Partita la campagna UAAR “Occhiopermille”

Per il terzo anno consecutivo, l’UAAR ha avviato una campagna di sensibilizzazione sull’Otto per Mille: un meccanismo di cui soltanto pochi cittadini conoscono il funzionamento, anche perché lo Stato non fa nulla per informare la popolazione. Tocca dunque all’UAAR farne le veci: la campagna Occhiopermille non suggerisce infatti indicazioni sulla scelta da compiere, ma si propone di fornire a ogni cittadino le informazioni necessarie affinché possa prendere consapevolmente una decisione.
La campagna si avvale quest’anno di un sito internet ad hoc: Occhiopermille.it. E’ stata inoltre aggiornata la scheda presente sul nostro sito, con tanto di video, di passaparola, di volantini e di materiali per i siti, a disposizione di chiunque voglia amplificare l’informazione fornita sull’argomento. Già da marzo i circoli UAAR stanno organizzando banchetti informativi (consulta il calendario eventi): nelle prossime settimane distribuiranno altresì cartoline pubblicitarie sull’Otto per Mille. Un’altra novità di quest’anno è rappresentata dai manifesti, già affissi a Venezia, Milano, Grosseto, Bergamo, e nei prossimi giorni anche a Lecce, Padova e Bologna. La diocesi della città orobica ha già avuto modo di lamentarsi della “falsità” dei manifesti UAAR: cfr. l’articolo pubblicato ieri sull’Eco di Bergamo (di proprietà della Curia stessa). In alcune città è infine prevista anche l’affissione di manifesti che invitano a scegliere l’UAAR come destinazione del proprio Cinque per Mille.

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Manifesti Occhiopermille a Milano

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Manifesti Occhiopermille a Venezia

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43 commenti

Luka

Mi piace questo bell’inizio di iniziative (pardon per il gioco di parole!) diamogli! 🙂

Mastro Titta

Visto il sito http://www.occhiopermille.it! Complimenti! Semplice e diretto!

SUGGERIMENTO:

potete inserire, in uno spazio o in una pagina apposita del sito http://www.occhiopermille.it, dei banner con relativo codice html che chiunque abbia un sito può facilmente inserire sulla propria home page. Insomma una iniziativa del tipo “sostienici anche tu!”.
In questo modo possiamo anche noi sostenere l’iniziativa facendo pubblicità (a costo zero per l’UAAR) ed inoltre miglioreremo la visibilità del nuovo sito http://www.occhiopermille.it e la posizione “in classifica” sui motori di ricerca (Google e altri) grazie al maggior numero di link che puntano al sito.
Che ne dite?

Daniela M

Pur approvando l’iniziativa, in generale, c’è una grossa imprecisione:nel manifesto, quando dice “l’otto per mille della chiesa va quasi tutto alla chiesa, non ai poveri”. Questo può essere valido per la chiesa cattolica, NON PER LA CHIESA VALDESE, che non destina nemmeno un centesimo per le spese dei pastori e di culto, ma solo per iniziative di solidarietà e culturali (e molti di voi lo sanno bene, perchè danno l’8 per mille da anni alla chiesa valdese). Per cui il messaggio mi sembra molto fuorviante e anche nocivo, in quanto spinge le persone a non dare l’otto per mille a nessuna chiesa ma solo allo stato, così rientriamo in quel circolo vizioso che voi volete giustamente contrastare, e cioè che i soldi dato allo stato finiscono comunque alla chiesa cattolica, nella spartizione della torta. Capisco che non volete dare indicazioni per la destinazione dell’otto per mille, e mi pare corretto, ma non mi pare invece corretto dare un’informazione che, oltre a danneggiare soggetti religiosi che sono completamente diversi dalla chiesa cattolica, spingono a decisioni controproducenti, come detto sopra, stato-chiesa.

El condor pasa

Colpiamo la chiesa cattolica nel suo unico vero interesse, il DIO DENARO. Personalmente realizzerò dei volantini da distribuire in ogni dove

rododentro

Far saèpere agli italiani, quanto spende l’ azienda vaticana per la sua maretellante pubblcità dell’ 8 per mille e quanto poi utilizza veramente per quello che con i costosisimi spot pagati da noi, biecamente promette, a tutti, noi poveri cristi che non di solo pane viviamo, ma anche di sane ideologie, spetta, anche sui tanti blog( splinder.com, avoicomunicare.it ) aprire gli occhi e chiudere le tasche a quanto più ignari ed ingenui cittadini possibile.

Bruno Gualerzi

Una perplessità, per altro non nuova. Non vorrei che questa doverosa campagna di informazione finisse per far passare UAAR come un’associazione impegnata a denunciare la chiesa solo sotto questo aspetto. Che è importantissimo, ci mancherebbe, ma che dovrebbe in qualche modo essere accompagnato, nello stesso tempo e nello stesso spazio, da qualche riferimento all’impegno più esplicitamente culturale (fermo restando che anche questa denuncia è un fatto pienamente culturale). Non saprei, magari accostando al manifesto sull”Occhiopermille’ uno di quelli tipo ateobus. O qualcosa del genere.
E’ vero che il bellissimo ‘Tenere acceso il lume della ragione non costa nulla’ fa questo riferimento, appunto, al ‘lume della ragione’ ma passa in second’ordine di fronte al vero messaggio del manifesto.

rododentro

I non credenti sono stanchi di mantenere il Vaticano ed i suoi ministri attraverso la truffa dell’ 8 per mille.

enrico mini

Se non sbaglio i Valdesi prendono esclusivamente i soldi che vengono loro assegnati firmando nell’apposito spazio del modulo dell’otto per mille e non introitano un centesimo dalle successive spartizioni. Mi risulta che siano riusciti ad ottenere una norma che sancisce questa loro posizione. Se questo è vero (come credo di aver capito) mi sembra che la serietà ed onestà degli altri vada a farsi friggere.

Erich

Ho visto che c’e’ un gruppo su facebook, potrebbe essere interessante farne anche una pagina per aumentare la viralita’ del messaggio

SalMessinaSbattezzato

A quanti hanno un sito o un blog non è male aggiungere l’indirizzo dell’UAAR.
Io l’ho fatto e continuo su quei blog che mi danno questa possibilità!
EVVIVA L’UAAR E I SUOI ISCRITTI ET SIMPATIZZANTI!
SalutiBelli a tutti!

Giuliana

In realta’ il titolo e’ un pochino fuorviante: l’otto per mille non ci costa nulla di piu’ perche’ viene prelevato da tasse che pagheremmo comunque.
A mio parere il meccanismo andrebbe abolito e sostituito con il sistema inglese: chi fa donazioni a una Onlus (e in Inghilterra anche le Chiese sono classificate come tali) firmando una dichiarazione ottiene che lo Stato aggiunga alla donazione le tasse pagate sull’importo.
Esempietto: Lordo 100, tasse 20, netto 80. Se io dono 80, lo Stato ci mette il 20 e la Onlus riceve 100.
Semplice, e i soldi vanno esattamente dove i singoli contribuenti vogliono che vadano!

Piero

Ottima iniziativa, complimenti per il sito!
Cercherò di diffondere il messaggio, a costo di essere tacciato di spam(matore)!!!
Grazie

Uruz7

@ Daniela M
concordo con te, ma credo anche che l’italiano medio con il termine chiesa pensi esclusivamente alla chiesa cattolica; comunque lo scopo dell’iserzione pubblicitaria è quello di catturare l’attenzione, quindi andando a leggere nello specifico del sito ci si può minimamente rendere conto che ci sono delle differenze (sperando che l’italiano medio abbia vogli di farlo…)

complimenti UAAR per la campagna e il sito ottopermille.it……..ma un paio di manifesti anche a Latina?

maxalber

Daniela M. ha ragione nel rilevare l’imprecisione a chiamare soltanto “CHIESA” la CCAR.
Il nostro fondatore Martino Rizzotti:
http://www.uaar.it/ateismo/opere/82.html
si incazzava sempre quando uno di noi diceva “chiesa” senza aggiungervi dietro “cattolica”.
Era un tormentone perché a tutti noi, parlando, scappava sempre solo il nome “chiesa” e lui ci interrompeva regolarmente per aggiungervi il cognome “cattolica”.
Il suo tormentone ai padovani è rimasto profondamente impresso, tanto ce l’ha inculcato.
Non dimentichiamoci mai di Martino.
La sua lezione è sempre attuale e viva.

Giulio

Anch’io come Mastro Titta vorrei un banner da aggiungere la mio blog. Grazie.

pacatoegentile

approfitto dell’articolo per segnalare la ripartizione dell’anno scorso (2008) disponibile a questa pagina:
http://www.governo.it/Presidenza/DICA/ottopermille/aggiornamento/ripartizione.html
in particolare andando a leggere il dpcm di 4 pagine
http://www.governo.it/Presidenza/DICA/ottopermille/aggiornamento/dpcm_2008/DPCM_2008.pdf

noto che vengono citati soltanto gli stanziamenti per calamita’ naturali e che alla fine del documento gli allegati che contengono gli altri stanziamenti non sono inclusi.
Qualcuno ha tale lista o sa dove reperirla oppure bisogna per forza essere iscritti alla gazzetta ufficiale ?

Angela

Ottima ed opportuna campagna di informazione, però il messaggio di uno dei due manifesti non mi sembra di immediata comprensione: Tenere accesa la luce della ragione non costa nulla. L’altro invece non si legge per intero, ma credo che sia più efficace.

Roberto Grendene

COMUNICATO STAMPA DEL CIRCOLO UAAR DI BOLOGNA – 8 maggio 2009

Duecento manifesti che faranno sicuramente discutere sono sparsi dal 7 maggio per le vie di Bologna.
«Alla Chiesa dovrebbe bastare la tua anima. Perché vuole anche i tuoi soldi?
L’otto per mille della Chiesa va quasi tutto alla Chiesa, non ai poveri. Non lo sapevi? Clicca su http://www.occhiopermille.it»
Questo il messaggio che il circolo bolognese dell’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) inserisce nello spazio pubblico.
E lo fa a proprie spese, perché «Governo, opposizioni e cosiddetto servizio pubblico televisivo ben si guardano dal fare informazione sulla “tassa di religione” rappresentata dall’otto per mille, che sottrae circa un miliardo di euro l’anno dalle casse dello Stato». Ad affermarlo Roberto Grendene, coordinatore del circolo UAAR di Bologna, che pone una questione: «Come è possibile che il Governo, in piena fase di dichiarazioni dei redditi e in seguito al terremoto in Abruzzo, non faccia un appello ai contribuenti affinché scelgano lo Stato come destinatario dell’Otto per Mille? Una delle finalità dell’Otto per Mille statale è infatti la gestione di interventi straordinari per le calamità naturali: usiamoli allora così quei soldi. Ora servono più che mai. Sapendo di contribuire alla ricostruzione di una regione martoriata dal terremoto, in molti sceglierebbero di firmare per lo Stato, creando tra l’altro una leva economica consistente».

A Bologna l’UAAR ha organizzato nelle scorse settimane quattro tavoli informativi “Occhiopermille” in via Indipendenza. I cittadini conoscono poco il funzionamento dell’otto per mille: tantissimi credono che non apponendo la firma le tasse rimangano allo Stato, mentre invece basta circa il 35% di preferenze per far incassare ai vescovi della Chiesa Cattolica quasi il 90% dell’intera torta, complice il silenzio istituzionale e spot costosissimi da parte di chi se li può permettere. Altri cittadini pensano addirittura che non firmare significhi evitare di essere tassati.
«Un sistema alternativo all’attuale, che come in Germania e in altri paesi europei sottoponga a tassazione solo i contribuenti che vogliano espressamente sostenere la confessione religiosa a cui appartengono, sarebbe per l’UAAR il male minore» dice Grendene, precisando che «L’UAAR sostiene tutte le forme di opposizione al sistema dell’Otto per mille ritenendolo incomprensibile, discriminatorio nei confronti di tutti coloro che non appartengono a una delle confessioni ammesse alla ripartizione e, soprattutto, causa di un ingente danno alle dissestate finanze dello stato italiano.»

La campagna UAAR contro l’otto per mille è partita in questi giorni anche a Milano, Grosseto, Lecce, Padova, Bergamo.
A Bologna troviamo anche un altro tipo di manifesto: «Difendi la laicità dello Stato e la libertà di pensare. Tenere accesa la luce della ragione non costa nulla. Dona il 5 per mille alla Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti». ll cinque per mille, a differenza dell’otto per mille, non prevede la ripartizione delle scelte inespresse, è soggetto ad un tetto massimo (sarebbe più corretto parlare di tre per mille), è un sistema plurale: mette sullo stesso piano associazioni filosofiche non confessionali e associazioni (democratiche) di tipo religioso.
«Abbiamo voluto parlare di libertà di pensiero e laicità», dichiara Grendene a nome del circolo UAAR di Bologna « anche in seguito alla censura dei nostri “ateobus”. Una vicenda che ha mostrato come in Italia sia negato lo spazio pubblico per chi pensa che le divinità non esistano e pone in capo all’Uomo fiducia e responsabilità, mentre l’esistenza di Dio e’ reclamizzata ogni giorni da duemila anni su muri, libri, aule di tribunale e, cosa più inquietante, nelle scuole pubbliche a bambini dai tre anni di età e per due ore la settimana, con insegnanti scelti dal vescovo e pagati dallo Stato.»

Stefano Grassino

@ Bruno Gualerzi

Non hai tutti i torti ma credo non sia facile far passare un messaggio come quello che tu proponi. Pensa al livello culturale ed intellettivo di questo popolo e poi mettiti nei panni di un addetto alla comunicazione.

crespo

@Enrico mini

No: tra le denunce dei redditi viene preso un campione. Di questo campione vengono scartate le denunce che non indicano a chi destinare l’ottox1000. Le rimanenti vengono usate per stilare la percentuale da dare alle diverse confessioni o allo stato (mi sembra funzioni così).

Dove sta il trucco?
1) molti credono che non indicando a chi dare il proprio 8×1000 questo vada allo stato, cosa non vera

2)La chiesa cattolica, diversamente da altre confessioni e dallo stato, fa una grande campagna mediatica (pubblicità) per far barrare la casellina “chiesa cattolica”.
Risultato? le preferenze espresse (perchè solo queste contano) sono in gran parte per la chiesa cattolica, quindi la stessa si prende una fetta enorme dell’8×1000

Una cosa mi piacerebbe sapere: come vengono selezionate le denunce dei redditi campione?

cartman666

@Crespo , ma chi te lo dice che l’Agenzia delle Entrate prende i dati a campione? Tieni presente che tutte le denunce dei redditi vengono trasmesse in formato telematico. Quindi i server dell’Agenzia delle Entrate hanno tutti i dati disponibili sulle percentuali di chi ha dato le preferenze oppure no.

enrico mini

A me risulta comunque che, sulle preferenze non espresse, i valdesi non prendono nulla.
Se qualcuno potesse chiarirmi le idee ne sarei ben contento.

MaxM

Come ho già evidenziato in un altro post al nostro troll preferito (senza risposta da parte del don)….
sono talmente arroganti che il sito 8xmille.it è della chiesa cattolica come se i destinatari alla fine possono essere solamente loro.

Marco C.

“come se i destinatari alla fine possono essere solamente loro.”

Di sicuro i 900 milioni di Euro che si beccanno all’ anno possono stare stretti alla chiesa, che avrà ben pensato: “Perchè non cercare di arrotondarli a 1 miliardo netto, visto che poco ci manca ?”

Ah, cosa non si fa in nome del dio denaro.

Roberto Grendene

@ crespo

non viene preso un campione, i dati sono quelli di tutti i contribuenti
E’ (purtroppo) una legge dello stato quella che istituisce la tassa di religione e il modo di assegnarla.
La 222 del 1985, che dice “Le destinazioni […] vengono stabilite sulla base delle scelte
espresse dai contribuenti in sede di dichiarazione annuale dei redditi. In caso di scelte non espresse da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse”
Contravvenire a questo basandosi su un “campione” sarebbe come stabilire i parlamentari sulla base di un campione di schede elettorali

Marco C.

“la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse””

Sì, ma dovrebbe essere scritto in forma chiara nel modulo per la dichiarazione dei redditi oppure comunicato (sempre in modo chiaro) da chi di dovere, cose che vengono puntualmente disattese.

Poi un conto è non esprimere la scelta, un altro è addirittura non dichiarare i redditi, perchè nemmeno c’è la necessità di farlo e comunque sono pratiche complesse, che nella stragrande maggioranza dei casi il cittadino non è in grado di realizzare da sè e si rivolge a un contabile o ai sindacati e ciò porta anche a delle spese.

lola

Premesso che trovo malefico il meccanismo della ripartizione, non è corretto dire che chi sceglie a chi destinare l’otto per mille sbaglia a pensare che vada effettivamente all’ente scelto.
Chi esprime una scelta definisce realmente un destinatario; chi non lo fa invece autorizza la ripartizione (anche della propria quota) in base alle preferenze espresse dagli altri.

Roberto Grendene

@ enrico mini

vero, i Valdesi incassano solo in base ale scelte effettive. I fondi derivanti da scelte inespresse a loro destinati li riversano allo stato.
Ma da alcuni anni hanno chiesto di rivedere cio’ che avevano firmato, per avere anche la fetta delle scente inespresse di loro competenza, visto come lo stato utilizza i fondi dell’8×1000 a gestione statale.

Luigi De Lauretis Nisii

MASSIMA ATTENZIONE ALLA COMPILAZIONE DELL’ 8 X MILLE. SBAGLIARE E’ FACILISSIMO E VA A TUTTO BENEFICIO DELLA CC. NEL DUBBIO FARSI AIUTARE DAGLI IMPIEGATI DEL CAF. MI RACCOMANDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!MASSIMA ATTENZIONE

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