USA: mandato di arresto per tredicenne che rifiuta chemioterapia

Daniel Hauser, 13 anni, colpito dal linfoma di Hodgkin, rifiuta, per motivi religiosi, di sottoporsi alla chemioterapia. E apparentemente irrintracciabile, così come la madre, tanto da non presentarsi a un’udienza in tribunale dedicata al caso: contro i due è stato spiccato un mandato di arresto. Secondo quanto riporta il Seattle Times, tutti i medici consultati hanno consigliato il trattamento, ma la famiglia preferisce che il ragazzo si curi con metodi di medicina naturale usati dai nativi americani.

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87 commenti

Sailor-Sun

I nativi americani hanno il divieto di usare la chemioterapia? O_o
Ma quando l’hanno inventata ‘sta regola?
Testimoni di Manitù.

nemo

Ma lasciatelo crepare. Sono stanco. Che vivano come vogliono. Ha dei genitori che hanno ancora la patria potestà no? Se la sbrighino loro.

Viano di Vagli

Ehi, psst… antiteisti. Accertatevi bene che Daniel non sia un bianco che segue la medicina sciamanica, così come altri seguono quella Ayurvedica. E, visto che anche in Italia siamo finalmente liberi di rifiutare i vaccini, e visto il caso Englaro, e vista la libertà di credere per cui vi battete, non aderite al TSO per partito preso, perchè i credenti che non credono nella vostra medicina se lo meritano.Se non c’è follia e pericolosità sociale nessuno deve essere obbligato a curarsi.

Corrado Luciani

DIREI CHE NON E’ QUESTIONE DI RELIGIONE. E’ SEMPLICEMENTE PURA FOLLIA ARRESTARE CHI NON VOGLIA SOTTOPORSI AD UNA CURA CHE TRA L’ALTRO PRESENTA GRAVI EFFETTI COLLATERALI ED HA UN COSTO ENORME PER LA COLLETTIVITA’. FORSE LA PAURA E’ CHE SI POSSA SCOPRIRE CHE UNA CURA NATURALE PUO’ IN CERTI CASI ESSERE PIU’ EFFICACE DI UN TSO (ED ALLORA SAREBBE UN GRAN DANNO PER CERTE LOBBY). INTANTO, NONOSTANTE LE SPESE FARMACEUTICHE E PER LA RICERCA IN CONTINUO AUMENTO, I MORTI DI CANCRO AUMENTANO.

Kaworu

@viano

ma infatti può fare quel che gli pare.

purtroppo per lui, molto probabilmente lo sta facendo per accontentare i genitori.

(sui vaccini potremmo discuterne, se certe malattie – tipo vaiolo – non ci sono più, bisogna ringraziare loro)

J.C. Denton

E’ scandaloso, non mi interessa se i motivi per cui la rifiuta sono religiosi, è semplicemente scandaloso che non si sia liberi di decidere sulla propria pelle. Dovremmo inorridire tutti, dopo quello che abbiamo – empaticamente – passato col caso Englaro. Tra l’altro non è come con le trasfusioni di sangue (fermo restanto che è sacrosanto rifiutare anche quelle), la chemioterapia non è una passeggiata…

Sergio I

Quoto Vagli. Dice: «Se non c’è follia e pericolosità sociale nessuno deve essere obbligato a curarsi.»
Perfettamente d’accordo. Accidenti, mi trovo d’accordo con Vagli. Be’ vedi che se dici qualcosa di sensato non si può non essere d’accordo. Vallo però a dire a Elio Sgreccia, Bagnasco, Bertone e compagnia bella: non so se saranno entusiasti, anzi non lo saranno per niente.
Certo si potrà sempre dire che qui siamo alla follia: genitori e figlio potrebbero essere messi sotto tutela e obbligati.
Quanti obblighi negli ultimi tempi. Non puoi più fumare (sono non fumatore), bere, fare l’amore. Mi aspetto presto l’obbligo di uscire di casa con l’ombrello se è nuvolo.

Kaworu

@corrado luciani

guarda che un tso non è una terapia, è semplicemente il trattamento sanitario obbligatorio, ma appunto i trattamenti sono veramente infiniti.

(puoi comunque supportare la tua affermazione che i morti di cancro aumentano, con dei dati certi e oggettivi?)

Corrado Luciani

@Kaworu. I dati li pubblica l’Istat ma non ricordo bene l’indirizzo (comunque puoi fare una richiesta e solitamente ti rispondono). Ho constatato un aumento in valore assoluto, una piccola diminuzione in valore percentuale e un aumento dei morti nei giovanissimi (fino a 14 anni). Il periodo esaminato credo che fosse di cinque anni, questo ovviamente in Italia, ma non credo che all’estero sia diverso. Il TSO contrasta con la libertà di cura, su questo siamo d’accordo (l’avevo capito che era un trattamento obbligatorio e che lo si faccia per una cura con pesanti effetti collaterali è davvero grave).

Rocco

Negli USA superati i 18 anni tutti possono decidere di non sottoporsi al trattamento, ma i minorenni no, e i genitori non possono rifiutare un trattamento urgente ai loro figli per motivi religiosi.

brunaccio

io penso che quando si parla dei nativi,il popolo che ha avuto il genocidio più grande,e che in canada ancora combatte e lotta,sarebbe bene evitare le nostre categorie giuridiche e scientifiche e anche razionali(io che parlo sempre del Logos). è un gesto di rispetto che meritano,chemioterapie,medicine naturali o altro

Asatan

@Rocco

I genitori avendo patria podestà decidono per le cure. Nel caso specifico poi il ragazzo non voule le cure tradizionali. Vogliono farsi avvelenare da criminali simil-naturopati come Simoncini (senza un singolo esame istologico sostiene che la causa di tutti i tipi di ccancro è la candida e si cura col bicarbonato) oppure Vanoili (li naturopata ch4e ha scritto fior di articoli convinto0 della pericolosità del monossido di didrogeno) facciano pure…. purchè se li paghino di tasca loro.. Vuoi crepare per seguire la superstino pseudoscientifica di turno? Ok ma non scassare le p@lle ai tuoi concittadini.

Corrado Luciani

@Rocco. Mi devi allora spiegare perché vogliono arrestare il 13enne e perché i genitori non possano decidere la migliore cura per il proprio figlio a prescindere dai pareri medici (vuoi forse dirmi che se non fossero stati motivi religiosi avrebbe potuto provare una terapia alternativa? Stavolta il credente è discriminato rispetto all’ateo?).

Masque

non so se siano peggio lui ed i suoi genitori, a rifiutare una cura che gli darebbe buone possibilità di vita, scegliendo invece metodi “magici” (analogamente ad altre notizie che ho letto di gente che preferisce pregare o andare dalla fattucchiera), oppure il tribunale che ha emanato il mandato d’arresto per obbligarlo a sottoporsi a delle cure contro la sua volontà.
sembra che, in questo caso, qualsiasi parte si scelga, si commetta errore.

Kaworu

@corrado

di solito se una persona decide di non sottoporsi a trattamenti che potrebbero salvare la sua vita, va appunto in tso. non sempre, certo.

mi vengono in mente due casi, per via del diabete a due tizi avrebbero dovuto amputare un piede. altrimenti cancrena e tanti saluti. in italia eh. se non ricordo male, a uno fu amputato il piede, l’altro schiattò liberamente.

caso per caso quindi.

la religione c’entra poco, oggettivamente c’è di mezzo un minorenne che potrà essere intelligente finchè vuoi, ma sarà sempre subordinato emotivamente ai suoi genitori.
per cui io sinceramente non sarei così sicura del fatto che effettivamente lui è davvero conscio di ciò a cui va incontro.
ci sono anche vegetariani fai da te che fan crepare di malnutrizione i figli e giustamente gli si toglie la patria podestà.

non è questione di religione, è questione che il ragazzino è minorenne e i genitori non possono mettere in pericolo la sua vita.

un adulto dovrebbe poter fare quel che gli pare secondo me, sempre che sia sano di mente.

un bambino magari no, se non altro per le ragioni di cui ho parlato prima.

Fabio

Punto 1.
Il mio inglese non sara’ granche’ ma io leggo:
“Minnesota judge issued an arrest warrant Tuesday afternoon for the mother
of a 13-year-old boy”.

Punto 2.
Stiamo parlando di un 13-enne. I genitori di un 13-enne hanno il diritto
di sacrificare il figlio perche’ cosi’ Dio gli ha ordinato in stile
Abramo e Isacco? (chiedo scusa se ho sbagliato i nomi, antichi ricordi di catechismo,
potrei fare confusione).
Perche’, all’incirca, di questo si sta parlando.

Fabio.

Fabio

@Corrado Luciani:
tanto per intenderci: se due genitori di un neonato con la febbre alta decidono di non dargli medicine ma di curarlo con le carote, e questo, ovviamente, crepa, per te lo Stato dovrebbe dire:
“tutto ok, c’e’ chi preferisce gli antipiritici e chi le carote, mica possiamo intrometterci nelle scelte personali”?

secondariamente, l’ho letto molto in fretta, ma non ho capito dove sta scritto nell’articolo originale che si voglia arrestare il 13-enne…

Ciao.Fabio.

Fri

Mi spiace, ma questa volta sono parzialmente d’accordo coi cattotrolls. A parte che avevo letto la notizia alcuni giorni fa e non si parlava affatto di motivi religiosi. I genitori ritenevano che il figlio potesse essere curato con altri metodi che la medicina allopatica. Punto.
Su questo argomento sto ancora studiando e non ho un’opinione certa, tuttavia non escluderei del tutto l’efficiacia delle cure alternative. Uno dei grossi problemi a riguardo e’ l’enorme quantita’ di soldi che gira dietro le case farmaceutiche il che mi fa sempre sospettare. Con questo non sono nemmeno contraria alla medicina allopatica. Quando ne ho bisogno prendo l’aspirina o ibuprofene, anche se di solito preferisco evitare. Non so cosa farei in caso di malattie piu’ gravi. Francamente non lo so.
Comuqneu per tornare al post credo che sia nel diritto dei genitori decidere della salute del proprio figlio sempre che siano profondamente informati di quello che fanno e dei rischi che corrono scegliendo l’una o l’altra alternativa. Sempre che la loro scelta non sia semplicemente un’ottusita’ religiosa.

Kaworu

@fri

concedendo questo, un genitore che crede che il figlio sia posseduto dal demonio e lo pesta a sangue o tortura per farlo andare via, non è punibile in quanto l’epilessia del figlio era curata dal genitore appunto come meglio credeva.

ma appunto anche il caso ipotetico delle carote descritto da fabio mi sembra lampante. o i vari casi di figli di vegani denutriti.

insomma, legittimare questo sarebbe esattamente come legittimare le violenze sui propri figli (ce n’è già a sufficienza direi).

un bambino dovrebbe avere il diritto alla salute, se questo diritto gli viene negato per i più disparati motivi, è bene che chi si occupa di lui venga sollevato da ciò.

(non è solo la religione a portare a certe cose comunque)

Kaworu

oltretutto stiamo parlando di qualcosa di potenzialmente risolvibile, non di un tumore allo stadio terminale o qualunque altra cosa senza speranza alcuna…

mi sembra assurdo non dare una chance al bambino.

anche perchè ripeto il concetto, un bambino è subordinato psicologicamente ai suoi genitori, per cui se mamma dice che una cosa va bene, il bambino crede a mamma.

Kaworu

(è paradossale però che dei cattolici dicano che una persona malata terminale/vegetale e nel pieno possesso delle sue facoltà mentali che vuole morire o ha espresso prima la volontà di morire nel caso in cui, non possa farlo perchè la vita appartiene a dio e invece siano d’accordo nell’abbassare le possibilità di sopravvivenza di un ragazzino, e quindi in un modo o nell’altro succube dei genitori, perchè questi hanno a quanto pare potere di vita e di morte sul figlio… che oltretutto avrebbe buone probabilità di guarire. credo abbia a che fare con la sudditanza psicologica a un’entità superiore che si riflette nella sudditanza al volere dei genitori)

brunaccio

@ kaworu
sai che hai ragione anche te? anche a me fa brutto ‘sta cos,penso però che quella terra sia loro,e che la potesta giuridica yankee su di loro non abbia alcun valore,in quanto conquistati col massacro, il genocidio,lo sterminio del bisonte,il vaiolo e l’acquavite.
solo per questo dico che quando si parla di loro si debba tener conto di questo…dove la razionalità arriva con gli spargimenti di sangue non è più nemmeno essa razionalità
ciao

Fri

@ Kaworu

Non sono al 100% d’accordo con te, anche se e’ vero che si parla di argomenti estremamente delicati che facilmente possono sconfinare in estremismo, ma questo vale per entrambi i versi perche’ non e’ che sempre sempre la medicina allopatica si e’ rivelata efficace, eh? Pero’ la differenza qui, secondo me, sta nel fatto che i genitori non e’ che si sono rifiutati di curarlo, semplicemente hanno chiesto delle cure alternative alla chemio.
Detto questo avevo notato anche io la contraddizione che citi nel tuo post delle 19:33. Da quel punto di vista io sono di opinioni completamente opposte, visto che sono per la scelta individuale delle cure e della libera scelta della qualita’ di vita che uno desidera (e quindi a favore del testamento biologico, serio, non quella baggianata che abbiamo ora, e dell’eutanasia).

Horace

In Italia è sempre crescente il numero di coloro che rifiutano la Chemioterapia. Non centra niente la religione. La chemio fa piazza pulita del sistema immunitario e allora si che i poveretti muoiono.

Kaworu

@brunaccio

ma dove è scritto che sono nativi americani? Oo forse me lo son perso io il pezzo.

@fri

si certo, la qualità di vita che uno desidera, ma un bambino oggettivamente dipende dalle scelte dei suoi genitori. voglio dire che se per ipotesi loro decidono di vivere sotto a un ponte come barboni, il bambino li segue ma non perchè ne condivida la scelta.

non so se mi spiego…

Corrado Luciani

@kaworu. Tendete a considerare tutti i cattolici come dei lobotomizzati che fanno tutto quello che dice il Papa. Per me la libertà di scegliere un metodo di cura alternativo va sempre rispettata. Per quanto riguarda i figli di vegetariani denutriti, credo proprio che tu non abbia visto il servizio di Report di domenica scorsa: vedendo quel servizio non si capisce se sono pazzi i vegetariani o noi che compriamo carne di allevamenti intensivi. Se poi si considera demente il genitore che vuole proporre cure alternative allora si avrà la tendenza di considerare dementi anche i maggiorenni che vogliono provare le stesse cure. La decisione di un tutore deve essere sempre rispettata, a meno che si dimostri che il genitore non sia all’altezza (ossia deve essere interdetto mentalmente).

brunaccio

@ kaworu
hai ragione,ho letto svelto svelto così…dice metodi di cura usati dai nativi americani..
ah no qua cambia tutto…se non è un nativo è assurdo.sul tso il problema è quando viene usato psichiatricamente spesso con molta mano larga…non vi sto a spiegare perchè ma la psichiatria coatta spesso esiste e non è poi purtroppo così cambiata da prima di basaglia.
scusa kaworu ho letto male 🙂

Kaworu

@corrado

anche per me va rispettata, quando è una persona adulta e consapevole che sceglie.

non una persona adulta che impone la propria visione del mondo (religiosa o meno, come ho detto non ci si fa mancare nulla nell’ampio spazio dei maltrattamenti su minori) a un bambino, solitamente il suo.

sono due cose diverse. nel primo caso è una persona si suppone sana di mente che decide per sè.

nel secondo caso è un bambino che si vede imporre qualcosa da un genitore, e se è il genitore ad imporglielo, abbastanza rapidamente il bambino diventerà della stessa idea, considerando lo stato in cui si trova.

mettiamo un caso esemplificativo:
un genitore decide che il figlio di un mese da qui in avanti dovrà essere alimentato solo con zuppa di verdura.

molto probabilmente il bambino morirà.

ora, consideriamo colpevole il genitore o lo lasciamo libero di decidere della sorte dei figli e magari di far crepare anche il prossimo?

ponendo ovviamente che il genitore in questione sia perfettamente sano di mente.

Fri

@ Kaworu
Certo che un bambino dipende dalle scelte dei genitori i quali se ne devo assumere la responsabilita’. D’altra parte ogni genitore quotidianamente fa delle scelte per i suoi figli (come per esempio mandarlo a catechismo o meno, o comprargli vestiti firmati o meno). L’alternativa forse sarebbe togliere i bambini alle cure della famiglia all’eta’ di un anno e allevarli in comunita’. Ma mi sembra un po’ estrema come scelta….

@brunaccio
nemmeno io ho letto che sono nativi americani.

@ Corrado Luciani
Un po’ lobotomizzati lo sono in effetti… o quanto meno spesso gli piace farlo credere… 🙂
A parte gli scherzi, anche io ho diversi amici vegetariani e con figli vegetariani che sono sanissimi e di certo non denutriti.

Kaworu

@fri

si ma parliamo di vita e morte qui, non di cose tutto sommato reversibili/risolvibili.

dai, decidere se fare una trasfusione o alimentare correttamente tuo figlio sono cose un po’ diverse dal mandarlo o no a catechismo o fargli fare tennis piuttosto che nuoto…

non metterei sullo stesso piano cose così diverse, è come metter sullo stesso piano i maltrattamenti e che so, la facoltà di decidere se prendergli la cartella dei pokemon o quella del lidl…

brunaccio

o,devo uscire.sì sì raga tranquilli ho preso una papera scusate come non detto.ora mi devo staccare
ci risentiamo qua è una bella casa 😉

agnostinco di santo

religione o no, la chemio è una brutta bestia davvero

Luigi De Lauretis Nisii

W UL TESTAMENTO BIOLOGICO PER TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!NO ASSOLUTAMENTE AT TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO CH E’ UNA T O R T U R A !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Fri

@ Kaworu

Certo, hai ragione che sono due cose ben diverse, e’ chiaro e io stavo forse un po’ troppo estremizzando. Pero’ trascendendo dal caso specifico devi considerare che non sempre la medicina allopatica ci prende per non dire che talvolta fa piu’ male che bene e quindi non posso che essere d’accordo quando qualcuno dubita (e bada bene che ho usato il termine dubitare) della sua efficacia.
Ti faccio due esempi. Uno riguardo all’alimentazione. Come ho detto ho alcuni amici i cui figli sono vegetariani e sono bambini sanissimi, felici, le analisi del sangue sono a posto e tutto il resto. In questo caso cosa fai? Il genitore ti dice che il figlio e’ vegetariano ma tu pensi che sia sbagliato e lo ingozzi di carne di nascosto?
Il secondo caso e’ un po’ piu’ tragico. Negli anni 80 molte persone, soprattutto bambini, si sono infettati con HIV a causa di trasfusioni di sangue infetto. Eppure la trasfusione all’epoca pareva l’unico modo per salvare la vita ai bambini emofiliaci. Come ti porresti di fronte a un genitore che all’epoca si e’ rifiutato di fare la trasfusione al figlio, lasciandolo morire di emofilia, e uno che invece gliel’ha fatta fare e lo ha visto morire di AIDS?

Rocco

@ Corrado Luciani
Non c’entrano proprio le motivazioni, i genitori non hanno il diritto di rifiutare la chemioterapia al figlio o altre procedure per salvargli la vita, qualunque sia la ragione o anche senza ragione. E il ragazzino non è considerato in grado di fare delle scelte così radicali sulla propria salute in quanto bambino. E’ lo stesso discorso della scuola – non importa la situazione dei genitori, lo devono mandare a scuola o educarlo secondo gli standards dello stato altrimenti vanno in prigione e/o vengono multati

Kaworu

@fri

ovviamente in quel caso nulla, visto che evidentemente i genitori vegetariani di quei bambini sono persone assennate e che hanno rispettato i tempi dei bambini prima di cambiare la loro alimentazione passando a un’alimentazione equilibrata ma vegetariana.

non era il caso che dicevo io, dove evidentemente parlavo di denutrizione/malnutrizione 😉

non volevo criticare il vegetarianesimo ma certe scelte estreme e sbagliate dei genitori sulla base di altre (vegetarianesimo, religione, qualunque cosa).

sulla seconda cosa, ti rispondi da solo: la trasfusione pareva l’unico modo di salvare la vita a dei bambini, ma evidentemente le conoscenze sul virus dell’hiv erano scarse e non c’erano i controlli che ci sono adesso. tra le due alternative, sempre di morte parliamo. tra le altre cose l’aids mi pare sia stata scoperta negli anni ottanta o giù di lì. è un po’ eccessivo pretendere che si sapesse già tutto.

qui parliamo di buone probabilità di tornare a una vita normale vs morte, è un po’ diverso.

e non è come un musulmano che rifiuta la valvola di maiale per il cuore che può scegliere quella artificiale per il figlio, qui parliamo di vita vs morte.

non che la chemio sia una cosa piacevole, però se offre concrete possibilità, va tentata.

il bambino non è un malato terminale, in quel caso sarebbe più che sensato far quel che meglio si crede, portarlo a morire a casa o allungargli di qualche mese la vita in ospedale ma comunque con la prospettiva della morte.

DarioK

qualcuno ha inizialmente fatto un paragone con il caso Englaro, ma per fortuna non ha avuto seguito, perchè la situazione è completamente diversa. Un medico ha il dovere di curare un paziente con il rimedio certificato più efficace contro la malattia (che in questo caso ha esiti letali), sulla medicina naturale ci sarebbero tantissime cose da dire, la più importante è che non è ignorata dalla medicina “ufficiale” (brutto termine, o funziona o no), e si va alla ricerca degli ultimi sciamani in giro per il mondo per vedere se qualcosa hanno da dire; con secoli e secoli di esperienza empirica alle spalle potrebbero aver individuato principi attivi che sarebbe difficile scoprire senza un input (bisognerebbe prendere pianta per pianta estrarne i principi attivi e provare su quale patologia possa intervenire, un lavoro allucinante!). Questa ricerca ha portato a trovare principi tossici, principi inutili, principi meno efficaci di altri già noti, ma anche di altri utili e preziosi, in particolar modo leggevo di un estratto da una corteccia utile contro una forma tumorale (non posso scendere nei particolari, l’ho letto su Le Scienze anni fa).
La ricerca va comunque avanti e le guarigioni dai tumori sono aumentate (cfr Le Scienze di questo mese) ma non certo per l’uso di medicine alternative. Detto questo è criminale non sottoporre a cure adeguate un bambino che andrà così incontro a morte prematura. Proprio contro il suo morbo la percentuale di guarigioni è elevata. Il dire che la chemio è una bomba, fa male è assolutamente fuori luogo!! non si sta curando un raffreddore, qui SI MUORE!!!

claudio285

Il TSO è giustificato da un principio di paternalismo ragionevole. Ovvero è giusto trattare una persona contro la sua volontà qualora tale volontà sia compromessa da uno stato patologico (per es. malattia mentale). Si deve fare cioè quello che la persona potrebbe ragionevolmente (cioè seguendo il buon senso) scegliere di fare qualora non avesse quel’affezione alla volontà che ne copromette le capacità di scegliere (non è il caso del testamento biologico, perchè quando lo si redige si intende che la persona è in grado di intendere e volere).
Nel caso del ragazzo dipende da quale sia l’età in cui si ritiene che l’individuo possieda legittimamente capacità di intendere e di volere. 13 anni sembrano pochi, ma potrebbero non esserlo. Qualora non lo fossero, allora sarebbe giusto imporre la cura fino all’età in cui viene raggiunta la capacità di intendere e volere.

Maurizio

hmmm… la notizia cosi come riportata mi sembra inesatta: innanzitutto il mandato di cattura riguarda solo la madre, perchè non si è presentata in tribunale ad una udienza sul caso (quindi non per aver impedito la chemio al figlio), mentre i nativi americani non sono nemmeno citati nell’articolo, si parla semplicemente di rimedi naturali (erbe e vitamine)…

Rocco

Poi non dovete parlare dei nativi americani come di un monolito, ci sono literalmente centinaia di culture diverse, alcune sono più “americanizzate” di altre. È vero che la medicina naturale rientra nelle credenze più importanti di molte tribù ma anche nello stesso villaggio troverai persone con vari gradi di apertura / chiusura verso la medicina occidentale.. Non so quale tribù o chi sta seguendo questa famiglia ma in genere la spiritualità amerinda (là dove è ancora viva) è personalizzata, non funziona con un dogma rigido e regole assolute come i testimoni di geova, ecc.

romeno

e chi e´lo stato per imporci cosa dobbiamo/non dobbiamo fare?

denis_

In ogni caso, io devo essere LIBERO di scegliere come c@zzo curarmi. Non credo alla chemioterapia come cura assoluta. L’ho gia vista in atto su persone a me care e la loro vita si è allungata di qualche mese con sofferenze assolute e inutili. Con questo non sono categorico in assoluto. Ogni caso è a se stante. MA il punto riguarda la liberta di scelta, non tanto le motivazioni religiose di determinate azioni.

PEr inciso, leggevo un rapporto agghiacciante di medici che ascrivono ad un successo se la chemioterapia allunga la vita del malato anche solo di un mese. Ecco come vengono gonfiate le statitische di sopravvivenza alle cure chemioterapiche.

maxalber

Non entro nella discussione sull’obbligatorietà del trattamento, salvo per rimarcare l’età del soggetto e che a mio parere la vera coercizione in questo caso è quella esercitata dall’atteggiamento ideologico dei genitori.
Un po’ come il pedobattesimo, con la differenza che qui lo sbaglio non permetterebbe rimedi in tempi successivi.
Ma desidero rimarcare che la terapia dell’Hodgkin permette la GUARIGIONE nel 60-90% dei casi (a seconda del tipo istologico).
Chi ha visto fallire delle chemioterapie non ha il diritto di diffondere disinformazione generalizzando la falsa notizia che sono solo palliative.
Delle terapie alternative (ma quale fra le centinaia?) al momento si può dire una sola cosa con certezza: non ci sono prove che funzionino.
Detto questo, un adulto (un maggiorenne) che faccia pure ciò che gli pare.

Marcello

Ognuno deve essere libero di decidere della propria vita, quindi decidesse per conto suo…

se vuole rifiutare la chemio, bisogna solo rispettare il suo volere…

denis_

Precisazione…Non sto facendo disinformazione. Sto riportando il mio punto di vista che è .assolutamente opinabile. Non ho verita in tasca, ma ritengo che se anche non siamo medici, abbiamo molte informazioni che possiamo usare e filtrare e decidere come usare. RIPETO E’ SEMPRE UNA QUESTIONE DI LIBERTA’ INDIVIDUALE. SE MI AFFIDO ALLA OMEOPATIA E’ QUASI IMPOSSIBILE AVERE DATI STATISTICI DATO CHE IN ITALIA NON E’ RICONOSCIUTA COME MEDICINA A DIFFERENZA DELLE GERMANIA DOVE CI SONO ADDIRUTTURA CLINICHE APPOSITE.

mary

Penso che tutti i genitori che si trovino a vivere il dramma di un figlio malato di cancro facciano il possibile per curarlo adeguatamente, seguendo le cure da loro ritenute migliori.

se i genitori del ragazzo vogliono per loro figlio cure diverse da quelle “ufficiali” nessuno glielo può impedire, visto che,pur affidandosi ai medici, di cancro si continua a morire.

Caso molto delicato, io non so cosa farei al loro posto, si sa che ci sono enormi interessi legati a questa malattia e sembra che la cura non la vogliano trovare.
(abbiamo visto come è stato risolto il caso Di Bella!)

Dovremmo tutti interessarci di più di queste problematiche per poter discernere nel malaugurato caso ci tocchi avere a che fare con il cancro, direttamente o indirettamente.
Io non so voi, ma diffido molto della medicina così detta “ufficiale”……

.

ONESTO PRESUNTUOSO

@ KAWORU

-“un genitore decide che il figlio di un mese da qui in avanti dovrà essere alimentato solo con zuppa di verdura.

molto probabilmente il bambino morirà.

ora, consideriamo colpevole il genitore o lo lasciamo libero di decidere della sorte dei figli e magari di far crepare anche il prossimo?”

Volendo applicare il tuo principio con coerenza, bisognerebbe ammettere che la donna non può interrompere la propria gravidanza perchè non può essere libera di decidere sulla sorte del figlio, il quale segue la madre semplicemente perchè si trova nella sua pancia.

Se vale il principio per cui un genitore non può compromettere la vita del proprio bambino in nome di certe idee, allora la conseguenza diretta è che un genitore non può nemmeno abortire, a maggior ragione se il feto ha ormai raggiunto un certo sviluppo.

In base a che cosa un feto può essere “annichilito” mentre un bambino no?

Mi piacerebbe conoscere la tua risposta.

P.S. sono favorevole all’interruzione di gravidanza e contrario ai maltrattamenti sugli esseri viventi nati da un pezzo.

vittorio

oggi i linfomi di Hodgkin vengono quasi esclusivamente dalla merda dell’aria dell’acqua e del cibo che ci mette il capitalismo. meno male che esiste la chemioterapia!!!! altro che i nativi americani.

MicheleB.

Il post è…posto male: è la madre sotto accusa, perchè il ragazzo è minorenne ed è stato sottratto alle cure dai genitori. Non ho trovato nessun riferimento alla volontà del minore che comunque giuridicamente è poco rilevante. Casi simili si sono verificati anche da noi; caso recente il neonato lombardo sottratto ai genitori che lo stavano uccidendo coi loro pipponi macrobiotici. Pur rispettando la potestà genitoriale, lo stato detta dei criteri di massima per l’allevamento dei figli, criteri che giudico doverosi così come trovo più che legittima la revoca della potestà in casi simili.

MicheleB.

Il post è…posto male: è la madre sotto accusa, perchè il ragazzo è minorenne ed è stato sottratto alle cure dai genitori. Non ho trovato nessun riferimento alla volontà del minore che comunque giuridicamente è poco rilevante. Casi simili si sono verifikati anche da noi; caso recente il neonato lombardo sottratto ai genitori che lo stavano uccidendo coi loro pipponi macrobiotici. Pur rispettando la potestà genitoriale, lo stato detta dei criteri di massima per l’allevamento dei figli, criteri che giudico doverosi così come trovo più che legittima la revoca della potestà in casi simili.

MicheleB.

Il post è…posto male: è la madre sotto accusa, perchè il ragazzo è minorenne ed è stato sottratto alle cure dai genitori. Non ho trovato nessun riferimento alla volontà del minore che comunque giuridicamente è poco rilevante. Casi simili si sono verifikati anche da noi; caso recente il neonato lombardo sottratto ai genitori che lo stavano uccidendo coi loro papponi macrobiotici. Pur rispettando la potestà genitoriale, lo stato detta dei criteri di massima per l’allevamento dei figli, criteri che giudico doverosi così come trovo più che legittima la revoca della potestà in casi simili.

ONESTO PRESUNTUOSO

@ TUTTI

La libertà del genitore di educare la prole in nome delle proprie convinzioni filosofico-ideologico-religiose deve essere limitata se, con molta probabilità, causa la morte del proprio figlio?

Si o no?

MicheleB.

@onesto presuntuoso
In linea di massima si; però più che in codesti termini mi riferirei al dovere di seguire quei precetti d’origine normativa che pongono limiti e paletti all’arbitrio dei genitori, come l’obbligo di mandare il figlio a scuola, di sottoporlo a determinate vaccinazioni, di registrarne la nascita, ecc…

Giuliana

Trovo le osservazioni di Onesto Presuntuoso molto sensate – resto sempre confusa quando sento le stesse persone sostenere da un lato il diritto di vita e di morte della madre sul figlio prima del parto, e dall’altro la difesa del bambino dopo.
In questo (e me ne dispiace) mi trovo piu’ d’accordo con i cattotroll!

Fri

Ho già discusso con Kaworu ieri e presentato le mie opinioni. Secondo me la situazione è molto delicata, a prescindere dal caso in questione. Ogni genitore (sano di mente) ritiene di fare il massimo per suo figlio e di allevarlo nel migliore dei modi. Poi dall’esterno ognuno giudica in base alle proprie esperienze e convinzioni. Qualcuno accennava al battesimo. Molti ancora oggi pensano che un bambino non battezzato sia in grave pericolo perchè nel caso morisse finirebbe dritto dritto all’inferno senza colpa. Chiaro, questa è una situazione reversibile non paragonabile ad una malattia grave. Però Michele citava le vaccinazioni. Io ho amici contrari alle vaccinazioni e so per certo che esistono diverse persone che si rifiutano (e NON per motivi religiosi) di far vaccinare i loro figli. Da un punto di vista medico non è che gli si può dare molto torto. Le vaccinazioni non sono bruscolini, anche se così ce le fanno credere, e non vaccinare un figlio non lo mette in pericolo di vita almeno non immediato (è più probabile il contrario) eppure le vaccinazioni sono obbligatorie. Oppure parliamo della scuola. In realtà l’obbligo per i genitori dovrebbe essere quello di fornire un’educazione al figlio, non necessariamente attraverso la scuola, tanto è vero che negli stati uniti molti bambini vengono istruiti a casa (e NON lo fanno solo gli estremisti religiosi, ma anche molte comunità di hippy).

Fri

Scusate, non ho finito. Volevo dire che a onesto pretestuoso che a volte anche giudicare se il proprio figlio è in pericolo di vita è soggettivo (sempre a prescindere da questo particolare caso). Poi volevo dire a MicheleB che anche i precetti d’origine normativa che pongono limiti e paletti all’arbitrio dei genitori sono soggettivi, sono stati scritti da qualcuno in una certa epoca storica, e possono essere cambiati se cambiano le necessità sociali o le conoscenze scientifiche.

puric

Non è questione di religione, è questione di fiducia o meno nella medicina ufficiale.
Dovrebbe essere consentito a chiunque di curarsi come meglio crede. In questo caso, invece di spiccare un grottesco mandato di arresto, sarebbe stato meglio ascoltare quali siano le convinzioni del ragazzo (che ha 13 anni, non 2!). Nel caso in cui queste non siano quelle dei suoi genitori, e solo in quel caso, i giudici dovrebbero procedere alla revoca della patria potestà.

MicheleB.

Certo Fri, il bello del diritto è proprio la sua contestualizzazione storico-sociale. La razio che rimane attraverso i vari periodi è che chi non è ancora in grado di prendere la propria strada perche ancora trappo giovane viene tutelato dall’intera comunità (perchè interesse della comunità stessa oltre che del soggetto) attraverso le norme. Coi vaccini si è abbattuta vertiginosamente la mortalità infantile, con la scuola dell’obbligo è quasi morto l’analfabetismo, con l’istituto della revoca della patria potestà si può nutrire un bambino piccolo sottoalimentato con latte soia, ecc. Le scoperte scientifiche, ma anche le necessità sociali, sono in genere competenze collettive cioè pubbliche, perchè i singoli hanno ciascuno le proprie di competenze ed è per tanto che esistono figure tecniche in grado e preposte a fornire criteri comuni per affrontare problemi comuni. Non sto parlando di imporre il grembiulino nè il vaccino contro il morbillo, ma di criteri di base affinchè nessun bambino si trovi enormemente svantaggiato in partenza. Sto parlando di quanto esperibile quotidianamente da chi abbia un figlio.
Quanti di voi che leggete avrebbe fatto la scielta di quei genitori? Ricordatevi che si tratta di decidere della vita e della morte di un soggetto che non ha ancora dato assensi nè dissensi: ha 13 anni, lo sa che cosa lo aspetta?

MicheleB.

Ecco, sono abbastanza daccordo con Puric. Prendere il ragazzo spiegargli che cosa sia il morbo di Hodgkin, assicurarsi che comprenda le implicazioni di una chemioterapia e quindi aspettare le sue conclusioni, imponendole ai genitori. Questa mi pare la decisione migliore.

Matelda

I genitori non hanno il diritto di vita o di morte sui propri figli, tanto più che il morbo di Hodgkin è curabile. Bene fà la polizia a inseguire per arrestarla la madre che si arroga questo diritto.
E questo secondo me sia che lo si faccia per motivi religiosi, sia che lo si faccia per motivi genericamente salutistici. Ad esempio i vegetariani non hanno il diritto di imporre questa scelta ai loro figli minori, pregiudicando gravemente il loro sviluppo. Saranno gli stessi figli, una volta raggiunta la maggiore età, a decidere se volere seguire un regime alimentare particolare oppure no. Quando l’intolleranza, il fanatismo dei genitori crea pericoli ai piccoli, non c’è libertà che tenga. Lo Stato deve intervenire e tutelare i soggetti più deboli.
Matelda Speciale

puric

@ Matelda:

“I genitori non hanno il diritto di vita o di morte sui propri figli”

ERRORE!! I genitori hanno il diritto (anzi l’arbitrio) di dare la vita (senza – chiaramente – chiedere il parere ai figli che ancora non esistono…)

Fri

@ Michele B

Non e’ completamente vero che con la scuola dell’obbligo è quasi morto l’analfabetismo visto che diversi studi che dimostrano che l’analfabetismo e’ ampiamente diffuso (e non sto parlando di paesi in via di sviluppo, ma dell’Italia), e che coi vaccini si è abbattuta vertiginosamente la mortalità infantile e’ una verita’ parziale perche’ la mortalita’ infantile si e’ abbattuta anche con migliori condizioni igieniche e sanitarie al momento del parto e durante l’allattamento, con una migliore alimentazione e protezione dall’esposizione ad agenti patogeni quale per esempio la pastorizzazione del latte e delle uova.
Il problema delle figure tecniche in grado e preposte a fornire criteri comuni per affrontare problemi comuni di cui parli e’: quanto queste figure tecniche sono obiettive e basano il loro giudizio su dati oggettivi e quanto invece sono inficiate da convinzioni personali (per esempio l’idea che l’omeopatia e’ una cazzata tout cour, senza studi scientifici che lo dimostrino e dimostrino il contrario) o da “convinzioni finanziarie”, cioe’ da quanto sono stati pagati in modo piu’ o meno consapevole dalle ditte farmaceutiche per dire certe cose e non altre?
Come ben diceva Mary prima “Io non so voi, ma diffido molto della medicina così detta “ufficiale”……”. Poi nel caso specifico non so proprio cosa avrei fatto. Non essendo io una persona religiosa o ideologicamente schierata avrei forse cercato di parlare con piu’ medici possibili (non solo allopatici) ed avrei cercato di studiare pro e contro di tutte le cure per poi scegliere la piu’ adatta anche parlandone con il figlio. O forse avrei semplicemente accettato il consiglio del primo medico e avrei bombardato mio figlio di chemio. Non lo so, sul serio. In certe situazioni bisogna trovarcisi. Il mio era un discorso molto piu’ generico sul diritto o meno dei genitori di scegliere per i propri figli.

Fri

@ Matelda

Qui mi pare che l’intollerante sia tu. Come ho gia’ detto prima ho diversi amici vegetariani i cui figli sono vegetariani dalla nascita (ma mangiano derivati animali come latte, uova, miele, ecc) e il loro sviluppo non e’ sicuramente pregiudicato. Sono bambini e ragazzi sani, svegli, intelligenti, e per nulla indistinguibili dai loro coetanei che mangiano carne. Anche in questo caso, come in tutto, c’e’ un giusto equilibrio.

Matelda

Insisto ancora Fri. Ho sentito tantissimi medici che spiegano come la mancanza assoluta delle proteine animali nell’età di formazione dell’organismo renda questo più debole e carente di sostanze importantissime.
Ma a parte questo perchè non lasciare che ognuno decida per proprio conto, salvaguardando naturalmente la sua salute perchè possa farlo?

El topo

Credere nuoce gravemente alla salute tua e di chi ti sta vicino…
Proteggete i bambini, non indottrinateli con le vostre credenze.

Fri

@ Matelda

ci sono anche tantissimi medici che dichiarano il contrario, cioe’ che le proteine derivanti dalla carne non sono indispensabili per uno sviluppo corretto a patto che l’alimentazione sia comunque equilibrata. Oltretutto non ti sto parlando di vegani che non assumono per niente proteine animali, ma di vegetariani che continuano a bere latte e a mangiare formaggio e miele, quindi le proteine animali le assumo, seppure in forma diversa che la carne. Oltretutto per come sono messi gli allevamenti al giorno d’oggi. Per esempio parliamo di mucca pazza, tanto per fare un esempio lampante, per non parlare degli antibiotici e degli ormoni che rimangono nella carne e vengono assunti anche dai bambini in eta’ dello sviluppo. Tempo fa ho letto un articolo che sosteneva che lo sviluppo mestruale di molte ragazze al giorno d’oggi rispetto alle nostre nonne potrebbe proprio essere dovuto alla quantita’ di ormoni assunti con la carne. Non so se sia vero o meno, non ho approfondito l’argomento, pero’ un dubbio mi e’ venuto. Quindi delle due sarebbe meglio diffidare della carne…

Kaworu

@onesto presuntuoso

molto semplice: per me un embrione e un bambino hanno molte differenze.

dipendenza totale da un altro organismo (cosa che si, è vero, c’è anche nel neonato ma è di natura diversa), il fatto che un bambino (nel caso specifico di 13 anni) ha “già” una vita e delle esperienze e soprattutto un futuro, cosa non così certa nel caso di un embrione…

oltretutto si suppone che un genitore che ha messo al mondo un figlio, questo figlio lo voglia e gli voglia bene (si mi rendo conto che effettivamente non è una cosa ovvia o scontata).

mentre invece se non lo vuole mettere al mondo immagino che poi non gli darà ‘ste grandi attenzioni, anzi, molto probabilmente lo farà crescere assai male (attenzione, parlo di gente che il figlio non lo vuole per motivi suoi, non che decide di abortire che so, per motivi economici ma magari avrebbe anche voluto averlo).

insomma: ora che il figlio c’è, è un organismo autonomo e isolato dal corpo della madre e quant’altro, il minimo è che venga dai genitori curato nel modo migliore, e per quanto riguarda il linfoma di hodgkins, parliamo di qualcosa con alte possibilità di guarigione, non di che ne so, un glioblastoma multiforme che dopo la diagnosi puoi anche iniziare a scegliere il legno per la cassa perchè tanto le terapie ti allungheranno la (pessima) vita di massimo uno o due anni.

che poi come ho detto può benissimo darsi che un adolescente malato di tumore o altra malattia che richiede un certo tipo di trattamento, a volte per tutta la vita che magari non sarà neanche così lunga, sia perfettamente conscio e non condizionato nel chiedere la sospensione delle cure o il rivolgersi ad altri lidi, ma in questo caso servirebbe una perizia da parte di qualche psicologo per accertare se il ragazzo/ragazzino vuole quello oppure se sostanzialmente sta assecondando i genitori.

per capirci, capirei perfettamente uno che dopo aver saputo che svilupperà la corea di huntington si suicida. però in questo caso mi sembra quantomeno strano che un ragazzino di fronte alla possibilità concreta di tornare a una vita normale, assecondi i genitori nella loro “follia”.

spero di aver risposto.

Asatan

@Corrado Luciani

Una nota: una nota le cosidetta cure alternative hanno una validità nulla. Nella migliore delle ipotesi danno momentanei effetti positivi per effetto placebo, nel resto dei casi sono nocive.
Naturale non vuol dire nulle, anche il petrolio è naturale ma voglio vedere quanto bene fà berselo.
Prendere le erbe al posto del farmaco equivalente ha più effetti collaterali e non meno. Perchè? Perchè nel farmaco c’è il principio attivo di interessa, nella pianta principio attivo + una marea di altre sostanze chimiche che interagiscono. Per cui curi da una parte e stressi l’organismo dall’altro.
Tieni anche conto che perfino i naturapati seri non si prendono la briga di studiare le eventuali interazioni negative delle varie sostanze. Mettiamola così gli alternativi fanno soldi a apalate vendendo cure per cui non devono sottostare a nessun protocollo di sperimentazione o etico.
Se ti vuoi fare un idea di che gentagli stiamo parlando leggi gli articoli di questo blog:
http://medbunker.blogspot.com/

puric

@ Asatan
da un punto di vista chimico sono abbastanza d’accordo, quello che però non mi dà la minima fiducia è l’industria farmaceutica che per fare soldi è capacissima di spacciare come farmaci efficaci sostanze che invece sono del tutto innocue (se non nocive, vedi il talidomide negli anni ’60).
Anni fa avevo un’amico che studiava medicina: ha fatto la tesi su un farmaco, che dalle prove di laboratorio da lui effettuate è risultato del tutto privo di effetti. Quando ha presentato gli studi della ricerca al relatore questo gli ha detto: “se vuoi laurearti devi modificare i dati: la ditta che produce questo farmaco è il maggior sponsor del nostro dipartimento. Altrimenti dì pure addio alla tua carriera medica”. Si è laureato…
Con un’industria farmaceutica così, ci si può fidare della medicina ufficiale?

ONESTO PRESUNTUOSO

@ KAWORU

-“molto semplice: per me un embrione e un bambino hanno molte differenze.”

Io non intendevo un embrione, ma proprio un feto, ossia un essere vivente che non si trova più in uno stato embrionale di poche cellule viventi.
L’embrione è una cosa -e infatti SONO D’ACCORDO con te- ma un feto di 5 o più settimane è un’altra!

-“un bambino (nel caso specifico di 13 anni) ha “già” una vita e delle esperienze e soprattutto un futuro, cosa non così certa nel caso di un embrione…”

Un essere umano comincia ad avere le sue prime esperienze quando ancora è un feto. Non mancano dimostrazioni di come il feto percepisca e viva l’ambiente esterno con i PROPRI sensi e non con quelli della madre. Anche se si trova nel grembo matenro, il feto ha già il suo personalissimo modo di reagire agli eventi esterni!

-“può benissimo darsi che un adolescente malato di tumore o altra malattia…sia perfettamente conscio e non condizionato nel chiedere la sospensione delle cure o il rivolgersi ad altri lidi, ma in questo caso servirebbe una perizia da parte di qualche psicologo per accertare se il ragazzo/ragazzino vuole quello oppure se sostanzialmente sta assecondando i genitori.”

Se dici che serve un perizia psicologica qualora il ragazzino scegliesse di non curarsi, vuol dire che hai dei dubbi sulla sua capacità di essere indipendente dai giudizi degli altri.

In poche parole, temi che il ragazzino sia ancora legato al cordone della madre, questo vuol dire ammettere che un ragazzino di 13 anni può dipendere da un altro essere vivente.

Visto che, quindi, un ragazzino di 13 anni può dipendere dalle decisioni della madre (se fosse autonomo non avrebbe senso dubitare di lui e chiedere una perizia psicologica), visto cioè che un ragazzino di 13 anni può comportarsi come un feto di poche settimane (che non è più un embrione), io sono curioso di sapere:

perchè un feto può essere annichilito mentre un bambino di 13 anni no?

In base a quale differenza una donna può annichilire un feto di 6 o più settimane (che quindi non è più un embrione), mentre un bambino di 13 anni no?

Ciao

brunaccio

@ kaworu
super quotone
hai spiegato la potenza e l’atto mille volte meglio di me…condivido in tutto quello che dici.
ciao a tutti vado a nanna 🙂

brunaccio

ci si interessi di vite già in atto prima di sputare sentenze su magari chi per una leggerezza,chi per mancanza di soldi,chi perchè incapace in quel momento di dare vero amore di cui un feto ha bisogno per diventare uomo..il feto percepisce percezioni embrionali,una persona no.poi il rapporto con la coscienza è individuale.
inoltre esistono gli anti concezionali ma manco quelli
poi non so se la chiesa si è rivista ma fino a poco tempo fa diceva..se in un parto si deve scegliere tra la vita della madre e del feto supremo atto d’amore e santità è che la mamma muoia e il feto viva…magari adesso l’hanno un po’ rielaborata…non so

brunaccio

…io c’è l’ho con santa romana chiesa (babilonese) non con chi scrive.
ovvio che poi l’aborto è un dramma,ma pensassero prima a chi muore di fame,o a fermare guerre e bombardamenti.anzi buttare vergogna su chi vive già un dramma simile,mi sembra tanto la lapidazione dell’adultera…posto che parlo metaforicamente non mi permetterei mai didire a qualcuno,o alla pagliuzza e la trave,via…questa viene meglio
ciao davvero

brunaccio

preciso,perchè off topic…era più che altro rivolto a tal amico dell’arte…se legge capisce…poi sulle scienze e le cure non lo so…anche io come asatan anche sull’indusrtia farmaceutica(e anch’io ci ho dovuto un po combattere…)spesso fa un po’ prevalere il lucro sul giuramento di ippocrate,che comunque penso debba riguardare anche loro

DarioK

quoto Asatan ore 18:23
i principi base dell’omeopatia sono orribili (almeno quanto quelli su cui si fonda il cristianesimo), solo che all’epoca della sua formulazione era forse meno pericolosa di altre empiriche medicine; inoltre in tutte le sperimentazioni (migliaia) fatte a doppio cieco la sua efficacia è stata nulla; e non portatemi come scusa le lobby farmaceutiche, che pur ci saranno, ma un farmaco per essere studiato ricercato sperimentato costa follie, un rimedio omeopatico non passa per nessuno di questi stadi ed i suoi ingredienti per definizione non possono costare più dell’acqua distillata, ergo sono super costosi. Poi si tende a mettere in rilievo solo i casi di presunta guarigione, ma nessuno vi racconta che Bob Marley si è curato con l’omeopatia
notte (per quanto riguarda quel criminale di Di Bella, tra parentesi era grande azionista di una grossa industria di somatostatina, direi che è il padre pio della medicina)

brunaccio

@ dario k
hai ragione. io non mi intendo e mi hai chiarificato…anche io non credo nelle cure omeopatiche d’istinto…l’unica cosa che dico,e questo entra nella politica,la scienza,che dovrebbe essere strumento di liberazione umana,a volte anch’essa cede al discorso economico…ad esempio si moltiplicano farmaci con lo stesso principio attivo,o talvolta saltano fuori farmaci che vengono poi tolti…proprio perchè la fretta dell’investimento ha limitato i passagi di cui t intendevi.
per il resto,pur amando marley come artistalui tra l’altro non voleva amputare il pollice,perchè se non si muoveva sulle note non riusciva a comporre,quindi c’era un discorso anche artistico oltre che superstizioso per me…insomma anche io quando ho dovuto fare cure ho sempre scelto la medicina “ufficiale”,perchè perlomeno ha grandissime garanzie di serietà rispetto a quelle “nulle” se non come placebo al massimo o in caso di piccolissimi malesseri.

mary

Di Bella è stato fatto fuori dal regime potentissimo della medicina “ufficiale”
Non solo lui, anche altri (Hamer) sono stati perseguitati….

Di Bella visitava gratuitamente, era un grande scienziato.
Degno di grande rispetto perchè vittima di un sistema corrotto che specula sulla sofferenza più atroce.

Perchè non ve la prendete con quel mai@le di Marcelletti pedofilo che bene ha fatto a togliersi di mezzo?

Salvatore Pannozzo

Si è liberi di decidere di fare il trattamento o no ma se si è maggiorenni. Se si è bambini e la scelta dei genitori dipende da cause religiose deve essere un equipe di medici a decidere. Meglio affidarsi a loro che ad un signore che vive sul cielo (per esempio)

maxalber

I meccanismi mentali di approvazione delle medicine alternative sono, a mio parere (ma non solo mio), sovrapponibili all’approccio alle religioni.
In entrambi i casi si crede a quanto viene affermato per FEDE e non per evidenza.
Sulla capacità della medicina “ufficiale” (che in realtà va chiamata EBM, cioè medicina basata sull’evidenza) di guarire malattie come l’Hodgkin ci sono dati incontrovertibili e incontestabili.
Sull’efficacia delle medicine alternative ci sono quasi esclusivamente affermazioni aneddotiche. Le prove mancano.

Che quindi i credenti si bevano le fole alternative (Di Bella e Hamer, omeopatia, naturopatia etc.) non è per nulla sorprendente.
Mi hanno invece sempre un po’ sorpreso e meravigliato i razionalisti che si curano con le alternative (ne conosco) e gli scettici cicappini religiosi.
A queste apparenti contraddizioni comportamentali mi sono dato sempre delle spiegazioni di tipo psicologico, ma naturalmente sono solo mie supposizioni. Non sono un esperto di psicologia.

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