La proposta di legge del governo ha scioccato il mondo cattolico spagnolo: se approvata, sarà possibile abortire a 16 anni, e senza informare i genitori. La ministro dell’uguaglianza Bibiana Aido, riporta il sito del Pais, ha sostenuto che l’attuale legge, molto restrittiva, è “manifestamente migliorabile”. Secondo la ministro della sanità, Trinidad Jiménez, la nuova legge potrebbe essere estesa alle strutture private: sarà assicuarata ovunque, perché tutte le comunità locali si vedranno obbligate ad applicarla.
Aborto, la proposta di legge del governo spagnolo: libera scelta a 16 anni
172 commenti
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🙁 io piango…
e qui invece in ambienti politici si discute dell’esatto contrario…
credo che vada vista in un’ottica generale molto positiva. Implica l’accettazione, la comprensione che la sessualità è vissuta in modo completo e che le conseguenze possono essere spesso difficili. Significa affrontare la realtà, non ignorarla.
..ma la Spagna è la terra promessa di noi atei?!?!..=D
non esistono paradisi terreni per atei.
esistono nazioni più o meno secolarizzate, la spagna fa parte del primo gruppo.
Come ho già scritto altre volte su questo sito, l’aborto entro i novanta giorni dal concepimento dovrebbe essere liberalizzato a tutte le età, tanto più che proprio le minorenni sono generalmente le donne meno adatte al ruolo di madri. La proposta del governo spagnolo rappresenta quindi solo un modesto progresso.
E’ sempre grande il Zapa!!!!
Ho optato per il 5×1000 all UAAR
Buon lavoro
l’aborto a 16 anni, il battesimo a 18
La Spagna è avanti, non c’è niente da fare.
…e noi rimaniamo i più indietro d’Europa. Spero solo che alla lunga questa differenza con gli altri paesi europei si acuisca così tanto da iniziare a creare dei problemi in qualche modo, così da non poterla più ignorare.
….e noi 50 anni in ritardo per la zavorra cattolica….
certo, siamo diversissimi. Anche emotivamente. Credevo che avrei letto qualche commento perplesso e invece no. Mi colpisce molto come gli esseri umani possano avere visioni del mondo così diverse. Non è solo questione di testa, ma anche di pancia. Ne prendo atto.
Non voglio provocare ma porvi una semplice domanda. E’ giusto tutelare la donna e sono d’accordissmo, ma è definibile l’aborto un diritto universale, quando si impedisce a un nascituro (cioè a un bambino) di vivere? Non sarebbe opportuno iniziare a parlare dei diritti del nascituro?
@ andrea pessarelli
fiero di essere un “estremista” e un bastian contrario:
aborto a 12 anni senza autorizzazione dei padroni-genitori
(quando si è incolpevoli perchè nella “età della stùpidéra”)
e battesimi e circoncisioni dopo i 51 anni
(quando, se non ci si è svegliati prima, si è vecchi e rincoyotes).
N.B.: il sottoscritto ha 56 anni.
Ateo da quando ne aveva 12 (1965).
Grazie ad Aphrodìte Urania, musa dell’astronomia. 😉
@ don mario: “Non è solo questione di testa, ma anche di pancia”
ti do atto della tua coerenza, dal momento ke i preti hanno sempre assicurato una grande e generosa attenzione alle sensazioni della pancia.
che cosa intendi dire andrea?
ke sono sempre stati delle buone forchette
era una battuta
avevo capito bene, allora.
@ don mario
per una volta mi sia concesso, contro i miei principii,
abbassarmi a dar da mangiare a un troll (traduzione: mostro).
Quale “pancia”?
La vostra “spiritualità” e il vostro “misticismo” vola alto.
Altissimo.
Esattamente tra i 70 e gli 80 centimetri dal suolo.
Nel decimetro quadrato del triangolo pubico.
Sede della “spiritualità” e del “misticismo”
degli sbirri delle mutande (altrui).
Va bene. Desideri che me ne vada e allora me ne vado.
A farti fuckere forever, I hope! Goodbye, motherfucker!
Wow, attacchi ad hominem e parolacce in inglese maccheronico. Proprio come i teenager. A questo punto se cercavo una conversazione intellettuale era meglio fare un giro per i pub all’ora di chiusura
Insultare un prete e’ tempo perso e controproducente, sono molto bravi a fare le vittime e hanno un esercito di serbvi che li ascolta se piangono e frignano.
Molto meglio impiegare il tempo per tenere lontani i nostri figli dalle loro fiabacce primitive: se circolano meno indottrinati tutta l’umanita’ se ne giova. Non abortite se possibile, fate figli e fateli crescere senza che ascoltino le sciocchezze dei preti e dei loro homuncoli.
L’aborto non deve essere ostacolato in tutti i modi, ma deve essere prevenuto; mi spiego:
meglio 2 h settimanali di educazione sessuale che di catechismo “sanamente laico”.
Poi non so se è bene che i genitori restino all’oscuro se la muchacha è ancora minorenne.
Forse sarebbe meglio informarli, ma a fatto compiuto, perché un aborto resta comunque un’esperienza luttuosa ed è bene che chi ha abortito riceva conforto dai genitori.
O forse uno psicologo, ascoltata la storia della ragazza, dovrebbe valutare l’opportunità di informare i genitori. Tutto è manifestamente migliorabile. OT: da dove deriva il nome Trinidad?
8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR
Onestamente sono contraro che una ragazzina di 16 anni sia libera di abortire senza dover informare i genitori…
ci deve essere un limite a tutto.
Opinione personale comunque….
Da quello che capisco leggendo il Pais e da quanto leggo qui ( http://www.nytimes.com/2009/04/11/world/europe/11spain.html ) una ragazza sopra i 16 potra’ abortire senza il CONSENSO dei genitori, non necessariamente all’insaputa.
Finora la legge e’ molto restrittiva, e prevede che venga praticato per ragioni di salute (anche mentale, che e’ la causa piu’ spesso addotta dai medici) o di stupro, ma comunque per decisione medica, non della donna.
Perchè tutta questa attenzione al consenso dei “genitori-padroni” (Bruno, scusami se ti rubo l’espressione)?
Quante ragazze nascondono una gravidanza per paura di essere insultate, malmenate o peggio?
Conosciamo forse tutti i contesti familiari del caso?
No, perchè ogni storia è diversa.
Siete cosi’ sicuri che i genitori siano sempre pronti ad accogliere fra le loro braccia una ragazza che ha abortito ed a consolarla, a darle supporto psicologico?
Io credo proprio di no.
Certe cose son sempre successe alle spalle dei genitori, in tutte le epoche: anche oggi le ragazzine (di età inferiore ai 16 anni, purtroppo) si trovano da sole a dover affrontare quest’esperienza traumatica, non tutte hanno mamma e papà moderni e democratici pronti a capire.
Credo che la proposta di legge vada verso questa direzione allo scopo di tutelare le minorenni e la loro privacy in primis.
Comunque è una questione di bioetica complessa che va trattata con la giusta serietà anche se siamo laici. Non mi piace la leggerezza con cui ne parlano. Se Zapatero si spinge troppo in avanti senza spiegare bene i suoi motivi a tutti gli spagnoli, compresi quelli credenti e cattolici, rischia una contro-rivoluzione. Cosa vogliamo, riforme durature o una nuova guerra civile? Il titolo di questo articolo ci inganna: infatti secondo l’articolo del New York Times la legge spagnola resta fra quelle più restrittive d’Europa, più restrittiva di quella italiana.
Poi l’altra cosa che mi ha offeso nel New York Times è che parla di una “serie di riforme” del governo Zapatero, compresa l’eguaglaniza tra i cittadini etero e gay, come se fosse un contesto appropriato per cambiare la legge sull’aborto. Ma come osa mettere sullo stesso piano i matrimoni gay con l’aborto? Non ci sono motivi legittimi per essere contro i matrimoni gay, è come essere a favore delle leggi razziali. Invece l’aborto è una questione complessa. Anche se siamo favorevoli alla riforma non dovremme parlarne come se fosse così bianco e nero.
Educazione sessuale/relazionale/psicologica/civica a scuola al posto dell’ora di religione.
Insegniamo ai ragazzi a capire bene le cose della vita a partire dalla sessualità, dall’innamoramento, dalle relazioni sociali con i coetanei, facciamoli ragionare su quello che fanno e su quello che sono. Parliamo loro della loro psicologia, del loro corpo e delle cose che CONCRETAMENTE li aiutano a vivere e a capire il mondo nel quale sono.
Se poi vogliono andare a catechismo, beh, c’è sempre l’oratorio!!!!!
Ma quanto è avanti la Spagna?
@ Marcello
la sedicenne deve dire ai genitori che abortisce. Allora il sedicenne deve dire ai genitori che si fa la sedicenne, che magari spiegano qualcosa anche a lui.. Altrimenti non è giusto, anche perché è noto che in media I sedicenni sono meno maturi DELLE sedicenni.
NOn credi?
Comunque, la mia opinione è che l’aborto debba essere sempre possibile in certe situazioni, ma che prioritariamente e contemporaneamente debba essere fatta una seria informazione sessuale ai giovani, a scopo preventivo. Altrimenti non se ne esce… E il fatto che i preti non vogliano neppure l’informazione sessuale (almeno, io non l’ho mai sentito dire), la dice veramente lunga.
Nessuno qui prende l’aborto con leggerezza. Si tratta sempre di una decisione difficile.
Certamente deve essere un’extrema ratio. Una gravidanza indesiderata va innanzitutto prevenuta con i moderni metodi contraccettivi. Ma per conoscerli ed usarli correttamente è necessario che i ragazzi e le ragazze siano informati, e non lasciati a se stessi. In questo la scuola dovrebbe avere un suo ruolo attraverso lezioni di educazione sessuale.
Non so se in Spagna si insegni educazione sessuale. So purtroppo che qui in vaticalia ce la possiamo scordare ancora a lungo.
Libera scelta, ma è una libertà che è stata concessa ed allora non è libertà vera è un permesso che come dato può essere tolto, per quanto la Spagna sia avanti, siamo ancora molto lontani, la vera civiltà non è fare leggi per la libertà perchè prpopio perchè è tale non ne ha bisogno.
Atto di grande civiltà in Spagna.
Se si riconosce che ad una certa età si possa essere liberi di fare sesso (e anche in Italia sono contemplati i rapporti sessuali per i minorenni), allora bisogna accettare che a quell’età possano gestire liberamente le conseguenze che ne derivano, senza essere comandati in un senso o nell’altro dai genitori (che potrebbero anche costringere la ragazza ad abortire: io sicuramente spingerei mia figlia a farlo con tutti gli argomenti logici ed emotivi a mia disposizione).
Perché il tutto sia coerente ovviamente deve essere impartita un’approfondita educazione sessuale, ai mezzi di contraccezione, alle malattie sessualmente trasmissibili, alle responsabilità legali e morali connesse alla genitorialità.
Sono contraria al fatto che siano informati i genitori: deve essere una libera scelta della ragazza. Riterrei però opportuno che uno psicologo verifichi con delicatezza che dietro alla gravidanza non ci siano violenze, che una poverina potrebbe nascondere con fondatissimo timore di ripercussione.
Sono d’accordo con Lorenzo.Ma ai diritti del nascituro non ci pensa nessuno?E’ una società civile questa in cui l’aborto è usato sistematicamente come mezzo di contraccezione?Se è questo che vogliamo..
a leggere le parole di Moretti sopra
indirizzate non importa a chi
passa la voglia di partecipare a questo blog
L’aborto non è contraccezione. Quello che a mio parare davvero non si capisce è che “consentire” non significa né obbligare né tanto meno incentivare. Il fatto poi che una legge stabilisca che non si debbano informare i genitori non significa necessariamente che la ragazza in questione non voglia informarli lo stesso. Mi pare sempre di intravedere una grande difficoltà nel comprendere la differenza tra “consentire”, “controllare” e “promuovere”.
Una legge che regola e consente l’aborto non lo promuove. Solo a me pare evidente?
Diritti del nascituro?
Il nascituro (perifrastica attiva dal latino, con significato di futuro) avrà i suoi diritti, appunto, quando sarà nato. Finchè non esce dal corpo della donna fa parte della donna e solo la donna decide. Il resto è aria fritta.
Qualcosa di ragionevole! i blog vanno arricchiti di cose ragionevoli,
e qualcuno putroppo o meno male, sbaglia la mira.
La Spagna NON è avanti, non la considero tale. Troppo peso a
“genitori che ‘costringerebbero’ ad abortire” e non si tiene
conto di genitori che, pur non approvando, “accompagnerebbero”
la figlia alle prime analisi di rito aiutando la gestione psicologica
della gravidanza e del parto. La vita conviene comunque. La normativa
italiana, preti o non preti, non la vedo catastrofica. Se non la pensate così,
rivolgetevi ai last minutes per le località spagnole, e soprattutto, attenzionate
le notizie in arrivo dall’inghilterra, in cui c’è il record di gravidanze indesiderate
a 16.15.14.13.12.11 anni. ANdiamo tutti a fare educazione sessuale lì, che
hanno la regina, l’anglicanesimo, e sembra un set pedopornofilo a cielo aperto.
Il senso di famiglia non vi pervade? ok! mica è obbligatorio! ma non
mi sembra bello desiderare che questa deriva egoistica pervada l’intera
italianità. Non siamo nè migliori nè peggiori, siamo “diversi” e per questo
liberi. Se la libertà è far andar via a malo modo chi partecipa al Blog
identificandosi verosimilmente come un prete… e allora sì che avremo
parecchia strada da percorrere. Siamo fermi alle molotov, agli eskimo, ed
ai bulloni del ’72. Non ci si rende conto che i costumi sono effetto della storia
di un popolo, e della sua voglia di cambiare progredendo. Chiedere, per favore,
a chi lo ha praticato un aborto, che passa tutti i santi giorni che rimangono da
vivere pensandoci. Tutti paroloni, belli e demagogici, che rischiano di trasformare
l’aborto in metodo contraccettivo per giovanissime. Un filo, un tutu’, un ombrellino
e via a fare gli equilibristi. Dalle mie parti dicono: ventu ci nni voli, ma nò ppi
stutari ‘i cannili.
allora mi sorge questo dubbio. Prima di uscire dalla vagina della madre, dentro cos’ era/ chi era? Non impediamo a una forma di vita (umana, nemmeno di un animale) di venire al mondo?
Concordo con peppe. Che senso ha anteporre gli interessi del nascituro a quelli della madre? E comunque, non dovrebbe spettare alla futura madre questa scelta? Che senso ha un’etica del potenziale che sacrifica l’attuale? Non si capisce che se distrugge l’attuale non ci sarà nessun potenziale?
@Lorenzo: le definizioni sono un metodo facile per sistemarsi la coscienza vero? Nessuno ha detto che non ci siano in ballo problemi etici profondi, sicuramente profondi problemi “personali” per chi deve decidere. Ma personalmente trovo superficiale un’etica deontologica in questo contesto… che cerca disperatamente una serie di definizioni (è vivo, è un essere vivente, è un essere umano) che possano mettere a tacere i dubbi una volta per tutte.
Nessuno credo che disperatamente voglia far valere una posizione. In caso contrario saremmo tutti più umili a porci almeno il dubbio. Effettivamente si parla di un essere vivente. Poi il sacrificio “dell’attuale” c’è nei casi in cui la madre rischia di morire, ma per il resto dobbiamo fare attenzione al potenziale, che di fatto è l’essere indifeso, che per natura “dovrebbe” venire alla luce.
Ecco la soluzione di lorenzo:
– prendere una donna che non ha la sua stessa visione dell’ “uomo potenziale”
– chiederle gentilmente di tenersi il figlio che non vuole
– se lei rifiuta, inserirle una camicia di forza e chiuderla in una stanza imbottita
– costringerla per 9 mesi a fare da incubatrice umana coatta
– allo scadere, estrarle con la forza il bambino e darlo a chi di dovere
– avvertire la donna in questione che se lo rifarà saranno guai
Mi sembra ragionevole, non c’è dubbio.
magari un potenziale omicida…..
Non è permissivismo, è solo buon senso. Eì chiaro che questo tipo di casi non hanno un’incidenza quotidiana. Quante lezioni dal Zapa, facciamo la figura degli stati Africani al loro confronto. Tutto grazie a una caterva di monsignori mantenuti dalle nostre tasse e dalle attività fantasiose (vedi le dichiarazioni del pentito Mannoia sui vari investimenti del Vaticancro) delle loro banche e banchette, che grazie all’8×1000 hanno un miliardo di euro da sperperare ogni anno.
…….pronto ad andare all’inferno in gloria al vostro dio o no lorenzo?
@Giona sbattezzato
“Insultare un prete e’ tempo perso e controproducente..”
IMHO insultare un prete AL CONTRARIO non è tempo perso né controproducente bensì -permettimi una “battuta”- un DOVERE per un Gentile (eheh), certo non “gratuitamente”, ma non appena si AZZARDANO a proferire le loro “sacre” bullshit allora (sia permesso il sacro diritto) di dissentire “coloritamente”.
PIUTTOSTO..
– Non è forse un INSULTO l’infinita ed inammissibile lista di PRIVILEGI che questi “uomini superiori” godono a nostre spese (e che spese!).
– Non è forse un INSULTO il loro marketing ideologico basato sulla PAURA (inferno!) e sull’ignoranza (“non devi sapere”!) impartito surrettiziamente ad infanti incapaci di “intendere e volere” in maniera tale da renderli “ubbidienti ed umili” e così ROVINARE (quasi?) per sempre la loro Vita creando un ESERCITO di mo_rti viventi (infelici e frustrati). Non è forse questo un INSULTO anzi l'”insulto” tra gli insulti?!?
– …
Certo che se poi (anche giustamente -io personalmente non condivido) si pensa che si possano “convincere” i credenti, specie quelli più zelanti e quindi noiosamente irrecuperabili, liberi di farlo ci mancherebbe. Ma a questo punto credo che manchi un poco di senso storico o si sia semplicemente un po’ troppo “idealisti”, che di per se è davvero “pericoloso”.
In ogni caso con un “prete” NON ci stanno né SE né MA, anzi pensare di poter discutere con un prete (sempre a mio modesto avviso -e di qualcuno un poco più prestigioso di me-) dicevo è da “sce_llerati” (mi si passi il termine), equivale a voler discutere con TOTO RIINA di “giustizia” o della costituzione e compagnia bella, concetti che sono per “natura” (a lui) semplicemente avulsi.
Ma Toto Riina è “GIUSTIFICATO” perché quell’ometto non ha probabilmente neppure finito la 3′ elementare e mi stupirebbe nel caso in cui sapesse che la terra non è “piatta” e così via.. ma soprattutto perché RIINA è -giustamente- considerato un CRI_MINALE.
Un prete diversamente, -sicuramente la maggioranza, tolto qualche “ossesso”- conosce bene le fan-donie che va distribuendo -a carissimo prezzo- e comunque nel nostro sistema “al contrario” è considerato un “autorità” anzi è “l’autorità” in termini di “morale”!!! eheh.. ma avete presente?!? Sembra una PESSIMA battuta del “bagaglino”!
Lui, il prete, il corr_uttore, il cal_unniatore, il par_assita par excellence, un’autorità?!?
IL RIBALTAMENTO di ogni VALORE!
(anyway..)
Un prete non è un “semplice” uomo, è colui che ha SCELTO di 2dedicare” la “propria” vita ad un’ideologia (fin qui niente di male) che però (qui iniziano i dolori) nella STORIA (ovviamente anche coeva) non ha eguali in termini di VIO_LENZA (di ogni sorta), di colonialismo e comunque di FALSIFICAZIONE tout court.
Oltretutto non è che il “cristianesimo” abbia cambiato pelle a partire che ne so dal medioevo in seguito ad un “cambio di rotta”, NO NO assolutamente, ha cambiato semplicemente MODALITÀ (parola chiave).
Per ottenere ciò ha evidentemente dovuto smettere di per_seguitare ed anni_entare le MINORANZE non “cristianizzabili” o comunque “pericolose” (pagani, eb_rei, omo_sessuali, pro_stitute, libertini, ecc) e così a partire dalla rivoluzione francese (in sintesi) si è “adeguato” ai sistemi politici dominanti (gli Stati), cercando poi di infiltrarsi, strisciando -sfruttando al meglio le sue intrinseche abilità rettili- nelle zone vuote lasciate dal potere stesso (più o meno surrettiziamente o con l’aiuto stesso del potere politico cor_rotto) per ottenere un potere via via sempre più mastodontico (In Italia vediamo ad esempio la questione legata alla Sanità, all’Istruzione e così via).
Questo tipo di potere più “politico” ha dei risultanti molto meno “sanguinari”, raccapriccianti se vogliamo ma per assurdo ancor più devastanti. Come osserviamo a partire dal concordato ratificato da Craxi (8X1000, ecc) l’Italia è stata PARALIZZATA ed il potere (anche mediatico!) detenuto oggigiorno dal VATICANO non ha -probabilmente- eguali nel passato anche remoto.
Certo questo non significa necessariamente che tutte le persone che incontriamo per strada siano dei “lobotomizzati-credenti” come poteva accadere nel “medioevo” ma quello che mi preme sottolineare è tutte quelle dinamiche che “indirettamente” incidono sulla nostra vita -politiche ed economiche- siano oggigiorno ESTREMAMENTE condizionate dalla per_versa ideologia “cristiana”.
In poche parole la “democrazia”, grazie alla loro spa_ventosa attitudine corruttrice è divenuta lo strumento “perfetto! attraverso il quale rendere le loro corbellerie dei “diritti” inalienabili; ed ora che sono al potere NULLA (spero di sbagliarmi!) potrà scansarli se non -appunto- la loro stessa sete di potere, denaro e dominio assoluto.
Del resto è ciò che “accadrà” (come è accaduto per imperi, ideologie, “miti”, ecc) come ho già riportato: peri_ranno per mano del loro stesso veleno.
Saluti
@peppe
per le istruzioni sull’uso delle camicie di forza, nonchè di altri più classici strumenti di costrizione e punizione, consultare le biblioteche Vaticane alla voce “inquisizione”
Fino a meno di un secondo dal compimento del 18mo anno, i nostri ragazzi non hanno la facoltà d’intendere e di volere ma, a questo punto sono da considerarli “SCEMI?”
A parte lo spettacolo della corrida infame, mi sento legato a quella terra!
Piaccia o meno ai vari din don don!
ricordo ai vari don, a chi è contro una legge che consente di abortire, che la nostra 194 ha introdotto anche i consultori per diffondere la contraccezione e quindi per prevenire l’aborto stesso; chi vuol prevenirlo che si impegni per questa, anziché ostacolarla 🙁
poi, il _presunto_ diritto del nascituro non è più tale se entra in conflitto con quello della madre: è più importante una persona che è già cittadina o un essere che non lo è? Questo “riduzionismo biologico” della vita è assai miserevole: la vita è biografia, è educazione, è cultura, è relazione…o una donna è solo un contenitore come una vacca? La sua libertà di scelta non conta niente? Riflettete, cattolici dalla mente angusta, sui diritti fondamentali delle persone nate: diritto alla vita alla libertà alla sicurezza alla dignità (tutti, non uno e per di più ridotto…all’osso); aggiungerei il diritto (del nascituro) ad essere _desiderato_: si può imporre per legge un desiderio? Men che meno, a un’adolescente che deve ancora crescere, la responsabilità educativa.
lorenzo,
il pupo esce dall’utero: dalla vagina esce solo in caso di parto naturale, ma non cesareo.
Per natura non tutti i potenziali vedono la luce, spesso non ci si accorge nemmeno di aborti spontanei, perche’ avvengono nelle prime due o tre settimane dal concepimento: vuoi metterti a recuperare proprio tutto il potenziale? Vorrebbe dire monitorare costantemente gli uteri di tutte le donne per salvaguardare tutti gli embrioni che si trovassero a passare di li’…una specie di grande fratello uterino. Ma e’ proprio cosi’ difficile da capire che le donne non vanno volentieri nemmeno dal ginecologo, per sentirsi dire che “l’aborto è usato sistematicamente come mezzo di contraccezione”?
I diritti del nascituro??? Allora, signori cattolici, visto che le donne sono cosi’ egoiste e inumane da non voler prendersi cura del pupo – prendiamo atto di questo nostro limite -, promuovete una legge per rintracciare tramite esame DNA il padre del nascituro e forzategliene l’affido e la cura parentale.
Sono curiosa di sentire cosa avranno da dire tutti i benpensanti cattolici maschi quando per legge tocchera’ a loro il peso di crescere un figlio non pianificato e non voluto: secondo me a fare gli esami del dna se ne scoprirebbero pure delle belle!
E tutto per una buona causa, per il diritto del nascituro: se non puoi obbligare la madre, c’e’ sempre il padre, e per il bene del nascituro, certo gli uomini non si tireranno indietro….
ogni volta che una legge riconosce alla donna più libertà in ordine all’interruzione di gravidanza, qualcuno se ne esce con questa storia dei diritti del nascituro: i diritti spettano alle persone, o, quanto meno, ai soggetti umani, se per nascituro si intende un feto nei primi 4 mesi di gravidanza, è sicuro al 100% che non si tratta di un soggetto umano, di una entità per natura portatrice di sensazioni, sentimenti, emozioni, volontà, anche elementari, perché questo per un embrione è biologicamente impossibile…pochi si rendono conto che i movimenti reazionari con la loro bioetica stanno cercando di sostituire la tutela della persona e la soggettività umana (che sta alla base delle moderne democrazie libertarie) con la tutela della vita umana intesa in senso meramente biologico, il che non è altro che un nuovo modo per affermare la supremazia assoluta del Potere sulla vita e la morte degli individui, svuotando di fatto la loro libertà nella relazione con la propria vita e la capacità di produrre nuove vite.
Non si è detto che la nuova legge sull’aborto in Spagna prevede una novità anche per le donne adulte: non sarà più necessaria la certificazione medica per accedere all’intervento di i.v.g. lo si potrà prenotare direttamente in clinica o in ospedale: niente più colloqui coattivi con psicologi, assistenti sociali, psichiatra …previsti per donne maggiorenni e più che adulte!!!
Quanto alle 16enni se gli antiaborto le giudicano mature per affrontare una gravidanza e un parto e per allevare un figlio, allora, sono mature anche per decidere da sole, senza condizionamento da parte di eventuali genitori cattolici, di fare un aborto, se non desiderano avere figli. Io a 16 anni avevo già deciso che non volevo figli e avevo già in mente di farmi chiudere le tube, quindi…
i diritti del nascituro?i diritti del nascituro?e chi se ne frega del feto! si interessassero di più dell’infanzia abbandonata,ipocriti…
meno male che c’è gente saggia a questo mondo.e poi si sa,se l’aborto è libero,è anche più libero il discorso su sessualità e anticoncenzionali(con conseguente diminuzione delle interruzioni di gravidanza). e magari il maschietto ingravidatore non svanisce all’annuncio della “lieta” novella
Peppe dici cose che non ho detto. Il pupo è un bambino, non un ingombro, perciò va tutelato come si tutela una donna in rischio di vita, se stuprata e se il feto (ammesso che le leggi ammettano solo l’aborto in quello stadio) presenta gravi malformazioni. Qui nessuno accusa qualcuno di omicidio, ma della tutela di ambo i soggetti in questione.
Il non riconoscere un figlio che è nato da parte di un padre è gia di per se una cosa molto grave; ma cosa significa “non voluto”? E’ bizzarra come cosa, 2 fanno sesso e poi decidono di abortire perchè “non voluto”; parere personale: questa è mancanza di responsabilità. Se io lo facessi con una donna che poi mi dice: sono incinta, dovrei prendermi tutte le responsabilità del caso, altro che figlio “non voluto”, perchè dovrei “rifiutare” quel povero innocente, che colpe ha?
Grande Sandra….
Per Lorenzo: come forse saprai, è possibilissimo che 2 sedicenni facciano sesso e che non conoscano abbastanza (chissà perché) gli anticoncezionali. Gli anticoncezionali non sono infallibili… ci sono mille ragioni per cui si può desiderare di non concludere una gravidanza.
Ovviamente la tua visione del mondo, legittima fin quando rimane tua e non la imponi a nessun altro, io non la discuto. Se tu sei in grado di fare altrettanto, non abbiamo nessun problema
rifiutare quel povero innocente….ma ti rendi conto che stai parlando di un agglomerato di tessuti privo di qualsiasi forma di psichicità…e come se tu dicessi rifiutare che quella povera alga innocente resti nella mia piscina… certo dal punto di vista morale a te sembra sbagliato rifiutare ad un embrione di farlo diventare una persona…ma rifletti, tuttavia, perché ogni embrione dovrebbe diventare un nuovo esemplare umano? Sostieni che ciò sia una legge di natura? ma non è vero che in natura ogni embrione è destinato necessariamente a diventare un nuovo esemplare umano, l’aborto è un meccanismo naturale, se l’aborto fosse contro natura, sarebbe fisicamente impossibile…ma ti sembra logico e razionale sostenere che ogni noi abbiamo il dovere di assicurare ad ogni embrione di diventare un esemplare umano? e quale sarebbe il fondamento di questo dovere? di certo non un interesse dell’entità vivente in questione, perché per sua natura un embrione non può avere interessi e volontà, come fai a dire se per l’embrione in se considerato sia meglio diventare o non diventare un nuovo esemplare umano? in realtà tu attribuisci all’embrione un tuo desiderio, quello di farlo nascere o un tuo convincimento etico alquanto arbitrario: nascere e sempre meglio di non nascere e quindi parli di difesa dell’embrione, quando in realtà vuoi difendere una tua concezione del mondo.
>Peppe dici cose che non ho detto
Tu dici “bisogna fare così”, “bisogna che tizio decida colà”, ma poi nei fatti trovi una donna che delle tue chiacchiere sul “pupo” in potenza non ne vuole sapere… e allora, nei fatti, che si fa? L’unica strada per far rispettare il TUO parere personale CONTRO quello di qualcun altro che vuol decidere in autonomia del proprio utero, è la via della costrizione… o magari della criminalizzazione alla Giuliano Ferrara.
http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=invasioni&video=9354
Il modo in cui la Bignardi (una donna) ha massacrato Giuliano Ferrara (che ricordiamolo, con la sua lista ha preso lo 0,4% dei voti) dovrebbe farti riflettere sulla inconsistenza delle tue pretese ideologiche.
Beh il mondo cattolico si sciocca molto spesso e molto facilmente, basta applicare quella cosa che si chiama razionalità.
Guardate che l’età dei primi rapporti sessuali si sta abbassando vertiginosamente. Altro che 16 anni…
Voi dite che l’aborto sia una scelta difficile. non credo sia sempre vero. C’è chi lo fa spesso. Se una ragazza sedicenne è in grado di decidere autonomamente di abortire, allora dovrebbe anche essere in grado di decidere per chi votare, di guidare un autoveicolo.
A tutti quelli che giocano con le parole come “attuale” e “potenziale”vorrei dire che è molto semplice giocare con le parole,lo si può fare all’infinito;il mio mestiere è quello di fare diventare bianco il nero,quindi non mi dite niente di nuovo.A Sandra dico che non sono nè un cattolico,nè un benpensante,tra le peggiori offese che mi si potrebbero rivolgere.Dovete smettere di pensare che solo perchè molti atei non abbracciano in toto la vostra ideologia,che per certi versi è per noi disgustosa,non possano essere tali!Condivido pienamente l’ultima riflessione di Lorenzo:la vita è una questione di assunzione delle proprie responsabilità;ma vorrei dire alcune paroline alle fragili ed indifese donne:continuate ad atteggiarvi a vittime in tutte le manifestazioni della società civile,ma come mai,solo per fare uno tra i tanti esempi ma il più squallido, tante(e dico tante,molte di più di quanto si possa immaginare)si spogliano(e non solo ma fanno tante altre cose)davanti le webcam facendo pagare fior di quattrini solo per potere mantenersi agli studi?In questo caso non si eleva nessuno a difensore della dignità della donna?E le donne che stanno ai posti di comando e che non conoscono nemmeno la grammatica italiana come ci sono arrivate?Usando l’arma più potente del mondo?Altro che fragili ed indifese..la verità è che questa è una società di ipocriti..
“allora dovrebbe anche essere in grado di decidere per chi votare, di guidare un autoveicolo.”
In Germania a 16 anni si vota e negli USA, sempre a 16, si guida e non mi risulta sia mai sorto alcun scandalo interno per questo.
“Votare” e “guidare” implicano l’estensione ad un controllo sul prossimo (sicurezza stradale nel primo caso, elezione dei rappresentanti di tutti nell’altro). L’aborto è pura e semplice autodeterminazione dell’individuo, per se stesso, per il proprio corpo.
Per Giovanni Leone.
Nessuno fa vittimismo sulle donne, il buono e il triste esiste dappertutto; semplicemente, ciascuno usa i mezzi che ha per farsi strada nella società.
Se nel mondo del lavoro gli uomini sono privilegiati e riescono a far carriera “semplicemente” con un titolo di studio elevato o con uno spirito di intraprendenza, è un dato di fatto che per le donne sia ancora più difficile la strada e quindi è anche colpa della società ipocrita, come tu la definisci, se per difendersi e attaccare devono usare per forza le armi che tu hai nominato.
……non è un pochetto troppo presto?
Candy fruit
forse pechè semplicemente viene spontaneo applicare il proprio pensiero anche per qualcuno di unico e irripetibile che potrebbe nascere. Visto che si presuponne che la gente sia felice di vivere e che i genitori non abbiano deciso per la soppressione allora si potrebbe pensare che sia giusto e bello dare questa possibilità. Per noi è facile parlare siamo già nati.
“Voi dite che l’aborto sia una scelta difficile. non credo sia sempre vero.”
Se per te andare dal ginecologo a farsi inserire un bell’ aspiratore in quel posto è cosa rosea e da poco, accomodati pure.
Proprio per questo, io più che abbassare l’età per abortire farei la guerra per l’educazione sessuale nelle scuole…..preferirei curare il male alla radice.
@giovanni leone
Molte donne fannoi carriera con la capacità e l’impegno. Come dici tu al più ci fai la segretaria.
Certo hai il posto assicurato, se sei bella. Ma nulla più.
Abortire sopprime il prodotto del concepimento, che è destinato a diventare una persona, secondo quando determinato al momento del concepimento.
Quindi per quanto mi riguarda l’aborto è un omicisio, e non un diritto universale.
A chi sostiene che è una pratica che non ha effetti sociali negativi: se l’aborto provoca depressione nella donna e se la depressione è causa invalidante, ormai riconosciuta in molti paesi, non so, in base a quest’esempio, come si possa dire che non ha effetti sociali.
Scusate, dal momento che sono una sedicenne, io so che anche in Italia è possibile abortire se minorenni senza il consenso dei genitori… per farlo ci si deve recare al consultorio e dopo un colloquio con lo psicologo o comunque con un assistente sociale viene rilasciato un cerificato da portare al giudice minorile che autorizzerà l’aborto; da sottolineare che nè il giudice nè il consultorio sono autorizzati ad informare i genitori.
Per il resto, perlomeno per quel che mi riguarda, sia alle medie che adesso alle superiori, sono previsti incontri sull’educazione sessuale e sono tutt’altro che tabù (studiando biologia è inevitabile)… a meno che non intendiate lezioni pratiche! XD
Se sento ancora che l’aborto è un omicidio vomito.
Se è su questo livello che dobbiamo discutere, tanto vale rinunciare subito. Tutta la buona volontà del mondo non basta a smuovere un assunto come quello.
@giovanni leone
Come ti permetti di stabilire cosa debba o “non” debba fare/comportarsi una Donna? Che una donna sia una pro.stituta o una parrucchiera oppure ancora una filologa sono FATTI suoi nella misura in cui SCEGLIE di esserlo, capisci “catto-quasi-ateo” imbo-nitore?
Il tuo “discorso” è FUORI TEMA usi della BASSISSIMA retorica per dare “peso” al Niente.
Ver.gogna!
caro peppe, anche le tue sono pretese ideologiche. Questo è un mio pensiero, dici così solo perchè la legge sull’aborto la ritieni “normale” per cultura. La mia non è ideologia, casomai lo può essere come l’ateismo che mi imporrebbe certi cose che non condivido, come accettare l’aborto sempre e comunque, oppure definire il bambino nell’utero “un agglomerato di tessuti privo di qualsiasi forma di psichicità…” come qualcuno ha scritto. Qualcuno fa riferimento alla razionalità, ma questa è una concezione antirazionale. Credo che nessuno di noi sarebbe felice che qualcuno decidesse per la nostra vita, ebbene con l’aborto in fin dei conti facciamo questo; penso solo se le nostre madri avessero deciso di “non volerci”, in questo momento noi non saremo qui a discutere, che ve ne pare?
x Ambra93 = la legislazione spagnola attuale infatti (sulla carta)è più restrittiva di quella italiana, e comunque il vero elemento di novità non sta in questa norma sulla 16enni, ma sul fatto che essa intende permettere l’aborto senza necessità di autorizzazione medica, rendendola così una delle leggi più liberali in Europa….
x Stef = in ogni caso non si tratta di un interesse dell’embrione, ma delle persone che esistono già, il quale si dovrebbe sovrapporre alla libertà della donna di decidere in base alla propria volontà personale
x gli altri antiaborto vari = l’antiabortismo è una forma di forte repressione messa in atto dalla società contro la libertà individuale della donna, con esso si pretende che il potere sociale si intrometta nelle funzioni corporali più intime di una persona, impedendogli di decidere autonomamente come regolarle, impedire ad una persona che non sopporta la gravidanza di abortire e la stessa cosa che impedire di vomitare ad uno che non riesce a digerire… si comprendono quali sono le reali cause di questa intromissione: il gruppo vuole difendere la sua perpetuazione, è l’interesse della specie che lotta contro l’interesse personale dell’individuo femmina che vuole sottrarsi alla funzione procreativa, anche se un motivo del genere oggi nelle società democratiche non può più essere speso nella propaganda politica al grande pubblico, ecco perché ci si appoggia allora all’ideologia cattolica e alla storiella del povero indifeso embrione… un tempo la specie accampava i suoi diritti sulla donna come riproduttrice in tanti altri modi, che sono progressivamente decaduti con l’emancipazione femminile, oggi resta in piedi solo l’antiabortismo, che è però un punto cruciale, perché l’individuo di sesso femminile non si può considerare veramente libero ed emancipato se una seduta sessuale, grazie all’intervento di leggi coercitive dello stato, può decidere del destino del suo corpo e della sua situazione familiare. Sento parlare di responsabilità, ma responsabilità verso chi? Ma se senza il sesso non protetto l’embrione neppure esisterebbe? Io sarei dunque responsabile verso una entità che si è prodotta a causa della mia stessa irresponsabilità? O il sesso è una attività libera e allora da essa non può nascere nessuna responsabilità oppure se ne può nascere l’obbligo a prestare il proprio corpo alla gravidanza non è più una attività libera nei fini e negli effetti, diventa una specie di fatto costitutivo di obbligazione, anzi di servitù…
Lorenzo scrive: “Credo che nessuno di noi sarebbe felice che qualcuno decidesse per la nostra vita, ebbene con l’aborto in fin dei conti facciamo questo; penso solo se le nostre madri avessero deciso di “non volerci”, in questo momento noi non saremo qui a discutere, che ve ne pare?”
Grandioso, semplicemente grandioso.
E allora? Siamo qui e ne prendiamo atto… se non ci fossimo… non saremmo qui a discutere! E allora? Cosa diamine vuol dire? In che modo questo strabanalissimo asserto dovrebbe rafforzare le tue tesi? Che poi alla fine quali sono? Che non puoi abortire a 16 anni, che non puoi decidere tu o che altro?
xLorenzo = scusa ma che l’embrione sia un agglomerato di tessuti privo di psichicità è un fatto scientificamente accertabile e irrazionale è ritenere che solo perché tu sei nato e retrospettivamente sei felice che tua madre ti abbia fatto nascere, bisognerebbe forzare tutte le donne a far diventare persone qualsiasi e tutti gli embrioni che in qualsiasi modo e circostanza si formino nel loro corpo…tu sei felice adesso, perché hai un cervello che ti permette di essere felice, non eri certo felice di nascere quando al tuo posto esisteva solo il materiale embrionale da cui si formato il tuo corpo…
inoltre ricordati che non saremmo qui a scrivere anche se non fossimo stati concepiti, quindi, seguendo la tua logica, bisognerebbe vietare anche i comportamenti contraccettivi.
Non dimentichiamo che ci sono problemi etici anche con le alternative all’aborto. Molte ragazze e donne che cercano un aborto non sono in grado di occuparsi di un figlio, o perché sono poverissime o hanno problemi seri, non è soltanto per mancanza di educazione sessuale. Negli USA certi gruppi cristiani cercano di promuovere le adozioni come alternativa all’aborto. Il risultato è che ci sono 200 000 bambini americani abbandonati che non riescono a far adottare da nessuno. In America ho conosciuto una ragazza la cui madre (tossicodipendente) aveva cercato di darla in adozione quando è nata. Era passata per le mani di 26 famiglie di affido temporaneo in 14 anni. “Sono stata abbandonata tutta la mia vita” mi ha detto. Quando parliamo di una vita potenziale o del nascituro abbiamo un immagine mentale di un bimbo sano nella culla con una coperta di pizzo bianco. Ma la realtà invece può essere brutale. I preti o il papa possono vedere la questione in maniera astratta perché sono “vergini” e non hanno una vita sessuale o familiare, ma se fossero assistenti sociali forse la penserebbero in un altro modo.
Il mandrillo d’altura, hal 9000, la gelatina …
troppo per me, lasciamo spazio ai laici.
ciao ciao.
@lorenzo
“l’ateismo che mi imporrebbe certi cose che non condivido, come accettare l’aborto sempre e comunque”
Ma tu ti rileggi -certo che NON ti rileggi- o è un (pessimo scherzo)?
Vedi il “mondo” NON sei tu (per certi versi mi spiace perché tutto sarebbe tremendo più semplice oltre che noioso), il “mondo” non è il tuo piccolo-piccolo “dio” efebo da 18 secoli “appena” compiuti, il dio delle raccolte di massa nei paesi del 3′ mondo in “mondovisione” a nostre spese, il dio di una morale trita da cata.comba buona per “tutti i santi giorni”, NO -I’m sorry- il Mondo è molto più complesso, variegato, sofisticato, sublime, terri.ficante, meraviglioso e certamente siderale di una mi.sera superstizione di “Stato” (estero), ovviamente al di là “del bene e del male”.
NESSUNO vuole IMPORTI l’aborto (censored!) io personalmente per uno che scrive certe (censored!) proporrei la cast.razione, ma questo sarebbe il paradiso in terra.
Sprachloss!
@ lorenzo: appunto, se le nostre madri avessero deciso di “non volerci” non saremmo qui a discuterne, semplicemente perchè non esisteremmo, per cui è inutile porsi il problema.
Puoi spingerti con il tuo ragionamento aldilà della superficie perfavore?
è inutile… non si riesce a far passare la differenza tra consentire e obbligare. E’ terribile…
Cari antiabortisti facciamo un esempio pratico:
Io ho qualche piccolo problemino alla schiena per cui il fardello di una gravidanza rischierebbe di farmi finire su una sedia a rotelle. In più pratico sesso sicuro (pillola+preservativo).
Dunque se per disgrazia rientro in quel 2% di persone cui la pillola e il preservativo fanno cilecca mi state dicendo che devo finire sciancata (e molto probabilmente paralizzata) perchè la povera morula ha un anima e quindi deve nascere per essere battezzata?? In pratica come donna mi riconoscete come un essere inferiore utile solo a produrre braccia per la vostra chiesa? Grazie, sono commossa.
Quanto chi blatera “se le nostre madri avessero abortito non saremmo qui a parlare”… beh appunto! Se non esistessimo non avremmo proprio problem alcuno, quindi è una mera questione di lana caprina.
@CAndyFruit
Ha ragione. Il punto è quello. Per questa gente la donna è un essere inferiore che può avere solo 2 ruoli: fattrice o meretrice. Ad ogni modo sempre ad uso e consumo del maschio, senza diritti.
Che ci sia una donna come me che non è nè madre ne putt@na è inconcepibile. Lavoro e prendo aumenti perchè sono maledettamente brava in quelllo che faccio…. impossibile devo sicuramente averla data al capo, nessuna donna può far carriera altrimenti.
Quanto poi a quelle che veramente di porstituiscono…. come sono bravi i clienti a ergersi a giudici. Tutti moralisti e poi chissa come mai l’Itaglia è uno dei paese dove praticamente il 90% dei maschi usufruisce della prostituzione, sopratutto della schiavitù di strada.
@Ambras93
Scusa l’OT e se sono tanto impudico da permettermi di riportare un giudizio che ti riguarda: sorry!
Vorrei solo ESPRIMERTI tutta l’amicale gioia nel leggere la tua lucida energia vitale nonché intelligenza cristallina. È un piacere davvero. Continua a leggere e studiare come sicuramente hai fatto finora! ..senza “esagerare”, ok?!? 🙂
PS
Anzi esagera-esagera, divenire una Donna “superiore” attraverso la Cultura, ecc (non intendo il nozionismo e il diventare un fenomeno da telequiz, ovviamente) è una necessità per una Donna “superiore” appunto.
Grazie
X ambras e nemo, non è così superficiale il ragionamento. Nostra madre ha il potere su di noi di darci o non darci la Vita, di vivere! Noi potevamo essere “eliminati” dalla volontà altrui, qualcuno avrebbe deciso per noi. Non siete per caso per l’autodeterminazione? Il mio discorso è super autodeterminista.
Ma cosa significa “non voluto”? E’ bizzarra come cosa, 2 fanno sesso e poi decidono di abortire perchè “non voluto”; parere personale: questa è mancanza di responsabilità. Se io lo facessi con una donna che poi mi dice: sono incinta, dovrei prendermi tutte le responsabilità del caso, altro che figlio “non voluto”, perchè dovrei “rifiutare” quel povero innocente, che colpe ha?
Il povero innocente non ha nessuna colpa, ovviamente. Infatti il povero innocente merita due genitori in grado e consapevoli del compito di crescerlo. Non e’ una maturita’ che si raggiunge semplicemente dalla trasformazione di ovulo+spermatozoo in embrione, non e’ niente di magico o di mistico peggio ancora. E’ faticoso e impegnativo. Chi ha avuto figli sa cosa voglio dire. A 16 anni sarei stata una pessima madre, non oso nemmeno pensare alla vita che avrei passato io e che avrei fatto passare al povero innocente. Un’inutile tragedia. Certo, non mi sarebbe piaciuto arrivare all’aborto, penso che ne avrei sofferto: ma la vita e’ fatta di scelte, e alcune sono dolorose, ma inevitabili per scongiurare un danno peggiore. Non si assume la responsabilita’ del caso dopo una frase, non e’ giusto nei riguardi di un figlio. Adesso possiamo scegliere, perche’ tornare ai tempi dei figli per forza? Che senso ha?
Sulla mancanza di responsabilita’ dei 16enni che fanno sesso senza essere capaci di evitare una gravidanza sono pienamente d’accordo con te. E’ proprio per questo che non affiderei a questi due irresponsabili il compito di educare il povero innocente di cui sopra.
Scusate, ho dimenticato di quotare lorenzo nel primo paragrafo del mio post.
Noi, non eravamo noi, anzi, per quel che mi riguarda “io” sono tale da quando ho cominciato a sviluppare il pensiero, la memoria, provare sensazioni, prima ero materiale organico; e non sto certo a farmi paranoie sul “se non fossi esistita”, semplicemente perchè se non fossi esistita il problema non si sarebbe posto.
il commento precedente era indirizzato a lorenzo
ciao sandra, io non intendo assolutamente giudicare le esperienze di vita. Credo sia difficile mantenere ed educare un bambino, ma appunto credo che la volontà di un minorenne debba essere accompagnata dal parere decisionale dei genitori, perchè a quell’età si è sempre bambini dopotutto.
Credo che se mi fossi trovato in quella circostanza, mi sarei fatto aiutare in tutti i modi possibili dalle persone a me vicine, dalle associazioni, dal volontariato. Lo dico perchè una vita per me è sacra e la affiderei comunque a persone che possono dare al mio bambino una vita dignitosa.
ps: è toccante ciò che hai scritto 🙂
@ lorenzo
sono del parere che solo il fatto che tu utilizzi l’aggettivo “sacra” per definire la vita renda la nostra discussione fine a se stessa, quindi vado.
io ci rinuncio!
la pensiamo diversamente Ambra. Ciao!
Comunque l’importante è che nessuno imponga o vieti l’aborto a priori, in parole povere: io e te siamo rimasti sulle nostre idee, tuttavia la suddetta legge non ti proibirebbe di esercitare la tua volontà come pure la mia, quindi dovrebbe incontare anche il tuo consenso… o no?
giovanni leone scrive:
“A Sandra dico che non sono nè un cattolico,nè un benpensante,tra le peggiori offese che mi si potrebbero rivolgere.Dovete smettere di pensare che solo perchè molti atei non abbracciano in toto la vostra ideologia,che per certi versi è per noi disgustosa,non possano essere tali!Condivido pienamente l’ultima riflessione di Lorenzo:la vita è una questione di assunzione delle proprie responsabilità;ma vorrei dire alcune paroline alle fragili ed indifese donne:continuate ad atteggiarvi a vittime in tutte le manifestazioni della società civile,ma come mai,solo per fare uno tra i tanti esempi ma il più squallido, tante(e dico tante,molte di più di quanto si possa immaginare)si spogliano(e non solo ma fanno tante altre cose)davanti le webcam facendo pagare fior di quattrini solo per potere mantenersi agli studi?In questo caso non si eleva nessuno a difensore della dignità della donna?E le donne che stanno ai posti di comando e che non conoscono nemmeno la grammatica italiana come ci sono arrivate?Usando l’arma più potente del mondo?Altro che fragili ed indifese..la verità è che questa è una società di ipocriti..”
Prendo atto che tu – nonostante quello che scrivi – non ti veda come cattolico benpensante. In quale categoria allora, dato che vi alludi scrivendo “noi” disgustati dalla “nostra” ideologia? Io parlo sempre per me. E non ho ideologie, semmai idee, talvolta.
Cerchi la provocazione maschilista (o ti offende forse che lo si possa dedurre?) insinuando che dietro agli schermi “rosa” si nascondano schiere di studentesse marchettare…..Le donne secondo il non-cattolico-non-benpensante-pensiero sono ignoranti come capre ma fanno carriera arrivando (!!!) ai posti di comando (!?!?!!?) perche’ – si sa – usano l’arma piu’ potente del mondo….ma ce l’avete anche voi, caro, usatela: e’ il cervello! Ma dai, che luoghi comuni, le studentesse che si prostituiscono come campione di mentalita’ femminile. Chi e’ che si atteggia a vittima? Sembri uno studente che si e’ fatto il mazzo per un esame e che si rode per non aver potuto usuifruire dell’arma webcam. Ma fregatene, no? Difensore, e perche’ scusa? Saranno poi affari loro. Se barattano in cambio di voti, invece denunciale.
Questa e’ una societa’ ipocrita…Noo, ma davvero? Pero’, non me ne ero mai accorta. Strano, forse sei un po’ pessimista, cerca di vedere il lato gioioso della vita. Magari non e’ proprio ipocrisia, secondo me dovresti cercare di capire piu’ profondamente l’animo umano, c’e’ tanto bene, basta saperlo cercare. Anche dentro di te.
Era ironico, ovviamente. Pero’ davvero, non te la prendere cosi’ tanto.
Riassumendo: di te si potrebbe dire senza tema di offenderti che sei un ateo antifemminista (o misogino)?
Sono assolutamente d’accordo con Thomas (28/4 ore 9,49) e vari interventi qui gli danno ragione se, solo per fare un esempio, occorre chiarire che il pupo esce dalla vagina.
Certo l’argomento dimostra come l’insegnamento della religione a scuola sia assolutamente anacronistico. Siamo sempre al problema della laicità dello Stato e delle sue istituzioni; problema che a me pare l’unico fondamentale del nostro paese e che nello stato attuale non consente di affrontare altri problemi con la dovuta serietà e tranquillità: insomma la religione ci fa perdere solo del tempo prezioso.
Per tornare a bomba, io ho un libro sull’educazione sessuale per gli adolescenti, in cui si dice apertamente che in certe scuole l’educazione sessuale c’è; ci andrà pure il nipotino del cardinale Tonini, magari; ma agli altri italiani in genere non è consentita una educazione sessuale e ciò a causa della fobia del sesso che ha la chiesa. E nella psicologia relazionale non ci sta forse il problema della gelosia che può causare enormi guai ed è in genere sinonimo di immaturità od incapacità alla relazione con l’altro sesso?
Abbiamo saputo che Ambras93 ha 16 anni.
Sarei curioso di sapere quanti ne ha lorenzo…
x ambra. L’aborto avviene per natura delle volte, ma è legalizzato pure quello “artificiale”; stiamo discutendo del II tipo, percui la legge dovrà avere comunque dei limiti: gravi rischi per la vita della donna, malformazioni del feto, stupro. Secondo me, come avviene in Spagna (credo) dovrebbe essere così, ovviamente è una mia opinione e ognuno deve rispondere solo alla sua coscienza.
Scientificamente parlando, ogni volta che un suo ovulo viene fecondato c’è l’80% di probabilità che venga espulso col mestruo… dicesi “aborto spontaneo” oppure – mi raccomando bigotti, inorridite – può definirsi anche “eugenetica naturale”, visto che gli ovuli fecondati con grosse anomalie vengono naturalmente scartati dall’organismo come inadatti alla vita.
Ora…
Piccolo problemino di logica elementare per quelli che ripetono come pappagalli che l’aborto è male perchè… “se tua madre ti abortiva non saresti stato qui”
Prendiamo una donna normale, con una vita sessuale normale. Supponiamo che trombi una volta al giorno per un mese e che finalmente resti incinta: quanti ovuli fecondati sono stati presumibilmente scartati in modo assolutamente naturale dal corpo della donna? Una cifra. Alla fine nasce Lorenzo. Ora… se ciascuna di quelle “persone in potenza” è stato deliberatamente distrutto dalla natura arcigna, MA poteva essere (stupore! mi raccomando stupìte!) una persona… e poichè “se la madre non li abortiva (naturalmente) non sarebbero stati qui”… MA poichè questi aborti naturali avvengono il più delle volte in modo inconsapevole (occhio non vede, cattolico non rompe)… la domanda da porsi è:
Lorenzo è effettivamente il primogenito di quella donna? C’è stata una strage prima di lui o l’unica essere umano nato è effettivamente lui? O forse anche gli altri erano esseri umani e sono stati becamente sacrificati all’imperfezione e caducità biologica dei figli di dio? Perchè se è così, allora Lorenzo dovrebbe, a rigore, essere considerato NON se stesso, ma magari il 18° fratello di se stesso… oppure la 18° espressione in atto di una schiera di mai sensibili esseri umani in potenza.
Ecco dove porta l’ideologia cattolica del “anche l’embrione è una persona”: alle pi.ppe mentali.
Io peppe non ho mai parlato dell’embrione in se, qui si va verso altri lidi “etici”. E non scomodare l'”ideologia” cattolica, senza la quale non esisterebbero etica e valori.
E comunque quell’esempio che porti sopra sono eventi biologici naturali, non manovrati. Perciò come esiste l'”eugenetica naturale” (nessuno scandalo tranqui…) esiste pure quella artificiale; allora proprio perchè artificiale è un’intervento umano che interviene e condiziona il naturale svolgimento delle cose, è questo ciò che noi stiamo discutendo, non gli eventi naturali in se.
la riflessione che fai a un certo punto col mio esempio, scusa se te lo dico, è stupida e non serve a niente al fine della discussione.
“E non scomodare l’”ideologia” cattolica, senza la quale non esisterebbero etica e valori.”
Ah vabbe’… se è per i valori allora…
http://www.templaricavalieri.it/images/inquisizione_sala_torture_03.gif
l’ideologia cattolica è meglio non scomodarla, hai ragione.
Di solito rispondo con riflessioni stupide solo a ragionamenti equini. Fai un po’ te…
“se tua madre ti abortiva non saresti stato qui”
se la madre di Hitler abortiva l’embrione che poi e’ diventato la persona Hitler, non ci sarebbe stato.
in entrambi i casi un embrione o un feto di pochi mesi sono progetti di persone, non persone.
Un progetto puo’ essere qualcosa di importante, ma non riesco a equiparare nemmeno lontanamente l’aborto alla morte di una persona, un embrione ad un bambino.
Così come non capirei l’equiparazione tra un modellino di una casa con la rappresentazione delle persone che va a fuoco con l’incendio di una casa vera con le persone vere che vanno a fuoco.
evviva Zapatero.
no davvero peppe, secondo me non ha alcun senso il tuo ragionamento, senza offesa ovviamente.
no davvero lorenzo, anche secondo me non ha alcun senso il tuo ragionamento, senza offesa ovviamente.
Ok… palla al centro. Io decido per me e tu per te. Mi sembra la soluzione migliore.
lorenzo scrive:
“Credo che se mi fossi trovato in quella circostanza, mi sarei fatto aiutare in tutti i modi possibili dalle persone a me vicine, dalle associazioni, dal volontariato. Lo dico perchè una vita per me è sacra e la affiderei comunque a persone che possono dare al mio bambino una vita dignitosa.”
La vita puo’ essere sacra, per te, non ti imporro’ mai di abortire un figlio. Non lo e’ per me, ovvero, lo e’ in modo diverso: se pensi di poter amare un figlio, e di volerlo davvero, per lui vuoi il meglio, questo include anche il meglio di te stesso, e questo non puo’ dartelo nessuno, ne’ i tuoi genitori ne’ tutte le associazioni di questo mondo: devi crescere, essere adulto e poi pensare se vuoi occuparti di qualcuno che dipendera’ da te (anche dalla tua maturita’ e dal tuo equilibrio, non solo dal tuo stipendio) per molti anni. Questo vuol dire per me avere rispetto della vita, la mia e quella dei miei figli. Il resto, scusa, sono solo parole vuote, retorica e immaturita’.
xlorenzo = non è possibile attribuire l’autodeterminazione ad una entità come l’embrione e peraltro a spese di quella della persona che lo determina… la donna non potrebbe decidere della vita dell’embrione e in definitiva se un un nuovo esemplare umano deve formarsi o meno e invece voi antiabortisti dovreste, attraverso leggi ispirate ai vostri principi, avere il potere di disporre del corpo della donna asservendolo alla gestazione indesiderata e di decidere al posto suo se prestarsi o meno alla formazione di una nuova persona umana?
nessuno decide né la propria nascita, né il proprio aborto, è sempre un altro che lo decide. quindi è preferibile, per ragioni di giustizia e di umanità, che a decidere sia l’unica persona esistente al momento in cui si deve praticare l’aborto (la donna) che è anche l’unica che è direttamente interessata dall’evento gravidanza visto che lo dovrà sopportare sulla sua pelle…finché si parlerà di diritti, di autodeterminazione con riferimento ad una entità come l’embrione il discorso sull’aborto sarà sempre falsato da premesse false.
@peppe
Tra l’aborto spontaneo e l’aborto procurato, c’è la medesiam differenza che passa tra una morte naturale, e una morte cagionata da omicidio.
@CandyFruit
La donna dispone del suo corpo e la gravidanza è la conseguenza di una sua azione compiuta tramite corpo… e anima se ci credi.
Quindi la gravidanza, salvo il caso di stupro, deriva da un’azione liberamente deliberata dalla donna.
Pertanto da quetso punto di vista l’aborto è ammissibile solo in caso di stupro. Per la Chiesa non lo è ma in questo caso non sono tanto d’accordo.
Altro caso per cui è ammesso l’aborto è in caso di pericolo di vita della donna, in base al principio dello stato di necessità.
senza il corpo della donna l’embrione neppure esisterebbe e tu vorresti attribuirgli un diritto nei confronti della donna avente ad oggetto il suo corpo, un diritto che non verrebbe mai attribuito neppure ad una vera persona umana…non riesco ad immaginare una situazione più di questa contro logica e natura
xFederico
tu stai sostenendo che la donna dando il consenso all’atto sessuale lo darebbe implicitamente anche ad eventuali gravidanze che ne seguissero? Ma ti rendi conto dell’assurdità? Significherebbe che la donna non può disgiungere il sesso dalla procreazione, che per la donna scegliere di fare sesso comporterebbe l’onere di accettare sempre e comunque l’eventualità della gravidanza della sua prosecuzione e del parto, anche se in percentuale variabile secondo il tipo di protezione utilizzata o l’utilizzo o meno della protezione, E QUESTA ME LA CHIAMI LIBERTA’ DI DISPORRE DEL PROPRIO CORPO?
e poi il punto è che non esiste giustificazione razionale alla pretesa di forzare la donna a tenere dentro il proprio corpo un embrione indesiderato, in qualsiasi modo ci sia capitato. le uniche giustificazioni o sono mitologia (l’embrione già persona) oppure si inscrivono in filosofie e concezioni politiche contrarie alla piena libertà individuAle della persona di sesso femminile.
Tra l’aborto spontaneo e l’aborto procurato, c’è la medesiam differenza che passa tra una morte naturale, e una morte cagionata da omicidio.
già però la morte di una persona anche quando è dovuta ad un evento naturale, suscita comnque sconvolgimento, è vissuta appunto come perdita di una persona umana, mentre se l’embrione viene abortito naturlamente nessuno pensa che è morta una persona, se morissero tanti neonati quante blastocisti ed embrioni vengono abortiti spontaneamente, diremmo veramente di essere di fronte ad una strage naturale di neonati, con una mortalità infantile superiore a quella delle società pre-industriali…in realtà il paragone fra i due tipi di aborto serve per mettere in rilievo come nella mentalità comune, anche in quella di chi è antiabortista, in realtà embrione e persona non sono mai sentiti come entità perfettamente equivalenti.
@CandyFruit
Vedi noi abbiamo una morale un po’ diversa dalla tua, secondo cui amore, sesso e procreazione di norma non possono sussistere separatamente, ma anche possono.
Tuttavia la procreazione è legata all’atto sessuale ed qualora sussite è parte integrante dello stesso. La rottura di tale vincolo è contro la dignità umana, tanto è vero che la donna che abortisce, a meno che non ha la coscienza ormai totalmente andata, sta male. E anche molto. Casi di abortiste convertite dopo l’aborto infatti ce ne sono tanti.
Pertanto noi non possiamo accettare una visione che dichiari l’aborto diritto, in quanto non lo è.
Federico,
e’ un discorso assurdo, e che lascia opportunamente fuori la responsabilita’ maschile. Se volete davvero eliminare l’aborto, incominiciate a formulare e far passare una legge in grado di obbligare gli uomini a essere padri, poi se ne riparla. Buon lavoro!
Una proposta seria e sensata, quella spagnola.
2) Infatti la donna che abortisce spontaneamente subisce lo stesso un trauma. Purtroppo oggi gli aborti spontanei sono frequenti. Tutti conosciamo almeno una giovane donna che ha abortito spontaneamente e quindi sappiamo che la cosa crea angoscia e dolore.
Federico,
anche meno sai! Io ne conosco due, ma angoscia e dolore sono cose diverse. Dai, serio.
@Sandra
Infatti il padre che lascia da sola la donna il cui figlio è anche suo figlio, non è affatto ben visto.
Personalmente credo che se in certe occasioni l’uomo facesse l’uomo il numero di aborti diminuirebbe sensibilmente.
Spesso la donna si trova col compagno che non vuole un figlio in giro, quandi le consiglia più o meno discretamente di abortire (naturalmente non si fa vedere con lei in consultorio), e la famiglia fa lo stesso preoccupata della possibile carriera della figlia.
Se questa non è manipolazione del corpo della donna, voi come la chiamate?
@Sandra Era un modo per esprimere in maniera forte il concetto di qualcosa di negativo. L’angoscia o l’ansia c’è, visto che si ha anche paura di affrontae la nuova gravidanza.
Federico,
“non e’ affatto ben visto” merita un approfindimento da parte tua. Cosa vuoi dire? E’ una battuta?
Se l’uomo facesse l’uomo…l’uomo non vuole il figlio in giro…la famiglia preoccupata della carriera della figlia….vivi in un paesino molto piccolo?
Si sta per l’appunto parlando della possibilita’ di dare alla donna la scelta se diventare madre o meno. Visto che per ora nessuno ha mai fatto la proposta di obbligare alla responsabilita’ paterna previo esame dna l’uomo, si declina la responsabilita’ alla donna, concedendole la liberta’ di scegliere.
La mia era poi una provocazione: se una donna rimane incinta senza che il concepimento sia stato programmato, la nascita forzata per legge di un bambino e’ secondo me contro natura, che lo vorrebbe desiderato, al di la’ della responsabilita’ stabilita per legge. A te importa solo ridurre il numero degli aborti per stabilire un primato morale, io preferisco che un bambino cresca senza la dolorosa sensazione di essere un fastidio. Tu stai pensando a drammoni sentimentali, ma la realta’ e’ che si fa sesso e si’, si puo’ rimanere incinta, anche per aver fatto sesso una sera perche’ ti andava. Possibile che non ti sia mai capitato, e che tu non ti sia mai chiesto cosa avresti fatto se ….? Cosa c’entra la manipolazione del corpo della donna? Secondo me hai le idee un po’ confuse, neanche mia nonna era cosi’
x Federico
appunto voi pretendete di imporre la vostra concezione della sessualità e della dignità personale a chi non la condivide. è un fatto che voi volete costringere le donne che non la condividono a subirla sulla propria pelle. le leggi che permettono e assicurano il servizio di aborto non obbligano chi la pensa come voi ad abortire. e poi smettetela con questa storia che le donne dopo l’aborto stanno male o se non stanno male sono delle depravate senza coscienza, queste sono tutte vostre illazioni. di persone che cambiano idea dopo una scelta possono sempre essercene, del resto, molte che abortiscono frequentano poi la chiesa e quindi è facile che restino vittime della vostra ideologia che pure è contraria a quelle che sono state le loro reali esigenze…sta di fatto che non esiste un motivo logico, al di fuori della particolare concezione cattolica della sessualità, della persona e della loro dipendenza da una presunta opera di creazione divina, che possa giustificare l’imposizione coercitiva della prosecuzione della gravidanza in una donna che non la vuole e non può tollerarla, per qualsiasi motivo.
impedire ad una donna di liberarsi di un embrione indesiderato, fonte di malessere fisico, psichico ed esistenziale questa è una gravissima offesa alla dignità, alla libertà umana, al diritto che ogni persona ha alla propria integrità fisica e psichica.
xFederico
che schifo…se l’uomo facesse l’uomo…ci sarebbero meno aborti…adesso stai insinuando che un uomo per essere uomo deve volere figli ogni volta che gioca sessualmente con una donna? questa me la chiami dignità umana? ma lo sai che oggi uomo e donna di comune accordo fanno sesso solo per scopo ludico e di socializzazione? dietro l’antiabortismo c’è soltanto una concezione bestiale della vita e della sessualità, che vuole trasformare le donne in giovenche da latte e gli uomini in strumenti di inseminazione…
Federico scrive:
28 Aprile 2009 alle 22:25
2) Infatti la donna che abortisce spontaneamente subisce lo stesso un trauma. Purtroppo oggi gli aborti spontanei sono frequenti.
certo che sei un recipiente di ridicoli luoghi comuni…adesso anche gli aborti spontanei sarebbero una novità di oggi…un tempo quando le condizioni di nutrizione e igienico sanitarie in cui viveva la maggior parte delle donne erano peggiori di quelle attuali, gli aborti spontanei erano ancora più numerosi, qualsiasi donna nella propria vita abortiva spontaneamente almeno 4, 5 volte, una donna con 10 figli in realtà era rimasta incinta almeno 5 o 6 volte in più dei figli partoriti…
secondo me la prossima e’ “l’uomo e’ cacciatore”.
xSandra
ma guarda che la legge per obbligare l’uomo ad essere padre esiste, è possibile agire per il riconoscimento della paternità contro il padre renitente, soltanto che con questa azione cosa si ottiene, soltanto la condanna del padre a pagare una parte del mantenimento e il diritto per il figlio di portare il suo cognome. Chi subisce i danni della gravidanza e del parto indesiderato è la donna. L’uomo non potrà mai subire fisicamente questi danni. Certo potrà essere un po’ afflitto per le conseguenze economiche (peraltro facilmente evitabili occultando a dovere le proprie fonti di reddito), ma del resto sono comunque conseguenze sopportabili, perché le condanne alimentari sono commisurate alle disponibilità patrimoniali dell’obbligato. di persona ho conosciuto diversi uomini molto facoltosi cui non importava di fare sesso sicuro perché tanto si potevano permettere di pagare il mantenimento anche per due tre o più “bastardi”, molti se ne fanno anche vanto di questo tipo di paternità, lo considerano un segno di virilità, non credo che l’uomo potrebbe mai essere danneggiato dalla paternità, anche coattiva, come una donna.
in fondo all’uomo, facoltoso, conviene avere figli da donne single con cui non ha relazione di convivenza, le donne si sopportano gravidanza, parto, neonato e figlio con tutti i problemi e loro fanno il padre a distanza, certo con un po’ di dispendio economico, ma senza perdere il godimento e la libertà della propria vita…quindi cercare di far leva sul senso di responsabilità degli uomini è inutile, forse solo su quelli poveri può funzionare, ma quelli in genere infatti, se non hanno la mente compromessa dalla religione, sono i primi a consigliare l’aborto…poi di che utilità può essere per la donna già sventurata per essere incorsa in una maternità non voluta una condanna al riconoscimento della paternità nei confronti di un uomo senza particolari mezzi economici, significa una sola cosa, trovarsi ad avere un legame per sempre con un uomo avaro che magari neppure amano e vogliono tra i piedi, forse per questo anche quelle che per motivi loro decidono di proseguire la gravidanza non chiedono all’inseminatore di riconoscere il figlio.
CandyFruit,
la mia era una provocazione, trovo aberrante che si obblighi qualcuno a diventare genitore, madre o padre che sia. Non era una provocazione singola, non come nella tua precisazione, ma un obbligo immaginario che affianchi alla donna che chieda di non voler crescere un bambino e che quindi vorrebbe abortire, la ricerca e l’obbligo per il padre di farlo al suo posto, non al suo fianco! Cioe’ che per una volta sia solo sulle spalle del padre il peso e per default (non il contrario, e con un eventuale intervento del padre dietro azione legale). In questo scenario di unici responsabili pratici dei frutti del peccato, secondo me, gli uomini si affretterebbero a ristabilire il diritto all’aborto! Concederei anche a loro, certamente, la possibilita’ di chiedere per vie legali il riconoscimento della maternita’! 😉
Mattia,ma come scrivi catto quasi ateo imbonitore?Ti confesso che mi sono messo a ridere;il mio discorso non è fuori tema,forse sei tu che non lo comprendi del tutto!Invece lo ha compreso benissimo Sandra che è l’unica che mi ha rivolto una critica degna e a cui quindi vorrei dire alcune cose;io non sono misogino,anzi sono tra quelli che dicono che da un punto di vista intellettuale gli uomini e le donne sono pari.Forse hai ragione,dovrei fregarmene,ma quando ti vedi scavalcare da alcune persone che hanno un’arma che io non ho e che usano slealmente,non credi che potresti incazzarti come una bestia?Mi dispiace ma non sono d’accordo sul fatto che nel mondo ci sia tanto bene;c’è solo tanta cattiveria e la società è una vera e propria giungla.Gli esseri umani sono capaci di fare del bene solo quando non è in gioco qualche loro interesse,altrimenti riemerge quell’egoismo che è alla base,ne sono fermamente convinto,di tutta la nostra vita.
CANDYFRUIT
veramente le statistiche sugli aborti sembrano sfatare il mito secondo cui i ricchi abortiscono, eprchè hanno la vita da godersi, mentre i poveri fanno figli, perchè nulla hanno.
Si chiama egoismo, e colpisce tanto i ricchi quanto i poveri. E con buona pace di certa agiografia veteromarxista, in maniera alquanto simile.
Sandra
Ma tu hai perfettamente ragione. Non si può obbligare la gente a non essere egoista, se non altro perchp sarei tra i primi i finire in galera, se l’egoismo fosse reato.
Ma non si può nemmeno rivendicare l’egoismo come diritto civile.
Mi chiedo perchè mai i baldi membri del pretame (e loro hooligans) non supportino la richiesta di una legge che tuteli gli spermatozoi dall’essere gettati via con il preservativo. Cos’hanno in meno dello zigote? Se questo è un soggetto portatore di diritti, in quanto già essere vivente secondo il verbo bibbio-pretesco, come mai il discorso non vale anche per i gameti maschili? Sono essi non-vivi forse? Può la vita nascere dalla morte? E allora, avanti: subito una legge di tutela e una campagna per la raccolta indifferenziata degli spermatozoi gettati via nei serbatoi di quello strumento demoniaco di caucciù…e mi raccomando…Battezziamoli prima, per liberarli dal peccato originale, quindi funerale e sacra sepoltura. W la par condicio tra spermatozoi e zigote!
io ho fatto una constatazione che non ha niente a che vedere sulla frequenza degli aborti, ho solo detto che il divieto d’aborto non potrebbe mai nuocere agli uomini, soprattutto quelli ricchi, nella stessa maniera in cui nuocerebbe alla donna, appunto perché non è possibile togliere l’embrione dall’utero della donna e metterlo nella pancia dell’uomo con aggiunta di iniezioni di progesterone ed estrogeno ad altissimo dosaggio, facendo sopportare a lui il peso della gravidanza e del parto con tutte le sue conseguenze nefaste sulla psiche e sul corpo. quanto all’egoismo: tutti i diritti si basano sull’egoismo, sull’egoismo legittimo, è infatti egoismo legittimo rivendicare il godimento e il possesso esclusivo dei propri beni (proprietà) e così è egoismo legittimo pretendere di essere gli unici a poter disporre del proprio corpo e delle sue sostanze vitali e non dover subire malesseri e danni per colpa della crescita di un embrione non voluto senza aver neppure interesse ad avere figlio. Chi sostiene che escludere l’embrione dal proprio corpo non è un diritto, allora, mette in discussione con ciò tutto il sistema del diritto privato.
XSenza paura: infatti ci sono stati tempi in cui i padri della chiesa e i canoni definivano “omicidi” anche gli sposi che usavano mezzi per impedire il concepimento… il fatto è che la chiesa non può accettare che l’uomo e la donna si sostituiscano a dio[per noi non credenti al caso] nella decisione ultima se una persona deve venire al mondo…è questo il peccato di fondo…decidere autonomamente
come si può pretendere il diritto(che sicuramente è egoistico, perché tanti rimangono danneggiati da questa esclusione) di escludere tutti gli altri per esempio dall’abitazione di nostra proprietà o dall’uso di altre cose materiali sostituibili che ci appartengono e poi affermare che uno non ha il diritto di escludere gli altri dal proprio corpo…oppure che sì questo diritto ce l’ha ma solo con gli altri che siano persone ed esemplari umani formati, ma non nei confronti di un embrione…sotto il profilo logico giuridico è assurdo, a meno che non si neghi che ciascuno è il titolare esclusivo del proprio corpo e ha diritto esclusivo al godimento dello stesso e delle sue sostanze vitali e a non essere disturbato nel proprio benessere dalla altrui presenza indesiderata al suo interno.
@Senzapaura
Il doscorso vale anche per i gameti femminili. Il singolo gamete non diventa una persona, quindi non è una persona. Getter via ovuli e spermatozoi non è un aborto, quindi non è un omicidio.
L’micidio è la distruzione di una cosa viva che può diventare una persona se lasciato sviluppare. E’ una person al primissimo stadio della suo sviluppo che precede con continuità.
@CANDYFRUIT
E quali sarebbero i fondamenti del diritto privato che sarebbero messi indiscussione dal negare che l’aborto sia un diritto.
Attenzione poi, che dichiarare che una cosa non è diritto di una persona non vuol dire vietarla.
Io non ho in italia il diritto di andare a prostitute, altrimenti mi dovrebbero fornire degli strumenti per usufrurne e ne endrebbe regolato l’accesso. Ma andare a prostitute non è neanche reato.
#Candyfruit: “è questo il peccato di fondo…decidere autonomamente”…..verissimo! è il vero peccato originale del testo biblico: ragionare senza YHWH, il che equivale a disobbedirgli. E pensare che i “zelanti” cattolici pensano sia stata la mela…che non è neanche menzionata nel racconto edenico del Genesi!!!!!
“ci sono stati tempi in cui i padri della chiesa e i canoni definivano omicidi……” Infatti lo sapevo. Chissà quante preghiere per salvare le anime degli spermatozoi perduti…
per federico:
“L’omicidio è la distruzione di una cosa viva che può diventare una persona se lasciato sviluppare.”……ciò vale anche per gli spermatozoi comunque. Di cos’è fatto lo zigote? E in ogni caso, si riconosce: sinchè NON è sviluppata in persona NON è persona. Altrimenti potrei dire, siccome anch’io diventerò papa (se mi si lascia sviluppare la strada giusta) consideratemi già adesso papa: e decido considerare l’embrione una non-persona e lascio libertà di coscienza….
La “bioetica” cattolica (e delle religioni rivelate in generale) si fonda su dogmi: decide cos’è e cosa non è a prescindere dal riscontro empirico. Costruisce imperativi – che vuol imporre -sull’immaginazione suggestiva/emozionale/impressionistica amplificata, spesso, anzi MOLTO spesso, ad arte. E adesso vo dormire chè, non essendo ancora papa, e neanche vescovo o prete, domani devo lavorare…..
Sto aspettando che salti fuori un altro troll e che urli
EVERY SPERM IS SACRED
e poi stiamo al completo
infatti è inutile ragionare con i cattolici…se uno non può avere la disponibilità esclusiva del proprio corpo e non può respingere ed espellere da esso ciò(embrione) che disturba il proprio benessere nella relazione con il proprio corpo, come può, dal punto di vista logico, avere il diritto all’esclusiva e a respingere gli altri da tanti altri beni che sono assolutamente inferiori rispetto al corpo e al benessere psicofisico…se lo stato non può trasformare un interesse egoistico in diritto, in pratica non dovrebbero esistere i diritti individuali dei privati, visto che tutti servono per tutelare interessi egoistici ed autoreferenziali del singolo della 194 combinato con il riconoscimento costituzionale della inviolablità della persona e della libertà personale che permette di affermare che l’aborto è un diritto…non capisco che parallelo ci possa essere dal punto individuo… e poi non vedo dal punto di vista vista logico che analogia ci sia il fatto di andare a prostitute e quello espellere dal proprio corpo un embrione indesiderato che causa malessere…
un altro esempio di logica “stringente” cattolica: l’embrione diventa una persona quindi è una persona?!? ma se lo diventa (attraverso un processo graduale segnato da notevoli discontinuità essenziali e non assolutamente predeterminato come si vuol far credere), vuol dire che all’inizio ancora non lo è, come fa uno a diventare una cosa che è già. se io sono una persona, non ho bisogno di diventarlo.
infatti è inutile ragionare con i cattolici…se uno non può avere la disponibilità esclusiva del proprio corpo e non può respingere ed espellere da esso ciò(embrione) che disturba il proprio benessere nella relazione con il proprio corpo, come può, dal punto di vista logico, avere il diritto all’esclusiva e a respingere gli altri da tanti altri beni che sono assolutamente inferiori rispetto al corpo e al benessere psicofisico…se lo stato non può trasformare un interesse egoistico in diritto, in pratica non dovrebbero esistere i diritti individuali dei privati, visto che tutti servono per tutelare interessi egoistici ed autoreferenziali del singolo della 194 combinato con il riconoscimento costituzionale della inviolablità della persona e della libertà personale che permette di affermare che l’aborto è un diritto…non capisco che parallelo ci possa essere dal punto individuo… e poi non vedo dal punto di vista vista logico che analogia ci sia il fatto di andare a prostitute e quello espellere dal proprio corpo un embrione indesiderato che causa malessere…
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infatti è inutile ragionare con i cattolici…se uno non può avere la disponibilità esclusiva del proprio corpo e non può respingere ed espellere da esso ciò(embrione) che disturba il proprio benessere nella relazione con il proprio corpo, come può, dal punto di vista logico, avere il diritto all’esclusiva e a respingere gli altri da tanti altri beni che sono assolutamente inferiori rispetto al corpo e al benessere psicofisico…se lo stato non può trasformare un interesse egoistico in diritto, in pratica non dovrebbero esistere i diritti individuali dei privati, visto che tutti servono per tutelare interessi egoistici ed autoreferenziali del singolo.
inoltre dal contenuto della 194 combinato con il riconoscimento costituzionale della inviolablità della persona e della libertà personale che permette di affermare che l’aborto è un diritto…
e poi non vedo dal punto di vista vista logico che analogia ci sia il fatto di andare a prostitute e quello espellere dal proprio corpo un embrione indesiderato che causa malessere… secondo te la tutela del proprio corpo nei confronti dei danni e del malessere psicofisico causati dalla continuazione della gravidanza e del parto sono equiparabili alla voglia di andare con una prostituta? che poi per soddisfarla basta che la prostituzione non sia vietata, non vedo che razza di diritto dovrebbe riconoscere lo stato a chi va con una prostituta, di farla prigioniera e violentarla?
non si può nemmeno rivendicare l’egoismo come diritto civile
Sicuramente non all’interno di una comunita’ dove vige la regola monastica. Ma stiamo parlando di vita democratica, e davvero il tuo ragionamento fa paura, anche perche’ ti immagino giovane.
Chi stabilisce cosa e’ egoismo poi? Perche’ secondo te basta fare figli per essere considerato un non egoista? Non pensi che si facciano figli prima di tutto per se stessi? Non pensi sia molto egoista da parte tua decidere che una coppia debba far crescere un figlio che non vuole? Perche’, in nome di quale diritto imporresti a un bambino un peso del genere? Pensa alla vita vera di questo bambino, non alle paroline che leggi nei libri. Pensa alle parole che direbbe lui dei suoi genitori, o della sua casa, se gli piace o se preferirebbe essere altrove. Sei Tu ad essere estremamente egoista e inumano.
@Sandra
E un attoo di egoismo espellere l’embione per tutelare il rapporto col proprio corpo (?!?) come dice CANDYFRUIT, così come è egoismo fare figli per, cito un esempio, avere chi ti accudisce durante la senilità.
Le categorie morali univoche, cioè buone o cattive in quanto tali, sono poche. Molte sono buone o cattive a seconda del contesto in cui le si pone. Si è testarsdi se si spendono troppe energie per una cosa considerata inutile, mentre si è tenaci se lo si fa per una cosa considerata utile. Esiste un oggettività nel definire l’utile o l’inutile. Non sempre ma tendenzialmente.
La scala di valori che una persona si crea definisce l’utile o l’inutile.
Secondo la nostra scala di valori l’aborto è inutile, frutto di una mentalità egoista in cui la persona si pone al centro di tutto e tutto deve essere pronto a soddisfare i suoi bisogni. Non è la causa dei problemi, ma il frutto di altri problemi.
E la legge sull’aborto non può essere giustificata con la legge medesima, altrimenti la legge diventa autorewferenziale. Deve essere giudicata da ciò che produce nella società. Individualismo e atomismo.
Cristo disse “dai frutti che produrranno li riconoscerete”.
Vorrei soffermarmi su questa frase depositata in h. 10.00: “Secondo la nostra(!) scala di valori l’aborto è inutile, frutto di una mentalità egoista” . Credo che sia stata messa col fine di rappresentare il punto di vista cattolico-militante. Ebbene: 1) la “vostra” scala di valori, in quanto, appunto “VOSTRA”, non può essere imposta a tutta la collettività. Non siamo nel Medioevo e lo Stato Pontificio del Papa Re è morto nel 1870. E poi la “vostra” scala di valori valorizza l’esistenza di esseri maligni e miracolistici, che possono possedere esseri umani, e non credo che ciò abbia un riscontro scientifico in termini di “valore”…se proprio si vuole scomodare un terreno oggettivo. La “vostra” scala di valori è quindi una scala di tipo emozionale-soggettivo. 2) Sull'”egoismo”. Cosa c’è di più egoistico del far virtù dell’imposizione della propria credenza religiosa (quindi credenza nel soprannaturale) ai propri figli o…come ha fatto e fa il Vaticano, all’intera società? Concordo con “Senzapaura” quando rammenta che l’etica religiosa, che si fonda sui “dogmi”, non può liberarsi dalla sua caratteristica di volersi imporre al di là dei riscontri oggettivi (con le buone o con le cattive). E gli zelanti sono lì pronti a intrupparsi nelle soldataglie per l’applicazione dell’ordinamento “dogmatico”. Saluti
solo uno spermatozoo su 50 milioni feconda l’ovulo. Tutti gli altri sono atei
@CrudoGoriziano
Nessuno vuole imporre nulla.
E’ nella natura umana l’agire. E noi agiamo in forza dei nostri principi, così come fate voi.
Se a qualcuno da fastidio che noi agiamo, come Gesù Cristo ci ha detto di fare, e se qualcuno ha le crisi isteriche quando sente criticare la pratica dell’aborto, non è un motivo per smettere di dire ciò in cui crediamo.
“Nessuno vuole imporre nulla.” Infatti oltre all’invasione dello Stato vaticano nella produzione legislativa dello Stato italiano esiste un esercito di assatanati inquadrato nella brigata del “movimento per la vita” che svolge il suo campo di battaglia presso le strutture ospedaliere pubbliche e nel bombardamento mass-mediatico. Domanda 1: su cosa si fonda il sacramento cattolico del battesimo infantile (che nella Bibbia non c’è’)? domanda 2: come si concilia la “neutralità cristiana” in politica invocata dal Cristo (visto che è stato citato) con l’azione politica delle forze vaticaniste, inclusa la benedizione delle armi? Libero adattamento, a seconda del bisogno, delle libere invenzioni teologiche umane?
Interessante detto da un troll: “se qualcuno ha le crisi isteriche quando sente criticare la pratica dell’aborto”. In realtà credo che le crisi isteriche colpiscano gli oscurantisti par tuo caro Federico quando sentono parlare di aumento dell’aborto legale. Altrimenti non mi spiego che ci faccia tu in questo forum. Chi credi di convertire? Stai sprecando tempo. O ti ci mnada qualcuno? Il che confermerebbe in ogni caso l’attacco isterico antiabortista. Ma forse sei in missione per conto divino ( o di…vino)
Davvero forte: “se qualcuno ha le crisi isteriche quando sente criticare la pratica dell’aborto”. A me sembra che il problema sia il contrario. E’ l’antiabortista oscurantista che e affetto da crisi isterica ogni volta che sente che la legalizzazione dell’aborto avanza. Altrimenti che ci fa in questo forum un cattotroll come federico? O lo mand qualcuno? in tal caso non cambia la necessità di sfogare un attacco isterico. Ma forse è in missione per conto divino
XFederico
ma guarda che è egoismo anche far sottoporre una persona ad esecuzione forzata per tutelare il proprio interesse ad avere soddisfatto un credito, è egoismo far espellere qualcuno dalla nostra proprietà, non capisco perché soltanto l’interesse egoistico della persona di sesso femminile ad avere il proprio corpo libero dalla gravidanza indesiderata non dovrebbe essere meritevole di tutela…la vostra ideologia è irrazionale… è inutile che tenti di aggirare l’ostacolo…la vostra ideologia, tradotta in termini giuridici, si trasforma nella lesione di un bene fondamentale della persona umana: una serena ed indisturbata relazione con il proprio corpo = benessere psicofisico.
è nella natura umana agire…infatti, e, prendiamo atto che voi antiaborto agite contro quello che anche dal punto di vista della teoria generale è un diritto fondamentale della persona di sesso femminile…e tutte le argomentazioni che usate per negarlo si rivelano assolutamente infondate, contraddittorie, mere petizioni di principio.
e poi non mi risulta che il vostro Cristo abbia mai detto di agire contro l’aborto, l’attività in cui vi impegnate di più è proprio quella di cui nei vangeli non si fa alcuna menzione…che stranezza…
p.s. non te ne uscire con le solite citazioni della Didaché, dell’Epistula Barnabae e simili…perché quelle non contengono parole di questo vostro profeta, ma sono le idee che circolavano nelle comunità cristiane primitive variamente spiegabili in base a particolari circostanze storico-sociali
l’unico – UNICO – modo per prevenire l’aborto è una educazione sentimentale e sessuale A TAPPETO a partire dalle elementari! E COL VOTO! se non sai come si resta incinti e come si usano i contraccettivi perdi l’anno! credo che sia più vitale conoscere queste cose che lo zibaldone di leopardi!
finchè non ci ficchiamo in testa questo… avremo un sacco di figli non voluti!
Federico,
e’ egoismo avere un figlio sapendo che non lo vuoi. Guarda che non e’ difficile da capire. Non e’ giusto prendersi responsabilita’ per un essere vivente (vale anche per una pianta o un animale, che sono esempi piu’ semplici) se sai di non potercela fare, per qualche motivo.
Se la vostra scala di valori ponesse davvero al centro la persona, cerchereste di tutelare il diritto di un essere vivente ad essere accudito e cresciuto in seguito a una scelta responsabile, non a un incidente o al caso. Dedicherei le energie a una diversa sensibilizzazione delle persone, ma non lo potete fare, giacche’ crescere in consapevolezza equivale a crescere in liberta’, ed e’ proprio questo che vi fa paura. E allora vi nascondete dietro i diritti dei nascituri!!
“Cristo disse “dai frutti che produrranno li riconoscerete”.”
E un bel chissenefrega?
Ammazza che argomentazioni inoppugnabili che sfoderano questi cattolici…
Peraltro, parlano di egoismo proprio questi mostri contrari alla diagnosi preimpianto? Non è egoismo mettere al mondo un essere umano gravemente malato o destinato a morte certa nei primi mesi di vita?
E’ proprio vero: chi si batte per togliere un diritto al prossimo, senza che questo diritto implichi una limitazione della propria libertà, o è chierico o è fascista. E la Storia lo conferma.
Come voi sicuramente sapete nella vita non semrpe si può fare ciò che si vuole ed escludere ciò che non si vuole.
Ora tutti possiamo avere le nostre debolezze, ma pretendere di esaltarle a conqusite della libertà è un errore.
Il principio di fondo per me è questo. La questione aborto è solo una conseguenza.
@Federico
Ferrara contro Bignardi
Non è comparso il link: lo aggiungo manualmente
http://www.uaar.it/news/2009/04/27/aborto-proposta-legge-del-governo-spagnolo-libera-scelta-anni/#comment-257497
resta che il benessere personale è un diritto fondamentale ed inviolabile dell’essere umano, anche di fronte all’embrione, che a voi piaccia o meno, non potete pretendere di ergere il vostro sistema di credenze e valori a metro universale di giudizio in base a cui discriminare gli interessi e le situazioni umane meritevoli di tutela: se un ordinamento nn tutela il diritto della donna a non essere disturbata da un embrione indesiderato nella relazione con il proprio corpo, viola un diritto umano fondamentale, e questo non viene modificato dalla vostra asserzione arbitraria ed infondata che l’embrione sarebbe una persona, perché a parte il fatto che non lo è, neppure una persona potrebbe mai accampare alcun diritto sul corpo altrui e sulle sue sostanze vitale, neppure se ne dipendesse la sua vita e fosse una persona geneticamente legata. Non voler prestare il proprio corpo ad una gravidanza insopportabile non è una debolezza, è una normale reazione umana, nessuno può essere costretto a subire una tortura in nome di un principio che non condivide (quello della sacralità della vita fin dallo stadio embrionale), voi in nome di questo principio volete ledere, comprimere, limitare pesantemente il diritto della donna al proprio benessere psicofisico e alla libera disponibilità e godimento del proprio corpo. diritto che spetta a tutte le persone umane, ma che per la particolare configurazione biologica della donna, che la rende esposta alle gravidanze anche quando non sono volute e anche quando sono dannose per la salute (e alle volte ci può essere grave danno per la salute anche senza morte della donna), richiede il riconoscimento della facoltà , giuridicamente garantita, di interrompere la gravidanza.
resta che il benessere personale è un diritto fondamentale ed inviolabile dell’essere umano, anche di fronte all’embrione, che a voi piaccia o meno, non potete pretendere di ergere il vostro sistema di credenze e valori a metro universale di giudizio in base a cui discriminare gli interessi e le situazioni umane meritevoli di tutela: se un ordinamento nn tutela il diritto della donna a non essere disturbata da un embrione indesiderato nella relazione con il proprio corpo, viola un diritto umano fondamentale, e questo non viene modificato dalla vostra asserzione arbitraria ed infondata che l’embrione sarebbe una persona, perché a parte il fatto che non lo è, neppure una persona potrebbe mai accampare alcun diritto sul corpo altrui e sulle sue sostanze vitale, neppure se ne dipendesse la sua vita e fosse una persona geneticamente legata. Non voler prestare il proprio corpo ad una gravidanza insopportabile non è una debolezza, è una normale reazione umana, nessuno può essere costretto a subire una tortura in nome di un principio che non condivide (quello della sacralità della vita fin dallo stadio embrionale), voi in nome di questo principio volete ledere, comprimere, limitare pesantemente il diritto della donna al proprio benessere psicofisico e alla libera disponibilità e godimento del proprio corpo. diritto che spetta a tutte le persone umane, ma che per la particolare configurazione biologica della donna, che la rende esposta alle gravidanze anche quando non sono volute e anche quando sono dannose per la salute (e alle volte ci può essere grave danno per la salute anche senza morte della donna), richiede il riconoscimento della facoltà , giuridicamente garantita, di interrompere la gravidanza.
Come voi sicuramente sapete nella vita non semrpe si può fare ciò che si vuole ed escludere ciò che non si vuole.
NEL CASO DELL’EMBRIONE SI DEVE POTERE, PERCHE’ NON ESISTE UNA RAGIONE UNIVERSALMENTE VALIDA , al di fuori della vostra etica(ma meglio si dovrebbe dire fede)della sacralità della vita(che è di per sè un convincimento religioso)PER NEGARLO.
Il doscorso
L’micidio
E’ una person
Federico, si vede che hai studiato nelle scuole private cattoliche.
“L’micidio è la distruzione di una cosa viva che può diventare una persona se lasciato sviluppare”
Anche uno spermatozoo e una cellula uovo sono cose vive che se lasciate libere di incontrarsi formeranno un essere umano. Poi, perchè si possa sviluppare, si deve prima impiantare nelle pareti uterine e ha bisogno di un corpo che lo ospita che non sia sottoposto a forti squilibri, quindi da solo certo non si sviluppa.
“E’ una person al primissimo stadio della suo sviluppo che precede con continuità.”
Tu evidentemente sei rimasto a quelli stadi.
Se non si sta attente fra un po’ si torna tutte a ricamare sulle lenzuola “non lo fo per piacer mio ma per dare un bimbo a Dio”. Punti piccoli mi raccomando, ogni punto un’ave maria…
Il segreto dell’orrore sta nel particolare. (Heinrich Boell)
il feto è un organismo umano ancora in fase di costituzione e la costituzione di questo organismo non procede affatto con continuità, visto che soltanto ad un certo punto emergono delle proprietà, soprattutto quelle nervose e psichiche, che non erano né presenti né implicite nella materia precedente.
quanto all’embrione poi è soltanto il materiale genetico da cui si potrà sviluppare, sempre che si impianti, la base istologica su cui si costruirà un nuovo organismo umano. L’embrione è la premessa della premessa della persona. E la premessa non può essere identificata con ciò che ne deriverà. Se è premessa non è il risultato. Principio elementare della logica: se uno è qualcosa non può contemporaneamente doverlo diventare, perché in quest’ultimo caso significa che che non è quel qualcosa.
la persona (dal punto di vista naturale cioè nel senso di esemplare di homo sapiens) si ha soltanto quando il processo di costituzione del nuovo organismo umano è completato sotto gli aspetti essenziali, cioè non prima della 23-24 settimana di gestazione.
tutto il resto è interpretazione mistificante dei dati di fatto.
Al di là delle considerazioni etiche lasciare una sedicenne prendere una decisione del genere da sola senza interpellare i genitori mi sembra poco sensato.
Per la Chiesa Cattolica gli embrioni mai sviluppati in feto e poi in persona, e quindi non battezzati, costituivano un problema dopo che il vicario di Pietro si sognò di dotarli di anima per parificarli al livello di persona. L’anima viene sufflata da Dio nell’embrione (suggerisce il gran teologo Ravasi, faro attuale in materia). Che fine facevano le anime di questi embrioni? Come si poteva dargli il paradiso? Ricordiamo che l’embrione, in quanto privo di genitali, non può commettere peccato secondo dottrina di Madre Chiesa! Allora Benedictus decimo-sesto decise di risolvere l’inghippo: abrogazione del limbo! Senza referndum. E gli embrioni sono salvi in paradiso pur senza il battesimo. Questa è l’attuale posizione della CCR riguardo il problema anima-embrione. Facciamo una rapida carellata nel passato cattolico: per Tertulliano l’anima veniva trasferita nel nascituro mediante lo sperma del maschio durante il coito: “aliquid de anima” (tale dottrina era detta “traducianesimo” = introduzione); per Santa Ildegarda da Wingen (XII sec.), mistica e visionaria, quando la donna incinta “notus vivide notis” (=nota vividamente) che il feto sobbalza significa che l’anima gli è entrata come “palla di fuoco”; San Tommaso (filosofo ufficiale CCR) diceva che l’anima entra nel feto dopo 40 gg. dal concepimento. San Bernardo da Siena (XIV sec.), predicatore francescano, sosteneva che l’anima venisse “infusa” col battesimo: per lui, l’infante morto non battezzato era privo d’anima. Mi fermo qua. Come si vede, c’hanno proprio tazzato l’anima
Per la precisione il “traducianesimo” di Tertulliano sarebbe meglio spiegarlo col termine “trasmissione”. Durante il coito il maschio, nel fulgore dell’amplesso trasmette (traduce) l’anima nel nascituro. Amen