Referendum su etica e religione anche nel cantone dei Grigioni

Come Berlino, anche il cantone dei Grigioni sarà interessato da un referendum sull’insegnamento di etica e religione. Il 17 maggio si voterà infatti per sostituire le due ore settimanali di religione dalle scuole elementari con un insegnamento obbligatorio di etica. Di fronte a questa iniziativa il cantone ha presentato un controprogetto consistente in un’ora di etica più un’ora di religione. Maggiori informazioni sul sito del comitato promotore.

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12 commenti

Thomas

Curioso, pensavo invece che volessero introdurre la legge islamica come nella valle di Swat…

Sergio I

Si tratta ovviamente dei Grigioni.
Spero che l’iniziativa abbia successo. Il controprogetto governativo – etica + religione – è il solito compromesso. Comunque la situazione nella confederazione non è assolutamente paragonabile a quella italiana. I preti non li vedi mai, nemmeno la domenica mattina. Non siamo asfissiati dalla presenza del papa e dei suoi dipendenti. Sto pensando seriamente di non guardare più la Rai, di disenterassarmi completamente dell’Italia:: quel che vedo e sento è semplicemente vomitevole. Un leccaculismo osceno, blasfemo. Ma possibile che siate tutti rimbambiti in Italia?

Stefano Bottoni

@ Sergio I

“Ma possibile che siate tutti rimbambiti in Italia?”

Per fortuna no, ma certo se una persona guarda solo certe trasmissioni ammetto che il dubbio è più che lecito.
(non stavo riferendomi a te, sia chiaro).
Il problema è che chi compila i palinsesti pensa che l’intelligenza non faccia audience. Cosa fondamentalmente errata.
Tanto è vero che il sabato sera “Ulisse” continua tranquillamente e con un buon share, mentre il Bagaglino ha chiuso in anticipo.
Poi d’accordo, ci sono Bruno Vespa ed Emilio Fede…

MaxM

@ Stefano Bottoni

..e non ti dimenticare la bellissima trasmissione che paghiamo tutti :

“A sua Immagine”+La messa

p.s. Mi sono sempre chiesto come mai protestantesimo ad esempio va in onda a tarda notte…boooooo

anna

sergio, ti ricordo che abbiamo un presidente del consiglio che va alle feste delle diciottenni… chiaramente la “situazione rimbambiti” non è delle migliori!

Nathan

Etica di stato e stato etico.
A) a Berlino vince il referendum la ipotesi di mantenere OBBLIGATORIO l’insegnamento di “etica” e FACOLTATIVO quello di una religione; grande tripudio sul sito UAAR!
B) Giancarlo Fini, ex capo dei fascisti, attacca il pastrocchio clericale spacciato come legge sul testamento biologico, definendolo come legge da stato etico, politicamente riprovevole in democrazia: grande appoggio per lui sul sito UAAR! (che strano, ricordo ancora i discorsi di esaltazione dello stato etico di un leaderino del fronte della Gioventù, organizzazione capeggiata poi da Fini, qualche anno dopo, era uno dei pochi con qualche bagaglio culturale, mentre la maggior parte dei camerati preferiva il culturismo…)
A questo punto mi pongo un problema: L’etica di stato a Berlino (guarda caso la città di Fichte ed Hegel…)va bene, bella buona e laica, mentre lo stato etico è una schifezza clerico-fascista. Citando Crozza, non riesco a cogliere la correlazione, in questo caso la anti-correlazione.
Potrebbe essere una questione di termini usati male, la stessa parola in contesti diversi, come ad esempio l’aggettivo “evangelico” che può designare i Valdesi, che godono di grande simpatia e molto 8X1000 sul sito UAAR, come i fondamentalisti americani (jerry falwell, pat robertson e compagnia brutta, fanatici ignoranti fascistoidi, che riescono perfino a far sembrare progressista Ratzinger a loro confronto ).
Comunque mi piacerebbe che qualcuno possa fornire delle buone definizioni e una qualche spiegazione del paradosso.

Sergio I

A Berlino non si insegnerà “etica di Stato”, è assurdo.
Nelle lezioni di etica si discuterà dei problemi di natura morale che riguardano tutti e tutti potranno dire la loro, ovviamente anche chi appartiene a una chiesa o professa una religione. Solo che questi ultimi dovranno argomentare, non solo appellarsi alla tradizione e ai libri sacri.
Vogliamo, dobbiamo convivere e perciò dobbiamo darci delle regole: ragionevoli, condivisibili, accettabili, umane. Che non possono basarsi su rivelazioni private.

Nathan

Questo tipo di cose si fa, in molti casi, nella cosiddetta ora di religione cattolica, in italia. Certo che è molto meglio che un dibattito di tal fatta sia introdotto e moderato da una persona neutra, pagata e selezionata da istituzioni statali o comunque pubbliche, mentre in Italia tale “moderatore” è pagato dallo Stato ma scelto, e magari licenziato, da un vescovo, cioè un funzionario di una religione specifica.Alla maggior parte dei frequentatori del sito è evidente l’assurdita di tale situazione.Vorrei sentire che ne dicono i trolls.

Sandra

Come dice Sergio, non e’ etica di stato. Se capisci il tedesco, puoi leggere il piano di studi di etica nelle scuole di Berlino:
http://www.berlin.de/imperia/md/content/sen-bildung/schulorganisation/lehrplaene/sek1_ethik.pdf

I temi etici vi sono cosi’ affrontati nei capitoli: “identita’, amicizia e felicita'”, “liberta’, responsabilita’ e solidarieta'”, “discriminazione, scelta e tolleranza”, “uguaglianza, diritto e giustizia”, “punizione, dovere e coscienza”, “sapere, sperare, credere”.

I valori della convivenza civile in uno stato di diritto.

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