Ateobus censurati: la pagina su “Repubblica”

Sul numero odierno di Repubblica, a pagina 5, campeggia il ‘primo’ ateobus UAAR, quello che non ha mai potuto circolare per il ‘no’ di IGPDecaux e del cardinale Angelo Bagnasco. Sotto il titolo “Per far circolare questo bus, abbiamo dovuto metterlo sulla pagina che state leggendo”, l’UAAR spiega le ragioni della campagna in favore dei diritti degli atei e degli agnostici. A pagina 16 un articolo di Alessandra Retico, E la campagna degli atei trasloca dai bus ai giornali, commenta la vicenda.

Archiviato in: Generale, UAAR

113 commenti

giorgio

ho appena letto la pubblicita’ su repubblica.
va benissimo,specialmente il riferimento all’8 x mille.
se credete di riuscire a pubblicarla su altri giornali di tiratura importante,vi mando un’altro contributo in denaro.
ps.ritaglierò la pagina e la incornicerò.
bravi!!!

rododentro

Visto che la bella pagina che ho letto e riletto lentamente, gustandomela come un buon piatto, porterà nuovi navigatori al nostro sito, sarebbe bene aprirlo con la pagina di presentazione della UAAR, non conosco i costi per la visibilità su repubblica,ma sarebbe bello avere una uscita periodica, penso che nessuno di noi, ciascuno nelle sue possibilità, si sottrarrebbe a concorrere al lato economico. Far presente poi al giornale dei tanti lettori in più che avrà, ad esempio il sottoscritto che, non è un reato, è la prima volta in 58 anni che
acquista LA REPUBBLICA.

Lorenzo T.

Ho comprato anche io Repubblica e concordo con giorgio, va bene.
Anche io la ritaglierò e metterò in bella vista 🙂

Rasputin

Pare che il payoff sia incompleto rispetto a quello originale. Qualcuno ne sa di più?

Federico

Anche da parte mia piena disponibilita’ a versare un’ulteriore contributo, pur di vedere la pagina su altri quotidiani… Intanto, grazie al nostro coordinatore Luciano Cali’, sono gia’ soddisfatto della campagna manifesti a Grosseto! Che bel 2009!

MastroTitta

anch’io come gli altri sono pronto a sostenere con il mio contributo economico una campagna pubblicitaria a cadenza periodica su Repubblica o meglio ancora su altri giornali a tiratura nazionale.
Fateci sapere

Disumano

Bravi! Pagina molto esaurientee da conservare. Per ulteriori contributi basta che chiediate.

Giol

Da notare, tra l’altro, come noi si debba sempre pagare di tasca nostra per ottenere un MINIMO di visibilità..
Mentre qualcuno parla in mondovisione un giorno sì e l’altro pure… gratis. Anzi, gli dobbiamo pure dare l’otto per mille per farlo.

maxalber

Sarebbe bello che i credenti che intervengono qui concentrassero le loro attenzioni sulle posizioni ufficiali dell’UAAR, come quelle espresse in questa pagina, piuttosto che fare le pulci agli interventi di singoli atei (me compreso) in questo blog, rimproverandoli spesso di intolleranza. Intolleranza da parte nostra che io trovo QUI (in questo luogo) giustificata, entro certi limiti, dal livello di sopportazione per molti già superato a causa delle fastidiose e continue ingerenze della CCAR nella vita quotidiana.
Qui molti si cercano e si trovano, sperando di respirare un’aria più pulita, meno inquinata da discorsi che conosciamo fin troppo bene e che ci smerigliano costantemente l’apparato riproduttivo. E che perciò sono per noi SUPERFLUI e inutili.
Ad esempio mi piacerebbe sapere se viene rilevato qualche passaggio che viene ritenuto erroneo o falso, nel nostro messaggio pubblico.
Questo sarebbe un modo costruttivo di confrontarsi.
Altro che battutine, trollismo e svicolamenti.

frank

Anch’io ho comprato Repubblica.
Speriamo di vedere qualcosa in prima pagina.

Bruno Gualerzi

@ maxalber
Pienamente d’accordo, e molto ben detto! Con un punto da sottolineare. Ben vengano interventi di critici nei confronti di UAAR, come appunto e ad esempio, in merito a questa inserzione… ad una, credo più che legittima, condizione: che questi appunti critici siano fatti evitando sarcasmi, battute, rivendicazione di concezioni divergenti che tutti conosciamo. In caso contrario, ignorarli.

LucaRoberto

Guarda max alber i miei personali interventi, molto rari per la verità, sono sempre stati improntati proprio a quello che dici tu.
personalmente non vengo qui a trolleggiare, termine secondo me in questo blog abusato dato che viene costantemente attribuito a chiunque non segua il main stream.
L’uaar ha scelto da un po’ di tempo a questa parte la strada della provocazione, tanto di moda in questi tempi. bene, è una scelta che però porterà secondo me frutti solo di un certo tipo: contrapposizione sciocca, altre sciocchezze, radicalismi, infantilismi, ecc.
La satira è molto diversa dalla provocazione. la provocazione crea solo divisione, la satira fa pensare.
comunque mi ha fatto piacere questo tuo appello. se ti va ti ospito volentieri sul mio blog come ho già fatto con Vico per esempio. tempo per seguirlo non ne ho molto ma quel che posso lo faccio volentieri. è ormai quasi due anni che cerco confronto sul blog dell’uaar: mi stavo quasi arrendendo.
oggi prenderò la repubblica e leggerò attentamente quello che c’è scritto anche se non ci sarà molto di diverso dai contenuti ufficiali dell’uaar che ho già letto e riletto attentamente.

Se passi a trovarmi ti assicuro che non ti censurerò (ma poi io non è che sia tanto importante :-)) e magari potremo parlare con calma.

ciao e a presto
LucaRoberto

Corrado Luciani

Credo che il voler diffondere un pensiero ateo con mezzi pubblicitari, raccogliendo fondi che potevano essere dedicati a opere più meritevoli, dimostri sia la prevalenza degli atei rispetto agli agnostici e razionalisti, sia che l’ateismo è una “fede” che cerca sempre più seguaci, piuttosto che un pensiero libero. A nessuno è venuto in mente che il precedente rifiuto possa essere stato motivato da credenze religiose dei responsabili IGP o perfino paura di un calo del fatturato. Al di la del “fare le pulci” a qualche intervento intollerante, giustificato nel “gioco delle parti”, vorrei evidenziare qualche intervento che mostra come sia poco aperta la mente degli atei.

“Ci sono più cose nella matematica e nella fisica, Corrado, di quante ne sogni la tua filosofia”

Da ignorante pensavo che la grandezza delle cose fosse nell’intelletto umano e nella natura (a mio parere un qualche indizio in più per pensare ad una causa primaria con proprietà psichiche) e che la matematica e la fisica fossero solo materie di studio.

“X Stenger l’universo pre big bang è inconoscibile poichè privo di qualsivoglia struttura. Esso è un caos completo, talmente gigante da non poter durare, data la tendenza naturale di qualsiasi elemento a stabilizzarsi in conformazioni sempre più stabili . Il nulla primigenio cioè non è un “dio progettuale” e perfettamente razionale, bensì il suo opposto, un buco nero privo di qualsiasi ordine.”

Da ignorante pensavo che secondo l’entropia il caos completo fosse la condizione di massimo equilibrio ed ipotizzare una qualche proprietà psichica in questo nulla-buco nero è ovviamente, per questa vostra “fede”, del tutto irrealistico e lo possiamo provare scientificamente secondo il “mantra”:

” introdurre una causa intelligente per spiegare a modo tuo l’Universo pone un’altra domanda a cui comunque non sei in grado di rispondere: da dove viene questa causa? E perchè dovrebbe essere incausata?.”

Pensavo perfino che in una situazione atemporale (qual’è la situazione pre Big bang) ci potesse essere una “causa incausata”.

In questa fede esiste anche un rito per stabilire la “verità, nient’altro che la verità, tutta la verità” che è il metodo scientifico. Tutto il resto sono “pippe mentali”.

Tale rito comporta sacrifici animali e talvolta anche umani (ad esempio farmaci approvati e poi ritirati perché tossici).

Asatan

@LucaRoberto

Quale sarebbe un contrapposizione non sciocca? Nnon mi parlare di dialogo perchè non è possibile trovare un accordo con chi ritiene che i suoi valori siano assoluti, non negoziabili e vadano imposti a tutti per legge. Gente per la quale il semplice affermare l’insesistenza di dio è un’offesa gravissima e rende chi la fà un criminale da sbattere in galera. Non sò sei hai letto le civilissime risposte del mondo cattolico…. il semplice non essere d’accordo per molta di quella gente dignifica discriminarli, attaccarli e fare lobbismo per rovinargli la vita.
Aggiungici la campagna mediatica QUOTIDIANA volta a fare passare gli atei come criminali patentati, i gay come mostri pedofili, ecc…. lo scontro è inevitabile. Come lo è stato per tutte le lotte sui diritti civili. Chi ha il potere non lo molla e non accetta di fare diventare le sue menata un proprio affare privato, a meno che non ci sia costretto.

mirko

bellissima…io credo a un principio generatore di tutto,non idententificabile con la parola dio,ma sono venuto qui a darvi il mio completo appoggio e la mia solidarietà.
E’ stata peraltro una mossa molto stupida.La censura attira più di quanto si immagini.Faccio girare subito su facebook.

ciao

Mirko.c.

“non credo in quello che dici ma sono disposto a morire perchè tu possa dirlo..” Voltaire.

GIONABETA

@LucaRoberto
A proposito di provocazioni:
Quotidianamente, per ore ed ore, su reti Rai e Mediaset ogni minina loffa di prete viene abbondantemente pubblicizzata, divulgata, aggiornata.
Gratuitamente.E da duemila anni. Questa secondo di quale tipo di strada si tratta?

LucaRoberto

@gionabeta:

ti sembrerà strano ma non mi occupo di palinsesti: non guardo più la tv da 3 anni e mi informo leggendo soprattutto giornali e libri che la pensano diversamente da come la penso io. e leggo il sito uaar.

l’italia volenti o nolenti poggia su un substrato culturale cattolico: è dall’84 che non abbiamo più una religione di stato no?
pensare che con un o schiocco di dita tutto cambi assomiglia molto a un pensiero magico.

altre domande?

Viano di Vagli

Scusa Maxalber ma io la Repubblica non la compro e soldi a Scalfari non ne do. In ogni caso tra i valori che propugnate nel vostro manifesto non condivido solo l’ eudemonismo. I vostri tre scopi principali sono accettabili, se si crede che i non religiosi siano discriminati in Italia. In realtà siete solo una minoranza che si è data una organizzazione, come il CICAP, negli ultimi decenni del secolo scorso, quando l’ ubriacatura laicista degli anni 70 si è dovuta scontrare con una prepotente rinascita dei credo religiosi, in primis l’ Islam. Fino all’ ascesa al potere di Khomeini eravate tutti talmente convinti che Dio fosse morto che non sentivate il bisogno di unirvi per difendervi.

maxalber

LucaRoberto scrive:
17 Maggio 2009 alle 12:27
Guarda max alber i miei personali interventi, molto rari per la verità, sono sempre stati improntati proprio a quello che dici tu.
———————–
Forse è per questo che mi sono sfuggiti… 🙂
Vengono “nascosti” da chi invade trolleggiando (scusa l’abuso) e distoglie dagli interventi interressanti.
Cercherò di seguirti meglio.

GIONABETA

@LucaRoberto.
E poi ad atti di guerra si deve rispondere con atti di guerra Anche se la battaglia può sembrare impari.
Ovviamente nel post precedente mi riferivo alla pubblicità indiretta cui ha goduto la cc da duemila anni e non a quella meramente televisiva.
Avanti così.
Grazie UARR.

LucaRoberto

secondo me fare una “guerra” non aiuta ne i cattolici, nè gli atei nè gli agnostici nè l’uaar nè la laicità.
se pensi di essere in “guerra” non abbiamo niente da dirci mi spiace.

@max alber

thanks :-))

Laurentia

@Maxalber: confesso che non compro giornali, abitualmente, e che non credo la vostra pubblicità offra spunti di discussione migliori di quanto ne offrano i valori che dichiarate sulla Home Page. Comunque la mia opinione è che la censura sia ingiustificata e autolesionista per chi ve l’ ha fatta. Ma anche che lo slogan fosse poco intelligente e incisivo. I valori vostri sono tutti condivisibili, almeno per me. Condivido l’ opinione che siate discriminati in Italia, come tutte le minoranze religiose: la discriminazione principale è data dal fatto che i mezzi di comunicazione di massa sono in mano a un potere che, come è successo nella parte maggiore della storia del nostro paese, ha deciso di governare in alleanza con la Chiesa Cattolica o, almeno, col suo consenso. Vi vorrei poter dire quanto sia utile, dal punto di vista spirituale, che gli atei di una società si uniscano, discutano, lottino insieme, vivano insieme. Ma la sola parola spirituale suscita in voi le stesse reazioni che la firma vostra ( per esteso) suscita nei vostri nemici.

GIONABETA

@LucaRoberto.
Substrato cattolico imposto.
Imposto dalla storia, certo ma pur sempre imposto.
Imposto dall’ignoranza, dalla superstizione, dalla volontà politica di sacrifikare alla ragion di stato ed al benessere del potentato di turno la libertà di pensiero del singolo.
Speriamo che il substrato si sfaldi sotto la vanga del libero pensiero.

fab

@ LucaRoberto

Gli infantilismi ci sono già e, almeno sui media, costantemente di una parte sola.
Dato che la grande platea non è in grado di rendersene conto e di trarne le dovute conseguenze, l’impegno UAAR per la visibilità e, soprattutto, per il diritto di parola, è semplicemente inevitabile.

Noto che per te è provocazione comunicare alle moltissime persone malamente informate che 1) l’ateismo è fondato, condiviso e di valore culturale e 2) la chiesa è un’organizzazione che presenta svariati aspetti dannosi.
Io non la trovo provocazione, la trovo un servizio alla società.

destynova

Ormai è tardi, ma sarebbe una bella idea fare campagna, sui giornali, per l’8×1000 allo stato italiano. Lo stato non può farlo, ma altri soggetti potrebbero benissimo farlo al suo posto, le esigenze di finanziamenti per le aree terremotate, poi, ne aumenterebbero l’efficacia.

Intaccare i finanziamenti della chiesa e ricondurre parte dei soldi dei contribuenti verso attività non legati ad essa.

mirko

non si tratta di guerra.Si tratta di libertà di opinione,libertà di stampa e oscurantismo cattolico.
ciao.

peppe

@LucaRoberto
Questo è un paese in cui se fai il bravo ti tirano le pietre… mentre a chi urla, insulta e favoleggia di presunti “primati” viene data visibilità e denaro. L’UAAR, con la sua politica civile e rispettosa della legge, sta solo cercando di ritagliarsi lo spazio di rappresentanza che le spetta. Se poi vuoi che ciascuno di noi esprima il suo pensiero sottovoce, chiuso in sacco che rotola già per una rupe e dopo chieda anche scusa (giusto per non provocare “guerre”) allora dillo… sta di fatto, poi, che gli infantilismi vengono sempre fuori come reazioni alle iniziative UAAR… si vedano i vari “Vergogna” e le censure promosse dalla mafia vaticana.

Bah…

Luca

Chi e’ che la scannerizza e la mette on-line? Qui in Giappone la repubblica non arriva.

LucaRoberto

@fab
“noti” sbagliato: hai forti pregiudizi e io mi interrrogherei su questi prima di sparare a zero.
rileggi e riprova.

@PEPPE
Volete essere quelli che “urlano di più?” bene accomodatevi, siete in buona compagnia.

a me non interessa e non ho mai sopportato gli urli, tantomeno quelli vaticani o di atei iddioti.

Si voglio che ognuno esprima il proprio pensiero sottovoce, TUTTI, e soprattutto che ognuno ascolti gli altri PRIMA di volre dire a tutti i costi la propria.

il resto te lo sei inventato tu

a mio modesto parere gli slogan scelti dall’uaar non sono stati indovinati, PROPRIO perchè hanno portato quelle reazioni, che certo non giovano al dialogo.
come ho avuto modo di dire altrove, il piatto lo vinceranno sempre i solito noti.

GIONABETA

@LucaRoberto.
Perchè iddioti con 2 t.
Deformazione professionale per Iddio?

fab

@ LucaRoberto

Ho riletto, ho riprovato e non capisco perché “noterei” sbagliato.

Inoltre, farei notare che QUALUNQUE azione pubblica UAAR provocherebbe “quelle reazioni”; hai voglia a indovinare lo slogan (peraltro, se qualche vescovo ha voglia di strillare, strilli pure).
Naturalmente questo è un pregiudizio, nel senso che è un giudizio dato prima di aver proposto qualche centinaio di slogan e aver registrato debitamente tutte le varie reazioni dei rappresentanti ecclesiastici.

LucaRoberto

@fab

perchè QUELLA provocazione non informa.

e la Chiesa non è il vaticano, non è un’organizzazione non è un’azienda e non è una ideologia.
fattene una ragione.
2/3 delle cose scritte qui si possono ascrivere al limite a una parte molto piccola della chiesa.

Roby

Beh Luca, a volte c’è bisogno di fare qualcosa di vicino ad una “provocazione”. Dal punto di vista della laicità e del rispetto verso chi non crede, il nostro paese è molto indietro rispetto al resto d’europa, basta guardare un po’ di tv per capirlo (il fatto che tu non la guardi non vuol dire che il problema non ci sia; 50 milioni di italiani purtroppo la guardano).
Sinceramente non vedo da parte dell’UAAR una volontà di urlare, né di prevaricare, né di intrapendere una “guerra”. Vedo solo la volontà di mostrare, con i pochi (purtroppo) mezzi a disposizione, agli italiani che esistono anche una fetta di italia atea e una fetta agnostica, che forse in numero sono meno consistenti della fetta cattolica anche perché i media italiani diffondono solo l’ideale cattolico, e non danno mai spazio a quello ateo né a quello agnostico. L’UAAR cerca solo di dare visibilità anche a noi. Se per te questo è sbagliato, o è esagerato, o è troppo urlato, forse non sei un vero sostenitore della laicità dello stato e della libertà di pensiero; sinceramente non mi vengono in mente altre spiegazioni possibili.

Ciao

Luca

Non vedo l’ora di godermi le reazioni pubbliche “indignate” per tale affronto.

Emanuela

Senza contare il fatto che molti di quelli che si dichiarano “cattolici” in realtà lo sono solo a parole e non nei fatti…

Bruno Gualerzi

@ LucaRoberto
“(…) la Chiesa non è il vaticano, non è un’organizzazione non è un’azienda e non è un’ideologia. Fattene una ragione”
Ho provato, ma non riesco proprio a farmela. Perchè cosa intendi tu per ‘chiesa’? Anche quando la si considerasse come l’unione spirituale di tutti i credenti, come fai a separare questa specie di ‘corpo mistico’ dal corpo temporale, ben inserito nella storia, soprattutto quella del nostro paese? E, in ogni caso, a chi dovevano essere rivolte una serie di rivendicazioni come quelle avanzata in questo inserto?
Se poi è un’altra ancora la chiesa che intendi tu, mi piacerebbe sapere qual è, e in che modo un ateo vi si dovrebbe rivolgere.

peppe

@LucaRoberto
A me, onestamente, non piace il ruolo da intellettuale da poltrona di certuni… anzi mi fa ridere, perchè è un atteggiamento talmente inutile e improduttivo da essere indistinguibile dall’illuminismo. Al mio paese c’è il detto (tra tanti) che suona più o meno così: con l’erba molle ci si puliscono il cuXo. E direi che dopo 2000 anni di menzogne il tempo degli atei zitti e buoni e “zì badrone” devono finire.

Se poi dei manifesti su un autobus e sui giornali e qualche voce critica (finanche troppo morbida) sui malcostumi di questo paese tu le consideri provocazioni, allora spero, onestamente, che tu e quelli come te ne stiano fuori: le palle al piede non ci servono… le stesse palle al piede che poi, quando un nuovo paletto è stato fissato, si uniscono immeritatamente al coro di chi dice “abbiamo conquistato un nuovo diritto”…

Se per fare un omelette non sei disposto a rompere qualche uovo stai a casa, non sentiremo la tua mancanza.

peppe

ERRATA CORRIGE:
non “indistinguibile dall’illuminismo” bensì “indistinguibile dall’immobilismo

fab

@ LucaRoberto

Bon, capisco il punto. Tuttavia:

– anche lo slogan proposto informa (come minimo che esiste l’UAAR, che si è liberi di non credere, che in Italia c’è una chiara censura in merito), tant’è che non è stato accettato;

– è vero, in termini di tolleranza chiesa e vaticano sono entità diverse, starò più attento;

– la chiesa è evidentemente un’organizzazione, il che in se stesso non è né un male né un bene; in ogni caso, la chiesa (non soltanto il vaticano) è dannosa, per i numerosi motivi ampiamente segnalati in questo sito; ne indico almeno uno: se si lega l’etica alla credenza in un monoteismo, nel momento in cui il monoteismo perde credibilità tutta l’etica ne è coinvolta, lasciando la società senza solidità morale, fatto del tutto evidente attualmente in Italia;

– la chiesa chiaramente non è un’azienda, mai sostenuto che lo è, non foss’altro perché le aziende producono qualcosa;

– la chiesa, non essendo un pensiero, non può essere un’ideologia (beninteso, il cristianesimo lo è totalmente), mai sostenuto che lo è;

– la “parte molto piccola della chiesa” sarà tale in termini di persone, non in termini di risorse e visibilità.

MetaLocX

Ho visto la pagina su repubblica. E’ stato un intervento ben equilibrato. 🙂

Yuggoth

@LucaRoberto

Non voglio fare provocazioni, te lo chiedo seriamente: secondo te, allora, quale sarebbe il modo giusto di comunicare le proprie posizioni? Normalmente qualsiasi posizione assunta dalla Chiesa nel campo dello scibile umano viene propagandata a reti unificate senza che ci sia mai qualcuno dell’altra sponda che goda di nemmeno un decimo di quella visibilità… e questo non lo puoi negare.
Provocazione questa? E quella del papa che mette in giro la storia dei preservativi che favoriscono la diffusione dell’aids cos’è? Una barzelletta raccontata male? In Italia siamo anche capaci di prenderla sul serio, pensa te. Ma perché le sue (e quelle di altri fanatici di turno) sono sempre, dico SEMPRE, considerate legittime espressioni di pensiero, benedette dalla pressoché totalità della classe politica e dai mezzi di informazione, mentre quelle dell’uaar sono provocazioni?
Io non avrei niente contro la religione, se non prevaricasse costantemente anche sui pensieri e sullo stile di vita di chi non condivide la sua visione del mondo. Ma penso che riconoscerai che è un po’ difficile avere un dialogo alla pari con chi si sente investito dalla Ragione Divina.

Il Filosofo Bottiglione

letta. mi pare ben fatta.
concordo con chi ha rimarcato l’importanza del riferimento all’otto per mille.

quella sull’otto per mille dovrebbe essere la madre di tutte le battaglie.

calogero

Incorniciarla sarà fonte di piacevolezza di spirito di corpo; io la esporrò a scuola, mi sembra più utile…

Aldo

tutto ottimo.
Mi sarei aspettato anche un riferimento alla censura dello slogan su Zeus – ancora più emblematico.
Comunque complimenti e avanti tutta!

LucaRoberto

peppe non scrivo cose già scritte.
se ti interessa davvero cosa penso, leggi quello che ho scritto
i blog esistono apposta.
ciao

LucaRoberto

Yuggoth hai ragione, la classe politica fa schifo.
il problema è il potere, non la scusa che viene usata per esercitarlo.

LucaRoberto

@Bruno
se è la concessionaria il problema, denunciatela.

ripeto, gridare al complotto non serve a nulla.
ma è solo la mia opinione, le vostre battaglie avete tutto il diritto di farle come volete.

il giorno che riterrò di essere stato offeso da qualcuno procederò per vie legali, come è giusto che sia (ma non credo succederà, ho molto senso dell’umorismo nonchè tolleranza, io).
fino a quel momento gradirei che non mi si associasse a iniziative che non mi riguardano (striscioni anti-atei, and so on): ma in fondo anche se mi si associa….chi se ne importa

:-))

Daniela

ottima iniziativa, dobbiamo continuare così, complimenti all’uaar

libero

L’azione della UAAR è una piccola spina nel fianco della chiesa italiana che ha sempre avuto un grande rilievo in Vaticano e che ora non è più scontato, più l’Italia si laicizza e più poltrone perdono i cardinali italiani, bisogna anche capirli !

peppe

peppe non scrivo cose già scritte.

Vero però dici cose già dette. Inutili, francamente.

Roby

@ LucaRoberto

“ho molto senso dell’umorismo nonchè tolleranza, io”

Quindi le prevaricazioni del vaticano, le ingerenze ecclesiastiche, e tutto ciò di male che il mondo cattolico dice sugli atei dovremmo prenderlo con senso dell’umorismo? Non mi sembra la via migliore per arrivare ad avere un vero stato laico come nel resto d’europa. Secondo te invece lo è? Se sì, potresti spiegarmi il perché?

Gradirei anche una tua risposta, possibilmente esauriente, al mio post delle 15:00

grazie e ciao

Bruno Gualerzi

@ LucaRoberto
Nel tuo commento delle 16.32 trovo il mio nome, ma di Bruno ce ne sono altri. Se ti riferisce proprio a me, non vedo alcun legame con il quesito che ti avevo posto e credo, in questo caso, tu abbia sbagliato destinatario.

Emanuela

Secondo me a certa gente dà semplicemente fastidio che ci sia qualcuno capace di pensare in modo INDIPENDETE e diverso dalla massa.
Ogni volta che qualcuno prova a dire cose diverse da quelle dette dalla maggioranza subito viene accusato di provocare, di offendere e di urlare. E’ chiaro che la massa mal sopporta chi è diverso e quindi tenta in tutti modi di metterlo a tacere.

maxalber

In relazione a chi sono i nostri “avversari” o interlocutori, proprio oggi, a qualcuno che scriveva così all’interno della nostra lista interna:

> Una sola ulteriore considerazione:
> i nostri avversari oggi non sono solo la CEI e il Vaticano, ma anche i
> mussulmani e gli ebrei e purtroppo i mussulmani potrebbero anche
> condannarci a morte per blasfemia.
>
> Alfred0

Io ho risposto:
I nostri avversari NON sono i credenti e le religioni.
Se così fosse ci abbasseremmo al loro livello e saremmo una componente ulteriore, quella atea, nelle stupide guerre di religione.
La nostra controparte è la POLITICA, cioè quella parte dello stato che si fa influenzare e guidare dalle religioni.
E’ la politica che concede l’8×1000, che mette i crocifissi, che paga gli insegnanti di religione, che concede i privilegi fiscali e normativi.
Se sbagliamo l’obiettivo delle nostre azioni, saremo destinati al fallimento.

lindoro

a quelli che ritengono che la campagna che sta portando avanti l’uaar possa essere solo fonte di scontri e attriti (il che può essere certo vero) e quindi perlopiù controproducente (anche questo è possibile), voglio rispondere solo una cosa:

l’importante è che se ne parli pubblicamente. l’importante è che queste cose non siano più date per scontate e fatte passare sotto silenzio. il silenzio è il nostro peggior nemico, l’oscurità nella quale molti vorrebbero che scomparissimo. ma noi esistiamo, e il modo migliore secondo me (se non l’unico) di portare avanti le nostre battaglie non è quello dei tatticismi, ma quello del mostrarsi per quel che si è. e soprattutto fare in modo che SI PARLI di queste questioni. sarà controproducente oggi o domani (ma non credo), ma già dal medio termine sono assolutamente convinto che il nostro messaggio se veicolato intelligentemente e con onestà intellettuale non potrà che consolidarsi.

“che se ne parli bene o che se ne parli male, purché se ne parli”.

maxalber

# LucaRoberto scrive:
17 Maggio 2009 alle 14:55
e la Chiesa non è il vaticano, non è un’organizzazione non è un’azienda e non è una ideologia. fattene una ragione.
2/3 delle cose scritte qui si possono ascrivere al limite a una parte molto piccola della chiesa.
———————————–
La CCAR (Chiesa Cattolica Apostolica Romana) E’ il Vaticano!
La CCAR (Chiesa Cattolica Apostolica Romana) E’ un’azienda (che fra l’altro fattura parecchio, possiede 1/4 del patrimonio immobiliare italiano e muove soldi come neppure ci immaginiamo).
La CCAR (Chiesa Cattolica Apostolica Romana) E’ un’ideologia, addirittura con pretesa di essere universale, come dice il nome stesso.
Perchè mai dovremmo metterci a distinguere quello che fanno alcune parti “molto piccole” dell’organizzazione? Noi giudichiamo la CCAR, non i suoi concessionari o succursali.
Anche se, in definitiva come dicevo nel messaggio precedente, che ce ne cale?

Marco C.

“Anzi, gli dobbiamo pure dare l’otto per mille per farlo.”

8X1000 con il quale fanno anche la loro demenziale e racappricciante pubblicità annuale al momento della dichiarazione dei redditi.
Pubblicità nel corso delle quali ho sentito solo parlare di iniziative per il mantenimento di chiese, nulla a proposito delle case delgi abruzzesi.
Bah, sarà perchè sono ispirati dai principi superiori divini e le cose umane sono troppo basse per loro, come dice Monsignor (ma non troppo, anzi, per nulla) Fisichella.

LucaRoberto

Maxalber il tuo commenti delle 17,57 mi trova d’accoro pienamente!
A parte il fatto che le guerre hanno sempre un motivo economico, la religione è una delle tante scuse che si possono trovare.

Riguardo l’altro commento, quello sulla ccar, dissento: ma pazienza.
Mi fa piacere essere d’accordo sull’altro.
Ciao e passa a trovarmi

LucaRoberto

Roby sono contro la censura.
Questo deve essere chiaro.
Senza se e senza ma, come va di moda dire oggi.
Vorrei anche che il vaticano cambiasse addetto stampa e ne assumesse uno più sveglio.
Detto questo lo slogan ateobus secondo me non aiuta la causa dell’uaar. È una provocazione e in quanto tale sciocchina.
Se la causa dell’uaar è proporre dialogo e comfronto, beninteso.
Infine sul senso dell’umorismo la cosa valeva per me.

Giancarlo Gattelli

Gran bella pagina.

Spero di trovare il testo per inserirla nel mio sito e diffonderla ulteriormente.

Sono orgoglioso di essermi iscritto 😉

Giancarlo

Bruno Gualerzi

@ LucaRoberto
Non hai chiarito se il tuo commento delle 16.32 era rivolto a me. Nel qual caso c’è stato evidentemente un equivco, mentre mi sarebbe piaciuto avere una tua risposta al quesito che ti ponevo alle 15.14. A parte il tono un pò polemico la domanda ‘a quale chiesa ti riferisci’ era, ed è, reale.

andrea pessarelli

@ don alberto (riporto da un’altra discussione xkè sta x chiudere):
“Oggi ho concluso la Messa con gli avvisi: “Vorrei parlare di Dio anche con voi, non solo con gli atei. Quindi mercoledì ecc ecc””

perchè non parlarne una volta con entrambi? perchè non organizzare un contraddittorio pubblico nella tua parrocchia? puoi portare anke fra pallino o ki vuoi..

LucaRoberto

Bruno gualerzi
le rivendicazioni vanno indirizzare al governo, come è giusto che sia.
ripeto e ribadisco, gridare al complotto, alla congiura, all’apartheid, sia da parte di cattolic che di atei e una sonora stupidaggine.
poi che oggi ci siano realtà che hanno poco spazio ti dò ragione: che sia colpa della chiesa e del “papa nero” no.
ognuno porta avanti ciò in cui crede come crede.
il modo con cui lo sta facendo l’uaar mi fa dispiacere perchè credo in tutto sincerità che non porterà nulla alla causa nè degli atei ne’ in generale delal società.
passare dallo sbattezzo, ai crocifissi alla censura al testamento biologico all’8×1000 anche se molti di quelli che scrivono qui vedono un punto comune chiaro (l’invadenza della chiesa), secondo me, ribadisco SECONDO ME e ripeto SECONDO ME è uno sbaglio.
poi…liberi tutti.
riguardo alla frase che ti avevo attribuito era perchè tu dicevi: “a chi dovevano essere rivolte una serie di rivendicazioni come quelle avanzata in questo inserto?”

Roby

@ LucaRoberto

Sto aspettando una tua risposta ai miei due post.

Ciao

Otto Permille

Il problema non credo debba essere posto sul piano ontologico. L’uomo non ha nessuna possibilità di penetrare nemmeno di un infinitesimo nella scorza dell’universo, ha persino difficoltà a conoscere ciò che avviene a pochi chilometri da lui, figuriamo se ha senso ritenere che possa sapere qualcosa addirittura di dio o diun presunto “Fattore del mondo”. Il fatto però che esista nella struttura della conoscenza e nella psicologia umana una specie di “interfaccia” semantica, simbolica, speculare in cui viene proiettata la divinità o una rappresentazione proiettata di se stesso (ciò che egli chiama “dio”) è una cosa naturale e fondata. La coscienza, per formarsi ha bisogno di percorrere degli stadi e passare attraverso circuiti tortuosi e continui feedback che prevedono anche la creazione di personaggi fantastici. Cioè, voglio dire, l’ateo non può contestare l’esistenza e la funzione di queste forme simboliche. Se il bambino si costruisce ad una certa età del suo sviluppo l’immaigne di un “amico ideale” con cui parla e discute come se fosse reale, non avrebbe senso “contestare” questo processo dell’età evolutiva. Da questo “amico ideale” – chiamato presso credo i sumeri “ili” – è nato il primo “dio”, ossia “eli, eloim, allah”. E’ un processo psicologico e quindi va preso come tale. E’ chiaro che costruire un problema ontologico su un processo psicologico è una cosa priva di senso.

Bruno Gualerzi

Povero LucaRoberto, ti stanno caricando di lavoro! Per quanto mi riguarda ti esento dal darmi risposta. Non vorrei essere nei tuoi panni.

Roberto Grendene

@ Aldo
il riferimento c’e’: “Addirittura, in un’altra occasione, e’ stato chiesto di eliminare la frase: «Liberi di non credere in Dio»”

Roberto Grendene

@ chi chiede di fare una campagna continuativa sulla carta stampata

i costi sono molto alti
Al momento abbiamo fatto campagne di affissione manifesti in diverse citta’ (vedere manifesti sul sito:
http://www.occhiopermille.it
) perche’ questo ci potevamo permettere.
Da pensare, comunque, la proposta di una raccolta fondi per parlare di 8×1000 il prossimo anno, in anticipo sul momento della dichiarazione dei redditi

maxalber

# Laurentia scrive:
17 Maggio 2009 alle 13:17
[…] Ma la sola parola spirituale suscita in voi le stesse reazioni che la firma vostra ( per esteso) suscita nei vostri nemici.
———————
Sai com’è: spirituale deriva da spirito, cioè anima. E’ un concetto talmente vago…
Non trovo mai nessuno disposto a definirlo (concretamente).
E quando lo trovo, la definizione è così ingenuamente “vuota” da indurmi a rinunciare a continuare.
Se vuoi provarci tu…
Ma ricordati che devi parlare di qualcosa di *esistente*, non di supposto…
La nostra firma invece individua qualcosa di irritante (per molti), ma sicuramente ed innegabilmente REALE.

stefano

“non voglio dilatare il significato della parola tolleranza anche agli impedimenti di carattere oggettivo, religiosi politici morali o di qualsivoglia natura, che impediscono alle idee di diffondersi…bisogna essere tolleranti nella misura in cui si è tollerati…chiedere di esprimere il proprio convincimento all’autorità sia essa civile o religiosa sperando che questa ci dispensi questo diritto come fosse un’elemosina è oltraggioso e indegno di un uomo e di un popolo veramente libero” – Voltaire (Trattato sulla Tolleranza).

facciamo tesoro di queste parole quando i cattotroll intervengono per darci lezioni non richieste; non dategli spago o non la smetteranno mai.

maxalber

# Viano di Vagli scrive:
17 Maggio 2009 alle 13:01
In realtà siete solo una minoranza che si è data una organizzazione, come il CICAP, negli ultimi decenni del secolo scorso, quando l’ ubriacatura laicista degli anni 70 si è dovuta scontrare con una prepotente rinascita dei credo religiosi, in primis l’ Islam. Fino all’ ascesa al potere di Khomeini eravate tutti talmente convinti che Dio fosse morto che non sentivate il bisogno di unirvi per difendervi.
—————————-
E’ una tua opinione. Che ovviamente non condivido.
Io ricordo bene la rabbia che mi provocava la preparazione alla riforma del concordato prima che questa avvenisse nel 1984.
E come ritenessi sbagliato e offensivo che, nelle trattative, lo stato fosse rappresentato da democristiani clericali. Altro che ubriacatura laicista. Figurati come difendevano l’interesse dello stato quei personaggi che io paragono a spie infiltrate nel tessuto civile.
L’osso non lo avete mollato MAI. Solo che PRIMA non vi serviva sfruttare economicamente lo stato come avete fatto in seguito.
Adesso il gioco di potere è basato essenzialmente sull’economia e sulle pressioni lobbistiche, visto che state perdendo il controllo diffuso territoriale di una volta.

MicheleB.

Qualunque cosa si faccia e/o si dica per LORO siamo dei mostri, dei reietti, degli abomini; se ci difendiamo sottovoce ci mettono in bocca parole mai dette; a cosa serve fare i “buoni”, a sentirsi migliori? Il mio desiderio è una ondata rumorosa di proteste radicali, che scandalizzino e scuotino l’ascolto. Avanti con gli autobus, coi quotidiani, i manifesti, i volantini, le conferenze stampa, i dibattiti pubblici, i cortei No-Vat… I CORTEI NO-VAT!!!!
Chi può rispondere al frastuono col silenzio? Solo il personaggio d’una novella zen.
NOI CREDIAMO CHE DIO NON ESISTA ED ABBIAMO IL DIRITTO DI DIRLO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Roberto Grendene

@ Rasputin
non abbiamo ancora un payoff originale
per la pubblicita’ “dinamica”, ossia quella sui bus, avevamo pensato di inserire “Liberi di non credere in Dio” e di firmarci solo con uaar.it (la pubblicità dinamica passa davanti velocemente, c’e’ bisogno di frasi corte e comunicative)
Sulla carta stampata invece, ci siamo firmati anche con il nostro nome per esteso (unione degli atei e degli agnostici razionalisti): su questa firma il payoff “Liberi di non credere” e’ piu’ che sufficiente (oltre che preferibile per diversi altri aspetti) perche’ l’ambito e’ gia’ stabilito dal nostro nome.

Roby

@ LucaRoberto

Ho letto ora la tua risposta, quando ti ho scritto l’ultimo post (quello delle 21:27) non era ancora stata pubblicata.

Che dire? Mi fa piacere che tu sia contro la censura, e dunque favorevole alla libertà di espressione. Questa è proprio la base per intavolare uno scambio di idee, e ti garantisco che non sempre è possibile quando il tema è quello delle religioni.

Secondo me rimani “poco credibile” come sostenitore della laicità dello stato. Insomma, come ti ho già scritto, è evidente che gli atei e gli agnostici hanno pochissimo spazio (direi nullo) presso i grandi organi di informazione in Italia (e sottolineo in italia). In diversi altri paesi del mondo la campagna degli ateobus è stata fatta: gli atei hanno potuto esprimere liberamente e pubblicamente la loro opinione, i cattolici hanno risposto dicendo la loro e punto. Tutto bene. La gente ha sentito due campane, e ciascuno si sarà fatto la propria idea, come dev’essere in un paese libero e laico.
Qui in italia se ne sente sempre una sola di campana. Se veramente sei per la laicità dello stato, sarai d’accordo con me sul fatto che le cose nel resto d’europa vanno meglio da questo punto di vista. E allora poprio non capisco perchè l’ateobus proposto dall’UAAR (e bocciato perchè non siamo in un paese pienamente laico e libero) ti sembra una “provocazione sciocchina” (quando ti esprimi così mi sembri proprio il tipico cattolico che fa il moralista, disprezzando con fare paterno tutto ciò che è contrario al proprio Credo).
Quella dell’UAAR è un’opinione, un’idea che gli atei e gli agnostici vogliono provare a condividere con il resto degli italiani, che (a parte tu, io e pochi altri) si informa solo tramite la tv, e quindi probabilemente neanche sa che ci sono valide organizzazioni atee e agnostiche in italia.
Secondo te, che sei spstenitore dello stato laico, cosa bisognerebbe fare invece per cercare di rendere più laico questo paese? ogni suggerimento è ben accetto. Secondo me crearsi un blog, scriverci i propri pensieri e criticare ogni campagna informativa concreta (come questa dell’UAAR) non è un buon modo per arrivare alla laicità.

Entomos

Belin,io ho l’abbonamento alla versione elettronica ma pagina 5 non me la fa ingrandire,e se la salvo ha una risoluzione ciofeca!

Entomos

…sorry,non mi si apriva il pdf neanche con password,ho risolto…

don alberto

andrea pessarelli 17 Maggio 2009 alle 20:18

Sono già in molti che hanno fatto la proposta.
Accettata da tempo.
Aspetto notizie.
Da tempo

LucaRoberto

Bruno ti ho risposto sulla questione breve, a chi dovevano essere rivolte le rivendicazioni ti ho risposto: al governo. Ho risposto a quello visto che era “in topic”.
Visto che fai del sarcasmo ti ripondo con una domanda: e tu cosa intendi con Cattolici?

Personalmente poi seguo il consiglio del “don’t feed the troll”, quindi alle pure provocazioni non rispondo.

Roby ti ho risposto.

Credo che questo spazio sia destinato a delle domande e risposte, non a dissertazioni sullo scibile.
tu poi bruno g dovresti saperlo, visto che sul tuo sito hai scritto diverse pagine per spiegare le tue posizioni.

@yuggoth
anche la risposta per te è un po’ lunga.

cmq grazie per l’intervento pacato.

MICHELE B
secondo me soffri di manie di persecuzione: e in questo sei in buona compagnia con molti cattolici ahimè.
E’ il problema di chi non ha senso dell’umorismo.

Rasputin

“@ Rasputin
non abbiamo ancora un payoff originale
per la pubblicita’ “dinamica”, ossia quella sui bus, avevamo pensato di inserire “Liberi di non credere in Dio” e di firmarci solo con uaar.it (la pubblicità dinamica passa davanti velocemente, c’e’ bisogno di frasi corte e comunicative)
Sulla carta stampata invece, ci siamo firmati anche con il nostro nome per esteso (unione degli atei e degli agnostici razionalisti): su questa firma il payoff “Liberi di non credere” e’ piu’ che sufficiente (oltre che preferibile per diversi altri aspetti) perche’ l’ambito e’ gia’ stabilito dal nostro nome.”

Grazie della spiegazione Roberto

non potevo fare a meno di credere che ci fosse sotto qualche manovra occulta

dato il contesto del tutto mi pare giustificabile

Ciao e grazie ancora

PS avete pensato a fare come i tedeschi?

qui il link

http://www.buskampagne.de/

e qui la mia traduzione/spiegazione

http://www.buskampagne.de/

andrea pessarelli

@ don alberto: bisogna scegliere un argomento e decidere come strutturare il dibattito. dopodichè chi è interessato a partecipare lo dice e quando siamo il num desiderato scegliamo una data ke vada bene x tutti. l’importante è ke sia una serata civile e il clima franco ma cordiale. a mio avviso non dovrà necessariamente trattarsi di una “sfida” ma piuttosto di un’occasione di confronto aperto nel quale sia possibile parlare delle proprie idee per metterle a confronto – lealmente ma senza esclusione di colpi – una volta tanto senza mandarsi al diavolo (ke tanto noi non ci crediamo 🙂

Roby

Sì, ho visto la risposta poco fa. Ti ho scrito ancora un post di contro-risposta poco fa, che è in attesa di essere pubblicato.
Ti ho scritto ancora perché non ho trovato, in generale, le tue risposte molto soddisfacenti. E’ vero, non c’è spazio per dissertazioni su tutto lo scibile, però se si dice qualcosa, bisogna anche poi essere in grado di argomentare per bene, e tu non l’hai fatto; ciò fa perdere un po’ di valore alle tue affermazioni, perchè sembrano buttate lì un po’ a caso.

A presto ciao 😉

Roby

Dato che il mio post di contro-risposta non è ancora stato pubblicato ti scrivo giusto la domanda finale che ti avevo posto (il resto poi lo puoi leggere quando verrà pubblicato): Secondo te, che sei sostenitore della laicità dello stato, cosa bisognerebbe fare per cercare di rendere più laico questo paese, dato che per te l’ateobus è solo una provocazione sciocchina? Ogni suggerimento è ben accetto. Secondo me crearsi un blog, scriverci i propri pensieri, criticare ogni campagna informativa concreta, e prendere tutto con umorismo, non è un buon modo per arrivare alla laicità; anzi mi pare un buon modo per far sì che tutto vada avanti come è andato finora, cioè in maniera molto meno laica che nel resto d’europa. Concretamente secondo te cosa dovrebbero fare gli atei e gli agnostici italiani per far sapere al resto d’italia che esistono e per promuovere la laicità dello stato?

Rasputin

Mi autorettifico:

“@ Rasputin
non abbiamo ancora un payoff originale
per la pubblicita’ “dinamica”, ossia quella sui bus, avevamo pensato di inserire “Liberi di non credere in Dio” e di firmarci solo con uaar.it (la pubblicità dinamica passa davanti velocemente, c’e’ bisogno di frasi corte e comunicative)
Sulla carta stampata invece, ci siamo firmati anche con il nostro nome per esteso (unione degli atei e degli agnostici razionalisti): su questa firma il payoff “Liberi di non credere” e’ piu’ che sufficiente (oltre che preferibile per diversi altri aspetti) perche’ l’ambito e’ gia’ stabilito dal nostro nome.”

Grazie della spiegazione Roberto

non potevo fare a meno di credere che ci fosse sotto qualche manovra occulta

dato il contesto del tutto mi pare giustificabile

Ciao e grazie ancora

PS avete pensato a fare come i tedeschi?

qui il link

http://www.buskampagne.de/

e qui la mia traduzione/spiegazione

http://forum.uaar.it/viewtopic.php?f=19&t=4746

cambiato link

Bruno Gualerzi

@ LucaRoberto
Mi aspettavo di tutto ma non di passare per provocatore. Deve essere una sorta di legge del contrappasso: dopo aver tediato un pò tutti i frequentatori del blog chiedendo di non rispondere ai provocatori… adesso tocca a me. Scusa, ma non ci sto. Ho riletto quanto ti indirizzavo e non riesco proprio a scorgere dova sta la provocazione. Entro nel merito: tu parli di una chiesa che non è quella cui si rivolge l’inserto di UAAR; provavo a dare una risposta che forse ti è sembrata provocatoria, ma che ti garantisco era l’unica che mi è venuta in mente (la chiesa come ‘unione spirituale di tutti i credenti’) senza alcuna intenzione sarcastica. Avrò sbagliato il tono, ma come ho cercato di precisare in un post successivo, ti chiedevo veramente qual’è la tua idea di chiesa e come ci si doveva rivolgere. Inoltre non ho capito il riferimento al mio sito.
Comunque, quale sia stata, e sia, la tua convinzione che abbia voluto provocare – forse dovuta, ripeto, ad un tono sbagliato – per quel che a questo punto può valere, ti garantisco che non ne avevo alcuna intenzione.

Bruno Gualerzi

@ LucaRoberto
Aggiungo. Quando, non ricevendo risposta e vedendo che anche altri la chiedevano ho pensato siceramente, e scritto, che ti stavano assillando un pò troppo. Avrò usato anche qui un tono un pò ironico, ma ti assicuro che in ogni caso era un’ironia bonaria.

Vacci Nato

Una pagina da leggere con attenzione, da ritagliare e da mettere sotto vetro.
In certo senso è “un’opera prima”… 😉

LucaRoberto

@ roby @bruno
Premetto che oggi sarò in traferta quindi magari non risponderò oltre ma il mio blog è aperto.
🙂 Cercherò di essere breve.
Roby mi sembra di averti giá risposto.
Ad es: Benissimo la campagna 8×1000: non sono d’accordo ma è un modo civile di eesprimere la propria opinione.Sono le provocazioni ad essere sciocchine. Di qualunque parte siano.

Bruno secondo me come dice Max alber i vostri interlocutori sono i politici.
Non capisco perché dovreste volervi rivolgere alla Chiesa, qualunque definizione tu voglia darle.
Per il misunderstanding no problem
Ciao

luca t.

Una bellissima pagina.
Direi una delle più belle di Repubblica negli ultimi 20 anni.
Avevo mandato una piccola offerta per la campagna ateobus, e sono contento di aver così contribuito, nel mio piccolo, a questa meritevole pubblicazione.

biotech

@rasputin
i tedeschi stanno un passo avanti,me ne accorgo ogni giorno di piu´!!
quando l´ateobus passera´ a Mannheim non lo perdero´per nulla al mondo!!

lindoro

non potete postarla da qualche parte, per chi non ha comprato il giornale? sarei molto felice di vederla

Roby

@ LucaRoberto

Vabbè, direi che il nostro dialogo non ha più molto da offrire. Dici di avermi già risposto, ma sono veramente risposte povere, perdonami.
Tu dici di essere sostenitore della laicità dello stato, ma non hai proposte; ti limiti a dire che la campagna sull’8×1000 va bene (ma comunque non sei d’accordo; caspita se credi che sia giusto avere una tassa FORZATA da versare alla chiesa come fai ad essere pro-laicità?), e continui a sostenere che dire al resto d’Italia il nostro punto di vista non è una semplice manifestazione della libertà di parola, bensì una provocazione sciocchina.
Se consideri la storia dell’umanità, ti renderai conto che i grandi cambiamenti e i grandi miglioramenti sui temi della libertà di parola e dei diritti umani, non sono arrivati magicamente, stando seduti in poltrona a emettere sentenze, e a criticare chi si impegna concretamente e a prendere tutto con umorismo. Questo è un atteggiamento un po’ povero, perchè incapace di contribuire a portare cambiamenti, ma capace solo di giudicare tenendosi in disparte; e in questo modo non se ne fanno di miglioramenti alla libertà di espressione e alla laicità dello stato.
Insomma, non sei proprio un sostenitore della laicità dello stato, mi dispiace. Per esserlo non basta dirlo ai quattro venti e poi fare tutt’altro. Ora che ci siamo capiti possiamo prendere tutto con autoironia e senso dell’umorismo, e siamo tutti contenti 😉

Ciao

Aleramo

Bravi! L’idea era ottima e la pagina scritta benissimo. Mi unisco volentieri al coro di entusiastica approvazione, e aggiungo: tra i buoni risultati dell’iniziativa non bisogna trascurare anche un senso di gruppo, di appartenenza e di orgoglio che la cosa ha risvegliato tra noi. Oggi siamo più uniti e più motivati!

MicheleB.

Luca Roberto, non ti ho capito, di quale umorismo parli? Se ti riferisci a qualche tuo commento, sappi che ciò che ho scritto non era in risposta a nessuno. L’accusa che mi fai è tipica di chi vuol semplificare la complessità e la conflittualità del tempo che viviamo.
Non ho scritto niente di eccesivo rispetto alla realtà e non ho parlato di persecuzione, bensì delle consuete reazioni stizzite ed aggressive che si alzano ogni qual volta si affermi una qualsiasi inezia sgradita alle gerarchie ecclesiastiche. Che tu non sia daccordo con loro perchè d’un’altra pasta, non me ne viene alcunchè, visto che non sei tu ma la CCAR e la politica ad essa asservita che mi creano problemi.
In sostanza ritengo la tua risposta non chiesta totalmente fuori luogo.

Saramicol

Gentile UAAR,

un’immagine del vostro autobus è comparsa sul portale inglese di Emma Media in relazione a un diverso tipo di notizia (sempre riguardante i mezzi pubblici, ma in particolare la proposta imbarazzante dell’On. Salvini di riservare posti per Italiani/Milanesi D.o.c. sui mezzi pubblici).

Collaborando al portale ho commentato la notizia segnalando l’errore (dato che nessun riferimento è stato fatto alla vostra campagna), ma volendo dare un riferimento del vostro sito nonchè gruppo, non ho trovato nessuna sezione -anche solo una breve presentazione- in lingua inglese.

Per inciso appena ho visto la notizia in home page ho subito capito di cosa si trattasse, dato che ieri sul volo alitalia Milano-Londra ho letto La Repubblica e mi sono soffermata sulla pagina che ospitava il vostro messaggio.
Quindi a prescindere da ogni altra considerazione, certamente il vostro messaggio ha avuto una vasta risonanza.

Fa peraltro piacere che un mezzo di comunicazione che viene ostilmente criticato da determinate personalità politiche con epiteti assurdi dimostri, ospitando messaggi di ogni tipo -dato che a poche pagine di distanza vi era una pagina di certa azienda metallurgica che ringraziava l’operato del nostro Presidente del Consiglio- dimostri dicevo apertura a ogni tipo di messaggio nel rispetto di serietà e civiltà di linguaggio e contenuti.

Benvenga la democrazia, almeno su certa carta stampata.

Cordialmente,
Saramicol Viscardi

Riporto di seguito il link alla pagina in questione:
http://www.emmainteractive.com/index.php?option=com_content&task=view&id=20916&Itemid=40

LucaRoberto

Roby
Non importa.
Mi rendo conto che la mia capacità di esprimermi
Per iscritto necessita di più tempo e riflessione.
E qui non volevo certo intavolare una dissertazione
Su un complesso concetto come la laicità.
Quando ci avrò riflettuto a sufficienza magari scriverò qualcosa che chiarifichi meglio la mia posizione.
Sull’aspetto della provocazione mi sembra do essere stato chiaro: le provocazioni e in particolare quella dell’ateibus è un ottimo modo per farsi pubblicita. Tutto qui
Però secondo me non aiuta il dibattito, anzi.

Mi piacerebbe davvero avere un commento su alcune cose che avevo scritto.
Ciao e non prendertela

Roby

@ LucaRoberto

Guarda, hai scritto molte cose interessanti, molti spunti di discussione che trovo veramente validi, e ti ringrazio per questo. Purtroppo, come giustamente dicevi, qui non c’è il tempo né lo spazio per chiarirsi fino in fondo; un dialogo di persona sarebbe sicuramente più semplice ed esauriente.
Non ho commentato tutto ciò che hai scritto perchè sostanzialmente mi sono limitato a proseguire il discorso iniziato fra noi due, senza entrare nel dettaglio degli altri discorsi che hai avuto con altre persone. Però sostanzialmente non sono totalmente d’accordo con le principali cose che hai scritto.
Ad esempio, mi pare che un nodo importante fosse il fatto che secondo te dovremmo rivolgerci allo Stato, e lasciar perdere la Chiesa. In parte mi trovi d’accordo: dev’essere lo Stato a impegnarsi a fondo per la laicità, devono essere i politci ad evitare di “mettere” la Chiesa in ogni cosa; però è altrettanto vero che i personaggi importanti della Chiesa si lasciano andare spesso a dichiarazioni che non dovrebbero essere tollerate in uno stato laico (e infatti in europa neanche le prendono in considerazione, ci sarà un motivo…), come ad esempio quando Fisichella ha detto che lo stato deve “accogliere le eventuali ingerenze della Chiesa” (testuali parole), o come quando più in generale gli esponenti della Chiesa vogliono che le proprie opinioni sulle questioni di Stato (che in un paese laico sono totalemente scisse dalla Chiesa) siano tenute in alta considerazione dai politici. Poi, è ovvio, non tutte le colpe sono della Chiesa, bensì anche dello Stato (hai ragione) e dei media (su questo punto non mi hai mai risposto) che offrono esclusivamente il punto di vista Cattolico e non danno mai spazio ad atei e agnostici (è il tipico atteggiamento che si ha con chi dà fastidio, ne deduco che atei e agnostici danno fastidio ai poteri forti italiani, e ciò mi fa piacere).
Da qui ci si riallaccia al concetto di “provocazione”; provocare (nell’ambito della propaganda, degli slogan) vuol dire suscitare una reazione di stupore, o addirittura sdegno ad una vasta fetta di popolazione. Ora: se ci pensi bene è un concetto molto relativo; in Italia un buon 90% della popolazione è cattolico (molti per abitudine o per opportunismo, come dice il buon Franco Barbero); dunque scrivere su un pullman “Dio non esiste” può essere una provocazione. Ma apri la mente, sii oggettivo, e ragiona a parti invertite: se il 90% della popolazione fosse atea o agnostica, allora scrivere su un pullman “Dio esiste” potrebbe essere quella una provocazione (e in italia siamo bombardati da messaggi affini a “Dio esiste”).
Insomma: non facciamo finti moralismi. E’ piuttosto ridicolo, in un’italia dove la Chiesa è indubbiamente potente, occupa sempre le prime pagine dei media, ed è considerata intoccabile dalla classe politica, parlare di provocazione sciocca per un semplice slogan ateo. E’ come (consentimi il paragone bizzarro) essere di fronte ad Al Capone e invece che concentrarsi su di lui, mettersi a fare la ramanzina ad un uomo che ruba due mele dal fruttivendolo. Infine, secondo me aver avuto uno slogan pubblicato su un importante quotidiano aiuta eccome il dibattito: il fatto che noi ora ne stiamo discutendo ne è un piccolo indizio; e secondo me molta gente che ha letto la pubblicità ne vorrà discutere. E questo secondo me è bene, indipendentemente dall’idea che ciascuno si farà.

Scusami se mi sono dilungato, ma in questo periodo ho un po’ di tempo libero 😉

A presto, ciao

Roby

Mamma mia, ho scritto un sacco di “secondo me” verso la fine del mio ultimo post! 🙂

Claudio Diagora

Il mio grande sogno è che si possa realizzare un “atto di forza” e cioè in occasione di elezioni politiche spostare il voto ateo in modo che si possa evidenziare quanto contiamo. I politici capirebbero subito da che parte stare…

daigoro

su milano finanza di sabato c’era un articolo sullo ior, e la possibile elezione dell’ex governatore della banca d’italia fazio alla sua guida, e un’altro sulle donazioni in italia un business da 5.5 miliardi di euro, quasi tutti soldi che vanno alla ccar.

ebbene avere maggiore visibilità accresce la possibilità che l’uaar riceva donazioni, lasciti e appoggio sociale. cose che sono essenziali per estendere la nostra campagna.

kundalini444

Concordo sull’accento posto sulla questione dell’otto per mille:
Il confessionalismo si combatte come si combatte la mafia: TOGLIENDOGLI I SOLDI !

amante dell'arte

L’ateismo nega Dio ma non fa altro che combatterlo.
Si combatte ciò che esiste.
Ecco l’insanabile contraddizione, ecco il corto circuito logico.
L’ateo combatte e desidera sconfiggere ciò che dall’altro lato nega.
E nega ciò che combatte e odia.
Ma si odia e si combatte ciò che esiste.
Una cosa che non esiste non possiamo neanche immaginarcela.
Su di essa non possiamo neanche costuire un’idea, nè una fantasia.
E non possiamo argomentare intorno ad essa un discorso, ne pronunciare na parola.
Cio che non esiste è impossibile pensarlo.
Non lo catturiamo con la mente.
Ciò che non esiste è impossibile vederlo.
Non ne avvertiamo la forma e nemmeno la sostanza.
Proviamo a concentrarci e immaginare col pensiero ciò che non esiste.
Possiamo stare delle ore intere a sforzarci ma non uscira nente dalla nostra testa.

Ciò che possiamo pensare con la creatività sono solo costruzioni di immagini esistenti, sia naturali che antropomorfiche, reificate su un piano fantastico.
Un cavallo alato non esiste in realtà ma esistono le ali e esiste il cavallo.
Solo Dio possiamo pensare tra le cose che NON VEDIAMO.
Solo di lui abbiamo il pensiero tra le cose che non tocchiamo e soppesiamo.
Dio ci ha instillato il pensiero di Lui.

L’ateismo anche quello soft e seduttivo della moderna civiltà moderna che si nasconde dietro la rivendicazione dei diritti di libertà e autoderminazione
non potrà sconfiggere l’IDEA DI DIO che gli stessi atei pensano.
Ma che rifiutano.
Gli atei quindi pensano Dio, sanno che esistono ma lo hanno in antipatia, chissà perchè . Non accettano la sua volontà. Vogliono fare da soli, deificare se stessi.
Quindi ne combattono la presenza. Che ritengono ingombrante.
E con questo si condannanno alla disperazione.
Che sfogano anche contro i credenti.
Invece le persone religiose, pensano Dio, sanno che esiste e ne accettano la Santissima Volontà.
Vogliono diventare suoi figli, ne accettano l’ Amore infinito.
E vivono felici e pienamente realizzati come uomini.

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