Un nuovo sondaggio è disponibile sulla homa page del sito UAAR. Questa la domanda: “La censura della frase “Liberi di non credere in Dio” ripropone la questione della libertà di atei e agnostici. Che ne pensi?”
Sei le opzioni tra cui scegliere la risposta:
– Giusto così: le affermazioni di atei e agnostici offendono i credenti
– La libertà religiosa è un diritto sancito dalla Costituzione, quella degli atei no
– Sbagliato censurare, ma altrettanto sbagliato attaccare le convinzioni religiose
– Un’indubbia discriminazione, ma esistono anche spazi per esprimersi
– Atei e agnostici sono cittadini di terza categoria
– Non so / altro
Si è nel frattempo concluso il precedente sondaggio. Il quesito era: “L’UAAR ha lanciato la sua campagna “Occhiopermille”. Come la giudichi?”
Questi i risultati (1416 voti):
55% Meritoria: l’UAAR è l’unica organizzazione a fare informazione sull’8 per mille
31% Interessante: è una buona base di partenza, anche se ci sarebbe da fare molto di più
7,5% Inadeguata: è una goccia nel mare, i contribuenti nemmeno se ne accorgeranno
5% Falsa: propaganda affermazioni distorte e non vere
0,5% Inutile: i contribuenti conoscono perfettamente il meccanismo dell’8 per mille
1% Non so / altro
Nuovo sondaggio sul sito UAAR
18 commenti
Commenti chiusi.
terza categoria? magari!
Ho votato questa: Atei e agnostici sono cittadini di terza categoria 🙁
SE LE CATEGORIE SONO TRE…
Purtroppo è un’amara constatazione…
Se ci fosse stata un’opzione “sbagliato censurare” (e basta) avrei scelto quella!
“Atei e agnostici sono cittadini di terza categoria”.
Direi che non c’è più nessun dubbio a riguardo… è già stupefacente che ci si consideri ancora cittadini, in un paese del genere…
L.
Con un dubbio su chi apparterrebbe alla 2° categoria, voto “Atei e agnostici sono cittadini di 3° categoria”.
Ho votato “Atei e agnostici sono cittadini di 3° categoria”, ma se è vero che gli atei sono CITTADINI (italiani) di TERZA categoria, è anche vero che sono PERSONE di PRIMA categoria, visto che NON SONO INFERIORI ad alcun essere superiore immaginario.
Bruno, 2° categoria sono ad esempio le donne, gli omosessuali, gli appartenenti ad ALTRE religioni.
Categorie insomma che hanno guadagnato il diritto alla visilibità e a ruoli importanti (donne) diritto alla pressione lobbistica (gay), diritto a un’intesa con lo Stato (altre religioni), diritto a una legislazione che non li discrimini (disabili).
Insomma i diritti delle minoranze (a parte la discrimanzione delle donne che sono in maggioranza).
Noi questi diritti li stiamo ancora aspettando.
E li aspetteremo ancora a lungo.
Per questo siamo una minoranza di categoria ancora inferiore rispetto ad altre.
@ maxalber
E’ vero. Grazie per avermelo ricordato.
oddio, la pressione della “potente lobby gay plutogiudaicomassonica” io non ce la vedo, altrimenti non dico saremmo la spagna o l’olanda ma insomma… tant’è che tra le altre cose fan storie pure ai gay per le manifestazioni (un pelo meno forse, ma non è che se un forzanuovista picchia un gay e gli incide la svastica sopra, gli diano qualche aggravante tipo reato d’odio per dire).
pensa te a chi è gay e ateo XD
(comunque ho votato che siamo cittadini di terza categoria, anche se per le motivazioni di cui sopra allora non so se dire che sono della categoria 2 e mezzo o 3 con aggravante 😉 )
Kaworu mi ha preceduto per un soffio, dopo aver letto la definizione di maxalber sulla seconda categoria ho pensato subito a chi è donna gay e atea!io sono donna atea ed etero ma essendo anche vegetariana ho la mia buona parte di discriminazione; forse se mettessero una 4^ categoria potrei rientrarci…….
voto per “Atei e agnostici sono cittadini di 3° categoria”
@uruz7
ah già dimenticavo donna 😉 vegetariana no però 😉
Perchè ho scelto la numero 2. Semplicemente perchè ironicamente non siamo di nessuna categoria. E quindi semplicemente la costituzione ignora chi non c’è.
atei e agnostici sono cittadini di 3° categoria, ho votato questa 🙁 anzi per alcuni porporati (vedi trhead di qualche giorno fa) non siamo nemmeno uomini…
Un’indubbia discriminazione, ma non esistono spazi per dissentire dalle religioni di stato
Avete ragione quando dite che in Italia la lobby gay è meno incisiva che altrove.
E che le sottocategorie si sommano.
(Pernso a una donna di famiglia ebrea, ma atea, negra, gay e su una sedia a rotelle…)
Ma ammetterete che è difficile trovare una categoria che ci batte nell’essere negletta e bistrattata…
@max
beh in italia siamo ex aequo direi 😉
E come dice Woody Allen, parlando del genocidio di sei milioni di ebrei da parte dei nazisti:
“i record sono fatti per essere battuti.”
Nel caso nostro: non è detto che non possa andare anche peggio…
a kaworu
se fossi stata anche vegetariana avresti probabilmente stabilito un record …… ^.^