Spagna, pillola del giorno dopo anche alle minorenni, e senza ricetta

La ministra spagnola della Sanità, Trinidad Jimenez, e la sua collega del dicastero per l’Uguaglianza, Bibiana Aido, hanno annunciato un provvedimento del governo che consentirà alle farmacie iberiche di vendere senza ricetta medica la pillola del giorno dopo, senza ricetta medica e senza limiti di età. La misura è stata presa per porre un freno alle gravidanze adolescenziali: le ministre hanno altresì ricordato ai farmacisti che la vendita della pillola costituisce “un obbligo”. A detta delle associazioni pro-life, la decisione “istituisce di fatto in Spagna l’aborto libero”.

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113 commenti

Lorenzo Galoppini

Sì, come in Italia.
Occorre picchiare sempre su questo tasto, cercando di informare il più possibile la popolazione in proposito. Ovviamente senza aspettarsi chissà che, ma neppure partendo con la mentalità “ma tanto non serve a nulla…”

andrea pessarelli

in italia invece tocca sentirsi umiliare dal proprio medico di famiglia, come mi è capitato di ascoltare da una ragazza cui l’ho prescritta, o di sentirsela negare con le scuse più bislacche da “guardie” mediche e pronto soccorsi (ovviamente senza mai rilasciare lo straccio di un documento – la cartella clinica – che descriva le richieste della paziente e le decisioni del medico). troppi medici in italia, e impunemente, oppongono la propria morale al diritto altrui, e la fanno prevalere grazie alla strisciante complicità delle istituzioni pubbliche e professionali. dove non si osa proibire esplicitamente si proibisce con l’ostruzionismo e la disinformazione.

rododentro

Che bello, vedere che in Europa c’ è un Grande Paese che si adegua in tempo reale al cambiamento naturale della civiltà, libera di amarsi, e decidere quando e se procreare, questo è difendere la vita, di chi la genera e di chi nasce, fare figli non desiderati, crea infelicità per tutti, ben venga quindi ogni iniziativa svolta a tutelare la salute fisica e mentale delle adolescenti spagnole, Grande Spagna!

mariaeus

Italia, paese ipocrita e incivile.
Un paese dove si preferisce far abortire una donna con un intervento chirurgico anzichè somministrare una pillola, ovviamente, meno invasiva e pericolosa e meno costosa.
Comunque, la pillola del giorno dopo è la solita pillola anticoncezionale. La differenza è nel dosaggio. Quindi, non capisco, tutto questo ambaradan.

Markus

Meglio da noi con il quasi divieto di fatto della pillola del giorno dopo e di quella abortiva, il divieto di aborto nelle strutture private che poi a volte lo fanno di nascosto senza controllo legale, mentre in quelle pubbliche puoi essere bersagliato da disservizi e obiettori

insomma, a che ci servono la coerenza e la civiltà ? abbiamo o sole mioooooo, padre piooooo… e un fantastico mullah… hem… papa, tutto per noi.

Daniela

io la trovo una notizia confortante, una ventata di laicità spira da ovest

Andrea

Quello di cui sono fermamente convinto è il fatto che sebbene arriveremo per ultimi, arriveremo anche noi.
D’altra parte la palla al piede (Vaticano) l’abbiamo noi, e non gli altri paesi europei, quindi è evidente che la corsa verso la libertà personale è pesantemente rallentata da questa inutile e per di più dannosa zavorra.
Ma sono convinto che si possa essere fiduciosi.

Ciao a tutti

nemo

Non sarebbe neppure il caso di scriverlo, ma visto che ne ho voglia lo scrivo ora, in modo preventivo: consentire di vendere, non significa obbligare a comprare. Capito, cari paladini della fede? Se volete educare le vostre figlie a modo vostro, fatelo pure. Consentite a chi non la pensa come voi, di crescere e vivere a modo loro, purché non vi danneggi.
E al diavolo tutta la teologia.

manuela

finalmente…peccato che l’Italia non adotterà mai certi provvedimenti….!!!!!!!naturalmente le associazioni pro-life esagerano sempre: aborto libero????ma in che mondo si vive….???

Ivo Mezzena

Una vera educazione sessuale nelle scuole mai, le messe in ambito scolastico si, e poi ci si lamenta che le 13enni rimangono incinte, viva la pillola!

Uruz7

“La misura è stata presa per porre un freno alle gravidanze adolescenziali: le ministre hanno altresì ricordato ai farmacisti che la vendita della pillola costituisce “un obbligo”. ”

nonostante la buona notizia (per gli spagnoli) mi chiedo: se da quanto capisco le gravidanze indesiderate in Spagna sono così tante allora anche loro hanno come noi una grave lacuna nell’educazione sessuale dei più giovani?……se non si è educati a usare metodi anticoncezionali le gravidanze indesiderate aumentano….per quanto la pillola del giorno dopo sia un anticoncezionale è pur sempre da usare dopo. non sarebbe meglio insegnare a prevenire? e comunque in Italia praticamente continuiamo a non avere nessuna delle due cose….

peppe

“A detta delle associazioni pro-life, la decisione “istituisce di fatto in Spagna l’aborto libero”.”

Mi sembra ovvio: il corpo se lo gestisce chi lo possiede, nessun altro.

Rothko61

@ Nemo
“consentire di vendere, non significa obbligare a comprare”

Sono assolutamente d’accordo con te.
E’ questo quello che i vari pro-life non capiscono e non capiranno mai.

Giuliana

Molto bene per la pillola del giorno dopo, ma forse dovremmo un po’ riflettere su come i ragazzi sono spinti a vivere il sesso nel mondo di oggi. Siamo proprio sicuri che pubblicizzare e sostenere il sesso come un esercizio fisico e quasi ginnico e come la soddisfazione di una pulsione semplicemente fisica sia la via giusta? Non sarebbe meglio se i giovani re-imparassero a ricollegare il sesso all’amore? I ragazzini si sentono in colpa e si vergognano se a 13 anni non hanno ancora fatto sesso! Se non fai sesso non sei “in”, non sei “figo”. In Gran Bretagna l’educazione sessuale si fa a scuola, ma il tasso di gravidanze minorili e’ il piu’ alto d’Europa!

Cosimo Ancora

@Rothko61

Non è che non lo capiscono. Non vogliono capirlo perchè intendono imporre le loro idee.

ethan

@ giuliana
“Non sarebbe meglio se i giovani re-imparassero a ricollegare il sesso all’amore?”

io non sono così convinto che qualche generazione fa per chi aveva tredici-quindici anni le cose fossero tanto diverse…

CelestinoV°

Zapatero,Zapatero,l’un per ciento de tu carisma nos serve aquì.

Marcello

Mah…

sono davvero perplesso dinanzi a questa legge. Al solo pensiero che una mia futura figlia possa tranquillamnete andare a prendere la pillola in farmacia mi mette i brividi addosso.

Non sarebbe più opportuno investire nell’educazione sessuale dei giovani?

Kaworu

@marcello

una cosa non esclude l’altra. educazione sessuale ma anche (si, stile pd) pillola del giorno dopo, altri anticoncezionali, bla bla bla.

c’è già un numero sufficientemente ampio di persone che ha problemi creati dai genitori nonostante li abbiano voluti, non mi sembra il caso di incrementare il numero con anche quelli non voluti.

Marcello

Personalmente non sono d’accordo. Non è così che si risolvono i problemi. Comunque ovviamente parlo di opinioni personali, poi ognuno la pensa come vuole.

Io sono dell’idea che un minore debba essere educato, e secondo me a 15/16 anni non hai ancora coscienza di cosa è la vita, come debba essere gestita, cosa significhi essere responsabili etc.

Consentire ad una minorenne di prendere la pillola non è la soluzione del problema… almeno per il mio modestissimo parere..

andrea pessarelli

@marcello: “Al solo pensiero che una mia futura figlia possa tranquillamnete andare a prendere la pillola in farmacia mi mette i brividi addosso”

invece pensare ke non possa prenderla (e ke rischi quindi di dover scegliere fra gravidanza e aborto) ti tranquillizza maggiormente?

andrea pessarelli

cmq se hai queste paure x una figlia ke non hai nemmeno, forse non sei ancora pronto x averne una. quindi ti suggerisco, nel caso una volta o l’altra ti si rompesse il preservativo, di consigliare alla tua partner di assumere questa diabolica pasticca

Marcello

@ andrea pessarelli

1) ho solo 25 anni
2) non ho mai detto di essere pronto ad avere una figlia, almeno adesso
3) ho solo espresso un mio parere, che deve essere rispettato come io rispetto i vostri
4) se ti è passato qlc dubbio per la testa, sono ateo fino alle ossa ma, da quanto vedo, qui scambiate ateismo e semplici regole morali (opinabili o meno) con una certa facilità
5) seguo questo sito da tempo ma non avevo mai scritto perchè noto, ahimè, che le idee “divergenti” vengono subito attaccate e bollate con una leggera arroganza
6) non ho mai detto che questa pillola è diabolica, ho solo detto che mi sembra non buono dare il libero accesso alle minorenni
7) la mia ultima ragazza usava la pillola, eccome. Il problema non è la pillola, a mio parere, bensì l’uso alla minore età

detto questo, concludo e vi saluto.

Uruz7

@Marcello
probabilmente proprio perchè a 15/16 anni non si ha ancora coscienza della vita serve la pillola del giorno dopo. a parte il fatto che qui in Italia i genitori per primi non educano i figli ad un buon rapporto con la sessualità, a quindici anni non stai lì a pensare e analizzare tutti i metodi anticoncezionali con tutti gli ormoni che fanno festa, quindi la pillola del giorno dopo può rivelarsi molto utile. detto questo credo che una buona educazione sessuale aiuti molto, almeno a vivere con serenità la propria sessualità

andrea pessarelli

@ marcello:
ciao non capisco perchè te la prendi. il mio primo intervento non è aggressivo ma vuole solo evidenziare le conseguenze della scelta contraria. il problema non è infatti la tua tranquillità ma quali decisioni comportino per la persona direttamente interessata – cioè la donna ke abbia avuto un rapporto non protetto con sicurezza – le conseguenze meno dannose. in italia si legifera molto di più per tacitare le ansie dei genitori ke per tutelare i diritti e la sicurezza dei figli. il secondo intervento era ironico se non si è capito me ne scuso

stefano

visto che l’educazione sessuale non viene insegnata nelle nostre conventuali scuole pubbliche e private, visto che il sesso è bello e fa bene alla salute, visto che i preti non hanno questo problema perchè devono rimanere casti quindi la sessualità non è un problema loro, visto che il corpo è nostra esclusiva proprietà, la pillola del giorno dopo dovrebbe essere acquistabile in farmacia senza vincoli di sorta.
l’età minima stabilitela voi, per me che ho cominciato a 12 anni 🙂 fa lo stesso.

VIVA ZAPATERO!

Kaworu

@marcello

ok, parliamone.

per te a 15/16 anni un minore va “educato”.

ok.

non è ancora maturo per decisioni del genere.

ok.

mettiamo il caso: tua figlia torna a casa e ti dice “papà, ieri ho avuto rapporti con tizio, non abbiamo usato il preservativo e ora ho paura di essere incinta, vorrei prendere la pillola del giorno dopo”.

che fai?

non la consideri matura per decidere del suo corpo e del suo futuro ma la consideri abbastanza matura per prendersi carico di una gravidanza e di un altro essere umano?

a me pare un pelo un controsenso.

usare la gravidanza come punizione poi è veramente una cosa disgustosa e aberrante e spero non sia quella la tua eventuale idea/intenzione.

Dalila

La pillola viene propinata da tempo dai consultori familiari alle minorenni alla prima visita ginecologica per limitare con maggior sicurezza e precisione la gravidanze non desiderate e questo succede proprio da noi in Italia e già da parecchi anni.

La pillola viene persino prescritta dal medico a ragazzine tredicenni per curare l’acne, pensa te!

Ma gli ometti che si dicono contro a priori ne sanno qualcosa?
Mi pare di no, onestamente.
Poi dire che a 15/16 anni non si ha la maturità per affrontare un primo rapporto sessuale mi fa sorridere in quanto è quella (o poco meno) l’età della pubertà.
Fare il genitore significa, fra le altre cose, forte delle esperienze passate in prima persona, cercare di essere quantomeno previdenti su quel che potrebbe succedere ai figli anche nel “worst case scenario”.

Questo problema riguarda principalmente le donne per cui ragazzi, io lo lascerei semplicemente a loro.

andrea pessarelli

@ uruz7: “credo che una buona educazione sessuale aiuti molto”
una corretta informazione è meglio di qualsiasi tipo di educazione.

stefano

@ giuliana
“Non sarebbe meglio se i giovani re-imparassero a ricollegare il sesso all’amore?”

il sesso e l’amore sono cose diverse, il primo è istinto vivo, il secondo un sentimento umano difficile da descrivere con precisione; intanto pensiamo alla salute dei giovani poi alle speculazioni filosofike sull’amore, francamente ridicole e anacronistiche.

Marcello

io non me la sono assolutamente presa, ho solo constatato un dato di fatto, e cioè che in passato molte volte gente venuta ad esprimere un proprio giudizio, diverso dalle idee di questo sito, in modo molto pacifico è stato attaccato e preso di scherno.

Si da tanto addosso alla Chiesa, che non rispetta le idee altrui, ma noto che qui si fa lo stesso.

Se sbaglio correggetemi…

vi saluto

Andrea

@Marcello
Credo che la pillola del giorno dopo sia quanto meno il minore tra i possibili danni che una ragazzina potrebbe avere dopo un rapporto non protetto.
Da qui a pensare che si possano prendere come caramelle poi c’è parecchia differenza, ma è certamente il male minore.
E’ chiaro poi che l’educazione sessuale dovrebbe essere diffusa, ma purtroppo la chiesa rema contro anche su queste cose.
Spesso gli stessi genitori si vergognano a parlare a riguardo dell’argomento sesso ma anche in questo caso l’influsso delle prediche cattoliche hanno reso l’argomento tabù per molti.
Direi che sarebbe arrivato il momento di sostituire a scuola l’ora di religione con l’educazione sessuale, farebbe meglio alla società ed in particolare ai più giovani.

Ciao a tutti

Uruz7

@Andrea “una corretta informazione è meglio di qualsiasi tipo di educazione.”

grazie per la precisazione
la penso come te perchè credo che informare sia educare…..

andrea pessarelli

@ marcello: “gente venuta ad esprimere un proprio giudizio, diverso dalle idee di questo sito”
non esistono “le idee di questo sito”, esistono le opinioni di ciascuno che scrive i suoi commenti alle notizie proposte. è normale ke in un blog molto frequentato come quello delle “ultimissime” ci sia un po’ di polemica, un po’ di dibattito, un po’ di trollaggio ecc.

Uruz7

@ Marcello
ho notato anch’io questa cosa
probabilmente accade perchè essendo atei molti di noi sono sempre sulla difensiva (vedi i troll) (e la miglior difesa dicono che sia l’attacco) o perchè comunque, per come la penso io, è molto più complicato comprendersi con questa forma di comunicazione piuttosto che parlare a quattr’occhi ed è facile avere incomprensione o per chissà quali altri motivi, ma comunque credo che ci stia bene qualcuno come te che di tanto in tanto riesca a rammentare che ognuno è libero di asprimere le proprie opinioni senza limitare la libertà altrui ^_^

Roberto Grendene

@ Marcello
Per me sbagli: qui c’e’ pluralismo, per cui ci sara’ chi di critica e chi e’ d’accordo con i tuoi e i miei interventi.
va da se’ che in genere rispondono al mio o tuo intervento coloro che la pensano diversamente

Io, che una figlia ce l’ho ed ha 9 anni, vorrei che vivesse lo sport con responsabilita’, la scuola con responsabilita’, il rapporto con il cibo con responsabilita’, l’uso dei mezzi di trasporto con responsabilita’ (cinture di sicurezza)… e pure quello con il sesso con responsabilita’.
Avere la possibilita’ di usare un anticoncezionale come la pillola del giorno dopo non vedo che male possa fare: sarebbe come vietare l’acquisto di preservativi

alice

sarebbe interessante che il farmacista che si trova a dare la pillola del giorno dopo ad una minorenne fosse ben formato e avesse uno spazio idoneo in modo da poter anche spiegare che significato ha prendere un farmaco, quali potrebbero essere gli effetti iatrogeni e magari consigliare per il futuro un consultorio (sempre che ce ne siano di dignitosi) in cui poter pensare ad un metodo contraccettivo che sia più consono e sereno del dover ricorrere alla fuga della pillola del giorno dopo…potrebbe essere uno spunto per far circolare della sana informazione!
credo che tante cose intelligenti si potrebbero fare se solo sto paese fosse un attimo più civile e meno bigotto!

nemo

@Marcello:
qui non si attacca nessuno, si discutono idee e posizioni, partendo dal presupposto che ciò che può esser discusso razionalmente, va discusso razionalmente.
Qualcuno invece preferito assumere un atteggiamento vittimista o stupidamente provocatorio.
Vedo con piacere che non è questo il tuo caso 🙂
Per quanto riguarda l’obiezione specifica che tu poni… ripeto ciò che ho già scritto: la facoltà di comprare non implica l’obbligo. Nessuno ti vieterebbe dunque di educare una tua ipotetica figlia, come meglio credi, nel rispetto di se stessa, nel rispetto della propria indipendenza, del proprio corpo.

Asatan

@Alice
Dire che sottoscrivo il tuo intervento è poco. Fornire libero accesso a tutti i contracettivi e all’informazione sarebbe il massimo.

@Marcello

Potresti spiegare meglio col fatto che secondo te un minorenne non è abbastanza maturo per utilizzare i contraccettivi? Oppure sono solo la pillola e la pilloa del giorno dopo? Ritieni che un ragazzo di 16 anni sia abbastanza maturo da comprarsi e usare i preservativi, ma una sedicenne femmina non sia abbastanza matura di usare contraccettivi femminili?
Oppure ancora ritieni che andrebbe proibito per legge a chiunque abbia meno di 18 anni di avere rapporti sessuali?
Non ti offendere ma le tue esternazioni somigliano molto a dei pregiudizi sul chi debba avere la gestione della fertilità in una coppia, anche perchè se non non si capisce cosa ti turbi tanto nel fatto che una minore sessualmente attiva usi dei normalissimi contacettivi.

Sinceramente ritengo sia molto meglio insegnare ai propri figli a praticare sesso usando i contraccettivi, che riempirgli di baggianate sulla castità o sul fatto che il sesso si fà solo da innamorati…… la castità non l’hanno mai praticata nemmeno i preti e l’amore non ti evita gravidanze indesiderate.

Sandra

Sono d’accordo con Roberto Grendene quando parla di responsabilita’ applicata in tutte le situazioni, e non solo in QUELLA. Il sesso e’ solo una parte della vita, e’ davvero da fissati concentrarsi sempre li’, trasformando un aspetto della vita in un problema. E’ una cosa naturale, se ne si relativizzasse l’importanza, ci sarebbe un atteggiamento meno morboso e ossessivo tra noi adulti, atteggiamento che avrebbe un effetto positivo sui giovani.
Basta insegnare a essere responsabili di se’, della propria salute, dell’ambiente, ad essere rispettosi verso gli altri, penso che poi anche il modo di vivere il sesso segua di conseguenza.

Anthony Logan

quello che si debba trombare solo per amore mi sembra una gran bischerata…
Questa sarebbe l’educazione sessuale?

Dalila

@ Sandra

Molto giusto quello che dici ma da dove viene la visione morbosa di un solo aspetto (e proprio quell’aspetto)?
Viene da una mentalità sessuofobica che ha origini molto antiche con ripercussioni esistenti ancora nel mondo moderno e contemporaneo.
Perchè il sesso è vissuto in un certo modo (come una vergogna o un valore assoluto da conservare) nelle buone famigliole cattoliche mentre viene vissuto in un’altro modo (semplicemente naturale), che ne so, nelle rare comunità “hippie”, per esempio?

Perchè la morbosità è tipica di chi nasconde segreti ed ha vizi privati: su molte persone grava ancora una mentalità che di sessuofobia è impregnata e persino marcia!
Ed ecco che ci si ossessiona sul non detto e sul nascosto…

Sandra

@Dalila:
infatti! Concentrarsi su un falso problema e’ solo il punto di partenza. L’hanno individuato molto tempo fa nel sesso, e non si sono ancora fermati, purtroppo!

Asatan

@Sandra e Dalila

Appunto. Il genitore medio insegna al figlio che il sesso è una vergogna giustificabile solo dal matrimonio o dall’amore e che chiedere l’uso di anticoncezionali è da “bottana” alle proprie figlie. Ai figli maschi invece insegna che se non se ne fanno 100 al secondo imponendo la loro visione della cosa alle partner sono degli sfigati.
Raramento ho visto insegnare che il sesso è una cosa belle e naturale, che và affrontata con responsabilità per evitare guai.

Aggiungiamoci anche che ultimamente filmgrafia e televisione ci propongono una santificazione della ragazza “bottana che la da via” che si redime tenendosi il pupo malgrado le difficoltà.
Non parliamo poi dell’orrdia seri “La vita segreta di una teenager americana” doe la classica santarellina della scuola la da via al quarter back per fare dispetto al di ui ragazza e poi se ne esce con frasi tipo:
– sono troppo picccola persino per dire la parola incinta
– non sò come sia successo

Ovviamente per i primi 4 mesi non dice niente a nessuno e i genitori no nsi avvorgono di una beneamata mazza.

Trovo scioccante che la ragazza che prende la pillola o chiede al ragazzo di usare il condom venga culturalemente e mediaticamente additato coem negativo, mentre la stroz@ che si fà mettere incinta è una santa anche se è una serial killer.
Si propone ai ragazzi un modello distorto, disturbato e deresponsabilizzante della sessualità che non può che portare ai boom di madri adolescienti e di malattie veneree.

Andrea

@Marcello
….Si da tanto addosso alla Chiesa, che non rispetta le idee altrui, ma noto che qui si fa lo stesso.
Se sbaglio correggetemi…

Ti correggo volentieri, ti sbagli.
La differenza fondamentale tra il comportamento della chiesa e il nostro è davvero abissale: la chiesa le proprie idee le vuole imporre a tutti sbattendosene allegramente dell’altrui pensiero, noi semplicemente ti diciamo che tu ti puoi avere le idee che ti pare, purchè te le tenga per te.
La chiesa quindi vuole imporre la propria volontà, noi vogliamo che ognuno possa vivere invece come preferisce.
Credo sia davvero diverso il comportamento della chiesa ed il nostro, non ti pare?

Ciao a tutti

Sandra

Asatan,
alla tua lista aggiungerei un mio personale “sospetto” che sottopongo per confronto. La recente campagna mediatica sulla pedofilia, che certo e’ un problema ma secondo me non di proporzioni da emergenza, e l’istituzione di corsi e commissioni per insegnare la “giusta” sessualita’, mi sembra anche un pretesto per fare un certo tipo di propaganda.
Ripeto, non che non ci siano i pedofili, ma recentemente la minaccia del mostro mi suona un po’ eccessiva per essere solo da attribuire a giornalisti in cerca di scoop. Magari pero’ mi sbaglio.

Asatan

@Sandra

Si e no. Il pedofilo è entrato nell’immaginario comune come come figura estremamente negativa (giustamente). Il messaggio che si cerca di passare è “non etero cattolico”=pedofilo=mostro.

Il programma di disinformazione sessula è in atto da secoli. Io ho 28 anni mi ricordo sia alle medie che al liceo che nelle ore di educazione sessuale si parlava di “la ricetta dell’amore”, “il segreto dei matrimani che durano”, eccc… su funionamento degli organi sessuali, malattie e contraccettivi zero. Adesso formalmente la questione vine trattata nel corso di biologia (che non viene fatta nemmeno in tutti i licei) ma basta parlare coi ragazzi per rendersi conto che le cavolate insegnate sono seempre quelle.
.
Tutto sommato si tenta di inculcare i soliti vecchi modelli:
– i maschi devono essere tutti dei dongiovanni
– le ragazze o mogli\madri (vergini fino al matrimonio) o putt@ne (che ovviamende si devono redimere con le sofferenze della genitoriaità signle) oppure cortigiane (le varie gragoraci, ecc che si vendono al vecchio riccone).

Quando mai vediamo proporre modelli femminili come Rita Levi Montalcini, Frieda Khalo o Tina Lagostena Bassi? Donne intellettualmente forti nei loro campi e relizzate? Cribbio persino i nostri politii donna sono attricette da calendario di nudo, veline e meretrici varie assortito….. la donna ogetto, mai la donna soggetto.

Una donna consapevole della propria sessualità e in grado di gestire la propria fertilità autonomamente è un pericolo per un certo status quo…… anche alle trans la mutua passa le cure solo a patto che diventino perfette donninne cattoliche oggetto, se vogliono diventare Donne si attaccano al tram.

fra pallino

@andrea

“…noi semplicemente ti diciamo che tu ti puoi avere le idee che ti pare, purchè te le tenga per te.
La chiesa quindi vuole imporre la propria volontà, noi vogliamo che ognuno possa vivere invece come preferisce”.

frase tanto semplice e chiara quanto ingenua…

Quindi lo stato altro non sarebbe che un paese delle meraviglie in cui ognuno ha il diritto di fare tutto e il contrario di tutto e tutti devono pagare di tasca propria il diritto degli altri per questo… veramente interessante…

bellissima poi questa…”tu ti puoi avere le idee che ti pare, purchè te le tenga per te”.

Ossia: Tu pensa quello che ti pare basta che non ci vieni a rompere i maroni? questa è la logica?
Che assurdità: potrebbe essere rovesciata su chiunque… i cattolici su di voi, i musulmani su cattolici e atei; gli atei su tutti gli altri…

“La chiesa quindi vuole imporre la propria volontà, noi vogliamo che ognuno possa vivere invece come preferisce”.

La chiesa fa il suo gioco come voi fate il vostro, cercando di imporre la vostra logica plasmando uno stato secondo la vostra ideologia: that’s democracy baby! Ogni gruppo di potere vede nella politica dell’altro un imposizione (democratica) delle idee altrui.

Insomma non è certo con queste frasettine apparentemente chiare e tranquilliazzanti che si risolvono i problemi di convivenza civile e il confronto tra etiche diverse…

riprova con qualcos’altro…

Marco C.

“Ogni gruppo di potere vede nella politica dell’altro un imposizione (democratica) delle idee altrui.”

E sbaglia, perchè, al contrario della parte cattolica, qui non si cerca di imporre nulla, in quanto nessuno vuole vietare a un cattolico di non prendere questa pillola.

Stefano

@ Fra Pallino

“tutti devono pagare di tasca propria il diritto degli altri per questo”

Immagino questo valga anche per l’8 x1000 nevvero?
Immagino valga anche per le risorse di chi, praticamente morto, deve essere tenuto in vita dalla collettività, nevvero?
Immagino questo valga per le risorse finanziarie utilizzate dallo stato italiano per sovvenzionare le scuole private confessionali, nevvero?
Immagino che questo valga per i soldi spesi per scorrazzare il papa durante i suoi viaggi, nevvero?
Immagino valga anche per le risorse stanziate, per dirne una, recentemente dalla Lombardia e dalla Sicilia a favore di organizzazioni cattoliche, nevvero?
Mi devo fermare?

Non ci vuole poi un gran cervello per capire che è ben diverso proibire sulla base di una certa visione del mondo, non condivisa, da permettere per lo stesso motivo, soprattutto se trattasi della propria vita.

Un pò di pudore pallino… no eh?

takeshi

@ CelestinoV°

Queridìsimo Celestino, estoy de acuerdo contigo pero en castellano se dice EL UNO POR ciento nos SIRVE aquí. En español no hay apóstrofos.

A Dios lo que es de Dios y al César lo que es del César

Sole

Anche se concordo con chi nota alcuni interventi che, più che essere sulla difensva, denotano un settarismo e una chiusura mentale paurosa, vedo che ultimamente i commenti sono sempre più di buon senso e pacati.

Concordo con quanti hanno espresso la loro perplessità circa provvedimenti del genere.

La prima cosa è ganantire la prevenzione e l’educazione e la chiesa ha tutti gli interessi affinché lo stato non invensta su questi punti fondamentali (e direi anche meno dispendiosi delle ivg).
Già facendo campagne serie, capillari e a lungo termine, si otterrebbe molto.

Bisogna che l’uso dei contraccettivi sia incrementato a favore di un sesso più consapevole e di coseguenza anche più libero.

Infine bisognerebbe prendere seri provvedimenti per sanzionare pesantemente i medici che tentano anche il minimo ostruzionismo con sprezzo della deontologia, dell’etica e delle leggi, negando con motivazioni inconsistenti dal punto di vista medico un farmaco a tutela della salute che dovrebbe essere un diritto, così come qualsiasi farmaco.

bruno dei

Gesù!!!
E se lo viene a sapere il povero benny gli viene un coccolone: la cattolicissima Spagna che gli fa questo scherzo-da-laico (corrispettivo dello scherzo-da-prete).
A parte questo, di cose simili possiamo meravigliarci o addirittura scandalizzarci solo noi italiani e i nostri sodali iraniani.

Sandra

Asatan
non ho capito la tua definizione “non etero cattolico=mostro”. Cioe’ che il mostro sia sempre omosessuale? Se e’ cosi’, ci sono casi recenti di maestre accusate di abusi, che finora sembra portino piu’ nel senso della bufala. Tempo fa a nord di Milano due bambini furono per errore sottratti alla famiglia per due mesi perche’ due maestre – dopo un corso di prevenzione sugli abusi – avevano tratto conclusioni affrettate sulla base di un disegno (tra l’altro fatto da un altro). A me sembra che questa campagna porti a sospettare anche dove non ce ne sia affatto bisogno, e che come conseguenza anche i veri casi saranno trattati con cautela maggiore di quanto necessario. Un’altra conseguenza e’ l’entrare nelle scuole a fare lezioni di sessualita’, con idee un po’ retro’. Questa e’ la mia percezione almeno.

Per quanto riguarda i modelli femminili, io sono un bel po’ piu’ vecchia di te, e “ai miei tempi” si vedeva una Jotti, una Bonino, una Mafai, c’erano parecchie donne intelligenti e battagliere sugli schermi e alla radio. La piu’ svestita era la Carra’, era la “velina” di quei tempi, e certo la carra’ a me non e’ mai piaciuta ma sono quasi arrivata a rimpiangerla (cosi’ come Andreotti, chi l’avrebbe mai detto).
Francamente faccio proprio fatica a capire: ai miei tempi di 16-17enne (parlo degli anni 80) gia’ parecchie prendevano la pillola. Possibile che quasi 30 anni dopo ci sia ancora tanta ignoranza? L’informazione e’ molto piu’ accessibile oggi, adesso basta un clic per informarsi davvero su tutto. A me non l’ha spiegato la mamma come nascevano i bambini, ma vista il legame evidente tra sesso e gravidanza non ci vuole un corso per prendere precauzioni.
Anche a me la mamma diceva che i ragazzi cercano una sola cosa e che bisogna arrivare vergini al matrimonio. Era la sua opinione e il suo consiglio per quello che pensava fosse meglio, ma poi sta a ognuno fare la propria scelta.
Insomma, tutto questo per dire che se le giovani degli anni 80, con madri degli anni 40, sono riuscite a vivere diversamente dalle loro madri senza grandi drammi (parlo per esperienze dirette e indirette di cui sono a conoscenza), cosa sta portando le ragazze di oggi, che sono figlie di donne in teoria piu’ libere e piu’ preparate, che hanno pagine e pagine di informazioni disponibili, che hanno consultori che non c’erano allora, ad essere piu’ ignoranti in materia rispetto a trent’anni fa? Perche’ se il modello e’ culturale e passa giocoforza ormai dalla televisione o da libri/fumetti/mondo della moda temo che un corso di educazione sessuale a scuola sia davvero poco. Mi sembra che manchi la consapevolezza, anzi la voglia di consapevolezza.

CANDYFRUIT

Comunque la pillola del giorno dopo senza ricetta non è aborto ma contraccezione libera e sarebbe il minimo in un paese civile. poi una volta che la vendono senza ricetta sarebbe veramente stupido pensare di vietarne la vendita alle minorenni, cosa deve fare il farmacista ogni volta che entra una ragazza per acquistare Norlevo, chiederle il documento di identità? Non lo fanno neanche per la vendita degli alcolici.

Sandra

Sole scrive:
“La prima cosa è garantire la prevenzione e l’educazione e la chiesa ha tutti gli interessi affinché lo stato non invensta su questi punti fondamentali.”

Mah, dipende da come viene impostata la prevenzione e l’educazione. Con tutti gli insegnanti di religione che lo stato italiano ha assunto in pianta stabile, non mi stupirei piu’ di tanto se fra un po’ fosse delegata a loro l’educazione morale, con messaggi piu’ o meno subliminali sul come vivere la sessualita’. Negi stati uniti e’ proprio la chiesa cattolica che e’ impegnata da anni in programmi di educazione sessuale, costretta dopo lo scandalo dei preti pedofili. ( http://www.renewamerica.us/columns/abbott/050821 )

Cristina

Salve a tutti,
scrivo per la prima volta un mio commento su questo spazio, pur seguendolo costantemente, per esprimere la mia opinione sull’argomento, visto che vivo a Londra e che la Gran Bretagna è spesso additata come paese di larghe vedute e pionieristico quanto all’utilizzo, senza troppe restrizioni, della pillola del giorno dopo.

Qui la pillola del giorno dopo, innanzitutto, non è un tabù e non se ne parla sottovoce: gli autobus londinesi spesso espongono pubblicità in cui si invita al suo utilizzo, senza troppi giri di parole. “Had unprotected sex?”, “Condom split?”, take the pill! Con tanto di indicazioni per chi ancora non abbia compiuto 18 anni. Personalmente, è stata una delle prime foto scattate appena arrivata qui a Londra, da esibire come trionfo di civiltà al ritorno in Italia.

La pillola si prende sia con ricetta medica, sia senza prescrizione, in qualsiasi farmacia o drugstore che abbia anche il reparto farmaci. Al prezzo di circa 25 sterline, il possibile ostacolo rappresentato dal medico di famiglia di diverse vedute è superato.

Ma c’è un lato negativo in tutto questo, che sta nel modo in cui la possibilità viene usata e non nella possibilità in sè, ovviamente: alcune (molte?) donne usano la pillola come contraccettivo abituale e non come strumento di emergenza. Qui alcuni link per farvi un’idea del fenomeno:

http://www.dailymail.co.uk/femail/article-485303/The-women-use-morning-pill-everyday-contraception.html

http://www.guardian.co.uk/society/2005/may/15/health

Tralasciando l’eventualità che il mercato britannico sia stato invaso da stock di preservativi difettosi, mi sembra che questo rappresenti il più evidente limite che un’educazione sessuale manchevole possa comportare e mi ha inizialmente portato a riflettere sul fatto che la prescrizione medica resti necessaria per evitarne l’abuso.

Ma poi ho capito che è contro un altro, ben più grave, abuso che bisogna lottare: quello dei medici che rifiutano di prescriverla. E allora, finchè in circolazione ci saranno questi personaggi e non volendo sommergere di telefonate il numero di emergenza dell’ass. Luca Coscioni, ben venga la pillola senza prescrizione medica. Anche se, onestamente, altri aspetti mi lasciano perplessa: qui in farmacia al massimo ti chiedono se la pillola l’hai mai presa prima, senza fornire alcun tipo di informazione su possibili effetti collaterali. D’altra parte, l’immagine di un farmacista che si soffermi a fare un’analisi precisa della persona che ha davanti mi sembra abbastanza incompatibile col suo ruolo.

Non mi dilungo oltre, solo un ultimo link per chi fosse interessato a vedere che succede qui quando il farmacista si rifiuta di vendere la pillola: http://www.mirror.co.uk/news/top-stories/2008/11/28/boots-shops-refuse-to-sell-morning-after-pill-to-woman-on-moral-grounds-115875-20930405/.

roberta

@ Andrea Pessarelli
se ho ben capito sei un medico e vorrei da te un chiarimento:
questa pillola ha controindicazioni? puo’ essere dannosa in alcuni casi?
Lo chiedo perche’ solitamente per la normale pillola anticoncezionale
il ginecologo richiede le analisi del sangue e una visita
(se sono in errore correggimi!) prima della prescrizione
dare la pillola del giorno dopo senza ricetta potrebbe
causare danni alla salute della ragazza ?

Woland

@ Marcello.
Nessuno qui dentro è così idiota da pensare che la pillola del giorno dopo “risolva” il problema dell’aborto tra le minorenni.
Che va affrontato sicuramente in una chiave piu’ ampia ad es. con una migliore educazione sessuale.

Però risolve il problema di “quella” minorenne che magari pur avendo avuto un’opportuna educazione sessuale si ritrova per imbecillità, inesperienza, incidente o quant’altro ad essere a rischio di una gravidanza.
Neanche l’educazione sessuale adeguata risolverà definitivamente e completamente il problema delle gravidanze delle minorenni.

Corrado Luciani

@Beppe. OT
Se ti va di rispondermi ti riporto una tua risposta di ieri sera ad una affermazione che non mi ha convinto.
IO: “D’altra parte se l’universo è in espansione con una entropia crescente (e contestualmente una neghentropia locale che permette lo sviluppo di esseri viventi), da un punto di vista filosofico in origine vi era nel punto 0 del “big bang” una neghentropia massima (massimo ordine) che potrebbe essere una pura coscienza.”

TU:
E questa sarebbe una spiegazione? Come giustifichi l’idea che una pura coscienza – così complessa e intelligente da pilotare quel “nulla” di cui parli fino all’evoluzione del tutto che oggi osserviamo – preesista rispetto all’intero universo?

Se le cose stanno così, allora la domanda nasce spontanea: chi/cosa ha progettato e innescato quella pura coscienza? Magari una super-pura-coscienza? E a monte cosa c’è? Una iper-super-pura-coscienza? … tutte naturalmente semplici, lineari, onnipotenti, intelligenti, trascendenti? Postulare un quid che sia causa incausata, motore immobile, etc. etc. non fa altro che spostare la domanda che ti fai da un’altra parte. Il che, lungi dallo spiegare un tubo, azzarderei che è persino infantile. Tipico delle religioni, peraltro.

Visto che in precedenza avevi detto che ipotizzare un Universo con costanti diverse mette sullo stesso piano un fisico e un alunno di scuola elementare, tanto è azzardata l’ipotesi mi chiedo come si possa affermare con sicurezza che:
1) non vi possa essere mai una causa primaria, ma sempre causa effetto;
2) non possano esistere “entità” eterne, considerando che già una ipotetica “causa” del Big bang è eterna in quanto fuori dallo “spazio tempo” dell’Universo;
3) Questa ipotetica causa non possa essere autocosciente, considerati gli “indizi” di un Universo evolutosi, con l’uomo, ad “autocoscienza”, coincidente tra l’altro con la sua “neghentropia”, che è anche massima nello stato iniziale del “Big Bang” ( considerei altro indizio gli stati “mistici” di alcuni maestri spirituali indiani che hanno percepito quella'”vacuità”, che lo stesso fisico Capra nel “Tao della Fisica” ha considerato una sorta di informazione complementare se non anticipativa della fisica quantistica).
Riguardo l’ultima parte sono d’accordo che potrebbe anche esistere una “gerarchia” di autocoscienze. Come possiamo essere così sicuri che se siamo “intrappolati” in questa bolla originata dal big bang non esista altro?

Andrea

@fra pallino scrive:
@andrea
……Quindi lo stato altro non sarebbe che un paese delle meraviglie in cui ognuno ha il diritto di fare tutto e il contrario di tutto e tutti devono pagare di tasca propria il diritto degli altri per questo… veramente interessante…

Strano che questa battuta esca da un parassita della società, davvero singolare.

….bellissima poi questa…”tu ti puoi avere le idee che ti pare, purchè te le tenga per te”.

Ossia: Tu pensa quello che ti pare basta che non ci vieni a rompere i maroni? questa è la logica?
Che assurdità: potrebbe essere rovesciata su chiunque… i cattolici su di voi, i musulmani su cattolici e atei; gli atei su tutti gli altri…

I cattolici rovescano prepotenza su di me, io rovescio libertà sul cattolico.
La ragazzina cattolica non vuole usare la pillola perchè la considera una cosa sbagliata? E’ libera di decidere si farlo.
La ragazzina non cattolica vuole usare la pillola del giorno dopo? E’ libera di decidere di farlo.
Chiaro che chi per secoli è vissuto bruciando vivo chi la pensava diversamente, il concetto di libertà può rimanere difficile da comprendere, ma con uno sforzo, seppur grande, ce la puoi fare.

….“La chiesa quindi vuole imporre la propria volontà, noi vogliamo che ognuno possa vivere invece come preferisce”.

La chiesa fa il suo gioco come voi fate il vostro, cercando di imporre la vostra logica plasmando uno stato secondo la vostra ideologia: that’s democracy baby! Ogni gruppo di potere vede nella politica dell’altro un imposizione (democratica) delle idee altrui……

Come ti ho spiegato prima, noi vogliamo dare all’individuo la possibilità di scgliere in base alla propria coscenza, voi invece volete imporre la vostra volontà a tutti.
Siete arroganti e prepotenti, il contrario di quello che era il presunto comportamento del mai esistito ma da voi preso a modello “Gesù”.

…..Insomma non è certo con queste frasettine apparentemente chiare e tranquilliazzanti che si risolvono i problemi di convivenza civile e il confronto tra etiche diverse…

riprova con qualcos’altro…..

Con gente arrogante e prepotente quale sei tu, non è il caso di provare con qualcos’altro, se non ci arrivi da solo non ho la presunzione di fartici arrivare io.
Quello che è davvero incredibile è il fatto che il cristiano non accetti che ognuno deve essere libero di vivere in base alla propria coscenza, e non in base a un’etica imposta da qualcun altro.
Mi dispiace che tu te ne esca con questi post davvero di basso rango, in quanto ti ridicolizzi da solo.

Ciao a tutti

peppe

@Corrado Luciani
mi chiedo come si possa affermare con sicurezza che:
1) non vi possa essere mai una causa primaria, ma sempre causa effetto

Mai affermato ciò. Ho solo fatto notare come postulare una “causa prima” come necessaria (se non lo è, allora ipotizzare che esista è inutile… fai un po’ te) sottintende che ogni evento deve avere una causa (compreso il big-bang, a tuo dire) ovvero sottintende la validità assoluta della regola causa-effetto… ed è proprio strano questo postulato, visto che una causa incausata è esattamente l’eccezione alla regola che vorrebbe fondare. Qual è la parte che non capisci?

2) non possano esistere “entità” eterne, considerando che già una ipotetica “causa” del Big bang è eterna in quanto fuori dallo “spazio tempo” dell’Universo;

Se tanto mi dà tanto, il rasoio di Ockham suggerisce di considerare di per sè stesso l’universo come eterno, senza postulare alcuna causa esterna per le sue contrazioni e ciclici big-bang.

3) Questa ipotetica causa non possa essere autocosciente

Tu dici che può esserlo, dimostralo. In caso contrario io mi sentirò autorizzato a pensare non solo che questa “causa prima” è stupida e inconsapevole, ma che ha anche i baffi e un porro sul naso. E la mia ipotesi varrà quanto la tua: niente.

considerati gli “indizi” di un Universo evolutosi, con l’uomo, ad “autocoscienza”, coincidente tra l’altro con la sua “neghentropia”, che è anche massima nello stato iniziale del “Big Bang” ( considerei altro indizio gli stati “mistici” di alcuni maestri spirituali indiani che hanno percepito quella’”vacuità”, che lo stesso fisico Capra nel “Tao della Fisica” ha considerato una sorta di informazione complementare se non anticipativa della fisica quantistica).

Cioè fammi capire… i mistici (cioè i visionari) sarebbero un indizio evidente che la “causa prima” dell’universo è autocosciente? Mi sembra di sentire Giacobbo a Voyager…

E poi vedo che continui ad usare il termine “neghentropia” come se fosse un perfetto sinonimo di “entropia negativa”, il che non è. Assimilare poi all’autocoscienza (!!) un termine che dovrebbe (!) avere un senso squisitamente termodinamico, e attribuire questa proprietà allo stato iniziale dell’universo (ammesso che abbia un senso fare questa attribuzione… in effetti non ce l’ha), mi fa capire che tu ami comporre le frasi solo per fare i trenini con le parole. Il che è lecito intendiamoci, ma fa troppo wanna marchi per i miei gusti.

Riguardo l’ultima parte sono d’accordo che potrebbe anche esistere una “gerarchia” di autocoscienze. Come possiamo essere così sicuri che se siamo “intrappolati” in questa bolla originata dal big bang non esista altro?

Ma certo. E’ ovvio. La soluzione è nel finale di Men In Black, con gli alieni che giocano a biglie con le galassie.

Andrea

@Cristina
La tua riflessione sulle possibili conseguenze di eventuali abusi è condivisibile, però non è certo l’unico medicinale (o altra sostanza) di cui si possa correre il rischio di eventuali abusi.
Mentre leggevo il tuo post pensavo ad esempio al tabacco, agli alcolici, ai medicinali da banco.
Io credo inoltre che per salvaguardare la privacy della ragazzina in questione sia corretto che questa non debba passare attraverso una richiesta medica, non credo che tutti i medici di famiglia sarebbero capaci di rispettare il silenzio e potrebbero creare in buona fede (o magari in cattiva) problemi famigliari anche più grossi di quelli invece da te paventati.
E’ chiaro che a monte di tutto ci dovrebbe esere una ferrea educazione sessuale, ma questo penso sia quantomeno ovvio.

Ciao a tutti

fra pallino

@andrea

io mi ridicolizzo da solo?

“Strano che questa battuta esca da un parassita della società, davvero singolare”.

Rispondere a degli argomenti con degli insulti gratuiti tu come lo chiameresti? Non mi conosci minimamente e minimamente sai il mazzo che mi faccio ogni giorno per guadagnarmi onestamente da vivere…

Data la premessa con cui hai iniziato il resto quasi si commenta da solo.
Ho fatto solo un tentativo per farti riflettere, ma ovviamente è caduto nel vuoto, suscitando solo una reazione un pochetto isterica mi pare… accusandomi di arroganza e prepotenza.. mah.. si vede che la parola “ironia” nel tuo vocabolario l’hanno cancellata…

“I cattolici rovesciano prepotenza su di me, io rovescio libertà sul cattolico”.

Peccato (anzi fortuna) che proprio in base alla libertà di coscienza ognuno ha il suo modello di vera libertà… vedi.. voi accusate i credenti di essere dogmatici e non fate altro che sostituire un dogmatismo con un altro: il vostro modello di società civile che volete appunto imporre a tutti, anche a chi non avrebbe la minima intenzione di finanziare con i suoi soldi ciò che ritiene un omicidio (leggi aborto). Fatevi una ragione che non tutti la pensano come voi e che se vogliamo convivere dobbiamo cercare un punto di incontro e non mandarsi a quel paese a vicenda (vedi i tuoi insulti di cui sopra).

don alberto

Fra Pal.lino, conosci una suor Serena di Fanano?
Lei conosce un caffelatte soprannominato (causa fisico monumentale) come te

Gregorio Casa

La vita vera non è questa, la vita che viviamo è solo un esame.
Il corpo è in prestito, non è nostro; è solo uno strumento per fare l’esame, un po’ come una penna e la carta.
Come è giusto usarlo te lo dice dio, e se tu non senti quello che dice dio ci sono alcune persone vestite di nero che te lo spiegano.
Fa’ quello che dicono le persone vestite di nero e avrai il premio, ma non adesso, dopo…
Quando le persone vestite di nero ti dicono di non fare una cosa lo dicono disinteressatamente per il tuo bene, se non obbedisci sono affari tuoi.
Con queste premesse, la cosa migliore per tutti è che le leggi siano fatte proprio dalle persone vestite di nero, altrimenti chissà quanti non supererebbero l’esame; infatti il compito delle persone vestite di nero è quello di far si che il massimo delle persone superino l’esame.
Tutti quelli che non conoscono le persone vestite di nero possono superare l’esame, ma solo con il minimo del punteggio e solo se, inconsapevolmente, si comportano come dicono le persone vestite di nero.
Tutti quelli che conoscono le persone di nero e non fanno come dicono le persone vestite di nero non superano l’esame.
Mi dite se c’è ancora quelcosa che manca?
Non vorrei sbagliare l’esame…

MA CHE RISPETTO DELLA VITA, DELLA DEMOCRAZIA E DELLE LEGGI PUO’ AVERE CHI LA PENSA COSI’?
SE LA LEGGE VA CONTRO QUELLO CHE DICONO LE PERSONE VESTITE DI NERO, COSA DEVE FARE CHI CI CREDE? SEGUIRE LA LEGGE O FARE QUELLO CHE DICONO LE PERSONE VESTITE DI NERO?
NON SI PUO’ ESSERE DEMOCRATICI QUANDO CI SI PONE SOPRA LA LEGGE.
NON SI PUO’ ESSERE GIUSTI QUANDO CI SI PONE SOPRA LA LEGGE.
NON SI POSSONO FARE LEGGI GIUSTE SE LA SI PENSA COSI’.
NON SI PUO’ MEDIARE DAVANTI ALLA PROPRIA SALVEZZA ETERNA.

MA CHE CI PARLIAMO A FARE CON QUESTA GENTE?

Scusate lo sfogo, ma stasera sono arrabbiato…

Stefano

@ Gregorio Casa

Fammi il favore di ripetere questo intervento nel thread di Fisichella!

peppe

@fra senza palline
In effetti il tuo argomento non fa una grinza: lo Stato non deve consentire la circolazione di un farmaco che soddisfa il capriccio di poche svergognate (in gran parte cattoliche)… giustissimo.

Suggerirei, già che ci sei, di proporre a chi di dovere anche l’abolizione della chirurgia al polmone per i fumatori a carico del SSN: non sta scritto da nessuna parte che lo Stato, quindi anche i non fumatori, debbano pagare per salvare la vita a gente che per capriccio inala boccate di sostanze cancerogene.

Sarei inoltre anche favorevole a vietare le operazioni alla prostata ai preti: è dimostrato che la castità ed eiaculazioni poche frequenti nell’arco della vita accrescono il rischio di tumori alla prostata… e non vedo perchè le frustrazioni e i complessi di pochi chierici debbano pesare sulle tasche di tutti i contribuenti.

Vieterei anche le terapie anti-AIDS ai gay… si sa i viziosi se lo cercano con le loro mani e non si può fra pesare il diritto a farsi inXulare a tutti quelli che invece predicano il sano e cristiano sesso etero matrimoniale a puro fine procreativo.

E naturalmente, già che ci siamo, ogni credente si paghi il proprio clero: non vedo perchè debba essere lo Stato tutto intero, non credenti compresi, ad accollarsi le spese.

Andrea

@Corrado Luciani
Non te la prendere, ma mi ci metto in mezzo anche io.

1) non vi possa essere mai una causa primaria, ma sempre causa effetto;
Non credo sia mai stata verificata l’esistenza in un qualunque campo della fisica di una causa primaria slegata al suo contesto, un dio o qualcosa di similare sarebbe una cosa talmente inusitata (e non necessaria) che porterebbe la probabilità della sua esistenza tendente a zero.
Per esempio sarebbe molto più probabile l’esistenza di un uomo capace di volare.

2) non possano esistere “entità” eterne, considerando che già una ipotetica “causa” del Big bang è eterna in quanto fuori dallo “spazio tempo” dell’Universo;
Anche in questo caso l’esistenza di un dio eterno ed immutabile (per non dire onnipotente ed onniscente) stona con tutto quello che ci circonda (in ambito universale).
Premesso che l’uomo non conosce tutto quindi qualunque cosa è ipotizzabile, nell’universo non è conosciuto nulla che non muti costantemente nel tempo. A mio modo di vedere è possibile se non probabile che l’universo sia eterno, ma non certo immutabile e nemmeno senziente, anzi. E’ possibile che si siano verificati già molti Big Bang prima del “nostro” e che ne avverranno ancora tantissimi in futuro. Benchè nessuno mai potrà dimostrare se sia o meno così, questo scenario è di molte grandezze più probabile di quanto possa esserlo la presenza di un qualunque dio quale quello ad esempio dei cattolici. Per capirsi, se mai una delle due possibilità fosse quella vera, potremmo scommettere tranquillamente a 1 miliardo contro 1 che sia quella dell’universo eterno quella buona.

3)…….
L’universo non è senziente, non è un essere vivente e nemmeno una macchina intelligente, non ha quindi una autocoscienza. E’ come se parlassimo dell’autocoscienza di una catena montuosa.
Per quel che riguarda la presunta “bolla” al cui interno siamo intrappolati, non ho capito con esattezza il senso, e neppure a cosa ti riferivi, in quanto non mi pare che ci si possa considerare imprigionati in una bolla. In pratica anche io la penso come Peppe, anche se cerco di usare un metodo più soft per comunicarlo, scenari astrusi come quello da te proposto ad oggi possono essere catalogati nell’ambito della fantascienza e lì rimangono imprigionati. Può essere ipotizzato anche uno scenario quale quello del film “Il tredicesimo piano” (se non lo hai visto vedilo che ne vale davvero la pena) che per altro è certamente più probabile dello scenario biblico con un dio buono e onnipotente creatore di tutto.

Ciao a tutti

Gregorio Casa

@Stefano

Non trovo il link. Se lo posti giuro che lo faccio. Voglio solo capire se mi è sfuggito qualcosa nel “piccolo manuale di istruzioni per superare l’esame della vita”.
Magari me lo spiega. E vinco il premio.
Però ho l’impressione che se vinco il premio non potrò tornare indietro per dirvelo…
Peccato…
Come posso fare? Mi sentirei in colpa per non potervi aiutare…

Grazie 😉

don alberto

potresti aggiungere l’elenco delle domande dell’esame.
Le trovi alla fine del capitolo 25 di Matteo

Andrea

@fra pallino
Quello che tu chiami insulto è solo dare un nome ad ogni cosa. Gli insulti sono ben altro.
Quello che tu chiami farsi il mazzo io lo chiamo fare il mazzo (alla società che ti mantiene), comincia a vivere col tuo lavoro e pagato da chi richiede i tuoi servigi, senza privilegi e quant’altro, poi allora potrai parlare al resto dell’umanità da pari.
Per quel che riguarda il fatto di finanziare quello che tu chiami omicidio ed io aborto, come qualunque altro intervento medico non estetico va pagato dalla società, altrimenti se dovessimo genufletterci a qualunque religione (la tua d’altra parte vale quanto qualunque altra), rischieremmo di dover soggiacere alle richieste per esempio dei Testimoni di Geovah che direbbero che le trasfusioni di sangue non devono essere passate dal servizio sanitario nazionale in quanto proibite dal loro credo. Questo è solo un esempio ma già di ampia portata, le religioni sono tantissime e ne possono nascere anche mille nuove al giorno, possiamo davvero andare dietro ad ogni religione?
Quindi ripeto, tu devi essere libero di seguire la tua coscienza (ma non di vivere alle mie spalle) ed io devo essere libero di seguire la mia.
E per farti un esempio, io non cerco di oppormi al fatto che tu insegni quelle cose che io considero fesserie a chi abbia voglia di ascoltarle, ma mi oppongo al fatto che per esempio tu mi costringa ad avere continuamente sotto gli occhi il crocifisso, che tu ad esempio pretenda di insegnare religione a scuola piuttosto che solo negli appositi luoghi di culto, e così via.
Infine l’ateo non ha dogmi, ma impara continuamente e modifica costantemente le proprie certezze quando queste per qualche motivo cambiano. Per capirsi, l’ateo di qualche millennio fa credeva che l’universo ruotasse intorno alla terra, poi però si è intuito che così non era, e qui, chi aveva dei dogmi ha lottato strenuamente affinchè questi fossero sempre in auge, l’ateo che di dogmi non ne ha, ha accettato l’intuizione (suffragata da indizi talmente forti da renderli quasi delle prove) accettando che quello di cui era convinto fosse sbagliato.

Ciao a tutti

andrea pessarelli

@ roberta: ti rispondo citando il volantone di silvio viale sulla salute sessuale, ke nella sezione riservata alla pilloa del giorno dopo (o meglio ancora dell’ora dopo, per questo consiglio sempre di tenerene una confezione nella borsetta) sembra fatto su misura per rispondere alle tue domande (tutto il volantone è molto ben fatto e utile da stampare e distribuire davanti alle scuole) http://www.lucacoscioni.it/files/VolantinoSex.pdf

CONTRACCEZIONE DI EMERGENZA (CE)
Dopo un rapporto sessuale non protetto riduce la probabilità
di una gravidanza.
LA PROBABILITÀ DI RIMANERE INCINTA
dopo un singolo rapporto sessuale è di circa l’8% (non
è poco!).
Aumenta durante i giorni fecondi, che sono i cinque
che precedono l’ovulazione e quello successivo (fino
al 20-30%), ma nessun giorno può considerarsi sicuro.
Quando avviene l’ovulazione, nell’apparato genitale
femminile ci sono già gli spermatozoi dei rapporti
avuti nei giorni precedenti.
SE ASSUNTA TEMPESTIVAMENTE, entro 12-
24 ore dal rapporto sessuale, riduce la probabilità di
rimanere incinta fino al 90-95% (cioè da 8 a 0,5 probabilità
su cento). Successivamente l’efficacia si riduce.
Se assunta dopo, tra 48 e 72 ore il rischio di una
gravidanza sarà maggiore di 6-8 volte (3-4 probabilità
su cento). Successivamente aumenterà ancora, mantenendo
però una certa efficacia fino a 120 ore.
COSA FARE? In pratica non vi è alternativa, a
meno che si preferisca semplicemente incrociare le
dita. Conviene assumerla al più presto, possibilmente
entro 12 ore dal rapporto sessuale, poiché ogni 12
ore di ritardo il rischio raddoppia.
QUANDO SERVE? Al minimo dubbio. Rapporto non
protetto. Eiaculazione sui genitali. Coito interrotto fallito.
Rottura o sfilamento del profilattico. Dimenticanza
di due giorni della pillola, o ritardo di più di due giorni
della ripresa dell’assunzione della pillola.
È UN ABORTIVO? No. Agisce inibendo e ritardando
l’ovulazione, cioè prima della fecondazione, e
non interferisce con l’impianto in utero di un uovo fecondato.
Infatti, quando la fecondazione è già avvenuta,
la CE è probabilmente inefficace.
FA MALE? No. Non è una bomba ormonale. Si tratta
di un uso episodico, che non ha le controindicazioni
dell’uso a lungo termine della pillola. È forse l’unico
farmaco che non ha controindicazioni mediche.
EFFETTI COLLATERALI? Sono transitori e sono gli stessi sintomi di una gravidanza
iniziale: nausea (23%), vomito (6%), dolori addominali (18%) e mal di testa
(17%). Nel 10% si possono avere delle piccole perdite ematiche o alterazioni
del flusso. Se usata più volte durante lo stesso ciclo, comporta irregolarità mestruali
temporanee.
USO RIPETUTO? A parte le irregolarità mestruali, è meno efficace della pillola.
Quindi sarebbe meglio evitare troppi rapporti a rischio e usare un contraccettivo
sicuro (pillola o profilattico).
COME PROCURARSELA? In Italia ci vuole la ricetta medica. Devi recarti al
Consultorio o dal tuo medico di base. Quando i consultori sono chiusi, in Guardia
Medica o in un Ospedale. Il personale è tenuto al segreto professionale e deve
considerarla una prescrizione d’urgenza, poiché il ritardo espone ad un rischio maggiore
di una gravidanza indesiderata. Ovviamente non è un’urgenza per la salute,
ma nessuno può mandarti via o inviarti da un’altra parte.
SERVE LA VISITA? No. La visita vaginale o l’ecografia per via vaginale non
servono. Se non la vuoi fare, puoi rifiutarla e la prescrizione deve esserti fatta lo
stesso. Possono invece farti fare il test di gravidanza.
POSSONO RIFIUTARSI? No. Se il medico individua un motivo, deve indicarlo
per iscritto sul documento della prestazione, assumendosene la responsabilità
di fronte a eventuali contestazioni. Non è possibile l’obiezione di coscienza. Se un
medico la invoca, deve indicare il rifiuto sul documento della prestazione.
TICKET? Nei consultori e dal medico di base non c’è il ticket. In ospedale, essendo
una prestazione non differibile (il rischio di gravidanza raddoppia ogni 12
ore di ritardo) non si deve pagare il ticket (Circolare Assessore Sanità n.969/UC del
31.3.2003).
COME SI USA? Si usa il levonorgestrel, venduto come NORLEVO® e LEVONELLE
®. La confezione contiene due compresse e costa 11 euro. Si possono assumere
due compresse contemporaneamente o una per volta a distanza di 12 ore.
In alternativa si possono usare alcuni tipi di pillola in due somministrazioni a distanza
di 12 ore (Metodo di Yuzpe), come indicato in tabella, che sono leggermente
meno efficaci, ma che è più facile reperire da qualche amica. In estrema necessità
si possono usare anche gli altri tipi di pillola; meglio che usare niente.
PENSARCI PRIMA? Si. Se hai rapporti sessuali, soprattutto con il profilattico
o il coito interrotto, potresti avere difficoltà a procurartela al momento del bisogno.
Il suggerimento è quello di averne una confezione da parte. Se non a te
potrebbe servire ad una tua amica.

un distributore di preservativi ad ogni angolo!

non so… nonostante le interessanti informazioni di andrea rimane il fatto che la CE è un farmaco e che non abbia assolutamente nessun effetto collaterale mi pare strano. Soprattutto se si pensa che stiamo parlando di ragazzine in piena età dello sviluppo, quando l’equilibrio ormonale è ancora instabile. Posso essere d’accordo che non sia necessario (e a volte possa anche essere controproducente) coinvolgere i genitori, ma escludere anche il medico mi pare un po’ eccessivo, a meno che non si possa fare in modo che sia il farmacista a prendersi carico di informare la ragazza, non solo sul farmaco che sta per assumere, ma anche su come fare per evitare di doverlo assumere una seconda volta.
Comunque alla base di tutto ci sta sempre la totale (o quasi) mancanza di informazione sui diversi metodi contraccettivi disponibili e questa solita ipocrisia della società secondo cui fare sesso rimane comunque una cosa da tacere. E poi basta con questa cosa che è sempre la donna responsabile di non rimanere incinta! e che cavolo! e il maschietto non ci mette anche lui del suo? facciamo una legge per cui è il maschietto in questione ad andare dal medico a farsi fare la ricetta per la CE per la sua compagna! perchè anche senza ricetta medica, anche senza passare da genitori o consultori, andare dal farmacista a chiedere la pillola del giorno dopo rimane un’esperienza piuttosto imbarazzante…
Ci vuole un distributore di preservativi ogni 100 metri e devono costare 50 centesimi. In treno o sull’autobus il controllore passa e se hai il biglietto regolare te ne regala uno. La mattina colazione al bar e insieme al resto te ne danno uno. Nelle scuole li dovrebbero distribuire gratuitamente alla fine della giornata e una scatola intera in regalo se in pagella hai la media dell’otto (a partire dalla seconda media!).

Stefano

Io fossi Pallino, dopo gli interventi di Peppe e Andrea mi nasconderei per l’eternità…
Ma è una pia illusione…

CANDYFRUIT

@Fra Pallino
<<Quindi lo stato altro non sarebbe che un paese delle meraviglie in cui ognuno ha il diritto di fare tutto e il contrario di tutto e tutti devono pagare di tasca propria il diritto degli altri per questo… veramente interessante…<<

no lo stato non viene meno alla sua funzione se ciascuno, esclusivamente nella sua sfera strettamente personale, è libero di fare tutto e il contrario di tutto, questo è un principio fondamentale dello stato di diritto
…inoltre ti ricordo che la pillola del giorno dopo non è gratuita, è a totale carico di chi la acquista…non come l’ora di religione che è a totale carico dei contribuenti…

CANDYFRUIT

“Alla libertà dell’individuo bisogna porre questo limite: l’individuo non deve arrecare danno agli altri. Ma se evita di molestare gli altri in ciò che riguarda loro e si limita ad agire secondo le proprie inclinazioni e il proprio giudizio in cose che riguardano solo lui, le stesse ragioni per cui le opinioni devono essere libere dimostrano altresì che bisogna consentire all’individuo, senza molestarlo, di tradurre in pratica le proprie opinioni a proprie spese”
(J. Stuart Mill)

poi potrei ricordati che esistono diritti fondamentali della persona umana verso i quali esiste un dovere di tutela anche attivo da parte dello stato e tra questi rientra anche quello della donna a preservare il proprio corpo dalla gestazione indesiderata. la chiesa lottando contro questo diritto anzi disconoscendolo persegue, peraltro con mezzi solo apparentemente democratici (visto che le sue azioni non sono già a monte deliberate in maniera democratica), finalità contrarie ai diritti umani, ponendosi, in questo settore, sullo stesso piano delle organizzazioni neonaziste.

Marcello

Sono riuscito a leggere solo oggi ma sono così tanti i commenti che non ho capitu un granchè…

ho solo letto una cosa del tipo “vuoi vietare il sesso ai minorenni…?”… una cosa incredibile.

mai detto di tutto ciò! ma stiamo scherzando? io parlavo solo della pillola….!

cmq dai, ognuno alla fin fine la pensa come vuole… pace a tutti

vittorio

in spagna fino a qualche hanno fa c’era una specie di età del consenso a 13 anni, ora mi pare sia a 14. che differenza c’è? in spagna ci sono state generazioni di pedofili?

don alberto

Caro MARCELLO, da che frequento questo blog non sei il primo ateo che, discostandosi dal pensiero unico qui imperante, vedo essere trattato da feroce cattotalebano.
Abbi pazienza.

Sole

La pillola del giorno dopo ha numerose controindicazioni e può avere degli importanti effetti collaterali. Riportai queste a piè di un altro articolo tempo fa, mi fu risposto una cosa del tipo “vabbè, se stai a leggere il foglietto illustrativo è ovvio che ti spaventi”.
Non si trattava di informazioni prese dal foglietto illustrativo, che tra l’altro non contiene assolutamente informazioni di questa natura (prova del fatto che chi mi rispose non deve aver mai avuto a che fare con la pillola del giorno dopo, beato lui). Le maggiori controidicazioni che DEVONO guidare le prescrizione medica possono per esempio essere trovate in qualsiasi libro e manuale di medicina interna e comunque un medico le deve conoscere bene e non può prescindere da esse.
Quindi, ripeto, come per un qualsiasi altro farmaco che presenti un certo numero e tipo di controindicazioni ed efetti collaterali, la pdgd andrebbe prescritta da un medico, proprio pe tutelare la salute della paziente e allo stesso tempo, come qualsiasi altro farmaco, non può essere negata, negando così un diritto alla salute che è sacrosanto.
Obbligare i farmacisti a vendere questi tipi di farmaco per far fronte a un illegale e discutibile ostruzionismo da parte di alcuni medici teste di c. non è una soluzione, ma è la conseguenza di una sconfitta; una legge va fatta per regolamentare una situazione che non funziona A MONTE, questa legge, mi sembra, equivale un po’ a spazzare la polvere sotto il tappeto.

Anthony Logan

“La pillola del giorno dopo ha numerose controindicazioni e può avere degli importanti effetti collaterali.”

anche l’aspirina ha numerose controindicazioni ed effetti collaterali, per qualcuno anche fatali se non bene informato. Non per questo è richiesta la ricetta medica. Vista anche la buraocrazia che c’è in Italia, per avere una ricetta si deve trovare il medico che c’è quando c’è, vedi giorni prefestivi e weekend. Una ragazza che ha bisogno di questa pillola cosa deve fare? Buono il consiglio di Andrea Pessarelli di averla di scorta, ma se avviene la necessità senza averla cosa deve fare? tornare al vicolo corto senza passere dal via?

Sole

Una DONNA a cui serve quel farmaco deve rivolgersi al più presto al medico di base oppure alla guardia medica oppure al consultorio.

don alberto

Caro ANTHONY, il tuo consiglio di “tornare al vicolo corto “senza passere” dal via?”, potrebbe non essere male.

Fri

@ Anthony

anche il talidomide aveva pochissimi effetti collaterali quando lo vendevano…
Una ragazza che ha bisogno di usare la pillola del giorno dopo e non trova il suo medico, va al consultorio o al pronto soccorso. Ha ragione Sole che uno dei problemi qui sta nella serieta’ dei medici. Qualcuno prima ha detto che il medico di famiglia potrebbe non mantenere il dovuto riserbo sulla faccenda. Ma stiamo scherzando? A parte che se un medico facesse una cosa del genere dovrebbe essere radiato immediatamente, questo dubbio potrebbe venire in questo caso come per mille altri. Ma soprattutto, bisogna fare in modo che tutti i medici abbiano l’obbligo di prescrivere questa pillola che, non essendo un abortivo, non e’ soggetta alle leggi sull’obiezione di coscienza (sulla quale comunque non sono d’accordo, ma e’ un altro discorso).

Anthony Logan

@Fri

anche il talidomide aveva pochissimi effetti collaterali quando lo vendevano…

Ma non è che lo vendevano al supermercato, era prescritto dal medico, quindi il fatto di rivolgersi al pronto soccorso, o al consultorio non è di per se una garanzia. La tempestività invece è importante, e io ho fatto notare che in Italia non è poi così semplice avere una ricetta o un colloquio. Se mettiamo in dubbio la serietà dei medici, allora non vedo perché ci si debba rivolgere obbligatoriamente. Mi sembra ci sia una contraddizione. E poi quando questa DONNA si rivolge al medico o al consultorio, questi cosa fanno prima della prescrizione gli fanno fare gli analisi o aspettano di conoscere quali saranno gli sviluppi futuri? In quanto al pronto soccorso se poi ascoltiamo Ettore Pirovano…

Sole

“bisogna fare in modo che tutti i medici abbiano l’obbligo di prescrivere questa pillola che, non essendo un abortivo, non e’ soggetta alle leggi sull’obiezione di coscienza”

Esatto.
Purtroppo però non è che un medico può essere “obbligato” a prescrivere farmaci, in nessun caso.
Il medico che non ritiene che un farmaco non vada prescritto, può (anzi, deve, se ci sono rischi per la salute del paziente) non prescriverlo.
Il problema sorge nel momento in cui alcuni medici non prescrivono un farmaco non a seguito di un ragionamento clinico, ma per delle loro idee personali. Questo non può avvenire e bisognerebbe trovare un modo per sanzionare pesantemente queste persone scorrette.
Ci vorrebbe una buona legge, scritta bene, da persone competenti, completa e pluralista, come la 194/78, ma in Italia in questo periodo di leggi scritto col di dietro (che un liceale le scrive meglio!), purtroppo non ci possiamo sperare.

Sole

No, non serve fare analisi per prescrivere levonporgestrel, basta un corretto inquadramento anamnestico.

Sole

Rivolgersi in PS deve costituire l’extrema ratio e la prestazione dovrebbe essere pagata con ticket per libera professione, costituendo il caso un cosidetto codice bianco.

Poi non capisco perché quando si parla della pillola del giorno dopo, si parla sempre della ragazzina isterica e disperata, manco fosse una deficiente.

Un intoppo può occorrere anche a una signora di quarant’anni. La quale, cercando di mantenere la calma (cosa certamente non facile), dovrà semplicemente rivolgersi al curante.

Esistono dei medici, di una doppiezza incredibile, che non prescrivono la pdgd tranquillizzando la paziente (“ma dai, non succederà nulla”). Questa sottigliezza a mio avviso rappresenta un problema ben più grande. Ci vuole una legge ad hoc, che sia calibrata e non retorica.

Sole

La proposta di vendere la pdgd senza ricetta è una risposta sguaiata e irresponsabile a una situazione alla quale lo stato non è riuscita a porre un controllo adeguato.

fra Pallino

Fatevi una ragione che non tutti la pensano come voi e che se vogliamo convivere dobbiamo cercare un punto di incontro e non mandarsi a quel paese a vicenda (vedi i tuoi insulti di cui sopra).

Questo era il succo, lo devo ripetere? Speravo fosse chiaro il concetto, vi sareste risparmiate affannose e inutili argomentazioni, che non tolgono una virgola a quanto ho ripetuto adesso.

@Andrea

ti confermi nel tuo pregiudizio. Io lavoro e sono stipendiato da una istituzione che non è certo la ccar, non becco un soldo dall’otto per mille, e non insegno fesserie, ma materie discusse a livello scientifiko nelle sedi universitarie e nei loro strumenti di comunicazione. MI confermi solo quanti paraocchi hai e come presumi di conoscere la verità, pur autoaffermandoti libero pensatore…scevro da pregiudizi. Mi fate sganasciare dal ridere con queste uscite

Asatan

@Marcello

La mia era una curiosità lecita: tu ritieni le minorenni troppo stupide per decide se prendere la pillola e la pillola del giorno dopo. Quindi deleghi la responsabilità della contraccezione agli intelligentissimi minorenni maschi col preservativo. Se il preservativo si rompe? Cavoli della ragazzina alevarsi il bambino visto che:

– deve perdere minimo un giorno a convincere i suoi, sempre che ci riesca
– poi deve prendere appuntamento dal medico (e probabilmente perde almeno un’altro giorno) e sperare che non sia obiettore
– se il suo medico è obbiettore deve iniziare un pellegrinaggio per pronto soccorsi e consultorio

In Italia l’età per il consenso è stabilita ai 14 anni. Possono fare sesso liberamente, ma non possono accedere liberamente ai contracettivi. Non ti sembra un po’ un controsenso? Io sono pienamnte d’accordo sul fatto che bisognerebbe prevenire con seri programmi di educazione sessuale, ma se poi non c’è accesso agli anti cocezionali non serve a niente.

Sole

Sul serio non c’è libero accesso ai contraccettivi da parte dei minorenni? Ma come? Non l’ho mai sentita questa, né conosco dei casi.

Anthony Logan

“Sul serio non c’è libero accesso ai contraccettivi da parte dei minorenni? Ma come? Non l’ho mai sentita questa, né conosco dei casi.”

ma se stai sostenendo che ci debba volere la ricetta, l’accesso è condizionato da una decisione di altri.

Sole

Si la ricetta ci vuole, ma non mi risulta che i minorenni non possano acquistare i preservativi o alle pazienti minorenni non possano essere prescritti estroprogestinici.

giovanni leone

Ricordo ai miei cari amici atei,a sostegno delle posizioni di marcello(con cui personalmente dissento ma sempre con la massima civiltà)che il grande illuminista Voltaire,che dovrebbe costituire un nostro mirabile punto di riferimento,diceva:”io non sono d’accordo con la tua opinione ma darei la vita perchè tu la esprimessi”.

Anthony Logan

“Si la ricetta ci vuole, ma non mi risulta che i minorenni non possano acquistare i preservativi o alle pazienti minorenni non possano essere prescritti estroprogestinici.”

e cosa c’entra? scusa, l’argomento è proprio riguardante un rimedio in caso il preservativo per esempio, non abbia funzionato.

Sole

Asatan aveva scritto “In Italia l’età per il consenso è stabilita ai 14 anni. Possono fare sesso liberamente, ma non possono accedere liberamente ai contracettivi. Non ti sembra un po’ un controsenso?” e io avevo chiesto un chiarimento sull’accedere liberamente perché non mi risultava.

Corrado Luciani

@Andrea OT.
“Per capirsi, se mai una delle due possibilità fosse quella vera, potremmo scommettere tranquillamente a 1 miliardo contro 1 che sia quella dell’universo eterno quella buona.”
OK. Io punto un Euro e se ci vediamo nell’aldilà ne voglio un miliardo!

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