Più della metà degli americani che vanno in chiesa almeno una volta a settimana ritiene che l’uso della tortura nei confronti di sospetti terroristi sia giustificata “spesso” o “qualche volta”. E’ quanto rivela un sondaggio condotto dal Pew Forum on Religion & Public Life. Secondo il campione, a favore della tortura si sono dichiarati il 54% dei praticanti almeno settimanali, il 51% di quelli saltuari e il 42% di coloro che non frequentano mai o praticamente mai. Risultati analoghi se si considera l’appartenenza religiosa: a favore si è dichiarato il 62% dei protestanti evangelici bianchi, il 51% dei cattolici bianchi non ispanici, il 46% dei protestanti bianchi afferenti alle chiese storiche e il 40% dei non appartenenti.
Sondaggio USA: più si è religiosi, più si è favorevoli all’uso della tortura
54 commenti
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Io ho fatto l’asilo e fino alla seconda elementare dalle suore, catechismo fino a dieci anni, prima comunione e cresima.
Gli episodi di tortura (psicologica) non sono mancati.
Soprattutto da parte delle suore…
Da parte di chi predica che “questa” vita deve essere sofferenza, non c’è da meravigliarsi.
non so perchè, ma la cosa non mi stupisce minimamente (@maxalber ti capisco perfettamente, io asilo + elementari e ne avrei di cose da raccontare…).
sofferenza si, degli altri.
di che stupirsi, con l’inquisizione i cristodipendenti hanno fatto della tortura la regola, anzi la giustificavano pure dicendo che lo facevano per il bene del/la poverazza/o che gli capitava sotto mano.
Me li immagino, costoro, assistere alla flagellazione del loro dio, urlando ai centurioni romani: “Forza con quella frusta, mezza sega!” oppure durante la crocifissione: “Dai con quei chiodi! Manco una femmina batte così piano!”
Infatti tutti i vari e ricorrrenti discorsi (istruzioni?) contro gay e lesbiche da parte dei misericordiosi sant’uomini cattolici conducono continuamente a pestaggi, rotture di vetrine di locali gay, scritte ingiuriose da parte di forza nuova & C. Però loro sono misericordiosi. Sì …
Personalmente penso che questo sondaggio non voglia dire praticamente nulla…
Insomma, statisticamente si può provare qualunque cosa, basta cambiare il campione e potrei provarvi l’esatto contrario.. I sondaggi non servono a nulla (tranne che alle angenzie specializzate in statistica ovviamente).
Perché tra i cattolici hanno preso solo i bianchi ed hanno escluso gli ispanici? Sono razzisti o ho letto male? E se facessero un sondaggio tra di voi, quanti di voi sarebbero favorevoli a torturare i terroristi islamici e i preti pedofili?
@ viano di vagli: “E se facessero un sondaggio tra di voi, quanti di voi sarebbero favorevoli a torturare i terroristi islamici e i preti pedofili?”
io sarei contrario, così come credo lo sarebbe la maggioranza degli utenti di questo blog. io voglio leggi democratiche e la loro effettiva applicazione.
Io credo che tutte le persone profondamente religiose siano contrarie alla guerra e alla tortura proprio come quell’agnellino di George W. Bush figlio (ma anche il padre…)
@ Viano di Vagli
Stai scherzando, spero: non riesco a pensare a niente di più selvaggio e malevolo della tortura; nemmeno l’omicidio arriva a tanto. Non torturerei nemmeno Hitler, anche se per lui una bella punturina la terrei presente.
Viano di Vagli scrive:
1 Maggio 2009 alle 19:10
E se facessero un sondaggio tra di voi, quanti di voi sarebbero favorevoli a torturare i terroristi islamici e i preti pedofili?
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Trovo che sia MOLTO signifiçativo il solo fatto che tu ponga una tale domanda.
Vuol dire che molto probabilmente TU per primo hai una mentalità che non esclude questa posibilità.
CVD.
Ho visto il video delle iene sulla tortura con Pelazza, chissà se questi timorati di Dio sarebbero contenti se soltanto perchè sono cristiani subissero quei trattamenti…….
La società statunitense è particolarmente violenta e ciò porta a vivere in maniera distorta anche la religione (anche Bush ostentava la sua religiosità). Fate un analogo sondaggio in Tibet e confrontate i risultati dei Buddhisti con gli atei cinesi e poi ditemi i risultati.
Sta volta voglio spezzare una lancia verso i credenti: certi sondaggi lasciano il tempo che trovano; la metodologia da usare per fare certe statisitche ha la sua complessita. Quindi proma di credere a certe cose è utile conoscere le metodologie utilizzate…Non basta fare semplici domande a 100 o 1000 persone e da una percentuale…
molti componenti della mia famiglia sono credenti eppure contrari a pena di morte e tortura.
per lucia,
in realtà la statistica non funziona così.
Comunque io non ci trovo niente di strano in questo risultato anzi, la cultura umanista e secolarista insegna il rispetto dell’individuo e dei suoi diritti fondamentali, cosa che non fanno sicuramente le religioni
vorrei ricordare che i cristiani praticano la tortura del waterboarding persino sui neonati…
Per correttezza, bisogna dire che quelle statistiche su “tortura e religiosità” in un singolo contesto culturale – quello degli USA – non possono essere lette come dimostrazione della correlazione assoluta fra fede e predisposizione ad accettare la tortura. Si sa, i credenti non sono tutti uguali (neppure quando appartengono teoricamente alla stessa confessione), e già sulla pena di morte credo si potrebbero notare differenze significative. Né la religione è l’unico fattore che influenza l’opinione di un credente.
Ad ogni modo, il sondaggio del Pew Forum conferma tutti i sospetti sulla qualità retriva e ultraconservatrice di buona parte delle denominazioni religiose degli USA.
P.S. Viano di Vagli, se davvero pensi che tra gli atei italiani sia diffuso il (serio) desiderio di torturare preti e credenti, vuol dire che hai pregiudizi grossi come una casa.
Viano di Vagli scrive:
“se facessero un sondaggio tra di voi, quanti di voi sarebbero favorevoli a torturare i terroristi islamici e i preti pedofili?”
io non sono favorevole a torturare nessuno.
mostri di avere la coda di paglia
penso che siano la religione, il dogma, l’ubbidienza, il fideismo (anche ad un partito o ad un “uomo forte”) a rendere accettate azioni disumane.
Asilo+materne+elementari dalle suore pure io e mi associo a maxalber e kaworu <_<…
Corrado Luciani scrive:
“Fate un analogo sondaggio in Tibet e confrontate i risultati dei Buddhisti con gli atei cinesi e poi ditemi i risultati.”
Temo non si possa fare: questo la dice lunga sul fatto che non c’e’ una democrazia liberale in Cina, ma qualcosa di dogmatico che non si cura dei diritti individuali.
Ma non dimentichiamoci nemmeno che il Tibet, prima di essere invaso dalla Cina, era una Teocrazia oppressiva che aveva lasciato la popolazione al medioevo.
L’ateismo e l’agnosticismo che sono di casa in questo forum e nell’UAAR, si fondano si cose diverse
Val la pena di citare l’art.2 dello statuto UAAR:
“I valori a cui si ispira l’attività dell’UAAR sono: l’eudemonismo; la razionalità; il laicismo; il rispetto dei diritti umani; la democrazia; il pluralismo; l’uguaglianza; la valorizzazione delle individualità; le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca; il principio di pari opportunità nelle istituzioni per tutti i cittadini, senza distinzioni basate sul sesso, sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religiose, sulle opinioni politiche, sulle condizioni personali e sociali.”
Vorrei sapere QUANTI militari cristiani evangelici praticanti NON si sono rifiutati di infliggere il waterboarding e altri orrori ai “sospetti” terroristi in quel di Guantanamo.
Sono gli stessi ‘fini cervelli’ che strillano contro le “liberal laws” e invocano la “conscience opt-out” quando ci sono da applicare leggi a loro sgradite (vedi gli impiegati comunali cristianisti che si rifiutano di emettere certificati di matrimonio civile alle coppie gay).
Questo per rispondere a Viano di Vagli.
@ Viano
Se uno è razionale, rifiuta sia la tortura che la pena di morte, per chiunque.
Se i cristiani sono per la tortura, per me è per due motivi: 1. sanno di poter giudicare e nel caso condannare, essendo dalla parte di dio; 2. sono sadici e abituati a pensare alla sofferenza e al dolore come forme di espiazione.
Bella roba…
Siamo sempre lì, se si considera la vita solo come una prova, un esame da superare per conquistasi il bene nell’altra vita (l’unica importante) non c’è da stupirsi che il valore che le si dà è inferiore rispetto a quello di chi la considera come unica.
Questo è il problema più grosso quando si ha a che fare coi cristiani (ma anche con gli altri che credono in un’altra vita).
Questo è il motivo per il quale le leggi non dovrebbero mai essere influenzate dalle religioni…
@ Corrado Luciani
Non credo affatto che sia la “cultura violenta” che informa l’opinione religiosa in questo caso. Se ci sono più omicidi non è perché gli americani sostengono qualche ideologia a favore dell’omicidio, ma sarà dovuto al fatto che lì ci sono armi dapertutto e quindi è più facile che le liti tra familiari, amici e giovani e colleghi finiscano con la violenza. Quello che hai detto è soltanto un luogo comune. Qui stiamo parlando di persone “cristiane” che a sangue freddo accettano l’idea della tortura dei detenuti.
Perché sono proprio i cristiani evangelici e i cattolici che sono più aperti alla tortura rispetto ai laici? Forse perché queste religioni (le denominazioni protestanti evangeliche e fondamentaliste, e fino a un certo punto la chiesa cattolica) sono delle ideologie che prevedono il controllo e la repressione in nome di una divinità superiore. I laici invece non hanno una legge divina che autorizza tutto, siamo costetti a credere nella costituzione e la legge dell’uomo che vieta categoricamente i crimini contro l’umanità (nota bene, contro l’umanità, non contro la divinità).
“Chi crede ad assurdità, finisce per commettere atrocità” come dice Voltaire
..per correttezza bisogna dire che questi dati sono una STATISTICA in quanto sintesi di dati + complessi. Tuttavia questo non vuol dire che sia una statistica corretta. Vi è una faccoltà apposta abbastanza tosta fatta a posta per sapere fare statistiche e per interpretare i dati nel modo corretto…e vi assicuro per esperienza che non è una cosa così banale…
Cmq sono perfettamente d’accordo con Sara che l’ha espresso in maniera più elegante e sintetica. Anche quando dice che nel cristianesimo (sopratutto la ccar?) c’è un’estetizzazione della tortura e della sofferenza.
Se uno è razionale si serve della tortura e della pena di morte poiché il fine giustifica i mezzi. Se uno è razionale mente per salvare la propria vita.
E’ irrazionale non servirsi di tutti gli strumenti che si hanno a disposizione per raggiungere un certo obiettivo.
E’ razionale, sapendo che la vita è una prova o un esame da superare, comportarsi in modo da guadagnarsi questo premio. Dal momento che si sta parlando del cristianesimo, far del male agli altri è irrazionale.
E’ razionale, avendo rifiutato la religione, colmare il vuoto lasciato (a-teismo) con qualcosa di profondamente umano. E’ irrazionale credere che qualcosa di umano sia infallibile.
E’ irrazionale occuparsi di un sondaggio come questo, anche se è una statistica.
@ Magar
Io invece i preti li vorrei torturare.
1) Togliere alla ccar l’8×1000.
2) Sequestrargli tutti i beni immobili.
3) Chiudere tutti i loro conti bancari e versare il contante nelle casse dello stato italiano.
4) Metterli a lavorare.
5) Metterli a dieta.
6) Fare loro la castrazione chimica per impedirgli atti di pedofilia ed essere sicuri che osservino il precetto di castità.
Religione e tortura, un binonio inscindibile.
@giol
Hai sintetizzato in una frase secoli di storia, concordo.
precariatoassicurato scrive:
2 Maggio 2009 alle 0:13
Se uno è razionale si serve della tortura e della pena di morte poiché il fine giustifica i mezzi
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O a scuola non te ne hanno parlato o comunque non sei preparato: mai sentito parlare di Cesare Beccaria “Dei deliti e delle pene”?
Ah già ma tu sei quello che interviene in questo blog a pontificare, senza neppure sapere che ai bambini vengono inculcate due ore di tortura di IRC a partire dai tre anni di età.
E poi aggiungi pure:
“…parlando del cristianesimo, far del male agli altri è irrazionale”
Neanche sui padri della tua chiesa sei preparato: mai sentito nulla neanche di Tertulliano, eh? Torna quando avrai studiato. Non hai alcuna credibilità.
Io vorrei dare una lettura diversa dei risultati statistici. Anche perchè, in statistica i dati sono inconfutabili, altro è la loro interpretazione.
Detto questo, non si dimostra che i partecipani sono a favore della tortura perchè cristiani o semplicemente religiosi, ma si dimostra che l’individuo credente, contrariamente a quello che vanno raccontando le chiese, non solo non ha un’etica che lo renda migliore degli atei (e perchè poi), ma addirittura è meno propenso a pensieri e atteggiamenti civili ed umani. Voglio dire che probabilmente i credenti, proprio perchè meno razionali e quindi più istintivi, tendono a rispondere alle loro paure con comportamenti irrazionali. La paura del dio di turno da una parte e la tortura dall’altra sono semplicemente due facce di una stessa medaglia, la medaglia dell’irrazionalità. In conclusione, io credo che il motivo per cui i credenti sono anche più propensi alla tortura non sta nell’avere una visione religiosa della vita, ma nel fatto che siano di base più istintivi e quindi meno razionali.
Se uno ama torturare se stesso è poi portato a voler torturare anche gli altri. Ricordo certi preti e maestre di dottrina della mia infanzia. Volevano imporre agli altri i loro “ideali” di rinuncia e sacrificio. Ti facevano del male per “il tuo bene”. Essendo masochisti erano anche sadici. La storia della santità cristiana è piena di simili orrori.
Il concetto base delle religioni è lo stoicismo, la sofferenza, per il raggiungimento dell’ estasi, del dominio dello spirito sul corpo, figuriamoci quindi se sono contrari alla tortura questi debosciati.
@ Daniela
E come funziona, scusa? Stai negando che scegliendo il campione i risultati sono manipolabili?
“Se si raccolgono abbastanza dati, qualunque cosa può essere dimostrata con metodi statistici” (A. Bloch)
comunque 2000 anni di cristianesimo non li auguro a nessun popolo o civiltà del futuro.
@ stefano
C’è proprio da augurarselo.
Se mai esisterà un’altra civilà in futuro, di certo sarà perchè non ha avuto il cristianesimo.
La stessa civiltà occidentale è stata rallentata dal cristianesimo, e nonostante questo oggi c’è qualcuno che ha la faccia tosta di dichiarare che la nostra civiltà proviene dal cristianesimo.
x Giol
come no? infatti Platone, Aristotele, Democrito, Livio, Tacito erano tutti cristiani battezzati
@Rocco. Però non hai risposto alla 2° parte del mio intervento: quali sarebbero i risultati di un’analoga indagine in Tiber tra monaci tibetani e atei cinesi. Direi che ogni generalizzazione è sbagliata: ci sono cattive religioni e cattivi “ateismi” e ognuno deve fare la sua parte per migliorare sia l’ateismo (che deve imparare a essere propositivo e a esaltare certi valori) e la religione (che deve imparare a essere più tollerante). Solo allora potremo avere una buona società dove tutti possono convivere anche con idee diverse.
Perchè, Corrado, il governo cinese è ateo? Diciamo che si definisce ateo, come lo si definiva lo stalinismo; ma che senzo ha proibire le religioni in nome dell’ateismo di stato e poi sostituirle con il culto dello stato stesso, con l’ideologia che altro non è se non una religione senza Dei. E’ come dire che i boss mafiosi sono cattolici perchè vanno regolarmente in chiesa, si confessano e si definiscono fedeli. Ateismo è vivere senza miti ed i miti non sono esclusiva delle religioni, le quali senza dubbio devono cominciare ad essere tolleranti. L’ateismo esalta già una moltitudine di valori, gli stessi valori che propugnamo continuamente in questa sede. Noi la nostra parte la facciamo: siamo qui per questo. Ogni tanto toccherebbe anche a voi.
P.S.
La gente già convive con idee diverse; è il poterle praticare che viene ostacolato da un qualche sistema dogmatico di varia natura.
@ Corrado
Perché i cinesi (o il governo cinese) hanno comunque una “religione” cioè il nazionalismo impazzito. Ideologie metastoriche come il comunismo o il fascismo o semplicemente il nazionalismo estremo sono infatti delle dottrine “religiose” secondo le quali il fine giustifica i mezzi. È comunque un dogma non basato sui fatti verificabili empiricamente. L’assenza della religione non significa la razionalità. Non può mai essere razionale torturare qualcuno.
“Ideologie metastoriche come il comunismo o il fascismo o semplicemente il nazionalismo estremo sono infatti delle dottrine “religiose””
E non dimentichiamoci del fatto che i punti di contatto tra ideologia cattolica e comunista si sprecano: basti pensare alla critica della società moderna, del “consumismo”, del “dio denaro”, alle litanie soporifore contro la decadenza dei (loro) valori, ecc.
Se i Cristiani fossero vissuti ai tempi di Gesù, probabilmente avrebbero chiesto ai suoi carnefici di assicurarsi di farlo soffrire quanto più possibile.
@Rocco @MicheleB. Questa vostra distinzione sull'”ateismo cinese” mi fa però venire il dubbio che anche i vostri valori siano limitati non alla “Scienza”, intesa alla massima apertura alla conoscenza, ma al “metodo scientifico” (metodo peraltro abusato e distorto a favore di certe lobby, in primis le industrie farmaceutiche), che esclude l’importanza di tutto ciò che non può rientrare nel suddetto metodo (filosofia, teologia laica, scienze umanistiche, etc..). Ovviamente mi auguro di sbagliarmi.
Primo: non capisco che senso abbia parlare di “cattolici bianchi non ispanici”. Con queste distinzioni arbitrarie si prova quello che si vuole.
Secondo: pare che non si sia tenuto conto del fattore eta’. Purtroppo (secondo me) o fortunatamente (secondo voi) la pratica religiosa e’ piu’ diffusa tra gli anziani che tra i giovani, ed e’ notorio che i primi (specialmente d’estrazione borghese) sono, in media, piu’ illiberali e forcaioli dei secondi.
Quanto alla discussione sull’ateismo cinese, dovete, una buona volta, mettervi d’accordo fra voi stessi. Se fate distinzioni all’interno dell’ateismo, dovete ammettele anche all’interno del fenomeno religioso. Se fate d’ogni erba un fascio sulla base d’un denominatore comune ideologico generalissimo (credere o non credere in realta’ soprannaturali), dovreste rispettare chiunque affermi l’inesistenza di tali (secondo voi pretese) realta’, qualunque cosa abbia fatto o vada facendo, e qualunque cosa (non soprannaturale) sostituisca a Dio. Personalmente preferisco discutere con chi fa distinzioni ragionevoli, nel campo suo, e ne ammette di analoghe nel mio … Pero’ non mi tiro indietro.
Saluti.
Saluti.
@ viano di vagli
“Perché tra i cattolici hanno preso solo i bianchi ed hanno escluso gli ispanici?”
Per equiparare i campioni.I campioni degli evangelisti e dei protestanti erano formati anch’essi da bianchi e per evitare che un’appartenenza razziale non bianca potesse rendere il campione cattolico non comparabile agli altri,hanno preferito intervistare solo caucasici.
Semmai quello che mi stupisce è come mai hanno prediletto solo i bianchi per TUTTI i campioni.Forse un campione più variegato li metteva in difficoltà,perchè avrebbero dovuto trovare le stesse proporzioni etniche in tutti e 3i gruppi.Magari i cattolici neri e i protestanti latini sono troppo pochi e per non complicarsi troppo la vita hanno deciso di riepegare solo sui bianchi,tanto per andare sul sicuro…
ripiegare, non riepegare,pardon
@ cesare e infiltrata
da nordamericano e quindi “native informant” posso dire che le divisione in tre razze bianchi / neri / ispanici e poi la suddivisione dei bianchi in protestanti e cattolici sono soltanto delle categorie politiche e sociali tradizionali che usano da sempre. I cattolici bianchi, spesso di tendenza di centro-sinistra o “liberal”, vivono sopratutto nel nord-est e sono figli dell’immigrazione irlandese e italiana nell’Ottocento. Gli ispanici sono concentrati nel Sud-ovest e a New York e certe altre città, sono immigrati più recenti e politicamente sono ancora da definire. Odio queste categorie ma sono utili magari se si vuole paragonare le statistiche per questi gruppi tra presene e passato, o la gente di una stessa cultura (quella euro-americana del nord-est) la cui unica differenza culturale è la religione.
@ Rocco
grazie dell’informazione!
Secondo me questa statistica significa che chi crede lo fa per non essere emarginata socialmente. Come tanti robot in attesa di ordini…automi
Come dire : i nostalgici della schifosissima inqisizione, tanto è sempre stato cosi ho ti
sottometti alle loro baggianate , opure ti fanno sottomettere con la forza della tortura.
Conquistare ,dominare, ottenere il potere, anche con l’inganno e la tortura ,uccidere se necessario ,corrompere , distruggere le culture e i costumi . e nel dna di questi fanatici che in
2009 anni di potere e di annichilimento delle coscienze ,pur di far sopravvire la loro follia settaria sono disposti a tutto anche alla tortura.
Pensate alle innumerevoli torture perpetrate dal comunismo ateo dei Khmer rossi in Cambogia.