L’arcivescovo di Ancona, Edoardo Menichelli, aveva sostenuto pubblicamente che “la città dovrebbe vergognarsi degli striscioni degli atei” (cfr. Ultimissima del 27 aprile): “si fa tutto in nome della libertà”, aveva accusato. Nove giorni dopo l’arcivescovo si è preso la libertà di replicare allo striscione UAAR. Secondo quanto riporta il Corriere dell’Adriatico, infatti, ora in cattedrale campeggia un grande avviso, scritto con la calligrafia dello stesso arcivescovo: “Sono lieto che Dio c’è ed io lo amo”. Anche l’omelia pronunciata ieri, giorno del santo patrono, è stata dedicata a mettere in guardia la città: “vedo troppo laicismo che soddisfa l’uomo, ma non ne sazia le esigenze etiche. […] Ancona non sbiadire la tua storia spirituale, non farti estromettere della vita. Non permettere l’eclisse di Dio, che dà senso e dignità all’uomo. Anconetani siate fieri della vostra fede, custodite con gioia e letizia quello che i padri ci hanno affidato”.
Lo stesso articolo riporta che alcuni giovani della parrocchia di Cristo Divin Lavoratore stanno girando per Ancona con una macchina su cui è esposto un cartello con la scritta: “Grazie all’amore di Dio siamo credenti e felicissimi di esserlo”.
L’arcivescovo di Ancona risponde all’UAAR con un controstriscione
108 commenti
Commenti chiusi.
mi fa piacere apprendere che il sacerdote di ancona ammette di amare un uomo, molti suoi colleghi preferiscono i bambini.
però dovrebbe un attimo ripassare la grammatica italiana, soprattutto i tempi verbali.
capisco che magari sia abituato al latino, ma esistono pure lì… i congiuntivi, questi illustri sconosciuti.
Credo che sarebbe meglio preoccuparsi dei privilegi del clero e degli attentti all laicità dello stato piuttosto che dell’esistenza o meno di Dio.
Trovo che questo dispendio di energie serva solo a tener lontani gli occhi dall’arroganza clericale che soffoca le nostre libertà ogni giorno.
A me non interessa nulla se qualcuno diventa ateo o credente, purché lo faccia senza intaccare la mia libertà.
Il congiuntivo, questo sconosciuto…
quoto rik
specialmente 8 x 1000 quello lo adora ..poichè senza quello dovrebbe tirare la cinghia e forse lavorare , orrore orrore ,che poi dio ci sia o meno a noi non ce ne frega nulla ,
se pole scrive anche sulla fronte,sulla tonaca , sopra il letto cosi quando dorme sarà protetto.
dal famoso dio guerriero del sinai.
Ma è così difficile controllare l’esatto significato di un acronimo? Quanto tempo si perderà, cinque secondi con google?
buon per loro che sono felicissimi….di questi tempi non e’ poco
“vedo troppo laicismo che soddisfa l’uomo, ma non ne sazia le esigenze etiche”
E poi si lamentano perchè le chiese si svuotano. Più che una predica mi sembra un comizio da politicante da 4 soldi, fatto per di più contro la semplice esposizione di uno striscione.
“buon per loro che sono felicissimi”
La crisi loro di sicuro non la sentono, li manteniamo noi, anche se ringraziano solo Dio e ci vogliono negare il diritto di esporre manifesti.
Sono fragili e lo dimostrano in ogni istante. Se fossero stati forti, ci avrebbero chiamato ad un pubblico dibattito, un imparziale ed onesto confronto. I vescovi però sono furbi e sanno che con le loro infantili tesi, con le quali hanno circuito i fedeli, possono essere messi in crisi se attaccati da argomenti razionali, onde per cui è meglio gridare all’untore. Vade retro satana…….!!!!!!!!!!!
Per loro un confronto serio e costruttivo proprio non esiste. La loro volontà di predominio si deve manifestare sempre e comunque in ogni occasione, tant’è che sembrano bambini dell’asilo: “noi abbiamo dio e voi no, i nostri striscioni sono più belli dei vostri, voi siete nel torto e noi no ” e cavolate varie. Che abbiano il complesso del pene piccolo?
Contenti loro di creedere in dio, sono affari loro. Il problema è che gente come il vescovo di Ancona ed i suoi seguaci, non capiscono che anche gli altri devono essere liberi di non credere e di esprimere la loro non fede. Libera chiesa in libero Stato (ma che appunto lo Stato sia libero)
Loro sono felicissimi? Chissenefrega! Buon per loro! Sono contento sei miei consimili sono felici… auguro la felicità a tutto l’universo io… e tuttavia non capisco se sono così felici, se sono così beati nell’amore di dio, se sono così forti nella loro fede, che fastidio possano mai dargli le opinioni altrui…
Ma chi è costui,cosa vuol dire troppo laicismo,qual’è la misura giusta del laicismo,
forse quella che pensa di decidere lui.
Io vedo troppo cattolicesimo,quindi siamo pari, con una differenza, che non mi interessa il
troppo cattolicesimo.
mi sembra un po’ surreale questa storia degli striscioni…
se si ha veramente fede una scritta che afferma il contrario non dovrebbe fare nè caldo
nè freddo…se io vedessi uno striscione con su scritto IL SOLE NON ESISTE
non mi fermerei piu’ di cinque secondi,di certo non cambierei le mie convinzioni
sull’esistenza del sole,men che meno potrei indignarmi con chi l’ha scritto
perche’ poi l’abbia scritto saranno fatti suoi!
Ma almeno la grammatica no?????
“Sono lieto che Dio c’è ed io lo amo”
CI SIA, CI SIA, CI SIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Salviamo il congiuntivo!!!!
Ma per favore, siate seri. Come se dio STASSE a guardare i congiuntivi!
OT: avete sentito dell’ultimo miracolo a Lourdes ?
Sì, no comment
Il congiuntiv e il passato remoto, sono destinati all’estinzione (ma anche l’italiano). Il processo è pressoché completato in francese (passato remoto e congiuntivo imperfetto defunti, congiuntivo presente ancora vivo). Si può vivere benissimo senza congiuntivo e senza passato remoto. Può anche dispiacere, lo capisco, specie a chi era (ed è) abituato all’uso questi tempi (e il sottoscritto è fra questi). Ma bisogna farsene una ragione. Quel che conta è il pensiero, il contenuto. Stravedere per il congiuntivo è formalismo, tradizionalismo. Non è che il pensiero in francese senza questi tempi abbia perso in chiarezza. Si è però impoverito? Mah, quei congiuntivi imperfetti di Casanova (que j’aimasse, que nous aimassions, que nous saisissions) non erano così eufonici.
@ rik
@ tak
Quoto pure io.
Henri Guillemin, storico svizzero, cattolico praticante, ma persona simpatica, calorosa, vivacissima, diceva: “Certi cristiani dicono cose assurde, tipo: “Dio, ti rendiamo grazie per la tua magnificenza”. Dio sa cosa ciò possa significare.”
Dire “Grazie a Dio siamo credenti” mi sembra un’assurdità dello stesso genere.
LA CATTIVA NOTIZIA E’ CHE GLI ATEI ESISTANO. (evviva il congiuntivo!)
@ Sergio I
Ho impiegato tanto tempo per tradurre la mia lingua madre (il dialetto) in italiano e tu già me lo vuoi smantellare? Posso vivere senza tante cose, perfino senza dio, ma non toglietemi il congiuntivo e il passato remoto!
beh. allora dio esiste (cosa vuoi che e’!)! ma mi pare poco onnipotente se ha bisogno di gente (oltretutto cosi’ inetta e meschina) sulla terra per sponsorizzarlo.
Io produrrei dei bei manifesti “Paperino esiste”
@viano
hai sbagliato, ritenta.
stavolta ci voleva il presente.
rimandato in prima elementare, torna a fare le aste.
@ Bruno
Il che dimostra ad abundantiam che anche i razionalisti hanno un cuore tenero, almeno per la grammatica e le forme (ma non solo, vero?).
@ Sergio I: i razionalisti hanno sempre e comunque un cuore tenero. Cosa che non hanno,invece,i cattointegralisti.
Ehi Viano,
visto che la cattiva notizia la dai tu, quasi quasi… ci credessi!
io vedo troppe volte confondere ateismo con laicità…. troppe volte…
Basta con questi striscioni inutili. Preoccupiamoci, piuttosto, di far notare a chi ancora non l’ha notato, che le chiesa cattolica gode di enormi benefici… Questo è ciò che conta!
Ma a me mi curioserebbe che saprebbi chi ci ha imparato l’itagliano a questo monsignor Edoardo Menichelli, che neppure sapesse cosa è un congiuntivo.
Comunque, esponesse pure i suoi striscioni, che noi atei mica ci scandalizzerebbimo!
Come avesse detto quello là:
-Squillate pure le vostre trombe, che noi tromberemo le nostre squillo!-
8)
E’ un diritto del vescovo fare proselitismo x i cristiani……ma è profonda intolleranza e spirito anticristiano non riconoscere agli atei lo stesso diritto…..e poi si lamentano che l’Italia abbandona la chiesa!!!!! Ma dico io…è rimasto qualche cristiano un po più tollerante di sto vescovo???? Iù iù…c’è nessuno????
Si scrive: ” sono lieto che Dio CI SIA” e non “sono lieto che dio c’è”… oltre che il pensiero laico questo prete ignora anche le regole della grammatica italiana?
Evidentemente il vescovo segue la grammatica vaticana, che è superiore…
Vabbè, striscione puerile…
Han fatto pure sortite ben peggiori <_<…
Per chi ha dubbi di grammatica: dicendo “c’è” sottende la sua certezza (infondata)…
caro arcivescovo diciamo le cose come stanno: “Non permettere l’eclisse di Dio” serve solo a continuare a rimanere in un piedistallo davanti alle vostre pecorelle bigotte, ignoranti e tenute sotto scacco con le vostre ridicole favolette; e dunque continuare ad avere uno stipendio e una pensione pur essendo dei perfetti nullafacenti.
Puntalizzando: Dio, non essendo mai esistito, ha poco da eclissare. Piuttosto lentamente eclisserà sempre più la malsana abitudine delle masse di affidarsi a voi (invece che a wanna marchi o vostri colleghi di questo rango, sia chiaro)
tutto va bene purché se ne parli. la cosa tragica è quando queste cose vengono date per scontate e tolte al campo della discussione per metterle nel campo delle verità indiscutibili.
Certo, dicano e scrivano quello che gli pare… ma e’ comico come il clero che pure ha a disposizione mass media (giornali, settimanali, tv) politici (teo-dem , teo-lib ecc. ), istituzioni radicate nel territorio ( chiese, oratori, scuole) utilizzi mezzi di propaganda ( gli striscioni fatti in casa) tipici delle minoranze.
eh quante ne ha passate la sua povera maestra “in principio ci va il soggetto edoardino non il verbo… prima il soggetto poi il predicato verbale poi il complemento oggetto hai capito? ripeti” sì signora maestra “in principio era il verbo…”
È una tecnica veramente patetica. Sebbene la Chiesa abbia un potere incredibile, paragonabile soltanto a quello dello Stato, adora fingersi vittima di questi potentissimi atei, in grado, con i loro volantini su due autobus cittadini di Genova, di mettere in ginocchio la solidissima cultura cattolica italiana.
Adesso, i suddetti potentissimi atei, armati di strumenti di piduista memoria (un cartellone), provano a sovvertire l’ordine naturale delle cose pretendendo di avere un’idea che sia contraria a quella cattolica. Ma siamo pazzi? Cos’è sta storia della pluralità di pensiero? I roghi ci vogliono per questi ateacci!
Ha ragione il vescovo: chi, e chiedo chi, è senza etica se non il laico? (maledetti laici! scommetto che siete voi, con le vostre immoralità, ad avermi rubato la bici il mese scorso! siete proprio senza etica! Un cristiano non ruba mai, lo sappiamo tutti).
Una domanda: ma soltanto il dio cristiano dà senso e dignità all’uomo? Questo vuol dire che, supponendo che i cattolici siano 1 miliardo, tutti gli altri sono senza senso e dignità?
Ommioddio, è terribile! 5 miliardi di persone senza dignità!
Ed una sono io! Non mi riconosco nel cristianesimo QUINDI sono immorale e senza dignità? Ecco perché logos è stato tradotto come verbo e non come logica, con questi signori la logica non ha proprio a che vedere niente!
ahah “Cristo Divin Lavoratore”, ma cos’è una nuova bestemmia? Grazie per l’idea 😛
Comunque secondo me sti striscioni, gli ateobus ecc ecc ecc ormai sono da considerarsi inutili.
Pubblicità ce la siamo fatta ora dobbiamo distruggere la chiesa mostrando al mondo quello che fa, tutti i delitti, le malefatte, il riciclaggio, i privilegi insomma dobbiamo mostrare agli italiani che è tutto il contrario di ciò che predica. 😉
A me importa quello che poi uno creda in dio in superman o nella formica radioattiva sono caxxacci suoi!
ma non basta la fede che hanno, se veramente dio è onnipotente, che je frega di uno striscione di quattro peccatori ateacci…
forse non hanno tutte ste certezze…
Mi scommetto che lo striscione + La Macchina che gira per la città è tutto rigorosamente senza permessi…. E noi stiamo qui a preoccuparci per la legalitò …sottigliezze
Per me, che i credenti esprimano il propio pensiero ci stà, ma ci stà pure che lo potessimo
esprimere anche noi senza essere scherniti e beffeggiati da chi critica e fa arrogantemente
le stesse cose che facciamo noi nella legalità ( Art. 21 della Costituzione ), ma che volete la lingua batte dove il dente duole ed al Vescovo duole molto il dente della laicità visto che a un mese di distanza ancora ne parla, ma a noi va bene così : ne bene e nel male purchè se ne parli, lunga vita al Vescovo.
esprimere anche noi
all’amore di Dio…. chi mi spiega cos’ è???
ps aspettiamo con trepidazione una nuova apparizione a fatima o in altro loco, sarebbe ora no?
Il problema secondo me non è il congiuntivo o no: il messaggio “grazie a dio siamo credenti e felicissimi di esserlo” implica che neppure sanno scegliere cosa credere o come essere felici: è tutto “grazie a dio”. Contenti loro…
Devo ammettere che per una volta ha ragione il l’arcivescovo: “si fa tutto in nome della libertà”. Compreso uccidere il povero e innocente congiuntivo.
A proposito… come era quella storia che la religione prospera dove c’è ignoranza?
la differenza tra noi e loro? a noi se loro credono non importa , possono mettersi magliette, cappellini, scriverlo sui muri ( delle chiese possibilmente). come sentenziamo noi qualcosa invece, loro si imbufaliscono!!! quanto je rode che non ci possono più tappare la bocca! a me rode quando invadono ogni luogo e spazio laico ( edifici pubblici, tribunali, scuole, ma anche pianerottoli di condomini…),non hanno rispetto per nessuno!
@Viano di Vagli
LA CATTIVA NOTIZIA E’ CHE GLI ATEI ESISTANO. (evviva il congiuntivo!)
Perchè la consideri una cattiva notizia? E poi che razza di notizia sarebbe? Sarebbe una notizia se trovassimo qualche cristiano che davvero si comporti come il personaggio mitico che chiamate Gesù, che avrebbe insegnato amore e umiltà, non odio e presunzione. Tu per esempio non sei certo un cristiano, e per fortuna nemmeno ateo.
Ciao a tutti
qual è l’ultimo miracolo di lourdes? biscardi ha imparato a usare i congiuntivi?
(l’arcivescovo di ancona no)
“….vedo troppo laicismo che soddisfa l’uomo, ma non ne sazia le esigenze etiche”
Traduzione: vedo troppo laicismo che soddisfa l’uomo, ciò permetterebbe di non saziare le nostre esigenze economiche
Stando a questa frase puerile, noi seremmo cellule impazzite perchè fuori dal disegno divino, “fuori dall’amore di dio”.
Siamo allora sovrumani?
Siamo forse noi stessi in odor di divinità perchè capaci di uscire dagli schemi prestabiliti dalla perfezione della mente divina?
Puo’ il loro dio permettere (col famoso libero arbitrio di cui si riempiono la bocca) a dei poveri umani di NON credere?
Si tratta di una contraddizione in termini!
A me sembrano sempre più patetici e tristi.
Hanno paura della forza delle opinioni (che sempre opinioni rimangono) molto più che delle persone.
Il timore che il loro giocattolo, ben rodato nei secoli, possa rompersi è talmente grande da spingerli a scrivere (male) uno striscione che non è neppure “pensato” a dovere (o si pensa o si crede) e che non è neppure lontanamente sottile, tagliente, argomentativo: solo infantile come la storiella che propina.
La religione cattolica in italia è da sempre magistero assoluto: sono in gioco interessi economici talmente forti da spingere un cardinale a reazioni dettate dalla paura di perdere fedeli.
@Robetra.
Certo che cososco l’ultimo miracolo.
Un paralitico è entrato nell’acqua santa,
ed è uscito con la carrozzella dalle ruote
nuove.
Credo che Dio c’è ed io speriamo che me la cavo.
(Che comunque nessuno nasce imparato)
Beh! Che dire oltre ciò che giustamente è stato scritto?
Che il vescovo debbo ringraziarlo per avere creato le condizioni, a suo sfavore, per farmi ridere di gran gusto a leggere certi commenti qui pubblicati, ai quali vanno aggiunti i commenti fasulli di certi suoi tirapiedi.
Beh, al di là del congiuntivo, vediamo il lato curioso della vicenda: un vescovo di provincia costretto ad inseguire le iniziative degli atei. Mica male! Vuol dire che lo striscione ateo ha colpito nel segno e di questo me ne compiaccio.
Straordinaria è poi l’invocazione del vescovo “non farti estromettere della vita”. Il che, detto da un prete cristiano, erede di una tradizione millenaria che ha teso sempre a svalutare il mondo, la realtà materiale, la vita concreta in nome del regno dei cieli, dell’al di là, della vita ultraterrena, suona a dir poco paradossale. Semmai l’ateismo insegna a intromettersi nella vita, non a estromettersi da essa. Mi sa che il nostro vescovo debba imparare qualcosa di più, oltre che sull’uso del congiuntivo nella lingua italiana, anche sull’ateismo e sul concetto di laicità.
La cosa è grave: evidentemente, dopo aver pilotato le leggi dello stato italiano a favore delle loro leggende palestinesi di 3000 anni fa, adesso è scattata l’ora di una bella revisionata della la lingua italiana… 🙂
W il clamore. Questo è il momento di ribattere energicamente, prima che il vescovado assuma pieno controllo sul tema. Il circolo di Ancona, a parer mio, potrebbe anche cercare di contestualizzare la risposta sulla realtà locale (cittadina, territoriale o regionale) per un dialogo più efficace con la cittadinanza. Chi si ferma, inevitabilmente, arretra.
Se Dio esistesse non avrebbero bisogno di suonare la grancassa a questo modo, si sarebbe ormai fatto vivo.
Ciao a tutti
@ Dalila
A proprosito del tuo intervento in merito al libero arbitrio, che naturalmente condivido.
Fino a non molto tempo fa rimanevo sempre perplesso di fronte ad un argomento che, per quanto fosse un chiaro espediente, doveva pur nascondere un senso che non percepivo se tanti credenti, teologi, dottori della chiesa, intellettuali vari, difendevano a spada tratta un argomento che per me non stava nè in cielo nè in terra (o solo in cielo, come dico sempre).
Insomma, non capivo come una contraddizione così palese, concepibile dalla mente più sprovveduta, fosse difesa anche da chi, credente, faceva di tutto per rendere in qualche modo ‘comprensibili’ i cosiddetti misteri della fede. Che fede resti pure, ma con un minimo di plausibilità, andiamo!…
Poi una risposta me la sono data, non so quanto convincente, ma tale sicuramente per me al punto da togliermi ogni perplessità, da liberarmi da una sorta di complesso di inferiorità. Gli esegeti del libero arbitrio non possono non avere gli strumenti intellettivi per capire come la conciliazione tra onnipotenza e onniscienza divina e libero arbitrio necessiti di una straordinaria arrampicata sugli specchi (cosa che hanno fatto da sempre e continuano a fare), ma credo che nella loro mente scatti un meccanismo particolare per cui, più una tesi è assurda, e pertanto più impegnativo diventa sostenerla, più, proprio per questo, darà dei meriti… al punto che – per usare un termine proprio della vulgata psicanalitica – pian piano la banalità dell’assunto viene ‘rimossa’ e ci si abbandona quasi volutuosamente in questa impresa di sostenere l’insostenibile. E chi non capisce questo, e continua a dar credito a questo palese ‘re nudo’ rivestito di abiti immaginari, è perché evidentemente non è all’altezza per capirlo, non fa lo sforzo che garantisce il dono della comprensione.
In realtà sono loro – ne sono convinto – che si rifiutano inconsciamente di capire una cosa troppo semplice perchè la si debba rifiutare come assurda e basta… e giù con le arrampicate!
(Scommettiamo che se qualche credente leggerà questo intervento mi compatirà per la mia povertà di spirito?)
@Bruno Gualerzi
Se sei povero di spirito poco male, ci vediamo a metà strada e la grappa la porto io, che di spirito ne contiene parecchio, e riusciremo anche noi a vincere il buon senso ed accettare certi atti di fede.
Ciao a tutti
@Bruno Gualerzi:
secondo me hai centrato il punto in pieno! Tanto per gradire:
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Fideismo
Più chiaro di così…
Chiaro fino a un certo punto.
Perfino in Wiki c’è che la Chiesa c. rifiuta il fideismo
Mi state facendo scompisciare dalle risate con i tempi verbali!
Comunque, anche se è tollerato che nella lingua parlata si sostituisca il congiuntivo con l’indicativo, direi che uno scritto corretto fa tutt’altra figura! Eh!
Bruno, non so quanti rifiutino incosciamente di non capire e quanti invece scelgano cosciamente di credere; questa scelta, in se stessa, la rispetto come ogni altra: ognuno ha diritto di credere in ciò che VUOLE. Sarebbe bellissimo che tale principio fosse accolto pienamente (o almeno un pochino) dalle religioni. Hanno inventato il concetto di libero arbitrio e lo hanno usato per fustigare chi non ubbidiva. Ieri come oggi: Manichelli è rimasto ai tempi di Erasmo da Rotterdam.
Si si… la chiesa rifiuta il fideismo, lo so, so ancora leggere.
Ma rifiutarlo a parole è un conto, nei fatti è tutt’altro discorso. Sostenere che dio è conoscibile attraverso la ragione, che la ragione è un dono di dio è un ragionamento viziato, circolare. Si autogiustifica… argomentazioni del genere, in qualsiasi campo, sono inutili.
Carina però l’idea della macchina pubblicitaria… manca il messaggio registrato sotto:
“creduloooni e creduloooone! E’ arrivato DIO l’Arrotino! Arrota anime, coscienze, sensi morali… la tua cucina fa fumo? DIO l’Arrotino scaccia anche il demonio dalla tua cucina…”
@ MicheleB.
Non è, naturalmente, che non si possa credere consapevolmente, come ritengo facciano quanti (in sostanza tutti i cristiani) sostengono la tesi del libero arbitrio… ma è proprio questa ‘volontà di credere’ che, per essere comunque rispettata, deve ‘rimuovere’ certe altrimenti fin troppo evidenti assurdità. Questa, quanto meno, è la mia opinione.
Va da sè che sarebbe bello se tutti si rispettasse la libertà di tutti di credere in ciò che più aggrada… ma è proprio quando credere significa accettare l’assurdo che poi diventa difficile accettare l’ovvio, come la libertà di opinione. Ciò di cui anche il vescovo di Ancona sta dando dimostrazione.
“Non permettere l’eclisse di Dio, che dà senso e dignità all’uomo.”
CONCORDO!!!
L’eclisse di dio da’ veramente senso e dignita’ alle persone 😛
Non trovo nello striscione dei preti nulla di così scandaloso, se non un patetico, opaco, infantile tentativo di rispondere a quella che era la libera espressione di liberi pensatori che non ha scalfito in alcun modo la solida fede di nessuno.
Ciò per cui ci si dovrebbe preoccupare è la pretesa cattolica di poter gestire questa libertà (per loro c’è solo “libertà in cristo” che è verità). Mi spaventa la spinta reazionaria di un cattolicesimo che non si accontenta, come sarebbe opportuno, della folta e libera comunità spirituale che nessuno mette o ha mai messo in discussione e che è una risorsa di questa nazione, ma pretende il dominio politico su tutti i cittadini per ottenere (ed ahimé in qualche caso mantenere) un ruolo dominante nelle sorti del Paese Italia.
Qualsiasi manifestazione che contraddica i propri dettami suscita immediate ed accorate reazioni per il semplice fatto che così le gerarchie cattoliche hanno la possibilità di fare perno su ciò che chiamano “laicismo” per fomentare nel genuino mondo cattolico (troppo esteso per essere generalizzato) quella reazione contro la “laicità” che sta contraddistinguendo questo periodo della storia italiana. Ne deriva una contrapposizione percepita ormai solo dai cattolici come una minaccia (vedi il testo della Tamaro sul Giornale). Purtroppo noi, umanisti, razionalisti, agnostici, atei, dobbiamo rassegnarci ad un fatto:
l’organismo Chiesa Cattolica, vive simbiosi con la Nazione Italia e si può fare ben poco.
Il controllo delle menti, la capacità di diffusione di miti come “la crociata laica” è propria del loro modo di essere. Dategli un pretesto per il martirio e loro trionferanno (non il loro spirito, ovviamente, ma le loro pance!) con masse in “buona fede” pronte a contrastare ogni diversità in nome di un anello da baciare e di un’indulgenza con cui lavare qualche peccatuccio.
Lugi Fabbrocino
La cosa che mi fa più ribrezzo è che abbia potuto coprire un gioiello dell’architettura romanica come il duomo di San Ciriaco con un’insulso e plasticoso striscione.
@Gualerzi
Mi ha colpito la tua ultima considerazione. E’ un valido ragionamento, benche purtroppo pessimista perchè preclude ogni seria possibilità di “convertire” i monoteismi all’accettazione dell’altro (altro inteso sociologicamente). Voglio sperare che si possa giungere prima o poi ad un’etica laica condivisa collettivamente e, a tal fine, la speranza è che questa “volontà di credere” combaci con una consapevolezza della propria fede tale da condurre all’accettazione della sua soggettività ed al riconoscimento della piena dignità delle soggettività altre. Col tempo. Chissà.
@Luigi Fabbrocino
Ottima analisi, condivido in pieno.
Ciao a tutti
Secondo me i preti sono come le nuvole…
Cosa ne penzate ?? se vado a lurdesse ,con una autobotte di acqua e chiedo di farne vino??
che ne dite me lo farà lo miracolo?? magari di marca??
Ricalcandone lo stile, fa involontariamente pubblicita’ allo slogan ateo Uaar: fa pensare, mantiene vivo il ricordo e quindi il dibattito, la memoria va sempre tenuta allenata! Questo slogan manifesta al popolo l’esistenza degli atei, coesistenza peraltro pacifica. Grazie!
ma siete demoni????gli anconetani possono abbandonare la Chiesa 2quando vogòliono siete solo voi che dite che li obbligano.Ma stiamo scherzando ma siete dei folli anticlericali.
Mmm… ora ci vorrebbe qualcuno che gli dicesse di vergognarsi e bla, bla, bla… Così, per simmetria. Cosa potrebbe replicare senza perdere la faccia?
P.S. Si noti e si acclami l’impeccabile impiego dei tempi verbali.
@ Bruno
ti prego di dare un’occhiata nel thread ” il mondo non vuole ascoltare i preti”. Sono arrivato anch’io esattamente alla stessa conclusione.
“E’ questo che non vi va giù, che il vostro possa essere un gioco tra i tanti, che possa essere il modo in cui voi date senso alla vostra vita. Forse perché basato su fondamenta precarie (nonostante la pretesa di Gesù) dovete convicervi e convincere che è IL MODO di dar senso alla vita. E a quel punto più le sparate grosse, più misteri mandate giù, più vi sentite confermati nella vostra fede. Se penso, affermo, propagando cose così assurde, quanto grande deve essere la mia fede! Come mi sento bene quando lo faccio! Possibile esistano dei malvagi che rifiutano questa estasi? “
Poi questi vescovi dovrebbero stare di più con i giovani come fà il miuo parroco,dialogare in pace.Non dovrebbero stare su quell’altare e a dire solo insegnamenti e basta.Secondo me ci vuole un Papa come giovanni XXIII o giovanni paolo II,cioè in pratica bisogna aprire un dialogo tra credenti e non credenti.
@ Mauro:”…in pratica bisogna aprire un dialogo tra credenti e non credenti.” A che scopo?
Francamente non ne vedo la necessità. Ognuno resti delle sue idee e non abbia la pretesa di imporre agli altri le proprie visioni del mondo. Per fare questo non servono dialoghi o inciuci vari.
@Mauro
“Poi questi vescovi dovrebbero stare di più con i giovani”
Ma anche no…viste tutte le notizie relative ad atti di pedofilia in cui sono coinvolti (come carnefici naturalmente) preti, parroci, et similia.
@ fres ateo
Se hai fede vedrai che la tua botte si riempirà di Château Pétrus o almeno di Château Mouthon Rothschild 1982. Ma ci devi credere, hai capito? Concentrati. La fede sposta le montagne, ricordatelo.
E se qualcuno trova triviale il tuo desiderio ricordagli Le nozze der Cane de’ Galileo (Le nozze di Cana in Galilea, secondo Belli). Anche lì fu questione di vino e il Figlio fece il miracolo, il suo primo: tutti si leccarono i baffi trovando il vino miracoloso molto più buono di quello messo in tavola dal padrone di casa.
Spero poi che ce lo farai assaggiare anche a noi lo Château Pétrus, non essere egoista, non scolartelo da solo.
Quanto apprezzerei proprio ora un bicchiere di semplice Château-Neuf du Pape (malgrado il pape!).
“Allora credete, siate felici e non rompete le scatole al prossimo vostro, specie se credente in altro o non credente”
oltre che ridicolo è pure analfabeta questo porporato…la consecutio temporum in seminario non la insegnano? ciò che dice è riprovevole sia nella sostanza che nella forma!
@ Stefano
Io ho tirato in ballo l’inconscio perchè in questo caso mi sembrava pertinente, ma hai esposto più che efficacemente ciò che anch’io intendevo.
(In quanto alla psicanalisi ci tengp a precisare che certamente non spiega tutto della vita della nostra psiche, hai voglia!, e in ogni caso andrebbe, -e presumo che vada – continuamente ‘aggiornata’ tenendo conto dei risultati ottenuti, per esempio, dalle neuroscienze, ma certi meccanismi che ha messo in luce ormai non possono più essere ignorati. Per questo, come per altre acquisizioni della ricerca, ricorro sempre ad un argomento che mi serve sia per rispondere ai denigatori della scienza tirando in ballo i suoi limiti conoscitivi, sia – soprattutto in questo post – per mettere in guardia circa l’illusione che le scoperte scientifiche possano servire per confutare ‘definitivamente’ gli oggetti di fede… Comunque l’argomento – di puro buon senso – è questo: quando Copernico ‘regolò’ per cosi dire il vero rapporto tra sole e terra dando inizio ad una comprensione più ‘vera’ di ciò che accade in cielo, non diradò certo la nebbia che si frappone fra noi e l’universo, anzi aprì prospettive ancora più ‘nebulose’ (ancora più complesse, ancora più difficilmente affrontabili)… ma vogliamo allora per questo tornare al sistema tolemaico?
Quando la psicanalisi illustra il meccanismo della ‘rimozione’ (cioè il ‘non volere’ inconsciamente fare salire a coscienza ciò che in realtà ‘non si vuol sapere’ perché intollerabile da accettare), offre uno strumento di analisi non fcilmente sostituibile.)
all’arcivescovo di Ancona mi viene un solo commento: che sfighè!
@ Sergio I
“Se hai fede vedrai che la tua botte si riempirà di Château Pétrus o almeno di Château Mouthon Rothschild 1982.”
Io mi accontenterei pure di un buon Barolo 1970. Ma temo che non diventerebbe neppure Tavernello. Al limite una squallida birra analcolica.
8)
@stefano 1 : ai voglia a crede! mi sà che se voglio bere un vinello un cè malaccio devo
andare dal mio amico ciceracchio ,che tiene sempre una scorta di brunello….
Forse per l’Arcivescovo di Ancona il congiuntivo è una malattia agli occhi.
Riguardo al congiuntivo credo sia una “licenza poetica” per enfattizzare la certezza della sua (presunta) esistenza. D’altra parte anche l’Arcivescovo avrà diritto a mettere uno striscione nella sua cattedrale. E’ il gioco delle parti. Del resto è inevitabile che quando un pensiero ateo oltre ad esprimerlo si voglia diffonderlo (con slogan pubblicitari) la Chiesa si senta minacciata e senta il bisogno di replicare.
Riguardo al congiuntivo credo sia una “licenza poetica” per enfattizzare la certezza della sua (presunta) esistenza. D’altra parte anche l’Arcivescovo avrà diritto a mettere uno striscione nella sua cattedrale. E’ il gioco delle parti. Del resto è inevitabile che quando un pensiero ateo oltre ad esprimerlo si voglia diffonderlo (con slogan pubblicitari) la Chiesa si senta minacciata e senta il bisogno di replicare.
“vedo troppo laicismo che soddisfa l’uomo, ma non ne sazia le esigenze etiche. […] Ancona non sbiadire la tua storia spirituale, non farti estromettere della vita. Non permettere l’eclisse di Dio, che dà senso e dignità all’uomo. Anconetani siate fieri della vostra fede, custodite con gioia e letizia quello che i padri ci hanno affidato”.
Ma che significa questo discorso? Mi sembra una sequela di nonsensi dal punto di vista del contenuto: il laicismo soddisfa l’uomo però non soddisfa il suo bisogno etico, come se potesse esistere un bisogno etico dell’uomo dissociato dai bisogni dell’uomo stesso. Non riesco neppure a commentare una frase come “non sbiadire 🙄 la tua storia spirituale, non farti estromettere dalla vita :roll:… più che uno slogan questo sembra un delirio religioso…è proprio vero che dio è morto, questo slogan ne è la prova 😆
@ Corrado Luciani
L’eterno punto è: come può la chiesa, paladina della “verità”, sentirsi minacciata? Come può aver paura di altre “opinioni”?
La risposta è che sa benissimo di non essere affatto paladina della verità, ma di esser autrice di un castello di carte. Trattasi di fifa per il redde rationem del pensiero.
Ecco cosa succede ad aver troppo tempo libero nelle proprie mani e la pancia sempre piena senza aver combinato nulla tutto il giorno. Ma vada a lavorare monsignur
@Fab. Io non so se la Chiesa sia più preoccupata di mantenere i propri privilegi o di altro. A mio parere però il cercare di diffondere un pensiero ateo (diverso che dall’esprimerlo) può comportare problemi sociali, perché effettivamente la fede (più in Dio che non nella Chiesa) può essere un freno all’immoralità per la maggior parte delle persone, tanto più quelle di cultura mediocre, così predominanti nel nostro paese.
la supercassola prematurata con skappellamento a destra come tapìo tapioca a sinistra…insomma l’ateismo è cattivo.
@Fab @stefano. Tuttavia l’UAAR potrebbe “temperare” questo rischio se parlasse in questo sito dell’importanza del rispetto dell’etica, giacché se facessimo tutti spudoratamente i nostri interessi dovremmo continuamente guardarci le spalle, non ci sentiremmo più sicuri nemmeno nelle nostre case, costruite di sabbia per risparmiare, dal dottore, che ci propinerà farmaci per farsi vacanze lussuose, dal farmacista, che ci venderà farmaci brevettati grazie a “spintarelle” e così via… Era con riferimento a questo rischio che pensavo che sarebbe più costruttivo che l’UAAR parlasse anche di etica dei mali dello scientismo e altri argomenti che non siano i soliti commenti a dichiarazioni di esponenti della Chiesa.
@ Corrado Luciani
Può essere. Nel qual caso, la risposta non è nascondere l’ateismo, ma migliorare la cultura.
E, francamente, non mi importa molto di frenare l’immoralità di chicchessia, mi basta frenarne i crimini. Nel qual altro caso, la risposta è aumentare la certezza della pena e non minacciare inferni a cui non credono più nemmeno i sedicenti cristiani.
la fede come ” freno ” sociale ?
non credo abbia funzionato molto negli ultimi secoli….
@fab. Purtroppo la corruzione arriva dappertutto (anche dai giudici e poliziotti). Anche la cultura potrebbe arrivare dappertutto se ciascuno facesse la sua parte. A mio parere in questo senso l’UAAR potrebbe fare di più, proponendo modelli di vita, proposte varie, discussione sull’importanza dell’etica, del rispetto della natura e quant’altro possa migliorare la nostra capacità di rapportarci con gli altri, che possano in qualche modo variare i vostri articoli che sembrano sempre più mono-toni (non nel senso noiosi ma troppo limitati come argomentazioni).
@ “don alberto”
Egregio anonimo, chi le parla è l’autore di quel sito che non trascrivo (non ho bisogno di così facile pubblicità, approfittando di persone come lei), ma del cui nome lei ignora persino la corretta dizione, e pertanto di certo pure da cosa esso proviene, con tutto quanto ciò implicherebbe a proposito della completezza della sua preparazione: la sua definizione è comunque gradita, in quanto mi conferma che sono riuscito nell’intento di mettere il mio sito quantopiù in sintonia con la serietà che profluvia copiosa dalla teologia giudaico-cristiana, che elementi come lei vantano in contegno di verità incrollabile.
So che di norma non si dovrebbe rispondere agli invasati, specie quelli religiosi, in quanto la loro energia trollesca è inesauribile (ed in tal senso, lei parrebbe un’autorità); ma dal momento che non ho comunque preconcetti, e siccome mi annoiavo, approfitto brevemente di questo thread (ma avrei potuto farlo in qualsiasi altro, dato che lei pare essere come il prezzemolo), in risposta a certe sue amenità nel thread http://www.uaar.it/news/2009/05/05/papa-il-mondo-non-vuole-ascoltare-preti/, che però purtroppo era già chiuso.
Dato che la mia educazione mi impone di non approfittare dello spazio concesso da chi lo paga, ho scritto una risposta, veloce ma abbastanza dettagliata, sul suddetto sito: sempre per motivi di discrezione, non metto l’url, ma è il post più recente della categoria chiamata “Vaticanate”.
Qualora avesse qualcos’altro da dirmi, le consiglierei vivamente di farlo dapprima in privato.
Scusandomi per l’incidentale, un grazie per la pazienza agli altri lettori.
la fede è servita a fabbricare i dogmi e con quelli a confezionare stragi innominabili, persecuzioni e guerre in nome del “dio giusto” e della “verità assoluta”.
l’unico rimedio in grado di frenare l’odio repulsivo dell’uomo contro il suo simile è la diffusione del sapere, il resto è trippa.
coniugazione dei verbi: a volte i poeti sognatori usano delle cosiddette libertà poetiche
in questo caso è una libertà poetica per rafforzare l’auto-convinzione dell’esistenza immantinente di dio
fatto salvo che poi qualche bimbo in afghanistan bruci nella completa indifferenza divina, sotto le bombe dei devotissimi militi della santa alleanza
Più la si gira, più puzza.
@ B. Catalano
Ohibò, io non ho capito nulla della discussione tra te e don alberto.
Forse è meglio se, messa da parte tanta ritrosia, metti i link in questione.