Il ricorso del prof. Coppoli presentato con il sostegno dell’UAAR contro il proprio dirigente scolastico, per la lamentata condotta discriminatoria di quest’ultimo (obbligo di insegnare sotto il crocifisso, attivazione di sanzioni disciplinari, minaccia di intervento della Procura della Repubblica in caso di rifiuto dell’insegnante) è stato respinto da un’ordinanza del Tribunale del Lavoro di Perugia. Il provvedimento ha negato che vi sia stata una discriminazione diretta, posto che la circolare che impone il crocifisso si rivolge a tutti i docenti;… Leggi tutto »
Archivi Giornalieri: giovedì, Luglio 2, 2009
PD, si discute di laicità
Il tema della laicità ha cominciato a fare irruzione nel dibattito congressuale PD. Sabato scorso, all’assemblea dei giovani democratici tenutasi al Lingotto di Torino, l’intervento di Ignazio Marino era stato uno dei più applauditi: il senatore aveva ribadito con forza l’importanza di un forte impegno del partito per i diritti civili, e come esempio di un approccio sbagliato aveva portato l’atteggiamento tenuto in Senato durante la discussione sul testamento biologico. Il gradimento ottenuto ha portato qualcuno a parlare di Marino… Leggi tutto »
Iran, stretta sul dissenso
Anche se l’opposizione al presidente Mahmoud Ahmadinejad, che trova nel candidato sconfitto Mir Hossein Moussavi il suo alfiere più importante, continua a lanciare appelli alla mobilitazione, la stretta censoria si sta abbattendo soprattutto sui singoli attivisti che si battono per i diritti umani in un regime retto da una ierocrazia: siti e blog dissenzienti sono stati chiusi, e secondo fonti non confermate (anche perché è difficilissimo trovare conferme) i giovani che li pubblicavano sono stati arrestati, e forse anche torturati.
India, l’omosessualità non è più reato
Una sentenza della corte suprema indiana ha finalmente depenalizzato l’omosessualità, finora punibile con pene variabile da dieci anni all’ergastolo. La legge in vigore, peraltro, risaliva al 1861 ed era stata introdotta dal colonialismo inglese: non era tuttavia mai stata cancellata. Il ricorso era stato presentato dalla Naz Foundation, un’organizzazione che si batte per la prevenzione dell’Aids.