India, la Corte Suprema boccia i matrimoni combinati

Une giovane induista si era convertita, per amore di un insegnante, all’islam. La sua famiglia d’origine, che non aveva accettato il rapporto (dal quale era anche nata una bambina) l’ha riportata a casa con la forza e l’ha costretta a sposare un indù. L’insegnante si è rivolto alla Corte suprema indiana, la quale ha sentenziato che una maggiorenne è libera di scegliersi lo sposo: “se i genitori non approvano un matrimonio intercomunitario o intercasta, il massimo che possono fare è interrompere le relazioni sociali con la ragazza. Ma essi non possono bastonarla, praticare violenza né opprimerla”. La ragazza è ora sotto protezione della polizia, per il timore di vendette da parte della famiglia di origine e dei fondamentalisti indù.

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36 commenti

peppe

Sì ma comunque le religioni sono amore, tolleranza e rispetto reciproco. Mi preme sottolinearlo a scanso di equivoci.

Alberto

Ormai è diventato un pregiudizio il fatto di attribuire il torto solo agli induisti visti come fondamentalisti, ma è giusto che quella donna per sposare un uomo musulmano ha dovuto cambiare religione? Perchè non sposarsi mantenendo l’aredenza alla propria? sicuramente è stata costretta per essere accettata dai famliari del marito. E’ vero che le religioni dividono invece che unire.

Giona sbattezzato

Alberto, per sposare un musulmano devi essere o diventare musulmano.
Quindi è peggio di quello che pensi, non è stata una imposizione della famiglia di lui, si tratta di una imposizione religiosa islamica.

peppe

Le conversioni religiose per amore sono le mie preferite: fino al giorno prima lei magari era una devota di ganesha e il giorno dopo si inginocchia come niente fosse verso la mecca. Questi dei valgono proprio una cicca se uno per amore può cambiare casacca religiosa come se niente fosse.

Ridicoli: sia lei che lui.

Viano di Vagli

Perché non vi limitate a farvi i casi vostri, ovvero quelli della Chiesa italiana? Altrimenti mi metto a postare sul primo sito ateo indiano che trovo su Internet.

peppe

Perché non vi limitate a farvi i casi vostri, ovvero quelli della Chiesa italiana? Altrimenti mi metto a postare sul primo sito ateo indiano che trovo su Internet.

Fai pure. I comici servono un po’ dappertutto.

Marco C.

“Perché non vi limitate a farvi i casi vostri, ovvero quelli della Chiesa italiana?”

Ma se siete voi che continuate a lamentarvi che parliamo male solo della chiesa ?

Bruno Moretti Turri

@ Viano di Vagli

I “fatti nostri” (dell’UAAR) sarebbero quelli della chiesa “italiana”?
(Quale?)

Colpo di sole od overdose di gasparrina?

Pregasi leggere lo Statuto dell’UAAR!
Qualunque attacco alla laicità, anche su Plutone o Alfa Centauri,
è fatto che ci riguarda!

Kaworu

@viano

chi ha mai detto che ci si “occupa” solo della chiesa cattolica qui?

ovvio che essendo un sito di atei e agnostici razionalisti italiani, il piatto forte è la chiesa cattolica.

ma ci sono un sacco di intigoli.

ovviamente se vivessimo altrove, le proporzioni sarebbero ribaltate.

tanto di cappello se sai scrivere in hindi.

Viano di Vagli

La realtà indiana è talmente grande e complessa che non possiamo giudicarla coi nostri metri. Non abbiamo elementi per capire quale sia il comportamento più laico e quello più religioso. Non sappiamo nemmeno in quale stato dell’ India è successo. Forse il lato positivo qui è il ricorso alla Corte Suprema, ma in ogni caso pare lo abbia fatto il maschio della situazione. Poi, per carità, se non vi bastano i casi simili italiani, che ce ne sono, divertititevi pure a paragonare cavalli con kiwi.

bardhi

@ Viano di Vagli

hai ragione qunado dici che “ealtà indiana è talmente grande e complessa che non possiamo giudicarla” e vero ed vale per ogni paese per quanto grande o piccolo sia.

so che la mia è una semplificazione ma non penso che si tratta di cavalli e kiwi ma comportamenti umani assimilabili in quanto tali ad esigence universali della nostra specie.

Bruno Moretti Turri

Il metro e il kilometro dei diritti umani è universale.

Ma vanno bene anche yarde, pollici e piedi dei diritti umani!

A differenza di arabia saudita e vaticano,
l’India ha firmato la Dichiarazione UNIVERSALE dei Diritti dell’uomo
(e della donna) e del cittadino/a.

Universale = καθολικός = katholikòs.

Noi atei & brights siamo gli unici veri katholikòs del mondo… 😉

Viano di Vagli

Quante centinaia di milioni di Indiani hai conosciuto, Bruno M.T? Comunque commentami pure la notizia, finora hai commentato solo i miei commenti.

GIONABETA

La Corte suprema indiana ha sentenziato che una maggiorenne è libera di scegliersi lo sposo.
Spero e mi auguro, ma non ho dubbi su questo ( che qualcuno me li chiarisca in caso contrario), che ANCHE una minorenne sia libera di scegliere.

ParkaDude

Ma il marito musulmano…? L’ha ripudiata perche’ nel frattempo e’ stata costretta ad avere un altro uomo…?

peppe

Ma il marito musulmano…? L’ha ripudiata perche’ nel frattempo e’ stata costretta ad avere un altro uomo…?

Sicuro.

Chiericoperduto

@Viano
Già vieni sempre a fare il troll…ci vuoi anche dire quale aromento possiamo discutere?
P.S.
Una volta ho provato a fare il troll in un sito cattolico (con molto tatto e diplomazia, vista la suscettibilità dei religiosi): sono subito stato offeso, aggredito e infine bannato. Se avessi scritto loro il mio indirizzo di casa mi sarei trovato qualche fanatico alla porta sicuramente.

lamb-O

> Spero e mi auguro, ma non ho dubbi su questo ( che qualcuno me li chiarisca in caso contrario), che ANCHE una minorenne sia libera di scegliere.

Il diritto indiano in effetti include il concetto di età nuziale, che è di 21 anni per gli uomini e di 18 per le donne – sono in discussione l’equiparazione, che abbasserebbe l’età a 18 per i maschi, e l’obbligo di registrazione che attualmente non c’è (salvo aggiornamenti di cui non sono al corrente).
Ci sono nei fatti molti matrimoni tra minorenni in alcuni stati, dettati in sostanza da ragioni economiche, ma per la legge sono irregolari e gli interessati hanno diritto a richiederne l’annullamento.

lamb-O

> Alberto, per sposare un musulmano devi essere o diventare musulmano.

Per la precisione bisogna essere perlomeno membri di un’altra religione del libro (cristiani o ebrei, insomma). Suppongo possano esserci varianti a seconda della zona, ma non ne sono al corrente.

ferdinando

Una volta mi ero innamorato di una marocchina qui in Italia,ci frequestavamo ma io non avevo approfondito mai l’aspetto religioso(quello suo ovviamente),le avevo comunque detto di essere diventato ateo dopo essserer stato battezzato verso i tre mesi.Dopo un pò mi porta con lei prima a parlare con un dignitario del suo villaggio che poi ho saputo che fosse un suo parente e poi pretendeva che frequentassi una moschea e che facessi un digiuno in concomitanza del ramadan.Per evitare equivoci le dissi che se voleva stare con me a me non interessava quali chiese frequentasse e che allo stesso modo non doveva pretendere che io frequentassi le sue.Ovviamente lei,succube dei suoi parenti ed amici qui in Italia,non mi ha più frequentato,cosa che mi ha lasciato un po male all’inizia ma poi ho capito che sarebbe stato meglio così.Ovviamente ci sono anche i casi inversi e diverse ragazze italiane,cattoliche o meno,si convertono all’islamismo per regolarizzare una loro posizione sentimentale.Allora posso affermare,egoisticamente parlando,che le religioni dividono le persone,che importa credere a qualcosa se uno si ama?Morale della storia consiglio a chiunque prima di innamorarsi di chiarire prima le questioni religiose o di altro tipo.Grazie ciao a tutti

amedeo

@bruno moretti turri
giusto per pignoleria: il plurale di katholikos è katholikòi

peppe

@ferdinando
Come canta Fabbri Fibra: “una donna col velo non la vorrei neanche per prova”.

Peraltro, ne ho sentite di peggiori. Un ateo, anche frequentatore di questo blog (non faccio nomi, non è educato), s’è fatto addirittura una trasferta nel paese d’origine della sua fidanzata (ormai credo moglie) islamica per chiedere la sua mano, fingendosi (!) islamico pure lui. Vabbe’ che uno per amore può fare dei sacrifici, vabbe’ che forse agli invasati islamici è meglio non far sapere che sei ateo (potrebbero accoglierti a sciabolettate) ma almeno un po’ di dignità… M’immagino in un futuro, quando avrà dei figli, che sarà dura recitare la parte del muslim persino coi pargoli, per evitare che questi lo spuXXanino (con tutte le conseguenze del caso) di fronte ai nonni… Bah…

MicheleB.

Non bisogna andare certo fino in India, perchè sulle ragioni del cuore prevalga il timor di Dio: son abiti tutt’ora indossati anche da tanti europei. Contenti loro…

Andrea

@Viano di Vagli scrive:
Perché non vi limitate a farvi i casi vostri, ovvero quelli della Chiesa italiana? Altrimenti mi metto a postare sul primo sito ateo indiano che trovo su Internet.

Ma comincia tu a farti i tuoi di casi.

Per tornare al topic, come già altri hanno fatto notare, le religioni sono la prima fonte di odio tra i popoli. Questo è solo l’ennesimo caso.

Ciao a tutti

Toptone

La faccenda è assimilabile ai matrimoni misti di tragica memoria americana. Anche lì, divieto per ragioni razzistiche e/o religiose.

Non c’è un solo argomento serio e razionale a sostegno delle tesi dei bigotti, ma d’altra parte da chi adora idoli e idoletti di legno (e li porta in processione coperti d’oro) non c’è da attendersi molto.

Per Viano di Vagli: qui in questo forum si può discutere liberamente di tutto. Se vuoi invece fare come il Papa – cioè parlarti addosso – vai sui forum cattolici. Ma stai attento a quello che dici: che sia IN LINEA con la “dottrina” del momento, sennò prima t’insultano, poi ti minacciano poi ti bandiscono.

Viano di Vagli

Visto che i casi italiani ci sono, perfino tra gli atei? Modesta proposta. Risolviamo prima i nostri, poi andiamo a rompere i turbantoni agli Indù.

peppe

Visto che i casi italiani ci sono, perfino tra gli atei? Modesta proposta. Risolviamo prima i nostri, poi andiamo a rompere i turbantoni agli Indù.

Nooo… e perchè? L’ateismo è un fenomeno apolide e mondiale: se c’è da lavare i panni sporchi meglio fare una lavatrice unica. Senza peraltro nascondere le mutande spataccate in casa propria.

peppe

In ogni caso, Viano, il caso da me citato di ateo paraXulo non ha niente a che vedere con la notizia in questione. Anzi dimostra solo che difronte all’intolleranza e al settarismo delle religioni, compresa la tua, a volte si fa prima a dire le bugie per quieto vivere… che è poi è perfettamente coerente con l’ipocrisia imperante in ogni credo religioso, in occidente come in oriente, indù compresi.

Riccardo

@ Stefano
beghe fra religiosi.
non mi tange.

@ peppe
Ridicoli: sia lei che lui.

Non me ne vogliate, naturalmente siete liberissimi di pensarla come volete ma vorrei confrontare il nostro punto di vista.
Si parla di esseri umani, di persone come noi che sono state cresciute con modi di vedere il mondo e la vita totalmente diversi dai nostri ma che provano le stesse nostre emozioni.
Poter vivere in un mondo dove tutti sono liberi allo stesso modo, questo è il mio sogno, non è anche il vostro?
Trovarsi ovunque il vecchio sciamano vestito di bianco gettare invettive e lanciare ordini tremendi ci ha inaridito fino a questo punto?
Quando un povero africano si ammala perchè non ha usato il preservativo la prima cosa che pensiamo è “cavoli suoi, poteva anche non essere cristiano”?
Capisco il pensare prima alla propria di libertà ma almeno un briciolo di pietà, prima di leggere “cristiana” specifico, umana.
Alla fine la notizia è pure positiva, la Corte Suprema si è pronunciata a favore delle donne, un piccolo passo verso la libertà dell’individuo in India.
Ripeto, volgio capire, mi sono scaldato ma vi rispetto.

peppe

@Riccardo
Eh non lo so, sai… il tuo teorema dovrebbe essere quindi che un tonto in terra di tonti è da compatire perchè prodotto del sistema. Ma non so perchè ma non mi convince: se ci pensi, tutti i frequentatori atei di questo sito, secondo il tuo ragionamento, sono delle strane anomalie (che infatti la lobby credulona vuole zittire) in un paese cattolico, con governanti servi di uno stato estero…

I due sposi in questione, ribadisco, sono semplicemente ridicoli, a maggior ragione se una corte suprema deve pronunciarsi su una questione di cui, se le divisioni settarie e religiose non esistessero, non avrebbe nemmeno parlare. Non so se mi spiego.

La pietà io la riservo alle vittime del fanatismo, non a chi (e qui faccio esempi di cronaca italiana) si converte dal cristianesimo all’islam pr amore e dopo qualche anno si lamenta che il marito marocchino la massacra di botte. Quella è stupidità.

peppe

PS: Resta intesa, chiaramente (ma è un corollario implicito del mio post precedente) il mio più totale disprezzo e condanna per chi fa violenza alle donne, sia esso muslim, indù, judeo, cristicolo o ateo. Ma si sa i diritti umani non vanno a braccetto coi precetti religiosi, e l’induismo non fa eccezione.

Riccardo

Chiaro, grazie della risposta, ma il mio punto di vista è più verso l’idea che anche se non esistessero le religioni si continuerebbe ad assistere a simili fatti con solo poche modifiche, anche se radicali, se il cambiamento globale non adasse a braccetto con un evoluzione del rispetto reciproco.
Fin quando esisteranno dei ragazzi che cospargeranno di benzina un indiano perchè è diverso da loro non mi potrò sentire tranquillo solo perchè non sarà implicata nessuna religione.

Riguardo al punto del tonto da compatire mi hai fatto tornare in mente una mia compagna di classe di tanti anni fa che durante una lezione di storia medioevale particolarmente accentrata sulle donne iniziò a protestare e a dare delle stupide a quelle donne che non si ribellavano, la risposta scontata della mia professoressa fu “se ci fossi stata tu al posto loro ti avrebbero inculcato quel modo di pensare e ti sarebbe sembrato, forse ingiusto, ma normale vivere in quel modo, erano persone come lo siamo noi adesso, non erano delle stupide sempre pronte a chinare la testa, se ci sono stati dei grandi cambiamenti è proprio perchè per secoli ci sono stati tentativi di cambiare delle leggi e dei modi di pensare ingiusti”.

Non ho teorie riguardo ad una minoranza anomala, per me il punto di partenza e di arrivo è l’integrità e il rispetto reciproco.
Come potrei definire “anomalo” un eroe civile come Beppino Englaro?
L’anomalità la vedo quando qualcuno vuole prevaricare le idee dell’altro o non si mette mai in discussione o in una posizione paritaria in un dialogo.
Tutte anomalie che con tristezza posso dire, naturalmente generalizzando. appartenere alle religioni.
Sono invece molto contento di poter discutere civilemente con te.

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