Passano le settimane, nelle tende dei terremotati abruzzesi, e comincia a emergere qualche insofferenza. La soluzione individuata da Guido Bertolaso è tradizionale: mobilitare il vescovi e i parroci affinché consolino (e magari mettano di buon umore) gli sfollati. Reportage da L’Aquila di Marco Bucciantini per l’Unità.
Terremoto in Abruzzo, Bertolaso si affida ai parroci
39 commenti
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Basta che i preti non cerchino di “consolare” i bambini…
noi laicisti difendiamo la liberta’ di religione, e quindi se qualcuno vuole incontrare un prete che lo faccia, ci mancherebbe.
Ma che il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale mobiliti vescovi e parroci per consolare gli sfollati e’ scandaloso.
Ed e’ doppiamente scandaloso se si pensa che per la ricostruzione in Abruzzo non ha pensato di chiedere a gran voce al Governo che l’8×1000 a gestione statale fosse destinato per la ricostruzione di quella regione. Quale consolazione sarebbe stata ben piu’ gradita e senza discriminazioni religiose
Al momento in cui scrivo (14 Maggio alle ore 22:23 ora italiana) mancano circa 100 ore alla agibilita’ del 75% degli edifici dell’Aquila come promesso dal Cavaliere dei Miracoli
@ Roberto Grendene
Hai perfettamente ragione, ma stà a chi soffre, capire. Da ateo e soprattutto da socio uaar rispetto profondamente i sentimenti di chi ha una fede e chiede ad essa e da quelli che considera i suoi rappresentanti, il massimo conforto. Ciò non gli deve impedire di mettere gli uomini delle istituzioni di fronte al loro dovere, pretendendo che si assumano le loro responsabilità. Lo capiranno o si fermeranno al deleterio piagnisteo, alla miseranda sopportazione, alla rinuncia di qualsiasi loro giusta rivendicazione? Mille e settecento anni di cristianesimo e clericalismo hanno fatto tanti danni e tutti noi lo sappiamo. Non possiamo fare nulla; stà solo a quelle popolazioni giungere alla consapevolezza di quelli che sono i loro diritti.
non possiamo certo privarli anche della fede se questa li aiuta a stare meglio e sopportare la penosa e terribile condizione di terremotati che stanno vivendo; l’ateismo è un conseguenza di un approccio razionale verso ciò che ci circonda e non tutti sono ancora pronti per questo.
bravo bertolaso…sti atei ancora una volta hanno perso un’occasione per tacere…
Beh Franco, pensa che Ratzinger l’occasione per tacere la perde circa ogni giorno. Per di più lui sta fisso in ogni edizione di ogni telegiornale italiano, quindi le boiate che dice le sentono praticamente tutti gli italiani… 🙂
E’ giusto così ,gli atei hanno provocato il terremoto,lo tzunami,Sodoma e Gomorra.
Pregare, pregare e pregare (ogni tanto anche qualche frustata).
Don’t feed the troll…
Mi chiedo fino a che punto sia eticamente giusto chiedere coscientemente che un visionario si prenda cura di un sofferente.
Con le proprie visioni un prete potrebbe aggravare l’instabilità psichica di coloro che, cercando disperatamente un punto di riferimento, sono più vulnerabili.
Se il prete è richiesto dalla gente che soffre lo posso quasi accettare, ma se lo chiede un rappresentante delle istituizioni -teoricamnte non legate a nessuna confessione- lo trovo inopportuno, anzi potenzialmente pericoloso.
Se accade che un prete particolarmente visionario invita un sofferente a fare penitenza facedogli credere che quello che è successo è la giusta punizione per i suoi peccati? (Padre Livio l’ha fatto in radio!) Secondo voi una mente tendenzialmente fideista e provata dall’esperienza vissua si sentirebbe più leggera?
In un caso del genere la salute mentale -e di riflesso anche quella fisica- di un superstite può essere minata gravemente.
x ONESTO PRESUNTUOSO
hai ragione ma al momento gli atei sono portatori sani di buon senso in un paese (vaticalia) dove questo è considerato alla stregua di una malattia mortale 🙂 non possiamo farci nulla, del resto la gente da quelle parti chiede l’aiuto di dio e confida nella chiesa quindi non possiamo fare altro se non rispettare le loro idee.
@ STEFANO
La penso fondamentalmente come te!
Ho solo precisato che se la richiesta parte dalla gente posso anche accettarlo, ma se parte da un’istituizione -teoricamente laica- come quella di Bertolaso senza che la gente lo chieda espressamente, allora la cosa è inaccettabile.
Da quello che ho letto, però, sembra che la richiesta non sia partita dalla gente (cosa che tutto sommato avrei anche accettato) ma da Bertolaso: “La soluzione individuata da Guido Bertolaso è tradizionale: mobilitare il vescovi e i parroci affinché consolino (e magari mettano di buon umore) gli sfollati.”
Per fortuna che l’ha detto Bertolaso.
Come è noto i parroci d’Abruzzo, stanno completamente disinteressandosi dei terremotati e dei loro diritti.
Pare anzi che stiano organizzandosi una crociera alle maldive.
Se ne andassero davvero alle Maldive, don, invece di usare il loro tempo in spregevoli messe.
Per le consolazioni organizzeranno unità speciali mobili di pronto intervento liturgico. Per il buon umore invieranno in loco padre Livio Fanzaga.
La panacea del popolo, la droga dei popoli cioè, le religioni in nome di Colui vengono abilmente usate per annebbiare le menti alla gente ammassata come pecore nelle tendopoli, e come pecore la trattano, mandando i pastori tra loro, povera gente, non si rende conto che staranno in quella condizione per tanto tempo poichè alla chiesa fa comodo avere un tereno così fertile e Beroldolaso avrà preso due piccioni con una fava, cioè prendere tempo e servire oltretevere. Ma quel che è triste è che soprautto i più disagiati, cioè anziani e malati, si faranno con gioia abbindolare dagli abili venditori di fumo, perchè loro sono i più vulneraili e c’ è chi abilmente ne approfitta.SIGH !
Qui l’assurdo è vedere lo stato che pensa a una misura che non è neppure un palliativo.
Toglieteli dalle tende, poi il buon umore se lo faranno venire da soli e per la vostra gioia ringrazieranno dio per aver riavuto la casa.
Preti sguinzagliati in tendopoli piene di bambini… mmmh… perché non mi suona tanto bene?
Strano pensavo che il presidente del consiglio x tirare su i morali inviasse le veline…
e i velini….. i preti già fanno tristezza a vederli penza quando si mettono a snocciolare le collannine…del rosario…
Caro MARCO, tra un po’ inizieranno le attività estive e molte parrocchie si riempiranno di bambini, ragazzi e adolescenti.
Pensi di inviare i Caschi blu?
Don, l’ultima è stata solo una battuta.
Visto il numero di episodi in tutto il mondo però non basata sul nulla, non avrei potuto farla per esempio con medici senza frontiere.
Seriamente li manderei i caschi blu, impedirei che si possano indottrinare i bambini.
E’ una pratica triste e amorale spacciare favole per storia, a chi non può discernere.
Come non vorrei vederli indottrinare bambini da un partito politico come accadeva anche in europa nel secolo scorso.
I bambini dovrebbero essere protetti anche da questo, andrebbero educati e acculturati, non indottrinati.
E’ semplicemente squallido l’utilizzo del disagio dei terremotati per fini elettorali.
f.valentini
” vescovi e i parroci affinché consolino (e magari mettano di buon umore)”
L’ha capito anche lui che raccontano barzellette…
Oppio dei popoli per tutti!
scrivo da Gemona del Friuli, il terremoto ci mise a dura prova. Avevo dieci anni, fu terribile.Siamo stati aiutati da tutti: italiani, stranieri, atei, credenti, poveri, ricchi…
Che male c’è a chiedere l’ aiuto ai parroci per un sostegno morale in Abruzzo?
Non era L’Aquila la città delle 99 chiese?
Perchè siete così contro una cosa ovvia e positiva? Spetterà agli abruzzesi decidere se è una cosa giusta o no, oppure chiedete a Bertolaso:” manda noi al posto dei parroci”.
Anzi, perchè non ci andate?
degli psicologi specializzati nelle emergenze facevano schifo eh?
@mary
parroci=sostegno morale ?? non ne sarei così sicuro, inizieranno con le solite tiritele :
Non è colpa di dio (sempre per il discorso che 2+2=4 solo se conviene)
Il signore vi aiuterà (dovrebbe prima mettersi d’accordo con suo padre…)
ed ai pochi che obbietteranno che se esistesse non avrebbe potuto permettere tutto ciò risponderanno che l’uomo ha il libero arbitrio etc. etc. etc.
@ Kaworu
Ma cosa dici; di questo passo solo gli esorcisti saranno autorizzati a scacciare il demonio che con un manico della scopa sotto il suolo fà traballare tutti i palazzi Dell’Aquila.
Ricordo che nella nostra tendopoli venivano spesso i ragazzi di Comunione e liberazione, eravamo terremotati ma non avevamo subìto lutti, comunque ci hanno dato il loro sostegno morale che noi abbiamo apprezzato. Poi sono venuti gli Alpini (meravigliosi e grandi) che ci hanno rifatto il tetto della casa. Momenti di vera umanità e solidarietà che non dimenticherò.
Quando ci si trova in quelle circostanze è prezioso l’aiuto di chiunque, e perchè no dei preti, che è in fondo la loro missione?
@stefano
hai ragione, sbaglio io in effetti.
potrebbero anche procedere alla benedizione della terra, così magari dio non la farà più tremare. i sacrifici umani di solito sono ben accetti.
@mary
io ho sentito un po’ di gente che ha vissuto quei traumi, e preti o non preti si son trovati con un bel ptsd. uno psicologo al momento giusto lo avrebbe evitato o avrebbe accorciato certi tempi? probabilmente più di un prete.
poi certo, non tutti reagiscono alla stessa maniera, ma tra una persona preparata e un “tizio qualunque”, io preferisco la persona preparata. poi de gustibus.
(parlo di gente che ha vissuto altri terremoti e catastrofi naturali, non questo qui di adesso)
ovvio che tutto fa brodo, ma un brodo buono è leggermente più appetibile dell’acqua sporca.
@mary
io ho sentito un po’ di gente che ha vissuto quei traumi, e preti o non preti si son trovati con un bel ptsd. uno psicologo al momento giusto lo avrebbe evitato o avrebbe accorciato certi tempi? probabilmente più di un prete.
poi certo, non tutti reagiscono alla stessa maniera, ma tra una persona preparata e un “tizio qualunque”, io preferisco la persona preparata. poi de gustibus.
(parlo di gente che ha vissuto altri terremoti e catastrofi naturali, non questo qui di adesso)
ovvio che tutto fa brodo, ma un brodo buono è leggermente più appetibile dell’acqua sporca.
ragà ho un commento in moderazione ma non capisco perchè, non vedo parole strane fraintendibili dal censore automatico.
me lo sbloccate?
(comunque volevo far notare a mary che molte persone, preti o non preti, dopo un evento simile o uguale al terremoto hanno sviluppato un bel ptsd che magari si poteva evitare o risolvere più facilmente se fossero stati aiutati da degli psicologi specializzati piuttosto che da “tizi qualunque”. non che il tizio qualunque non vada bene o non dia conforto. semplicemente non è in grado di intervenire in quelle situazioni. io posso far le spugnature a uno che ha la febbre, ma di certo non posso togliergli un meningioma, non so se mi spiego)
@ mary
Quando fa freddo e piove o nevica, preferisci che ti raccontino una favoletta o preferisci un tetto sopra la testa, e nel frattempo un pasto caldo preparato con una cucina da campo da parte di ragazzi che si davano da fare senza sosta?
W gli alpini.
Cero che farsi la comunione 30 volte al giorno con un 5 litri di lambrusco a testa e pochi grammi di pane ha effetti devastanti sull’intelletto umano…
Trentatrè anni fa non avevamo i mezzi di oggi e i disagi erano maggiori, le tende erano più alla buona, per fortuna anche noi andavamo incontro all’ estate come i fratelli abruzzesi.
Non penso che siano stati trascurati, certo il più deve essere ancora fatto, con la buona volontà si fa miracoli, però tutti devono fare la loro parte, senza distinzioni di idee, di colore politico o di confessioni.
La cosa più bella dopo una tragedia è la solidarietà concreta di tanta gente, per me è stata una lezione di vita, tanto che ancora oggi divido la mia vita con”prima” e “dopo” il terremoto.
Grazie ancora a tutti quelli che ci hanno aiutato!
e però markus?? , se la comunione fai con tartine al prosciutto e salame ,voi mette!! al posto del lambrusco prova con un bel morellino…………e vai…
@ Bertolaso.
A quando la tanto sbandierata e promessa ricostruzione delle case ?
@Marco C.
Non ti sembra un po’ presto, da noi prima abbiamo demolito ciò che era da demolire, poi abbiamo riparato ciò che c’era da riparare, in settembre c’è stato un altro forte terremoto che ha di nuovo compromesso tutto il lavoro. Abbiamo ricominciato da capo, sono state allestite le baraccopoli, poi si è incominciato a costruire.
Vedremo.
In paesi più seri lo si sarebbe mandato a casa anche se parlasse a nome di religioni ben più “sentite” a livello collettivo di quanto lo sia oggi il cattolicesimo…
Roberto Grendene scrive:
14 Maggio 2009 alle 22:15
[…]
Ed e’ doppiamente scandaloso se si pensa che per la ricostruzione in Abruzzo non ha pensato di chiedere a gran voce al Governo che l’8×1000 a gestione statale fosse destinato per la ricostruzione di quella regione. Quale consolazione sarebbe stata ben piu’ gradita e senza discriminazioni religiose
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Ma se avessero accettato la proposta dell’8×1000 preti e frati avrebbero dovuto cominciare a lavorare sul serio e avremmo perso il piacere della loro presenza qui…