Roma, piazza san Giovanni nuovamente negata al Gay Pride

Per il secondo anno consecutivo il Comune di Roma ha detto “no” alla richiesta di utilizzare piazza san Giovanni per il Gay Pride romano. La motivazione addotta, secondo quanto comunica il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, è che il 13 giugno, data richiesta per lo svolgimento della manifestazione, sarebbe già in programma “una processione rionale in onore di sant’Antonio”, mentre il 20 giugno, data richiesta in via subalterna, il mondo cattolico starebbe già pensando a “una serie non precisata di manifestazioni religiose per la preparazione della festa di san Giovanni Battista”.

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53 commenti

Bruno Gualerzi

Se questi sono i motivi, con la caterva di santi che incombono sul bel paese esigendo di essere ricordati e venerati pubblicamente con riti e processioni, in Italia, non solo a Roma, non resterebbe neanche lo spazio per parcheggiare la macchina.

denis

Vediamo un po. Tenuto conto che ogni giorno del calendario è occupato da almeno 3 o 4 santi che il papa ha imposto a dio di essere tali (in delirio di onnipotenza), tale manifestazione non si terrà mai! forse un lunedi mattina dalle 06.00 di mattina alle 07.15 senza nessuna manifestazione rumorosa e con l’obbligo di essere coperti da una tunica da tenersi rigorosamente sul GRA (sperando che qualche macchina faccia un filotto di questa lobby di potere che sonoi gay)

rododentro

Con tutti i santi che ci sono ho paura che il Gay Pride si farà alle calende greche, perchè gli organizzatori non chiedono al Vaticano di poterlo fare a piazza San Pietro in base ai messaggi di Gesù, della fratellanza, di amare il prossimo come noi stessi, di non giudicare e di accogliere gli oppressi, i reietti, i perseguitati nella casa del padre suo.

Rothko61

Perché il gay pride non si accoda alla processione di Sant’Antonio?
Porterebbero un po’ di colore ed una ventata di gioventù ad una noiosissima sfilata di vecchiette anchilosate, intente a scnocciolar rosari senza sapere perché.
E i vecchietti maschi sarebbero contenti… 😉

Giacomo Grippa

Suggerisco di consultare il regolamento comunale al riguardo e utilizzare l’eventuale previsione di richieste da selezionare, secondo l’ordine di protocollazione, oltre che sulla motivazione del rifiuto a concedere la piazza per una impugnazione.
Un ricorso ed una protesta da servire per limitare il “discrezionale” sabotaggio.

fresc ateo

FASCISTI .SOLO QUESTO FANNO E FARANNO??NEGARE , NEGARE, VORREBBERO PAROGONARE I PARTIGIANI AI REPUBBLICHINI , QUESTO SANNO FARE STI SEVI DEVOTI.

ONESTO PRESUNTUOSO

Al di là delle motivazioni più o meno discutibili presentate da chi nega Piazza S.Giovanni al gay pride, sarebbe stato rispettoso della “minoranza” gay (che tanto minoritaria non è!) se si fossero moderate le necessità di tutti.

In pratica: sarebbe stato opportuno e rispettoso delle idee altrui se un giorno si fosse fatta la processione ad Antonio (così si accontentavano i credenti e i loro sostenitori a vario titolo) e un altro giorno si fosse fatto il gay pride (così si accontentavano gli omosessuali e i loro sostenitori a vario titolo).

Negare la piazza al corteo gay, non solo per 2 anni di fila ma addiritura per 2 volte nello stesso mese, è sinonimo di una visione sprezzante dei desideri degli omosessuali, la cui “colpa” è quella di disubbidire in maniera solare (e non ipocrita, come fanno i cosiddetti catolici non praticanti) ai dettami del Papa.

Questa restrizione del concetto di rispetto impoverisce tutti, anche i cattolici.

Lavinia

il punto è: se il 13 c’è già una processione autorizzata in programma, va bene, non ci si può fare molto, ed è giusto che se hanno fatto richiesta prima facciano loro la processione in piazza.
Il punto è che il 20, data alternativa, è stata rifiutata perchè: “il mondo cattolico starebbe già pensando bla bla bla”. Ciò significa che non c’è nessuna richiesta ufficiale, e che la piazza viene “prenotata” solo in base ad un “forse” dei cattolici. Credo sia questa la parte più ingiusta, perchè alla fine, se per la prima data la piazza era occupata correttamente(non ci si può fare molto) per la seconda il rifiuto è totalmente ingiustificato.

stefano

da persona semplice di pochi concetti quali mi ritengo mi domando se la processione per s.antonio e il gay pride siano così inconciliabili…non si possono fare entrambe nello stesso giorno? si teme forse il pericolo di contaminazione omosex per il santo e i fedeli? che nausea…

Giovanni Bosticco

@Rododentro
Se è così un rimedio c’è:
papa Gregorio XIII aveva
(uno dei ben scarsi meriti della
Chiesa), perfezionato il calendario
che era opera di Giulio Cesare.
Gli ortodossi non l’avevano adottato,
e la Rivoluzione d’ottobre è stata
in realtà il 7 novembre.
Riformiamolo un’altra volta, e ci
saranno le calende greche.

ignazio

E questo in nome della loro tolleranza e rispetto per il prossimo?
Sarà arrivata l’ora di dire BASTA! A questi soprusi?
Se non si puntano i piedi non si ottiene nulla, anzi ti portano via i diritti già acquisiti nel corso di anni di lotta.
O preferiamo continuare a dormire?

El condor pasa

Nella mia cittadona di 45.000 abitanti alla processione dell'”addolorata” c’erano si e non 120/130 persone, dai 65 anni in su. E credo che sia la più importante dell’anno. Pensa te.

MicheleB.

Concordo con Ignazio sulla necessità di agire per prendersi gli spazi necessari. A tal fine proporrei all’associazione Mieli di partecipare in forma ufficiale alla buffonata di S.Antonio, la quale è doverosamente aperta a tutti ed alla quale saranno sicuramente presenti le bandiere di numerose associazioni di vario tipo. Rispondendo poi con esaurienti argomentazioni alle inevitabili polemiche. I rischi maggiori restano sempre il silenzio, il ghetto e l’oblio.

Andrea

A tutti i cristiani che scrivono su questo blog

Ecco! Questa è l’Italia laica!!!!! Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano tutti i cristiani che scrivono su questo blog….. e poi si arrabbiano quando vedono gli atei inferociti contro la religione…volete che gli atei siano più “mansueti”? Finitela di boicottare i diritti di chi la pensa diversamente da voi!!!

Un tempo i cristiani erano perseguitati….ora perseguitano!

chinsky

.. ma un paio di notizie fa ho letto della chiesa che protegge i diritti umani… Tò, non c’è neanche bisogno di ribattere, si smentiscono da soli nel giro di pochi giorni e qualche discorso a vuoto.

Flavio

C’e’ una processione ogni sabato, guarde te il caso! E’ proprio uno schifo senza speranza.

Bruno Gualerzi

OT, ma non troppo
A proposito dell’ingerenza vaticana – di cui, sia ben chiaro i veri responsabili sono le istituzioni italiane – ecco come si è presentato il tg3 delle 12 (quello più a sinistra).
Apertura del tg con la lettura quasi integrale (non un accenno, già discubile come prima notizia, ma lettura diretta) di un editoriale del giornale della CEI in cui si stigmatizzava la penosa storia di Berlusconi e consorte. E ce n’è per tutti, puntando però soprattutto su un aspetto che – conoscendo l’italico gallismo della maggioranza dei miei compatrioti – finirà per portare ulteriore consenso a Berlusconi, il quale, mentre si lamenta per la violazione della privacy, fa di tutto per tenere viva una questione che, come la solito, lo vede in primo piano. Infatti il giornale vaticano si scandalizza perchè il premier è esuberante ed ha un’attrazione particolare per le fanciulle in fiore! Ma lo sanno oltretevere quanta invidia per Berslusconi un’affermazione del genere finirà per suscitare?
Naturalmente comunque, ciò che più sconcerta è che si sia dovuto ancora una volta dare il massimo rilievo, per una vicenda che, se mai, dovrebbe riguardare il governo italiano (anche se a me francamente non può importare di meno), a cosa ne pensa la ccar.

Capitan Farlock

Ma non è la Chiesa che ha detto no, è il Comune. Sono sicuro che in Vaticano sono costernati, non credo che vorranno dare adito alle continue maldicenze secondo le quali loro boicottano il Gay Pride e mancano di rispetto verso chi non la pensa come loro. Sono sicurissimo che useranno tutto il poco potere di persuasione che hanno, per far cambiare idea al Comune.

Andrea

Il 13 e anche il 20: ma guarda te che coincidenza!
Ridicoli, soprattutto perché invece di accogliere il prossimo senza discriminazioni (come in teoria dovrebbero fare), spendono tempo e soldi (nostri) per adorare quelle che in realtà sono divinità pagane, alle quali la cristianità ha appioppato un altro nome.

MicheleB.

Bruno, la chiesa tiene mano al suo migliore alleato, in quello che è solo un teatrino mediatico – stile soap opera – studiato a fini consensualistici.

MarianoH

Proposta: Gay Pride Annuale il 25 dicembre a Roma. Raduno mondiale da fare anche in caso di mancata autorizzazione da parte del comune. Sarebbe ora di reagire con i numeri, TUTTI A ROMA A NATALE INSIEME AL MOVIMENTO GLT.

Io ci andrei… a prescindere dall’approvazione dell’Alemanno di turno. Se poi ci fossero i manganelli in quanto non autorizzata quanto meno mostrerebbero la loro vera faccia. Meglio il manganello che questo stillicidio di sopprusi…

darik

per marianoh:

bellissima idea! dall’effetto dirompente.
con internet e il telefonino si possono organizzare
dei rave fantastici alla faccia dei tonacuti…

ONESTO PRESUNTUOSO

@ LAVINIA
“Il punto è che il 20, data alternativa, è stata rifiutata perchè: “il mondo cattolico starebbe già pensando bla bla bla”. Ciò significa che non c’è nessuna richiesta ufficiale, e che la piazza viene “prenotata” solo in base ad un “forse” dei cattolici. Credo sia questa la parte più ingiusta, perchè alla fine, se per la prima data la piazza era occupata correttamente(non ci si può fare molto) per la seconda il rifiuto è totalmente ingiustificato.”

Perfettamente d’accordo!

Spesso basta che i cattolici dicano “forse” oppure “vediamo come mi sveglio domani mattina” per impegnare tutto il mondo politico come se già fosse stato stiplato un accordo con 1000 testimoni.

Se la concessione della piazza per la processione ad Antonio è tecincamente ineccepibile perchè è stata prenotata prima del gay pride, non è possibile dire altrettanto per la settimana dopo, visto che per la settimana dopo non c’è nessuna prenotazione ufficiale ma un semplice “vediamo come mi gira all’ultimo minuto”.

Questa pretesa di condizionare -leggi obbligare- gli alri alla propria lunatica volontà è sinonimo di violenza per chi, invece, sa autodeterminarsi con certezza.

E’ una sconfitta non solo per i “diversi” ma anche per chi crede seriamente nei valori del cattolicesimo.

STEFANO

La religione e la COMUNITà ECCLESIALE STAVOLTA MI PARE PROPRIO CHE NON C’ENTRINO NIENTE… PIUTTOSTO PRENDETEVALA CON CERTI POLITICI…

Stefano Bottoni

@ STEFANO

D’accordo, bisogna prendersela con certi politici (Alemanno in primis, che prometteva più sicurezza e ora incolpa “Romanzo Criminale” se i ragazzi “de Roma” se ne vanno in giro con la lama in tasca), ma è pure vero che senza le pressioni vaticane magari agirebbero diversamente.

meursault

La cosa comica è che di tanto in tanto qualcuno si desta e si proclama omosessuale destrorso, e non di una destra concettuale (pur sempre familista e reazionaria), ma proprio di questa destra pidiellina. Ridicoli senza approdo e masochisti, spiegazione altra non c’è. Cosa s’inventerà il club di Oliari (GayLib) per giustificare il protocollo vessatorio e pretestuoso messo a punto dalla giunta Alemanno? Cosa escogiteranno ancora dopo le ridicolaggini stile “unioni omoaffettive” antiscostituzionali per stessa formulazione? Confido in altre clownesche alternative e in bronci piccati, come quello che i berluscongay hanno mostrato dopo il rifiuto dell’accredito ufficiale durante una delle tante processioni elettorali di Silvio. Perchè riporre fiducia nella loro lungimiranza e intelligenza è operazione fallimentare, visto che stanno sacrificando il buon senso sull’altare dell’appartenza politica familiare (o televisiva?). Ma poco male, in questa congrega di masochisti ne ho incontrati delle più svariate forme: gay antisemiti, gay contro le minoranze etniche, gay fascisti, gay cattolici, gay musulmani, preti gay. Tutti attentissimi a non entrare nel merito delle loro contraddizioni stridenti, tutti proni e fan di quel sentimentalismo che sdogana la mancanza d’impegno e l’incoerenza nel seguire un ideale( abbiamo tutti un cuore signora mia….), tutti stanchi di essere ripresi e di riprendersi. Ipocriti, plagiati o solo opportunisti. Sono quelli del Pride in giacca e cravatta e delle paillettes nel buio di una dark, sono quelli in reggicalze nell’intimità e delle battute sessiste a lavoro, sono quelli delle cene con la famiglia a raccontare fidanzate immaginarie mentre guardano il cameriere. Perciò del diniego di fascista sufficienza se ne fregano, intereverranno forse a Pride finito, faranno di notte la loro entrata al party conclusivo nella speranza di rimorchiare qualcuno che non faccia domande ma che gli faccia vivere quel minuto di passione che gli è concesso grazie al lavoro e all’impegno di coloro che snobbano. Per tornare poi, paghi ma solo a breve termine, a far quello per cui sono tagliati: i parassiti.

stefano

CERTI POLITICI? E CHI è IL SINDACO DI ROMA? UN FASCIOCATTOLICO GUARDA CASO…

ernesto da reggio

non sono gay ma non reputo giusto che si vieti un raduno di persone esistenti per una processione di una persona che non esiste piu’.incredibile.e poi roma e quindi il popolo italiano, con la stabilizzazione permanente della sede cattocristiana, ha avuto solo da perdere.complimenti alle istituzioni.

ONESTO PRESUNTUOSO

@ STEFANO BOTTONI
“bisogna prendersela con certi politici (Alemanno in primis, che prometteva più sicurezza e ora incolpa “Romanzo Criminale” se i ragazzi “de Roma” se ne vanno in giro con la lama in tasca), ma è pure vero che senza le pressioni vaticane magari agirebbero diversamente.”

Perfettamente d’accordo!

Un pericoloso camorrista può avere influenza sulle persone del suo territorio anche quando non si pronuncia direttamente su una questione: si chiama reverenza.

Fatte le dovute differenze con la camorra (ci mancherebbe: nessuno vuole equiparare la camorra alla Chiesa!!!), la morale del Vaticano è in grado di influenzare in maniera schiacciante le persone anche quando non si pronuncia direttamente su certe questioni, come per esempio il gay pride.

Il Vaticano, cioè, suscita una reverenza simile a quella che può suscitare un camorrista sul suo territorio. Se disobbedisci al camorrista finisci sotto terra, se disobbibisci al Papa sprofondi nella dannazione dell’inferno.
Soprattutto -vero punto della questione- se disobbedisci al Papa vieni emarginato dalla società (ipocritamente) cattolica, che nel concreto significa perdere i voti e, più in generale, i benefici legati all’immagine del buon cattolico amante dei veri valori della vita.

Considerata la consapevolezza che il clero ha della propria influenza sul mondo politico, il silenzio del Vaticano intorno al rifiuto del comune di concedere piazza S.Giovanni non dimostra limpidamente l’estraneità della Chiesa stessa a questo rifiuto.

MetaLocX

Al gay pride negherebbero anche la data del 32 Giugno adducendo le stesse scuse…

rosalba sgroia

Dicono che è una manifestazione di tendenza…E LE CERIMONIE RELIGIOSE NON SONO DI TENDENZA? Alema’ che fai vieti anche quelle? ^-^

El topo

Beh a questo punto consiglio i gay a marciare su Roma, invadendo pacificamente gli spazi “sensibili” (Es. piazza S.Pietro) senza bandiere o striscioni, con abbigliamento sobrio ed irreprensibile, tenendo un profilo basso, ma scambiandosi affettuosi e prolungati baci ad ogni piè sospinto…
W l’amore e la libertà di amarsi.

Rocco

Non dico che c’entra qualcosa Alemanno, ma negli ultimi anni Roma sta diventando una città nazista

Stefano Bottoni

@ El Topo e tutti

“W l’amore e la libertà di amarsi.”

ECCO! E’ questo il punto!
E’ l’Amore (la A maiuscola è voluta) che deve essere il centro della nostra vita.
Amarsi l’uno con l’altro, senza distinzioni.
L’unica cosa giusta detta da Agostino di Ipponia, secondo me, è questa: -Ama, e fai ciò che vuoi!-. Il resto è una marea di dannosissimi deliri.
Se ami una persona non le farai mai del male (e se non si fa del male ritengo che tutto il resto sia lecito). Ma “amare” non implica necessariamente un amore che implichi sesso: io amo i miei genitori, i miei parenti, i miei amici, e certo non vado a letto con loro. Ho amato la mia ex-moglie e qui c’è stato anche buon sesso, ma è un’altra storia.
W l’amore. Bellissima frase che dovrebbe essere fatta propria da tutti.
Come ho scritto in un post precedente riguardo la Tamaro, detestavo e detesto tutt’ora i romanzi Harmony. Lo slogan diceva: “Per chi ama l’amore”. Non si ama l’amore! Si ama, punto e basta!

El topo

@Stefano Bottoni
E bravo l’Agostino, vero figlio ei fiori…
Ma non mi è chiaro se lo specificare di non essere andato a letto con i tuoi amici (non che tu debba, neanch’io, in effetti e per ora l’ho mai fatto) possa nascondere una nota di biasimo, tra le righe, verso coloro i quali, congeneri ed amantesi, hanno comportamenti sessuali cosiddetti “contronatura” e le virgolette son d’obbligo giacché in natura tali comportamenti sono presenti in abbondanza….Ecco, mi farebbe piacere che chiarissi il mio dubbio, scusa il disturbo…

takeshi

Disonesti ipocriti. Ma Bruxelles non ci può commissariare visto che qui non sanno governare nemmeno il più piccolo dei paesini in un modo civile?

Stefano Bottoni

@ El topo

Lo chiarisco volentieri: chi ama ha il diritto al massimo rispetto. Non importa il tipo di amore. Tralasciando l’amore che vi sia fra figli e genitori o quello che vi sia fra amici fraterni, l’importante è e sarà sempre l’amore. Anzi, scusa, l’Amore, con la A maiuscola.
Così, ad esempio, chi dice che una coppia di persone dello stesso sesso è contro natura non sa minimamente cosa sia l’Amore. Non mi vergogno a frequentarne, pur essendo eterosessuale. Al contrario, forse avrò avuto fortuna ma ho sempre incontrato coppie gay (quelle pur poche che ho incontrato) molto simpatiche e con cui ho passato volentieri del tempo a chiacchierare e bere un paio di bicchieri.
E uno dei miei artisti preferiti è Freddy Mercury di cui posseggo non solo tutti i video ma anche varie biografie (certo, in fin dei conti chi non ama Freddy?).
Non so se ho chiarito tutti i tuoi dubbi, spero di sì.

Rocco

Ma “amare” in italiano non ha una connotazione romantica? Altrimente si dice “voler bene” no? Un italiano direbbe alla nonna “ti voglio bene”, non direbbe “ti amo” vero? In inglese si usa la stessa parola “love” sia per il partner che per i parenti.

mac

e voi, carissimi gay, accodatevi alla processione del santo!!!! in jeans e t-shirt e mano nella mano. fossi vicina a roma, io lo farei!!!

marco

…sant’Antonio quello definito “il martello degli eretici”, quello che “predicava” ai Catari etc…? mi sembra giusto che i suoi simili lo ricordano.

agnese l'apostata

@rocco
è l’italia intera che sta diventando nazista,mi sa 🙁
e che pretesti idioti tirano fuori poi!

paola

per quattro martiri in croce si fanno ancora le processioni, per tutti gli innocenti uccisi in nome di cristo….nulla! qualcuno all’inizio dei post ha scritto che “un tempo i cristiani erano perseguitati…ora perseguitano”. Bè a me sembra che sia molto di più il tempo da quando perseguitano ( 4 sec. e.v.) che da quando furono perseguitati! comunque la colpa è di questo paese finto laico, suddito del vaticano.

El topo

@Stefano Bottoni
Nulla da aggiungere, grazie del chiarimento, concordo.

MicheleB.

Comunque mi pare che certi fatti confermino la necessità anche delle gay pride parades e rispondano da soli a chi chiede che senso abbiano tali “carnevalate”. Lo status quo necessita di calma apparente. Più si è schiacciati, più servono clamore, grida, tamburi e campanacci.

SalMessinaSbattezzato

Lontanissimi quei tempi neri del passato, (inquisizioni ecc…), adesso mi pare di respirare quell’aria putrefatta di cotanta chiesa cattolica del mio c…censura!
Italia-Vaticano?
Un duetto da bomba H !

ares 666

E’ ovvio che non voglino.. che il corteo passi proprio da li seno’ i preti uscirebbero dal vaticano per mischiarsi a quei bei fustacchioni tutti muscoli ma dal cuore rosa…e poi chi le farebbe le omelie?….

Marco C.

Per la chiesa la libertà è tale e va difesa e tutelata fino allo stremo solo quando si tratta della sua.

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