Lettera inviata ai giornali locali sabato scorso
Gentili signori, il mio nome è Antonio D’Eramo, vivo a Saronno e, tanto per dare il giusto profilo all’argomento, sono un iscritto UAAR del Circolo di Varese.
Come in tante altre occasioni noi atei siamo costretti a fare, riporto Loro non tanto uno stato di disagio quanto una condizione di chiara discriminazione cui siamo sottoposti tutti i giorni e, in alcune circostanze in modo particolare.
Di seguito le riporto la “scenetta” di stamattina e mi scuso per la prolissità: avrei potuto fare una sintesi (anzi la faccio dopo la scenetta), ma non avrebbe reso l’atmosfera da teatro dell’assurdo.
Che lo spettacolo abbia inizio.
Ieri torno dal lavoro e trovo le strade del centro addobbate per la processione in oggetto. Fin qui, purtroppo, nulla da eccepire (perché non posso farci nulla), ma, verificato che anche le finestre di casa mia erano state addobbate, mi sono un po’, diciamo così, agitato.
Stamattina vado dai Vigili Urbani (serviranno mica solo per fare le multe!) per denunciare il fatto e richiedere la rimozione dei drappi dalle finestre di casa mia. Con mia sorpresa scopro che i VU non ne sanno nulla: nessuno ha chiesto l’autorizzazione.
A: “Bene, ho detto, visto che si tratta di un’iniziativa non autorizzata dovranno essere rimossi non solo i drappi alle mie finestre, ma tutti.”.
V: “No, no, mi risponde il gallonatissimo impiegato, noi non ce ne occupiamo.”.
Attimo di panico: forse sono capitato in un ufficio sbagliato, ma il cartello dice proprio “Polizia Locale”:
A: “Scusi, ma voi non siete i Vigili Urbani, quelli da cui bisogna avere l’autorizzazione per esporre i manifesti, quelli che fanno le multe per l’utilizzo delle ZTL anche se si passa alle 7 di mattina (ne ho prese 4 dall’inizio dell’anno, tutte alle 7 di mattina e tutte pagate senza fiatare). Se non ve ne occupate voi, vuol dire che domani mi alzo e tappezzo Saronno (comprese le aree private) di manifesti UAAR e voi non fate nulla?!?”.
V: “Guardi, non insista: le tolga lei e finiamola qui.”.
A: “No, no: io voglio che la togliate voi, non dobbiamo mica farci giustizia da soli, mi è stato sempre detto.”.
V:”Guardi, non se ne parla.”
A: “Va bene: mi vuole almeno mettere per iscritto che io ho denunciato questo fatto e che lei si è rifiutato di far uscire i vigili.”
V: “Non se ne parla neppure: vada dai Carabinieri”
A: “E cosa c’entrano i Carabinieri? ”
V: “Faccia la denuncia a loro”
Lascio gli improperi da parte (naturalmente espressi tra me e me: ero al Municipio della mia città, mica in un posto qualunque, ero in un posto dove si difendono i miei diritti di cittadino, perbacco!). La scena si sposta alla caserma dei Carabinieri:
A: “Buongiorno. Volevo richiedere la rimozione dei drappi esposti per il Corpus Domini dalle finestre di casa mia”.
C: “E perché viene da noi? Deve andare dai Vigili Urbani. Cosa c’entrano i Carabinieri? ”
A: “E’ quello che dico anch’io, ma vada lei a spiegarlo al “tipo” della Polizia Locale. Senta, mi faccia parlare con il Comandante, così chiamiamo insieme il Comandante della Polizia Locale e vediamo chi fa cosa.”
C: “Favorisca la carta d’identità”
Io, francamente, non capisco a cosa gli serva, ma mi adeguo.
Fasi concitate nel retroufficio (immagino i commenti). Dopo qualche istante:
C: “Guardi deve andare dal Prevosto al Santuario e chiedere a loro di farli rimuovere”
A: “Non mi sembra corretto! Io mi rivolgo all’autorità che deve difendere me dagli attacchi alla mia proprietà privata che, al momento, è riconosciuta in questo stato. Così l’autorità si lava le mani e questo vuol dire che se domani un carabiniere si permette di togliere un cartello che io ho appeso alla finestra di chicchessia avrà compiuto un reato. Io non credo che questa sia la strada giusta. Sono del parere che debbano essere i vigili a fare questo lavoro, comunque non spetta a me.”
Il bravo carabiniere comincia a perdere la pazienza:
C: “Guardi, se vuole togliere quei drappi li tolga lei e non se ne parla più”
Fine del discorso: la giustizia ce la dobbiamo fare da soli.
Visita in Santuario: nessuno ne sa nulla e non c’è nessun Prevosto al Santuario.
Mi sposto alla chiesa prepositurale: una persona, gentile peraltro, che intercetto mi dice, in breve, di togliere i drappi e di riportarglieli “per favore” nel pomeriggio. Per adesso ho tolto i drappi e, siccome le persone gentili vanno premiate, nel pomeriggio glieli riporterò.
Fine della scenetta e inizio della “morale della favola”.
Viviamo in uno stato che multa i cittadini se hanno bisogno di passare dall’ufficio che è in ZTL anche se lo fa alle 7 di mattina con la città deserta, ma che non solo consente alla Chiesa di disporre dei beni comunali e privati esponendo drappi dappertutto e senza chiedere consenso, ma si rifiuta pure tramite le sue autorità di fare il proprio dovere e cioè difendere i diritti di tutti i cittadini.
Ma analizziamo bene l’effetto che avrebbe la posizione della Polizia Locale se quello che mi è stato detto fosse vero.
1 – Domani potrei trovare la città, casa mia compresa, ricoperta di striscioni con scritte sataniche, oppure che “Dio c’è”, oppure che invitino i cittadini all’astinenza durante in Ramadan
2 – Nessuno può fare nulla: non c’è nessuna autorizzazione da chiedere alla Polizia Locale
3 – In quanto non autorizzata, gli striscioni esposti non possono essere rimossi, non solo quelli nei luoghi pubblici, ma neppure quelli a casa mia; o, meglio, me li posso rimuovere da solo e posso rimuovere anche quelli degli altri, tanto non sono autorizzati!
Ma non è così. Sappiamo che in questo paese la CCAR dispone di immunità di qualsiasi tipo, compresa la facoltà di non attenersi alle leggi. I cittadini pagano le tasse, la CCAR le infrange e, quello che mi fa veramente arrabbiare, i tutori dell’ordine se ne lavano le mani, e in questo caso condannata a morte è la mia libertà di cittadino!
Posso capire che la maggioranza della popolazione si dichiari cattolica, che se si facesse un referendum la grande maggioranza (di quelli che andrebbero a votare e vorrei vedere l’affluenza alle urne) direbbe che la città deve essere addobbata per l’evento, ma che la maggioranza decida anche per casa mia, no, non mi sta proprio bene.
E’ solo un piccolo insignificante evento, ma noi atei li dobbiamo sopportare tutti i giorni e tutti i giorni dobbiamo sentirci dire che “non siamo uomini completi”, che “l’ateismo è il nuovo male del secolo”. Non ricordo di guerre tra atei, mentre la storia è una lunga, lunghissima striscia di sangue prodotta dalle guerre di religione, dall’intolleranza integralista, dalla presunzione di disporre della verità.
Noi atei siamo uomini e siamo liberi: UAAR è libertà di non credere.
A Saronno, lo scorso 9 maggio, è stato in visita il cadinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano.Per l’occasione è stata emanata un’ordinanza di regolamentazione e nlocco del traffico che cominciava così: “Premesso che la circolazione e sosta dei veicoli e dei pedoni lungo Piazza Libertà, via Portici, via Garibaldi, via Leopardi, via Mazzini, via Antici, via Vittorio Veneto sono causa di notevoli inconvenienti, in conseguenza dello svolgimento della S. Messa celebrata da S.E. card. Tettamanzi”.
Un’esposto in procura contro i solerti tutori dell’ordine?
Adesso sappiamo da dove mettere manifesti UAAR a go go!
Saronno! arriviamoooo!!!
comunque il signore della lettera è stato troppo educato, gentile e civile. Si poteva passare a tirar giù tutti gli addobbi abusivi e fare un bel falò con annessa bracciolata.
Per il resto uppo Leonzio.
Rifiutare anche di stendere il verbale? è una violazione estrema dei diritti del cittadino.
indicibile sconcerto
diritti violati persino da chi dovrebbe reggere la giustizia
il cittadino non credente è l’unico a muoversi secondo la legge (ma la religione è rispetto del prossimo,come no!)
si proceda con l’esposto e l’affissione di manifesti uaar in maniera legale,sempre che si otteggano i permessi,cosa molto difficile a quanto pare
che schifo.
sono indignato dai comportamenti della chiesa, ma soprattutto da coloro che dovrebbero tutelarci!
Antonio, hai tutta la mia solidarietà.
Bravo.
Fa piacere vedere che la provincia sta affondando nella melma tanto quanto la città…fa proprio piacere…
Un manifesto UAAR sul portone della chiesa di Saronno, uno che appaia misteriosamente di notte, e di buon mattino una foto, e poi via in internet: La prima chiesa atea.
Complimenti ad Antonio D’Eramo per la pacatezza dimostrata!
Se in una situazione simile o analoga si sarebbe trovato un prete vedi che urla e che articoli di giornale sulle tradizioni cancellate e altre amenità del genere.
Ma non è possibile pensare a qualche azione legale?
Bravissimo Antonio D’Eramo! Domanda: i giornali locali a cui è stata invita le lettera l’hanno poi pubblicata? E se sì, con quale rilievo?
Non trovo le parole, nemmeno usando il turpiloquio.
I miei più vivi complimenti al Sig. Antonio, specialmente per la civiltà e la compostezza dimostrate dinanzi alle Forze dell’Ordine.
Dovrei informarmi ma credo che un esposto in Procura sia la via migliore, sempre che, naturalmente, non riemergano gli stessi “paletti” affiorati durante il tentativo di coinvolgere la Polizia Locale ed i Carabinieri.
Come ripetiamo spesso: non è tanto il clero a disturbarci (anche se bisogna dire che fa proprio di tutto per irritare) quanto le nostre istituzioni che non sanno fare il loro dovere.
A nessun livello.
Anch’io quando andai a denunciare ai carabinieri le lettere minatorie anonime giuntemi per la richiesta di togliere i crocifissi dalla scuola, trovai un carabiniere che invece di chiedermi da che parte avrebbe potuto cominciare ad indagare, esordì con un inopportuno ed incredibile: “Ma lei perchè vuole togliere i crocifissi”?
La vicenda di Antonio D’Eramo mi ha fatto rivivere quella frustrante vicenda.
Antonio, complimenti per la pacatezza, ma io procederi per vie legali (legali del mio stato, anche se un po’ mi fa schifo definirlo tale…).
La Prealpina, Varese News e La Settimana di Saronno.
Per il momento nessuna reazione.
Ciao, ciao.
Antonio D’Eramo = “Hemingway” e punta di diamante
dell’UAAR Varese.
😉
Se non fosse tragico…sarebbe comico!
🙁 Che roba ragazzi…
Le mie conoscenze giuridiche sono forse un po’ arrugginite; ma se non ricordo male il comportamento di vigili e carabinieri in questo caso è un abuso d’ufficio. Forse una minaccia di denuncia in questo senso li avrebbe resi un po’ più ligi al dovere.
Io vivo in Sardegna in un piccolo paese non lontano da Cagliari e tutte la mattine alle 7.00 le campane suonano per 3 minuti circa…. che palle ! ! Considerando che per tre mesi all’ anno dormiamo con la finestra aperta non siamo liberi , neanche la domenica , di dormire oltre le 7.00. Ma perchè devono obbligarmi a ” gioire ” tutti i giorni di un qualcosa di cui non mi frega nulla ? Cosa succederebbe se tutte le mattine, essendo appassionato di musica classica, obbligassi il quartiere ad ascoltare ” al chiar di luna ” di Beethoven ?
@maxalber
Ti ha chiesto anche i documenti? Bravo, comunque.
Comunque continuo a pensare che è necessario che ci difendiamo in modo concreto. Io non credo che solo a Saronno succedano queste cose. Un mio amico del Circolo di Varese ha vissuto un’episodio simile, meno istituzionale ma ugualmente “gustoso”. La differenza, forse, è che in questo caso mi sono rivolto ai vigili: vi posso garantire che lo spirito con cui sono andato al Municipio era quello di assolvere ad una formalità. Nella mia candida ingenuità non mi era passato neppure lontanamente per il cervello che i vigili avrebbero potuto negarmi l’intervento richiesto. Ci sono rimasto male come un bambino!
Alle ultime elezioni volevo chiedere la rimozione del crocifisso, ma non l’ho fatto: ho sbagliato. Sbaglio ogni volta che trascuro di difendermi, ogni volta che accetto supinamente le cose come stanno anche quando queste ledono la mia dignità. Forse per il ballottaggio mi sarà entrato in testa che devo difendermi da solo, che dobbiamo difenderci da soli.
Francamente in questa occasione non ero poi così arrabbiato con la Chiesa: il vecchietto che ho incontrato in giro a stendere i suoi drappi, mi faceva tenerezza. Vorrei pensarla come un’ingenuità della Chiesa (ho finito di leggere da poco “La Via Lattea” e devo dire che alcune considerazioni di Valzania sono talmente ingenue da dare proprio l’idea di gente che vive su un altro pianeta: come abbia fatto Odifreddi a non prenderlo per il collo non lo so). Però non mi si può chiedere di rendere omaggio ad un dio che non riconosco. Togliere i drappi da casa mia mi sembrava doveroso.
Poi mi ha dato ancora più fastidio vedere alla processione la bandiera, genuflessa anch’essa, della nostra povera Italia.
Mi sa che emigro in Svizzera!
io avrei dato fuoco ai drappi mentre passava la processione con bestemmie assortite…
Luigi
Mi vergogno ancora una volta di essere italiano.
Ma per una volta sono fiero che nella mia provincia ci sia una persona così in gamba e determinata.
Tutta la mia solidarietà, per quanto può valere, ad Antonio.
cmq al di là di fine dibattiti o meno questo da diffondere e diffnderò quanto prima entrò domattina..quanto meno per solidarietà a chi ha subito questo.
tanto di cappello,amico!
ancora con sta storia…
ma volete prendere atto che in italia chi indossa la divisa ha SEMPRE ragione e il cittadino si deve adeguare?
e visto che in altre storie brutte faccende sono successo anche a me dico papale papale..poco c’è da sperare nelle istituzioni e nei partiti,l’unica speranza che rimane in questo momento storico mondiale preoccupante è l’opinione pubblica..un tempo ero molto più attivista diciamo..ora che vedo che non ha pagato mi convinco sempre più che bisogna parlare diretti alla gente,all’opinione pubblica,ai poveri in spirito (umili vs sapienti e dotti cioè),che sono molto meno bigotti di tantii illustri politici,dottori professori,ecc..
l’unica speranza..poi io penso che in tempi lunghissimi questo delirio finirà…ma intanto noi campiamo qua adesso e io unica cosa penso talk to dem…parlare diretti alla gente più possibile
grazie buona lettura stasera non ci sono e nn mi va di mettere gente a dare un okkio…come diceva una ragazza in un post l’impostore si tradisce da solo,se dovesse tornare..
Quando un fatto è reso pubblico non è mai fatica persa.
Si costituisce un’esperienza utile a tutti.
Caro Antonio ritengo utilissimo il tuo resoconto.
Complimenti per la costanza e per soprattutto per la pazienza!
Putroppo devo dire che tutta la faccenda non mi stupisce per nulla…
Nello stesso stile segnalo questa gustosa notizia, a Pisa addirittura è obbligatorio essere devoti???
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=359128
Denunciali per negligenza, io già fatto due volte, penso servirà a poco, ma tanto merita non lasciarli del tutto impuniti…
Sconcertante, lo dico ogni volta che si presenta una situazione così, e ne sono ogni volta più convinto, l’italia di fatto è putroppo un stato confessionale…
Attacchiamo i manifesti Uaar a Saronno, voglio vedere cosà diranno i vigli…(certamente diverrà il loro primo compito rimuoverli)
La mia vicinanza al cittadino (con la C maiuscola) Antonio D’Eramo!
“ora che vedo che non ha pagato mi convinco sempre più che bisogna parlare diretti alla gente,all’opinione pubblica”
Infatti, per riuscire a battere la destra e il clero bisogna sconfiggerli nel loro campo, con i loro stessi mezzi, ossia i media. L’ uomo che riuscirà a sconfiggere Berlusconi sarà colui in grado di mettere in piedi un sistema mediatico che funga da contraltare, rispetto alla tv omologata e di regime, come è oggi.
Purtroppo il nemico è forte e per sconfiggerlo bisogna usare i suoi stessi metodi, anche se sono sporchi.
@ Adriano
Anche se le 7 di mattina sono ufficialmente un orario diurno (quello notturno va dalle 22 alle 6), non per questo nei centri abitati non esistono limiti ai disturbi acustici.
Ovviamente tali limiti sono diversi da quelli delle ore notturne, e possono variare secondo il modo in cui il tuo Comune ha classificato la tua zona relativamente all’impatto acustico: ma in ogni caso esistono per legge e nessuno, neppure le campane, li possono superare senza incorrere nel disturbo alla quiete pubblica.
Il consiglio che posso darti è quello di informarti presso il tuo comune sui limiti di impatto acustico previsti per ila tua zona dalla classificazione comunale e, qualora tu supponga che il suono delle campane superi tale limite, puoi chiedere all’ufficio di igiene e sanità pubblica della tua ASL una misurazione che, per regolamento, deve essere effettuata a finestra aperta e posizionando il fonometro proprio nella zona dell’appartamento più esposta al disturbo acustico.
Nel caso che la misurazione rilevi una violazione, deve scattare una denuncia penale da parte dell’organo che ha effettuato l’accertamento (i Tecnici della Prevenzione, che sono solitamente le figure che effettuano questi riscontri, hanno infatti la qualifica di Ufficiale di Polizia giudiziaria necessaria per perseguire i reati di questo tipo).
in italia la mafia piu’ grande e’ proprio quella vaticana, lo si vede soprattutto da fatti secondari in apparenza come questi.
complimenti per la missiva / racconto, Antonio, sembra una scena di Toto` e Peppino, mi sono pure fatto una bella risata
risata amara, ovviamente, perche` non e` una scenetta da palcoscenico, ma la rappresentazione delle nostre miserie: il brutto e` che non capita solo quando si ha che fare con il clero, ma e` cosi` in generale, l’italia e` piena di persone pavide e che rifuggono dalle proprie respondabilita` … lo scaricabarile e` nostro sport nazionale
chapeau per la flemma dimostrata (e per non aver lasciato cadere la cosa)
@MaxM
Ti questa notizia si è già ampiamente dibattuto in un post precedente. Comuque il giornale non mi pare proprio la voce piu obiettiva, soprattutto nel caso di Pisa dove il sindaco è del PD. Se fosse stato del PDL ne avrebbe fatto le lodi elogiandone l’attenzione alle tradizioni popolari e all’estetica del centro storico.
Un paragrafo comunque in quell’articolo mi pare degno di nota e tragicamente corretto. Invito tutti a ragionarci sopra:
“Così, fra rigurgiti rossi e virate teocratiche, Pisa è davvero un laboratorio di cosa oggi è, o forse non è più, la sinistra. Una sinistra che clona la destra. Che fa la guerra ai clandestini, che fa bye bye ai rom, che ordina ai baristi di trasformarsi in spazzini e ora comanda anche la più romantica delle preghiere, con la candela, a San Ranieri.”
MaxM: complimenti, innanazitutto, per l’ ora in cui hai postato (scanso equivoci, lo penso davvero, non sono ironico). Quel pezzo del giornale, dice delle cose abbastanza vere, non solo a Pisa, ma, per me, il Giornale non ha diritto di dirle. Certe critiche a sinistra di sinistra ha diritto di farle solo chi non fa lo stesso a destra e, possibilmente, a sinistra ci milita o ci ha militato. Per il caso “amaretto” di Saronno: anche se nella mia vita sopporto critiche e discriminazioni molto forti come cattolico estremista e visibile, capisco che siate effettivamente spesso ignorati e discriminati. E’ una abitudine tutta italiana: la vigliaccheria dei tanti contro i pochi, o, almeno, di coloro che si sentono tanti.
@ viano
sai che io mai pensato di te troll…anzi ho notato che sempre venuto da solo e con coraggio al di là del tuo essere privatamente cattolico..hai dimostrato rispetto e onestà intellettuale..io ti contesterò sempre quando penso giusto,ma con spirito di dialogo
io…poi ognuno veda.
ciao viano
la gentilezza della persona che ha incontrato è irrilevante. qui ci si trova di fronte ad un abuso materiale e simbolico della proprietà privata e dell’immagine altrui.
si sarebbe potuto chiamare qualcuno e pagarlo per il lavoro di rimuovere i drappi e farli portare in un deposito a pagamento. poi mandare il conto in parrocchia: se rivolete i vostri stracci, pagate le spese e vi do la ricevuta del deposito. poi pagate anche quello per ritirarli.
e magari anche richiedere il risarcimento per il danno morale di essere stato ingiustamente qualificato come cattolico, con l’apposizione non autorizzata di simboli che non ti rappresentano sulle pareti di casa tua.
@Daniele (Ed a tutti):
“Le mie conoscenze giuridiche sono forse un po’ arrugginite; ma se non ricordo male il comportamento di vigili e carabinieri in questo caso è un abuso d’ufficio”.
se non ricordo male si chiama “Omissione d’atti d’ufficio”
e secondo me sì, sussistono gli estremi per una denuncia.
la processione del corpus sciolto. quando??
Denuncia i Carabinieri e i Vigili (in) Urbani per omissione di atti d’ufficio e coloro che hanno apposto i drappi per violenza privata…e fatti risarcire!!
Con i preti non bisogna lottare ma chiedere giustizia nelle sedi opportune.
io intanto fatto rapido giro online, almeno sulla rete, se ne sta parlando…
x quello che vale..
OFF TOPIC SCUSATECI PENSAVO
SEMPRE ANDREA(mI)
QND PARLATO DI LOTTE ANKE UN PO’ GARIBALDINE PRECISO MAI CONFLUITO IN IDEE LOTTA-ARMATISTE..NE VA DELLA MIA INTEGRITA'(CIOE’ MAI SPARSO SANGUE NEMMENO IN SCRITTO…ERA UN PO’ UN BALDORIOSO SPONTANEISMO A CUI ANCORA SONO LEGATO CHE NN HA FATTO MAI DI ME UN FUCILATORE
poi fenomeno lotta-armata ci sono docenti qualificati ke lo studiano..per carità.
giusto così..
ciao buon pomeriggio stasera ci si riseente..speriamo roberta un saluto
..non intendo porre una questione..ritengo il fenomeno lotta-armata anch’esso studiabile,discutibile,dibbatibile seriamente quale seriamente è stato,ma io mai aderito…era perchè magari un ragazzo potrebbe fraintendere si mette in testa cose..poi chissà si fa presto..
ecco..mi sono un po’ dilungato,ma qui no casua prima o studio,qui chiarificazione,io nn articolo spesso perkè qui la vedo più tra amici..ma certi discorsi sono seri…ecco.
La mia personale stima ad Antonio D’Eramo.
Che,schifo,che vergogna!!Ma più di tanto non mi stupisco visto che viviamo sotto il regime di Vaticalia ed anche vigili urbani e carabinieri si sono comportati da vigliacchi non hanno avuto il coraggio di applicare la legge.La chiesa è peggio della mafia e nessuno nemmeno le preposte autorità si azzarda darle contro.
Io però un esposto alla procura lo farei, contro vigili e CC, e chiederei pure i danni, così la prossima volta di pensano… fanno spesso così, quando ‘certi diritti’ non devono essere disturbati. Ma dovrebbero anche smetterla.
Sì, tecnicamente un esposto contro polizia municipale (o locale che dir si voglia) e carabinieri sarebbe dovuto, ci sono tutti gli estremi. Ma sappiamo tutti come andrebbe a finire: procedura archiviata (sempre che l’esposto venga accolto in primis) e il sig. Antonio preso di mira ad ogni minima occasione.
In ogni caso complimenti e massimo appoggio (purtroppo da parte mia solo morale) a lui.
Naturalmente il mio non vuol essere un invito ad alzare le mani perchè tanto non c’è niente da fare. E’ un’amara constatazione da parte di una persona che sta avendo a che fare con una ormai ex-moglie particolarmente vendicativa (ed istigata da qualcuno…) e che non sta trovando nella “giustizia” alcun appoggio, anzi tutto il contrario.
Ma una denuncia per omissione d’atti d’ufficio nei confronti del vigile urbano?
Probabilmente però il nostro amico poi si ritroverebbe multato tutti i giorni per le motivazioni più disparate.
Ciao a tutti
Ma una denuncia per omissione d’atti d’ufficio nei confronti del vigile urbano?
Probabilmente però il nostro amico poi si ritroverebbe multato tutti i giorni per le motivazioni più disparate.
Esatto… non bisogna mai sopravvalutare il quoziente d’intelligenza dei vigili urbani
http://i26.tinypic.com/2112zkp.jpg
Se azione legale ci dev’essere, dev’essere supportata dal coordinamento nazionale dell’UAAR, altrimenti la ritorsione è assicurata.