Era già accaduto a febbraio a proposito delle ronde (cfr. Ultimissima del 22 febbraio) e si è ripetuto ora per il pacchetto sicurezza: mons. Marchetto critica il governo (“questa legge porterà molto dolore”, le testate giornalistiche di opposizione amplificano le critiche, il portavoce vaticano padre Lombardi prende le distanze da Marchetto. Ha avuto buon gioco il ministro dell’interno Roberto Maroni a parlare di “solita liturgia di monsignor Marchetto, il quale ho capito che parla a nome proprio e non per… Leggi tutto »
Archivi Giornalieri: venerdì, Luglio 3, 2009
Testamento biologico, presto la legge gradita al Vaticano?
Domenico Di Virgilio (PDL), per sedici anni presidente nazionale della Associazione Medici Cattolici Italiani, dal 1994 membro della Pontificia Accademia per la Vita, è stato nominato relatore del disegno di legge sul testamento biologico in Commissione Affari sociali alla Camera. Di Virgilio conta di procedere a tappe forzate: non è escluso che il testo, già approvato dal Senato, sia tradotto in legge entro la fine dell’estate. Secondo Repubblica, esisterebbe “un patto tra Gianni Letta e le gerarchie ecclesiastiche per fare… Leggi tutto »
I russi non pagano? Li solleciteranno i pope
Il quotidiano francese Le Monde dà notizia di un accordo sottoscritto dieci giorni fa tra la federazione russa degli ufficiali giudiziari e la struttura del patriarcato ortodosso che gestisce i rapporti con la polizia e l’esercito. L’intesa è finalizzata a convincere i cattivi pagatori, che saranno oggetto di prediche “colpevolizzanti” da parte dei pope.
Genocidio in Ruanda: prete cattolico condannato all’ergastolo
Il sacerdote cattolico Aimé Mategeko, 45 anni, di etnia hutu, è stato condannato all’ergastolo per aver partecipato nel 1994 al genocidio dei tutsi. La sentenza, riporta Le Figaro, sostiene che il prete avrebbe “incitato al massacro” dei tutsi che che si erano rifugiati in una parrocchia vicina alla sua.
Caso Coppoli: comunicato stampa UAAR
L’Uaar esprime il suo sostegno al professor Franco Coppoli di Terni, colpevole, secondo il suo dirigente scolastico, di aver rimosso il crocifisso dall’aula nelle quale avrebbe poi tenuto lezione. Coppoli è stato sospeso dall’insegnamento. Di conseguenza, è ricorso al Tribunale del lavoro di Perugia chiedendo che fosse riconosciuta la condotta discriminatoria del dirigente scolastico. Ma il ricorso è stato respinto. Si dice, cioè, che l’obbligo di insegnare sotto a un simbolo religioso, l’attivazione di sanzioni disciplinari per chi lo rifiuti… Leggi tutto »