Atei nuova lobby?

La costante crescita del numero degli increduli, rafforzata dal successo di un’iniziativa quale quella degli ateobus, ha già portato alcuni commentatori a parlare dell’ateismo in termini di “lobby”. E’ quanto ha fatto ieri Valentino Paolo, sul Corriere della Sera, con un articolo dal titolo La «lobby atea» fa breccia nell’ America. Non che in America non se ne parli, anzi: dopo la copertina di Newsweek sull’America post-cristiana, il New York Times ha pubblicato nei giorni scorsi un interessante articolo di Laurie Goodstein, dal titolo More Atheists Shout It From the Rooftops: dall’altra parte del continente, il sito del Los Angeles Times ha invece dato spazio a Johanna Neuman e al suo Are atheists becoming the hot new political force?.
Nonostante il successo, le iniziative promosse delle associazioni degli increduli non accennano a fermarsi: è ora il tempo dei campi estivi. Nel Regno Unito, l’Independent ha dedicato loro un articolo dal titolo Summertime camps boom: The ‘Godless alternative’ for non-believers. In Italia, ricordiamo, l’UAAR ha lanciato a sua volta l’iniziativa dei campi estivi all’insegna della ragione: probabilmente una prima mondiale, per un paese di tradizione cattolica.

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39 commenti

gianbeffardo

Si potrebbe pensare di fondare una sorta di “scoutismo” ateo/agnostico – razionale. Alla fine tutte le associazioni religiose partono dai giovani per fargli il lavaggio del cervello, perchè non partire dai giovani per, come si dice sopra, ampliare la visione di determinati argomenti ora visti come tabù o scomodi nella società in cui viviamo. E’ un campo scoperto secondo me, inoltre sarebbe interessante coprire una fascia più “matura” dai 15 ai 18 anni. Notevoli prospettive di sviluppo si aprono in questo modo….

Manlio Padovan

Mi pare che stiamo andando bene. Ma dovremo sempre tenere in gran conto il principio che a ragionare si fa una grande opera di civiltà; ma senza arrivare alla imposizione della ragione. Ciò a me parrebbe un chiaro contraddirsi. Se non vogliamo, soprattutto, dare agli irrazionalisti il motivo per ribellarsi alla stessa ragione come noi ci siamo ribellati alla irrazionalità: voglio dire che mi aspetto finalmente una Storia di un lunghissimo ciclo di progresso civile e non una Storia ancora a corrente alternata di corsi e ricorsi, sempre in riferimento ai diritti civili degli individui e al rispetto delle singole personalità.

rododentro

Siamo semplicemente l’ evoluzione della specie, Acquasanta… vieni a trovare in campeggio gli ateoboys.

Biondino

L’Arci organizzava campi estivi ed aveva anche dei gruppi scout.

L’Arci non è un’associazione razionalista, però neppure appartiene a una qualche religione, direi che è un gruppo laico.

Non so che fine abbia fatto, di sicuro la parte poolitica di cui l’arci era espressione è un po’ in crisi.

Stefano Bottoni

Se ho letto bene (ho anche linkato), l’unico ad usare la parola “lobby” è stato Valentino Paolo. Che dimostra come non conosca assolutamente il signifikato di tale parola. Negli USA, dove le lobbies esistono veramente e sono veramente potenti, in nessun articolo gli “atheists” o “non believers” vengono denominati dei lobbisti.
Al limite “forza politica”, ma non è precisamente la stessa cosa.

Maty

Ma quanto gli rode alla CCAR? Paura eh? Internet è ancora neonata. Pensate solo a 30 anni fa. Sembra il medioevo rispetto ad oggi. E siamo all’inizio.

Bruno Gualerzi

Ho letto l’articolo del Corriere. A caldo, questa considerazione.
Conosco solo per letto, per ricavato dalla visione di tanti film, per sentito dire, la realtà americana, ma, a proposito della diffusione dell’ateismo penso sia difficilmente rapportabile alla realtà italiana. Per ovvie ragioni. E però qui da noi ci potrebbe anche essere un elemento di vantaggio. Negli USA si tratta solo (‘solo’ si fa per dire) di far accettare il movimento ateo come uno dei tanti (una delle tante ‘lobbies’, appunto) col rischio di confondersi tra altre mille organizzazioni di qualsiasi tipo. A casa nostra indubbiamente la partita è più difficile per le ragioni che tutti sappiamo e che stiamo sperimentando ad ogni iniziativa… e però il movimento può avere una caratterizzazione molto più forte che non in America, ponendosi come alternativa radicale, senza possibilità di essere confuso con niente di analogo.
Certo che leggendo (si fa per dire, non conosco lo spagnolo pur presumendo di intuirne qualche contenuto) l’esperienza di quel professore salito su un ateobus per osservare le reazioni dei passaggeri (se ho capito bene, tolta una ragazza, tutti in varia misura ostili), vengono i brividi. Oltretutto siamo nella Spagna di Zapatero! Ma sono talmente tanti i confronti che vengono sollecitati che c’è solo l’imbarazzo della scelta. In altre parole, una qualunque iniziativa di UAAR può ‘suscitare scandalo’. Che si cercherà di tacitare snobbandoci, ma che non può non essere sentita come una voce fuori dal coro.

perplesso

bah,parlare già di lobby atea mi pare eccessivo,sicuramente si può dire che il mondo si accorge di noi e lo strepitare contro le pubblicità sui bus è un buon segno.
ma ne deve macinar di farina il mulino ancora…..

Bruno Gualerzi

Vorrei integrare il mio commento per renderlo (forse) più comprensibile. E’ vero che in America l’ateismo è quasi costituzionalmente fuori legge, ma sono tante e tali le istanze religiose avanzate dai più disparati punti di vista – compresi anche i più strampalati – che un movimento ateo può faticare a distinguersi. Rischia di essere integrato. Diventare, appunto, una lobby fra le tante.
In Italia di fronte si ha invece un pensiero unico. Con mille facce, ma tutte unificate dalla tutela operata da un religione onnipresente. Più facile da individuare quindi, per cui, combattendo questo pensiero unico, di riflesso ci sarebbe un’opposizione unica, con un’identità ben precisa.

Kaworu

occhio che se diventiamo una lobby potente come quella degli omosessuali poi ci dà alla testa tutto questo potere… -_-

io poi che potrei godere del power di entrambe potrei esserne ubriacata -_-

a casa mia una lobby è tale quando conta qualcosa.

qui mi risulta che si conti come il due di picche.

Stefano Grassino

@ Bruno Gualerzi

Abbiamo il diritto di vivere le nostre idee ed essere rispettati. Per il primo punto vedo pochi problemi ma per il secondo vedo guai a non finire. Sappiamo che fine fecero gli schiavi guidati da Spartaco nel momento in cui alzarono la testa. Tu mi dirai che non siamo più a quel livello; noi no ma la ccar si, caro Bruno. Questi ragionano come quando avevano il potere dell’ inquisizione, e se sono cambiati è solo in apparenza perchè costretti. La chiesa è la vera Lobby. Ieri sera al programma di rai tre “chi l’ha visto” si parlava del giudice scomparso nel 94 e mai più ritrovato; pochi giorni prima aveva detto ad un collega “ti devo parlare, ho scoperto cose grosse sulla vendita di villa Orsini”. Tale villa era stata acquistata da un boss della banda della Magliana ad un prezzo di un miliardo quando ne valeva tredici e con l’interessamento del cardinal Poletti allora vicario di cristo in Roma. Ora non ricordo bene tutta la storia (sarebbe interessante se Raffaele facesse una ricerca e la pubblicasse sulle ultimissime) ma un’altro pericolosissimo capo (De Pedis) è sepolto a sant’apollinare (zona extra territoriale) e su questo la ccar non ha mai fornito spiegazioni. Qui bisognerà pensare di far cassa per pagare una scorta a Raffaele. Non sò se sono andato fuori tema ma a me piace stare sul pratico ed amo la politica del fare.

Nephylim

ESISTE UN SIMBOLO INTERNAZIONALE DELL’ATEISMO?

IL POST DI AL-MA’ARRI E’ MOLTO INTERESSANTE.

NON POSSIAMO LAVORARCI SOPRA? CHI DEVE SCEGLIERE?
UN LOGO UAAR, PER ESEMPIO?

rigel

l’ esperienza del prof spagnolo sull’ ateobus, per quanto interessantissima, mi sembra molto inverosimile.

Giol

@ TUTTI

Non esiste, nè è mai esistita, nessuna “lobby atea”, naturalmente.

Se esistesse veramente, gli atei non sarebbero così discriminati, vituperati e soprattutto così giuridicamente “invisibili”.

@ Al-Ma’arri

Ritengo che non debba esistere alcun simbolo per l’ateismo, in quanto esso non è una religione, ma è l’assenza di ideologie religiose.
Qualunque simbolo verrebbe scambiato per il simbolo di una ideologia al pari di una qualsiasi altra religione, e questo è in contrasto col significato stesso dell’ateismo.

fresc ateo

CI ….TEMONO !!!ho se ci temono e questo e’ solo l’inizio x noi. E per loro? i creduloni l’inizio della fine. dopo 2009 anni di despotismo cattolico, arriva la liberazione; Cè sempre un 25 Aprile=
da festeggiare. UAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRRR

fresc ateo

Alla fine non piu’ arresto della ricerca scientifica,non piu’ torture ,non piu’ inquisizione,non piu’ roghi. non piu’ intolleranza non piu’ miliardi saranno regalati a una setta di nullafacenti.
il sogno di una italia laica e libera il,sogno di GARIBALDI E DEI PADRI fondatori sara’ realta’.

stefano

siamo una nuova specie biologica evoluta per selezione naturale dall’homo (poco) sapiens cretinensis religiosus 🙂 lo avevo già detto in altri post, siamo diversi a livello specifico, più evoluti, più intelligenti, più maturi.
ci temono, eccome se ci temono.

DarioK

bisognerebbe fondare associazioni culturali dove non compare palesemente nel nome e nei propositi l’ateismo, ma dove si possa provare ad educare la gente al pensiero critico. Mi viene in mente ad esempio il cicap che pur non parlando di religione (anche se molti suoi membri fuori dal cicap lo fanno) da’ dei chiari stimoli che possono far allontanare la gente anche dalle fesserie cattoliche

ethan

la lobby degli atei? bene ! domani ritiro la domanda di ammissione alla massoneria 😉

Magar

Boh, l’esistenza di un simbolo convenzionale per dirsi razionalisti e non credenti farebbe comodo, ogni tanto, in tempo di ostentazione di simboli di fede. Però sceglierne uno a tavolino saprebbe solo di scimmiottatura del crocifisso.

Ah, nell’articolo del Corriere “lobby” = “gruppo di pressione”, semplicemente, senza riferimenti all’effettivo potere di tale gruppo. Per la Britannica, ad esempio, “lobbying” è any attempt by individuals or private interest groups to influence the decisions of government. Sotto questa definizione, UAAR, Legambiente, Arcigay, Scienza e Vita sono tutte lobbies.

gano

A proposito di simboli: la Richard Dawkins Foundation (http://www.richarddawkins.net) adotta la “A” per la campagna di outing. Credo che sia lo stesso font de “La Lettera Scarlatta”, che discriminava gli adulteri così come oggi sono discriminati gli atei.
Lo trovo un bel simbolo, proprio perché non ha nessuna delle controindicazioni che si trovano nei simboli.

Bruno Gualerzi

@ gano
Ma guarda che ‘A’, almeno dalle nostre parti, sta soprattutto per ‘anarchia’. A me personalmente starebbe anche bene proprio per queso, ma credo che genererebbe qualche confusione…

Magar

Infatti, A – Rivista anarchica non si chiama così a caso. Ingenererebbe confusione.

vittorio

gianbeffardo scrive:
30 Aprile 2009 alle 16:48

Si potrebbe pensare di fondare una sorta di “scoutismo” ateo/agnostico – razionale. Alla fine tutte le associazioni religiose partono dai giovani per fargli il lavaggio del cervello, perchè non partire dai giovani per, come si dice sopra, ampliare la visione di determinati argomenti ora visti come tabù o scomodi nella società in cui viviamo
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al posto dei dieci comandamenti gli si potrebbe insegnare un po’ di economia, dato che oggi il problema è sopravvivere alla giungla umana.

darik

ma nessuno parla dell’unica, vera, ineguagliabile lobby
ke anzi si potrebbe definire “la madre di tutte le lobby”
oppure “la lobby delle lobby”
ora, per favore, non venite a kiedermi a ki mi riferisco….;-)

Kaworu

@rocco

non è agghiacciante, è normale.

credono in una religione che si basa sulla violenza, la tortura, lo stupro, l’omicidio… non c’è da stupirsi che applichino pari pari certe cose.

Kaworu

gli scout “laici” esistono già comunque.

io quelli cattolici li odio, ogni tanto li trovo sul treno e sono torme di rasgazzini (talvolta tristemente adolescenti) sboccati, maleducati, volgari, rozzi.

li senti dall’ultima carrozza, dal casino che fanno.

Danx

La lobby è quella dell’atomo, quella dei cancroinceneritori, quella delle buste di plastiche, delle confezioni usa e getta, quella delle auto, del petrolio e dell’asfalto.
Purtroppo gli atei sono ancora pochi e non portano soldi ne voti!

nasoblu5

@kaworu
o quelli cattolici li odio, ogni tanto li trovo sul treno e sono torme di rasgazzini (talvolta tristemente adolescenti) sboccati, maleducati, volgari, rozzi.

@nasoblu5

Deriva perbenista ?

mi sorprende kaworu da te non me lo sarei mai aspettato.

vittorio

Danx scrive:
1 Maggio 2009 alle 13:54

la lobby è quella dei cancroinceneritori
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prega che in campania funzionino il prima possibile.

takeshi

Beh in qualche modo una corrente di persone sane di mente e oneste doveva porre un argine al vaticancro.

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