Meluzzi: anche atei e agnostici pregano per la maturità

Lo psicologo Alessandro Meluzzi, già massone e ora portavoce della comunità Incontro di don Pierino Gelmini (con il quale ha scritto il libro Cristoterapia), è stato intervistato da La Voce d’Italia sul modo migliore di affrontare l’esame di maturità. Il suo consiglio per sconfiggere l’ansia? “Pregare. Rivolgersi ad un’entità superiore può aiutare ad infondere una maggior tranquillità”. Il consiglio è valido anche per chi non crede: “In certi momenti pregano tutti e la differenza tra atei, agnostici e credenti si assottiglia”.

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146 commenti

Fri

Certo, anche io, da atea, sento un profondo bisogno di pregare. Di solito mi rivolgo alla mia personale entità superiore, il Grande Tortellino… (quello bolognese, però, eh… da non confondere coi cappelleti o i ravioli, banali imitazioni, idoli, oserei dire!) purtroppo la mia è un’entità crudele, che mi punisce con botoli di ciccia se ne abuso. Di solito quindi devo accontentarmi di adorare il Grande Spinacio Bollito, molto meno onnipotente del primo, ma, di sicuro, non induce in tentazione… 😉

Scusate… è una pessima giornata!

Fri

ah… forse è il nome del tizio che mi ha tratto in inganno… avevo letto MeRluzzi!!!

ST

“Meluzzi: anche atei e agnostici pregano per la maturità”

E allora?

Kaworu

confondere la scaramanzia o superstizione che dir si voglia con la fede, è abbastanza idiota

Macklaus71

Da appassionato di psicologia devo dire che ho letto certi “sfonnoni” da parte dell’esimio Meluzzi, ma credo che in questo caso non abbia tutti i torti. Deisti e agnostici possono trarre giovamento da una preghiera in caso di eventi traumatici o tensioni. Del resto si può pregare anche Buddha.

Giona sbattezzato

Come piace a questa genere attribuire a tutti i loro primitivi difetti…

Sailor-Sun

Beh, alla maturità mi ricordo che avevo visto una mia compagna non proprio tutta casa e chiesa farsi il segno della croce, ma quella credo sia semplice ipocrisia cattolica.

For all the gods

@Fri, i merluzzi puzzano, ma con gli spinaci vanno bene.
un gesto scaramatico rallegra, rassicura, stacca e calma in meno tempo .

Cardinal Bagnato

E’ vero.. ha ragione, la preghiera è una tecnica di autoinganno che funziona per tutti…se in un momento di solenne strizza mi viene voglia di pregare il santo specialista o la divinità di turno anche a me che sono ateo può funzionare.. basta autoconvincersi, autoingannarsi,…. poi boccio….ma se ci credo sto più calmo!!
Di che cosa vivono del resto le religioni se non di sti meccanism???….. io personalmente preferisco un bel bicchier di vino!! E mi calmo subito! Altro che entità superiori!!

mocipenso

Proprio non riescono a capire che gli atei sono persone normali (e non menomati per il fatto di non avere un dio cui rivolgersi): devono per forza dirci che siamo sbagliati, ma che, però, possiamo redimerci e dio è sempre lì che ci ascolta.

Scusate, ma è da deficienti e presuntuosi.

marcigno

Molti studenti si rivolgono a san Bignamino, fotocopiato e ridotto ai minimi termini, ma ben camuffato tra dizionari o indumenti personali…

DF1989

““In certi momenti pregano tutti e la differenza tra atei, agnostici e credenti si assottiglia”.”

Io non prego mai. Sarà che a rivolgermi al nulla mi sentirei un idiota…

brunaccio

al volo..ke poi spengo

io qnd fatto maturità mai pregato..un po’di buona musica,studiare senza troppa fissazione(che anke un 18enne un po’ pratico sa ke la maturità importante ma nn come ti raccontano i prof!o almeno certi..) e continuare nel tempo libero a fare ciò ke a un 18enne piace è meglio di tutti.

spengo .dopo le 21 posso leggere!

ciao

brunaccio

anke x ki krede kiedere favori a dio x una banalità simile la dice lunga sulla profondità ke in certi ambienti si ha del concetto di dio.

d’altronde ci sono preghiere per corpi militari(vedi preghiera della marina,nn so se più in uso…) in cui ancora si prega dio x l’aiuto in guerra…

io penso ke kosì si insulta anke ki crede seriamente…cioè senza superstizione..e nn parlo di me io nella provvidenza nn credo,credo o tento di credere nell’Uomo(inteso come donne e uomini kiaro)

Masque

e questo sarebbe uno psicologo?
invece di dare consigli su come preparasi al meglio, spiegando come sfruttare al meglio la memoria, lui suggerisce di pregare.
quello che ottiene però, non è di far sì che lo studente arrivi all’esame preparato e tranquillo perché sicuro della sua preparazione, ma di allontanare da esso la responsabilità riguardo ciò che accadrà all’esame. tranquillizzandolo in questo modo.
se l’esame va bene, tanto di guadagnato. se va male, si può appiccicare qualunque spiegazione soprannaturale desiderata, ottenendo di salvare la propria autostima.

è un po’ come coprire i sintomi di una malattia invece di curarla. un po’ di cipria sopra al mobillo e passa tutto…

MicheleB.

Beh, io prego spesso-a modo mio-nel senso che rammento divinità e simili; ogni volta che mi schiaccio un dito col martello, per esempio.
Mi da un conforto….

Andrea

“Rivolgersi ad un’entità superiore può aiutare ad infondere una maggior tranquillità”
Questa si chiama autosuggestione.
Non c’è alcun intervento divino, e a questo punto che differenza c’è tra parlare con un’entità inesistente e invece il fare un lungo respiro rilassante e dirsi “Dai che ce la fai?”

Manlio Padovan

Ah! Ho capito, ora!
Meluzzi è lo Zichicche dell’intimo.

Bruno Gualerzi

@ Fri
No, guarda, il Grande Tortellino è solo il frutto di una campagna basata sulle menzogna e sulla credulità della gente. I cosiddetti testi sacri della Vecchia Cucina che narrano del Grande Tortellino in reatà sono un clamoroso falso ormai riconosciuto da chiunque non sia stato manipolato dal clero bolognese. E’ ora di finirla con questo culto idolatrico! Chiunque si riconosce nei valori veramente laici sa chi si deve onorare e difendere contro tutti i tentativi di screditarlo: il Cappelletto! Nè ‘grande’ nè ‘sacro’: solo più buono.
E non date retta a chi insinua che il Cappelleto in realtà è solo una riedizione del Grande Tortellino con l’intento di mettere sullo stesso piano credenti e laici: chi li ha assaggiati entrambi si rende conto benissimo della differenza.

Ipazia89

Se il tempo impiegato a pregare fosse stato utilizato per studiare forse forse ci sarebbero stati meno bocciati.

Jan Hus

Il guaio è che Meluzzi dice le sue c……e su tutte le papatelevisioni (rai1,rai2,rai3,canale5,rete4,italia1,la7). ma c’è solo lui come psichiatra in Italia? Ah lui essere penetetto dall’alto dei cieli. Dimenticavo.

Viano di Vagli

Spero tu scherzi Bruno: come si fa a dire che i capelletti sono più buoni dei tortellini (a parità di cuoca, che deve essere bolognese, almeno 50enne e con mamma cuoca, e deve preparare entrambi i piatti a Bologna)? Posso accettare da te qualunque bestemmia, ma questa non può essere perdonata.

Pino Curatolo

@ Kavoru perchè? C’è differenza?

@ Cardinal Bagnato e @ Fri “…basta autoconvincersi, autoingannarsi …” concordo e sarei felice di rivolgermi a San Tortellino al prossimo bisogno …!

Ma da parecchi anni ormai ho completamente perso questo meccanismo di preghiera inculcatomi da bambino: non ne sento completamente bisogno!

Sono assolutamente certo che quel determinato problema o io (o chi per me) sarò in grado di risolverlo oppure andrà a … caso …!

Ma per la stragrande maggioranza della gente invece credo valga ciò che afferma Meluzzi ed io son tollerante: chi vuol pregare preghi e chi vuol credere in Babbo Natale creda; purchè non costringano anche me, non sostituiscano le azioni positive con la preghiera, non sprechino soldi pubblici per costruire chiese, minareti e simili anzichè ospedali, scuole e centri di ricerca.

libero

La fede in qualunque Entità Superiore non è dimostrabile ma va rispettata come libertà di pensiero.
Diverso è proclamarsi concessionario diretto di Dio e dire di conoscere il suo pensiero, chi fa così non è in buona fede e cerca solo di esercitare un potere sugli altri, soprattutto se accumula grandi ricchezze e non aderisce al trattato internazionale sulle norme antiriciclaggio.
E’ singolare come molti laici e atei cadano nella trappola: Dio = Vaticano e Chiesa
Dio non è un copyright delle varie religioni e non crea problemi, i problemi li creano quelli che dicono di parlare a suo nome per esercitare un potere.

Viano di Vagli

Ovviamente, entrambi devono essere in brodo, che è la loro morte.

strozzapreti

Ma il gossipparo Meluzzi ha la credibilità dei programmi spazzatura a cui viene invitato, i suoi pseudopsicoragionamenti sono incomprensibili a lui stesso che perde sovente il filo dei suoi discorsi come quello che tutti pregano, si ma io ateo prego me stesso di avere c..o, lui credente prega il nulla quindi siamo moolto lontani come guardarci con un binocolo rovesciato, Meluzzi…ma che cacchio dici!

Viano di Vagli

Meluzzi: se rimaneva massone e anticlericale, ovviamente, era intelligentissimo.

Viano di Vagli

Comunque, se anche Meluzzi preferisse i cappelletti ai tortellini, mi associo alle vostre critiche

Rideyo

“In certi momenti pregano tutti”
non si potranno mai disprezzare abbastanza affermazioni di questo tipo.

Stefano Grassino

Secondo me Mr. Meluzzi è solo un grande para……..lo

myself

“In certi momenti pregano tutti”

Anche supponendo sia vero non è un punto a favore della religione, una cosa sicuramente vera è

“In certi momenti cagano tutti”

Markus

Certo certo, come se il tuo avvocato ti dicesse “fai il bravo e leggi sempre tutto prima di firmare” il tuo commercialista “attento a quello che spendi” il tuo medico “bevi la tisana e fatti due passi”… insomma, voliamo alto eh ?

peppe

Ah Meluzzi, un grande professionista super partes…

[…] leggendo l’intervista rilasciata a Gente scopro che da ragazzo voleva farsi prete, beh qualcosa è rimasto nell’aria, poi ha scoperto le donne e la castità è stata accantonata ma è rimasta l’idea della “fraternità laica, ispirata all’evangelizzazione, alla condivisione, alla consapevolezza che accogliere non è altro che l’incontro di due debolezze” che distingue la sua comunità dalle altre.

E ancora…

All’Italia sul 2 un bel giorno, si parlava di famiglia, matrimonio, convivenza, divorzio ecc., c’è stato un battibecco tra il “nostro professor Meluzzi” e il conduttore. Il professore tuonava contro il divorzio insistendo che una volta contratto matrimonio ci si deve sacrificare perché si incontra Gesù, e Milo Infante gli ha ricordato del suo primo matrimonio… toni concitati da entrambe le parti, Meluzzi che nicchiava e Infante che incalzava, se non ho capito male il professore è stato sposato una prima volta e annullato dalla Sacra Rota. Ora è sposato con Maria di origine peruviana, ha una figliola dal singolare nome di Aracoeli, tra il 1994 e il 1996 è stato senatore di Forza Italia.

( Fonte: http://www.arcobaleno.net/personaggi/bilancia/Meluzzi.htm )

Zel

A questo punto perchè non sacrificare anche agnelli agli altari pagani, incenso agli dei indiani, riso a quelli buddisti oltre che alla candelina davanti alla madonna?!
Povero maturando… se per tranquillizzarsi deve votarsi agli dei, gli serve un mutuo!

TaK

Il fatto che a molti venga in mente di pregare dio solo prima degli esami dovrebbe preoccupare non poco il porporato.. invece questa manica di furboni fa buon viso a cattivo gioco, e afferma che in fondo in fondo tutti si crede in qualcosa.
Un po’ come farsi grandi davanti alle conversioni in punto di morte.
L’ipocrisia non ha limiti.

Fabio

Che la religione cattolica per il 99% di chi si dice cattolico non fosse altro che una forma di supertizione (insomma, andare a messa la domenica non e’ diverso da toccarsi le palle quando passa un gatto nero) lo sapevamo gia’ tutti senza bisogno che ce lo spiegasse Meluzzi…

Fabio

Dimenticavo, io, ovviamente, non faccio nessuna delle due cose, non essendo supertizioso.

roberta

c’e’ una cosa che non capisco dei credenti:non credono,affermano
questo signore non dice,ad esempio:”credo che in certi momenti preghino un po’ tutti”
no,lui SA che pregano tutti.Come fa a saperlo?
un po’ come Viano di Vagli (che saluto con simpatia,veramente)
quando dice:io so che DIO fa questo,che ci salvera’ ecc
perche’ non dire IO CREDO?in fondo anche durante la messa
si recita IL CREDO,non il SO CON CERTEZZA

Fri

ahhhhhh bestemmia!!!!!! Miei prodi, sforderate le armi! armate il fritto misto alla bolognese… caricate le cartucce di friggione…. riempite i cannoni di crescentine! L’infedele Bruno Gualerzi dovrà abiurare e riconoscere nel Grande Tortellino l’unico vero primo (in brodo e in inverno e magari condito con un bel bicchiere di vino rosso… eh Viano? vedi che quando si parla di cose serie ci si intende???)

Apostata

Sicuramente…! Sono una maturanda e, per quanto lo stress e la disperazione per essere abbastanza indietro con il gran ripassone siano arrivati alle stelle, non sento il bisogno di illudermi pregando. Al massimo spero in una botta di *Fattore C* per le domande!

mac

io in genere bestemmio e allora ‘sto diochennc’è mi ascolta….
nn per essere volgare, ma perchè tali espressioni mi furono insegnate, inseme all’avemmaria…

Lino

Studiare durante l’anno, non stressarsi troppo con mega ripassi all’ultimo minuto e soprattutto la cosa più importante: farsi una bella dormita lunga prima del giorno degli esami!

For all the gods

Agli esami andavo benissimo, non ho mai pregato prima degli esami, fin da piccolo, non è forse meglio recitare una formula a memoria 4 volte per ricordarla che recitare preghiere?
risparmiavo le energie, curavo il sonno nelle notti precedenti per resettare la fuffa inutile dal cervello (non elettronico) non mi riducevo le nove ore dello studente. Curavo che il letto fosse comodo, il cuscino migliore, la temperatura ideale, studiando mi ricordavo di bere. Se mi stancavo mi distendevo a qualunque ora chiudevo gli occhi e riuscivo immediatamente a fare un sonnellino di pochi minuti a comando, mi svegliavo freschissimo e con gli occhi riposati. La sera andavo presto a dormire e al caso rileggevo a mente le pagine sfogliandone alcuna con memoria visiva. come se contassi le pecore mi addormentavo. (Ora non riuscirei) Altro che sprecarmi a pregare.

Bruno Gualerzi

A proposito di superstizione. Avete visto cosa succede durante le partite di calcio (ma credo valga più o meno per tutti gli altri sport)? Quando un giocatore entra in campo, all’inizio o per sostituire un compagno, si fa immancabilmente – con un gesto rapido, quasi se ne vergognasse – il segno della croce e, altrettanto fugacemente bacia, non si capisce bene se una qualche medaglietta ovviamnte sacra sul petto, oppure, forse in sostituzione, alcune dita. Qualcuno aggiunge anche un rapido passaggio di mano sul manto erboso, evidentemente per propiziarselo.
Qui da noi – ma credo in tutti i paesi cattolici – ciò che separa il gesto religioso dal gesto scaramantico è assai difficile da individuare.

@ Viano
I cappelletti preparati a Bologna dovranno sicuramente pagare il loro tributo al Sacro Tortellino, mentre bisogna arrivare almeno a Reggio Emilia per assaggiare un cappelletto finalmente emancipato.

brunaccio

x bruno

qnd giocavo fino ai 20 a calcio,c’erano riti scaramantici…nn fare la barba prima della partita,il capitano allacciava le scarpe al portiere e via così…segni di croce tra ragazzini visti poki, oggi poi ke so ke giocano più migranti che aborigeni penso anke meno.

è il berlusconimo ke sta trasformando i calciatori in vip cn tutto quel ke ne consegue…

io ritengo.sempre grandi spunti bruno,grande

😉

brunaccio

i riti di cui sopra kiaro hanno funzione catartica,il match è uno stato alterato di coscienza(pensa tardelli nel goal ’82) in cui poco si pensa ad altro…quei riti servono quasi per de-razionalizzarti x così dire in vista del match riproposizione sana di antiki istinti ke si propongono nelle guerre tribali cn esiti peggiori.

questo fu il calcio.

statolaico

Meluzzi dice falsità, almeno per quanto riguarda gli atei. Dubito fortemente che un ateo possa pregare un’entità astratta per qualcosa, non sarebbe ateo se lo facesse, punto, senza “se” e senza “ma”. Notate inoltre che sono sempre “quegli altri” a dipingerci secondo le loro voglie, lusso che noi altri non ci prendiamo. Non ci siamo mai sognati di dire stupidaggini di questo tenore “anche i credenti a volte non credono, e in quei momenti la differenza tra atei e credenti diventa molto sottile”. Non lo facciamo perchè non ci interessa mistificare nulla, sappiamo che chi è ateo è generalmente una persona dotata di raziocinio, poco incline a tracannare stupidaggini e, soprattutto, non ha bisogno di essere motivata per perseverare nell’ateismo, visto che non è una religione e nessuno deve vendere niente a nessun altro, cosa che non è vera per loro che devono sempre cercare espedienti per mantenere compatte le fila dei creduloni ai quali vengono dati continuamente di questi input fasulli di modo che possano continuare a cullarsi nella loro fede, senza farsi troppe domande, continuando a mantenere inserito il pilota automatico nella scatola cranica. Questo messaggio sottointende meschinamente “vedi? Anche l’ateo alla fine prega, ergo…”
Ma non è vero. Semplicemente non è vero il messaggio e falso e non è diretto a noi ma ai credenti, loro sono il target che è, e deve rimanere, anestetizzato. Sono tempi in cui si parla sempre piu’ di ateismo (per fortuna e sempre rispetto a prima), dobbiamo aspettarci il ricorso a questi mezzucci e tanta disinformazione (e mi riferisco ai testi scolastici delle notizie precedenti). Neanche Meluzzi crede che l’ateo in certi momenti prega, pero’ è proprietario di una monumentale faccia tosta, la usa, e lo dice.

brunaccio

x statolacio

questa volta concordo pienamente,nulla da dire…lui parla ai cattolici formali (battezzati e vari)o ke nn si riconoscono in qst linea ma devono per l’autorità papale e allora giù dipingere l’ateo quale nn è o nn dovrebbe essere(ogni uomo ha diverse connotazioni)..come giustamente la chiesa ha paura dei suoi dissidenti e allora giù mistificare attraverso intellettuali sempre di livelo più trsh e gettare fango

il vero ateo ke io filosoficamente (e anke come senso pratico ke sempre è forma base di riflessione) nn cada in trabokketti

ciao

brunaccio

scusate sto vedendo partita scrivendo lavorare anke poco ancora mi stanca e scrivo male..

ke io filosoficamente rispetto intendevo…

brunaccio

mi so pure perso il goal di luis fabiano..la vedo male sta banda di vips…ma è lunga
😉

roberta

@ Fri
non entro nella disputa del Tortellino:
da buona abruzzese rivolgo la mia venerazione alla Chitarra con le pallottine
e alla deliziosa Scrippella ‘mbussa..
e avendo parenti marchigiani a volte commetto il grave peccato di
indulgere alle Olive all’ascolana…
secondo te sono senza speranza ?

brunaccio

il berlusconismo ha cmq le sue radici storike..mutatis mutandis..nel peronismo fenomeno ultimamente rivalutato,ma poco da rivalutare x tornare IN TOPIC

peppe

Neanche Meluzzi crede che l’ateo in certi momenti prega, pero’ è proprietario di una monumentale faccia tosta, la usa, e lo dice.

Cosa te ne vuoi aspettare da uno che afferma che una volta contratto matrimonio ci si deve sacrificare perché si incontra Gesù e poi si fa annullare il suo dalla rota e si risposa? 😆

Bulk

Il consiglio di questo Meluzzi NON è sicuramente valido per gli atei.
L’ateo sa che l’entità superiore non esiste e quindi sa che nessuno ascolta.
Quelli che se ne infischiano di Dio per il 99% della vita ma non si sono mai posti il problema della sua esistenza, quelli forse, in certe circostanze, pregano. Ma non sono atei. Sono indifferenti e passivi, e non sanno.

Fri

@ Roberta

beh, sai, noi devoti del Grande Tortellino a volte sembriamo un po’ rigidi, ma la speranza per le pecorelle smarrite c’è sempre. Se potessi consiglierei un concistoro riappacificatore ove i campioni di ogni culto portassero le prove a supporto della propria entità superiore. Si potrebbero valutare tutti gli aspetti a favore e quelli contrari e dunque trovare quella conciliazione che il gran maestro Artusi già suggerì piu di un secolo fa…
Comunque escluderei a priori di accettare a tale concistoro i seguaci del MeRluzzo e del Grande Spinacio Bollito…

Futak

Da ateo, l’unica entità superiore a cui mi rivolgo è la Dea Figa! 🙂

brunaccio

x fri

già tentato ma impossibile ogni Fede se ci si pone sui fondamenti è esclusivista…ha un libro fonte di Rivelazione da cui si può uscire entro un certo limite…altro è che i religiosi accettino di essere cittadini e rigettino le dottrine sociali(nn solo i cattolici) ke si presumono tratte dal libro rivelato…mentre l’agire politico vuole categorie diverse..qst il problema

brunaccio

altro sono le società olistike ke nn hanno i Testi,ma lì altri popoli ke tendono a vivere tra loro…guarda caso…

😉

Viano di Vagli

Per gli studenti: vi consiglio S. Giuseppe da Copertino. E’ più paziente anche verso i miscredenti. La sua biografia è molto bella: lo chiamavano Frate Asino perché era ignorante e maldestro. E’ comunque patrono degli studenti sotto esame.

Sara

Anche davanti al plotone d’esecuzione pregano quasi tutti: questo non aumenta certo le prove a favore dell’esistenza di dio…

statolaico

A brunaccio e peppe

si ma infatti parlano bene e razzolano malissimo! 🙂

tornando al senso alla notizia io credo che c’è una bella differenza tra pregare e sperare. A me capita spesso (e credo a buona parte degli atei), di sperare che qualcosa vada in un certo modo, per esempio quando mia moglie tenta un concorso pubblico, o quando ho qualcosa di (relativamente) importante in ballo e che riguarda il mio lavoro e via dicendo. Certamente non prego un bel niente, semplicemente mi auguro che le cose vadano secondo le mie aspettative. Restano fuori dal portone gesù, shiva, brhama, visnù…

mp

sempre la stessa storia. hanno un bisogno fisiologico di convincersi che anche noi abbiamo paura come loro. poveretti, mi fanno pena.

brunaccio

x statolaico

ciao 😉

buonanotte a tutte/i

incoraggainte la nazinale e suoi vips.. 🙂

kundalini444

Io questo bisogno di pregare non lo sento.
Per farmi passare l’ansia degli esami a scuola e all’università non pregavo, studiavo!
Nei momenti di grande angoscia e paura non prego, trovo in altri esseri umani o in me stesso o in altre risorse “terrene” la forza di superarli.

Non è nemmeno una questione di orgoglio o partito preso, è proprio che anche volendo pregare non saprei come fare, non me lo hanno mai insegnato e non mi viene istintivo, contrariamente a quanto si dice. Anche parlare può sembrare istintivo, ma se nessuno te lo insegna non ci riuscirai mai! E così pregare… se uno non si è costruito la sovrastruttura culturale per farlo, non lo fa. Non ne sente il bisogno e magari è pure più felice, perchè invece di pregare magari fa cose più concrete… ugualmente “contemplative” (come ad esempio RIFLETTERE) ma di maggiore effetto.

daniele Nobile

Chi le mette in giro queste frottole? Io feci negli anni ’80 la maturità senza mai pregare o aver pensato minimamente ad una cosa del genere.
Tra l’altro ricordo che fui l’unico della mia classe che si presentò con i capelli lunghi così come li avevo sempre portati convinto che si deve essere giudicati per ciò che si è e non per come ci si veste/presenta.

E comunque il fatto di dire che anche gli atei ed agnostici pregano nel momento del bisogno la dice tutta: ossia che l’uomo prega per opportunismo e non per convinzione.

Kanna Shirakawa

@Bruno e Fri

meno male che in questa epoca di empieta` c’e` chi ancora conosce la retta via e non se ne discosta: lunga vita al Cappelletto, e ai Ciccioli, suoi discepoli.

e che gli empi siano bolliti vivi nel brodo di cappone

Kanna Shirakawa

@Viano

non e` questione di gusti, ma di dogmi, essendo reggiano e` chiaro che il cappelletto e` piu` buono del tortellino bolognese

e se per qualcuno la fede dovesse vacillare, e dubitare di quanto affermo, il destino del cappelletto non e` compiuto senza il velo del parmiggiano, che e` reggiano, il che dimostra che la verita` dimora qui, e non a bologna (dove peraltro si abbandonano a riti pagani come l’adorazione delle lasagne, che aime`, devo riconoscerlo, sanno ben indurre in tentazione)

🙂

Viano di Vagli

Canna: non hai mai assaggiato i tortellini in brodo della Marisa Paoletti, per questo credi ancora nei cappelletti.

Fri

@ kundalini444

ti dirò che io invece sono cresciuta cattolica e quinid ho un discreto training alle spalle. Anni e anni di lavaggio del cervello hanno avuto il loro effetto, tanto che quando sento qualcuno dire padrenostro o avemaria automaticamente faccio partire le parole anche io. È un chiaro riflesso condizionato, che peraltro mi fa molto riflette sulla forza dei metodi che questa gente usa. Comunque dicevo che nonostante questo riflesso pavloviano ti assicuro che nemmeno io sento bisogno di pregare. Nel momento in cui ho capito di non credere in dio, non ne ho piu sentito il bisogno. Quindi ti posso assicurare che anche uno che si è costruito (o che gli hanno costruito, ti correggerei in questo) la sovrastruttura culturale per farlo, può smettere se impara a trovare la forza in se stesso o, al massimo, negli altri esseri umani. Poi a volte c’è un cedimento e si affida l’anima al ripieno del Grande Tortellino…

Kanna Shirakawa

Viano, chiedo vienia, non conosco il nome di questa sacerdotessa del Gran Tortellino, forse dovrei riconsiderare le mie convinzioni

purtroppo da quando vivo in svizzera, in questa terra di wurstel e patatine fritte, ho visto la mia fede vacillare piu` volte, temo che mi basterebbe anche “solo” un buon ragu` per convertirmi a qualsiasi eresia

mi e` tornata fame, mi sa che vi rileggo domani 😉

mulligan

Al difuori di queste amene chiacchiere domenicali vediamo di fare un punto più preciso sulla problematica CREDENTI/ PREGHIERE/ ESAMI.

L’atteggiamento di chi “prega” (quindi presumibilmente un”credente”) è quello di operare un distacco della mente dal problema empirico vissuto e dedicare l’attenzione ad un “ente” diverso dalla realtà quotidiana, affidandoglisi e confidando che, al problema personale ci pensi qualcun’altro.

Questo procura un sollievo momentaneo poiché il problema ansiogeno (e magari un po’ ossessionante) viene allontanato dalla mente per un po’ di tempo.
Ci sono tecniche simili orientali che, anche senza il presupposto di un Ente potente benefico e soccorrevole da invocare alla bisogna, offrono uno schema di focalizzazione della mente su un “pensiero” astratto e diverso rispetto al vissuto ordinario, Può essere focalizzare la propria mente sul processo della respirazione (i.e. Meditazione Vipassana di tradizione buddista) oppure focalizzare l’attenzione su un”suono” muto pronunciato nella propria mente ( Meditazione sui Mantra).

Anche questo comportamento procura sollievo e riposo alla mente, lasciandole il tempo di acquetarsi e trovare momentaneo riposo. I cattolici lo possono sperimentare con la recita del Rosario che genera un sottile effetto ipnotico rilassante.

Questi metodi funzionano meglio fra che ci crede, ma non hanno niente a che vedere con le eventuali credenze religiose. Anche noi atei possiamo provare sollievo con la Meditazione Vipassana, senza diventare buddisti.
Per l’ansia da esami può essere utile, quindi…

Ugh. Ho detto.

Papa Mike

Meluzzi, gli atei sono abituati a pensare e non a credere…hanno piu’ attitudine allo studio…per questo non pregano prima degli esami..

Laurentia

Grazie, Mulligan. Io credo che se un non credente concentra la sua mente, per qualche minuto al giorno, sulle cose belle della vita, come la natura, l’ arte, gli affetti che ha, ottenga quella serenità per affrontare ogni genere di esami. Anche la cucina, di cui si è scherzato in modo trasversale, può diventare un modo per scoprire la nostra anima.

Luigi Riboldi

Scusate la banalità: ma forse non `meglio studiare per passare un esame?

fab

Chiaramente Meluzzi, con tutte le giravolte ideologiche che ha fatto, non crede in un bel niente e quindi più che ateo è nichilista, nonostante le dichiarazioni.
Sicché non intendeva dire “pregate”, ma “pagate”.

brunaccio

x fab

il nikilismo è una filosofia forte e profonda…io lo definirei meglio un servo…

rik

@ Viano di Vagli

Una volta in una cheisa a Catanzaro vidi un quadro che raffigurava San Giovanni da Copertino che volava e mi spiegarono che quella era la raffigurazione delle sue “estasi”. C’era gente che si avvicinava al quadro e baciava l’immagine del santo volante.

Come si fa a credere a queste fess.erie?

Jan Hus

Laurentia scrive:
22 Giugno 2009 alle 7:29

Anche la cucina, di cui si è scherzato in modo trasversale, può diventare un modo per scoprire la nostra anima.

Chi te l’ha detta sta cosa, Gianfranco Vissani?
Bhuahahahahahahahahahahah!!!! 🙂 🙂 🙂 🙂

ps: da te sto ancora aspettando di sapere cos’è l'”anima”? La vendono a peso? A metro? A litro?

Dalila

E’ un fatto: gli studenti dai risultati migliori non pregano mai.
Poi fate voi…

Stefano Bottoni

Quando frequentavo il liceo (ormai più di venti anni fa) una nostra compagna di classe aveva una mente molto brillante ma, ahilei, era stata cresciuta in maniera bigottissima. Insomma, passava metà del tempo a studiare e metà a pregare. Sicchè otteneva risultati molto inferiori alle sue potenzialità. Diceva: -Sono sicura che il compito in classe mi andrà bene perchè ho tanto pregato il signore!- e poi si prendeva un’insufficienza o una sufficienza stentata. E quando io e un altro compagno, già entrambi da tempo agnostici, le facevamo notare che magari, se avesse passato più tempo a studiare e meno a pregare, avrebbe ottenuto risultati migliori, si offendeva pure.

For all the gods

Per migliorare lo studio può anche servire tenere in bocca un pezzo di cioccolato fondente e farlo durare il più a lungo possibile, se ne deve mangiare poco perché è eccitante e non andrebbe per l’ansia, ma toglie l’ angoscia, o scoraggiamento o noia, dato che resistere a lungo a studiare mette una certa tristezza. Non ricordo l’ansia, perché dormivo di più, forse si che c’era, ma scaricavo quella cosa un poco maniacale nel curare anche il benessere fisico per la massima eficienza, e mi bastava a sentirmi soddisfatto o più sicuro.
Un poco di stacco e di spensieratezza ci vuole (le preghiere deprimono, confondono quello che si teve tenere a mente e intasano come la fuffa o una tossina, inoltre sacrificano il tempo)

Kanna Shirakawa

@Jan Hus
trovo perfettamente plausibile la frase di laurentia, anche perche` in generale qualsiasi attivita` umana, se fatta in modo opportuno, puo` essere propedeutica per la scoperta della nostra anima

ma immagino che il motivo della risata sia dovuto perlopiu` al termine, perche` ha forti connotazioni mistiche, e quindi ridicolo a priori: mi sembra un atteggiamento pregiudiziale che poco ha a che vedere con la razionalita`

anche per un ateo o un agnostico il termine “anima” puo` avere un significato, tolti gli aspetti religiosi e mistici, puo` benissimo riferirsi a quel complesso e tutt’ora pressoche` sconosciuto insieme di microinformazioni e connessioni che compone la nostra mente e ci permette di avere un’autocoscienza

che, appunto, non la si vende ne` a peso, ne` al mentro e tantomeno a litri (anche se qualche litro di buon vino puo` portartci a scoprirne lati insospettabili)

un percorso di scoperta di se` e` un’attivita` lodevole sia che sia portata avanti da un credente, che da un ateo o da un agnostico, poi ciascuno tendera` a dare una definizione propria di questo “se`”, a seconda del retaggio culturale: non vogliamo chiamarlo anima, ma “io interiore”? mi sembra una questione di lana caprina, la mia opinione e` che alla fine si sta parlando della stessa cosa, anche se da punti di vista differenti

For all the gods

mulligan allora mi è chiaro un fatto:
Al mio primo lavoro, 5 anni di stress puro, una gentile pagana mi inviò una immagine che a detta di alcuni funziona. Solo per il piacere che qualcuno mi pensò mi si sollevò il morale in un tempo di mobbing trasversale e verticale,da preesistenti pocofacenti, ero creativo e produttivo assiduo,continuamente spronato odiosamente, ma altri firmavano parte del mio lavoro, anche avanti me, togliendomi e prendendosi un poco di merito verso il superiore, invece di gentilezze ottenni maltrattamenti (e calunnie di cui non ero a conoscenza).
Mi accorsi tardi di esser troppo buono o poco egoista, quando mi dissero, molti mesi dopo che me ne andai per lasciar entrare un raccomandato, che da allora il mio lavoro non riuscirono più a farlo, nemmeno 3 persone insieme,né sostenere il mio ritmo veloce, ero preso a calci da irresponsabili,gaudenti pocofacenti. Quando ero molto stressato, mortificato, e non dormivo più pensando al lavoro da fare quanto prima,o alle ingiustizie, una pagana sensibile mi cercò e inviò la dea adatta, rassicurante e soccorrente, scrisse “per meditare”.
Funzionò,se non altro per il piacere che almeno una sconosciuta non mi schiacciasse e avesse provveduto a me, ripresi il sonno. E il buonumore: c’è una musica strana che sa di antico. Credevo non servisse per gli esami. Vedetela e dite, se volete rivolgervi al Divino, risparmiate la fatica mentale di immaginarlo, e vedendo funziona di più (coi sensi, come sgranare il rosario o sentire il suono)
http://inanna.virtualave.net/epona2.html

Rothko61

“In certi momenti pregano tutti e la differenza tra atei, agnostici e credenti si assottiglia”

Io ho notato che la differenza si assottiglia ancor più quando si picchiano gli stinchi sullo spigolo del letto: atei, agnostici e credenti, tutti a smadonnare. 😉

ateismo

Una volta si chiamava “amico immaginario”, di solito è una cosa che fanno tutti gli adolescenti e bambini e tipicamente passa con la prima fidanzata/o 😀 (scusate la banalizzazione ma quelle affermazioni sono al limite del ridicolo)

Rothko61

“In certi momenti pregano tutti e la differenza tra atei, agnostici e credenti si assottiglia”

Ho notato che la differenza si assottiglia ancor più quando si picchiano gli stinchi sullo spigolo del letto: atei, agnostici e credenti, tutti a invocare dio e le madonne ricorrendo sovente agli stessi aggettivi qualificativi… 😉

Asatan

@Viano di Vagli
No guarda Meulizzi era un beota anche da massone. Secondo lui se ilpadre cambia il pannolino al figlio neonato il bambino si confonde sui ruoli e diventa finocchio. Non me la sono inventata, giuro. Glielo sentito dire ann fà in tv e mi rimasta impressa.

Cambiano argomento io sono per la chiesa della pasta ecumentica: tortellini, cappelletti, lasagne, spaghi con ragù alla bolognese…. tutti uniti nella sacra goduria alimentare! 🙂

Bruno Gualerzi

@ Kanna
“un percorso di scoperta di sé è un’attività lodevole sia che sia portata avanti da un credente che da un ateo o da un agnostico, poi ciascuno tenderà a dare una definizione propria di questo ‘sè’, a seconda del retaggio culturale: non vogliamo chiamarla anima, ma ‘io interiore’? Mi sembra una questione di lana caprina…”

Questo percorso ho provato a farlo, e a formalizzarlo scrivendone, nel modo più onesto possibile ponendomi tutte le obiezioni che sono riuscito a trovare. Ho trovato me stesso? Sì e no. Sì, perché qualcosa che mi riguarda l’ho trovato… No, perchè questo qualcosa consiste nell’assoluta impossibilità di sapere chi io sia. Ma poi propendo pur sempre per il ‘sì’ in quanto questa ‘scoperta’ mi ha consentito di sentirmi LIBERO DA QUALSIASI CERTEZZA, l’unica condizione, ne sono convinto, per rendere possibile la convivenza pacifica tra gli uomini. Che, oggi più ancora di ieri, non è poco. Forse tutto.
Certo, devo riconoscere che questo ‘percorso’ è stato reso possibile da condizioni materiali in qualche modo privilegiate, cioè da quel minimo di sicurezza economica che consente di pensare non solo a sopravvivere, ancora condizione questa, purtroppo, della maggior parte della popolazione mondiale… ma sono giunto alla convinzione che questo stato di cose è stato causato proprio da chi, avendone la possibilità, ha pensato a tutt’altro che ‘a scoprire sè’. Delegando questo compito ad altri, magari pagati per l’incombenza… per esempio a chi ritiene di possedere certezze utili, in buona o mala fede, da smerciare.

brunaccio

x asatan

cappelletti ottimi con ripieno con un po’ di oca o takkino,meglio ke classici emiliani x me

😉

x bruno

sempre ottimo

boemissa

Ma pregare di meno e studiare di più no, eh?!

Comunque, io da trentina, invece che al dio Tortellino mi rivolgerei al dio Canederlo, scusate se sono blasfema.

ONESTO PRESUNTUOSO

-“In certi momenti pregano tutti e la differenza tra atei, agnostici e credenti si assottiglia”

In certi momenti bestemmiano tutti e la differenza fra atei, agnostici e credenti si assottiglia.

Macklaus71

Asatan, è terribile la teoria espressa da meluzzi sul cambio del pannolino. Io ero rimasto alla follia secondo cui, testuali parole, “è giusto proibire i videogiochi ai bambini”…proibire??? ma da che scuola pedagogica viene questo, da quella di Ferrante Aporti?

Andrea

Stanotte ho pregato San Budello che mi facesse passare dei brutti dolori intestinali notturni (avevo mangiato pesante ieri sera).
Ma solo Santa Colica mi ha risposto, però dopo ben 15 minuti di sofferenza.

Ciao a tutti

Alberto

E te Meluzzi prega Dio affinche’ tu possa rimanere ancora uno psicologo valido. Perche’ dopo questa affermazione inizi a perder punti.

peppe

Segnalo, visto anche che di recente s’è parlato di RU 486, questo ( cercare su you_tube le parole “19 febbraio 2008 parte 2” ) delizioso intervento del Meluzzi sull’uso di questo farmaco, peraltro in tempi non sospetti visto che risale a più d’un anno fa…

Il luminare comincia già facendo pregustare la sua posizione obiettiva e super partes attraverso il riferimento agli sconvolgimenti prodotti dalla pillola su “questa casa calda e accogliente che è l’utero materno“.

Segue una descrizione, con volto arcigno, della pillola e del suo nome sinistro, e nel mentre della spiegazione lo scienziato devoto parte per la tangente con una digressione che dura minuti e che val la pena leggere interamente: “allora io vi faccio fare questa riflessione, brevissima… ma la faccio aldilà di ogni considerazione di fede e aldilà di ogni constatazione sul valore assoluto della vita che ovviamente sposo fino in fondo come nelle cose che sono state dette, ripetute, che sono nella dottrina ehm… della chiesa, ma che sono anche in quel valore irrinunciabile della vita che faceva dire ad un grandissimo laico (?) Norberto Bobbio intervistato esattamente nel luglio del 1981 che questo grande sacerdote (ma non era laico? ndr), questo grande vate (??) della laicità diceva, proprio nel momento in cui si discuteva dell’aborto: non so come si possa lasciare ai cattolici il monopolio della difesa dei diritti del concepito… che evidentemente è un portatore di diritti in quanto soggetto, in quanto creatura, in quanto persona viva… e lo stesso Bobbio diceva: non si può non constatare come non (!!!) ci sia in quel momento un evidente conflitto di interessi, tra una madre che magari non vuole mantenere quella vita dentro di sè e quella creatura che invece non può essere interpellata, e questo lo diceva senza pensare (?) nulla di metafisico, nulla di spirituale, nulla di religioso sul valore della vita, ma lo diceva da laico (e se lo dice Meluzzi c’è da crederci, ndr)”

Segue l’apologia dell’aborto chiurgico perchè, a dire del Meluzzi, per il feto è meglio finire subito nel tritarifiuti chirurgico piuttosto che agonizzare per “soffocazione”.

Poi succede qualcosa… il Meluzzi quasi s’arrabbia, introducendo le “gravi” violazioni eseguite durante la sperimentazione di questo farmaco, e proponendoci il repertorio di dotte banalità sul linguaggio cinico ospedaliero contrapposto a ciò che realmente si dovrebbe dire secondo verità, ovvero “morte del bambino” (capito mamme?) e dopo qualche battuta incalza: “tutto questo ce la dice lunga su come il problema della drammatizzazione o sdrammatizzazione possa essere un ulteriore elemento negativo di ferita al segno (?) e al senso della vita perchè io con questo non voglio dire (nooooo, ndr) che bisogna avere un atteggiamento punitivo verso le donne che devono soffrire di più perchè devono fare l’aborto per aspirazione mentre invece così gli si rende la vita troppo facile

E si prepara a concludere, il Meluzzi, che riferendosi a questa “pillola di veleno contrabbandata come soluzione al problema dell’aborto” la dica lunga sulla cultura della vita VS cultura della morte e, prosegue: “bene fanno i cristiani, credenti, il Santo Padre ad attestarsi su una trincea forte in difesa della vita” e nel dir questo passa la parola al prete. Di cui francamente non vale nemmeno la pena trascrivere il parlato.

Insomma Meluzzi è sicuramente la persona più qualificata a parlare degl atei.

For all the gods

Complimenti Bruno
Bruno Gualerzi scrive:

22 Giugno 2009 alle 11:34

For all the gods

siamo fritti, Peppe. La religione si impossessa delle nuove tecniche di psicologia per sottomettere Studieranno preti , suore e fra, (vedi Meluzzi il bieco) ma per il loro tornaconto a nostre spese per diventare psicologi, ecco perché qui manco insegnano catechismo, nemmeno per la prima comunione, sottomettono li/e brave ragazze a farlo anche se sono studenti lavoratori. Il prete è sempre nel suo studio solo e tranquillo a leggere , magari studia!Alcune mamme i quelle giovani vorrebbero fare un gruppetto di protesta da lui, ma temono che gufi (porti sfiga)

Asatan

@Macklaus71

Beh diciamo che nell’ordine degli psicologi, purtroppo per l’italia, militano individui di una stupidità assurda. Sorvolo sul fatto che meluzzi dare in mano mitra giocattolo per fare giocare i bambini alla guerra sia più educativo di spyro the dragon, per passare ad un vero vate(r) della psigologia italiana: Vera Slepoj. Questa signora è l’ex presidente dell’ordine degli psicologi e sostenava teorie come:

– Guardare Sailor Moon fà diventare i bambini finocchi (*). Sailor Moon è una donna super-eroe (rifiutando così il ruolo passivo che spetta ad una donna) e c’è stato qualche bambino fan che a carnevale si voleva vestire come Sailor moon. Ne consegue che guardare Sailor Moon confonde l’identità di genere spingendo i bambini a diventare travestiti e gay.
– I gay vanno curati in quanto malati (alla faccia del DSM)

Spettacolo!!!!

(*) Non me ne vogliano i gay, uso il termine finocchio perchè rende bene l’ottica pleistocenica di certa gente.

cartman666

Giusto Asatan, tanto per ricordare chi e’ questa gente. Per quanto riguarda il cibo io sono un eretico seguace dei quattro salti in padella, sono un seguace delle forze oscure :p

Uomo-lupo

La paura è ancestrale, non la possiamo controllare come vorremmo. La preghiera è una forma di superstizione atavica che puo colpire chiunque, anche il piu razionalista degli esseri umani, e gli esaminandi della Maturità, perchè è utile a esorcizzare le nostre paure ed è un buon anti-stress.

Hate

“In certi momenti pregano tutti e la differenza tra atei, agnostici e credenti si assottiglia”.

Parla per te…

peppe

La paura è ancestrale, non la possiamo controllare come vorremmo. La preghiera è una forma di superstizione atavica che puo colpire chiunque, anche il piu razionalista degli esseri umani, e gli esaminandi della Maturità, perchè è utile a esorcizzare le nostre paure ed è un buon anti-stress.

Mi hanno riferito proprio ieri che un ragazzo (io lo conoscevo di vista) ha di recente avuto un brutto incidente sul lavoro e ha perso una gamba: da allora è diventato un fervente cattolico, prega continuamente etc. etc… Cosa se ne deve dedurre? Che ha visto la luce? No, solo che la paura fa 90 e che la “fede” in un essere superiore è un ottimo agente consolatorio quando qualcuno è in seri guai e non ha altre alternative. Ma a questi livelli (compreso il pregare per superare un esame) la religione non è meglio della più bieca superstizione.

Jan Hus

Kanna Shirakawa scrive:
22 Giugno 2009 alle 10:31

perche` in generale qualsiasi attivita` umana, se fatta in modo opportuno, puo` essere propedeutica per la scoperta della nostra anima

Mi giri un un modo di cuninare i cappelletti in brodo “in modo opportuno” così che anch’io possa provare ,per curiosità, di trovare il mio sè??
Mi sembri un New Age in salsa scientifica, per restare in ambito culinario. Visto che anche tu sembri un’esperto dell’invisibile, potresti dirmi cos’è l’anima, dato che Laurentia è un pò sorda alle mie domande? Ed ancora sapresti dirmi quando dormiamo l’anima dov’è, giacchè che si manifesterebbe solo nei momenti di veglia?

Laurentia

Jan Hus: a volte non rispondo perché sento nella domanda tanta voglia di polemizzare e io so che le polemiche non producono. Non si dimostra che esiste una parte immortale dentro di noi con le definizioni e non si dimostra che non esiste con le controdefinizioni. Se la mia affermazione ti sembra assurda, va bene così. Prova a pensare che se sei in pace con te stesso e con gli altri stai bene. Ma se sei un guerriero fai bene a combattere. Per quello c’è Viano, Don Alberto, tanti altri.

Lapalisse

Meluzzi anni fa “abitava” nelle TV del Berlusca, poi fu candidato ed eletto con FI dopo poche settimane lasciò la coalizione e passò dall’altra parte: un classico esempio di ipocrita. Da un po’ s’è riciclato come integralista cattolico ed “abita” in trasmissioni tv filo-cattoliche, non ho dubbi che qualora “il vento” cabiasse il ns Meluzzi s’iscriverebbe all’UAAR o ai fratelli mussulmani

Giol

@ Viano di Vagli, che ha detto:

21 Giugno 2009 alle 17:12
“Ecco un altro punto fondamentale: voi pretendete di vincere 1) perché è vostro diritto, nonostante siate una minoranza; 2) perché alcuni stati europei, da voi promossi come più civili di noi, li hanno nella loro legislazione. Allora: le maggioranze rispettino le minoranze ma le minoranze prendano coscienza di essere minoranze. Forse, poi, si riusciranno a fare le cose cui tenete con una facilità sorprendente.”

Per un attimo ho avuto il dubbio che tu fossi un cattolico disposto al dialogo. In men che non si dica, mi hai fugato subito il dubbio.
1) Matrimoni gay, fecondazione artificiale, testamento biologico, etc. SONO diritti fondamentali, che prima o poi verranno riconosciuti, è solo questione di tempo. Tutto dipende solo dal livello attuale di intolleranza, ovvero si bigottaggine, ovvero di ignoranza, posseduta attualmente dal popolo italiano. Prima cala tale livello, e prima l’Italia si civilizzerà.
2) Tu confondi (volutamente?) il concetto di Democrazia con quello di Dittatura della maggioranza. Una Democrazia veramente degna di questo nome non può prescindere, tra tutte le altre cose, dal concetto di laicità, il quale permette al singolo cittadino i prendere delle scelte in pieno rispetto della propria coscienza etica. In ua democrazia ciascuno DEVE essere libero di fare uso della fecondazione artificiale oppure no, esattamente come ciascuno DEVE essere libero di andare a Messa oppure no. Questo è il concetto che tu non hai capito, che i cattolici non hanno ancora accettato, e che in Italia non è ancora stato attualizzato… nonostante la Costituzione già lo preveda.

mulligan

@Jan Hus

In generale si ritiene che la maggior parte delle capacità ed abilità che utilizziamo nel vivere sono di tipo inconscio, cioè non accessibile direttamente con un atto della volontà del soggetto.
Per questo tipo di caratteristiche si usa la metafora antica di ANIMA senza che questo vocabolo identifiche un luogo o una “cosa” in sé.
Per questo anche cucinare i cappelletti, in quanto comporti la concentrazione esclusiva sul compito che si esegue funziona come un atto di “meditazione” nell’accezione orientale del termine.
Allo stesso modo come farsi una bella nuotata o una bella sciata, o una partita a calcetto, che sembrano molto più nobili per gli ingenui appassionati…

Quando dormiamo i processi inconsci prendono il sopravvento sulle attività coscienti e controllate dalla volontà , e anche attraverso i sogni, si ritiene che si “riorganizzi” il software cerebrale, come quando si fa un reboot sul computer.
L’anima come vedi è una metafora di tutti questi processi automatici che governano il nostro funzionamento biologico e le nostre facoltà razionali, di cui in gran parte non siamo coscienti.
Come vedi la tua ostentata ironia è solo frutto della tua “mancanza di conoscenza”.

brunaccio

ciao jan hus,
provo a rispondere io..ke magari ci si capisce..

anima è termine superato perkè per una serie di ragioni linguistiche si ricollega alla bibbia,..x kui dio soffiava l’individualità nell’uomo fatto di terra…impensabile!
cosa è l’individualità?
è quello che ti rende e ti fa sentire te stesso e su cui pensi ad esempio qnd ti kiedi come è meglio che faccia una cosa?oppure..mi sono comportato bene?cioè quando ti rivolgi a te stesso…
la psicologia la definisce psiche,ed è qualcosa di nn mateerialmente(almeno x ora…visto ke tutto può essere) risolvibile…se tu pensi o sogni o ricordi qualsiasi strumento evidenzierà le aree del cervello,ma cosa tu pensi o sogni nn lo sa dire…
kiaro ke è collegata col cervello…non fusa nel corpo…e nn si presenta solo da sveglio,ma nei sogni(e anke se si dimenticano si sogna),nel fantasticare,nello spunto inventivo ecc..
io provato a spiegarti perchè più o meno questo,nn ti arrabbiare con me se nn sei d’accordo..ma nn ci vedo nulla di hippy new age o simili.

grazie

Kanna Shirakawa

@Jan Hus
non mi usare il termine “anima”, come ti ho gia` detto non sono religioso, e le mie tendenze mistiche, che credo siano innate in qualsiasi essere umano, sono fortemente contrastate da un atteggiamento razionalista

meglio lasciarlo cadere, perche` mi pare che tu sia disturbato dal termine in se, non da quello che vorrebbe rappresentare, vogliamo chiamarla “impronta cognitiva”, o “struttura informativa”, o “modello computazionale degli esseri viventi” … coi termini mi permetto di giocarci in virtu` del fatto di non avere una solida cultura accademica alle spalle, e quindi di non essere legato a definizioni asettiche, da una parte puo` essere un limite, ma dall’altra permette di utilizzare la ragione e l’intuito in modo diretto, senza la mediazione di modelli precostituiti

non posso rispondere alle tua domanda “cos’e`”, perche non ho la piu` pallida idea, concordo con Bruno quando dice “ho trovato qualcosa, ma non so cosa sia” e “il qualcosa e` non avere certezze”

immagino sia dovuto ai limiti intrisechi di far parte degli stessi fenomeni che cerchiamo di analizzare, e degli strumenti che utilizziamo: non tutto puo` essere misurato o enumerato, almeno non con gli strumenti (fisici e mentali) che possediamo al momento

per questo diffido totalmente delle religioni (in quato portatrici di verita` rivelate), cosi` come diffido degli atteggiamenti che riducono l’approccio scientifico a religione atea (non si puo` misurare, quindi non esiste), un sano scetticismo e la consapevolezza che non potremo mai avere risposte, ma al massimo avvicinarci ad esse, credo sia l’atteggiamento giusto da tenere

per mia fortuna non sono un esperto dell’invisibile, perche` in questo caso per ragioni statistiche sarebbe piu` probabile che fossi uno sciroccato che aspetta l’arrivo degli alieni salvifici piuttosto che un ricercatore di meccanica quantistica 🙂

pero`, tornando al discorso iniziale, non ha molta importanza cosa stai facendo, ma come lo stai facendo, l’importante e` osservarsi attentamente, e chiedersi continuamente il perche` dei propri gesti e dei fenomeni che osserviamo: in questo senso, preparare un brodo, guidare l’auto o analizzare il comportamento di una rete di computer non fa molta differenza, le intuizioni possono arrivare dalle fonti piu` insospettabili (escluso forse guardare bruno vespa a porta-a-porta)

comunque non direi che l’ “anima” si manifesta solo durante la veglia, non so che locali frequenti la mia durante il sonno, ma non e` raro che mi svegli piu` stanco di quando sono andato a letto 🙂

hexengut

scusate ma per un essere come meluzzi, oltretutto, se il resto non bastasse, prezzemolone costantemente presente, e adeguatamente foraggiato, sulle reti rai e mediaset (va be che ormai son dello stesso padrone), non vi sembra che 125 commenti siano davvero troppi? almeno, per la pubblicità che gli stiamo facendo, facciamogli fare una donazione alla uaar…

Kanna Shirakawa

oh … ci siamo accavallati con le risposte, tutte molto interessanti

bene, bella palestra questo blog, e un buon modo per guardarsi allo specchio 😉

brunaccio

e cmq la questione sollevata da jan hus nn è di poco conto ragazzi…

ottimo ultimissime veramente sempre di più lo dico

Kanna Shirakawa

dai hexengut, considerando la percentuale di OT su questa notizia, direi che abbiamo abbondantemente dato a meluzzi il peso che merita, tra lui e il brodo di cappone il secondo stravince con ampio margine

brunaccio

io penso ke meluzzi va bene tortello,cappellettoma forse dovrebbe diminuire l’accompagnamento alcoolico,che talvolta dà alla testa,se già la testa di suo è un po’ stramba x uno psicologo…
😉

peppe

L’anima come vedi è una metafora di tutti questi processi automatici che governano il nostro funzionamento biologico e le nostre facoltà razionali, di cui in gran parte non siamo coscienti.

Sicuri che il cristiano medio la consideri solo una metafora? Di certo la dottrina cattolica non la considera affatto un mero concetto simbolico o metaforico.

a volte non rispondo perché sento nella domanda tanta voglia di polemizzare e io so che le polemiche non producono. Non si dimostra che esiste una parte immortale dentro di noi con le definizioni e non si dimostra che non esiste con le controdefinizioni. Se la mia affermazione ti sembra assurda, va bene così.

Quindi, Laurentia, stai in effetti dicendo che non sai cos’è l’anima, corretto?

dysphoria_noctis

Non si dimostra che esiste una parte immortale dentro di noi con le definizioni.

ma guarda cara Laurentia, io invece potrei dimostrartelo con una definizione: vampira.

e sono agnostica tendente all’atea, eh 🙂

frank

“In certi momenti pregano tutti e la differenza tra atei, agnostici e credenti si assottiglia”.
Melù portami le prove ,comunque io non prego,la tua teoria fa acqua.

Asso di picche

Beh, devo confessare che è stato proprio in quell’0ccasione che qualcosa si spezzò in me.
Avevo 19 anni e, elementari e medie in scuole religiose, ero abbastanza credente. Pieno di fede, ogni mattina, prima dell’esame, benchè preparato “secchione” passavo in chiesa a chiedere….una mano.
Mi dettero quattro materie e rischiai la bocciatura. Compagni bestemmiatori e noti “somari” furono promossi anche con ottimi voti.
Non dico che tra me e “Lui” tutto finì quel giorno, ma cominciarono i primi dubbi.

roby

ma…il ps merluzzi il giorno che la englaro e deceduta non disse al interno del contenitore pomerrigio 5 insieme alla santamadeche…che era stata”uccisa”da una potente iniezione di barbiturici,e…60 giorni dopo l esame autpico confermo la fine del englaro come”ricaduta naturale nello stato naturale..cioe post incidente…in poche parole ..e brutto ricordare queste esperienze..il decesso fu per distaccamento ..da macchine…”il suo corpo non resse”..mi potro sbagliare ..ma ricordo che il merluzzi si scateno contro il sansonettiììaiutatao dalla santamadeche e parato dalla serva del potere barbara urso….perche non e stato preso nessun providimento…per il merluzzoneììììehhhhhhhhhh..ì

Kanna Shirakawa

beh ruby, che dire: non so se l’anima esiste o meno, ma se esiste, il merluzzo in questione ce l’ha di segatura

in quanto ai provvedimenti, bisognerebbe essere in uno stato laico e democratico per poterci contare, quindi per ora si ingoia il rospo

Jan Hus

Bello questo confronto con persone che nonostante l’evidenza vogliono dimostrare l’indimostrabile. Come sempre dietro questo atteggiamento c’è la necessità di mantenere una posizione di rendita (per le “anime” più sensibili, parassitaria per quelle più maliziose) sulla pelle degli ingenui o dettata da un incotrollabile convincimento ancestrale. L’avevo segnalato in un altro thread, non ricordo quale e mi piace riproporlo in questo, si tratta di un sketch che svela magistralmente, meglio di qualsiasi altro ragionamento, che l'”anima” altro non è che il Sarchiapone! http://www.youtube.com/watch?v=5D1NuStdJOQ

For all the gods

Asso di picche, “Pieno di fede, ogni mattina, prima dell’esame, benchè preparato “secchione” passavo in chiesa a chiedere….una mano.
Mi dettero quattro materie e rischiai la bocciatura. Compagni bestemmiatori e noti “somari” furono promossi anche con ottimi voti.” ci credo! Non avrei avuto dubbi, se fossi stato un mio compagno te l’avrei detto (rischiando mobbing dalla classe) Non prego mai (da dopo comunione) nei momenti difficili tanto meno. Durante l’anno ero appena sufficiente, perchè mi lasciavano i genitori poco tempo per studiare o fare i compiti che alle volte saltavo per aiutarli. Eppure agli esami ti assicuro, uscivo coi migliori voti , sovente ottimo, con mio stupore. Tempo solo a prepararmi per gli esami lo ottenevo, e non lo potevo sprecare.
Nemmeno fuori dagli esami, nei momenti difficili, certe cose le compredno ma non le capisco, come la superstizione o non sono per me, che il problema devo affrontarlo da solo, non mi sento di delegarlo : “focalizzare l’attenzione su un”suono” muto pronunciato nella propria mente ( Meditazione sui Mantra).

Anche questo comportamento procura sollievo e riposo alla mente, lasciandole il tempo di acquetarsi e trovare momentaneo riposo. I cattolici lo possono sperimentare con la recita del Rosario che genera un sottile effetto ipnotico rilassante.” a me stancherebbe innervosirebbe o annoierebbe.
Concludo che non credo che tutti preghino o diventino credenti in certi momenti, può esserci la spinta all’opposto e si sentano “fregati ed irritati dal tempo (che a loro si centella) donato alla fede, altri in certi momenti si ritrovano disillusi e si abbattono ancor più…che ne sappiamo degli altri.
Ci sono reazioni contrarie
Come si può dire “In certi momenti pregano tutti e la differenza tra atei, agnostici e credenti si assottiglia”.??? Tutta pubblicità continua!!!

fresc ateo

Meluzzi un è a capo della città del famigerato don Gelmini??
ROBA DA NON CRDERE Meluzzi servo della CCAR.

amante dell'arte

“In certi momenti pregano tutti e la differenza tra atei, agnostici e credenti si assottiglia”. Dice Meluzzi. E dice bene. E lo dice uno psicologo non un presbitero.
E’ la prova che l’idea di Dio è presente in tutti gli uomini. Nella loro psicologia. E’ connaturata all’umanità. In modo intimo.
Solo che alcuni non l’accolgono , la scacciano dall’anima e dalla mente, rendendosi inospitali a LUi ed estranei e se stessi a è mancando l’occasione di una piena felicità.
Peccato.

amante dell'arte

In certi momenti pregano tutti e la differenza tra atei, agnostici e credenti si assottiglia”. Dice Meluzzi. E dice bene. E lo dice uno psicologo non un presbitero.
E’ la prova che l’idea di Dio è presente in tutti gli uomini. Nella loro psicologia. E’ connaturata all’umanità. In modo intimo.
Solo che alcuni non l’accolgono , la scacciano dall’anima e dalla mente, rendendosi inospitali a LUi ed estranei e se stessi e mancando l’occasione di una piena felicità.
Peccato.

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