è la somma di un popolo. Io non sono Berlusconi. Dire che Israele è uno stato razzista nelle mani di una destra religiosa e militarista non è antisemitismo. Le colpe di Teheran non cancellano quelle di Tell Aviv. Io sono contro tutte le dittature, compresa quella in cui viviamo; non mi metterò a fare classifiche su una cosa come questa. La feccia è feccia, di qualunque lingua e religione.

Rocco

@ Michele
D’accord ma secondo me è antisemitismo se in una conferenza come questa si individua SOLO l’Israele mentre si ignora tutti gli altri paesi del mondo che fanno esattamente la stessa cosa (compresi i paesi dei critici). Parliamo dei palestinesi sì ma in quel caso parliamo anche di Darfur, di Tibet ecc. Ma no, la risoluzione individua solo Israele, per puro pregiudizio

Daniele

@ LINO

Questo è esattamente il problema più grave: vogliono equiparare all’antisemitismo (che è razzismo), la critica della religione (a malapena nascosta sotto le parole-trufffa “islamofobia” e “cristianofobia”).”

Uhmm OK…vaglielo a dire ai cristiani perseguitati e uccisi nello stato Indiano dell’ Orissa o alla Chiesa del silenzio in Cina (tanto per fare due esempi).

Fase2

Cari amici,
leggetevi attentamente cosa scrive un ebreo che vive nell’ex Palestina…

SHULAMIT ALONI

«Fra di noi, la certezza ebraica di essere nel giusto è data tanto per scontata che non riusciamo a vedere cosa abbiamo proprio davanti agli occhi. E’ semplicemente inconcepibile essere nel giusto è data tanto per scontata che non riusciamo a vedere cosa abbiamo proprio davanti agli occhi. E’ semplicemente inconcepibile che le vittime per eccellenza, gli ebrei, possano compiere atti malvagi. Ciononostante, lo Stato di Israele pratica la propria forma di apartheid, piuttosto violenta, nei confronti della popolazione palestinese nativa.
L’attacco dell’establishment ebraico all’ex presidente Jimmy Carter si fonda sul fatto che questi ha osato dire la verità che è nota a tutti: tramite l’esercito, il governo di Israele pratica una forma brutale di apartheid nel territorio che occupa. L’esercito ha trasformato ogni villaggio ed ogni cittadina palestinese in un campo di detenzione recintato o bloccato; tutto questo per tenere d’occhio gli spostamenti della popolazione, e rendere loro la vita difficile. Israele impone un coprifuoco totale ogni qualvolta i coloni, che hanno usurpato illegalmente le terre dei palestinesi, celebrano le loro festività o compiono le loro parate.
Come se non bastasse, i generali che comandano la regione emanano frequentemente ulteriori ordini, regolamenti, direttive e norme (non dimentichiamo che sono i signori del territorio). Oramai hanno requisito ulteriori terreni allo scopo di costruire strade‘solo ebraiche’: strade meravigliose, ampie, ben asfaltate, con un’ottima illuminazione notturna – tutto questo su terra rubata. Quando un palestinese passa su una strada siffatta, gli si confisca l’auto e lo si manda via.
Una volta sono stata testimone di un tale incontro fra un guidatore e un soldato che raccoglieva i dati prima di confiscare l’auto e di mandare via il suo proprietario.‘Perché?’ ho chiesto al soldato. ‘E’ un ordine: questa è una strada-solo-per-ebrei’ ha risposto. Ho domandato dove fosse il cartello che lo indicasse, ad informare [altri] guidatori a non percorrerla. Ha risposto in modo semplicemente sbalorditivo. ‘E’ affar suo saperlo! E poi, cosa vuoi che facciamo? Che mettiamo qui un cartello a cui qualche reporter o giornalista antisemita possa scattare una foto, per poter mostrare al mondo che qui esiste l’apartheid?’».
«L’apartheid esiste davvero qui. E il nostro esercito non è ‘l’esercito più morale del mondo’, come ci dicono i comandanti. Sia sufficiente ricordare che ogni cittadina e ogni villaggio si sono trasformati in centri di detenzione e che ogni ingresso e ogni uscita sono stati chiusi, escludendoli dal traffico sulle grandi vie di comunicazione. Come se non bastasse il divieto ai palestinesi di percorrere, sulla loro terra, le strade asfaltate ‘solo per ebrei’, l’attuale generale in capo ha trovato necessario appioppare, con una ‘proposta ingegnosa’, un altro colpo a chi è nato lì.
Nemmeno gli attivisti umanitari possono trasportare palestinesi.
Il maggiore Naveh, famoso per il suo grande patriottismo, ha emanato un nuovo ordine – che, a partire dal 19 gennaio, proibisce di trasportare palestinesi senza un permesso. L’ordine sancisce che gli israeliani non possono trasportare palestinesi in un veicolo israeliano (vale a dire uno registrato in Israele, indipendentemente dal tipo di targa), se non ne hanno ricevuto il permesso esplicito; l’autorizzazione riguarda sia il guidatore, sia il passeggero palestinese. Ovviamente nulla di tutto ciò si applica ai lavoratori che servono ai coloni: questi, ed i loro datori di lavoro, riceveranno naturalmente i permessi necessari, in modo da poter continuare a servire i padroni del territorio, i coloni medesimi.
Il presidente Carter, uomo di pace, si è davvero sbagliato nel concludere che Israele sta creando apartheid? Ha esagerato? I leader delle comunità ebraiche USA non riconoscono forse la Convenzione Internazionale del 7 marzo 1966, firmata da Israele, sull’eliminare tutte le forme di discriminazione razziale? Agli ebrei statunitensi che hanno lanciato in modo forte ed ingiurioso la campagna contro Carter, accusato di calunniare il carattere e la natura democratica ed umanista di Israele, è forse sconosciuta la Convenzione Internazionale del 30 novembre 1973, sul reprimere e punire il crimine di apartheid?
L’apartheid è ivi definito come un crimine internazionale, che fra le altre cose comprende usare strumenti legali differenti per governare su gruppi razziali diversi, privando così la popolazione dei diritti umani. La libertà di spostarsi non fa parte di tali diritti?».
In passato, i leader delle comunità ebraiche USA conoscevano abbastanza beneil significato di quelle convenzioni. Per qualche ragione, tuttavia, sono convinti che Israele sia autorizzato a trasgredirle. Va bene uccidere civili, donne e bambini, vecchi e genitori con i loro figli, deliberatamente o no, senza accettare alcuna responsabilità.
Può essere permesso derubare la gente dei loro campi, distruggere i loro raccolti, rinchiuderli come animali allo zoo. D’ora in poi, è vietato a volontari israeliani e di organizzazioni umanitarie internazionali assistere una donna in travaglio trasportandola in ospedale. I volontari del [gruppo israeliano per i diritti umani] Yesh Din non possono portare alla stazione di polizia, a presentare un reclamo, un palestinese derubato e pestato. (Le stazioni di polizia sono situate al centro delle colonie). C’è qualcuno che ritiene che questo non sia apartheid?
Jimmy Carter non ha bisogno di me per difendere la sua reputazione, dopo le calunnie dei funzionari delle comunità israelofile. Il problema è che ‘l’amore che nutrono per Israele distorce la loro capacità di giudizio e li acceca, impedendo loro di vedere ciò che hanno di fronte. Israele è una potenza occupante che da 40 anni opprime la popolazione del luogo, che ha il diritto ad un’esistenza sovrana ed indipendente, vivendo con noi in pace. Dovremmo ricordare che anche noi abbiamo usato molto spesso un terrorismo assai violento contro un potere straniero, perché volevamo un nostro Stato: l’elenco delle vittime è piuttosto lungo ed esteso.
Non ci limitiamo a negare alla popolazione [palestinese] i diritti umani. Non rubiamo loro solo la libertà, la terra e l’acqua. Applichiamo punizioni collettive a milioni di persone; nella frenesia della vendetta, distruggiamo pure il rifornimento di energia elettrica per un milione e mezzo di civili: che ‘stiano al buio’ e ‘patiscano la fame’.Non si possono pagare i salari ai dipendenti perché Israele trattiene 500 milioni di shekel che appartengono ai palestinesi. E dopo tutto ciò restiamo ‘puri come la neve che cade’. I nostri atti non sono marchiati da alcun disonore morale. Non c’è alcuna separazione razziale, alcun apartheid. E un’invenzione dei nemici di Israele. Evviva i nostri fratelli e sorelle negli USA! La vostra dedizione è apprezzata moltissimo: avete davvero allontanato da noi una brutta macchia. Ora possiamo avere una spinta in più, nel maltrattare, sicuri di noi stessi, la popolazione palestinese, tramite ‘l’esercito più morale del mondo’».

Lino

@Daniele,

mi pare ovvio che uccidere una persona e criticare la sua religione sono due azioni completamente diverse.

La cosa fondamentale è che resti il principio che la legge deve proteggere da ingiuste discriminazioni le *persone*, non le *religioni* in quanto tali.

Inoltre in Cina il problema non è l’oppressione degli appartenenti alla “Chiesa del silenzio” o dei tibetani, il problema è l’oppressione dell’intera popolazione cinese, indipendentemente dalla loro etnia o religione.

DarioK

Israele e’ uno stato fondato su un principio razzista, uno stato dove non c’e’ spazio se non per “l’ebraico”, un popolo che si crede eletto direttamente da dio, ma criticato pure dagli ebrei ortodossi. E’ stata una mossa di grande ipocrisia non cercare di controbattere Ahmadinejad con argomenti veri. Ma avrebbe fatto scandalo nella stessa maniera se un leader israeliano fosse salito sul palco e avesse detto le stesse cose di un altro paese arabo/persiano?
Poi per chi crede che l’Iran sia il medioevo vorrei dire che cosi’ non e’. La condizione della donna non e’ per molti versi molto diversa da quella che poteva esserci nelle nostre campagne padane bigotte non molti decenni fa (non parlo di lapidazione naturalmente), con la differenza che in Iran ad esempio ho visto donne lavorare ovunque

DarioK

chiaramente lungi da me stimare Ahmadinejad, ma tantomeno l’ipocrisia dimostrata dai piu’

Laverdure

Facciamo un piccolo esercizio di sostituzioni:
al posto i Israele mettiamo la Cecoslovacchia,al posto dell’illustrissimo
Ahmadinejad mettiamo un signore coi baffetti,al posto dell’anno 2009 mettiamo
il 1938,al posto di Ginevra mettiamo Monaco.
Non notate un certo parallellismo?
Sicuramente la maggior parte dell’ opinione pubblica non notera’ proprio niente,perche
ignora tutto di Monaco 1938 e di un certo Primo ministro di Sua Maesta Britannica
di nome Neville Camberlain, e della sua politica di “pace ad ogni costo”,e di quale
fu il costo di tale politica.
Pare che dai sondaggi risulti che molti studenti europei ignorino perfino chi fosse
Adolf Hitler !
Molti diranno che le cose sono diverse,ed io concordo:
ad esempio sembra che Hitler fosse contrario all’uso dei Kamikaze,e rifiuto la proposta di Hanna Reitsch di creare un corpo di piloti suicidi sull’esempio dei
Giapponesi.
Altra piccola differenza e’ che Hitler non possedeva la bomba atomica,mentre
presto AhmadineJad la possiedera,grazie al furbissimo Putin che come tanti
altri prima di lui e’ sicurissimo di poter cavalcare la tigre senza danni,e gli ha fornito
i mezzi per farla.
Del resto Stalin non forni forse ad Hitler materie prime indispensabili per l’industria
bellica tedesca,grazie ai patti segreti Ribbentrop-Molotov ?(altri nomi ormai
sconosciuti ai piu’).
Infine l’utima differenza e’ che mentre allora moltissimi illustri personaggi,come
Lindberg,l’ex re Giorgio d’Inghiterra,il mahatma Gandhi , ecc,espressero giudizi
elogiativi sull’illustre Fuhrer,sembra che i politici europei nutrano seri dubbi
sull’affidabilita del leader iraniano,e a Ginevra si sono comportati di conseguenza.
Almeno quest’ultima differenza e’ positiva,checche ne dicano gli immancabili
“progressisti terzomondisti”.
Inutile notare che la Curia ha immancabilmente mantenuto la sua linea di sempre:
tenere i piedi in tutte le scarpe!

DarioK

@Laverdure: intendi allora che Israele sia uno stato democratico e tollerante? la differenza con il solito paragone/cliche’ del 38 sta molto in questo

Pino Curatolo

Non sono stato in Israele, ma ho avuto un’esperienza di 15 giorni in una situazione extrascolastica multinazionale e ho visto coi miei occhi:
– alunni israeliani ebrei e arabi (arabi israeliani) perfettamente amici, solidali e spensierati
– il docente israeliano porgere la mano alla docente palestinese e riceverne un rifiuto sgarbato

Di quale apartheid stiamo parlando?

Ma anche ammettendo per assurdo che Israele fosse la sentina di tutto il mondo, chi di voi sosterrebbe che “va cancellato dalla carta geografica” come ha più volte detto Ahmadinejad ?

Il collega israeliano mi ha detto che era combattuto dall’idea di restare in Israele o andar via, perchè ogni giorno non sapeva se i suoi figli sarebbero tornati vivi da scuola (allora non era stato ancora costruito il tanto vituperato, ma UTILE, muro !), non sapeva se lui stesso, sua moglie, i suoi amici, non si sarebbero imbattuti in un kamikaze …, e questo ogni giorno, giorno dopo giorno …!!!

Altre colleghe palestinesi mi hanno detto che la pace sarebbe piaciuta anche a loro: due popoli, due stati, ma che c’erano altri interessi per i quali questa pace non sarebbe mai venuta.

E gli interessi sono quelli dei “Signori della guerra” foraggiati a suon di miliardi prima da Saddam e oggi da Ahmadinejad , che se “scoppiasse” la pace non riceverebbero più un cent e non conterebbero più nulla …, e allora l’odio va fomentato, i “martiri” incrementati, this is the business …!

Infine invito tutti quelli che qui più o meno esplicitamente hanno espresso simpatia per Ahmadinejad a immaginare di dover scegliere se abitare in Iran o in Israele. Dove seglierebbero di andare?

Israele è un Paese libero, dove esistono gli ultraortodossi ma anche le discoteche più trasgressive del mondo, dove la stampa può pubblicare ciò che vuole, dove si può essere atei, cattolici, musulmani o quello che vuoi.

L’Iran è un Paese dove vige la sharia, dove si lapidano le adultere, si arrestano i dissidenti, si censura internet, si obbligano al velo le donne, si proibiscono le parabole satellitari (e chi può le nasconde), e … l’elenco potrebbe continuare …!

Ahmadinejad ha potuto fare il suo show ad uso interno, hanno fatto bene a snobbarlo: ad uno che nega la shoah, ad uno che finanzia i terroristi, ad uno che minaccia a destra e a manca che ragionamento puoi opporre?

Rocco

“Israele e’ uno stato fondato su un principio razzista, uno stato dove non c’e’ spazio se non per “l’ebraico”, un popolo che si crede eletto direttamente da dio,”

Ma questo è analogo al nazionalismo etnico che era la REGOLA e non l’eccezione per la maggior parte dei classici stati-nazione. La Germania per i tedeschi, la Grecia per i greci ortodossi che parlano greco, la Turchia solo ed esclusivamente per i turchi. Paesi come la Croazia, la Bosnia e la Serbia esistono per dare uno “spazio proprio” agli appartenenti di tre religioni diverse (e solo per loro). Ognuno di questi stati ha diffuso il mito di un popolo comune o un’origine divina, ognuno ha negato i diritti civili alle minoranze. Fino a poco tempo fa. Ho conosciuto una ragazza nata e cresciuta a Cipro, a cui avevano negato la cittadinanza e il diritto di lavorare perché non era ortodossa greca. In Turchia persino la parola “curdi” era vietata, i curdi non avevano il diritto di parlare la loro lingua materna. Adesso con l’UE le cose sono cambiate, per fortuna, e adesso tutti sono uguali davanti alla legge a prescindere dell’etnia e la religione, ma prima l’eguaglianza era concepita come l’essere identici sul piano religioso e/o etnico. Quindi conflitto o convivenza tra i valori dell’autodeterminazione dei popoli e il cosmopolitismo? Sono questioni davvero mondiali sopratutto oggi.

Ma tutto questo non viene discusso nella conferenza-barzeletta

Laverdure

Correggemi se sbaglio:
In Israele non c’e la pena di morte.
L’omosessualita non e’ un reato,tanto che,e questo l’ho letto proprio in questa
sede,gli omosessuali sono ammessi nell’esercito.
I leader religiosi integralisti,che pure dispongono di un notevole seguito,non possono
impedire alle donne di portare la minigonna,di avere i gradi di ufficiale,di esercitare
qualunque professione desiderino.
Ai tempi delle stragi di Sabra e Chatila decine di migliaia di persone scesero in strada
per condannare la responsabilita di Sharon.
La differenza con gli Stati Arabi confinanti,anche coi “cosiddetti moderati”,sta in
QUESTO,e in parecchie altre cosette analoghe.

Rocco

@ Laverdure

Non solo ma i gay hanno molti più diritti in Israele che in Italia. I gay si possono sposare, cioè sono riconisciuti i matrimoni civili gay fatti all’estero (non esiste il matrimonio civile in Israele)

Israele è tutto una contradizione – un leader in diritti umani in certi campi ma le discriminazioni etniche e religiose rimangono problemi molto difficili. Come gli USA – migliore paese al mondo per la libertà di espressione, ma pena di morte e ergastolo per bambini di 13 anni

peppe

“la bozza combatte ogni forma di antisemitismo, di islamofobia e di cristianofobia”

Quando si è trattato di pronunciarsi sull’omofobia invece il nunzio non era dello stesso parere… Ma questi sono proprio senza vergogna.

Sandra

In Israele i reati punibili con la pena di morte sono: crimini contro l’umanita’, genocidio e alto tradimento. L’ultima esecuzione e’ stata nel 1962.
In Iran i reati punibili con la pena di morte sono: sodomia, rapina a mano armata, terrorismo, traffico di droga, rapimento e stupro, omicidio, pedofilia, spionaggio e (last but not least) apostasia.
Ultima esecuzione marzo 2009. Esecuzioni nel 2008: 346. I due terzi delle esecuzioni capitali su minorenni hanno luogo in Iran.
Fonte wikipedia.

Gérard

@DarioK e tutti quanti si scatenano contro Israele…

Quando gli inglesi hanno bombardato per rappresaglie la città di Dresden popolata per lo più di civili, hanno voluto colpire al cuore il nazismo .
Se quelli che la pensano come Lei in merito a Israele , fossero vissuti a quell’epoca, avrebbero condannato l’Inghilterra e dato ragione a Hitler…

Magar

Israele e’ uno stato fondato su un principio razzista

Sì, buonanotte!

Murko

meno male che ci sono Pino Curatolo e Laverdure e gente simile.

..Perchè certi altri commenti sono sconfortanti, imprecisi, frutto di analisi poco approfondite, ragionamenti derivati da informazioni parziali prese da canali informativi già filtrati in partenza.

Che peccato.. la (ri)educazione da parte di certi “poli”/fazioni/”collettivi”/gruppi è davvero tragicamente efficace.. le “cassettine” i vecchi nastri, i vhs e i librini di cui parlava “certa gente” ora segretaria/dirigente/consigliere di questo o quel partito”polo”/fazione/”collettivo”/gruppo.. (ebbene si ho finto di essere chi non sono e di pensare quello che non penso e ho assistito a certe fantastiche riunioni dove nel recente 2008 ci si chiamava ancora compagni/camerati) esistevano ed esistono veramente.

Una persona prima di fare un commento su queste notizia dovrebbe riflettere e studiare per un lungo periodo di tempo, svangando la cacca che annebbia le proprie idee.

L’unica cosa che mi vien da pensare è che certa gente, per stupidità o leggerezza, semplifica un argomento che non dovrebbe essere semplificato utilizzando un modello di valutazione, quindi non efficace.

Un modello è costruito usando un particolare linguaggio e particolari strumenti. Come tutti i modelli usati nella scienza, il suo scopo è quello di rappresentare il più possibile fedelmente un determinato oggetto o fenomeno reale.

Un aspetto cruciale, che incide notevolmente sulla capacità di esprimere valutazioni sensate di un modello, è la dipendenza dai dati iniziali;

qui c’è gente che ha dei dati iniziali sporchi imprecisi o completamente sballati e tenta di valutarli secondo un modello che a sua volta può essere messo in discussione.. fatemi dire, leggendo certi post, il paragone che mi vien di fare è che taluni pretendono di stimare la lunghezza del diametro della terra tentando di percorrerlo a piedi senza gps mappe e utilizzando il palmo della propria mano.

don alberto

Caro ANDREA Pessarelli, solo due piccole precisazione (quasi ot):
“popolo eletto”, non signifiça “popolo privilegiato”, ma “chiamato” per esere poi “inviato” ad per assolvere un compito (come gli apostoli); quindi essere “eletti” è una grana non piccola (vedi Mosè, che accampa mille scuse, Isaia, che dice di essere indegno, Geremia, che dice di essere troppo giovane, Giona, che se la dà a gambe, …);
gli “eserciti” del “dio degli eserciti” sono innazitutto gli “eserciti delle stelle”, quindi l’espressione signifiça in realtà “Dio dell’universo” e non ha niente di militarista (anche Teresio Olivelli, nella “preghiera del ribelle” cade nell’equivoco, quindi sei ampiamente scusato).

Asatan

Ma smettiamola con questa diffamazione su Israele e l’apartheid!!
Mi limiterò dire che nel parlamento israeliano sono presenti imembri eletti dei partiti Hadash e Ràam Tàal. Pariti araboisraelini e con rappresentanti non ebrei ma mussulmani. E questo sistema la favole dei “poveri arabi che non possono accedere a cariche pubbliche di rilievo”
Fra l’altro io a Tel-avivi ci sono stata e curiosamente i ghetti di cui si blatera qua sopra non li ho visti…. al massimo ci sono gli auto-ghetti quei rimbabiti dei lubavich (ebrei ultra ortodossi dui quali avrei un po’ di aneddoti), ma visto che lo scelgono da se cavoli loro.

Quanto alle scuole pubbliche visto che sono obbligatorie e statali non possono non prendere chi la residenza israeliana.

FArei anche notare che l’etnia musulmana dei Drusi perseguidata e quasi sterminata dai bravi fratelli mussulmani ha trovato rifugio solo in Israele (infatti vivono ancora là), visto che NESSUNO ha mosso un dito per aiutarli ne in oriente ne in occidente.

Israele è criticabile per molti motivi, ma cercate di farlo su fatti reali e non sulla proganda religiosa di stampo xenofobo di quei MOSTRI di Hamas (quelli che hanno vinto le elezioni massacrando a colpi di mitra l’opposizione, piazzandosi con sgherri armati fuori dalle urne e che ha imposta la sharia nei territori…. curiosamente però non chiedono alla GIordania di rendere quel 40% di territori palestinesi in suo possesso).

Ernesto Di Lorenzo

C’è da commentare a cosa porta lo scontro di religioni? Come la metti i grandi casini si fanno in nome di dio. Sempiterna mamoria Gott Mit Uns.

Mad God

“popolo eletto” e “dio degli eserciti”….
strano, leggendo parecchi passi dell’antico testamento sembra proprio che Dio abbia promesso quella terra agli Ebrei come parte del Patto che ha fatto con loro ;ai danni di tutti gli altri popoli che vivevano lì, ovviamente 🙂
Inoltre sempre nell’antico testamento ci sono passi che non si riferiscono certo agli “eserciti di stelle”… non mi sembra proprio un pacifista 🙂

Pertanto così dice il Signore, Dio degli eserciti: «Popolo mio, che abiti in Sion, non temere l’Assiria che ti percuote con la verga e alza il bastone contro di te come già l’Egitto. Perché ancora un poco, ben poco, e il mio sdegno avrà fine; la mia ira li annienterà».
(Isaia 10-24)

Si vede che lo hanno sempre interpretato male… oppss… ma lo hanno scritto loro l’antico testamento!!! possibile che neanche chi scrive i libri sacri li riesca a interpretare???

Sulla questione Iran – Israele
Mi risulta che lo stato di Israele sia più democratico dell’Iran (e del vaticano) e che abbia leggi migliori dell’Iran (e del vaticano).
non mi stupisco che Iran e vaticano si scambino favori diplomatici, tra teocrazie ci si intende…

Il presidente iraniano ha fatto casino, ma alla fine il testo che è venuto fuori è una sostanziale sconfitta per la sua causa… le richieste delle varie teocrazie non sono state accolte.

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