Crocifissi ai seggi: il vademecum

Durante le consultazioni europee e amministrative il simbolo della confessione cattolica sarà presente in molti seggi elettorali. L’UAAR continua a ritenere tale presenza incompatibile con il supremo principio costituzionale della laicità dello Stato, e continua – e continuerà – a battersi in sede legale perché questo principio trovi finalmente un’applicazione concreta. Nel frattempo l’UAAR invita i soci, i simpatizzanti e i cittadini a compiere un piccolo gesto civico, chiedendo loro, laddove trovino un crocifisso affisso nei seggi elettorali, di chiederne la rimozione. Il vademecum è stato pubblicato nella sezione Scrocifiggiamo l’Italia.

Archiviato in: Generale, UAAR

82 commenti

takeshi

Certo che il piccolo gesto civico, la rimozione, è un bel sacrificio da chiedere al singolo in questo paese (S)fascio-cattolico. Col tipo di informazione che abbiamo si rischia di passare da squilibrati o balordi e di perdere una giornata in questura.

Sarebbe meglio un’azione in cui si uniscono le forze. Si potrebbe organizzare un sit-in permanente sotto il quirinale, tutti insieme fino a che il sonnacchioso Napolitano accetta di aprire gli occhi e riceverci.

strozzapreti

Sarà una bella lotta, qualcuno acconsentirà, qualcun’ altro nò, perchè è difficile sradicare concetti di vita inculcati fin da bambini a questi signori. Nella sfortuna, come disabile avrei il vantaggio di votare da casa, dico avrei, perchè sono decenni che non voto, non c’ è la faccio è più forte di me, voterai per la UAAR se fosse possibile, cosa aspettano a dare la possibilità a tutti di votare da casa via internet, decantano tanto l’ informatizzazione del Paese, ma ciccia.

Roberto Grendene

La presenza di simboli di una idologia religiosa (che tra l’altro entra pesantemente nel dibattito politico influenzando le elezioni) e’ veramente fuori luogo nei seggi elettorali.
Ma ricordiamoci anche che quei seggi sono quasi sempre scuole pubbliche: quei simboli ideologici sovrastano allora, tutti i giorni dell’anno le teste degli studenti, a partire dai 3 anni di età (età di ingresso al primo tipo di scuola pubblica, la scuola dell’infanzia, cosiddetta “materna”)

Roberto Grendene

“non è la stessa cosa”
questa la risposta che ottengo dai pochi che difendono pubblicamente la presenza lde crocifisso nei luoghi pubblici (ed in particolare nella scuola), quando chiedo loro se la penserebbero allo stesso modo se fosse affisso alla parete un altro simbolo come una falce e un martello oppure un insieme di simboli (crocifisso, mezzaluna islamica, menorrah ebraica, logo dell’uaar, ecc.)
in quella risposta, apparentemente amichevole, si cela tutta l’intolleranza e il voler conservare privilegi sui diritti fondamentali del prossimo.

zach85

Ma non potete rompere le scatole per ogni cosa. I seggi si tengono nelle scuole, dove già i crocifissi ci sono. Non penso che qualcuno li metta là per spingere gli elettori a votare per i cattolici 😀

Juri

Sono d’accordo con Takeshi. Ma per favore, secondo voi un cittadino medio, in sto paese di *****, si premura di piantare una grana per togliere un crocifisso da un’aula in cui deve stare dai 2 ai 3 minuti, il tempo di una crocetta, e per di più dentro una cabina? Ma dai, è surreale.
E poi sapete cosa vi dico? ma chi se ne frega del crocifisso! non sono queste cose che mi preoccupano, è solo un simbolo, si può tgranquillamanete ignorare come fareste con un quadro. Il problema è un altro!!
Per analogia, diciamo che sarei ben contento di vivere in una ipotetica piazza Berlusconi salvatore d’Italia, se significasse toglierlo di mezzo!
Un po’ di pragmatismo, su..secondo me questa è un’iniziativa ridicola. Poi io sono io, e quello che dico ovviamente vale solo per me.

Andrea

@zach85

Come si fa a ritenere una rottura di scatole il rispetto della laicità di uno stato?
Come si fa a rassegnarsi alla religione di stato?
Se le scuole pubbliche non sono laiche, perchè dovrebbero esserlo anche i seggi?

Bruno Gualerzi

Spero proprio, un pò vigliaccamente, che nel seggio dove andrò (se ci andrò) a votare non ci sia il crocifisso. Francamente non ce la farei, in un piccolo paese dove tutti ci si conosce, a prendere una posizione che non verrebbe capita da quasi tutti gli astanti, di destra o di sinistra che siano. Tutti qui sanno come la penso, e proprio soprattuto in fatto di religione, ma mi rispettano come io li rispetto, e sicuramente non farei un grosso favore a UAAR facendomi passare per un intollerante, e magari anche superstizioso… perchè così, per paradossale che sia, quasi sicuramente finirei per essere considerato. Non chiedetemi se sia giusto esporre il crocifisso in un luogo pubblico perché non ho dubbi al riguardo, anche se prima che se ne parlasse esplicitamente non avevo mai fatto caso alla questione, non ricordando nemmeno, per esempio, se le classi dove insegnavo ce l’avessi o meno sopra la testa. Era, se c’era (ma quasi sicuramente c’era), un oggetto dell’arredo a cui si guardava, quando si guardava, come ad un qualsiasi altro oggetto.
Mi rendo sempre disponibile per sostenere una campagna per la ‘s’crocifissione (dopo lo ‘s’battezzo ci mancava anche questo) come istanza laica generale, ma a livello individuale non tutti i contesti si prestano. Sarà solo una scusa per giustificare un mio atteggiamento? Forse, e comunque mi sentirò sempre un pò in colpa… ma questa ‘confessione’ pubblica spero mi aiuti a non farla troppo pesare ^_^.

MicheleB.

Bruno, io invece spero proprio di trovarcelo, per poi farne notere l’incoerenza costituzionale lì davanti a tutti-sperando che ci sia tanta gente-e vedere le reazioni di un paesino come è anche il mio. Dati i miei orari lavorativi in quei giorni, però, mi sa che non avrò molto pubblico. Lo so, sono polemico.

Bruno Gualerzi

@ MicheleB.
No, no, non sei affatto polemico. Anzi – anche se la mancanza del crocifisso mi toglierebbe un bel peso – ci ripenserò.

stefano

non lanciatevi in iniziative lodevoli ma inutili.
🙁 prendiamone atto, viviamo in un paese retrogado e sottosviluppato.

ilaria

sono insegnante e ancora quando ero fedele alla chiesa(ERO!!!)
ho tolto il crocefisso dalla mia aula.

Sergio I

Da notare poi che se si chiede il rispetto della laicità dello stato – e quindi la rimozione del simbolo di una delle tante religioni ormai praticate in Italia, anche se la cattolica è indubbiamente (ancora!) largamente maggioritaria – si passa subito per intolleranti e anche fanatici o fissati (vedi anche intervento di Zach qui sopra).
Fatto sta che il loro simbolo i cattolici non vogliono toglierlo – perché c’è sempre stato, perché (ha sentenziato perfino una corte) il crocifisso è simbolo universale di pace eccetera eccetera.
Marcare il territorio, piazzare il proprio simbolo ovunque, che tutti lo vedano (anche se si vede poco o non si vede affatto – vedi intervento di Bruno!). Ti dà fastidio? Sei, nella migliore delle ipotesi, un povero scemo (vedi di nuovo zach). Se poi ne pretendi addirittura la rimozione sei, come si dice, un laicista, ovvero un ateo malvagio, un pezzo di sterco.
Però capisco anche Bruno che preferirebbe non litigare al seggio (dove si conoscono tutti).

brunaccio

mi togliete un problema…io personalmente a votare non ci vado…l’anti berlusconi non mi basta per votare dall’altra parte…posto che non è un apriori…ma politici veri che dedicano se stessi almeno in parte per i poveri e gli sfruttati non li trovo qua in italia neanche con la lanterna.
posizione mia personale e vado

ONESTO PRESUNTUOSO

C’è il rischio che iniziative del genere producano più male che bene, nel senso che non sempre si hanno i nervi calmi e la giusta preparazione giuridica per affrontare un branco di pecore retrograde.

Si rischia, in pratica, che il nervosismo prenda il sopravvento e che un gesto del tutto raginonevole – come la scriciffissione del seggio- diventi un pretesto per fare di tutta l’erba un fascio e sparare i soliti luoghi comuni sugli atei, cioè che sono nichilisti, immorali, violenti ecc ecc.

Chi si appresta a scrocifiggere da solo un seggio elettorale deve essere particolarmente preparato e tranquillo, mi verrebbe da dire proprio un santo.

don alberto

“Si rischia, in pratica, che il nervosismo prenda il sopravvento”

Ma come è vero!
e che scappi scritto:

” un gesto del tutto raginonevole – come la scriciffissione del seggio- “

Kanna Shirakawa

gia`, non perdiamo di vista l’obiettivo, che e` quello di rivendicare un diritto ma sopratutto di rendere condiviso il motivo per cui si rivendica un diritto

la “guerra” non e` quella di eliminare i simboli religiosi dai luoghi laici, ma di arrivare a far comprendere a piu` persone possibili che e` giusto farlo

se ci si batte per la prima cosa senza la seconda, si passa (vero o meno che sia) dalla parte degli intolleranti e dei prevaricatori, senza che alla causa laica ne venga in tasca nulla

Macklaus71

Sono d’accordo con Takeshi e Juri quando dice ” il crocifisso è solo un simbolo, si può tranquillamente ignorare come fareste con un quadro”. E condivido anche onestopresuntuoso.
Penso che in questo caso una legittima e nobile iniziativa personale sia pur indirizzata al rispetto della Costituzione come richiedere la rimozione di un simbolo religioso possa essere e troppo onerosa per il singolo e controproducente per la causa, grazie soprattutto alla potenza mediatica che il cattolicesimo ha in questo paese. E’ meglio concentrare le battaglie in territori più ampi e neutri, secondo me, tipo il potere della chiesa nell’informazione, nella politica e in temi come la scienza, la medicina e così via.

Kanna Shirakawa

hm … nel frattempo mi sono letto il vademecum citato nell’articolo, e devo convenire con Onesto Presuntuoso e con Gualerzi, che la procedrua, ineccepibile dal punto di vista legale, puo` diventare un boomerango per diversi motivi

immagino non sia possibile generalizzare, e se qualcuno ha una buona preparazione in campo legale, sangue freddo e risposta pronta, e sia gia` in un contesto di “guerra aperta”, allora che proceda

ma in un contesto urbano piu` ristretto, dove i funzionari del seggio sono conoscenti se non addirittura amici, presentarsi con documenti che richiamano minacce di esposti e denunce non credo sia il massimo

detto questo devo pero` complimentarmi per l’UAAR per lo sforzo nel fornire questi strumenti, laddove vi sia una situazione di guerra aperta sono indispensabili per muoversi con correttezza e le spalle coperte

Kanna Shirakawa

hm .. piccolo OT: frequentare questo sito mi procura, evidentemente, una “sindrome di Zelig” (inteso come film di woody allen, non il programma tivvu): di solito non uso un linguaggio cosi` ampolloso e sopratutto da post come il mio precedente sembra trasparire una competenza tecnica legale che assolutamente non ho

la mia era solo un’opinione, un sentire personale, sia chiaro, e cerchero` di darmi una regolata per ritornare a “parlare come mangio” 🙂

brunaccio

🙂 anche a me ci fa devo dire,soprattutto quando il discorso si fa ragionato…d’altronde kanna i concetti si esprimono con i dovuti termini…anche si in filosofia c’è chi dice che il termine precede il concetto anche se non mi trova pienamente in acoordo…dai che era per ridere 🙂

Aldissimo

Scusata, ma il problema è molto semplice:
ai seggi ci sono dei militari armati fino ai denti.
Se io protesto per il crocifisso, devo vedermela pure con loro, rischio di essere trascinato in caserma per identificazione e menate varie (come è stato raccontato l’anno scorso proprio su questo sito)
Purtroppo non siamo nella tanto bistrattata Turchia, dove i militari difendono la laicità con le armi, ma siamo in Italia.

alfredo

ma se voi ritenete il crocifisso insignificante, perchè dargli tanto peso gettandolo via? E se invece di togliere il crocifisso, nel segno del vero rispetto, vi adattaste ad un comportamento più positivo, proponendo che accanto ad esso vengano affisse immagini di Buddha, Maometto, Manitù e del Mostro degli Spaghetti Volanti? E d’altronde, una volta tolto il crocifisso e negato l’accesso a Buddha, Maometto, Manitù ed al Mostro degli Spaghetti Volanti, le mattonelle del muro, che sono vuote ed aniconiche, non rappresentano quindi il trionfo della vacuità, ovvero dell’ateismo, sulla religione? Ordunque, in questo caso si avrebbe una una interpretazione degenaritiva della laicità, appunto intesa come assenza di religione, cioè ateismo. In sostanza una supremazia di quest’ultimo su qualunque religione. E questa sarebbe ancora laicità?

Jenna

Non è una cosa facile da fare, quella di far capire alla gente che quel simbolo religioso non deve starci lì! Se si prova a farlo notare si passa per intolleranti “che fastidio ti da? Non guardarlo”, ma è una questione di principio, in un luogo laico non ci devono essere simboli religiosi, altrimenti vado in chiesa e attacco un poster di Rita Levi Montalcini, grande donna, grande scienziata, grande esempio per moltissime persone.
C’è un posto per ogni cosa e ogni cosa ha un suo posto, così diceva mia nonna.

Sergio I

Negli ultimi interventi prevale l’atteggiamento conigliesco: chi ce lo fa fare, non conviene, è controproducente, i cattolici e i militari ci fanno un mazzo tanto.
A questo punto direi di chiudere l’UAAR. Perché qualsiasi cosa dica o faccia l’UAAF offende sempre il sentimento religioso di qualche cog.lione.
Mamma mia quanto perbenismo e tatto verso gente che ci offende senza tante remore dalla mattina alla sera. Qualche rischio bisogna pur correrlo ogni tanto, se no tanto vale.

Fabio

Sergio I, ci sono istanze laiche che godono dell’appoggio della maggioranza della popolazione (testamento biologico serio, ad esempio, tutti i sondaggi danno i favorevoli sopra l’80%) e che hanno un impatto diretto e immediato sulla vita delle persone.
Quello che si dice e’: non perdiamoci in una battaglia di principio e senza le condizioni culturali per essere compresa dalla maggior parte delle persone, perche’ questo porta solo a un muro contro muro che rende piu’ difficile portare avanti istanze piu’ importanti e piu’ comprese e condivise.
Tutto qua.
Impuntarsi in una piccola, abbastanza insignificante, e destinata a sicura sconfita battaglia forse non e’ una strategia particolarmente razionale. Magari e’ atea e agnostica (oltre che, certamente, laica), ma razionale no. E c’e’ pure quella parola nell’acronimo UAAR. mi pare.

libero

Mao tse tung diceva dell’esercito nemico “evitare il solido, attaccare dove è debole…”
La tattica deve essere intelligente, non controproducente.

MaxM

si potrebbe farlo notare al presidente di seggio a mo di battuta. mettere il tarlo e non passare per intolleranti.

ONESTO PRESUNTUOSO

@ DON ALBERTO

-“”“Si rischia, in pratica, che il nervosismo prenda il sopravvento”

Ma come è vero!
e che scappi scritto:

” un gesto del tutto raginonevole – come la scriciffissione del seggio- “”

E’ un gesto ragionevole impedire la violenza su una donna. Questa ragionevolezza non è in contraddizione con il turbamento emotivo che si prova davanti ad una violenza e alla volontà di impedirla.

Gli atei, infatti, non sono freddi calcolatori senza emozioni: questo è uno stereotipo cattolico alquanto volgare.

MaxM

@Don Alberto : OT
scusate ma il post sul sesso solo per procreare è chiuso e rispondo qui….

Don Alberto Scrive :”Scusa, ma la Chiesa non “riduce” il sesso alla “mansione procreativa”.

Secondo il tuo collega del mio paesino (frase detta durante un corso prematrimoniale) :
“la Stanza da letto è un luogo sacro dove si crea la vita, e i bambini non ci devono giocare…”
“in passato la forma del letto era a baldacchino per ricordare lo spirito santo che scende su di esso durante la procreazione”

NO Comment……

roberta

@MaxM
ma e’ uno scherzo… l’alcova sacra dove i bambini non devono giocare…..
che io sappia il letto era a baldacchino per riparare dagli spifferi di freddo…
ma non sono un’esperta in materia…
e comunque non e’ certo obbligatorio creare la vita in camera da letto…<-<
(scusate la battuta stupida ma non mi viene in mente altro…)

erademaggio

I crocifissi nelle scuole sono a parer mio l’arma propagandistica più efficace che la chiesa cattolica ha ed ha avuto da sempre.

Vedere fin da bambini il crocifisso ci abitua a pensare che sia normale. un veleno preso ogni giorno, una quotidiana iniezione di droga che inesorabilmente addormenta la capacità critica, prima nei confronti di quel pezzetto di legno e plastica dura, poi nei confronti della tortura simbolegiata da esso, poi nei confronti del simbolo del simbolo che si incarna nei preti, vicari in carne ed ossa e stomaci capienti, di quel cristo di legno, vero come un brutto sogno.

Da grandi ormai si è così assuefatti alle assurdità del bambin gesù e del povero cristo da non farci più assolutamente caso. Un’ateo rispettoso zelante dello stato laico che faccia un’azione di protesta verso un seggio elettorale composto da un manipolo di ragazzi, un presidente ed un segretario in genere più adulti, otterrebbe come risultato massimo la rimozione per pochi minuti di un pezzo di legno che ha già, per anni, fatto tutto il male possibile a decine di bambini educati sotto il suo velenoso influsso.

Battaglie come queste non si vincono con le enunciazioni di principi altisonanti. Si corre il rischio di suscitare ilari reazioni di decurtisiana memoria del tipo “…ma mi faccia il piacere”. Le stronzate dei preti si devono combattere con ironiche prese di posizioni. Un bellissimo esempio è quello del “flying spaghetti monster” il dio spaghetto volante invocato dagli amici antireligiosi statunitensi per sfottere i fondamentalisti religiosi che vogliono avere la “libertà” di far insegnare ai loro figli le balle in cui dicono (e sottolineo dicono) di credere.

La battaglia per la scrocifissione dell’Italia è tra le più significative che si possano fare per arginare l’influenza cattolica in questo paese. Proprio per questo andrebbe combattuta in modo sistematico. Non lo so proprio se piantare una grana in un seggio elettorale possa essere una maniera efficace mi auguro che serva. Forse a qualcuno dei giovani scrutatori presenti nei seggi le argomentazioni dell’ateo colo contro tutti potranno sembrare non solo curiose ma anche ragionevoli e sarà un seme dal quale potraà germogliare la piantina di un pensiero critico.

roberta

@Don Alberto OT
quando una donna viene stuprata e rimane incinta ,anche li’ e’ sceso lo Spirito Santo?

Sol

posso mettere un baldacchino sopra la lavatrice??
-scusate. mi è scappata-
:)))))

strozzapreti

@ roberta

nò, solo lo spirito dell’ alcool bevuto dai suoi violentatori. Non capisco perchè continuiate a controbattere a un provocatore che augura buone pentecoste nel nostro sito, che fine hanno fatto i moderatori?

Giona sbattezzato

Chiedere che non ci sia il crocifissio è un gesto del tutto ragionevole

Ma non c’è da aspettarsi ragionevolezza da gente che crede alle fiabe di uno che figlio di se stesso, moltiplica pane&pesce e risorge dopo tre giorni che sono uno e mezzo.

Giol

@ Don Alberto

“Buona Pentecoste” lo dici a tua sorella.
Finchè verranno imposti simboli ideologici in un seggio, NON sarà mai un buon giorno.

maxalber

A chi ha perplessità e/o remore nell’esporsi al seggio, consiglio CALDAMENTE la lettura della vicenda Montagnana:
http://www.uaar.it/uaar/campagne/scrocifiggiamo/44.html.
E’ molto istruttiva.
E soprattutto è una forte lezione di coraggio!
Perchè a chiacchiere (magari anonime) qui molti sono bravi ad esporsi, ma poi a fatti, come la mettiamo?…

Third Eye

Mh, mi turavo un po’ il naso a votare IDV a ‘sto giro, ma l’idea di andare lì anche per protestare mi rimotiva un po’…

Daniela

mi dispiace constatare che molti su questo blog hanno paura (lo capisco e lo comprendo), ma che per piacere ammettano di avere paura e basta, dire che questa campagna non serva o dire che sia controproducente vuol dire non capire che la battaglia per la laicità oltre che con le cose concrete si gioca sui simboli.
Io da parte mia, farò la mia parte.

stefano b

al posto del crocefisso, che è la ipostatizzazione di una favola, mettiamoci i morti della Thissen che hanno sofferto ben di più di quel presunto figlio di dio
mettiamoceli con le loro piaghe, con la loro carne carbonizzata, mangiata dal fuoco e al posto di INRI gli scriviamo “morti per un pezzo di pane” mentre i padroni che se ne vanno in chiesa poi vanno in vacanza sui loro yacht
fanc…lo
don, non regalarci le tue caramelline come i pedofili ai fanciulli nei cinema degli oratori.

frank

@erademaggio :
esattamente come volevo dire io, hai fatto una sintesi micidiale.
Condivido è da manuale.

brunaccio

io penso che ognuno qui,a parte i trolls,abbia una sua moralità,e penso,una vita(a me personalmente negata da problemi temporanei di salute e conosco alcuni)propria legata alla città e al contesto.ognuno li dà il meglio di sè,questo è un presupposto,poi qua è un forum di confronto.chi decide di votare,e fino in fondo,di portare la lotta fino al simbolo,può contare su un modesto aiuto,tramite mia mail presente redazione roma oltre a qualche privato qua conosciuto.più di tanto cash ora non posso sennò forse non ero qua a scrivere
io la vedo così.
grazie

brunaccio

mod…chiunque per un modesto cntributo (precario temporaneamente malato) può avere mia mail,questo insomma

roberta

non ci sono solo i simboli nei luoghi pubblici
di solito non parlo delle mie vicende personali ma penso che questa sia signifikativa
dopo la morte di mia madre (a 62 anni e dopo una devastante malattia)
su consiglio di un’amica decisi di rivolgermi ad uno psicologo che mi aiutasse
in quel difficile momento.Presi appuntamento in un consultorio(struttura pubblica)
e fui ricevuta da una psicologa alla quale raccontai brevemente l’accaduto,
iniziai a piangere e lei mi disse che comunque mia madreVIVEVA E VEGLIAVA SU DI ME
DA UN ALTRO MONDO.
Replicai di non essere credente e lei rispose non importa ,basta credere in una dimensione
spirituale ecc.ecc.
Inutile aggiungere che non tornai piu’ da lei e mi rivolsi ad un altro psicologo,
ma io chiedo a chi sappia rispondermi: e’ lecito per uno psicologo parlare delle sue convinzioni religiose durante una seduta?da notare che si trattava di una struttura pubblica
e che la dottoressa NON conosceva le mie convinzioni religiose!!

brunaccio

lascia stare sista,ho un’amica che da adolescente aveva problemi con se stessa,la mamma ben ragionando(ma persona di pochissima istruzione e di cultura di campagna)..pensò bene di affrontare il problema…COL SALE..cioè ora non mi ricordo un taumaturgo qualcosa di così…non siamo per me un paese così avanzato…anzi si arretra sempre più…

roberta

@brunaccio
scusami ma non condivido lo stereotipo gente di campagna=ignorante
ignoranti e colti stanno un po’ dappertutto!!

don alberto

MaxM, ho letto le citazioni da te riferite.
Penso tu abbia confuso il dito con la luna.
(non penso sia vietato parlare “anche” della procreazione,
oltre che del rapporto coniugale,
che ricordiamolo entra di fatto
a far parte della materia del sacramento)

Viano di Vagli

@Roberta: non è esplicitamente vietato. E tutto ciò che non è esplicitamente vietato…

gigi

A questo punto della discussione è abbastanza fuori luogo , e me ne scuso. Mi dispiace che strozzapreti sia disabile, ma vorrei far notare a lui e a tutti, i pericoli di brogli che si nascondono nel voto via internet.Già con il voto degli italiani all’estero ……saluti a tutti ora vado a nanna

takeshi

Non vorrei essere frainteso cara Daniela. Anche io ritengo che il crocefisso non si debba trovare lì, non scherziamo. Ti garantisco che non ho paura, dico sempre la mia anche in presenza di frotte di cattolici e fascio-sentimentali, che però non osano replicare in genere in quanto i discorsi che porto a NOSTRO favore sono sempre equilibrati. E al prete che è venuto a benedire la casa ho detto di cercarsi un lavoro.

Però dobbiamo affinare le nostre tecniche di protesta, in questo ha ragione Mao Zhe Dong, nella citazione in alto, ovvero, che il nemico deve essere colpito dove è debole.

Dobbiamo capire quali sono le vere debolezze degli imbroglioni che usano la religione come scusa per curare i propri interessi e quelli di amici, familiari ed amanti, e combattere gli avversari con le loro stesse armi. Non hai notato cosa succede in TV quando uno dice una cosa logica e laica? Viene sempre attaccato selvaggiamente perchè ha osato offendere santa romana chiesa? Dobbiamo diventare come loro. Usare strumentalmente le nostre ragioni, far capire al cittadino medio che se ne strabatte di cosa succede intorno a sè, che questa chiesetta di piccoli ipocriti lo usa, gli fa venire meno dei soldi che forse potrebbero andare a lui. Dobbiamo semplificare i discorsi come fa berlusconi, perchè sa bene che come lui stesso, il 60% degli itaGLIani non legge un giornale nemmeno a spararli col bazooka e capiscono solo ciò che solletica le passioni più primitive. Dobbiamo muoverci usando metafore semplicistiche, non sofismi, purtroppo, perchè qui non siamo in svezia o in danimarca dove il cittadino medio ha un livello medio alto di istruzione. Dobbbiamo far notare in modo semplice e semplicistico che i preti mettono le mani nelle tasche di quelli che firmano distrattamente per l’8×1000. Che ledono anche le loro piccole libertà personali. Vedrai come gli italianetti medi aprono gli occhi.

roberta

@Viano di Vagli
se avessi cercato un conforto di tipo religioso mi sarei rivolta ad un sacerdote,
non ad uno psicologo

Viano di Vagli

@Roberta: Lo psicologo di un servizio pubblico non è un sacerdote, ma neanche un sacerdote laico. E’ un impiegato statale o, quanto meno, un medico a contratto. Per chiarirti, io a scuola ho avuto professori atei che facevano propaganda, quanto meno, anticlericale. Ho avuto professori comunisti che facevano propaganda marxista, anche all’ Università. E ho avuto anche un paio di professori di destra, che provavano a fare lo stesso. Tra gli psicologi ci sono varie scuole e ci sono anche persone che non appartengono a credi o a scuole. Se si va col servizio pubblico, sia esso scuola, salute, servizi sociali, si piglia…quello che passa il convento. E’ giusto? No. Ma, forse, sarebbe peggio se non ci fosse e se ognuno dovesse pagare di tasca propria potendo scegliere liberamente quale medico, insegnante, assistente sociale vuole trovarsi di fronte.

Soqquadro

Dalla psicologa si va per elaborare il lutto, non per dire la preghierina. Eh.

brunaccio

@ roberta
anche io vengo dalla camapgna…diciamo che dalle mie parti in campagna è rimasto di più quel sostrato un po’ magico,animista,nelle città poi ci sono altre forme di alienazione,tuttavia quella alienazione lì(curare il lutto col sale) si è estinta.

brunaccio

@ roberta
anzi scusa se no mi sono ricordato di chiarire subito..qualcosa mi era rimasto..poi partito altro discorso.
per chiarci bene 🙂
i miei nonni mai creduto al sale sempre vissuti in campagna..sì ho troppo generalizato in effetti

MaxM

@Don
Penso tu abbia confuso il dito con la luna.

cioè?? scusa ma ti ricordi io sono gnucco non capisco tutte queste pippe che vi fate voi preti…

@roberta
non è affatto uno scherzo, sono delle frasi pronunciate dal parroco a un mio amico durante il corso….lungi da me partecipare ad una cosa così abberrante

don alberto

MaxM
Ok.
Se diceva che il sesso era una cosa sporca, da fare il meno possibile e solo per procreare,
godendo il meno possibile … , forse ti era più chiaro, perchè questi sono i luoghi comuni del blog.
Ma se, al contrario, si dice che l’aspetto procreativo del matrimonio (c’è “anche” quello, non solo), è un’azione santa, una specie di “liturgia” … ,
magari è stato sentirne parlare in modo tanto diverso dal solito, che ti ha sorpreso e confuso.

(e poi devi spiegarmi cosa c’è di offensivo e aberrante in quelle frasi)

fresc ateo

GLI STRUMENTI DI OPRESSIONE RELIGIOSA ,DELLA CATTOCHIESA RESTINO CONFINATI NEI LUOGHI COSIDETTI DI CULTO; (LE CHIESE) STATO LAICO!!!!!!! I PRETI E A LAVORO E I CROCIFISSI SE LI APPICCICHINO IN CASA LORO, I DEVOTI DELLA CATTO SUPERSTIZIONE.

MaxM

@don
trovo abberrante il corso di per se…
ma a parte questo dovreste spiegarci se secondo voi quindi il sesso
è (strettamente)= procreazione -> quindi niente preservativi etc…
-> e le coppie che non possono avere figli?

in ogni caso ha dell’allucinante dire che i bambini non devono giocare nella stanza sacra,
già mi immagino la coppia che fa un rituale, con tanto di incenso, pre-accoppiamento da farsi solo ed esclusivamente nella stanza sacra (quindi niente lavatrice con il baldacchino….).

MaxM

p.s. a meno che non sposti la lavatrice in camera da letto , Sol

don alberto

Per noi il sesso NON è (strettamente) procreazione.
Quindi i metodi anticoncezionali possono essere leciti.
Quindi un matrimonio è valido anche se non si possono avere figli.

Il “rituale” non c’entra niente.
Il concetto espresso nel corso è che il sesso non è una cosa “sporca” (o tollerata a malincuore, giusto a fini esclusivamente procreativi) , ma “santa”.
Al punto da essere “materia” (come l’acqua, il pane e il vino) di un Sacramento.
E quindi, lo Spirito Santo scende sulla coppia non solo nel momento della procreazione (in questo integrerei il mio collega).
E poichè noi adoriamo Dio in spirito e verità, e non ci sono quindi più luoghi “sacri”, si può “celebrare” ovunque.

(fine OT)

Marco C.

“-> e le coppie che non possono avere figli?”

Quelle semplicemente non le sposano, in quanto per loro non può esistere amore tra uomo e donna se non si può avere figli.

don alberto

se l’ignoranza volasse, darebbero da mangiare a qualcuno con la fionda.

Giol

@ Don Alberto

Il fatto è che il sesso NON è procreazione, e stop. Senza lo “strettamente”.
Esso esiste a prescindere dalla procreazione, che è solo una delle conseguenze, e nemmeno inevitabile. Il legame tra le due cose, quindi, è del tutto pretestuoso. Su questo non ci devono essere dubbi.
Ogni pretesa di legare i due concetti è sia ideologicamente sia scientificamente aberrante.
Nel cattolicesimo, purtroppo, c’è ancora il PREGIUDIZIO secondo cui lo scopo del sesso sia la procreazione. Ebbene: non è così. Oggettivamente e scientificamente parlando, non è così.

fresc ateo

preti andate a lavoro, altro che cose sante , e poi chi se frega delle vostra fede, fatta di riti carnevaleschi e di penitenze masochiste ,ma voi preti il cilicio lo portate mai ?? io quando vedo un prete zoppo mi viene da ride pensando al cilicio …ma quando state la notte in ginocchio sui ceci???per pentecoste x la quaresima?? o quando??diteci, dai diteci dei vostri strani riti masochisti,.??diteci, fateci sapere dove arriva il fanatismo e la superstizione.

fresc ateo

e quando lo spiritaccio scende sulla coppia stà attento a non schiacciarla ^???dicci ,prete dicci ci ha i retrorazzi ai piedi per scendere piano??????tipo lem lunare o a modo di supermen.???stà attento
a non fargli male questo spiritaccio, detto anche santo .E il pane che diventa corpo di cristo e il vino che diventa sangue di cristo ..????ai visto mai che annibal lecter si converta al cattolicesimo ..per banchettare aggratis.???

don alberto

Che poi il sesso non abbia niente a che fare
con la procreazione lo so bene:
i bimbi li porta la cicogna.

don alberto

“strettamente” era una citazione, non l’avevo scritto io.

Scopo del sesso è la comunione di vita, di amore e di gioia fra gli sposi.

E in questo i figli magari c’entrano.
(altrimenti perché vi impegnereste tanto a sostenere ogni mezzo di fecondazione artificiale? Non penso sia solo per dire il contrario della Chiesa.)

marco

Viva il sesso libero e sano,e soprattutto fatto come ognuno crede…!! don alberto si può fare in questo modo…?

Aldo

D’accordo con Daniela (31 Maggio 2009 alle 20:11). Questa piccola azione individuale è molto importante. Il quadro generale della battaglia contro l’arroganza delle religioni ne esce molto rafforzato. Sennò anche lo sbattezzo non avrebbe significato. Un saluto a tutti.

stefano b

il sesso è evidentemente ed esclusivamente un mezzo di propaganda del demonio, che ci mostra la maniera per aver una discendenza senza dover usare il fango e soffiarci sopra, o senza avere una mangiatoia e trovarci un pargolo che nemmeno i padri della chiesa capivano da dove fosse uscito…dall’orecchio? in forma liquida dalla vagina???… e comunque le radici cristiane dell’europa, che dovevano scendere a patti con l’impossibilità della reiterazione del miracolo, ci dicono di usare una tunica col buco con ricamato sopra il motto “non lo fo per piacer mio ma per dare figli a dio” altrimenti ci fanno (e l’hanno fatto) patire le fiamme dell’inferno anzitempo
quindi niente cunnilingus, niente fellatio, niente sodomia, niente giochetti vari, niente di niente… (che barba!!!)
ma dato che quando si parla, di qualsiasi cosa, in un contesto metafisico tutto può essere imputato a dio come al demonio, non ci si può sorprendere che il vicario di dio che mi ha fatto il corso prematrimoniale (dato che mia moglie ci crede in quelle cose lì e a me non me ne frega niente) ci ha detto che per tener desto un rapporto coniugale ci si può aiutare anche con riviste esplicitamente pruriginose (!?) – insomma si può dire tutto e il contrario di tutto senza cadere in contraddizione – e in questo, il don ecc.ecc. qui presente, avvocato dell’imputato in contumacia sempre invocato ma mai palesato, dimostra quotidianamente di essere un bravo azzeccagarbugli dei giorni nostri.

kefos93

Inutile rispondere ai vari Don ( e loro fiancheggiatori ).
Cari amici, non bisogna ingaggiare una lotta con i cristicoli!!
Dobbiamo solo chiedere giustizia!!
Dobbiamo semplicemente denunciarli alla stregua dei millantatori,diffusori di notizie false, imbonitori, ciarlatani ecc. ecc.
O no ?

amante dell'arte

Togliere un crocifisso da una parete significa aver a dispetto L’Amore assoluto, infinito di Dio.

Un fatto di estrema gravità. E irrazionale.
Come si può aver paura dell’Amore?

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