Enzo Bianchi, fondatore del monastero di Bose, nel corso di un incontro svoltosi a Savona ha parlato anche del rapporto con la fede delle generazioni più giovani: ne ha dato notizia il Secolo XIX. “Un tempo la fede veniva data automaticamente in eredità ai figli, tutta la famiglia veniva permeata dei valori autentici cristiani. Purtroppo non è più così. Le famiglie sono distratte, assorbite da mille impegni. E così i bambini crescono come dei piccoli atei. Una volta adulti, è molto più difficile recuperare la loro fede. Purtroppo mancano i canali di diffusione dei valori”. Nessun giudizio è stato espresso da Bianchi sull’efficacia del catechismo e dell’ora di religione.
Enzo Bianchi: “Bambini senza fede, difficili da recuperare”
84 commenti
Commenti chiusi.
complimenti a questo tizio per la lucida analisi dei mancati effetti duraturi dell’indottrinamento nell’infanzia e della sua assenza.
Grazie al cielo, oserei dire.
Questi bambini non abbastanza rincoglioniti, che diamine!
Enzo Bianchini è un pericolo pubblico, da leggere assolutamente
http://uaarcagliari.splinder.com/post/20805404/Guerre+d%27un+geografo+di+Dio
grazie a dio!
@myself… ho letto ora…
sono stravolto…
bene così..i ragazzini senza fede di solito sono più svegli 😉
Per questo l’educazione infantile va salvaguardata sopra ogni cosa.
I cuccioli vanno salvaguardati dagli avvoltoi.
Comunque i bambini più in gamba si sono sempre salvati dall’indottrinamento, ricordo alcune mie domande frequenti durante l’infanzia:
– Il paradiso è in cielo, si può raggiungere in aereo?
– E’ più alto lo spazio o il paradiso?
– L’anima si può vedere in radiografia?
– Da un solo uomo e una sola donna come può essere nata l’umanità?
Hanno dei figli e poi i figli hanno altri figli tra loro? O con la madre?
Scusate, forse ho capito male io, ma Enzo Bianchini universita di cagliari è uno, quello dell’ articolo è un altro trattasi di Enzo Bianchi. Grazie
sisi mi ricorda qualcosa :-p!
io a 9 anni..una delle poke volte ke andai alla dottrina anzikè giocare a pallone nel campetto, il prete disse ke la fede voleva dire che se gesù ti diceva di gettarti dalla finestra ti dovevi fidare…io pensai io nn ho mai sentito nessuno ke mi kiedeva di buttarmi..costui nn ci sta molto…e lì fu un punto fermo
@gigi
Eh già mi sono confuso!
C’è un ex-manicomio dalle mie parti… si chiama Bianchi. Sarà un caso?
Forse sì, ma è un caso curioso.
x myself, scusa se mi sono permesso di farti la punta. è solo x amor di verità. ho letto l’articolo Riguardante bianchini, costui mi sembra abbastanza fuori…. quell’altro da quello che so io è leggermente piu cauto. Pero sempre cattolici sono …..Ciao buonanotte o buona discussione
Dio è morto…….non c’è più posto per la religone nella nostra società, il suo declino è invevitabile!
Dio è morto…….non c’è più posto per la religone nella nostra società, il suo declino è invevitabile!
(e dire che mi erano giunte voci che il monastero di Bose fosse “progressista”)
“Un tempo la fede veniva data automaticamente in eredità ai figli”
della serie riflettiamo sulle cose e lasciamo i figli liberi di non credere (o di credere)
“tutta la famiglia veniva permeata dei valori autentici cristiani”
non c’era scelta: si credeva o si credeva. Chi non credeva era escluso dalla vita sociale, privato dei beni, esiliato, a volte arrostito
“Purtroppo non è più così”
ah, i bei tempi andati in cui non avevi scelta
“Le famiglie sono distratte, assorbite da mille impegni.”
questa dei mille impegni del mondo di oggi e’ una favola.
proprio in passato non c’era un attimo di sosta. Ci si alzava al sorgere del sole e si lavorava sodo fino a sera.
“E così i bambini crescono come dei piccoli atei.”
ma cosa volete ancora fare a questi bambini?
appena nati sono iscritti ad una organizzazione religiosa, dai 3 anni di eta’ sottoposti a due ore di religione ala settimana nella scuola, poi catechismo ogni sabato pomeriggio, e messe fin dalla piu’ tenera eta’.
“Una volta adulti, è molto più difficile recuperare la loro fede.”
ma e’ esattamente il contrario: sono bombardati da indottrinamento religioso
i compagni di classe di mia figlia le avevano trasmesso le loro paure per l’inferno.
no dico, nel terzo millennio viene ancora detto ai bambini che esiste l’inferno e ci finiranno dentro per l’eternita’ se non si comportano come dice il prete, l’insegnante di religione, il papa
“Purtroppo mancano i canali di diffusione dei valori”
cioe’?
e’ un ennesimo batter cassa?
Non ho capito se li considera degli handicappati mentali o anche fisici… senza la fede sono deformi??
Comuque finalmente una buona notizia!
Myself: non oso mettere in dubbio che fin da bambino tu fossi tra i più in gamba. Avresti un certificato rilasciato da un ente certificatore indipendente da te? Magari le 5 pagelle delle elementari con la media del 9?
Bianchi è un bravo cristo (eheh), purtroppo vive in un mondo tutto suo fatto di tradizioni arcaiche a suo dire insuperabili…
Non stupisce abbia finito col farsi un monastero.
Per citare miss Van Pelt:
Ehi, Enzo Bianchi?
CICCA CICCA CICCA!
Enzo Bianchi non è un bigotto, è un figlio di quel Concilio Vaticano II che Ratzinger coerentemente odia. Bianchini è un altro tipo, come il cognome stesso suggerisce.
Ogni tanto una buona notizia quindi.
è vero, quando si comincia a pensare non si riesce a smettere 🙂 e allora diventa difficile credere nelle ca…e.
@ Viano di Vagli.
Eccoi la media che certifica le tue pagelle:
scem-8!
io ho fatto la comunione all’età di 10 anni…il prete quando mi confessavo mi chiedeva sempre se leggevo giornali “cattivi” e se poi mi facevo “cose turpi”…rispondevo di no anche perchè sinceramente non capivo cosa di turpe ci fosse nelle cose che mi facevo 😀 ridicoli gonnelloni…
Avete sbagliato titolo!!!
Quello giusto e’ “Ottime notizie sul fronte dell’infanzia”
Enzo Bianchi passa o passava per progressista, insomma uno di quei preti con cui è possibile scambiare amichevolmente qualche parola e magari divertirsi anche un po’, come il nostro don Alberto. Ma qualche dubbio ce l’avevo lo stesso su di lui e qui puntualmente conferma quei dubbi. Stringi stringi, arrivati al dunque, quel che conta è la «fede». E se non plagi i piccoli buona notte alla fede.
Meglio Drewermann (che però è stato praticamente scomunicato e alla fine s’è scocciato anche lui e si è sbattezzato).
Sostituendo “putrtopppo” con “per fortuna”, l’analisi di Bianchi è abbastanza corretta.
L’indottrinamento scolastico può ben poco: le persone assimilano irriflessivamente i valori dai genitori, non dagli insegnanti. Se i genitori sono atei pratici (come la maggioranza degli italiani sedicenti cattolici), i figli spesso sono atei pratici.
L’unico punto che va chiarito è che la fede non ti contagia da adulto soltanto se hai una formazione culturale solida (questa sì trasmissibile anche dalla scuola).
Da grandi è “difficile recuperarli”????
Per forza, con lo sviluppo della ragione, è più difficile che le persone credano alle balle !!!!
A me questa notizia ha gettato nello sconforto (relativo, s’intende). Se Enzo Bianchi, che è sempre passato per un cristiano sincero, coerente, colto e disponibile arriva a fare queste affermazioni… mi dite su che basi si può tenere in piedi il famoso dialogo con i credenti? Ormai fra i miti consolidati credo si possa inserire a pieno titolo anche ‘il dialogo’.
E non vale certo come attenuante, anzi diventa un’aggravante, il fatto che queste parole di Bianchi siano magari indirizzate ad un mondo cristiano che sta perdendo quei valori nei quali lui penso creda sinceramente. Se pensa sia questa la strada per recuperarli, di sicuro non si potrà percorrere con lui nemmro un piccolo tratto di questa strada.
“Famiglie distratte, assorbite da mille impegni” sarebbero dunque la causa dei bambini senza fede?
E’ esattamente il contrario!!!
Nella realtà italiana, dove asili e scuole privati, oratori e altri sitituti confessionali hanno tutte le agevolazioni e sono presenti ovunque sul territorio, tirare su i bambini in modo laico è un’impresa. Soprattutto in provincia, bisogna impegnarsi, e non poco, per trovare posti dove i propri figli possano passare la giornata al riparo dall’indottrinamento cattolico.
E’ invece molto, ma molto più facile, “turarsi il naso” e mandarli dalle suore. Cosa che fanno moltissimi genitori, anche non praticanti, per tradizione, convenienza, o semplice pigrizia.
che palle con questo rigido e dogmatico collegamento fede-valori!
costoro continuano a cianciare che senza fede mancano i valori.
dunque, ribadisco che da pedagoghi del genere è bene tener lontano i bambini,
almeno fino a che non si renderanno conto del male che fanno con questa sbagliata e tendenziosa affermazione.
guardate che il link di myself non tratta né di Bianchi, né di Bianchini: l’intervistato è tale Emilio Biagini.
Agghiacciante comunque (specie considerando che gente così insegna all’università)
@ Bruno (messaggio delle 8:58)
E’ chiaro che sono d’accordo con te: il dialogo, un vero dialogo – tra credenti e non credenti, tra cattolici islamici ed ebrei – non è possibile, è un mito. Il vero dialogo presuppone la possibilità di cambiare opinione, di essere smentito. Vedi Popper che citavo l’altro giorno (“sono il primo a rallegrarmi se qualcuno mi dimostra di essere in errore”). Ora questo non è possibile tra i vari credenti: il cosiddetto dialogo tra le religioni, che persino il papa auspica, serve solo a delimitare le sfere d’influenza, e a coalizzarsi contro i non credenti.
Anche un dialogo tra credenti e non credenti finisce alla fine contro un muro, come dimostra ad abundantiam il nostro Enzo Bianchi.
Un vero dialogo si svolge invece tra gli scienziati (che hanno anch’essi le loro idee fisse, preconcetti e dogmi – vedi Freud). Ma alla fine la verità o la visione più adeguata della realà s’impone.
E allora che dobbiamo fare? La guerra? Evidentemente no. Bisogna rinunciare al dialogo sui massimi sistemi e occuparsi di cose concrete (per es. come assicuriamo acqua potabile a presto dieci miliardi di esseri umani?). Abbiamo una piccola chance che occupandoci di queste cose concrete e davvero importanti ci dimenticheremo dei massimi sistemi a cui attribuivamo eccessiva importanza. Anche tanti nostri piccoli e grandi – e apparentemente insolubili – problemi personali si superano non pensandoci, facendo altro. Tanto che poi ripensandoci ci diciamo: ma guarda un po’ di che fesserie mi preoccupavo!
“Un tempo la fede veniva data automaticamente in eredità ai figli, tutta la famiglia veniva permeata dei valori autentici cristiani.”
Traduzione:
Una volta l’indottrinamento era legge e giù di mazzate ai ribelli (ammesso che ce ne fossero): che bei tempi, senza nessuno che mettesse mai la parola e l’operato dei preti in discussione…
“Purtroppo non è più così”.
Traduzione:
E i bimbi da “sottoporre” non li troviamo più!Uff…
“Le famiglie sono distratte, assorbite da mille impegni”.
Traduzione:
Le famiglie iniziano a capire che affidare a noi i loro figli non è la migliore delle soluzioni.
Commento:
Assorbite da mille impegni?Certo! Devono pur vivere e guadagnare abbastanza o no?
E prima invece cosa facevano le famiglie? Si grattavano la panza tutto il giorno?
“E così i bambini crescono come dei piccoli atei”.
Traduzione:
E cosi’ non c’è più pane per i nostri denti, mannaggia l’oca!
Commento:
Ma magari!Conservare uno spirito d’ innocenza nell’età infantile oggi è quanto di più difficile. Al bando ogni indottrinamento per rendere ai bimbi la vita più serena e felice possibile, poichè dovranno, purtroppo, conoscere la sofferenza della vita reale a tempo debito.
“Una volta adulti, è molto più difficile recuperare la loro fede. Purtroppo mancano i canali di diffusione dei valori”
Traduzione:
Aiuto, abbiamo paura. Stiamo perdendo quota.I vecchi valori della carota e del bastone non esistono più, dove andremo a finire?
Commento:
In un mondo più civile e democratico, si spera.
Mio figlio crescerà come un piccolo ateo e la sua fede sarà irrecuperabile? Ma è terribile!!!
crescere senza religione solo per trascuratezza e non per chiara scelta dei genitori è una cosa credo oggettivamente negativa. I valori che finora venivano surrogati da un’impostazione dogmatica se non vengono forniti per altre vie rischiano di non entrare a far parte del corredo culturale profondo di chi cresce.
A questo punto, da ateo, preferisco davvero l’indottrinamento religioso. Altrimenti rischiamo di trovarci in un mondo di berluschini sociopatici.
concordo pienamente con sergio I (9:26)
@ Lindoro
Nessuno ha qui mai detto che i giovani devono crescere senza valori.
Non capisco come un ateo possa fare queste affermazioni:
– crescere senza religione […] è una cosa credo oggettivamente negativa
– a questo punto da ateo preferisco davvero l’indottrinamento religioso.
Se si educano bene i giovani (compito soprattutto dei genitori, ma anche della scuola e della società) non ci sarà bisogno di surrogati del vero sapere.
“Un tempo la fede veniva data automaticamente in eredità ai figli”
Questo passaggio è mostruoso, e il “purtroppo” che poco dopo segue andrebbe sostituito con un bel “fortunatamente”.
semel abbas, semper abbas.
Gratta, gratta, anche i più illuminati arrivano allo stesso punto: plagiare (loro lo definiscono “evangelizzare”).
@ Sergio I
Non sono d’accordo. E non sono d’accordo, paradossalmente, proprio di fronte al radicalizzarsi delle contrapposizioni tra i cosiddetti ‘massimi sistemi’, che il buon senso suggerirebbe di evitare e, come auspichi tu e non solo, per puntare invece su problemi concreti, risolvibili. E’ da una vita (e la mia ormai è abbastanza lunga) che sento questo ritornello che, ripeto sembra il distillato della saggezza. E lo sarebbe, se, come dicevo, si fosse di fronte ad una attenuazione di queste contrapposizioni, mentre invece – come ho sostenuto più volte – una globalizzazione che ha messo di fronte agli occhi di tutti l’enorme, insanabile divario tra chi ha e chi non ha, tra chi può e chi non può, tra chi può sperare e progettare un futuro e chi può solo lottare per la sopravvivenza quotidiana, tali contrapposizioni non possono che venire esasperate. Ci troviamo di fronte ad una situazione assolutamente nuova, non tanto perchè non fosse così anche prima, ma per essere ora come non mai visibile agli occhi degli uni e degli altri, per cui il rifarsi ai ‘massimi sistemi’, cioè alle scelte di fondo, strutturali, quelle che mettono in discussione il senso da dare alla vita e alla morte non sono più rimandabili. In altre parole, ciò che da sempre è stato delegato alle religioni a cui si ricorreva solo in certe circostanze cruciali (la vita e la morte, ma con in mezzo tutta un’esistenza che si tentava di rendere autonoma rispetto a queste scadenze) adesso si prospetta come un problema che condizione totalmente tante esistenze. Sparse su tutto il globo, ma sempre meno isolate, sempre più ad un contatto talmente diretto da diventare esplosivo. E quando dico esplosivo non mi rifersco solo agli attriti tradizionali che sfociavano nei conflitti tradizionali, ma esplosivo in senso ‘definitivo’ essendo a disposizione di tutti le cosiddette ‘armi finali’.
Il dialogo tra le religioni (le quali, ripeto, sono tradizionalmente le detentrici e dispensatrici delle risposte ai quesiti esistenziali per milioni e milioni di persone)? Impossibile! Rassegnarsi allora ad un destino irreversibile. No naturalmente, ma non credo si possa ormai evitare puntando alla composizione delle contrapposizioni attraverso soluzioni di problemi contingenti mediante il dialogo… credo invece che – come ho avuto modo di dire più volte – mettendo tutti, credenti e non credenti, di fronte alla prospettiva molto realistica di una fine definitiva per tutti finisca per prevalere un istinto di sopravvivenza in grado di far superare le istanze religiose. O prevale questo istinto, o buonanotte.
In questo senso intendo parlare di ‘massimi sistemi’… che sono poi le questioni di fondo che riguardano la vita e la morte, rese sempre più indilazionabili e che non si possono più lasciare in mano alle religioni sperando in un dialogo tra di loro da condurre sulle nostre teste mentre noi cerchiamo ‘di risolvere i problemi contingenti’.
Mi scuso, oltre che per i soliti refusi, anche per la sintassi in più punti traballante. Spero comunque che il senso – approvabile o meno – sia chiaro.
sono incazzati perchè non possono più fare il lavaggio del cervello a tutti!
Piccoli atei crescono. Non mi sembra vero, pare quasi l’avvento del paradiso (dei miscredenti). Loro dicono: quando poi i bimbi crescono è difficile riassorbirli nel seno di Santa Madre Chiesa. Come a dire: gli individui vanno intrappolati prima che giunga l’età della ragione, perchè dopo diventa tutto più difficile. Che confessione diabolica! E hanno pure il coraggio di dare la colpa alle famiglie: che faccia tosta, questi profittatori dell’ignoranza e della paura. Se i mass media fossero meno proni alle pretese ecclesiatiche e facessero meno da cassa di risonanza delle loro omelie, spacciate per grandi verità e valori del nostro tempo, allora l’Epoca della Miscredenza non sarebbe poi tanto lontana.
Quel che si è detto è molto chiaro:
la fede può entrare solo profittando dell’ingenuità.
Quando uno è convertito, o è un bimbo, o è un
selvaggio. Il cristianesimo, asiatico d’origine,
non ha mai sfondato in popoli di antica civiltà,
come India, Cina, Giappone.
Ce l’ha fatta con gli europei, che, pur avanzati
come scienza e tecnica, avevano una religione
che era poco più di quella dell’uomo primitivo.
Ci sono riusciti grazie alla crisi paurosa in cui era
finito l’Impero Romano, probabilmente per impossibilità
di ulteriore espansione, a partire dal III secolo.
Che bello sentire il lamenti dei fondamentalisti… peccato solo che non esista una macchina del tempo capace di riportarli nella loro epoca: anno 1200 circa!
@ Bruno
Dopo aver letto due volte il tuo commento: non potresti essere … un po’ più concreto? Per esempio: da dove cominciamo? Ma concretamente. Perché questo tuo discorso lo capiscono (forse) solo gli intellettuali.
Potremmo per es. fare una scaletta dei reali problemi dell’umanità (almeno quelli che scorgiamo nel breve periodo). L’olocausto nucleare? (in realtà le armi nucleari ce le hanno solo sette paesi, non tutti). La fame? L’equa distribuzione delle ricchezze e dei beni della Terra, fortemente auspicata anche domenica scorsa dal papa – che però non dice come si fa, visto che non lo sa? L’acqua potabile (che scarseggia già oggi)? L’esaurimento del petrolio – da cui dipende il benessere dei paesi ricchi, ma non solo – e la conseguente fine della civiltà del petrolio con possibile collasso globale di proporzioni inimmaginabili?
Mi sembra di capire che tu pensi: l’umanità è al bivio. O fa il salto di qualità o è la fine. Forse. Temo anch’io.
Tanto per essere concreti potremmo magari partire da questa proposta concreta: che ne diresti di almeno stabilizzare la popolazione mondiale? L’incremento demografico attuale alias esplosione demografica è la madre di tutte le tragedie (secondo me) e se non fermiamo questo disastro che cosa vuoi distribuire, signor papa? Siamo ormai a quota 7 miliardi e fra un decennio di miliardi ce ne saranno 8: un’altra Cina o un’altra India!
Ma come ben sai questa concretissima e importantissima proposta – da cui si dovrebbe partire – si scontra contro tutto l’establishment religioso, politico ed economico.
Siamo già bloccati in partenza!
c’è molta confusione sull’argomento fede, a mio modesto avviso i ragazzi se ne fregano semplicemente della religione così come viene proposta ancora oggi dala ccar, una assurda massa di divieti, niente sesso divertimenti discoteca, solo preghiera e annullamento di se stessi.
secondo me l’ateismo c’entra poco o nulla, è semplicemente il rifiuto del divieto di fare quello che si vuole e di gestire la propria libertà in nome di un non meglio precisato volere divino professato da una banda di uomini preistorici in gonnella nera che viene rigettato al mittente, tutto qui.
la cattoghenga fiuta odore di bancarotta, il processo di decattolicizzazione della società seppure più lentamente che altrove è iniziato anche qui…fortunatamente.
Meno catechismo meno danni.
Sono sempre più preoccupati,nemmeno i ragazzini stanno ad ascoltarli.
Fattela finita e lasciate in pace le persone.
Bianchi le tue affermazioni non fanno altro che riempirmi di gioia,non tutto è perduto,
oggi è proprio una bella giornata.
Brava Dalila.
Ma come non c’è la televisione italiana che trasmette a tutto spiano programmi dove sono presenti preti cattolici a iosa. E poi c’è papi che ci ricorda ogni giorno che bello è dirsi cattolici e amanti della famiglia quella allargatissima……
Questo spiega l’accanimento dei preti al pedoseminarismo, al catechismo, dei bambini, ai sacramenti imposti ai bambini, dal battesimo, alla prima comunione, alla cresima, alla confessione (fatta per colpevolizzare i bambini e ad avere paura della temibile punizione del peccato).
Sono senza vergogna.
No, no caro Enzo, cosa ti succede? sembrano parole di quel cattivaccio restauratore di Ratzinger. Un buon figlio del concilio dovrebbe dirsi contento di questa più libera, ampia e pluralista società in cui si può dialogare con tutti e su tutto.
Per fortuna!I tempi son cambiati e comunque il credo religioso o meno deve essere una scelta personale e consapevole,facile indottrinare i bambini.
Spero vivamente che sia iniziato il declino delle chiese(e per quanto riguarda l’Italia quella cattolica), perché ad oggi mi sembra che ci sia un aumento delle idee peggiori della fede(rifiuto dell’eutanasia e controllo delle nascite p.e.), basti vedere come negli ultimi 10 anni si é mosso il consenso politico portando la maggioranza del paese ad affidarsi a due partiti che sono culo e camicia con la chiesa. Forse é vero che gli adolescenti e i bambini frequentano meno la chiesa e che sui valori marginali quali il sesso sono piú liberali, peró poi gli stessi giovani sono fermamente convinti che la vita appartiene a qualcun’altro e che l’individuo non puó deciderne a piacimento. Per quanto riguarda l’Italia, la chiesa ha già capito che il proselitismo si é spostato dagli oratori alla scuola e alla televisione, basti vedere i programmi scolastici e i programmi tv; dalle due messe la domenica ai programmi per bambini che piano-piano ricordano che dio c’è. Forse un giorno vivremo in una società dove il credente potrà partorire liberamente un figlio affetto da downismo o da anemia meditteranea e il non credente potrà altrettanto liberamente di non farlo, ma ho paura che il traguardo di una società piú giusta e liberale sia piú lontano di quanto sembri.
“Un tempo la fede veniva data automaticamente in eredità ai figli, tutta la famiglia veniva permeata dei valori autentici cristiani.”
“Bei” tempi, vero?
“Purtroppo non è più così. Le famiglie sono distratte, assorbite da mille impegni.”
Se i vari governi la smettessero di regalare soldi alla Chiesa forse queste famiglie avrebbero qualche problemino in meno.
“E così i bambini crescono come dei piccoli atei.”
E allora?
“Una volta adulti, è molto più difficile recuperare la loro fede.”
Per questo bisogna cercare di indottrinarli il più presto possibile, vero? Meno male che non siamo più nel Medioevo.
“Purtroppo mancano i canali di diffusione dei valori”
I miei valori sono la cultura, la democrazia, la giustizia e la Costituzione.
“I canali di diffusione” ci sono: TV, scuola, internet, giornali per esempio. Sono i valori che non vengono volontariamente trasmessi, altrimenti come farebbero certi politici a non dimettersi quando sono travolti da uno scandalo o a candidare gente senza uno straccio di una valida esperienza politica?
Spero ancora nella famiglia.
@anonimox
“Un buon figlio del concilio dovrebbe dirsi contento di questa più libera, ampia e pluralista società in cui si può dialogare con tutti e su tutto.”
Non é contento perché da addetto ai lavori riscontra una situazione in fase di imminente disastro.
Aspettando il giorno, con pazienza e costanza.
Secondo me i bambini rischiano di crescere non come piccoli atei ma come piccoli orfani. I genitori non hanno tempo di stare con loro e delegano. Quando arrivano alle elementari l’ abbandono educativo dei genitori viene riempito, più che dalla scuola, dalla pubblicità. A 20 anni sono come tanti Mowgli cresciuti in una giungla non più naturale, ma tecnologica, incapaci di vivere in un mondo solidale e democratico. Sia i cattolici sia i laici puntano molto sull’ educazione scolastica, nel nostro Paese, ma l’ educazione televisiva è molto più potente.
Sempre importante l’ intervento di Bruno Gualerzi che, del resto, non fa per la prima volta. Il dialogo vero nasce quando si accetta l’ idea non solo di non potere, ma di NON DOVERE vincere. Dobbiamo voler vivere, non vincere, per salvare il pianeta. Io sono ottimista, ma badate bene, vi sono credenti molto più pessimisti di voi, rassegnati all’ inevitabile fine del mondo. Il mio ottimismo nasce dalla coscienza che l’ uomo ha nel suo essere l’ aspirazione al bene, sia che creda che no. Il credere o no riguarda la mente, il cuore comunque vuole amare e vivere. Ovviamente Bruno e voi credete più nell’ azione che nel pensiero positivo, ma alla fine, i pensieri positivi comunque genereranno azioni positive.
@ Laurentia
Il tuo intervento è stato piuttosto deludente, mi spiace dirlo riconoscendo la discrezione che ti contraddistingue.
Fai un ritratto fantascientifico della famiglia moderna in cui la TV fa le veci se non della mamma, quantomeno della baby sitter!
Ma credi davvero che la televisione piaccia a tutti e sia la risposta a tutto per tutti? A me, per esempio, la TV non interessava nè da bambina e anche adesso la trovo una gran rottura di….
A me sembra il vecchio discorso di tanti, troppi moralisti che non conoscono nè l’autodisciplina nè la civiltà moderna e i suoi bisogni.
Non avrei paura di famiglie che hanno poco tempo per ovvi motivi di lavoro (ripeto, si deve pur mangiare e pagare il mutuo o magari proprio gli studi universitari di quel piccolo che non cammina ancora).
La vera giungla è rappresentata da famiglie oppressive in cui mancano rispetto, apertura alla comunicazione, rispettosi scambi di idee e dialogo. Ma questi elementi si apprezzano “a posteriori” e solo in età un po’ più matura.
Il resto sono solo parole.
ma dai e dire che un sacco di gente,cattolici progressisti…agnostici…smena la comunità monastica di base di bose come una gran figata…chissà perchè queste uscite non mi stupiscono nemmeno un po’.c’è sempre molta melensaggine e del senso di superiorità(e per forza,hanno la verità in tasca!)nelle loro parole.odiosi
il problema è che i bambini senza fede, proprio perchè piu svegli, si ritengono di essere superiori a tutto, pensano da grandi che ogni cosa sia loro dovuta e siccome non hanno nessun tipo di regole morali, non ci stupiamo se da grandi diventano dei pocodibuono. é ovvio che l’educazione religiosa deve poi coincidere con una scelta personale convinta ma libera, se no la si vive come una costrizione da cui evadere appena si può. Questo è il punto nodale che secondo me pochi capiscono
A Sergio I:
secondo me, e mi collego al discorso fra te e bruno, un paio di interventi più’ urgenti e concreti da fare sarebbero quelli di promuovere l’uso del preservativo (soprtattutto nei paesi poveri), e lanciare una massiccia campagna informativa atta a limitare le nuove nascite, praticamente il contrario di quello che fa il papa che invece sembra il direttore dell’orchestra del titanic, con la differenza che lui sembra godere del fatto che la nave va a fondo…
Viano di Vagli scrive:
23 Giugno 2009 alle 0:23
Myself: non oso mettere in dubbio che fin da bambino tu fossi tra i più in gamba. Avresti un certificato rilasciato da un ente certificatore indipendente da te? Magari le 5 pagelle delle elementari con la media del 9?
😮
Volevo dire
🙄
Ecco, e come se non bastasse Bianchi passa pure per “progressista”.
Nemmeno lui resiste alla tentazione di riempire di idee farneticanti la testolina dei bambini.
A Carlo
Penso che le regole morali e l’educazione a riconosce l’ugualianza di ogni individuo, le devono impartire principalemente i genitori, indipendentemente dalla acutezza mentale dei figli. E tra i poco di buono penso che si possano annoverare anche quelli che recentemente, in U.S.A., hanno ucciso un medico abortista, giusto?
carlo scrive:
“il problema è che i bambini senza fede, proprio perchè piu svegli, si ritengono di essere superiori a tutto, pensano da grandi che ogni cosa sia loro dovuta e siccome non hanno nessun tipo di regole morali”
ma quali bambini senza fede hai frequentato?
se guardo ai miei figli, e a figli di amici, vedo bambini con un’etica in formazione, con dei principi, un senso di responsabilita’ che sta crescendo.
che pregiudizi che hai! da una parte (bambini senza fede piu’ svegli) e dall’altra (bambini senza fede senza nessun tipo di regole morali)
@ carlo
ma che dici? io non ho figli, ma per quello che posso vedere fra i figli dei miei amici e’ quasi l’opposto di quello che dici tu. Perche’ mai i bambini senza fede dovrebbero ritenersi superiori a tutto? anche loro vanno a scuola e si devono confrontare quotidianamente con le difficolta’ di tutti i bambini: studiare, affrontare le interrogazioni, accettare i brutti voti; e devono imparare a relazionarsi coi loro coetanei e con gli adulti che li circondano, esattamente come i bambin “con fede”. E poi perche’ non dovrebbero avere nessun tipo di regole morali? Il fatto di essere genitori atei non significa certo che si diano regole di comportamento ai propri figli! E poi che da grandi gli atei diventino dei pocodibuono e’ il non plus ultra del pregiudizio! Intanto dobbiamo intenderci su cosa si intenda essere pocodibuono, ma se usi questo termine nell’accezione comune di delinquente mi pare che abbiano i loro begli scheletri nell’armadio anche gli adulti che sono cresciuti come bambini “con fede”!
@ Carlo
un’occhiata al post dei ragazzi in gita con la parrocchia?
incominciano a lamentarsi perchè non hanno più a disposizione carne morbida e fresca?
Faccio fatica a collimare la mia esperienza con l’affermazione di Carlo: sono cresciuta in una famiglia atea, sempre esonerata da religione e, tranne un breve deragliamento preadolescenziale, non ho mai avuto a che fare con preti e credenti.
Grande sbigottimento e spaesamento quando, in età matura, ho avuto modo di confrontare la mia etica della responsabilità con la loro della convinzione (di Weberiana memoria): non ero pronta ad affrontare la loro doppia coscienza. Davvero penso che sia importante conoscerli, in tutti i sensi 🙂 e non farsi fottere.
Ho cresciuto mio figlio secondo lo stesso principio: è appena uscito per fare il turno di volontario alla CRI. Al mio: “Fra due giorni hai la maturità, non sarebbe stato meglio che, in questo periodo, tu dessi forfait?” La sua risposta: “Ho preso un impegno”.
Domani mattina, quando rientrerà, gli dirò che lo apprezzo, alla faccia di Carlo 🙂
uff, il termine f.ottere non piace al Grande Inquisitore che mi ha messo il commento in quarantena 🙂 🙂
@Carlo
“i bambini senza fede, proprio perchè piu svegli, si ritengono di essere superiori a tutto, pensano da grandi che ogni cosa sia loro dovuta e siccome non hanno nessun tipo di regole morali, non ci stupiamo se da grandi diventano dei pocodibuono”
Ancora con la storia Ateo -> Nessun Valore -> Poco di Buono….
BASTAAAAAAAAAAAAAA
riprovo, aggirando il Grande Inquisitore:
Faccio fatica a collimare la mia esperienza con l’affermazione di Carlo: sono cresciuta in una famiglia atea, sempre esonerata da religione e, tranne un breve deragliamento preadolescenziale, non ho mai avuto a che fare con preti e credenti.
Grande sbigottimento e spaesamento quando, in età matura, ho avuto modo di confrontare la mia etica della responsabilità con la loro della convinzione (di Weberiana memoria): non ero pronta ad affrontare la loro doppia coscienza. Davvero penso che sia importante conoscerli, in tutti i sensi e non farsi f.ottere.
Ho cresciuto mio figlio secondo lo stesso principio: è appena uscito per fare il turno di volontario alla CRI. Al mio: “Fra due giorni hai la maturità, non sarebbe stato meglio che, in questo periodo, tu dessi forfait?” La sua risposta: “Ho preso un impegno”.
Domani mattina, quando rientrerà, gli dirò che lo apprezzo, alla faccia di Carlo
@carlo
di solito sono i credenti che si sentono superiori proprio perchè ritengono di avere dalla loro una divinità protettrice 8e sterminatrice dei nemici) e che perdona anche qualche ipocrita mea culpa
è come dice il mio omonimo @stefano diamo un’occhiata alla notizia dei ragazzi in gita con la parrocchia
i ragazzi in genere non sono “naturalmente” buoni anzi, sono particolarmente classisti e cinici
ma se in un ateo possono considerarsi pratiche “comprensibili” (…) in un credente sono abberranti, come il razzismo, l’illecito fiscale, l’appoggio alla guerra, l’odio, le violenze sessuali, la truffa, la codardia, la vanagloria, la presunzione, la vanità,…
@ Carlo
Quale studio scientifico corrobora queste tue affermazioni? Oppure, semplicemente, credi a ciò che ti fa comodo?
erano permeate di valori autentici anche le famiglie con il padre-padrone,la madre
maltrattata,i figli oppressi?
I bambini crescono formati dagli esempi di comportamento degli adulti e non certo sulla base delle credulonerie che vengono raccontate. Anzi direi che ogni bambino, posto in condizioni normali cresce benissimo anche se non ha mai sentito parlare di cristi, di san Pietro, della Madonna ascesa in cielo, del giudizio universale ecc. ecc. Assolutamente queste credulonerie non sono parte necessaria di nessun processo educativo.
Non capisco la necessità e soprattutto la finalità di recuperare alla fede.
Esiste una responsabilità personale in tutto quello che facciamo.
Cari catto-troll che cavolo vi importa se uno decide di abbandonarvi.
Oppure pensate che il vostro amico immaginario vi punirà per non aver fatto
alcunchè per dissuaderlo,oppure avete paura di un effetto domino.
Quanto sopra è trattato in modo infantile perchè il vostro è un atteggiamento
infantile.
Rispetto, è la parola che manca nel vostro linguaggio.
“Bambini senza fede, difficili da recuperare”
Per far cosa?
Corrono troppo forte? non ce la fate ad acchiapparli?
Come dire: se non gli si lava il cervello fin dalla più tenera età i bambini cresceranno come adulti razionali che capiranno che la chiesa è diventata il cancro della propria stessa dottrina e quindi se ne staranno alla larga; non dimentichiamo poi la “predilezione” perversa che certi prelati hanno nei confronti dei fanciulli, prima in un modo poi come contribuenti a vita di una S.p.A. millenaria, totalitaria, genocida e mafiosa in primis…