Una manifestazione che ha visto la partecipazione di duemila persone si è svolta giovedì sera nei pressi di Meah Sharim, il quartiere di Gerusalemme abitato dagli ultradossi. Il sit-in era stato convocato per convincere la compagnia municipalizzata di trasporti Egged a separare per genere gli autobus di una città considerata sacra. Corse riservate ai soli uomini e corse riservate a sole donne, dunque: una richiesta di apartheid che è stata accompagnata dal danneggiamento di diversi mezzi pubblici. Alcuni giovani laici hanno dato vita a una contromanifestazione, issando cartelli con scritte quali “non vogliamo diventare un altro Iran”, ma sono stati prontamente allontanati dalla polizia nel timore di scontri.
Manifestazione di ebrei ortodossi a Gerusalemme: “vogliamo bus separati”
26 commenti
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“SEPARARE per genere gli autobus di una città considerata sacra”
Ma non vanno dicendo in giro che la parola di dio unisce anzichè dividere?
E poi i cretini sono gli atei.
Se qui in italia scendessero in piazza duemila cattolici chiedendo la stessa cosa, il governo italiano si calerebbe le braghe e nel giro di 12 ore riordinerebbe la rete dei trasporti urbani
Che tristezza vedere come le religioni siano alla base di ogni forma di razzismo e divisione.
Dovrebbero introdurre gli “ateobus” anche a Gerusalemme: gli ateobus vanno bene per chiunque, senza distinzioni di genere, etnia, religione, ricchezza e quant’altro.
qual’è la differenza con i fondamentalisti islamici?
Questi fanatici sono ‘coperti’ dal fatto che a denunciare il razzismo di Israele sia quel campione di laicismo che è presidente iraniano. E chi ci rimette di più sono le forze laiche israeliane.
Guardate che in Italia qualcosa del genere sta già succedendo in via piu soft…
Un pò cosi come si preferisce trasmettere un ondata di programmi TV insulsi e diseducativi piuttosto che ricorrere alle manganellate e all’olio di ricino di un tempo.
Prendete ad esempio tutta la recente polemica e tutto il battage mediatico sugli stupri, che indipendentemente da cause e corollari sociologici ha generato comunque un vero allarme.
Parlare di stupri e violenze, inpendentemente dalla gravita del problema, non serve solo a tenere ” calma” la popolazione ( e soprattutto la parte ” in rosa”) assieme a tutti gli altri spauracchi alla base della concezione securitaria della pubblica amministrazione?
Caro Billy Belial, in terra cattolica, messe e [amo]rosari sono stati per secoli l’unica agenzia matrimoniale.
Sta tranquillo che qui non capita.
pastafarian
la differenza sta nel „cercare di convincere“,
un verbo che i fondamentalisti islamici non conoscono neppure.
La seconda grande differenza
è che gli ebrei ortodossi rifiutano qualsiasi proselitismo,
perchè credono di essere loro il popolo eletto.
Se li si lascia nel loro brodo, contenti loro e contenti tutti.
carini quelli ortodossi! quando li vedo con i loro buffi copricapi e le treccine; davanti al muro;
con ritmati movimenti pelvici ke imitano la copula (in parole più accessibili; pare stiano trombando il muro 😉 ; di fronte ai gesti, spesso ridicoli, ke le religioni impongono, mi domando il perké l’uomo di fronte alla religione debba perdere tutta la sua dignità…
L’uomo è veramente stupido, dalla storia non impara mai niente.
La polizia, stranamente, allontana (eufemismo) sempre chi si oppone al clericofascismo e sue varianti locali. In 35 anni di vita non ho mai visto caricare un corteo di naziskins.
Gualerzi, chi ci rimette di più sono i pelestinasi, secondariamente i laici israeliani.
Ha ragione Michele B. Chi ci rimette di più saranno i palestinesi: ora dovranno fare una scelta difficile, far saltare l’autobus maschile o quello femminile…
@ MicheleB.
Hai ragione, ma mi riferivo al rapporto di forze all’interno di Israele. Del resto le dichiarazioni del presidente iraniano non hanno certo aiutato i palestinesi.
@ don alberto
Purtroppo è vero: un’agenzia matrimoniale in regime di monopolio. Però non era certo merito delle “aperte” vedute della chiesa. Chi non si sposava in chiesa era visto come la peste. ma per fortuna le cose stanno cambiando in fretta. Eccome.
E la chiesa – lo avrai sperimentato anche tu – non era certo per la promiscuità. Ricordo perfettamente che da bambino (una quarantina di anni fa, non secoli), quando mi portavano in chiesa, era di rigore che gli uomini sedessero a destra e le donne velate a sinistra… non molto diverso dagli autobus che vorrebbero gli ebrei ortodossi.
Non se possono sentì.Questi non pgano le tasse non fanno il militare…………………i privilegi non bastano mai.Sono le stesse persone che lanciano sassi alle automobili che passano vicino il loro quartiere il sabato,un beell’esempio di moderazione.
Caro ROTHKO, qui anche nel cimitero ho visto due vecchie scritte con “uomini” e “donne … !
mah …
@Rothko61 me lo ricordo benissimo anch’io, tempi in cui la donna nella bigotta campagna padana non era trattata e considerata poi cosi’ diversamente da alcuni stati che critichiamo oggi
@don albert holl
caro don albert …esistevano anche oratori maschili ..e oratori femminili
ciao
@don albert holl
caro don albert …esistevano anche oratori maschili ..e oratori femminili
ciao
ps:le donne non possono salire sul “bus” ma possono fare il “prete”??????
beghe fra monosteisti.
Buon vecchio POPKORN, no, non possono ( ma come tutte le donne, possono rigirarsi i maschi come vogliono)
Se non sbaglio la Bibbia celebra come un’eroina Giuditta che riusci’ a rigirarsi per bene
un re e gli taglio’ pure la testa…
a quei tempi non si andava molto per il sottile vero don Alberto?
Cara ROBERTA, la storia di Giuditta è un racconto sapienzale: “Dio difende il suo popolo, se gli è fedele” (l’epoca dovrebbe essere quella dei Maccabei).
Non c’è niente di “storico” (dove mai è Betulia?): la “Giudea” impersona il popolo d’Israele.
Il “benedetta tu fra le donne” di Elisabetta a Maria (finito nell’Ave Maria) è una citazione di Giuditta 15, 10b.
Ciao