Come già nel 2006 e nel 2008, l’UAAR ha esaminato i programmi delle liste elettorali e ne ha estrapolato i passaggi significativi da un punto di vista laico o religioso (non abbiamo trovato alcun riferimento all’ateismo o all’agnosticismo).
Il documento è stato pubblicato sul sito internet dell’UAAR.
Tutti i navigatori del sito UAAR sono invitati a lasciare un loro commento in calce a questa Ultimissima.
Elezioni europee e laicità
79 commenti
Commenti chiusi.
E’ un lavoro molto utile per noi elettori, non credenti. Grazie per averlo realizzato a beneficio di tutti.
Accolgo il vostro invito a lasciare un commento, pur essendo un troll. Mi associo al commento di Ivano. Prego sostituire “noi elettori non credenti” con: ” anche per noi elettori credenti”.
Bene. Voterò per nessuno.
Certo che la scelta non è molto ampia.
E poi…sempre queste radici cristiane…
Non si possono definitivamente sradicare?
fin quando si mischierà chiesa e stato ..poveri noi!
sono uscita dal gregge e sto bene, molto bene.
Grazie all’Uaar per questa iniziativa.
però che tristezza leggere che nessun partito ha nominato la frase “diffondere una concezione di vita atea…”
in buona sostanza…….. in qualitá di “razionalisti”, anche per questa tornata elettorale, non rappresentiamo un segmento degno di attenzione……… 2 le alterantive:
a) siamo veramente esigui
b) la loro percezione é che non siamo influenzabili da questo tipo di marketing elettorale
SAPERE AUDE
Beh, qualcuno parla anche del diritto, di non avere alcuna fede. meno male.
Ciao.
e chi se ne importa di sti vecchi barbogi…votate per me!sono una stragnokka e non vi chiedo nulla…
In politica non ci dovrebbe stare né l’ateismo né la religione. Non c’azzeccano niente. Certo che se la religione non fosse già in politica, non ci sarebbe bisogno di introdurci l’ateismo in modo che, mischiandoli, si possa sperare che ne venga fuori qualcosa di laico…
Qualcuno dell’UAAR potrebbe anche farci sapere qualcosa riguardo alle liste della circoscrizione estero?
Molti di noi vivono all’estero e non hanno informazioni al riguardo.
grazie
non mi tange come argomento, sono apolitico totale e non penso che almeno in italia l’argomento laicità sia preso in considerazione in chiave elettorale perchè non fa arricchire, non procura vantaggi ne voti; irrillevante.
@Gionabeta, per le radici cristiane basta innaffiarle con l’acido muriatico.
per il resto mi sembra che i radicali siano abbastanza allo sbando, non mettere uno straccio di programma!
@agnese l’apostata
D’accordo! Ma quale partito. Palesati, orsù!
Da apolitico non andrò a votare però ringrazio l’UAAR per avermi informato su ciò che succede.
Io andrò a votare solo per le elezioni del mio comune dove conosco di persona il candidato che fa per me e che sprono per la laicità delle istituzioni…
Non andrò più a votare fino a quando non avrò prove concrete che i rappresentanti del popolo sono là (fra l’altro in Europa c’è un parlamento che non è un vero parlamento e dove si guadagna bene pur facendo nulla) per curare effettivamente gli interessi del popolo sovrano…io ho 72 anni ed attendo da sempre di vedere curati i miei interessi che sono, guarda caso, quelli della maggioranza della gente e non interessi materialistici di stampo edonisticoreaganiani…: scuola, laicità, lavoro, ambiente, agricoltura…
E’ sicuramente un lavoro molto utile. Conto che altri programmi vengano pubblicati e quindi analizzati dalla “nostra” redazione. Grazie.
Utile questo servizio
Ma utile anche, da parte di tutti, incalzare sui temi laici i candidati che vengono a chiedere il voto con comizi o riunioni di partito.
in passato l’uaar aveva tentato di ottenere risposte a precise domande dai vari candidati: insuccesso.
La cosa ha maggiori probabilità di funzionare a livello locale.
A Bologna il nostro circolo UAAR ha posto “10 domande laiche ai candidati”, inoltrandole a tutte le liste con siti web e/o recapiti di posta elettronica. Sono arrivate finora 4 risposte, visibili sul nostro sito:
http://www.uaar.it/bologna
Fate attenzione che alcuni dei partiti che hanno posizioni più intelligenti su religione e laicità si presentano alle europee ma non alle elezioni amministrative.
Assicuratevi prima di andare a votare di sapere se il partito che preferite è presente anche alle provinciali o alle comunali, ed eventualmente informatevi su eventuali alternative che sono presenti solo a livello locale e non in questa lista UAAR.
Mi pare che, per quanto mi riguarda, non si presentino molti dubbi. Vi sono partiti che hanno in programma soluzioni “laiciste” alle questioni così dette etiche. Sono partiti che fondano la propria campagna (anche se non si odono molto) sul testamento biologico, le unioni di fatto, la difesa della L.194, i diritti dei gay, la libera ricerca scientifica, ecc…
Chi vuole continui a sbavare dietro a quel fascista schifoso di Gianfranco Fini; io, se voterò, voterò a sinistra. Quella vera.
per quanto riguarda il programma della lista bonino pannella credo che possiate rifarvi su quanto contenuto nel documento “la peste italiana” del quale nel post successivo vi riporto il link e uno stralcio sulla laicità. la peste italiana non è formalmente un programma elettorale ma anche qualcosa di più, cioè una rassegna analitica di tutte le violazioni della legalità e dello stao di diritto in italia in questi decenni.
ok MicheleB. ti quoto in pieno, anche se penso che scieglierò l’astenzione.
http://www.radicali.it/download/doc/peste_italiana.doc
16.3 La scandalosa campagna della Chiesa sulla legge 40
La campagna astensionistica più grave e scandalosa è anche la più recente: quella promossa dalla Chiesa, in aperto contrasto con le norme elettorali che espressamente vietano gli appelli all’astensione da parte dei ministri del culto, contro i referendum abrogativi riguardanti la legge 40 del 2004 sulla fecondazione assistita. La Chiesa italiana ne ha fatto il cavallo di battaglia per conseguire un ulteriore e più stretto condizionamento della politica e del Parlamento. Inoltre, contrabbandando l’astensione come una esplicita bocciatura dei referendum, ne ha fatto lo strumento di una rivincita culturale del clericalismo nei confronti della laicità dello Stato. In realtà il forte astensionismo è il prodotto di diversi fattori: la complicazione e la difficile comprensione dei quesiti rimasti in vita, dopo che era stato dichiarato inammissibile dalla Corte Costituzionale il referendum abrogativo dell’intera legge; la cattiva informazione, scarsa e manipolata; una campagna intimidatoria e menzognera di carattere pseudoscientifico, contro la quale i migliori scienziati devono continuamente cimentarsi; la sistematica depoliticizzazione del dibattito purtroppo subita e non sufficientemente contrastata da una parte dello schieramento referendario. Se la Chiesa fosse stata così convinta di poter sconfiggere l’opinione pubblica laica, avrebbe scelto la strada della chiara opposizione alla richiesta di abrogazione referendaria. Se così avesse fatto, si sarebbero confrontate lealmente due forze ugualmente motivate e ugualmente intense: con ogni probabilità le posizioni laiche sarebbero uscite nettamente vincitrici.
16.4 Dai sondaggi un’Italia laica e non in sintonia con i partiti
Se davvero le cose stessero come pretende di presentarle il pensiero – come chiamarlo? unico? dominante? – che la Chiesa, gran parte della classe politica, l’intera informazione televisiva, molte testate giornalistiche tendono ad accreditare, non solo non si spiegherebbero questi risultati referendari (anche quelli nei quali non è stato raggiunto il quorum), ma non si spiegherebbe neppure il responso univoco che da quasi quaranta anni danno tutti i sondaggi, condotti dalle più diverse e accreditate società demoscopiche. L’andamento di queste risposte, costante nel tempo, dimostra che la società italiana è, nei suoi valori e nei suoi orientamenti di fondo, niente affatto in sintonia con la Chiesa per quanto riguarda i diritti civili e le questioni cosiddette etiche e con i partiti sulle grandi scelte istituzionali e politiche. Al contrario, se una sintonia c’è e si mantiene intatta con il trascorrere del tempo, è proprio con coloro come i radicali che si oppongono a questa immagine artefatta della società italiana e sono per questo oscurati e messi a tacere.
Il caso più significativo è quello dei sondaggi sull’eutanasia, un’ipotesi condannata dalla Chiesa alla stregua di un omicidio e che l’intera classe politica senza eccezioni considera inattuale ed esclude tassativamente di prendere in considerazione nell’agenda politica. I sondaggi registrano puntualmente, in un ragguardevole lasso di tempo, maggioranze favorevoli a un legge sull’eutanasia. Percentuali assai più alte si sono registrate sul caso Welby e anche sul caso Englaro nonostante la campagna criminalizzante negli ultimi giorni di Eluana e l’intervento del governo nella questione. Ugualmente nette le maggioranze persistenti degli intervistati che si dichiarano favorevoli all’aborto. Ma anche sulla procreazioni assistita, sulla quale si è svolto da poco un referendum che non ha raggiunto il quorum, si registrano percentuali favorevoli a riprendere in considerazione la legge .
Peraltro questi orientamenti coinvolgono almeno in parte la comunità dei cattolici praticanti. Lo stesso Pontefice ha dovuto recentemente lamentare la dissociazione esistente la comunità dei fedeli e i dettami della Chiesa di Roma, nei comportamenti riguardanti la moralità sessuale (in particolare per quanto riguarda divorzio e uso dei contraccettivi) .
Quando sono interpellati sulla riforma dello Stato e dell’economia, sulla liberalizzazione del mercato del lavoro, sui partiti o sui sindacati, il che accade per la verità meno spesso di quanto non avvenga sui temi cosiddetti etici, gli italiani mostrano di avere idee abbastanza chiare sul tipo di Stato che vorrebbero e appaiono molto meno conservatori nei confronti del sistema esistente, di quanto sia la “classe” che pretende di rappresentarli, e anche in questo caso consonanti con chi propone riforme radicali .
Sondaggio SWG del 26 aprile 2002, fonte ANSA: favorevoli alla legalizzazione dell’eutanasia 46%, contrari 35%, interlocutori (in attesa di conoscere la soluzione legislativa) il 13% , incerti il 6%.
Sondaggio Eurispes del 31 gennaio 2003 (Rapporto Italia), fonte ANSA: favorevoli il 60%, contrari il 27. Nel rapporto Italia del 1987 i contrari erano invece il 40%, il 24,5% favorevole e il 20% solo in presenza di casi disperati
Sondaggio Vanity Fair del 23 febbraio 2005, fonte ANSA: il 50% favorevole per i malati terminali, il 37% contrario.
Sondaggio DOXA del 24 marzo 2005, fonte ANSA. Il 60% degli intervistati è favorevole alla legalizzazione: il 78% di essi l’ammette solo se richiesta dal paziente, il 73%
Sondaggio SWG del 14 dicembre 2006 condotto fra gli elettori del centro sinistra, fonte ANSA: il 61% degli intervistati favorevole all’eutanasia, l’87% si dicono contrari alle pratiche mediche che tengono in vita i malati ad ogni costo, l’85% favorevole a una legge sul testamento biologico.
Sondaggio ISPO- Corriere della Sera del settembre 2006: il 58% ritiene opportuno legalizzare l’eutanasia, il 37% è contrario.
Sondaggio IPSOS, pubblicato da Vanity Fair nel dicembre 2008: il 57& non è d’accordo con la Chiesa che ha ribadito il suo NO a ogni ipotesi di interruzione della vita”
Su tali questioni riportiamo alcuni sondaggi.
Procreazione medicalmente assistita.
Sondaggio Ipsos, pubblicato da Vanity Fair nell’aprile 2007. Il 50% degli intervistati si dichiara favorevole alla fecondazione eterologa, il 45% contrario; il 62% favorevole alla ricerca sulle staminali embrionali, solo il 30% contrario; il 50% favorevole alla diagnosi reimpianto, il 37% contrario.
Aborto
Sondaggio IPSOS, pubblicato da Vanity Fair nel dicembre 2008. Il 53% non condivide la posizione della Chiesa sull’aborto, il 62% non condivide la posizione sul divorzio. Il 63% non condivide l’opposizione alla ricerca sulle staminali embrionali.
Sondaggio ISPO, pubblicato dal Corriere della Sera nel gennaio 2005: il 65% ritiene che su temi come l’aborto e la fecondazione assistita gli italiani debbano poter scegliere secondo la propria coscienza e solo il 26% che lo Stato debba porre dei limiti a questa scelta.
Coppie di fatto
Sondaggio Demos e Pi Eurisko, pubblicato da Repubblica nel marzo 2007. Il 61,4% ritiene sbagliato che la Chiesa indichi a parlamentari cattolici di votare contro le coppie di fatto.
Una ricerca statistica condotta dall’Università cattolica di Milano sulla religiosità degli italiani rilevava nel novembre 1995 che il 63% degli intervistati era favorevole al divorzio, il 70% riteneva leciti i rapporti prematrimoniali, il 55,4% era favorevole all’uso dei contraccettivi, il 70% riteneva che si potesse essere buoni cattolici senza seguire il Papa. Nella stessa intervista oltre il 35,1% si dichiarava favorevole al mantenimento del celibato sacerdotale e solo il 31,5% all’ordinazione sacerdotale delle donne. Alcuni anni dopo, nel 2003, un sondaggio Swg.Espresso su un campione di cattolici praticanti il 70% rispondeva di non condividere la condanna della Humanae vitae nei confronti dell’uso dei contraccettivi, il 68,9% era in disaccordo con la norma ecclesiastica che vieta ai divorziati di accostarsi ai sacramenti, due cattolici su tre dichiaravano di preferire il divorzio a un cattivo matrimonio, il 38,7% contro il 42% ammetteva l’aborto in alcuni casi, il 24% considerava superata la proibizione assoluta dell’eutanasia.
Secondo un sondaggio Ipsos del febbraio 2008 l’86% degli italiani si dichiarava contraria alla eccessiva frammentazione provocata dalla legge elettorale proporzionale. Secondo un altro sondaggio Ipsos del 2007 il 73% degli italiani si dichiarava favorevole a un sistema presidenziale. Questo sondaggio confermava i risultati di una inchiesta Censis in occasione delle elezioni europee del 2004 che dava il 73% degli italiani favorevoli alla elezione diretta del capo dell’esecutivo.
Per quanto riguarda i sindacati il 50% degli intervistati di un sondaggio Ispo-Corriere della Sera del novembre 2008 riteneva che, nel loro insieme, non riuscissero a rappresentare davvero gli interessi della maggioranza dei lavoratori. Oltre 20 anni
Hanno dunque torto quei politici, quei costituzionalisti, quei politologi che attribuiscono alla scarsa o nulla cultura democratica degli italiani la crisi del nostro sistema politico. Le poche volte che il popolo italiano è stato investito di un reale confronto democratico, ha dimostrato di esserne all’altezza e di saper compiere scelte democratiche, liberali, riformatrici. Da tempo questo non è più possibile. Non è il popolo a essere poco democratico, è la partitocrazia che soffoca e impedisce l’esercizio della democrazia, sostituito con compromessi di potere cui corrispondono contrapposizioni fittizie che allontanano e precludono all’agenda politica i temi che riguardano la vita del diritto e il diritto alla vita.
bel lavoro, molto utile grazie
@stefano
astenersi vuol dire dare il voto a chi vince
e mi sa tanto che sarà un partito che non ha come priorità la laicità dello stato
se partecipiamo a questi forum forse vale la pena di partecipare anche al voto
Passarelli, un po’ lunghino il tuo post, avvertimi quando ci faranno un film.
Grazie mille per il servizio reso, molto utile.
E fortunatamente non ha fatto altro che rafforzare il mio orientamento. Sebbene non si citi mai apertamente l’ateismo, potrebbe esso essere incluso nell’ “orientamento religioso” in senso lato.
per me chi si astiene o non vota non può godere anche del diritto di lamentarsi per le cose che non vanno. Il voto è un’indicazione di scelta oltre che un’arma pacifica e popolare. Per conquistare il diritto di voto ci son volute lotte. Ed ora che possiamo utilizzarlo ci comportiamo da snob. Vabbè fate come volete, io, a scanso di equivoci vado a votare. In questo modo sarà un voto in più contro i sostenitori dell’Europa dalle radici cristiane. Ed anche se la lista che voterò non dovesse raccogliere voti significativi, io il tentativo l’avrò fatto e starò in pace con la mia coscienza, e voi?
@ Red Passion
Perfettamente d’accordo.
@ Rossella
Non è compito dei partiti diffondere una particolare concezione di vita, sia essa atea o cristiana o altro. Semmai è loro compito garantire che tutte le concezioni possano confrontarsi laicamente e liberamente, senza discriminazioni o imposizioni.
Ragazzi/e! Vi prego: andate a votare.
Ci sono 2 motivi per il quale dobbiamo andare a votare:
perchè il partito più forte italiano è proprio quello degli astenuti;
e perchè i credenti sanno per chi votare.
Noi, con questi ragionamenti, siamo completamente tagliati fuori dalla vita politica italiana (e poi siamo quelli che si lamentano di più).
Non voglio dire per chi voto perchè mi sembra di fargli pubblicità e non voglio, ma ci sono dei partiti per il quale si può votare “turandosi il naso”.
Vi prego.
@Roberto Grendene
@stefano b
@Red Passion
Avevo deciso di non andare più a votare se non ci fosse stata la possibilità di preferenze a singoli candidati (senza preferenze non condivido la posizione di stefano b e di Red Passion).
Per le Europee le preferenze ci sono.
Roberto Grendene spiega che l’UAAR ha tentato di avere risposte dai singoli candidati, senza riuscirci. Penso però che la cosa sia assolutamente necessaria, per due motivi.
Il primo è che votare un partito (qualunque) non garantisce che sui temi della laicità l’eletto si uniformi alle direttive del partito.
Il secondo è che, avendo garanzie da singoli candidati su alcuni temi (assoluta laicità) si potrebbero concentrare, anche ruotandoli, i voti su quei candidati (sugli altri temi politici vale la posizione ufficiale del partito).
Si avrebbe così la possibilità di aumentare il peso percentuale degli eletti a noi vicini su temi per noi importanti; per questo il supporto UAAR è indispensabile.
Spero di essermi fatto capire.
qua leggo “alcun riferimento alla laicità”. Detto questo è ridicolo aspettarsi una risposta per quanto riguarda la libertà di crioconservarsi postmortem? 😉 sono serio. Che mi risulti in europa non si può, causa la definizione legale di morte(si aspetta quella cerebrale).
liquidare i radicali in questo modo è vergognoso.
da questo report sembra (erroneamente) che l’unica roba votabile siano i comunisti.
x dicatrentatrè:
Concordo.
@ dicatrentatré e centrodx
L’UAAR ha esaminato i programmi delle liste elettorali di destra, di centro e di sinistra. Alcune liste elettorali di destra, di centro e di sinistra non hanno pubblicato programmi per le elezioni europee: l’UAAR ne ha preso atto e l’ha segnalato. Anziché prendersela con quelle liste elettorali, di destra, di centro e di sinistra, che non si sono prese la briga di presentare programmi, si preferisce definire “vergognoso” il lavoro svolto dall’UAAR: sarebbe utile sapere perché.
@ andrea pessarelli
Quel documento non ha nulla a che fare con le elezioni europee
x dicatrentatrè:
Concordo.
Se troneggia presso il seggio quell’ornamento impolverato (il crocifisso) non voto ma, visti gli anni precedenti con quel “coso” idolatrato dagli astanti ruffiani del nazin-gher…NON VOTO.
Mi risulta che la presidente onoraria Margherita Hack si candidi per la lista prc-pdci. Per quel che mi riguarda voterò per lei, sperando che venga eletta. Magari sarà una voce isolata nel Parlamento Europeo, ma sarà almeno una voce.
P.S.: forse sarò fortunato, ma nella scuola che funge da seggio dove voto io non ho mai visto nessun crocifisso.
io sono andata sul sito dei radicali e ci sono un sacco di cose da leggere, anche sul sito di cappato, che se vuoi ti manda anche a casa il materiale x fare propaganda.
grazie mille all’uaar di questo lavoro, che io mi sono dovuta fare da sola in questi giorni ( se aspettavo, eh!), che permette di informarsi su chi votare. io voterò sempre nella mia vita, per qualsiasi cosa, perchè è un diritto meraviglioso, che i nostri predecessori hanno lottato tanto x avere, e sono d’accordo con chi dice che non bisogna fare gli snob. proprio noi atei che ci battiamo tanto x la laicità e i diritti civili.ci sarà qualcuno che ci piace da votare se ci si informa un pò, no? non è non votando che si cambiano le cose, non votare è come dire: subisco le decisioni che altri scelgono x me!terribile!
Sicuramente di grande interesse: molti più siti, magari più popolari di questo dovrebbero inserire delle sintesi di questo tipo, anche per informare chi magari a differenza di me non si sente coinvolto dal problema religioso, ma non ha interessi nel mantenere questi strafalcioni storici in vita con i suoi soldi.
# Raffaele Carcano scrive:
20 Maggio 2009 alle 6:45
@ andrea pessarelli
Quel documento (La peste italiana) non ha nulla a che fare con le elezioni europee
———————————
Veramente Raffaele io l’ho raggiunto passando per la pagina:
http://www.radicali.it/elezioni-2009/index2.htm
Il documento è stato presentato il 24 aprile proprio in occasione della presentazione della lista Bonino-Pannella e viene così definito:
“rappresenta la premessa fondamentale per la presentazione della Lista Bonino-Pannella alle prossime elezioni europee”
Forse potrà sembrarti inadeguato e (chissà) riciclato, ma dire che non ha nulla a che fare mi sembra eccessivo e fuorviante.
Si tratta di un documento base che racconta quanto fatto in passato per mostrare cosa ci si può aspettare in futuro.
Potrà non piacere, ma mi sembra quasi “censorio” affermare nel nostro sito:
“LISTA BONINO – PANNELLA
Sul sito internet non è attualmente reperibile il programma.”
E’ vero che non è propriamente un *programma*, ma è il documento che quella lista ha deciso di presentare per proporsi.
Mi sembrerebbe giusto linkarlo e lasciare ai nostri navigatori giudicarlo in base ai nostri parametri.
@GIONABETA
Non vanno sradicate, perché non sono cristiane.
Avevo mandato a LaStampa questa lettera, il
15/11/04, che è stata pubblicata.
Rispondo alla lettera di Alberto Arbasino,
(14/11) a proposito delle tanto discusse radici d’Europa.
Quando iniziò il continente a fare
qualcosa di più dell’Egitto o di
Babilonia?
Indubbiamente con la Grecia Classica
e la Civiltà Romana. Gli uni parlavano
dell’esistenza dell’atomo e misuravano
il raggio terrestre, gli altri si davano un
Diritto, strade e ponti validi ancora oggi.
Lo stesso Tommaso d’Aquino aveva posto
Aristotele a base della filosofia cattolica.
Concordo con Arbasino:
Mi sembrano un po’ discutibili le
“Radici cristiane d’Europa”.
E bada bene:
non ho citato la tecnica (Archimede ed Erone
di Alessandria), la geometria dimostrativa
di Euclide, gli artisti che sono stati un
modello per i capolavori rinascimentali,
che si dicono dovuti ai papi.
Pur riconoscendo il merito dei frati, che,
per passare il tempo, trascrivevano le
opere degli antichi, temo che abbiano
censurato parecchio di ciò che non era
molto cristiano.
Un buon lavoro il vostro… desolante invece che ormai ci si presenti alle elezioni senza nemmeno un porgramma, con delle proposte. A dimostrazione che le promesse elettorali sono solo bugie e che ormai il potere è così saldamente in mano alle stesse persone che non c’é più nemmeno il pudore di chiedere il voto alle persone a fronte di proposte concrete. Povera Italia!
@ Maxalber
Concordo con te.Ho ricevuto proprio ieri il pogramma di Marco Cappato
Grazie pr il servizio e aggiunerei due parole per i “disertori” del voto:
Potete benissimo evitare di occuparvi di politica, la politica comunque si occupa di voi.
A buon intenditore…
Disertare le urne, invalidare la scheda o lasciarla bianca non vuol assolutamente dire disinteressarsi, bensì non dare l’avallo a questi signori: “non in mio nome”.
Ci sono infiniti modi per occuparsi di politica senza votare.
Ad ogni modo, io questa volta ci provo; naso chiuso ed occhi aperti.
LISTA BONINO-PANNELLA é l’unico commento che mi sento di fare. Anzi no! Voteró senza guardare cosa c’é sulle pareti, l’importante é portare piú voti possibili a chi porta avanti certe lotte da sempre.
Iniziativa puntuale e rigorosa, anche se si scopre quello che già si sapeva sulle tendenze proprie di ciascun partito.
E’ molto triste pensare quanto poco coraggio abbiano i politici di tutte le liste. Nessuno proclama che politica e fede religiosa debbano essere due ambiti totalmente distinti, libera Chiesa in libero Stato, e che la fede religiosa debba rimanere in uno Stato laico un fatto solamente privato. No, queste parole così chiare e semplici non si troveranno in nessun programma. Pare quasi che se si vuole rifiutare ,giustamente, un’impostazione cristiana della società, si debba per forza favorire un’impostazione multireligiosa della stessa ( quindi sì all’Islam e al suo illuminato pensiero, come dire dalla padella alla brace).
Matelda Speciale
@Giovanni Bosticco
Naturalmente sono perfettamente d’accordo con te.
Io intendevo “sradicare” l’affermazione, non il concetto, che è falso, perchè inesistente.
Se proprio vogliamo parlare di “botanica”, le radici cristiane sono quelle di una pianta saprofita, che, innestata sull’ormai decomposto impero romano, ha contribuito ad imputridire la cultura ellenistica e romana, trasformandola nella pseudociviltà metafisica di cui ancora oggi, purtroppo, ne siamo ancora schiavi, con le conseguenze negative che tutti conosciamo.
Perché chi non vota non dovrebbe poi protestare?
Il non votare è già una protesta verso un sistema. Chi pensa che le cose possano cambiare votando lo faccia. Io penso che le cose possano cambiare con azioni più efficaci che votare.
Ma il diritto a protestare mi deriva dal fatto di essere cittadino e contribuente, e questo dovrebbe bastare politicamente per esprimersi su ogni tema.
Grazie all’Uaar per questa iniziativa.
Perché chi non vota non dovrebbe protestare? Semplicemente perchè si è reso responsabile, con il suo non voto, dell’elezione di chi condizionerà così pesante mente la vita di tutti noi.
Vi ringrazio per il lavoro svolto che ritengo sia utile a tutti, che credano o no. Sono lieta di vedere che il partito per cui ho sempre votato risulta avere il maggior numero di riferimenti laici.
Encomiabili come quasi sempre del resto.
Vorrei però far notare una cosa:
a fronte del fatto che la laicità latita in quasi tutti i programmi, tranne laddove viene osteggiata, vorrei far notare a quanti si dichiarano apolitici (come può un cittadino essere apolitico? come può uno/a che scrive su questo forum dirsi apolitico?) che in queste precise elezioni il tema laicità dovrebbe forse passare in secondo piano vista la pericolosità dello scenario che potrebbe prefigurarsi nel caso dovesse, non dico vincere, cosa che a detta di molti sembrerebbe scontata, ma stravincere una determinata parte politica.
Immaginando, forse non a torto, che la maggioranza di quanti frequentano queste pagine con una certa assiduità si riconoscono, almeno idealmente, nell’antitesi di questa minaccia che incombe vi pregherei di non astenervi e anzi addirittura di esprimere un voto “utile”.
Saluti
Con l’inguaribile ottimismo di ogni babbeo, pensavo anch’io che l’astensione potesse essere un messaggio.
Ormai mi pare un’opinione indifendibile.
Solo per questa volta, don alberto, sono d’accordo con te.
io sono inca***to nero perchè sono del sud italia e qui i voti vengono usati come moneta per l’ acquisto di favori dai politicanti mafiosi che promettono posti di lavoro indegni e precari ai poveri disperati, i quali non capiscono la gravità di buttare i propri voti al vento, si fanno prendere da cinismo nei confronti della politica (“tanto uno o l’ altro sono tutti disonesti!”), e paura. però sono i primi che si lamentano del degrado meridionale, i primi a subirne le conseguenze e appunto i primi ad alimentarlo!
questo per dire che i bei progetti, le ideologie di libertà e i giovani candidati mossi da voglia di cambiare realmente qualcosa QUI non esistono.
…ottimo lavoro.
Dichiaro il mio voto a Sinistra e Libertà per diversi motivi …(anche ovviamente per ciò che il programma riporta in materia di laicità e diritti…)…
Al riguardo credo sia importante segnalare che tra le fila di Sinistra e Libertà
nella Circoscrizione Italia Nord- Orientale (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli ed Emilia Romagna) è candidato Carlo Flamigni Presidente Onorario dell’UAAR.
Mi appello agli indecisi di quelle aree geografiche ……..
@ vomitino: “vi pregherei di non astenervi e anzi addirittura di esprimere un voto “utile””
abbiamo visto alle politiche dell’anno scorso i bei risultati del voto utile
Penso che avere confrontato i programmi di tutti i partiti su di un tema caro alla vostra associazione sia un lavoro che dovrebbero fare tute le associazioni apartitiche. Grazie. Io so che il mio partito ha una politica poco laica per motivi di opportunità politica. cercherò di fare del mio meglio assieme agli altri laici interni. Ma una minore aggressività da aprte della sinistar verso i cattolcici aiuterebbe anche il PDL e la Lega a tornare attenti alla laicità dello Stato.
…dimenticavo…sempre per Sinistra e Libertà è candidato l’altro Presidente Onorario UAAR Sergio Staino (Circoscrizione Italia Centrale – Lazio, Marche, Toscana e Umbria ).
Per correttezza …anche la grande Margherita Hack … Presidente Onorario UAAR ….è candidata con il PDCI/PRC nelle Circoscrizioni Isole (Sardegna e Sicilia) e Italia Nord Occidentale (Piemonte , Val d’Aosta , Lombardia e Liguria )……
Vespillone, quale aggressività della sinistra verso i cattolici?!?! Fai degli esempi! Se no, sono, come sempre, solo degli slogan vuoti, parole senza senso, solita disinformazione……
solo per marcare il territorio:
Ma quali “radici cristiane” tuot court.
Da quando ho l’uso di ragion … , cioè, da quando riesco a distinguere le parole, io ho sempre sentito parlare di :
filosofia greca
spiritualità (medi)orientale
diritto romano.
Corrado: anche se non mi sembra il post adatto a dibattere, da quando c’è Benedetto XVI si cerca sempre nelle parole di qualunque suo intervento, un appiglio per una polemica. Memorabile il titolo del Manifesto: Il pastore tedesco, appena eletto e prima che potese parlare. Poi l’ episodio della Sapienza. Anche gli interventi della CEI vengono sempre visti come ingerenze. Scalfari, di solito moderato, è diventato molto aggressivo verso questo Papa. Per fortuna ci sono politici, anche Bertinotti, che difendono la laicità senza essere aggressivi.
@ vespillone: “Poi l’ episodio della Sapienza”
l’episodio della sapienza è stato solo l’ennesimo esempio della tracotanza e della doppiezza del papa e dei clericali nostrani. il papa si è rifiutato di andare alla sapienza perchè un gruppo di professori ha osato protestare contro le modalità della sua partecipazione all’apertura dell’anno accademico, poi ha strillato alla censura (proprio lui, una vita al s. uffizio!) per passare da vittima, nonostante il suo discorso sia stato letto in aula paro paro. in pratica ratzinger artatamente ha di molto amplificato la risonanza della sua “lezione magistrale” cogliendo già ke c’era l’occasione per ribadire l’assoluto servilismo dello stato italiano nei suoi confronti.
“Anche gli interventi della CEI vengono sempre visti come ingerenze”
e come dovrebbero essere visti?
Nota:
il documento è stato aggiornato. Sono pervenute segnalazioni in merito a PD, PDL e Partito Radicale.
grazie, ottimo lavoro, già avevo in mente a chi dare il mio voto, questa tabella ha rafforzato la mia intenzione precedente.
@Don Alberto
Appunto parlare di radici cristiane è un’idiozia. Se c’è un continente le cui radici sono veramente composte da influenza numerosissime, predendere di ridurre tutto ad un solo influsso (qualunque esso sia) è veramente infantile.
Si và dalla medicina che abbiamo mutuato dall’egitto, alle filosofie e leggi graco-romane, agli influssi delle migrazioni indoeuroppe e si anche alla dominazione cristiana. Un affresco troppo complesso per chiuderlo in una scatola. Io direi che le radici europe affondano in TUTTI i popoli che vi hanno abitato (compresi impero almohade e ottomano).
@Asatan
Si potrebbe invece parlare di civiltà cattolica…
Visto però che il grado ne misura lo stato di progresso tecnico-scientifico e di equilibrio nelle istituzioni si dovrebbe sicuramente parlare di…inciviltà cattolica
Dalla lettura del sito, con rammarico si nota che, mentre i partiti di destra scrivono fiumare d’ inchistro e sproloquiano sulle tematiche etiche e religiose, i maggiori partiti di sinistra balbettano e parlano in astratto.
Definirli conigli sarebbe un’ offesa per questi animali, che di fegato ne avrebbero anche da regalare in confronto a loro.
Un ottimo ed utile lavoro che proprio speravo di trovare da qualche parte …
Grazie
Per chiunque abiti nel Piemonte Occidentale, rinnovo l’invito (da amico) a votare la nostra presidente onoraria Margherita Hack, per la lista prc-pdci.
Rimango allibito da certi post ,chi votare alle europee (laicità etc.etc.)
Ricordo che nella lista SINISTRA e LIBERTà sono presenti Flamigni e Staino che stanno nel frontespizio inalto dell’UUAR
Stesso discorso vale per la HACK candidata con la lista ANTICAPITALISTA dei COMUNISTI IT E RIFONDAROLI del comunismo.
Io personalmente voterò SINISTRA e LIBERTà (nn si era capito?)
Auguri
SINISTRA E LIBERTA’
Programma
Un’Europa più giusta: democrazia, diritti civili e diritti sociali. Vogliamo un’Europa laica e perciò rispettosa di ogni credo religioso e della libertà di non averne nessuno.
Probabilmente qualcuno,nell’editoriale analisi dei programmi elettorali,si è distratto sul programma di SINISTRA E LIBERTà succede…………………………………………………..
Questo sito è troppo esagerato con i cristiani.Ogni cosa che fanno per l’UAAR è una cattiveria e bigottismo.Cioè non avete minimo rispetto per i religiosi.Voi ci odiate e infatti ci sono molti di voi che discriminano mia sorella e il mio compagno di scuola.
“Voi ci odiate e infatti ci sono molti di voi che discriminano”
Detto da voi, potrebbe essere preso come un complimento. Poi bisognerebbe vedere nel concreto quali sono gli atteggiamenti di tua sorella e del tuo compagno di scuola.
“Ogni cosa che fanno per l’UAAR è una cattiveria e bigottismo”
No, solo quando attentate alla democrazia e alla laicità dello stato.
Se bastasse appendere un crocifisso nei seggi per convincere gli atei a non votare, vorrebbe dire che ai credenti piace vincere facile… e che agli atei piace lasciarli fare!
Le radici dell’europa sono latine e greche, entrambe civiltà di religione pagana, mi risulta. La vogliamo finire con queste supposte* radici cristiane?? E’ un’evidente menzogna.
* e come tali, dov’è la loro collocazione? 🙂
Grazie di nuovo per l’impegno profuso!
Purtroppo anche quei partiti che dicono di volersi preoccupare della difesa della laicità dello stato, lo fanno solo a parole. Nei fatti poi lasciano correre spesso sulle ingerenze vaticane…