Sbattezzo su Raiuno: il video

E’ ora disponibile su YouTube il video del confronto sul tema dello sbattezzo andato in onda domenica su RaiUno nell’ambito del programma Sabato e domenica. Protagonisti Franco Miano, presidente di Azione Cattolica, e Adele Orioli, responsabile delle iniziative giuridiche UAAR e co-autrice di Uscire dal gregge. Storie di conversioni, battesimi, apostasie e sbattezzi.

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40 commenti

lindoro

complimenti adele, una presenza di gran classe… contrariamente al fumoso e inconcludente contraltare (espressione mai più azzeccata!)
il conduttore mi pareva palesamente combattuto tra il “dover” difendere la nostra religione ufficiale e forse qualche senso di simpatia per la nostra adele. l’imbarazzo era palpabile, ma comuque ha ben fatto il suo mestiere direi riuscendo a mantenere una buona equidistanza.

Giorgio

Ottimo, brava Adele, chiara e concisa. (Applauso)
Condivido l’impressione di Lindoro sul conduttore. Peccato l’errore, ancora una volta, sulla nostra denominazione.

Bruno Gualerzi

Perfettamente a suo agio Adele Orioli, in grado come meglio non si poteva di dimostrare come l’ateo sia ben altro da quanto viene dipinto da certo clero. Ma proprio in relazione a questo debbo spezzare una lancia anche in favore del presidente dell’azione cattolica, comprensibilmente a disagio, ma credo sinceramente rispettoso di chi rivendica un diritto indiscutibile. Corretto anche il conduttore.

peppe

Bel dibattito.

Arguta e pronta la nostra Adele, retorico, fuffevole e vago l’altro… ma c’era da aspettarselo.

Uruz7

finalmente sono riuscita a vedere l’intervista! mi ha colpito molto la compostezza di Adele Orioli nello spiegare il tutto, non credo avrebbe potuto farlo con maggior chiarezza dato il pochissimo tempo a disposizione (se solo avesse avuto a disposizione solo qualche minuto in più….), ho paura però che servano ancora molti interventi di questo tipo perchè le persone abbiano la possibilità di comprendere l’importanza di questa iniziativa.

ho notato come il significato dell’acronimo UAAR risulti complicato per le persone e
come tutti quelli che alla fine non hanno argomenti reali per confutare, si aggrappino con le unghie e con i denti al termine improprio “sbattezzo”, come se la forma cambiasse la sostanza.

il conduttore mi ha fatto un pò tenerezza, mi sembrava un pò imbarazzato, bisogna capirlo, i giornalisti in italia non sono abituati a questo genere di confronti.

continuate così ^_^

For all the gods

è stata una giusta scelta non dircelo in anticipo, ora si può comunque vedere, quei pochi minuti sarebbero stati facili da bruciare, il tempo di una pubblicità.

FaberIptius

Ho trovato il video un po’ scadente come qualità: mi pare di capire che sia stato registrato direttamente dalla TV (si vedevano le interruzioni che vedo anche dalla TV di casa e l’audio era leggermente fuori sincorno).

Al di là di questo mi sembra che:
– Adele Orioli sia stata impeccabile,
– il presidente dell’AC non sapeva che pesci prendere (com’è logico che sia), riferendosi a punti positivi come la qualità dei sacerdoti (boh?!) o l’impegno di alcuni laici… ma soprattuto, verso la fine, il discorso del PEDObattesimo e delle insulsaggini della storia, la tradizione e l’identità (capacità argomentativa = 0) che non si cancellerebbero: ridicolo,
– il conduttore mi è piaciuto molto perché equilibrato e perché ha fatto delle vere domande, per esempio quando si è riferito al fatto della Germania, con il sostentamento volontario del proprio clero, che se applicato in Italia porterebbe alla morte tutti i preti!!!

Sarebbe magnifico se dalla RAI mantenessero la parola e se si potesse ancora parlare di questo argomento (ma anche di altri, tipo 8×1000, laicità delle istituzioni, crocifissi ecc.)

Giovanna

L’intervento di Adele è perfetto sotto tutti i punti di vista. Davvero complimenti!!!

Andrea

Ottima presenza televisiva direi.
Sicuramente sa veicolare con efficacia i contenuti dell’UAAR.

Luigi

complimenti alla bravissima adele. se l’altro e’ addirittura il presidente della ac … figurarsi i soci …

GIONABETA

Ottima la nostra Adele, precisa e determinata.
Una piccola (grande) considerazione.
Essere relegati alle otto di una domenica mattina la dice lunga sul potere pervasivo della chiesa.
E’ troppo chiedere al vespide cardinalizio una puntata sul tema?

strozzapreti

Adele traspirava la serenità e la fermezza della razionalità, da oltre Tevere solo discorsi oltre le nuvole ed inconcludenti.

Ivano

Mi voglio complimentare con Adele per la sua chiarezza e imperturbabilità, di gran lunga superiore al suo interlocutore. Nessuno ha però notato quanto sia rilevante che ne hanno parlato addirittura su Rai Uno, significativo a mio avviso del fatto che lo sbattezzo stia diventando un fenomeno sempre più diffuso e conseguentemente che l’Uaar stia acquisendo maggiore visibilità.

HCE

sorprendente che un giornalista della rai osi parlare di sbattezzo in termini anche solo vagamente sensati. non scommetterei molto sulle sue prospettive di carriera, dopo questa intervista.
significative le sviste sul nome dell’UAAR (razionali invece di razionalisti, sia nella presentazione che nella didascalia) e sul nome della orioli (“Arioli” nei saluti finali).

il numero dei download come indicatore del numero di sbattezzati è debole, e si presta ad essere attaccato.
aspettiamocelo, se si tornasse sull’argomento. poteva starci da parte di Orioli la notazione che la chiesa non fornisce statistiche sugli sbattezzi.

buffa anche la scelta dell’ospite di lato cattolico, sarebbe stato più naturale avere un personaggio di alto livello della chiesa, non il presidente dell’AC, che peraltro ha saputo reggere bene la parte del cattolico rispettoso della libertà individuale, almeno per la prima parte.

il punto di vista complessivo era comunque quello della comunità cattolica che conta i flussi in entrata ed in uscita, compensando i secondi con i primi, non quello di una società in cui una parte dei cittadini sono religiosi.

buono lo spunto del conduttore sull’imposta di culto in germania.

aberrante invece l’argomento di miano sulle “appartenenze”, determinismo comunitaristico della peggio specie.
anche se non sentirò la mancanza di questo pezzo di appartenenza a “lanostrastoria”

Brava Adele, e tutti quanti hanno contribuito ad arrivare a questo risultato.

(e per questo decennio la tivu itagliana ha parlato di non cattolici, se ne riparla dopo il 2010)

Jenna

Bravissima Adele, io al suo posto mi sarei infervorata un sacco, lei invece ha mantenuto la calma e ha argomentato alla grande!!!
Unica pecca: la durata! Solo 10 minuti!!!
Spero che prima o poi in qualche programma si possa vedere un bel dibattito come si deve 🙂 (sogno? Utopia?)

Roberto Grendene

ai complimenti ad Adele, aggiungo i complimenti al giornalista: visto cosa passa la tv di questi tempi, il servizio mi e’ sembrato esemplare

lindoro

Jenna,
10 minuti dei quali almeno 2 o forse 3 occupati da un patetico servizio introduttivo con famiglie felici e bimbi sorridenti mentre vengono battezzati. comunque è il dazio che (ancora, e per molto temo) ci tocca pagare: la difesa d’ufficio dello status quo.

Rothko61

Brava Adele.
Corretto il giornalista.
L’altro doveva difendere posizioni indifendibili…

raphael

Le origini non si cancellano…..siamo fatti della nostra storia……
é proprio in queste frasi la violenza critiano – cattolica. Voi cattolici avete imposto agli altri le vostre verità con la complicità/iniziativa del potente di turno. La nostra storia è fatta di vostre imposizioni.
Con la costituzione del 1948 si è entrati in una dimensione democratica fatta di valori universali da TUTTI sottoscritti e dunque NON cattolici nè cristiani nello specifico. La storia recente ci ha consegnato un accordo che è origine di una convivenza pacifica. In altri termini non ci uccidiamo in virtù di quei valori costituzionali.
Sarebbe ora che VOI cattolici li rispettaste: quei principi vengono PRIMA di qualunque tradizione del resto imposta in precedenza

HCE

sei ottimista, raphael.
(e dimentichi che la costituzione è tarata dai patti lateranensi).

è un patto sociale come un’altro.
e nemmeno quello l’ho firmato, a quanto ricordo.

MARCATEO

Caro Uruz7, per aver a disposizione qualche minuto in + bisogna essere crociati, non atei. Cominciamo ad accontentarci di queste briciole. Pensa ad una trasmissione così solo 30 anni fa…

aldo

Complimenti! peccato che si sia dovuto interrompere il dibattito proprio quando si stava infervorando – aspettiamo la prossima puntata.

Third Eye

Adele ha tenuto bene banco, molto più preparata e concreta dell’interlocutore, ma peccato all’ultimo si vedeva scalpitasse un po’… E peccato che lì paresse 10 anni più vecchia :s…

paola

@raphael
hai perfettamente ragione, ma hai sentito no, vogliono trovare le radici cristiane pure nella rivoluzione francese??
comunque grande Adele, calma, sicura di sè!
UAAR su rai uno: UNBELIEVEBLE!!!!sono troppo felice!

raphael

* HCE
Non è questione di essere ottimisti o meno.
La tara dei patti lateranensi non la dimentico affatto; essa stessa si pone come un elemento in chiara contraddizione con i valori democratici sottoscritti. Basta fare un giro sul sito dei costituzionalisti italiani per rendersi conto di come quel patto sociale che tu hai firmato (o hai rifiutato la cittadinanza italiana?) non sia un patto sociale come un altro e di quanto il dibattito fondato sulla sua analisi sia stringente per la controparte cattolica. Esprimendoti così rifiuti la storia, ti poni su di un piano di pura astrazione e non comprendendo l’importanza della costituzione come accordo fra le parti dai spago ai cattolici.
Ogni aspetto dei contrasti che ci dividono ha un evidente riflesso in quella costituzione; se la ignori come puoi controbattere? come puoi evidenziare i loro torti?

raphael

*paola
se è per quello loro asseriscono che tutto il bene viene dal cristianesimo e tutto il male dall’ateismo (in soldoni) per cui sarebbe, a mio parere più utile inchiodarli alle loro responsabilità per aver tradito i contenuti di quel patto sociale che pure (secondo loro) sono il frutto del solo cristianesimo…

HCE

@raphael: tutto il dibattito sullo sbattezzo dovrebbe essere sufficiente per capire la differenza tra adesione volontaria ad un contratto/patto sociale/comunità/religione e l’essere stati iscritti d’ufficio in un registro per il solo fatto di essere nato su un certo territorio da una famiglia con una certa identità religiosa.

per quanto sia apprezzabile la costituzione, rimane un patto a cui sono stato iscritto d’ufficio.

rimane anche un documento pieno di bellissime dichiarazioni d’intenti, scritte con la consapevolezza che non sarebbero state messe in pratica (anzi, il livello di applicazione della costituzione nella realtà materiale va diminuendo con gli anni).

rimane un documento in cui il valore fondamentale è il lavoro, non la libertà delle persone.

rimane come abbiamo già detto che la base di un edificio giuridico formale è erosa alla base dai patti lateranensi, il che è un utile indicatore di quanto ci si possa aspettare dalla democrazia formale in itaglia.

percui posso al massimo accettarla come fondamento degli aspetti burocratici della vita civile, ma non ci costruisco sopra.

e nemmeno baso il mio punto di vista sul presente e del passato prossimo su un patto che non ho sottoscritto. è stato un fatto storico rilevante, ma non più di quanto lo sia stato il mio battesimo.

raphael

La tua adesione alla costituzione è tale fino al tuo rifiuto. Il battesimo lo si dà…..
Voglio dire che non puoi ignorare la storia: ti ci trovi in mezzo e via ma la costituzione è un punto fermo, un pezzo di carta di cui chiedere il conto alla controparte. Resta il fatto che puoi come Onfray tentare di costruire un’etica differente che potrà o meno imporsi col tempo…. ma resta quell’accordo ed il diritto positivo che ne deriva a regolare i nostri pacifici rapporti. Possono essere modificati ma non ignorati…. ma qui si tratta di una controparte che è inadempiente e noi ci troviamo nella posizione di chi glielo può rinfacciare. E lo faccio con piacere perchè in fondo la cosa gli rode.

miro99

finalmente un po’ di visibilita’,,,, sono contentissimo di essermi Sbattezzato e di essere socio UAAR, brava Adele e bravi tutti Voi,,,
schiacciamo i bacarozzi !!!!!!!!!!

HCE

e come faccio a sbattezzarmi dalla costituzione? divento apolide?

comunque non la stò rifiutando in toto, le stò dando il peso che merita: è un documento storico di una fase diversa da quella attuale, in cui – tagliando con l’accetta – cattolici comunisti e liberali erano tutti fatti di tutt’altra pasta rispetto a quelli attuali, in cui a dirsi fascisti in pubblico ci si vergognava e si rischiava una sana dose di bastonate. in cui larghi strati della popolazione erano coinvolti in grosse lotte sociali, e lo sarebbero stati ancora per una trentina d’anni. in cui capitale o lavoro erano gli estremi di una divisione ben più netta di ora.

sfumata questa base materiale, anche il peso del documento nella storia attuale è fortemente ridimensionato.

è pure la base del diritto formale, chepperò in itaglia è abissalmente lontano dalla realtà materiale.

percui non penso abbia troppo senso aspettarsi dalla “controparte” che la rispetti.

anche perché io stesso mi sento vincolato a questo documento solo nella misura in cui ne deriva una qualche forma di monopolio statale della forza.

raphael

e come faccio a sbattezzarmi dalla costituzione? divento apolide?

Infatti….. e questo dovrebbe darti la misura di quanto quel documento sia importante. Del resto lo sostituiresti con cosa? Con un altro pezzo di carta che i cattolici NON sottoscriverebbero o tradirebbero allo stesso modo?
Al contrario quella carta è programmatica e non attuata oltreché oggi utilissima in quanto tante sono le prove non opinabili che possiamo vantare contro di loro…
Sia chiaro non mi aspetto che la rispettino ma distinguerei comunque fra cattolici democratici e fondamentalisti. In fondo il divorzio e l’aborto sono leggi cattoliche nella misura in cui sono loro ad averle approvate essendo ieri come oggi fortemente maggioritari in parlamento …..ed è la riprova di come quei valori non sono cattolici ma universali, non sono assoluti ma relativi, in un contesto ineludibile di relativismo etico voluto per costituzione.

zautern-dee-ikonoblasta

Patetico oltre ogni modo, spazio e tempo il giornalistucolo Di Mare che s’impappina dicendo “Unione degli Atei e deli Agnostici Razionali”, tradendo così la sua profonda avversione per i razionalisti!

Non ci sono parole, invece, per descrivere il capo-bastone dell’azione cattolica se non un avverbio e un aggettivo:

SEMPLICEMENTE VISCIDO!

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